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Autore: terryoscar    08/07/2018    10 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Di tende, di laghi e di locande

E’ sera, siamo accampati vicino a Vichy, cittadina nota soprattutto per le numerose fonti termali che la circondano, finalmente la neve è un lontano ricordo, siamo immersi nella natura, mi guardo intorno ed osservo gli alberi verdi e rigogliosi, la boscaglia che ci circonda, poco più avanti c’è un meraviglioso laghetto, siamo davanti al fuoco, mangiamo prima di entrare nelle nostre tende.

Finalmente domani saremo a Bourges, nel Berry, almeno lì potremmo prendere alloggio presso una locanda e finalmente potremo fare un bagno, non ne posso più.
Mangiamo in silenzio, il volto di ciascuno di noi è provato dalle fatiche del viaggio, sento mio padre che dice: “Manca poco al nostro rientro, ancora qualche giorno, domani prenderemo alloggio e finalmente ci metteremo in sesto …. La Salle ormai ti sei ristabilito, anche se ti vedi debilitato.”
“E’ la fatica del viaggio signore, io sto bene.”
“Appena arriveremo a Parigi la prima tappa sarà Versailles, dovremo consegnare immediatamente la lettera e poi ognuno di noi prenderà la sua strada.”
“Ah finalmente signore, sentire parlare di casa e di libertà, mette di buon umore!”
“Calmati Sassoin, tu ed io abbiamo un conto in sospeso, non dimenticarlo.”
“Ah ah ah come potrei dimenticarlo Signore ah ah ah!”
“Sassoin, meno chiacchiere che dobbiamo fare i turni di guardia.”

Andrè ed io ci guardiamo furtivamente, abbiamo continuamente lo sguardo addosso di mio padre, credo che ormai io ed Andrè siamo diventati la sua ossessione.
Mi alzo e dico: “Io vado a dormire, buona notte”

Sabrina mi segue e dice: “Anch’io vado … a domani!”
“A domani!”


Sabrina ed io siamo in tenda, sdraiate sui nostri giacigli.

“Sabrina cosa pensi di fare una volta arrivata a Parigi?”
“Immagino che la paga di Alain non sia sufficiente per mantenerci, dovrò cercare un lavoro, magari in una sartoria, un panificio … mi andrebbe bene anche andare a lavorare presso qualche famiglia che ha bisogno di una cameriera.”
Guardo Sabrina e le dico: “Che ne dici, ti piacerebbe lavorare a casa mia?”
“Certo che si, Oscar sarei davvero felice lavorare per Voi, grazie!”
“Ti occuperai solo di me e nessun’altro!”
“Ma è davvero poco, Oscar.”
“Ah ah, ma no Sabrina, magari per i primi tempi sarà così ma poi credo che arriveranno i bambini e ci sarà un gran da fare, e poi immagino che non ci saranno solo i miei di bambini ma anche i tuoi ah ah …. Ascolta avrai una stanza non molto lontana dalla mia dove sistemarti.”
“Ma Alain ha una casa a Parigi e io …”
“Si lo so Sabrina, ma quando avrai l’esigenza di rimanere a palazzo lo potrai fare senza alcun problema, naturalmente con Alain.”
“Ma non credo che a Vostro padre farà piacere.”
“Di questo non devi preoccupare, mio padre non è un problema, lui farà quello che dico io …. Se vorrà i suoi eredi ah ah!” mi viene da ridere al pensiero di mio Padre ed Alain, a palazzo.
“Alain ha ragione quando dice che siete generosa.”
“Ma cosa dici Sabrina … e poi è giusto che sia così!”
“Grazie Oscar!”



E’ l’alba, mi sveglio mi infilo gli stivali ed esco dalla tenda.

“Buongiorno Alain!”
“Buongiorno Comandante! ….. Sabrina?”
“Sta ancora dormendo, e mio padre non è con te?!”
“Si è appena allontanato …...dovrebbe essere nei paraggi.”
“Bene, vado al laghetto.”
“Meglio essere previdenti, portatevi la spada Comandante.”
“Si certo Alain.”


