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Autore: terryoscar    10/07/2018    10 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Notte a Palazzo Jarjayes
 


Palazzo Jarjeyes 

“Sorella, che bello vederti!”
“Zia!”

In un attimo mi ritrovo tutti intorno per i saluti, cognati compresi.

“Sei uscita prestissimo e non abbiamo avuto modo di salutarci, come stai?”
“Bene, e voi? Il viaggio è stato lungo vero?”

Sento mio nipote che ironicamente mi dice: “Non certo più del tuo zia, che sei andata in Italia! A proposito com’è il Bel Paese?”
“Bellissima Michel, davvero stupenda, e poi Venezia è a dir poco favolosa, sai, io e lo zio Andrè abbiamo fatto un giro in gongola, ed è stato indimenticabile, e poi ci siamo trovati nel bel mezzo del carnevale, e ci siamo divertiti tantissimo!”

Vedo la nonna avvicinarsi, guarda Andrè e dice: “Nipote ma … cosa sono quelle stellette sulla giacca? Ti hanno per caso promosso per aver preso parte alla missione?”
“Si nonna, Sua Maestà il Re, da semplice soldato, mi ha promosso a Capitano.”
“Oh … congratulazioni ragazzo mio, sono davvero felice per te!”
“Si nonna, però è stato il Generale a chiedere a Sua Maestà la mia nomina, Sua Maestà ha accolto la richiesta.”



Luisa, la penultima delle mie sorelle, sarcasticamente ribatte: “Era ovvio che il Re accontentasse nostro Padre, dopo aver passato un’intera vita al servizio della famiglia reale, e poi come se non bastasse ha sacrificato anche te Oscar, per quasi vent’anni, quindi che ben venga il favoritismo.
A proposito Padre, che ne dite di chiedere una carica a Sua Maestà per mio marito?”
“Ma cosa dici Luisa, lo sai che certe cose non trovano il mio favore e …”
“E allora Andrè?”
“Andrè è un soldato, ha partecipato ad una missione pericolosa, e poi sta per sposare tua sorella e …”
“Ho capito Padre, come sempre la nostra sorellina è la favorita della famiglia.”
“ORA BASTA LUISA!! CHE STORIA E’ QUESTA?!!! Sei sempre stata così pungente nei confronti di tua sorella, devi smetterla di comportarti così e vedi di crescere …… e tu Maxim che sei il marito, quando ti decidi a mettere al suo posto tua moglie?!! Ma che razza di uomo sei, non ti facevo un debole, con mia figlia Luisa ci vuole il pugno di ferro!”
“Signore vedete è che … Vostra figlia è piuttosto avventata, molte volte dice delle cose e non se ne rende neanche conto e …”
“Maxim mi hai deluso profondamente, sei un debole. E tu Luisa vedi di tenere la lingua a posto, altrimenti ci penso io a metterti al posto tuo, visto che tuo marito non ne è capace! Santo cielo, vi ho riuniti tutti per la festa di fidanzamento di Vostra sorella e tu, vorresti rovinate tutto? Ma provaci ancora e ti faccio vedere chi è il Generale Jarjayes, SONO STATO CHIARO?! E adesso mettiamoci a tavola!”
“Padre, mi ritenete dunque un’oca?”
“Oca? Non ho mai detto una cosa simile, se mai un’invidiosa! …”
Vedo Oscar intervenire: “Su Padre, Luisa non ha detto nulla di così terribile per infervorarvi in questo modo, e poi mia sorella mi adora, non è affatto invidiosa di me, non è vero Luisa?”
Mia sorella mi guarda con stizza e velenosamente ribatte: “Ma certo che no sorellina, lo sai che ti voglio bene.”
“Certo che lo so, anch’io te ne voglio.”

Luisa e io ci comprendiamo perfettamente, so che è rancorosa nei miei confronti.
Vedo mio Padre davvero arrabbiato, ma di cosa si meraviglia, l’ho sempre saputo che Luisa è invidiosa di me, ma cosa mi importa, peggio per lei! Io ho il mio Andrè ed il resto poco mi importa!”


Siamo tutti riuniti a tavola, tra sorelle, cognati e nipoti sembriamo davvero un vero esercito. Tutte le mie sorelle mi hanno rivolto le loro attenzioni, tutte tranne Luisa.

Dopo la cena ci intratteniamo in salotto a sorseggiate un bicchiere di champagne, mio padre è sorridente e scruta tutti noi.

Mi avvicino alla nonna, che si è unita a noi, e le chiedo: “Con tutto questo trambusto ho dimenticato di chiederti dov’è Sabrina?!!”
“Ha appena finito di cenare, adesso è in camera sua.”
“Bene, la raggiungerò più tardi.”

Joséphine, la maggiore delle mie sorelle, mi si avvicina.

“Oscar, finalmente il grande passo lo fai anche tu, adesso lascerai il sevizio militare, vero?”

Mio Padre mi guarda, è incuriosito dalla risposta che sto per dare a mia sorella.

