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Autore: terryoscar    08/07/2018    9 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Una notte movimentata

Siamo in viaggio per Orleans, ancora tre giorni e saremo a Versailles.
Ci siamo accampati, una volta tanto abbiamo passato una notte tranquilla, e non poteva essere diversamente dopo quanto successo l’ultima volta,  e poi mio padre non fa altro che tenerci tutti in riga e di tanto in tanto, mi è inevitabile  scontrarmi con lui, e quando questo avviene, Alain inevitabilmente sghignazza e guarda Andrè divertito; si perché lui pensa che Andrè sarà una mia vittima!

Eccoci siamo ad Orleans e abbiamo preso alloggio. 
“Padre devo parlarvi, andiamo nella Vostra stanza.”
Mio padre mi guarda severamente e mi dice: “Andiamo.”

“Ehi Andrè, il Comandante secondo me, discuterà con il vecchio per non metterti con me, e soprattutto per non chiuderti a chiave ihihih!”

Ascolto Alain in silenzio, se gli rispondo, continuerà a ribattere.

“Cosa c’è Oscar?”
“Non lo immaginate padre? … Beh se volete fingere di non capire allora Ve lo dirò: Non Vi azzardate a mettere Andrè con Alain, e soprattutto non permettetevi di metterlo sotto chiave, altrimenti dividerò la stanza con lui. Mi sono spiegata?!!”

Mio padre mi guarda contrariato e mi risponde mestamente: “Sei indisciplinata come quel sodato!”
“No! Direi piuttosto che Vi somiglio tantissimo … siamo fatti della stessa pasta e Voi lo sapete benissimo, non potete manipolarmi ancora, chiaro? Adesso sta a Voi decidere cosa fare … Andrè con chi dividerà la stanza, con La Salle o con me?!”
“Uhmmm ….. testarda di una figlia …”
“Non solo …. Testarda e prepotente, proprio come Voi padre!” 
“E … va bene …. Hai vinto, soddisfatta?!!”
“Certamente .. e adesso andate di là e disponete come si dovranno sistemare.”


Vedo mio padre lasciare la camera, lo chiamo, gli dico: “ Un momento padre …”
“Cos’altro c’è?”
“Naturalmente, controllerò personalmente se la porta della camera di Andrè rimarrà aperta o meno … si intende, anche nel cuore della notte … Voi sapete che sono un soldato e svegliarmi nel bel mezzo della notte per fare le mie perlustrazioni, per me non sono certo un problema !” 

Mio padre non risponde, ma continua a guardarmi con disapprovazione. 
Lascia la stanza a passo lento e poco deciso, tutti aspettano nel corridoi, lo guardano, attendono  i suoi ordini.

“La disposizione degli alloggi sarà la stessa di sempre: Oscar e Sabrina, Andrè e La Salle .. e io con il sodato più indisciplinato che conosca.”
“Sarò anche indisciplinato Signore, ma sono un soldato valido, aggiungete anche questo nel Vostro discorso.”
“Sassoin non vedo l’ora di liberarmi di te!”

Sabrina mi guarda con preoccupazione, io invece le sorrido.
Tutti entrano nei loro alloggi, vedo Oscar allontanarsi con Sabrina, mi accingo ad andare con il Generale, quando una mano afferra il mio polso, è Alain che mi bisbiglia all’orecchio: “Cosa ti avevo detto? Il comandante si è fatta volere con il vecchio dispotico, povero te André ihihih!”
“Hai finito Alain?”
“Si certo, va dal suocerino a dopo ahahah!”




“Oscar, l’avete sentito Vostro padre?!! Ha detto che non vede l’ora che si liberi di Alain, come reagirà quando saprà che verrò a lavorare nella sua casa?”
“Che è anche la mia di casa Sabrina, di questo non devi preoccuparti, sistemerò tutto, adesso pensiamo a rinfrescarci un po’ che ci attendono tre giorni di marcia e per giunta in tenda.”


E’ sera, abbiamo finito di cenare, Andrè ed io come nostra abitudine rimaniamo da soli al tavolo a sorseggiare la nostra immancabile cioccolata.