Prendo la mia spada e mi addentro nella boscaglia fino ad arrivare al lago, è stupendo, l’acqua è cristallina, la corrente si muove appena. Mi avvicino al margine, mi piego sulle gambe immergo la mano nell’acqua e mormoro: “Ma è calda, che meraviglia!”. Tutto attorno c’è un bosco, rigoglioso, con alti alberi e cespugli. E silenzio. Tutto intorno si sente solo il cinguettio di qualche pettirosso, che saluta il sorgere del sole. Che tranquillità! Un paradiso, questo posto ha davvero un aspetto magnifico, sembra di essere in un bosco fatato.

La tentazione è tale che non resisto decido di farmi un bagno, dopo tutto ne ho anche bisogno. Mi guardo intorno, non c’è nessuno; ormai ho deciso, queste acque sono talmente invitanti che ….farò un bel bagno! Ne ho bisogno, un bagno caldo, rilassante.
Poso la spada sul prato, sfilo gli stivali, le calze di seta bianca i pantaloni neri, la giacca blu, slaccio il fiocco della camicia, sbottono il gilet e lo tolgo, poi ad uno ad uno apro tutti i bottoni della camicia e la lascio cadere al suolo, rimangono le fasce, decido di liberarmi anche di quelle, sfilo la biancheria e rimango completamente nuda. Sento l’aria del mattino accarezzarmi tutta, un piccolo brivido.
Mi immergo lentamente, è incredibile l’acqua è davvero calda, non ci penso un attimo mi tuffo, nuoto, che senso di benessere che si prova. Ci voleva! Mi lascio andare ai miei pensieri, lascio che la mia mente vaghi, Andrè, Venezia, i balli fatti con Andrè, le passeggiate abbracciati. Mi guardo l’anello che porto, l’unico gioiello che apprezzo. Il simbolo dell’amore di Andrè. Mi lascio cullare dalle acque calde del lago.


“Buongiorno Andrè!”
“Buongiorno a te Alain, sai se Oscar è ancora in tenda?”
“Il Comandante si è svegliata da un pezzo Andrè, si è diretta verso il lago, Andrè sbrigati raggiungila adesso che tuo suocero non c’è, vai … su … muoviti Andrè!” 
“Ma …”
“Ma quale ma, su muoviti allocco!”

Mi addentro nella boscaglia e la cerco, Alain mi ha detto che Oscar è al lago, ora la cerco.

“Qui ci sono i suoi vestiti, le calze, i pantaloni, la camicia e le … fasce e la biancheria, sono a terra, ma cosa le sarà succes …. Alzo lo sguardo e …….. Ma … quella nel laghetto che sta nuotando è Oscar?!!”

Mi nascondo dietro un cespuglio per non farmi vedere, con le mani sposto appena le foglie. La guardo, è completamente nuda, è bellissima … Oddio quant’è bella!
La guardo con passione, bramosia, cosa farei per stare lì con lei … Oscar … sento il desiderio di lei salire in me prepotentemente …. Quanto la desidero, vederla così mi sembra Atena, la dea della guerra. Bella, fiera, forte, decisa. Vedo la sua pelle bianca, il suo corpo asciutto, snello, muscoloso. Il suo seno, pieno, sodo, candido. Il suo ventre, scolpito da anni di allenamenti, e poi ….. Finirò con l’impazzire da quanto vorrei stringerla tra le mie braccia, accarezzare ogni centimetro di quella pelle, baciare quelle labbra rosse, affondare in quei capelli biondi e setosi …..Devo calmarmi, Andrè calmati, respiro, un altro respiro, ho la bocca secca, mi inumidisco le labbra, un sospiro …. no un grugnito è il mio …. la voglio, voglio amarla, voglio venerare quel corpo, il corpo della dona che amo. Voglio farle provare sensazioni nuove, la passione, la gioia che può dare l’unione di due corpi che si amano.
Sono talmente preso dallo spettacolo che Oscar mi offre, che non mi accorgo che alle mie spalle c’è qualcuno.