“E perché mai dovrei farlo, l’uno non esclude l’altro!”
“E perché Joséphine, per caso mio Padre non ha continuato la sua carriera militare, dopo che si è sposato?”

Mio Padre ha un atteggiamento a dir poco contrariato, sta per intervenire quando la mia adorata sorellina Luisa interviene:
“Sentito Padre? E poi sarei io quella indomabile, come la definite mia sorella? Testarda o forse è ancora convinta di essere un maschio?!! ….. Cara Oscar credevo che ti fossi già resa conto da un pezzo che sei una femmina tale e quale alle tue sorelle!”
“Certo che lo so Luisa, ma vedi, a differenza vostra, io ho certe attitudini che certo tu non hai e che il nostro caro Padre mi ha inculcato sin da bambina, vero Padre?”
“Ehmm … Oscar di questo ne riparleremo in un altro momento.”
Luisa incalza: “Vedete Padre! Non ho ragione io?! Io sono stata rimproverata davanti a tutti e lei invece ….. e poi tu Andrè non dici nulla, che la tua fidanzata continuerà a prestare il servizio militare?”
“Qualsiasi decisione che prenderà Oscar a me starà bene, e poi lavoreremo fianco a fianco, cos’altro dovrei volere.”
“Avete sentito Padre, Andrè fa tutto quello che Oscar deciderà, e Voi non dite nulla, forse anche Andrè occupa un posto speciale del Vostro cuore? Il rimprovero vale solo per mio marito?”
“ORA BASTA LUISA!! Ogni cosa a tempo debito, e poi se ho da ridire qualcosa a tuo marito, è per via del tuo atteggiamento astioso nei confronti degli altri, per la miseria!!! Ma dico io, perché mai non somigli per niente a tua madre, o alle tue sorelle?”
“Vi sbagliate Padre, io credo di somigliare a Oscar, quindi a Voi, prendetevela con Voi stesso se io sono così!”
“Io e tua sorella Oscar, non siamo certo degli invidiosi, ma tu si! Ora basta finiscila, prima che ti arrivi un destro! … Diamine che modi sono questi?!!....... Margherite cara, che fatica tenere a bada un esercito di figlie …. Sono appena tornato da una missione e adesso mi tocca affrontarne un’altra!”

Andrè mi guarda smarrito, ma io gli sorrido divertita.

Finalmente questa assurda serata volge al termine, prima di andare in camera mia, mi avvicino ad Andrè e gli dico: “Vado da Sabrina, ho bisogno di parlare con lei, tu magari fa preparare due tazze di cioccolata … ti aspetto in camera mia, ma sta attento a non farti vedere da nessuno, soprattutto da mio padre e dall’arpia di mia sorella Luisa!”


Andrè mi sorride, e mi sussurra all’orecchio, sento lo sguardo invidioso addosso di mia sorella, ma lo ignoro.


“Vado in cucina e poi vengo in camera tua, a dopo amore!”

Luisa si avvicina a mio padre, vedo che gli bisbiglia all’orecchio.

“Padre, ho ragione io, ad Oscar concedete tutto ciò che a me avete proibito.”
“A cosa ti riferisci adesso?!”
“Ma non l’avete vista?”
“Cosa? Chi?”
“Voi siete sordo e cieco quando si tratta di lei …”
“Smettila, cominci a stancarmi, anzi mi hai già stancato, mi chiedo come tuo marito riesca a sopportarti!!”
“Nello stesso modo che fa Andrè con il Colonnello!!”
“Luisa smettila, ho lasciato Sassoin e adesso ti ci metti tu?”
“E chi sarebbe questo Sassoin?”
“E’ un soldato irriverente che ho messo agli arresti, e se adesso non la smetti farò con te la stessa cosa!”
“Mi farete arrestare Generale?”
“Si …”
“E come sentiamo ….”
“Chiudendoti a chiave in camera tua!”
“Non ne sareste capace, e poi non sono più una bambina!”
“Ti credi? Sappi che pochi giorni fa ho messo sotto chiave Andrè, figurati se non sarei capace di farlo con te!”
“Cosa? Avete chiuso Andrè, è perché mai avete fatto una cosa simile?”
“Questo non è affar tuo!! E poi è un modo per fare capire a tutti Voi che in questa casa comando io, e si fa ciò che io decido, CHIARO?! … E adesso ancora una parola e giuro che metto anche te agli arresti come Sassoin …. DIAMINE!! …… ODDIO, ma non posso avere un attimo di pace!! … Queste figlie mi stanno facendo impazzire, spero solo che questa giornata volga al termine quanto prima, non ce la faccio più!!!”
“Ma Padre calmatevi alla Vostra età può farvi male!”
“MAXIN PORTALA VIA DI QUIII!!!! PRIMA CHE LA METTA SOTTO CHIAVEEE!!!!!”
“Agli ordini Signore! …. Su Luisa andiamo nella nostra stanza tesoro mio, non facciamo arrabbiare ancora il Generale cara.”

Vedo Luisa andare di sopra sorretta da quel buona nulla di marito che gli ho rifilato, che delusione! Però è il marito adatto a lei, insieme vanno bene: due perfetti cretini.