“Andrè per i prossimi tre giorni non ne vedremo altra, quindi …. Approfittiamone …”
“Uhmm … Oscar … la bevo e mi ricordo di quando eravamo bambini!”
“Anche a me Andrè … devo dire che di ricordi piacevoli ne abbiamo parecchi, se non pensiamo alle imposizioni di mio padre ahahah …. Però dobbiamo riconoscere che se oggi siamo quelli che siamo, è per il modo in cui ci ha tirati su.”
“E’ vero, ma tu, ti sei forgiata a sua immagine e somiglianza.”
“Cos’è una critica la tua?”
“Se fosse una critica, non sentirei il desiderio di sposarti …. Tu mi piaci come sei: forte, decisa … determinata … ti adoro, e non voglio che tu cambi per nulla al mondo!”

Andrè mi guarda con tenerezza, mi accorgo che gli avventori intorno a noi ci guardano in modo strano.

“Andrè …”
“Si?”
“Non guardarmi così, ci guardano.”
“A già dimenticavo … solo io ti vedo come donna ahah!”


Sono le due della notte, mi sveglio, il mio pensiero va ad Andrè, esco, in punta di piedi per non farmi sentire da nessuno, indosso sola una camicia da notte di forgia maschile, con le gambe parzialmente scoperte, percorro il corridoio, mi avvicino alla sua stanza: debbo accertarmi che mio padre non abbia chiuso la porta a chiave, apro di soppiatto, faccio capolino.
Spalanco gli occhi, non vedo Andrè nel suo letto, lo cerco con lo sguardo, lo vedo in piedi davanti alla finestra, sente i miei passi e si volta.

“Oscar … ma …”

Mi porto l’indice alla bocca e sussurro appena: “ Sccc … Zitto!”

Si avvicina a me silenziosamente, e sotto voce mi mormora all’orecchio: “Cosa succede, perché sei qui?”
“E tu perché non riesci a dormire?”
“Che domanda! Ormai il mio riposo è continuamente disturbato da una bellissima bionda: ti sogno tutte le notti … non faccio che desiderarti e …… Allora dimmi perché sei qui, sentivi la mia mancanza?”
Sorrido, un poco  imbarazzata, e gli rispondo: “A … Anche ma .. non è questo il motivo è solo che … Andrè, volevo accertarmi che mio padre non Vi avesse chiusi a chiave.”

La guardo, i suoi occhi azzurro mare mi incantano, non resisto, l’afferro per le braccia e la attiro a me, la sua bocca diventa mia, il mio è un lunghissimo bacio appassionato.


Sento dei strani rumori, apro gli occhi e vedo Il Comandante e Andrè baciarsi, povero me, Alain ha sua moglie vicino, e loro due adesso sono qui a baciarsi, a due passi da me!
Per me sta diventando una tortura! Ohh Quanti mi manchi mia amata Alizèe, sono un uomo anche io e vedere certe cose…..dopo tutte queste settimane di viaggio! Almeno fossero andati nella stanza da bagno!

“Andrè … Gerard potrebbe svegliarsi!”
“Anche se fosse così, lui non è come Alain, è una persona discreta, e adesso dammi ancora un bacio Oscar …”

Accidenti a te Andrè ……. non posso nemmeno voltarmi, non voglio che Voi vi accorgiate che sono sveglio. Dio dammi la forza di resistere, tra questi due e Alain tra un po’ divento matto anch’io!


Siamo nuovamente in marcia, adesso ci separano solamente tre giorni da casa …. 

E’ l’ultima sera che passeremo in tenda, si percepisce allegria, vedo tutti soddisfatti tranne Alain che è davanti al fuoco pensieroso, vedo Sabrina avvicinarglisi e bisbigliano sotto voce, appena finiscono di conversare mio padre incalza.

“Cos’hai Sassoin, qui siamo tutti felici, ancora un giorno di cammino e siamo a casa, solo tu non mi sembri contento!”
“Lo sarei Signore se anche per me fosse un dolce ritorno, invece ….”
“Invece Sassoin, tu finirai dritto dritto in cella, finché non mi sarà passata la rabbia!”
“Allora invecchierò dall’attesa Signore …”
“Ma su su Sassoin … non disperare …”
“Signore almeno quando sarò in cella di tanto in tanto ricordatevi che Vi ho salvato la vita.”
“Sta tranquillo Sassoin che non potrei mai dimenticarlo, infatti sarò magnanimo: solo un mese di cella di rigore ahahah!”
“Generale ……. grazie per il riguardo e la riconoscenza!”
“Prego Sassoin ……. prego, ma di nulla … dovere mio ahahahah!!”