“Andrè, si può sapere cosa fai qui e per di più sembra che tu stia spiando qualcuno?!!”
“Si … Signor Generale io … io …” balbetto, rosso in viso, accaldato, sudato.
“Allora perché balbetti? Che ti prende? Cosa stai guardando? Sospetti che ci siano degli assalitori?”
“No no Signore ma io … “
“Spostati, lasciami vedere!”
“No Signore no!”
“Ma cos’hai? Sei così strano .. su togliti di mezzo e lasciami vedere cosa succede!”
“No Signore!”

Il Generale non sente ragioni, mi sposta con forza e prende il mio posto, sbircia ed esclama: “Oh Santo Cielo, ma quella è Oscar e sta facendo il bagno … e per giunta è …. nuda?!!”

Sono intimidito, temo la reazione del Generale, mi allontano appena odo la sua voce. Sarei tentato di scappare … ma non l’ho fatto apposta, sono rimasto come ipnotizzato dalla mia Oscar!

“Andrè Andreeè … adesso cosa fai lo spione?!! Stai a guardare mia figlia che fa il bagno e per giunta è nuda!!”
“Signore io … è stato un caso, passavo vi qui e … come Voi Signore.”
“Si si, ma tu non dovevi soffermarti a guardarla … dovevi andare via!”

Lo guardo e gli rispondo ironicamente: “Voi al mio posto l’avreste fatto Signore?”
“A … Andreeè!!! Cosa centra adesso?!! Tu non devi ancora guardare mia figlia nuda, non è ancora il momento, non è tua moglie!! … Andreeèè ti credevo più … affidabile!!”
“Signore smettetela, sono un uomo e lei è la donna che tra poco sposerò, dopo tutto nemmeno Voi vi siete astenuto con madame!!”
“Andrè ma ti ha dato di volta al cervello? Cos’hai? Forse l’astinenza ti fa sragionare?!!”

Sentiamo lo scroscio dell’acqua, è Oscar che sta tornando a riva, cammina sul fondo del lago, un passo dopo l’altro, piano piano emerge e si accinge a uscire fuori.
Il Generale ed io stiamo a guardare fino a che Oscar è ancora immersa nell’acqua, manca poco e guardo i suoi bellissimi seni emergere dalle acque, quando sento il Generale che sbraita nell’orecchio: “Non guardarla, su vieni con me, andiamo!”
Mi trascina dietro di se, vedo appena la sua ombra avvicinarsi, e i suoi passi sempre più prossimi.

Sento ancora il Generale: “Vieni con me, cosa guardi?!!”

Continua a trascinarmi ancora dietro di se con forza, ma io sono frastornato, vorrei essere lì con lei, ma il Generale continua a spingermi fuori dalla boscaglia.

“Andrè Andrè, basta sognare su su figliolo riprenditi! Lo dovresti sapere: c’è un tempo per ogni cosa e adesso non è il tempo di quello che tu stai pensando!
Adesso torniamo all’accampamento e mi raccomando non fare parola a mia figlia di quello che hai visto, non vorrei che tu la mettessi in imbarazzo, chiaro?!!”
“Si si Signore!”
 
Metterla in imbarazzo? Uhm … .potrebbe sguainare la spada! Ho rischiato grosso, però è bellissima …… quanto la desidero!




Però anche se sono il padre … devo ammettere che mia figlia è davvero … bellissima … tutto sommato capisco Andrè … io al posto suo … le sarei saltata addosso …. Ma che accidenti dico, quelli non sono ancora sposati! E’ inutile la vicinanza di Sassoin mi fa davvero male ….. no no mi manca la mia Marguerite …. Non vedo l’ora di stringerla a me e…..aaaahhhh….