Mio padre è davvero esausto, mia madre è accanto a lui come sempre.

“Mia cara Marguerite, mi domando dove abbiamo sbagliato con Luisa, perché non ti somiglia affatto, e’ velenosa!”
“Augustin, da quando sei tornato, non abbiamo avuto modo di parlare di certe questioni, e stasera lo dobbiamo fare.”

Mi congedo dai miei genitori.

“Madre, Padre, io vado, a domani!”
“Buona notte Oscar.”


Busso alla porta di Sabrina che mi apre.
“Avanti Osc … Madamigella.”
“Sabrina il fatto che tu ora lavori per me non cambia nulla, devi continuare a chiamarmi come sempre, mi sono spiegata?”
“Come volete … Oscar.. ditemi di Alain, Vi prego!
“E’ agli arresti, ci rimarrà tre giorni …”
“Tre giorni? … Ma … io veramente credevo molto di più.”
“Era ciò che mio padre voleva, e in tutta sincerità lo meritava, però ho voluto in qualche modo premiarlo, dopotutto si è comportato da bravo soldato, ha salvato la vita a mio padre e questo non si può dimenticare.”
“Grazie Oscar … Voi siete davvero generosa!”
“Ascoltami, domenica daremo la festa del mio fidanzamento e tu Alain non dovrete mancare.”
“Ma Alain è in carcere, uscirà Lunedì.”
“Per l’evento verrà scarcerato, ma la sera tornerà in cella e ci rimarrà fino a Lunedì sera, e lo metterò a conoscenza che tu lavorerai per me.”
“Grazie Oscar!”



Marguerite ed io siamo chiusi nell’intimità della nostra camera.

“Augustin finalmente abbiamo l’opportunità di parlare.”
“A proposito di cosa mia cara?!!”
“Di Oscar e Andrè! Le lettere che ho ricevuto da te non mi sono piaciute affatto …”
“Non ti capisco cara!”
“Tu invece mi hai capito benissimo, non hai fatto che spiarli e perseguitarli per tutto il tempo Augustin, e poi cos’è questa storia che tu saresti capace di spiarli addirittura la prima notte di nozze?”
“Ci puoi giurare che lo farò, credevi che io scherzassi? E invece no! Marguerite secondo me quei due hanno vissuto troppo …. Come …. Insomma io temo che tutto il tempo insieme … insomma quei due di sesso non ne sappiano nulla, e temo che siano asessuati e che Andrè non abbia alcun impulso … oooh finalmente l’ho detto … solo con te potevo dire liberamente quello che penso ufff ….”
“Ma Augustin, come fai a pensare una cosa simile e dire certe cose dei ragazzi?!”
“Perché mia cara li ho spiati continuamente e mai, dico mai, li ho visti veramente in atteggiamenti inequivocabili, a parte una volta che si sono sfidati a duello al palazzo del Doge … beh lì debbo dire che ho notato una vistosa reazione di Andrè, però è stata l’unica volta che ho visto una reazione normale, e poi solo baci carezze e stupidaggini simili!”
“Augustin, ma ti sei per caso ammattito? TU … tu … Ma stai parlando sul serio?”
“Certo che si mia cara … io li ho spiati tutto il tempo che siamo stati in missione … anzi ti dirò di più, ascolta … quei due, per motivi che adesso certo non sto qui a spiegarti, hanno diviso il letto svariate volte e senza mai combinare nulla!”
“E tu come lo sai?”
“Come sarebbe a dire come lo so! Ma è ovvio, li ho spiati Marguerite, pensa che mi sono messo dietro la porta per origliare e …. Quei due …. Asessuati, anziché fare ciò che sarebbe stato normale fare …. Ridevano!! Capisci ora perché sono preoccupato, e quindi mi sentirò costretto a spiarli durante la loro prima notte di nozze!”
“Augustin … comincio a temere per il tuo stato mentale!”
“Ma cosa dici mia cara!! Io sto benissimo, è Andrè che sta messo male …. Ah dimenticavo, una notte che hanno diviso il letto, sono entrato in camera loro, credevo che fosse successo qualcosa, e invece niente … ho alzato le coperte, e sai cosa ho visto? Indossavano i vestiti!!! Capito tesoro?!! Io ho paura che tutti questi anni insieme, quei due siano diventati come fratello e sorella, per questo che vogliono sposarsi, perché ormai non possono fare a meno l’uno dell’altra!”
“Augustin Augustin ti pregooo …!”
“Cosa c’è cara?!”
“Ma è mai possibile che tu abbia una mente così … contorta?”
“Marguerite, io non ti capisco, eppure sei una donna! Io mi ricordo benissimo che quando eravamo fidanzati, tu tremavi tra le mie braccia e ti scioglievi solo al mio tocco e non facevamo altro che fare l’amore, te lo ricordi o no?”
“Ma …”
“Ma niente Marguerite … invece tua figlia, per tutto il tempo non ha fatto altro che bere cioccolata calda con Andreèè … hai capito?!! E io dovrei stare tranquillooo?!!! …. Ho paura Marguerite che quei due riescano solo a guardarsi negli occhi e basta!”
“Augustin, se non la smetti di dire idiozie, andrò a dormire in un’altra stanza!! Stai dicendo un mucchio di stupidaggini, adesso capisco tua figlia Luisa a chi somiglia e perché è così squinternata, è identica a te!”
“MA COSA DICI?!! IO SAREI UN CRETINOO?!!”
“Ho tetto squinternato, non cretino!!”
“MARGUERITEE!!! … Andrè ha visto nostra figlia mentre faceva il bagno nel lago, era nuda, nuotava … e non ti dico quanto sia bellissima, e lui cosa ha fatto? E’ stato lì tutto il tempo nascosto dietro ad un cespuglio a guardarla come un … ebete, e non le è saltata addosso … capito? E io sarei uno squinternato?!! Al suo posto, io avrei gettato i vestiti per aria e sarei entrato in acqua, e so io che avrei fatto, anzi, non avrei avuto nemmeno il tempo di spogliarmi che sarei entrato con gli abiti addosso!!”
“E tu come lo sai che Oscar faceva il bagno nel lago e Andrè la guardava?”
“Oh Marguerite!! Allora non hai capito un bel niente! Io li ho spiati per tutto il tempo, capisci?”
“Augustin, non credi che proprio per questo motivo, tu non abbia impedito loro di fare quello che tu desideri che facciano?”
“Non scherzare Marguerite, Andrè non si deve permettere di toccare Oscar prima del matrimonio!”
“OOOH!!! …. Augustinnn …. Non ce la faccio più!!! … Adesso sai che faccio? Me ne vado a dormire nella stanza degli ospiti!!!”
“NO no Marguerite, io ho bisogno di te, la notte scorsa non mi sei bastata amore, ti prego torna in camera nostra …”
“Nooo Augustin .. tu mi sembri un folle e fin tanto che non rinsavisci io dormirò nell’altra stanza!”
“ No Noooo ti pregooo … adeso si che vado fuori di testa … ti voglio MARGUERITEEEEE ….. TORNA IN DIETRO … E UN ORDINEEEE …”
Vedo la mia adorata lasciare la stanza e dirmi: “Sei uguale a Luisa, deve essere ereditario, spero marito mio che i nostri nipoti non ti somiglino … e adesso buona notte Augustin caro!!”
“TI PREGO TORNA INDIETROOO!! STANOTTE MORIRO’ SENZA DI TE!!”
“Peggio per te mio caro, MUORI!!”
“MARGHERITE!!!”




