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Autore: Artemysia    11/07/2018    2 recensioni
A tredici anni ho scritto un libro... un libro brutto.
Oggi ve lo ripropongo, in veste di parodia fantasy, con commenti ironici della sottoscritta ventiquattrenne. Perché? Beh, per tre motivi:
- Per darvi un ottimo esempio su cosa NON fare quando si scrive un fantasy;
- Per dimostrare che si migliora tanto, con la pratica;
- Perché questa roba fa davvero sbudellare dal ridere.
Quindi mettetevi comodi, preparatevi a sputare qualche polmone dal ridere delle mie ingenuità e, soprattutto, ricordatevi che il non prendersi sul serio è il primo passo per la perfezione.
Genere: Comico, Fantasy, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANCORA ULULATI IN LONTANANZA



[Nonostante il titolo faccia presagire qualcosa di noiosissimo, vi posso assicurare che stavolta non si tratta di un capitolo filler, bensì di un capitolo SHOCK!]
La riunione terminò verso il tramonto del giorno successivo. Io non avevo ancora mangiato o riposato quando uscii dall’ edificio, [Oh, povera stellina!] ma ero comunque grata per non essere stata rinchiusa in quel luogo per giorni. Ero la prima, dietro di me c’erano Greg, i fauni, le ninfe, Gramen e Flumen e per ultime Celeno e Alicia. Celeno si mise davanti e tutti noi, proprio di fronte agli altri rimasti fuori dall’ edificio. Tutti insieme dovevano essere un centinaio. Appena Celeno fu uscita tutti gli altri smisero di parlare e si voltarono verso di noi sui gradini. Ci fu un attimo di silenzio, poi Celeno urlò:
“Guerra!”
Ci fu un boato. [SIIII! AAAAARGH! Ma… quindi come avete fatto a convincere le ninfe?] I centauri alzarono le lance verso il cielo e saltarono, i fauni si misero a correre e ad esultare. Solo le ninfe accettavano l’amara decisione delle loro regine con rassegnazione. [Andrete tutte in guerra comandate dalla decerebrata che vive per inerzia, e visto che non siete protagoniste, morirete come mosche. Avete tutto il diritto di essere contrariate!] Sopra alle voci di tutti, però, c’erano le arpie, che gridavano emettendo il loro solito stridio e sbattevano le grandi ali.
Proprio all’ultimo minuto di assemblea, mentre io cadevo in una profonda tristezza per la delusione, [Perché stavi per NON andare in guerra? Pensa che io sarei stata felice! Guarda un po’ quanto possono essere diverse le reazioni umane!] Dryas e Nayas avevano deciso di dichiarare guerra. A convincerle era stato Poseidon, che aveva fatto leva sulla brutta situazione in cui le ninfe si trovavano. A causa dell’aria e dell’acqua poco salutari, infatti, le ninfe stavano scomparendo dalla faccia della terra. [Una bella pacca sulle spalle a Poseidone che ha messo in piedi un’arringa veramente INGREDIBBILE! Non mi sarebbe MAI venuto in mente di far leva sul fattore estinzione… o, almeno, non era venuto in mente a Kety]
Ci fermammo a Planus Conzioni ancora un giorno prima di ripartire per tornare a Centaurorum Vicus. [Sì, ma questi nomi osceni, lunghi e pure scritti sbagliati, detti di seguito fanno male agli occhi, lo vuoi capire?] Intanto alcune arpie e sirene partivano in tutte le direzioni per radunare tutti e dare la notizia, e la sera ci furono festeggiamenti nell’accampamento. [Direi che si può contare come banchetto, giusto? No, perché sarebbe il quarto]
Proprio durante le canzoni delle ninfe, mi venne un dubbio atroce, a cui stranamente non avevo mai pensato prima: io cosa avrei fatto durante la guerra? [AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH STRANAMENTE NON CI AVEVA PENSATO PRIMA! Beh, Kety, cosa vuoi che sia! È solo una guerricciola! Sai, no, campi di battaglia, sangue, budella che schizzano ovunque… niente che tu, col tuo culo immenso da protagonista, non possa superare indenne!]  Naturalmente non mi ero mai trovata nel bel mezzo di una vera battaglia, tra diversi schieramenti. [Anche perché una battaglia tra lo stesso schieramento è un po’ impossibile] E poi, potevo essere certa che Gramen avesse visto proprio me sconfiggere la regina nel futuro? Come poteva essere possibile? [Davvero, Kety, complimenti per esserti posta queste domande fondamentali ADESSO e non prima del consiglio. Ti riconfermi GENIA!]