“Generale, cosa avete, qualcosa non va?”
“Perché Andrè?”
“Non lo so, siete strano.”
“Sto benissimo Andrè, su cammina … andiamo! E vedi di toglierti quell’espressione dal viso!!! Su su …..forza! Ti capisco sai? Ma adesso è tempo di occuparci della missione, poi del fidanzamento, dopo del matrimonio e da lì in poi dei miei nipotini!!! Tanti piccoli Jarjayes …..se saranno belli come la madre…..magari però con il tuo carattere……saranno perfetti!”




 
“Alain ti prego cosa fai?! Potrebbe arrivare qualcuno smettila!!
“Se ti riferisci al vecchio è in giro chissà dove, e Andrè è alla ricerca del suo nettare, su su vieni qui Sabrina dai …”
“Alain quello che dici tu non è possibile, ti sei ammattito per caso?”
“Forse, sarà la vicinanza del matto!
Su Sabrina adesso non pensiamo a lui e vieni qua, spogliati!”
“Non ci penso nemmeno Alain … tu non ragioni.”
“Come potrei in queste condizioni? Quand ….”
“Smettila di dire stupidaggini Alain, e sii serio.”

Torniamo all’accampamento, rimango basito, nessuno è di guardia.
Il Generale è furioso.


“Ma che diavolo succede, qui non c’è nessuno! E se dovessimo essere attaccati? Dove si sarà cacciato quell’imbecille?”

Vedo il Generale adirato, lo cerca nella sua tenda e troviamo la Salle che dorme ancora …, mio padre lo sveglia in malo modo e gli chiede: “Dov’è Sassoin?!!”
“Non so Signore, ma non tocca a lui il turno di guardia?”
“Certo che si, ma non l’ho visto da nessuna parte!”
“Signore non sarà nella tenda di sua moglie?”
“Cosa?!! Sarebbe assurdo …. Ma ora che ci penso con lui tutto è possibile …. Ora vado a vedere!”

Rimango con Gerard che mi dice: “Andrè l’ho fatta grossa, non avrei dovuto dirlo, ma ero troppo stordito dal sonno …….Andrè prepariamoci a sentire le urla del Generale, Alain di sicuro è con la moglie!”
“No Gerard, spero proprio che non sia così.”
“Forse non conosci Alain?”




“Dammi ancora un altro bacio Sabrina … ti prego!”
“Alain smettila.”
“Ma non pensare al vecchio pazzo, quello chissà dove si sarà cacciato … su dai …”


“IL VECCHIO PAZZO è QUI!!! … SASSOINNN … COSA DIAVOLO STAI FACENDOOO!!!!”

Mi alzo immediatamente da Sabrina e cerco di tirarmi su i pantaloni alla meglio e impreco: “Maledizione, un’altra volta!”
“SASSOIN E’ COSI’ CHE STAI DI GUARDIA?!!!”
“Si .. Signore io …”
“IO UN BEL NIENTE SASSOIN, ALZATI QUEI PANTALONI CHE SEI RIDICOLO!!!”





“Sentito Andrè?!! Avevo ragione, era con Sabrina e conoscendo Alain certo non la baciava soltanto!”
“Gerard prevedo davvero una brutta giornata, è meglio che vada a stare di guardia!”


Vedo il Generale spingere Alain fuori dalla tenda e prenderlo a pedate continuando a gridare: “Maledizione sarai anche un buon soldato, ma sei un irresponsabile!!”
“Signore calmatevi in fondo non è successo nulla.”
“NULLA NULLA DICI? Solo perché non siamo stati vittima di un agguato non è successo nulla, IMBECILLE!!”


Vedo Oscar arrivare, ha tutti i capelli bagnati: è bellissima, mi perdo in lei, ma le grida di mio suocero mi riportano alla realtà.


“Allora Sassoin, almeno ti rendiconto della tua superficialità? Eh?!!”

Guardo mio padre smarrita, non vedevo la sua espressione così adirata da anni, da quando mi impartiva lezioni d’armi.