“Oscar posso entrare?”
“Vieni pure avanti Andrè!”
Oscar, ti ho portato la cioccolata….”
“Oh finalmente Andrè … Dai mettiamoci comodi!”

Ci sistemiamo davanti al caminetto, in camera mia, seduti sul tappeto. Andrè è bellissimo, sempre premuroso, dolce. Ha sempre un pensiero gentile per me! Andrè mi porge la tazza.

“Prendi Oscar …”
“Grazie Andrè!”



Comincia a sorseggiare …. È bellissima, si nasconde dietro alla tazza di cioccolata e mi sorride, ha le guance rosse, è un po’ in imbarazzo. Le tolgo la tazza dalle mani, mi alzo e poso le due tazze vuote sul tavolo. Si alza anche lei, mi sorride, timida, mi guarda e si avvicina. La prendo tra le mie braccia, la stringo forte, la bacio, con dolcezza, piano. Voglio assaporare questo momento. Sa di cioccolata …..che buona!
Ci stacchiamo, mi sorride …..
”Oscar, sai di cioccolata…..ih ih ih….”

La guardo, ha le labbra ancora umide.

“Anche tu Andrè…..sai di cioccolata…..sei buono…..”

Non resisto, con un dito pulisco bene una tazza, c’è ancora della cioccolata, e Oscar si avventa su di me …. golosa! E non sa neanche quanto è sensuale quello che fa! Il suo è un gesto istintivo, lo ha sempre fatto … anche quando era bambina.
O scappo, o non credo che resisterò …..la bacio, le mie mani le sfilano la sottile camicia lilla dai pantaloni, inizio a sbottonarla, lei non si oppone, anzi, fa altrettanto con la mia camicia! Sento le sue mani aprire bottone dopo bottone, leggere, tremando un po’. Le sento sfiorare la mia pelle, rapide, ogni bottone un tocco, ogni tocco un brivido.

“O …. Oscar io … ti voglio … Oscar ….”
“Andrè …. Io … io … ti amo Andrè ….”

Non riesco a dirgli altro, il mio Andrè afferra il mio viso, si avventa sulle mie labbra avidamente, sento le sue mani forti e calde scendere giù, mi sfilano la camicia dai pantaloni e poi iniziano a sbottonarmela. È deciso, ma leggero. Sento le sue mani sulla mia pelle, piano, con infinita lentezza. Una volta aperto l’ultimo bottone, lascia che la mia camicia cada.