Mentre ero immersa nei miei pensieri vidi Ophelia che si sedette accanto a me.
“A cosa pensi? Sembri preoccupata” [Eh, ha capito che è nella merda fino al collo. Niente di insolito!]
“Niente, è solo…è solo che non ho idea di quello che succederà”
“Che cosa? Ma Gramen ti ha visto sconfiggere l’imperatrice, e lei non sbaglia mai. E’ così che abbiamo convinto le ninfe” [Non le avevate convinte con l’estinzione?]
“Ma come potevo essere io? Non è assolutamente possibile, io sono solo Kety…” [YUHU! C’È ARRIVATA! ALLELUIA!]
“Tu non sei solo Kety! Tu porti il grande cognome dei Wilson. [Eh? Grande nome dei Wilson? Asp, che succede? Ho capito che Wilson è l'amico-palla di Tom Hanks in Cast Away, e persino l'amico di Dottor House, ma di qui a dire che TUTTI i Wilson sono magnifici ce ne passa! Kety ne è la prova vivente!] Nel mondo delle fate tuo padre fu un grande imperatore! Per non parlare poi dell’imperatrice Mary…” [Asp… cosa? Che cosa stai dicendo, Willis?]
“Scusa cosa hai detto?” la bloccai io
“Jhon Wilson e Mary Gross! Imperatore e imperatrice!” [SHOCK!]
Io ero sconvolta, e non riuscivo proprio a credere alle mie orecchie.
“Nessuno me lo ha mai detto! Mamma e papà! Proprio loro che ho visto solo in foto!”
“Furono tutti e due dei grandi! Sai, loro stavano quasi per riuscire a liberare tutte le razze in esilio, quando…” Lei non finì la frase e io notai una lieve ansietà nella voce della centaura.
“Quando?” chiesi io impaziente
“Quando morirono. [SHOCK!2] Senti, vieni con me”
Lei si alzò e io la seguii fino al limitare della foresta, dove non potevamo essere disturbate.
“Davvero nessuno ti ha mai detto niente?” Chiese lei incredula.
“Io non ne sapevo niente!”
“Ecco perché!”
“Cosa? Perché cosa?” [Spiegaci, giumenta, spiegaci!]
“Tu non ricordi niente! Non ricordi chi eri prima di andare in orfanotrofio?” [A quanto pare no, Ophelia cara. Vuoi sputare il rospo ora?]
“No, ma ero molto piccola…è naturale”
“Non ricordi nemmeno il ballo?”
Feci per rispondere, ma all’ improvviso mi bloccai. Quando vidi
l’espressione i Ophelia parlai:
“Mi ricordo di un ballo, ora che mi ci fai pensare. Decine di coppie che danzano in un salone di un palazzo… Lo ho sognato molto spesso, ma da quando sono venuta nel regno delle fate non mi è più capitato. Ma tu come fai a saperlo?”
“Me lo ha raccontato Flumen. Suo fratello Rogum, che poteva trasportarsi in un altro luogo, lo aveva visto.” [SHOCK!3]
“E poi Flumen e Gramen furono portati qui” [SHOCK!4]
“Esattamente” [SHO… no, in realtà non sto capendo, ma fa nulla, tutto regolare]
A quel punto vidi sul viso della centaura una starna espressione, quasi triste.