Siamo in marcia, ancora un giorno e finalmente saremo a casa!
Facciamo riposare i cavalli, per fortuna che la strada è in pianura e il percorso è facilitato, ci riposiamo, ci rimettiamo in marcia, e così di seguito. 
E’ notte, ci fermiamo, mio padre ci dice: “Dovremmo arrivare a palazzo Jarjayes tra due ore, ancora uno sforzo, facciamo riposare i cavalli e ripartiamo.”
“Signore, ma dobbiamo venire anche noi?”
“La Salle, la missione terminerà nel momento in cui avremo consegnato la lettera a Sua Maestà, quindi alloggerete tutti a palazzo, lì ci daremo tutti una ripulita, ci riposeremo e domattina saremo alla Reggia, naturalmente scortati da te La Salle e da Sassoin, fino all’ultimo momento potrebbe accadere qualsiasi cosa!”

Ci rimettiamo in marcia con la consapevolezza che ormai manca poco.

Finalmente all’orizzonte vediamo palazzo Jarjayes, non ho mai sentito tanto la mancanza di casa.

Varchiamo il cancello, portiamo i cavalli nuovamente al galoppo, percorriamo il grande giardino del palazzo, mio padre in testa come sempre a tutti noi, arresta il cavallo, siamo davanti al portone di casa.
Scendiamo tutti da cavallo e Andrè, Alain e Gerard portano i cavalli alle scuderie, mio padre colpisce il portone con il battente, uno due tre volte.



“George George, sveglia …. mi è sembrato di aver sentito la voce del padrone!”
“Ma cosa dici, adesso?!!”
“APRITE SIAMO TORNATI!!”
“Dormono tutti padre, pazientate!”
“VI HO DETTO DI APRIRE, SU MUOVETEVI!!!”

“Ehi Andrè, ma il vecchio urla sempre così, anche quando è in casa sua?”
“No Alain, anche peggio!”
“Andrè, accidenti ma come fate Voi e altri con un tipo simile, io sarei certamente scappato.”
“Impossibile Alain, qualcuno ci ha provato, ma sai?! Lui li ha raggiunti e li ha bastonati tutti a sangue e infine gli ha messi alla ghigliottina!!”
“Ahaha questa poi Andrè! …. Alain te la sei cercata, il nostro Andrè sta imparando a prenderti in giro ahahah!”
“Su andiamo, che abbiamo davvero bisogno di riposo!”

“George, io l’ho sentito, è lui e vado a vedere!”
“Ah, te lo sogni anche di notte? Pensa a dormire e non disturbarmi!”




“EHI! E’ MAI POSSIBILE CHE QUI ABBIATE TUTTI IL SONNO PESANTE? ALZATEVI E APRITE MALEDIZIONEEE!!!”

“Andrè non ho dubbi, il vecchio è un despota anche in casa sua, è inutile che tu lo voglia difendere, è un despota dappertutto!”
“STA ZITTO SASSOIN, NON LO VEDI CHE MI GIRA MALE?”
“Certo che lo vedo Signore, ed è proprio per questo che comincio a preoccuparmi, temo le conseguenze delle Vostre azioni!!”

“IMBECILLE, ANCHE QUI?!! MA ASPETTA CHE DOMANI SAREMO IN CASERMA, TI FARO’ VEDERE IO!! …. APRITEEE …. APRITE HO DETTOOO!!”


“Ma si può sapere che succede? Ma perché George e Louis non aprono? Aspettano che lo faccia io? Aspettate che vi prendo! ….. A finalmente qualcuno di voi si è degnato di andare alla porta!”
“Nanny, siamo andati a letto tardi e ….”
“Basta chiacchiere, il padrone è arrivato finalmente e anche la mia Oscar e mio nipote che bello!! Però adesso il Generale  mi sente, a noi due!!”


Mio padre si è davvero spazientito, finalmente sentiamo togliere il chiavistello dalla porta.

“Oh … Finalmente si sono svegliati questi buona annulla, e pensare che lavorano presso la casa di un Generale!”

La porta si apre, mio padre appena vede la servitù continua a sbraitare: “Ma che razza di uomini siete, pensate solo a dormire voi due?!! In queste poche settimane, avete già scordato che siete alle dipendenze di un Generalee?!!!”
“Scusate … Signore!”
“Non sono dell’umore di scusare nessuno e toglietevi di mezzo ….”
“Generale Augustin!!! Siete appena tornato e già avete portato scompiglio in questa casa?”
“AH sei qui Nanny, non ti avevo vista, come stai?”
“Sicuramente meglio prima che Voi arrivaste, non avete fatto in tempo a mettere piede a palazzo che avete portato scompiglio, è inutile non cambierete mai!!”
“Ma come si fa a tenere alle dipendenze degli inetti simili?! E tu mi dici che ho portato scompiglio!”