“Padre posso sapere cosa è successo?
“Oscar se proprio lo vuoi sapere, chiedilo a quest’uomo travestito da soldato, perchè io sono troppo furioso per spiegartelo.”

Guardo Alain con severità e gli domando: “Allora Sassoin cos’altro hai combinato?”
“No Vi prego Comandante, se pure Voi mi chiamate Sassoin, allora significa che è davvero la fine.”
“Smettila di girarci intorno e dimmi cosa hai fatto, su sbrigati!”


Guardo appena Sabrina, è smarrita.

“Sto aspettando, AVANTI!!”
“Co .. Comandante ecco io … ho lasciato il posto di guardia e … sono andato da mia moglie …”
“Solo? Sassoin temo che non sia tutto, su andiamo coraggio … e …”
“E mi sono dilungato un … un …. pochino e … .e ….. Vostro padre ……mi ha sorpreso e …”
“Si, ti ho sorpreso con i pantaloni abbassati!”

Vedo Gerard tirare su lo sguardo e tornare in tenda.

“Sassoin, tra un paio di giorni faremo rientro a Parigi, io a questo punto non so più che provvedimenti disciplinari prendere con te ….. ma è mai possibile che la tua “debolezza” debba pregiudicare il tuo ottimo operato di soldato? Ma lo sai che cosa potrebbe accadere se venissimo attaccati?”
“Si Comandante lo so, ma nemmeno Vostro padre era con me di guardia.”
“Sassoin sei impazzito o cosa? Mi sono allontanato solo per un’esigenza, non certo per andarmi a imboscare con una donna, la differenza è netta!!”

Alain non risponde e ascolta i nostri rimproveri in silenzio, con la testa abbassata, mesto. Questa volta ha superato il segno, neppure io posso passare oltre ad una cosa del genere! Abbandonare il turno di guardia!




 
Siamo nuovamente in marcia, abbiamo appena lasciato Vichy, che posto incantevole, e poi immergersi in quel lago è stato davvero ristoratore, se non fosse stato per l’incidente che ha creato Alain, sarebbe andato tutto per il meglio, purtroppo Alain ne ha combinata un’altra, adesso è davvero indifendibile.
Siamo appena arrivati a Bourges . 


“Oscar, dobbiamo trovare un posto adeguato alle nostre esigenze.”
“Padre, più avanti vedo una locanda, chiediamo lì.”

Abbiamo appena arrestato i cavalli, Andrè mi dice: “Oscar vado a chiedere se possono offrirci quello che cerchiamo.”

Apro la porta e trovo il garzone della locanda affaccendato nel pulire il pavimento.

“Non c’è il proprietario della locanda?”
“Un attimo Signore, adesso lo chiamo.”

Poco dopo si presenta un uomo alto e piuttosto magro e con modi gentile mi dice: “Buongiorno, in cosa posso esservi utile?”
“Vedete Signore, io e i mie compagni che sono fuori, abbiamo bisogno di un alloggio fino a domani mattina …”
“Non è un problema, ci sono stanze a sufficienza, in quanti siete?”
“In sei, ma abbiamo bisogno di stanze complete di toilette, abbiamo tutti bisogno di un bagno e un ristoro per i nostri cavalli. Allora potete aiutarci?”
“Ma certamente Signori, ora vi mando il garzone in modo che vi accompagni alle scuderie.”

Il proprietario guarda il ragazzo e dice:”Pierre, va fuori con il Signore, con lui ci sono altre persone, accompagnali alle scuderie e da una sistemazione ai cavalli.”
“Sissignore!”



Siamo tutti riuniti nella stessa stanza, e cominciamo a discutere.

“Allora Oscar, tu come sempre dividerai la stanza con Sabrina, io dormirò con La Salle e ….”
“Con La Salle? Davvero padre! Credevo che …”
“Con Sassoin? Nooo con lui ci sarà Andrè!”
“Non Vi capisco …”
“Te lo spiegherò quando saremo da soli, anzi visto che ho già organizzato tutto possiamo andare a parlare in camera mia, chiederò a La Salle di lasciarci da soli.”
“Se non Vi dispiace preferisco prima fare un bel bagno e poi ne parliamo.”
“Come vuoi, ti aspetto appena avrai finito.”





