Avevo promesso di
postare il nuovo capitolo oggi, se avessimo raggiunto almeno le
dieci recensione. Non ci siamo riusciti, eppure mi sono sentita di pubblicarlo
lo stesso.
Oggi, vi faccio la
stessa proposta: se raggiungiamo le dieci recensioni, domani avrete il decimo
capitolo.
P.S. Non voglio che lo vediate come un “ricatto”,
perché non lo sarà mai. E’ che Verità Nascoste
è seguita molto, soprattutto su EFP. Mi piacerebbe leggere più
opinioni, oltre a quelle abitudinarie che recensiscono sempre (siete
fantastiche <3)
Buona lettura!
Nono capitolo - Bella
“Perché sei
qui?” La domanda di Edward arriva subito alle mie orecchie, mentre
richiudo la porta dietro di me. “Non è
mezzanotte. Anzi, se non sbaglio non sono nemmeno le dieci. Di mattina.” Precisa, arcuando un
sopracciglio.
“Non volevi
vedermi?”
Dio, Bella! Sei una stupida, stupida,
stupida e stupida. Come ti viene in mente? Devi dirgli cose più
importanti che cercare di flirtare.
“Assolutamente.”
Dice lui, e i suoi occhi sono divertiti. Si alza, e in poche falcate mi
raggiunge. “Voglio sempre vederti.” Posa un lieve bacio sulle mie
labbra, che mi fa andare in brodo di giuggiole. Forse non ho sbagliato così tanto alla fine.
“Ciao.”
Sussurra subito dopo, posando una mano sui miei capelli.
“Ciao.”
“Per quanto io sia
felice di vederti… Cosa succede? Perché sei qui?”
“Sono arrivati i
tuoi genitori.” Dico di getto, prendendo le sue mani tra le mie.
“Cosa?”
Chiede, ma subito dopo si riprende dallo shock. “Come fai a sapere che
sono…”
“I tuoi
genitori?” Mi passo una mano tra i capelli, frustrata. “Non lo so, Edward. Non ne ho idea. Sono qui per il matrimonio.
E’ che quando… quando Esme mi ha abbracciata… E’ come se i ricordi fossero
tornati a galla. Non tutti… però…”
“Questa è
una notizia meravigliosa!” Dice lui, facendomi sedere su quel letto.
“Cos’hai ricordato?”
“Nulla di
particolare.” Rispondo, mentre gioco con le mie mani. “Esme si è avvicinata per un abbraccio, ed io…
è stato come se la conoscessi da sempre. Da sempre, Edward. E’
stato come quando ho visto te per la prima volta, qui. Non sapevo chi fossi,
eppure ero certa di avere un legame con te.”
“I ricordi stanno
tornando…” Sussurra appena lui, mettendo fine alla tortura che
stanno subendo le mie mani. “Ed è magnifico, Bella. Se inizi a
ricordare più particolari possibili…”
“Perché non
ricordo niente?” Sbotto, arrabbiata. Non ce la faccio più. Non
riesco più ad andare avanti, così. Tra una settimana dovrò
sposare Aro, e non c’è niente che possa impedirlo. Niente. Nemmeno Edward, chiuso in una
cella sotto terra.
“Shhh, hey.” Si avvicina, e
mi fa posare la testa sul suo petto. “Tesoro, nulla è perduto. Troveremo una soluzione.”
“Manca solo una
settimana, Ed.”
“Sfrutteremo ogni
singolo minuto di questa settimana. Se Carlisle ed Esme sono qui… significa che manca poco
all’arrivo degli altri.”
“Gli altri?”
Soffoco, ancora cullata da lui.
“Ci saranno Jasper ed Alice. Arriveranno anche Emmett
e Rosalie. Se sono qui… significa che hanno trovato una soluzione.”
“Una
soluzione?” Chiedo, perché ho perso il filo del discorso. Ma lui non risponde, e stavolta non riesco a star zitta.
“Posso chiederti una cosa?”
“Tutto quello che
vuoi.” Sussurra appena lui.
“Niente
bugie?”
“No.”
