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Autore: Spensieratezza    08/07/2018    5 recensioni
2 Spin off della storia il Quinto mondo e settima storia del ciclo delle fiabe
Sam e Dean visitano il paradiso assieme a Cas e Gabe. Oltre a scoprire che quando erano morti, ciascuno dei due sognava di stare con l'altro, nel proprio paradiso, scopriranno anche che il paradiso ha diverse sezioni segrete, scopriranno di essere anime gemelle e tanto altro ancora!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nel futuro, Più stagioni
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- Questa storia fa parte della serie 'Come nelle favole'
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“Cas, ti chiedo di ripensarci!” si intromise Dean.

“Andiamo, biondino. Non rovinare la festa, come al solito.” Disse Gabriel.

“Cas, posso parlarti un secondo?” disse Dean con sguardo eloquente.

Cas acconsentì a parlare per un attimo in disparte con Dean, mentre Gabe si preoccupava di tenere lontano Sam, che aveva già cominciato a protestare. Nello stesso momento, Ash salutava tutti e se ne andava. Il suo compito lì era terminato. I due fratelli lo salutarono, ancora un pò confusi..
 
“Senti..” aveva iniziato Dean. “Non possiamo fare questa cosa, capisco il paradiso, capisco che lo fate per noi, ma l’inferno? Per Dio, Cas. L’inferno è legato a un mucchio di ricordi dolorosi sia per me sia per mio fratello, ma è per Sam, che te lo chiedo. Ha sofferto molto quando io sono morto, a lungo tempo si è sentito in colpa per quello che io ho sofferto laggiù e se davvero penso che sia possibile per lui soffrire un dolore più immenso, sarebbe proprio il suo di inferno, quello che ha passato nella gabbia con Lucifero. È davvero necessario dover rivivere tutto questo? Se gli è stato messo un muro, tempo fa, ci sarà pur una ragione.”

Castiel guardò Dean che aveva uno sguardo supplicante. Si sentì sciogliere. Gli sorrise.

“Capisco perfettamente quello che provi, Dean.” Disse Castiel mettendogli le mani sulle spalle. “Ma credimi, quello che voglio, che io e Gabe vogliamo, è tutto tranne che ferirvi. Quello che dovete vedere però, avrà grande risonanza e impatto nelle vostre vite. Alla fine di questo percorso avrete una conoscenza maggiore che avrà molta risonanza nella vostra vita, credimi.”

Tutt’altro che rassicurato e sempre con il broncio, Dean si apprestò a tornare da Sam e Gabe, con Cas al fianco.

“Tutto a posto?” chiesero in coro Gabe e Sam preoccupati.

“Sì.” “No.” risposero all’unisono Dean e Cas. L’angelo sorrise allo sguardo corrucciato che gli mandò Dean.

“Cosa..” Sam stava già per domandare spiegazioni, ma Castiel non aveva voglia di perdere altro tempo. Schioccò le dita e si ritrovarono di nuovo nel nulla.
 
 
“Okay, adesso, delle brevi spiegazioni, prima di mostrarvi altro. Sappiate che per ovvie ragioni, non scenderemo direttamente all’inferno, per mostrarvi i vostri ricordi. Sarebbe sciocco e doloroso per voi, per non dire molto rischioso. Per fortuna non è necessario scendere fin laggiù, per mostrarvi i vostri ricordi, ma prima abbiamo bisogno della vostra parola che cercherete di non lasciarvi sconvolgere dal dolore e dalla tristezza da quello che vedrete e se per qualsiasi motivo, qualcosa dovesse diventare troppo insopportabile da vedere, voi ci chiederete di fermarci.” Disse Castiel.

“Abbiamo la vostra parola?” chiese Gabe.

“Sì.” Risposero in coro i due fratelli, che erano molto curiosi di vedere cosa ci fosse di così tanto interessante da vedere all’inferno.
 
 
I fratelli con uno schiocco delle dita, mandarono in onda il primo filmato in 3 D.
 
 
 
Si trovarono ora indietro a quando Dean si trovava in fin di vita, maciullato dal segugio infernale e Sam piangeva su di lui, mentre lui fissava il vuoto.

Sam del presente, stringeva di più il braccio di Dean, voltandosi a quell’immagine dolorosa che non riusciva a rivedere.

Ma quell’immagine svanì quasi immediatamente, subito sostituita dall’immagine di Dean che gridava il nome di Sam, infilzato da vari arpioni, sospeso nel vuoto.

“Mio dio..chiamavi il mio nome..” sussurrò Sam, angosciato.