In un attimo, siamo entrambi senza camicia …. e Oscar non indossa le fasce! Una visione! I suoi seni svettano, candidi … morbidi! Lei è in imbarazzo, è impacciata! La mia guerriera! Imbarazzata!! Sorrido, la prendo in braccio e la porto sul suo letto, la faccio sdraiare, ed io mi sistemo al suo fianco.
Riprendo a baciarla; le tempie, le guance, le labbra, il collo, fin dietro le orecchie …. la sento gemere piano …. e poi scendo con i miei baci, scendo sul suo petto, che mai nessuno prima d’ora aveva osato sfiorare! È mia, è qui, con me, arresa alle mie mani, intreccia le sue dita tra i miei capelli. Alzo il viso, vedo i suoi occhi socchiusi, le labbra appena aperte in un sorriso …. mi guarda, mi chiama.

“Andrè … Andrè … non sai quanto ti amo …!
“Oscar … ti amo … ti amo …. Ti desidero con tutto me stesso ….”
“Anch’io ti…..ti…..ti amo, Andrè ….”

Andrè diventa nuovamente il Signore della mia bocca, mi bacia, e mi accarezza.


Riprendo ad accarezzarla, piano.


Ricomincia a baciarmi, scende ancora, sul mio ventre, mi accarezza. Sento le sue mani percorrermi tutta. Sento il suo respiro sulla mia pelle, un brivido ad ogni soffio. Lo amo, lo desidero. Gli sorrido. Sto bene, non so cosa dirgli, non so cosa fare. Mi sento imbarazzata, lo stringo forte, lo accarezzo sulla schiena e tra i capelli.

Il suo viso è davanti al mio, mi sorride: “Va tutto bene, Oscar? Se non vuoi, se qualcosa …. tu dimmelo, dimmi tutto. Io voglio solo che tu stia bene. Ti amo …. ti amo …..”
“Si Andrè, si…. ti amo, Andrè …ti amo …”
Un sussurro appena.
E poi, le sue mani a slacciami i pantaloni, le calze, con una carezza leggera mi sfila tutto. Anche la biancheria. Non ho più nulla addosso, solo lo sguardo caldo di Andrè su di me, mi guarda tutta.

È bella, come una dea! La mia Dea! La dea della guerra! È dolce, così imbarazzata, indifesa.

Un attimo, e sento Andrè su di me, sento la sua pelle sulla mia, mi percorre tutta, con le sue carezze. Mi bacia, bacia ogni centimetro della mia pelle. Che imbarazzo, quando ha posato le sue labbra anche lì …. piano, dolce, leggero e poi un poco alla volta sempre più esigente.

“Però non è corretto …”
Gli dico appena, indicando con un dito i suoi pantaloni, che ancora indossa.

“Lascia stare Oscar…. dopo …. Dopo … .è meglio!”


Oh non resisterò più, da quanto la desidero! Ma voglio che lei assapori questo momento, voglio che ne sia convinta, che non debba pentirsene, che lo faccia perché lo vuole.

“Posso ancora fermarmi, se non vuoi, se ….”
“Ti voglio, Andrè! Voglio tutto di te!”


Sussurro appena, ma decisa. Non ho paura. Andrè non mi farebbe mai qualcosa che non mi vada, non mi farebbe mai dal male. Andrè mi ama ed io ho bisogno di dimostrargli quanto lo amo con tutta me stessa.
Non so neppure quando o come, ma anche i suoi restanti vestiti hanno raggiunto i miei.

E poi più nulla, solo tante emozioni diverse, la paura che lascia il posto alla dolcezza, al corpo caldo di Andrè, alla sua tenerezza, parole sussurrate a fior di labbra, parole dolci, e poi suoni profondi, gemiti.

La sento irrigidirsi appena, aspetto, la accarezzo, la bacio piano, leggero, le mordicchio un labbro, finché non la sento rilassarsi, ed abbandonarsi ancora tra le mie braccia, abbandonarsi a me, completamente. Solo allora riprendo a muovermi, adagio, per paura di farle male.
…………………………………………………………………………………………



Mi abbraccia e mi fa appoggiare a lui, continuando ad accarezzarmi i capelli ed il viso, guardandomi negli occhi e sussurrandomi parole dolci, mi lascio cullare così e mi addormento.

Dorme, Oscar, tra le mie braccia. Abbiamo fatto l’amore, per la prima volta, qui, nel suo letto, tra le sue lenzuola, nella sua casa. È bella, con i capelli spettinati, un po’ sudata, sembra che abbiamo fatto un duello! Ha la stessa espressione soddisfatta, solo molto più dolce. Ho cercato di farla sentire bene, volevo che fosse perfetto, per lei! Questa fiera soldatessa che si è innamorata di me, di un uomo del popolo. Non ho nulla da offrirle, se non il mio amore e la mia devozione. Nulla di più. Perso in questi pensieri, nel suo profumo, tra i suoi capelli, mi addormento felice.



Nanny bussa alla porta, con il vassoio della colazione in mano, non risponde nessuno, entra piano …. la segue il Generale:
“Buongiorno Nanny, è già alzata Oscar?”
“Non lo so Signore, se non entro come posso saperlo?”
“Su allora sbrigati, e dimmi se è sveglia e se posso entrare, debbo parlarle!”
“Un po’ di pazienza Generale, Vedete di calmarvi, già siete nervoso di prima mattina?”