“Ehi Andrè, ma quell’altro Generale chi sarebbe?”
“E’ mia nonna.”
“Co .. Cosa?!!”
“Ora capisco tutto, è ovvio che la tua fidanzata sia così: con un padre e una governante del genere … ehi un momento, ma tu sei sicuro di essere il nipote di quella simpatica Generalessa?

Vedo mia nonna accigliarsi e rispondere animatamente ad Alain: “Ehi tu screanzato, chi ti ha insegnato l’educazione?! Sicuramente sarai uscito da qualche postribolo, te lo leggo in faccia, e a me non la si da a bere!!”
“COSA?!! Andrè ma davvero questa simpatica vecchietta è tua nonna?”
“Giovanotto per tua informazione sono la nonna di Andrè, hai per caso qualche dubbio?”
“I ..IO no no … madame …”
“Meglio così .. ecco adesso si che va meglio … screanzato!! ….. Oscar bambina …. Lasciati abbracciare ….. come stai angelo mio!!”
“Ciao nonna, vedo che tu stai una meraviglia …. Anche tu mi sei mancata!! …”

“Non ci posso credere il diavolo biondo cosiiì?!!”
“Così come Alain?”
“Andrè l’ha chiamata … Angelo? … Al Comandante?!”
“Ehi tu screanzato cosa vorresti dire alla mia bambina?”
“Niente niente .. madame.”
“Meglio così … Andrè, nipote mio come stai?”
“Bene nonna.”

“Emm .. Nanny, sveglia la servitù che debbono preparare un bagno per tutti e le stanze per i nostri ospiti.”
“Si Generale, vedo che abbiamo tre uomini …”
Alain interviene e indicando Sabrina dice: “Non madame, se permettete Vi correggo, quest’uomo in realtà è mia moglie.”
“COSA? Siete un sodomita? O SANTO CIELO!!”
Vedo Alain sbiancare, mentre Gerard ride.
“NOOO Anche questa?!! Ma no madame lui è una lei, e si chiama Sabrina …. Puff …. Ma guarda che situazione adesso mi ritrovo con due Generali e un Colonnello! … Andrè non voglio nemmeno immaginare come sarà tua suocera …..”

Vedo la mia Marguerite percorrere la scalinata di corsa e venirmi incontro.

“Augustin … finalmente caro sei tornato!!!”

Marguerite mi abbraccia davanti a tutti, mettendomi in difficoltà davanti a quell’imbecille di Sassoin e a La Salle.

“Emm … Marguerite … ti prego …”
“Si si mio caro Augustin ….”

Mia madre mi guarda felice e mi abbraccia: “Oscar Bambina mia sei tornata! ….. “

Poi guarda Andrè e abbraccia anche lui.

“Figliolo caro, come sono felice che siate tornati tutti sani e salvi!”

“Oh ma vedo che abbiamo degli ospiti , per favore George, Pierre fate preparare tutto il necessario per accogliere i miei cari e questi Signori.”
“Si certo Madame.”

La simpatica Generalessa guarda al Comandante e dice: “Oscar ma davvero che questo Signore in realtà è una Signora?”
“Si nonna, Alain ha detto il vero: sono marito e moglie.”
“Bene allora per loro servirà una sola stanza.”

Vedo mio padre girarsi di scatto.

“Nooo Nanny, niente stanza matrimoniale …”
“E perché Generale? Non sono per caso sposati?”
“Certo che si, ma il soldato qui presente è agli arresti e certo non può dormire con sua moglie, quindi due stanze separate …. Ah …. Vedi di metterli in corridoi opposti in modo tale che non si possano trovare, anzi no, in qualsiasi stanza va bene tanto lo terrò sotto chiave.”
“Grazie Signor Generale.”
“Non c’è di che Sassoin!”

Vedo mia nonna incalzare: “Lo sapevo , difficilmente mi sbaglio, chissà cosa avrai combinato! …”

La nonna guarda Sabrina e dice: “Povera piccola, chissà che marito squinternato ti sarà capitato … su Sabrina coraggio vieni con me che ti mostro la tua stanza.”