“Sam..” disse Dean, senza sapere cosa dire. Poteva forse scioccamente negare? Ancora più scioccamente, cercò di frapporsi con il suo corpo, tra Sam e quello spettacolo, quasi come se fosse stato uno stupido televisore che poteva impedirgli di vedere.

Per fortuna neanche quell’immagine durò a lungo.
 
 
Ora Dean si trovava all’inferno. Non sembrava demoniaco, sembrava ancora umano, benché sembrava sperduto, addolorato, sfinito e con una gran pena nel cuore.

Si era risvegliato in un magazzino, sopra il pavimento al buio.

Aprì la porta e si trovò davanti all’inferno. Aveva l’immagine di un paese infuocato. Non c’erano case, ma grosse palle, simili a sfere. C’erano moltitudini di stradine, che non sembravano avere un senso logico, alcune si perdevano nel vuoto, altre in su, altre ancora, si interrompevano in varie direzioni. Il percorso non era lineare, c’erano tanti percorsi che si perdevano addirittura dentro delle montagne sospese nel nulla.

Tutto attorno c’erano curiosi e inquietanti pagliacci che pedalavano con la bici o cavalcavano cerchi enormi di fuoco.

Tutto aveva un’atmosfera così sinistra e fuori da ogni logica da farti perdere il senno.

“Qualcuno mi può indicare il sentiero? Vi prego..ho bisogno di..ehi, voi..ehi voi, mi capite? Riuscite a capire quello che io vi dico??”
 
“No, No!” gemeva Sam ad alta voce appena gli sembrava che Dean si avvicinasse troppo a quegli esseri pericolosi.

“Sta tranquillo,Sam. Non faranno del male a Dean.” Disse Castiel per tranquillizzarlo.

In effetti Sam notò che era vero. Per quanto temette in un primo momento, che quegli esseri demoniaci gliel’avrebbero fatta pagare anche solo perché li stava disturbando, in realtà nessuno toccò Dean, né lo colpì.

Quando Sam vide che Dean cominciò a disperarsi, capì.

“La punizione in quel momento per lui, era essere ignorato.” Disse Sam.

“Sì. Era restare da solo..ma non era proprio questo. Era restare..senza di te, Sam.” disse Dean, prendendogli la mano.
 
 
 
 
*

L’immagine cambiò e si vedeva Dean soffrire, In principio per l’adattamento. La temperatura era sempre più insopportabile. Si vedeva Dean camminare a piedi nudi e toccarsi i piedi che facevano male ed erano pieni di bolle. Le sue braccia erano ustionate. Chiese dell’acqua, aveva la gola riarsa. I demoni risero.  Dean cominciò ad avere le allucinazioni, fu così che capì che poteva approfittare di quella capacità per poter godere almeno di una fantasia, faceva appello allora a tutte le sue forze, per immaginare di bere da un’oasi. Chiudeva gli occhi e immaginava di bere.

Basta.” Disse Sam, intromettendosi nella visione, come aveva prima fatto con lui, Dean.

“Sì, direi che non c’è bisogno che vediate questo. Andiamo avanti.” Disse Cas.
 
 
L’immagine cambiò e Dean non soffriva più per il luogo, ma per le punizioni che gli infliggevano in codesto luogo.

Veniva legato ad uno scivolo e costretto a scivolare ancora e ancora, fino a quando il suo corpo non veniva coperto di lividi. Veniva trascinato sulla ghiaia da un carro, veniva costretto a bere veleni che lo facevano stare male , fino a sentirsi male.

Sam stava già per mettersi a urlare, ma prima di sorbirsi le sue urla, Cas fece fermare il filmato.
 

La bontà di Dean, come un marchio che lo proteggeva.



“So che siete sconvolti, in particolare te, Sam, ma forse ti consolerà sapere che Dean non ha sofferto neanche lontanamente quanto avrebbe sofferto davvero se la sua anima fosse entrata all’inferno malvagia. Sappiamo che ti sei incolpato a lungo, sapendolo all’inferno preda di orrori e di sofferenza indicibili, forse ti aiuterà sapere, aiuterà tutti e due, sapere che in realtà anche in un luogo orribile come l’inferno, vigono delle regole, che vanno rispettate e la regola numero uno, è quella di non fare eccessivamente male alle anime che non sono mlavagie ma sono finite all’inferno per via di un patto.”

“Ma Dean è stato barbaramente torturato all’inferno!” protestò Sam, che aveva sentito un assurdo senso di sollievo a sentire quelle parole.