“Come sei finito
qui?” Lui resta in silenzio, e so che sta cercando il modo di trovare le
parole giuste. “Cioè… dico… come ti hanno catturato?”
“Non mi hanno
catturato.” Dice poi, continuando ad accarezzarmi i capelli.
“Cosa?”
“Non mi hanno
catturato.” Ripete, per poi continuare. “Avevamo
un passepartout. Effettivamente, ce l’abbiamo
ancora. Avevamo trovato il modo per farti uscire illesa, senza spargere sangue
innocente.” Sembra pensarci, prima di sganciare
la bomba. “Mi sono fatto catturare. Insieme a Tanya. Abbiamo l’aiuto di Marcus, e ci ha promesso
che non sarebbe successo niente. Aveva rimosso quel piccolo particolare del
matrimonio.” Mi alzo di scatto, sgarrando gli
occhi.
“Ti sei fatto
catturare?” Domando, sperando che mi dica che sta scherzando. Che non
è vero. Che non ha voluto tutto questo.
“Ho dovuto farlo, Bella. Avevamo il modo per tirarti fuori da qui, e
spero che la mia famiglia ce l’abbia ancora,
bello stretto tra le loro mani. Ma… il
matrimonio non era nei piani. Con la cerimonia in vista… Aro ha invitato
tutti i clan del mondo. Tutti quanti si riuniranno qui, compresa la mia
famiglia. Non so se avremmo una possibilità, ora.”
“Una
possibilità per cosa?” Edward tira un bel respiro, prima di
mettere le mani a coppa intorno al mio viso e guardarmi.
“Sei
umana?” Chiede, ed io annuisco. “Sbagliato.” Dice lui,
accarezzandomi ai lati delle tempie.
“Che
significa?”
“Sei un vampiro?”
Chiede di nuovo, e io faccio di no con la testa.
“Sbagliato anche questo.” Aggiunge, sospirando.
“Non abbiamo tempo
da perdere, Edward.” Dico, cercando di staccarmi da lui. Ma aumenta la presa sul mio viso, senza permettermi di fare
una mossa.
“Sei un
ibrido.” E stavolta non è una domanda.
Mi si accappona la pelle,
mentre ripeto dentro di me quella parola: ibrido,
ibrido, ibrido.
“Ed…
cosa…”
“Sei la figlia di
un vampiro e di un’umana.” Non so ancora se essere shockata
perché sono un ibrido, o
perché sono la figlia di qualcuno. Ho dei genitori. Dei veri genitori.
“I vampiri e gli
umani non possono stare insieme, né tantomeno avere dei figli.
Bella… tuo padre era un vampiro e tua madre un’umana. E’
rimasta incinta, e dopo il parto è stata trasformata. I bambini
ibridi… sono metà umani e metà vampiri.
Sono un pericolo, a seconda di Aro. Vuole eliminarli,
oppure vuole tenerli con sé per sfruttare le
loro capacità. E sì, gli ibridi hanno capacità molto
più elevate dei vampiri.”
“A-aro vuole eliminarmi?” La mia voce trema, mentre
Edward mi riprende tra le sue braccia.
“Non accadrà
mai, tesoro. Se sono qui… se la mia famiglia è arrivata, è
perché hanno una soluzione. Non sei l’unico
ibrido in circolazione.”
“Davvero?”
Sussurro appena, ma i miei occhi si stanno facendo lucidi.
Vuole eliminarmi? Non riesco a togliermi quel pensiero dalla testa.
“Davvero.” Mi
rassicura lui. “Ce ne sono altri, ed Aro
avrà la prova che non sono una minaccia. Poi, ti lascerà andare. E torneremo a casa.”
“A Forks?” Domando, tirando su con il naso. Edward mi
stringe ancora più forte.
“In qualunque parte
del mondo tu voglia, amore mio. Qualunque.”
“Non è
splendido?” La voce di Gianna mi fa trasalire, mentre dietro di me guarda
la mia figura allo riflessa nello specchio. In un abito da sposa. Nero.
Vorrei strapparmelo di
dosso insieme a tutta la mia pelle, ma non posso.
“Splendido.”
Dico, inespressiva.