Sono immersa completamente nella tinozza, finalmente, non ne potevo più. Tutte queste ore a cavallo, la tensione dei guai combinati da Alain, la rabbia e la necessità di punirlo. Lo smarrimento di Sabrina, che continua a scusarsi con me. Un buon bagno caldo mi rilassa un poco, prima di affrontare mio padre. Mi passo il sapone sulla pelle e lavo i capelli, prendo la brocca per sciacquarli. Penso ad Andrè, vorrei che fossero le sue mani a sfiorarmi la pelle …. Uff … .che pensieri! Arrossisco, mi vergogno di certe idee!
Esco dalla tinozza, mi avvolgo nell’asciugamano, sento la mia pelle liscia come seta, che sensazione di benessere! … Dopo tanti giorni di viaggio in tenda era diventato un’esigenza impellente.
Indosso gli abiti puliti, mi infilo velocemente i pantaloni e la maglia, saluto Sabrina ed esco velocemente.
Percorro il corridoio, arrivo davanti alla porta della camera di mio padre e busso.

“Entra Oscar ..”
“Gerard?”
“E’ con Andrè di sotto a bere qualcosa, su entra!”
“Cosa avete da dirmi?”
“Ancora pochi giorni e saremo a Versailles …”
“Padre, non capisco perché avete cambiato disposizioni.”




“E vedi io … diciamo che voglio dormire tranquillo almeno per una notte e ho pensato che sia Andrè a occuparsi di Sassoin.”
“Uhmm mi dite davvero la verità?”
“Certo che si, perché dovrei mentirti?”
“Non lo so, ma sospetto che ci sia dell’altro …”
“Rilassati … non essere sospettosa.”

Continuo a scrutare mio padre con sospetto. Ha senza dubbio qualcosa in mente! Lo conosco troppo bene, chissà cosa vuole fare!

“Perché continui a guardarmi in quel modo?”
“Non mi convincete .. ve l’ho già detto.”
“Su Oscar, ma che idee strane ti sei messa in testa, perché non vai di sotto a prenderti qualcosa?”
“E’ un modo per evitare di darmi spiegazioni?”
“No ma che dici!! Vai Oscar, ho bisogno di riposo va, scenderò di sotto appena sarà servita la cena … a .. dopo!”
“A dopo Padre.”

Esco dalla sua stanza ma non sono convinta di ciò che ha detto mio padre, non importa, tanto prima o poi scoprirò cosa ha in mente!



 
E’ sera, siamo a tavola, ceniamo, nessuno parla, c’è un’atmosfera pesante, vedo mio padre imbronciato: di sicuro è arrabbiato per quello che è successo. Ormai conosco come è fatto Alain, anche se so perfettamente che andrà punito al nostro rientro, a differenza di mio padre non mi arrabbio più di tanto, spero almeno che in questi ultimi giorni si comporti bene.

Tutti si alzano da tavola per tornare nelle loro stanze, rimaniamo a tavola io e Andrè.

“Oscar, è davvero strano che tuo padre mi abbia messo nella stanza con Alain!”
“Anch’io lo trovo strano, gli ho chiesto il motivo ma lui ha detto che ha bisogno riposare e che a lui ci devi pensare tu.”
“Cosa? Sinceramente mi sembra strano, secondo me sta pensando a qualcosa.”
“Lo credo anch’io ….. Andrè, che ne dici se prima di andare a dormire non ci prendiamo una cioccolata? Sono giorni che non l’assaporiamo!”
“Ottima idee Oacar!”


Dall’alto della scalinata guardo mia figlia e Andrè ridere, sono seduti ancora al tavolo e come loro abitudine stanno bevendo la loro immancabile tazza di cioccolata. Aspetterò sveglio finché non saranno tornati nelle loro stanze, nessuno sa cosa ho in mente di fare.