“Che c’è?” le chiesi
“Fu lì che i tuoi genitori morirono. [SHOCK?5] C’ era una persona tra gli invitati che appicco un incendio. Gli imperatori morirono insieme a molte altre persone. Tu fosti salvata da un uomo che lavorava alle cucine. Dopo averti salvata, incaricò suo figlio di nasconderti nel regno dei mortali, ma poi morì anche lui, e suo figlio rimase nel mondo di fuori. [SHOCK!6] Sai, tua madre e tuo padre erano quasi riusciti a cambiare la legge che impediva a noi centauri, alle ninfe, ai fauni e alle arpie di vivere nel vostro regno, ma dopo la loro more risalì al trono l’odierna imperatrice e rovinò tutto.” [Cioè, praticamente è la storia di Anastasia Romanov del cartone della 20th Century Fox. E comunque, la legge che impedisce a voi di vivere nel regno non esiste. Erano solo tre le leggi, e tutte riguardavano gli umani e quanto facessero schifo]
“Risalì? Vuoi dire che era già stata imperatrice?” [SHOCK!7]
“Sì, proprio prima che venissero eletti i tuoi genitori”
“Quanti anni avevo io?”
“Sette, più o meno”
“Sette anni! E non mi ricordo niente” [SHOCK!8. In realtà, al collegio la direttrice aveva detto che eri lì da quando avevi un anno, ma fa nulla. Chi vuoi che si accorga di queste sottigliezze!]
“Forse sono solo voci, ma ho sentito dire che i tuoi genitori proprio poco prima di morire ti fecero una specie di incantesimo per farti dimenticare del nostro mondo e per non farti tornare, perché avevano paura che chi aveva commesso quel crimine volesse sterminare tutta la famiglia Wilson” [SHOCK!9. Però… però aspetta. Se Kety dopo i 18 anni non poteva vivere nel mondo umano, significa che sarebbe dovuta andare nel regno delle fate, volente o nolente, con o senza memoria. Genitori? Che piano demmerda era?]
“Loro non volevano che tornassi. A quanto pare sapevano che non mi sarei trovata bene qui.” [Eh, anche io non mi troverei bene in un regno con tre leggi dove regalano case e ci sono gli unicorni. Che genitori lungimiranti!]
“Può darsi. Erano molto saggi!” [SAGGISSIMI!]
Detto questo Ophelia fece per andarsene, ma io la fermai:
“Un’ ultima cosa. Come si chiamava quel ragazzo che mi portò nel mondo mortale?”
“Nicolas, credo. Doveva avere la tua età!” [SHOCK!10]
“Nicolas? E sai per caso il suo cognome?” [Kety, ma tu hai una laurea in Teoria e Prassi del Rovinare la Suspense? È OVVIO CHE È LUI, DAI!]
“Callew, mi pare”
“Cosa? Era Nick!” [Eh, c’è arrivata. Ora possiamo sbalordirci? SHOCK!10.5]
Ero molto triste. Perché Nick non mi aveva mai parlato di niente? Ma subito mi ricordai quando ci salutammo alla fine della scuola, lui disse:
“Voglio che ti ricordi queste parole qualunque cosa accada: io ti seguirò sempre e ovunque” [Promessa non proprio mantenuta, visto che è latitante da due anni…]
In effetti lui mi aveva detto qualcosa, anche se non in modo del tutto esplicito. [E a questo punto, mi chiedo: perché? Perché mai toglierle la memoria, perché tenerle nascosto tutto, se poi sia i genitori, sia Nick, sapevano che l’avrebbero portata nel regno? E poi, dov’è Nick? Perché è potuto rimanere nel regno mortale? I maschi di fata non sono vincolati? Non ci capisco più nulla, questo libro ha talmente tanti buchi di trama, che in svizzera lo venderebbero per groviera] In quel momento tutto tornò chiaro. [Oh, beh, almeno a te è chiaro, Kety! Perché a me per nulla] Il motivo per cui in quei giorni sembrava strano era perché era preoccupato per me. Era preoccupato che mi portassero via, come d'altronde era successo. [E allora perché non ti ha avvertito? Perché non ti ha seguita? Ma sia io che voi sappiamo che c’è una sola risposta a tutto ciò: NON SAREBBE STATA LA STESSA COSA SENZA AMMOREH LONTANO! Ecco perché Nick non ha detto nulla. Perché la tragicità richiedeva che se ne stesse per gli affari suoi. Se no sai che spasso a Knarenn da soli e indisturbati per tre anni?]