“Tesoro,
dovresti essere più felice. Avrai una vita magnifica, qui a Volterra. La sposa di Aro!” Lo sguardo di Gianna è quasi sognante.
“Tutti ti porteranno rispetto, tutti si inchineranno
a te! Non è forse magnifico?” In questi anni mi sono sempre
chiesta quale fosse il problema di Gianna, ed ancora
non ho trovato una risposta.
“Magnifico,
sì.” Da dietro sistema il velo nero, che ricade sulle mie spalle e
giù fin per terra.
“Aro
ti trasformerà, e sarai immortale. In vita per sempre, Bella.” Dice Gianna,
ignara che io non possa essere trasformata. Perché sono un ibrido.
Le confessioni fatte da
Edward ancora mi fanno venire i brividi, ma c’è
qualcos’altro che mi preoccupa di più: mancano tre giorni al
matrimonio.
Il palazzo dei Volturi si
è popolato di ogni tipo possibile ed
immaginabile di vampiri: dai nomadi agli egiziani, dai rumeni agli
irlandesi. A detta di Jane manca
ancora il clan di Denali, che arriverà il giorno prima della cerimonia.
“Forse, tra tutti
questi vampiri, anche io troverò la mia anima
gemella.” Cerco di non sbuffare dopo quello che
ha detto Gianna.
Come può voler vivere qui? Come?
Qualcuno bussa alla
porta, ma né io né Gianna facciamo in tempo a rispondere,
perché si apre subito dopo il rumore. Una ragazza in miniatura, con
corti capelli neri e gli occhi dorati entra nella mia camera, facendo un
sorriso a trentadue denti.
“Gianna,
giusto? Aro ha
chiesto proprio di te e mi ha mandato a chiamarti. Ti aspetta al secondo
livello.” Gli occhi dell’umana si illuminano.
Essere chiamata personalmente da Aro? Forse non è mai successo prima.
Senza nemmeno salutarmi esce dalla stanza, lasciandomi sola. Non proprio sola,
ecco.
“Bella!”
E’ quello che dice la vampira, scaraventandosi tra le mie braccia appena
Gianna chiude la porta dietro di lei.
“A-Alice?”
Sussurro, perché so che è lei.
“Ti porteremo fuori
da qui.” Dice nel mio orecchio, senza staccare l’abbraccio. “Abbiamo il nostro passepartout, dovrebbe funzionare tutto.
Devi promettermi una sola cosa.” Annuisco, senza rispondere.
“Non fare
stupidaggini. Noi siamo tutti qui, pronti ad aiutarti. Tireremo fuori Edward da
quella prigione, e poi salveremo te. C’è solo una
cosa…”
“Cosa?”
Chiedo, aspettandomi già il peggio.
“Il matrimonio
dovrà arrivare, non possiamo farlo prima. Metteremo in atto il nostro
piano proprio quel giorno.”
“Stai
scherzando?” Le mie mani iniziano a tremare, perché non ci sarei
mai voluta arrivare a quel giorno.
“Tesoro, nessuno ti
farà del male.” Alice si stacca da me, accarezzandomi il viso.
“E non ti sposerai con…
lui.” Mentre lo dice, un’espressione
disgustata fa breccia sul suo viso.
“Promesso?”
Sussurro, impaurita.
Davvero mi salveranno?
Sì, Bella. Ti salveranno. Edward si è fatto
catturare per te. Alice è qui con la sua famiglia. Ti tireranno fuori da
qui.
“Promesso. Ora, non
abbiamo molto tempo. Togliti questo orrendo vestito e
vai da Aro. Cercava anche te.”
“Davvero?”
“Sì. Vuole
parlarti. Cambiati e corri da lui, Bella. Ricorda: non far arrabbiare nessuno,
e usciremo da qui. Vivi.”
“Vivi. Sì, va bene.” Alice si
avvia verso la porta, ma prima di richiuderla si volta di nuovo verso di me.
“Bella?”
“Sì?”
“Mi sei mancata così tanto.” Dice, prima di sparire dalla mia
visuale.
Mi sei mancata anche tu, Alice.