Sono chiuso in camera mia, sento dei passi e delle voci, sono loro, Andrè l’accompagnata fino alla porta, adesso non sento più nulla, forse si stanno baciando, beh fin qua è tutto a posto, ma se penso che stamattina l’ha vista nuda mentre era al lago …. Se non ci fossi stato io, quei due chissà cosa avrebbero combinato, quindi sono costretto a prendere dei seri provvedimenti, non solo Sassoin ma anche Andrè va tenuto sotto controllo, ecco perché gli ho messi nella stessa stanza, almeno di là non potranno scappare.
Sento la porta della stanza di Oscar chiudersi, e Andrè andare nella sua, prendo la chiave della loro stanza: è in mano mia, gliel’ho chiesta all’oste.
Percorro il corridoio, sono davanti alla porta della loro stanza e senza bussare la porta si apre, appena mi vedono si stupiscono, il primo a parlare è Andrè.

“Signore, cosa succede?”
Li guardo e dico: “Chiuderò la vostra stanza a chiave e verrò ad aprirvi domani mattina.”
“Perché mai Signore?”
“Perché così prendo due piccioni con una fava!”
Sassoin interviene:“Non Vi capisco.”
“Soldato, ho deciso così perché Voi due siete pericolosi.”
“Cosa? Ma Generale, capisco io, ma perché Andrè?”
“Perché stamattina mi sono reso conto che Andrè è pericoloso quanto te, e lui lo sa il motivo, vero Andrè?”

Guardo il Generale allibito e non rispondo, cosa potrei dire a un folle? Lascio perdere.

“Ehi Andrè Andrè cosa fai così imbambolato … di qualcosa, parla!”
“Cosa vuoi che dica Alain, se il Generale ha deciso così è inutile opporsi”
“Sentito Sassoin? Prendi esempio da Andrè e non ribattere, tanto non serve a nulla! … Benissimo … vi auguro una buona notte, a domani!”
“A domani Generale!”

Vedo Alain sgranare gli occhi, mentre il generale lascia la stanza e sentiamo sentire la chiave girare dentro la serratura.

Alain continua a guardarmi incredulo e mi chiede: “Ora mi devi spiegare cosa è accaduto stamattina, a cosa alludeva il vecchio pazzo?!”
“Lascia stare .. non è il caso che ti racconti certe cose.”
“Ah ah forse ho capito, ti ha sorpreso forse in atteggiamenti intimi con sua figlia? Magari avete fatto il fattaccio? Eh? … Su su racconta.”
“Niente di ciò che credi Alain, e certo che non sto qui a raccontarti nulla.”
“Su dai Andrè, il vecchio stamattina era davvero fuori di se e non solo a causa mia ma anche per qualcosa che ti ha visto fare con sua figlia … non negare Andrè!!”
“Certo che lo nego, e smettila!”
Un momento … ora che ci penso … quando ho visto arrivare il Comandante e poi si è arrabbiata con me in quel modo, ricordo che aveva i capelli bagnati … e non solo .. dava l’impressione di essere appena uscita dall’acqua.
Andrè non è che vi ha visti fare il bagno nel laghetto magari eravate nudi e avvinghiati l’uno all’altro?”
“Smettila Alain!”
“Colpito! E’ andata così ah ah ah … finalmente Andrè, finalmente l’hai fatto, congratulazione amico e auguri!!”
“Ma che … ma che accidenti dici Alain?!!”
“Non serve negare, ora si spiega il perché ci ha messi insieme e sotto chiave, il vecchio pazzo teme che tu e sua figlia … ah ah!”
“Continua pure a divertirti Alain, tanto tu sei davvero irrecuperabile!”
“Andrè ma come, tu ti fai sorprendere con la tua fidanzata e io sarei quello irrecuperabile? Ah ah … Sogni d’oro Andrè ah ah!”
“Anche a te Alain!”