Nanny entra nella stanza ed io entro con lei, li vedo, Nanny soffoca un urlo di stupore ed io …. vorrei gridare! Vorrei vorrei …… la macchia sulle lenzuola …. Nanny mi guarda spaventata, mi mette la mano sulla bocca, io spalanco lo sguardo, mi libero della sua mano, sto per urlare quando avverto la presenza di Marguerite, mi afferra la mano e mi trascina fuori dalla stanza. Anche Nanny esce, dopo avere posato il vassoio sul tavolo.

“Sta zitto Augustin, non dare scandalo, andiamo via immediatamente!”
“Ma Marguerite, hai visto cosa hanno combinato quei due?”
“Certo che si!! Hanno fatto la stessa cosa che abbiamo fatto noi, e allora?!! Allontaniamoci immediatamente di qui ……. ho detto, lasciamoli in pace!”


Sento dei rumori, apro gli occhi e vedo le schiene di mio padre, mia madre e Nanny uscire dalla stanza. Guardo Andrè, ha aperto anche lui gli occhi, ci guardiamo.


“Andrè siamo stati scoperti! …”
“Oscar … io … sono andati via …. Almeno sono stati discreti!”

Scoppiamo a ridere!

“Questa volta l’abbiamo combinata grossa!!! Andrè… ah ah ah .”

Anche Andrè ride, felice.

“Oscar … vieni qui … abbracciami, e non pensiamo a nulla!”
“Andre, però …… abbiamo dimenticato di dare la chiave.”
“Ci pensiamo dopo Oscar, tanto siamo stati scoperti, ormai lo sanno!”


Siamo nudi, il lenzuolo attorcigliato a testimonianza di una notte molto movimentata, molto piacevole. Andrè è una scoperta, ha una fantasia e …. arrossisco al ricordo …. due, tre volte è successo, ed ogni volta è stato magnifico!
La guardo tutta rossa.


“A cosa pensi?”
“A te, a noi, a ……”


Rispondo indicando le lenzuola ingarbugliate!!

“Sembra un campo di battaglia!!!! Ah ah!”


Rido felice, guardando la mia Oscar, è rossa in viso, la vedo alzarsi dal letto, e coprirsi con il lenzuolo, Andrè infila i pantaloni, e troviamo il vassoio di Nanny.


“Cosa fai Oscar? Perché ti sei alzata dal letto?”
“Andrè, adesso sai che dobbiamo affrontare l’ira di mio padre?!”
“Certo che lo so amore, ma adesso non pensiamoci e dividiamoci la colazione che la nonna ci ha lasciato. E poi in tutta sincerità, temo più le mestolate di mia nonna che l’ira di tuo padre Ah ah!”
“Andrè, è meglio non pensarci adesso, tanto sappiamo che ci aspettano urla e minacce di ogni genere, ma non mi importa nulla.”
“Oscar con te al mio franco, affronterei il nemico più temibile … in questo caso tuo padre!”
“Andrè …”

Facciamo colazione, ma non smettiamo di guardarci, non parliamo, i nostri sguardi non hanno bisogno di parole.
Mi sento leggera questa mattina. Mi vesto, Andrè fa lo stesso.

“Sei pronto Andrè?!”
“Per cosa Oscar?”
“Per affrontare il temibile Generale Jarjayes!”
“Prontissimo, Colonnello, ma prima di uscire da questa stanza, che è stata testimone del nostro amore, devi darmi ancora un ultimo bacio, prima di affrontare il nemico!”
“Oh Andrè, non desidero altro!”

Andrè mi avvolge tra le sue braccia, mi sento sua, completamente sua, mi bacia con passione, non si separa dalle mie labbra, i suoi baci sono sempre più profondi e passionali, si allontana appena e mi sussurra: “Adesso si che sono pronto ad affrontare il temibile Generale! ….. Possiamo andare … amore ….!
Usciamo dalla stanza abbracciati stretti, non curanti che qualcuno ci possa vedere, e scendiamo pronti per affrontare il Generale!


“Questo è troppo Marguerite! Quei due … io …… no!!! È troppo presto!”
“Augustin calmati, sei tutto rosso, calmati!”
“Calmarmi? E come potrei calmarmi?!! Quei due non avrebbero dovuto!”
“Quei due, come li chiami tu, si amano. Ed hanno fatto come noi. E almeno loro sono adulti! Credo che siano consapevoli di cosa li attende!”
“Oh certo! Sanno perfettamente cosa li attende, la mia sorveglianza, ecco cosa! Ne chiudo uno in una cella del palazzo e l’altra in una torre! Come hanno osato?!!!”
“Augustin, adesso basta! Tu li lascerai in pace, chiaro?! Guai a te se oserai fare quello che hai detto! Ti ho lasciata crescere mia figlia come un maschio, ti ho permesso di farne un soldato ma adesso basta! Si amano, si sposeranno e se avranno un figlio in anticipo, pazienza! Chiaro? Augustin!”
“Marguerite, tuo padre mi sfidò a duello, non dimenticarlo!”
“E tu vorresti sfidare Andrè? O forse Oscar, visto che per te è un maschio?!!! Dimmi!!!”
“Ma Marguerite, sono suo padre! Questa è un’offesa che va lavata!”
“Ti avviso Augustin, un'altra parola od un solo gesto di troppo, e dovrai stare lontano dal mio letto per un periodo indefinito! E Nanny ti priverà di ogni cura! Sono stata chiara?!”