“Nemmeno lontanamente quanto avrebbe sofferto se se lo fosse davvero meritato, credici, anche i demoni hanno un codice d’onore. Sono costretti a sottostare alla legge delle punizioni.” Disse Gabriel.

“Non stiamo sottovalutando il dolore che ha provato Dean, ma è essenziale che voi sappiate che la bontà di Dean è stata come un pass per lui. Gli angeli non possono salvare – a meno di rare eccezioni – le anime che finiscono dannate per colpa dei patti, ma una cosa possono ottenerla, la garanzia che i demoni non ci vadino troppo pesante come ci andrebbero davvero, se quell’anima fosse davvero MALVAGIA. Riescono quindi a strappare ai demoni stessi, la promessa vincolante, di non oltrepassare certi limiti con la povera anima che tortureranno, il dolore che gli infliggeranno, sarà indiibile, certo, ma sarà lasciato sulla soglia del sopportabile.”

“Quando mi buttavano addosso l’olio bollente o giocavano a trasformarmi in una mummia, non mi sembrava tanto sopportabile.” Disse ironico Dean.

“Ed ecco qui la scappatoia” disse Gabriel. “Naturalmente i demoni hanno l’obbligo morale di non superare una soglia troppo alta del dolore nelle anime che non sono malvagie, ma hanno trovato un altro modo per divertirsi, purtroppo questa è una scappatoia che finora non siamo riusciti a debellare, perché era tutto regolare. Noi siamo riusciti a strappare la promessa che non venisse inflitto troppo dolore fisico alle anime buone, ma sul dolore MORALE, su quello non abbiamo nessun potere.” Disse Castiel.
 
“Sarebbe a dire?” chiesero Sam e Dean in coro.

“Sarebbe a dire, che dove non poteva arrivare la punizione, perché tu non meritavi di essere punito, Dean, arrivava l’illusione della punizione. Le anime sono capaci di auto procurarsi da sole, un dolore e una sofferenza indicibili, soffrendo pene assurde, solo perché pensano di meritarlo. I demoni fanno leva su questo. Sul loro senso di colpa. Un’anima può essere buona quanto vuole, ma se crede di essere colpevole, soffrirà esattamente come se lo fosse.” Disse Castiel.

“Ma..avete detto che Dean era protetto dalla legge vincolante dei demoni, non poteva essere toccato.” Protestò Sam.

“Non era protetto però da sé stesso.” disse Gabriel. “I demoni non potevano toccarlo più in là d’un certo punto, ma poi potevano far leva sul suo senso di colpa, sul suo sentimento di colpevolezza, per instillargli VISIONI DI DOLORE e fargli credere che stava soffrendo anche più di quello che davvero era. Fortunatamente “ aggiunse l’arcangelo, vedendo il terrore sui loro volti. “Anche il velo delle illusioni, è possibile infrangerlo fino ad un certo punto. Alla fine Dean si è reso comunque conto, che i demoni giocavano con lui e che il loro passatempo preferito era instillargli visioni che avevano lo scopo di farlo stare male, quindi provò a respingerle.”
 
“Provò?? Che c’è da provare??” chiese Sam sconvolto e arrabbiato.

Castiel sospirò. “Ad un certo punto, Dean ha cominciato a cedere, a non volerle più respingere.”

Sam si sentiva ancora più triste. “Era talmente forte il dolore, lo sforzo nel cercare di resistere? Dimmelo..” disse Sam, toccandogli il viso. Era così dolce e si preoccupava così di lui, che Dean si sentì spezzare il cuore nel deluderlo.

“No, Sam..non è questo. Io volevo vederle. “ disse, coprendo le mani con le sue.
 
Gli occhi di Sam tremolarono dallo shock.

“No..perchè avresti dovuto infliggerti questo dolore da solo?? Non ha senso..”

“Perché quelle visioni gli permettevano di vederti, Sam.” disse Cas.

“Cosa??” disse Sam voltandosi scioccato.

“Non l’hai ancora capito? Gli mancavi terribilmente. Sei sempre stato la sua più grande debolezza, il suo tallone d’achille e quando i demoni l’hanno capito, hanno cercato di giocare su questo. Gli facevano vedere TE.” Disse Gabe.
 
 

L'amore di Dean per Sam



L’immagine cambiò e si vedeva Dean legato a una ruota con le mani legate.

Davanti a lui l’immagine di un dolcissimo Sam che continuava a elargirgli parole d’amore.

“Ti amo, Dean. Quello che hai fatto, mi ha fatto capire il sentimento che provo per te, che è amore. Ti amo e non voglio più restare senza di te.”

Sam faceva per baciarlo e Dean schiudeva gli occhi come per accettare il bacio.