“Sai chi può aver ucciso i miei genitori?” chiesi dopo a Ophelia.
“Io azzardo conclusioni, Kety, ma chi ha un carattere irascibile e muore dalla voglia di avere il potere?”
“La regina” [SHOCK!11]
Lei annuì, poi aggiunse:
“Lei non ti ha mandato qui perché hai trasgredito una regola, [No, infatti, ne ha trasgredite tre] dato che il tuo Nicolas non è un mortale, ma perché eri la figlia degli imperatori, e se si fosse sparsa la voce, lei avrebbe dovuto abdicare subito” [È comunque uscita senza permesso e ha violato la legge, quindi si merita la pena in ogni caso. E poi, scusa regina cara, ma che modo del menga è inviare i nemici politici a Knarenn per soli tre anni? Non era più semplice – non so – UCCIDERLA?]
“Lei aveva detto << Mary e Jhon non hanno figli >> Sono stata io a dirle che era proprio quello il nome dei miei…” [E poi, se Kety aveva sette anni, come faceva la regina a non sapere della sua esistenza? Io… io sono alla frutta. Davvero. Non capisco più nulla]
Ophelia se ne andò, e anche io mi avviai alla capanna per poter dormire. “E pensare che lui sapeva tutto. Ma perché non è venuto a prendermi?” mi chiesi tra me e me mentre chiudevo gli occhi. [Perché se no non era TRAGGICOH! Capiscilo!]
Il giorno dopo mi sveglia verso l’alba, o meglio, fui costretta a svegliarmi verso l’alba da Greg, che urlava a squarciagola:
“In piedi, si deve galoppare, si torna a Centaurorum Vicus”
Mentre mi alzavo sbadigliando e stropicciandomi gli occhi lui mi si avvicinò e mi disse
“Questa volta stai in groppa a me” [Oh, ve lo ricordate cosa avevo detto il capitolo scorso? Avevo detto: perché non se la carica sul groppone? Quindi lo ripeto: perché PRIMA non se l’è caricata sul groppone?]
“Grazie” dissi mentre cercavo di non far notare un altro sbadiglio
Greg mi allungò il braccio e mi tirò sulla sua groppa, poi cominciammo a cavalcare. [Che poi, ora che ci penso, stare in groppa a un centauro deve essere una cosa molto molto molto molto molto strana. Non ha le briglie, no? Bisogna attaccarsi al suo petto? Per qualche motivo la cosa mi disturba molto] Il viaggio di ritorno fu molto più agevole che quello di andata e si stava benissimo dato che le arpie erano volate tutte ad annunciare la guerra.
Tornati al villaggio ci fu un’altra magnifica festa, mi dissero, perché io non partecipai. [E cinque! YUHU! I centauri sono gente che sa come far baldoria, bisogna riconoscerlo]
Infatti, con i ritardi e tutto il resto, il giorno in cui arrivammo era proprio il 15 di agosto e, come tradizione, andai sulle sponde del lago per ritrovare il branco di lupi e ululare con loro.
Questo proseguì fin verso l’alba, quando mi trasformai e cominciai a salutare il capo branco. Proprio in quel momento, però, vidi una starna luce provenire dalle mie spalle, e il grande lupo nero cominciò ad abbaiare e ringhiare. Io mo girai e vidi un grande cerchio sospeso a mezz’aria che luccicava. Guardai di nuovo verso il lupo, ma questo era scomparso, insieme al resto del branco.
Comunque, non impiegai molto tempo a capire che quello era un portale. [Waaaaah! Un portale! Ma guarda che caso, capita proprio a fagiolo! Sta’ a vedere che lo usano per raggiungere il regno altrimenti irraggiungibile!]
   
 
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