E’ mattina, sono sveglia da un po’, mi aggiro per il corridoio, vedo mio padre ma non si accorge di me, si avvicina alla stanza di Andrè, tira fuori la chiave e apre la porta. 
Sono alle sue spalle, ciò che vedo è assurdo, sono fuori di me, tiro fuori tutta la mia rabbia e alzo la voce: “Cosa significa tutto questo? Perché avete chiuso a chiave la porta?”
“O .. Oscar …”
“SI SONO IO, OSCAR … e Voi dovete darmi una spiegazione!!”

Alain ed io ascoltiamo Oscar strillare.

“E allora Padre sto aspettando!”
“Oscar .. e ..che come ti avevo detto ieri volevo dormire sonni tranquilli … e allora ho messo Andrè a sorvegliare Sassoin …”
“Non Vi credo è una bugia, altrimenti non li avreste chiusi dietro.”
“L’ho fatto per essere più sicuro Oscar”
“Sicuro da cosa Padre?”

Sento la voce di Alain giungere dalla stanza, che mi dice: “ Comandante Vostro padre non ha digerito il bagno che Voi e Andrè avete fatto al lago!”

“Cosa? Ma Padre cosa sta dicendo Alain?”
“Un mucchio di stupidaggini Oscar …”
“Noo invece Voi dovete darmi una spiegazione, innanzi tutto aprite quella porta ed entriamo!”

Mio padre gira la chiave e siamo nella stanza, chiudo la porta e chiedo: “Pretendo delle spiegazioni, e sarete Voi a darmele Padre!”

Alain mi si avvicina e sotto voce mi dice: “Ehi Andrè, questo si che è uno scontro tra titani ihihih!”
“Smettila Sassoin! … Oscar …”
“Avanti Padre, cos’è questa storia .. forza …!”
“Te l’ho detto …”
“Voglio la verità …”
Andrè fa un passo avanti e mi dice: “Oscar stamattina tu eri al lago e facevi il bagno e .. io ero li e ti ho vista …”
“Cosa?!!!”
 Sono rossa in viso, imbarazzata ed infuriata.


“Tuo padre mi ha sorpreso mentre ti guardavo e lui, si è arrabbiato e …”
Sento Alain intervenire: “Allora Andrè non si è arrabbiato solo a causa mia ma anche per te! …. Hai capito …. E io mi sono guadagnato un calcio nel di dietro, dopo che tu l’hai fatto arrabbiare …… Signor Generale almeno avete riservato ad Andrè lo stesso trattamento? Oppure a lui avete riservato un trattamento migliore?”
“Hai proprio una faccia tosta Sassoin .. tu vorresti paragonarti ad Andrè?”
“Appunto Padre, è quello che Vorrei sapere anch’io, come Vi è saltato in mente di chiudere Andrè, neanche fosse agli arresti?!!”
“Calmati Oscar.”
“Calmarmi Padre? Siete assurdo, se avete intenzione di rifarlo ancora, sapete che Vi dico? Che dividerò io la stanza con Andrè, capitooo?!!”
“Accidenti al diavolo biondo Andrè, mi sembra il dio della guerra in persona …. E dai!!! …. Bene Comandante, così si parla e visto che siamo in tema date anche a me la stessa possibilità con Sabrina.”
“Maledizione a te Sassoin, sta zitto!”

Oscar mi toglie la chiave dalle mani e mi dice: “Questa è mia, qui non si chiude nessuno, se lo volete Padre, dormite con loro, magari Vi mettete al centro del letto, ma qui non si chiude a chiave nessuno, sono stata chiara?!!”

Vedo Oscar uscire come una furia dalla stanza seguita da suo padre.

“Uaoo Andrè che femmina, lei si che è l’unica a tenere testa a quell’esaltato, però … in bocca al lupo amico ..”
“Per cosa?”
“Per aver deciso di sposarla ahahahahah!”
   
 
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