La violenza è l'unica risposta quando nasci senza cervello, quando non ti poni domande, se non hai curiosità, se non sei dotato di materia grigia e bianca, e connessioni e rapporti intraneurali.
La violenza è l'unica soddisfazione quando non capisci il gusto del vento, del pane sulla tavola messo su con fatica, delle piaghe sulle mani dei tuoi genitori, del sudore sulla fronte dei tuoi nonni, dei tuoi fratelli.
La violenza non è violenza per chi vive di violenza.
La violenza non è percepita come tale da chi la impone.
La violenza è solo di chi la subisce.
Per cui è inutile fare i moralisti.
E' inutile stare lì a dirsi "mi prendo tutto ciò che voglio", perché se tutto ciò che vuoi non ti appartiene, non ti apparterrà mai veramente se non te lo sudi con le tue mani.
Se lo strappi agli altri sei solo la becera rappresentazione del fallimento di una razza.
La violenza è la negazione stessa della bontà e di tutto ciò che è intellegibile.