Sam e Dean però notavano che a differenza delle altre volte che avevano visto scene simili, questa volta il contatto tra di loro sfumava ancora prima che si toccassero.

Ancora prima che si sfiorassero, Sam scompariva, lasciando Dean ancora più disperato di prima.
 
“Perché è diverso dalle altre volte?” chiedeva Dean. Una domanda che lo aveva tormentato a lungo in quel posto.

“Credevate che fosse come in Paradiso?” chiese Gabe facendo una smorfia. “Quelle erano forme d’acqua, creature che avete quasi generato voi dal vostro desiderio intenso, dall’amore che avevate l’uno per l’altro e non avrebbe potuto esserci niente di più reale. Non era come questo. Credi davvero, Sam..” disse a quel punto l’arcangeo volgendosi a lui. “Che Dean avrebbe davvero desiderato che tu ti trovassi li con lui? Ti voleva con lui, sentiva la tua mancanza, certo, ma non avrebbe mai voluto che tu provassi l’identico tormento di trovarti con lui all’inferno! La semplice nostalgia di te non basta a creare una forma d’acqua e neanche ad attirarla a te.”

“Ma allora quello cosa..” disse Sam.

“Era una semplice allucinazione, un imbroglio creato dai demoni e quindi evanescente, destinato a scomparire subito e come tutti gli inganni, destinato a scomparire in pochissimo.” Disse Gabe.
 
 
Passò una nuova immagine e si vide Dean accettare di essere lui stavolta a fare del male, tutto pur di non vedere più quel volto.

“Cosa..è stato per questo..che lui..” disse Sam con voce strozzata.

“Non prendertela con lui, Sam..” disse Cas con voce gentile, mettendogli una mano sulla spalla. “Quando Dean è tornato, ha dimenticato..ad un certo punto si era davvero convinto che si era lasciato piegare al male, per il troppo dolore inflittogli. Aveva ragione, ma quello su cui si sbagliava, era il tipo di dolore. Dean non sopportava più di vedere la pallida imitazione della persona per cui aveva sacrificato la sua vita, la persona che amava di più, in quel luogo, fingere di amarlo, prendendosi beffe di lui. Gli era stato promesso che non ti avrebbe più rivisto in questa veste, se avesse acconsentito di far salire un’altra persona su quella ruota.”
 
 
L’immagine scomparì di nuovo e rimasero di nuovo nella nebbia.

“Mio padre…ha subito le stesse cose…? Cioè una punizione simile?” chiese Dean con voce strozzata.

“Di certo non la stessa che hai visto tu” disse Castiel corrucciato “Ma…sì..i demoni si divertivano a tormentarlo, usando le vostre immagini, dicendogli le più disparate cattiverie su quanto fosse un pessimo padre e su quanto voi steste meglio senza di lui.”
 
Sam si lasciò sfuggire delle lacrime, Dean invece, gridò dalla disperazione.


Dean, calmati!” disse Cas che non aveva previsto quell’esplosione.

“MIO PADRE, nostro padre, ha sopportato CENT’ANNI di queste torture e non ha mai ceduto. E io non sono stato in grado..dopo appena QUARANT’ANNI..”

“Non costringermi a colpirti per farti colpire un concetto basilare, Dean!” disse Castiel molto arrabbiato. “Le situazioni tue e di tuo padre erano MOLTO DIVERSE. Permettimi, Dean, di ricordarti che esiste UN’ENORME DIFFERENZA tra riuscire a resistere con fierezza, davanti alla tortura di vedere qualcuno che ti rimprovera di non averlo amato o di esser stato un cattivo padre, quando SAI benissimo, di esser finito in quella situazione, semplicemente a dimostrazione di quanto tu hai amato. John Winchester è una persona estremamente intelligente. Non poteva credere minimamente a questi giochetti subdoli.”
 
“Ma io…perché anche io non..” protestò Dean.

“Il tuo caso invece non era che non potevi credere a quello che vedevi, perché tu NON CI CREDEVI, ed era questo che ti rattristava. Il sapere che non era vero. Per quanto forte poteva essere l’amore di vostro padre per voi, è un sentimento che si nutre da solo, che non chiede di essere ricambiato, tu desideravi invece tremendamente che Sam ti amasse e continuare a sentirlo, ti faceva impazzire di dolore, oltre al desiderio di non vedere la persona che tu amavi così tanto, in un posto così orribile.” Finì Castiel.
 
La spiegazione finì e i due fratelli rimasero per lunghi minuti, spossati, in silenzio.