Gli dico guardandolo diritto negli occhi, questa volta sarò io a decidere!

“Ma Marguerite, mia amata, dolcissima Marguerite! Tu non…..”
“Ma non eri fino ad ieri preoccupato che Andrè e Oscar fossero incapaci di …”
“Si si è vero, ma dovevano …. Provarci dopo, non prima!”
“Non ti accontenti mai Augustin! Piuttosto quando li vedrai, non fare scenate, hai capito marito mio? Altrimenti, anche stasera dormirai da solo!”
“Ma Marguerite, non puoi ricattarmi in questo modo!”
“Invece si, lo sai che ho il potere di farlo, e sarai tu a rimetterci … Augustin … non so se ho reso l’idea!”
“Caspita che si …. Sei come tutte le donne: una ricattatrice!”
“Quindi Augustin datti una calmata!”

Nanny osserva tutta la scena, quando sentiamo dei passi arrivare: sono Oscar e Andrè, si tengono per mano, sorridono felici. Ma Oscar ha un’aria combattiva, sembra pronta a tutto!

Andrè ed io entriamo nello studio di mio padre, i loro sguardi sono su di noi, Andrè è il primo a interloquire.

“Buongiorno ….”
Mio Padre incalza immediatamente: “Il buongiorno magari varrà per te, non certo per me, Andrè!!”

Andrè ed io rimaniamo fermi, è mio Padre che si fa avanti, seguito da mia Madre e la nonna.

“Come hai osato, di … di … approfittare di mia figlia prima che diventasse tua moglie .. eh ?!”
“Signore Vi prego calmatevi …”
“Calmarmi? Calmarmi dici? MA IO SONO CALMO; NON SI VEDE?”
Vedo mia nonna avanzare verso il Generale.
“Ora basta Augustin, in fondo cosa hanno fatto? Nulla che non hai fatto anche tu! Anzi, loro hanno aspettato fin troppo, era ora che si dessero una svegliata, e ora lasciali in pace!”
“Ma come osi parlarmi così? … Tu parli bene, perché Andrè è tuo nipote ma …”
“Andrè è mio nipote ma Oscar è la mia bambina, che bambina poi non è più! Alla loro età, Generale, i bambini si fanno!!”
“Ma ma …”
“Ma niente, lasciateli in pace!”
Andrè si fa avanti.
“Signore, Oscar ed io ci amiamo e tra poche settimane ci sposeremo e …”
“Ci puoi giurare che Vi sposerete e pure subito! …. MARGUERITE DOBBIAMO ANTICIPARE LE NOZZE!!!”
“Ma Augustin non c’è stata ancora la festa di fidanzamento e tu pensi di anticipare le nozze?”
“Certo che siii!!!”
Mio Padre è furioso, ci guarda e dice: “Voi due ascoltatemi bene; preparatevi già da adesso alle nozze, dopo domani daremo la festa per il Vostro fidanzamento, e domenica prossima ci sarà la festa per le vostre nozze, SONO STATO CHIARO?”
“Chiarissimo Generale, e sono felice di eseguire i Vostri ordini!”
“Andrè cosa fai, mi prendi in giro?”
“Non ne vedo il motivo Signore, desidero sposare Oscar quanto prima, magari oggi stesso!”
“Oddio … ma sentilo, adesso gli ho fatto anche un piacere …..”
Vedo mio Padre puntarci il dito contro e ci dice: “Se voi due credete di … di … fare ancora quello che avete fatto, vi sbagliate di grosso, d’ora in avanti Vi sorveglierò giorno e notte!”
“Padre! …”
“Sta zitta tu, e vedi di saperti comportare!”
“Non Vi capisco ..”
“Mi capisco io! … Marguerite! Accompagna immediatamente questi due …. Non so nemmeno come definirli ….”
“Mio padre Augustin come ci definì, ti ricordi?”
“Zitta tu non è il momento di rinvangare il passato!”
“Ci additò come marito e moglie, ed è questo che adesso sono diventati; sono semplicemente …. Marito e Moglie!”
“Benissimo, se la metti su questo piano, allora accompagna questi …. Marito e Moglie dalla sarta per i loro abiti da sposi … IMMEDIATAMENTEEE!! E di alla sarta che gli abiti debbono essere pronti entro domenica prossima …. SBRIGATEVIII ….”
“Faremo come tu vuoi marito mio!”
“Un momento … fermi tutti ….. ci ho ripensato … a nooo fermi tutti ... farli sposare tra una settimana, significa mettere tutti a conoscenza del fattaccio e io non voglio, magari possono pensare che ci sia un .... figlio in arrivo ... no no no ... non posso permetterlo, lasciamo le cose così come stanno, e tu Marguerite, d'ora in avanti dormirai con tua figlia, così questi due si terranno alla larga e io verrò a lavorare nel tuo ufficio, così sarete sorvegliati giorno e notte, e adesso TUTTI FUORIIII!!! VIAAA!!”
Nanny mormora: "Il Generale è davvero impazzito, poveri noi e soprattutto poveri ragazzi!! Andiamo Madame, altrimenti lo prendo davvero con il mestolo, anche se è arrivato alla sua veneranda età!!"
“PARLI BENE TU, PERCHE' NON E' TUA FIGLIA!! ... MALEDIZIONE ...PERCHE’ NESSUNO MI CAPISCEEE!!
COSA?!! FUORI SOPRATUTTO TU ...NANNYYY!!! MUOVETEVI ….. E ADESSO TUTTI FUORI DI QUIIII!! ……. MALEDIZIONE…. ME L’AVETE FATTA!!! Ah Sassoin Sassoin avevi perfettamente ragione … Andrè è perfettamente funzionante … maledizione … Eppure mi avevi avvisato e non ho voluto crederti,  doveva aspettare!!!..... Oddio tutti questi grattacapi mi faranno morire di crepa cuore ….. SASSOIN, ANCHE SE NON SEI QUI A INFASTIDIRMI, ACCIDENTI A TE!!!!”