“Ehi Andrè, ma tua nonna senza conoscermi ce l’ha con me?”
“Mia nonna ti ha già analizzato, e ti do un consiglio, per tutto il tempo che ti fermerai, riga dritto altrimenti ….”
“Ora mi spiego tutto Andrè …”
“Ti spieghi cosa?”
“Perché sei venuto fuori così: tra il vecchio pazzo e tua nonna … mi sa che l’unica persona normale in questa casa sia tua suocera, infatti la tua adorata fidanzata non le somiglia per niente, è tutta suo padre! …. Povera donna come farà a sopportare il marito?!! Ma dimmi Andrè, le sorelle del Comandante sono come lei?”
“Alain ti sembra il momento di parlare di queste cose? Su andiamo anche noi di sopra, qui abbiamo dimenticato che siamo giunti nel cuore della notte e dobbiamo ancora lavarci e riposare giusto qualche ora, non manca molto all’alba, tra non molto dobbiamo andare a Versailles!!”


Dal corridoio della scalinata vediamo delle porte spalancarsi.

“Si può sapere cos’è questo baccano?”
“Madre, ma sono arrivate le mie sorelle!”
“Si Oscar ci sono tutti, non manca nessuno, sono tutti qui per il tuo fidanzamento che ci sarà la domenica di Pasqua, quindi tra tre giorni …”
Mia madre non riesce a concludere che le mie sorelle e i miei nipoti mi circondano per salutarmi, e in pochissimo tempo vengo circondata da tutti.




Marguerite ed io siamo nella nostra camera da letto, sono appena uscito dalla vasca, finalmente mi sento fresco come una rosa, ho indossato la mia camicia da notte.
Marguerite appena mi vede uscire dalla toilette mi viene in contro e mi abbraccia ancora, la stringo a me e sono davvero emozionato.

“Marguerite cara, quanto mi sei mancata! Durante le notti ti ho sognata e desiderata … non sai quanto!”
“Augustin anche tu mi sei mancato e molto …”
“Marguerite mi dispiace ma … dobbiamo rimandare … sono stanco e tra qualche ora dovrò presentarmi a corte.”
“Si lo so Augustin, riposati caro.”
“Si però domani, appena avremo l’occasione, sarai mia, non mi sfuggirai …”
“Nemmeno tu Augustin …”

Non faccio che rigirarmi nel letto, Marguerite mi è vicino, con le mani sfioro le sue braccia sento che anche lei non riesce a dormire.

“Marguerite cara, non dormi?”
“Non ci riesco Augustin …”
“Nemmeno io … Marguerite perdona il mio ardire ma … se non ti posseggo adesso io … scoppio … troppo tempo lontano da te ….”
“Augustin caro, anch’io …..”

Anche se sono stanco del viaggio, la passione che è in me mi impedisce di dormire, non sento più la stanchezza, nella mia testa c’è sono il desiderio di avere mia moglie, mi spoglio e la spoglio con impeto e mi avvento sul suo bellissimo corpo … si perché mia moglie è bellissima, la bacio con passione, le mie mani accarezzano tutto il suo corpo, in men che non si dica, sono su di lei e il nostro letto comincia a cigolare, ma non mi importa che ascoltino tutti, in fondo sono in camera mia e con mia moglie, non trattengo nemmeno i gemiti, tanto so che nelle vicinanze le stanze sono vuote, quindi non ne vedo il motivo.



Sento degli strani rumori, ma cosa saranno? Non capisco!! Mi hanno anche svegliato, ma non saranno i topi? Ma che dico, a palazzo Jarjayes? …………… Noooooo ascolto con attenzione, provengono dalla porta accanto, ma è la stanza del vecchio pazzo, si perché il comandante ha dato ordine alla servitù di mettermi accanto alla stanza di suo padre, a dir suo per sorvegliarmi.
Ahahahahah Ma non sa che sono io adesso a sorvegliare lui? Ah, caro mio vecchio pazzo sei proprio in crisi di astinenza, però ci dai forte!! Senti che rumori!! Aspetta domattina che saprò io come canzonarti! Ahahah 
Povera madame!! ahahahah
E pensare che solo quell’idiota di Andrè è da sempre a stecchetto!!