Il messaggio d'amore

 
 
 
 
“Abbiamo voluto che sapeste queste cose, perché dovevate sapere, tu, Dean, dovevi saperlo, anche per la tranquillità della tua anima, che la bontà della tua anima, è stato come un MARCHIO che ti ha protetto da ricevere troppo dolore dalle torture che questi mostri potevano farti.” Disse Cas.

“Perché?? “ chiese Dean esasperato. “A cosa serve che io lo sapessi??”

“è molto importante che tu sappia che la tua stessa bontà ti ha protetto per buona parte dalle torture, anche perché ora che lo sai, potete divulgare questo messaggio anche fuori, sulla Terra.” Disse Cas dolcemente.

“Messaggio?” chiese Sam sbalordito.

“Sì, a lungo tempo abbiamo scelto appositamente di non rivelare, che le anime innocenti che finiscono all’inferno, non avranno lo stesso trattamento dei MALVAGI, che saranno – per quanto si può esserlo in un luogo così –protetti, limitati dalla valanga di dolore che potranno provare. Speravamo che solo la paura del dolore, potesse scoraggiare la gente a fare patti, poi abbiamo capito che ci sbagliavamo.” Disse Castiel.

“Con il tempo abbiamo capito che persone buone che avevano commesso azioni sbagliate, pensando che ormai avrebbero meritato l’inferno e credendo di non aver più niente da perdere, malvagie lo sono diventare DAVVERO, quindi la paura del dolore alla fine si era trasformato nel biglietto principale di sola andata per la dannazione eterna.” Disse Gabe.

“Vogliamo cercare di cambiare le cose, di provare a salvare più anime, di gestire le cose in un altro modo. Se voi poteste diffondere il messaggio che le anime che fanno dei patti, non verranno trattati come malvagi veri, all’inferno, ma che ci saranno dei privilegi, molte persone potrebbero affrontare quello che accadrà, con un altro spirito. Resistere. Trarre consolazione perfino qui. Potrebbe non capitare quello che è capitato a te, Dean.” Disse Cas.

“Oppure, potrebbero non finirci proprio all’inferno.” Disse Gabe dolcemente. “Molta gente finisce all’inferno perché smette di credere all’amore di Dio e del Paradiso, ma se diffondiamo il messaggio che la compassione e il perdono, possono proteggere perfino le anime che finiscono all’inferno, che non sono malvagie, beh, la gente potrebbe tornare a credere di più all’amore.”

“E chissà, forse tornando ad avere fede nell’amore e nel perdono, ci saranno meno malvagi nel mondo.” Disse Cas.
 
 

Per qualche secondo i fratell rimasero storditi, sentendosi attorniati e avvolti da una valanga d’amore e da una strana consapevolezza.

Fu Dean stesso a darne voce.

“Quello che ci avete fatto vedere…non era solo per farmi vedere che io sono buono..e che sono stato protetto, non era solo per farmi rendere conto che perfino all’inferno, io continuavo a pensare a lui, voi ci avete fatto vedere tutto questo, perché volete che divulghiamo questo messaggio in giro, perché volete che la gente SAPPIA, che perfino all’inferno, chi non è davvero malvagio, verrà PROTETTO da voi.”

Cas e Gabe sorrisero e annuirono, mentre i due fratelli li guardarono commossi, toccati da tutto questo.
“Lo faremo.” Promisero.

“Bene. Adesso è meglio che ti prepari tu, Sam.” disse Gabe sorridendo.
 






















Note dell'autrice: 

ragazzi sono tornata! E sono tornata con il botto! ahhah :)) mi disp per il capitolo lungo, ma ci tenevo a spiegare che le anime che avevano fatto i patti e che quindi finivano all'inferno ma erano di fatto buone, non venivano trattati alla stregua dei criminali e dei malvagi e che perfino i demoni erano costretti ad attenersi a questa legge e più di tanto non potevano toccarli. Poi volevo che si vedesse come l'amore di Dean per Sam lo condizionava perfino all'inferno e il vero motivo per cui ha voluto togliersi dalla ruota! Il fatto che gli angeli vogliano che Dean e Sam divulghino il messaggio che le anime non davvero malvagie verranno protette perfino all'inferno, mi è sembrata una cosa troppo dolce per non metterla e poi almeno così il capitolo non si relega a un banale capitolo riempitivo ma serve almeno a qualcosa ^_^ 

per l'immagine, lo so, fa schifo mettere un'immagine con scritte ecc ecc, rovina un pò la bellezza, ma ormai su google postano solo così, non ho potuto trovare di meglio xd
   
 
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