 
“Andrè, mio Padre come sempre ha esagerato, lui crede che ci debba tenere sotto controllo in questo modo, passi mia madre che dormirà con me, ma dividere il mio ufficio con lui … no … questo no!! Mi renderebbe la vita impossibile!”
“Oscar dobbiamo pazientare ancora due mesi e poi vedrai …”
“Ma cosa dici Andrè … mio Padre è capace di spiarci anche dopo sposarti e io …”

La nostra conversazione viene interrotta da mia sorella.

“Oscar, perché nostro Padre strillava come un ossesso?”
“Luisa, io non ho visto ancora nostro Padre, quindi non so assolutamente nulla.”
“Sicura Oscar, non è che non vuoi dirmelo? Sai di me ti puoi fidare, puoi raccontarmi tutto, su sorellina dai racconta cosa ha fatto infervorare il nostro amatissimo Padre?”
“Ti ho già detto che non lo so, prova a chiederlo direttamente a lui!”
“Non ci penso nemmeno, lui non mi sopporta, e ieri per poco non mi metteva agli arresti e poi sappiamo tutti che sei la sua preferita!”
Sento la voce di mio Padre irrompere nel salone.
“MA CHE IDIOZIE VAI DICENDO … PER ME SIETE TUTTE UGUALI E NON FACCIO DIFFERENZE OCAAA!!”
Vedo Luisa strepitare e corre su per le scale, raggiunge mia Madre e in lacrime singhiozza: “Madre … mio … Padre … mi ha data dell’ oca … sing … sing …”
“Augustinnn !!! Ma cosa ti prende?!!”
“Marguerite, tua figlia è fuori di testa!”
“Aaaaa … Sentito … Sentito Madre ce l’ha con meee … sing …”
“Su calmati Luisa, asciuga quelle lacrime! … Augustin, non è possibile che tu non sappia comunicare con le tue figlie!”
“Marguerite … Marguerite … non ti ci mettere anche tu … sto impazzendo! … E poi tu la conosci tua figlia è ….”
“NO BASTA … PADRE VOI NON MI SOPPORTATE …aaaaa….”
“Ma cos’hai da urlare Luisa?! Anche con quell’imbecille del tuo povero marito ti comporti così?”
“MADRE CONTINUA AD OFFENDERMI …. AAAAA ….”
“O mio Dio Margherite, in questa casa non si capisce più nulla!!”

In pochissimo tempo nel salone si radunano tutte le mie sorelle e i loro figli, c’è confusione, ciascuno di loro mormora e chiede cosa stia accadendo, vedo mio Padre diventare livido di rabbia e urla come un ossesso: “ORA BASTA!!! VIA ANDATE VIA … OGNIUNO NELLE PROPRIE STANZE; FARETE LI’ COLAZIONE, NON VOGLIO NESSUNO TRA I PIEDI, QUESTA GIORNATA E’ COMINCIATA DAVVERO MALE, ERA MEGLIO SE RESTAVO ANCORA IN MISSIONEEE!”
Vedo mia Madre intervenire: “Calmati Augustin …”
“Ma come posso calmarmi Marguerite … ma non vedi che il palazzo mi sembra che sia diventato il ritrovo delle oche del Campidoglio?”
“Ma Augustin cosa dici?”
“Marguerite, se tu mi avessi dato sei figli maschi, tutto questo non sarebbe successo!”


 
Mi avvicino ad Andrè e gli dico: “Andrè, approfittiamo di questo momento per scappare via, restiamo tutto il giorno fuori!”
“Con vero piacere Oscar!





 
   
 
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