Sono sola nella mia stanza, tra poche ore sarò a Versailles, non riesco a dormire, all’idea che sono tornata a casa e sono nel mio letto … mi sento irrequieta … in tutta sincerità vorrei che Andrè fosse qui con me ……


Sono qui in camera mia, nel mio letto girato sul fianco, dalla finestra vedo la luna, stasera è davvero luminosa. 
Non riesco a non pensare alla mia Oscar …… Oscar sapessi quanto ti desidero …… ormai credo di non farcela più!!!

E’ mattina, il Generale non mi ha fatto chiudere occhio per tutta la notte, è stata una tortura. Lui a spassarsela con  madame e io da solo qui a pensare la mia Sabrina, ma appena lo vedrò gliela farò pagare.
Sento girare la chiave, finalmente mi vengono a liberare.
 
“Buongiorno Signore, madamigella Oscar mi ha dato l’ordine di liberarvi, Vi manda a dire che tra poco c’è l’adunata in giardino, quindi preparatevi per scendere a fare colazione.”
“Accidenti, mi pare di essere in caserma! Dite alla Vostra madamigella che tra poco arrivo.”
 
Ho indossato la divisa e mi aggiro per il corridoio nella speranza di trovare la mia Sabrina per augurarle il buongiorno, invece  mi trovo davanti il vecchio pazzo.
 
“Dove credi di andare Sassoin? Quella non è l’uscita!”
“Lo so Signore, volevo solamente salutare mia moglie e nient’altro.”
“Hai dimenticato che sei  ancora in missione, e non solo sei anche agli arresti.”
“A quanto mi risulta, anche Voi siete ancora in missione, però stanotte , ve ne siete dimenticato.”
“Non capisco a cosa alludi.”
Volete davvero saperlo?”
“Avanti parla Sassoin!”
“E va bene, come Volete …. Signore, Vi vedo stranamente  stanco e assonnato, forse non avete riposato abbastanza?”
“Cosa?”
“Notte movimentata vero?”
“Ma … ma …”
“Perché balbettate Signore …. In fondo siete un uomo! …. Tale e quale a me!”
“Ma come ti permetti?!!”
“Ah ah ah … Su Su Generale, raccontate a Sassoin, com’è stato dopo tante settimane?!! Bello vero?”
“Dannato insolente ma … COME OSI?!!”
“Signore, ricordate quando eravamo alla locanda, e Voi mi avete detto che siete passato davanti alla porta della mia stanza e avete udito tutto?”
“Be’?!!”
“Be’ anch’io stanotte ho … udito tutto …. Debbo ammettere Signore che siete davvero un portento, non vi ritenevo così … focoso ah ah ah”
“Maledizione Sassoin tu non eri sotto chiave? Ho dato personalmente ordine alla servitù di chiuderti dietro, cosa hai fatto, sei riuscito a scappare?”
“Non è stato affatto necessario Signore, non sono scappato, e poi la servitù a seguito alla perfezione i vostri ordini mi hanno chiuso in camera a chiave, potete stare tranquillo.”
“E allora?”
“Semplice, ero nella  stanza accanto alla vostra, e ho ascoltato tutto!”
“TUTTO?!!”
“Tutto Signore … assolutamente tutto … e devo farvi i miei complimenti, non pensavo davvero che Voi alla Vostra veneranda età foste così … funzionante, quindi credo che Voi abbiate un motivo in più per  essermi riconoscente, non dimenticate che  vi ho  salvato la vita.
Vedete … Vi ho dato la possibilità di spassarvela al Vostro ritorno ah ah ah!”
“SASSOINNNN ….”
“Sissignore …”
“SEI INSOPPORTABILE!!”
“Lo so Signor Generale, però permettetemi di dirvi, che  non Vi immaginavo così …. Irruento quando siete in intimità,  credo che Voi mi superiate anche in questo ah ah ah!”
“SASSOIN SEI DIVENTATO UN INCUBO PER ME!!!”
“Ma cosa dite Signore, non vedete che ormai non possiamo più fare a meno l’uno dell’altro? A proposito Signore, perché non mi restituite il mio libro?”
“SASSOIN te lo scordi!!”
“Signore perché lo volete tenerlo per Voi? Tanto da quello che ho appurato stanotte,  Vi assicuro che non ne avete affatto bisogno, siete un ottimo maestro e un grandissimo esperto.”
“SASSOIN PREPARATI PER LA CELLA DI RIGOREE!”
“Però Generale, non dimenticatevi che Vi ho salvato la vita!”
   
 
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