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Autore: Tati Saetre    11/07/2018    8 recensioni
Sono passati diciassette anni da quando Bella è stata rapita dai Volturi. Ora crede che siano la sua famiglia, l'unica famiglia di cui può fidarsi. Ricorda solo loro.
Sono passati diciassette anni da quando Edward ha cercato in ogni modo di riavere Bella, senza ottenere nessun risultato.
Dopo diciassette anni, si rincontrano. Le circostanze sono diverse, ma loro? Edward è davvero chi dice di essere, o sta fingendo? Bella inizierà a ricordarsi qualcosa del suo passato, o resterà per sempre prigioniera dei Volturi?
CONTINUO DI "FALSE BUGIE". SE NON L'AVETE LETTA, VI CONSIGLIO DI FARLO PRIMA
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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“Perché sei qui

Avevo promesso di postare il nuovo capitolo oggi, se avessimo raggiunto almeno le dieci recensione. Non ci siamo riusciti, eppure mi sono sentita di pubblicarlo lo stesso.

Oggi, vi faccio la stessa proposta: se raggiungiamo le dieci recensioni, domani avrete il decimo capitolo.

P.S. Non voglio che lo vediate come un “ricatto”, perché non lo sarà mai. E’ che Verità Nascoste è seguita molto, soprattutto su EFP. Mi piacerebbe leggere più opinioni, oltre a quelle abitudinarie che recensiscono sempre (siete fantastiche <3)

Buona lettura!

 

Nono capitolo - Bella

 

 

“Perché sei qui?” La domanda di Edward arriva subito alle mie orecchie, mentre richiudo la porta dietro di me. “Non è mezzanotte. Anzi, se non sbaglio non sono nemmeno le dieci. Di mattina.” Precisa, arcuando un sopracciglio.

“Non volevi vedermi?”

Dio, Bella! Sei una stupida, stupida, stupida e stupida. Come ti viene in mente? Devi dirgli cose più importanti che cercare di flirtare.

“Assolutamente.” Dice lui, e i suoi occhi sono divertiti. Si alza, e in poche falcate mi raggiunge. “Voglio sempre vederti.” Posa un lieve bacio sulle mie labbra, che mi fa andare in brodo di giuggiole. Forse non ho sbagliato così tanto alla fine.

“Ciao.” Sussurra subito dopo, posando una mano sui miei capelli.

“Ciao.”

“Per quanto io sia felice di vederti… Cosa succede? Perché sei qui?”

“Sono arrivati i tuoi genitori.” Dico di getto, prendendo le sue mani tra le mie.

“Cosa?” Chiede, ma subito dopo si riprende dallo shock. “Come fai a sapere che sono…”

“I tuoi genitori?” Mi passo una mano tra i capelli, frustrata. “Non lo so, Edward. Non ne ho idea. Sono qui per il matrimonio. E’ che quando… quando Esme mi ha abbracciata… E’ come se i ricordi fossero tornati a galla. Non tutti… però…”

“Questa è una notizia meravigliosa!” Dice lui, facendomi sedere su quel letto. “Cos’hai ricordato?”

“Nulla di particolare.” Rispondo, mentre gioco con le mie mani. “Esme si è avvicinata per un abbraccio, ed io… è stato come se la conoscessi da sempre. Da sempre, Edward. E’ stato come quando ho visto te per la prima volta, qui. Non sapevo chi fossi, eppure ero certa di avere un legame con te.

“I ricordi stanno tornando…” Sussurra appena lui, mettendo fine alla tortura che stanno subendo le mie mani. “Ed è magnifico, Bella. Se inizi a ricordare più particolari possibili…

“Perché non ricordo niente?” Sbotto, arrabbiata. Non ce la faccio più. Non riesco più ad andare avanti, così. Tra una settimana dovrò sposare Aro, e non c’è niente che possa impedirlo. Niente. Nemmeno Edward, chiuso in una cella sotto terra.

Shhh, hey.” Si avvicina, e mi fa posare la testa sul suo petto. “Tesoro, nulla è perduto. Troveremo una soluzione.”

“Manca solo una settimana, Ed.”

“Sfrutteremo ogni singolo minuto di questa settimana. Se Carlisle ed Esme sono qui… significa che manca poco all’arrivo degli altri.

“Gli altri?” Soffoco, ancora cullata da lui.

“Ci saranno Jasper ed Alice. Arriveranno anche Emmett e Rosalie. Se sono qui… significa che hanno trovato una soluzione.

“Una soluzione?” Chiedo, perché ho perso il filo del discorso. Ma lui non risponde, e stavolta non riesco a star zitta. “Posso chiederti una cosa?”

“Tutto quello che vuoi.” Sussurra appena lui.

“Niente bugie?”

“No.”

“Come sei finito qui?” Lui resta in silenzio, e so che sta cercando il modo di trovare le parole giuste. “Cioè… dico… come ti hanno catturato?”

“Non mi hanno catturato.” Dice poi, continuando ad accarezzarmi i capelli.

“Cosa?”

“Non mi hanno catturato.” Ripete, per poi continuare. “Avevamo un passepartout. Effettivamente, ce l’abbiamo ancora. Avevamo trovato il modo per farti uscire illesa, senza spargere sangue innocente. Sembra pensarci, prima di sganciare la bomba. “Mi sono fatto catturare. Insieme a Tanya. Abbiamo l’aiuto di Marcus, e ci ha promesso che non sarebbe successo niente. Aveva rimosso quel piccolo particolare del matrimonio. Mi alzo di scatto, sgarrando gli occhi.

“Ti sei fatto catturare?” Domando, sperando che mi dica che sta scherzando. Che non è vero. Che non ha voluto tutto questo.

“Ho dovuto farlo, Bella. Avevamo il modo per tirarti fuori da qui, e spero che la mia famiglia ce l’abbia ancora, bello stretto tra le loro mani. Ma… il matrimonio non era nei piani. Con la cerimonia in vista… Aro ha invitato tutti i clan del mondo. Tutti quanti si riuniranno qui, compresa la mia famiglia. Non so se avremmo una possibilità, ora.”

“Una possibilità per cosa?” Edward tira un bel respiro, prima di mettere le mani a coppa intorno al mio viso e guardarmi.

Sei umana?” Chiede, ed io annuisco. “Sbagliato.” Dice lui, accarezzandomi ai lati delle tempie.

“Che significa?”

“Sei un vampiro?” Chiede di nuovo, e io faccio di no con la testa. “Sbagliato anche questo.” Aggiunge, sospirando.

“Non abbiamo tempo da perdere, Edward.” Dico, cercando di staccarmi da lui. Ma aumenta la presa sul mio viso, senza permettermi di fare una mossa.

“Sei un ibrido.” E stavolta non è una domanda.

Mi si accappona la pelle, mentre ripeto dentro di me quella parola: ibrido, ibrido, ibrido.

Ed… cosa…”

“Sei la figlia di un vampiro e di un’umana.” Non so ancora se essere shockata perché sono un ibrido, o perché sono la figlia di qualcuno. Ho dei genitori. Dei veri genitori.

“I vampiri e gli umani non possono stare insieme, né tantomeno avere dei figli. Bella… tuo padre era un vampiro e tua madre un’umana. E’ rimasta incinta, e dopo il parto è stata trasformata. I bambini ibridi… sono metà umani e metà vampiri. Sono un pericolo, a seconda di Aro. Vuole eliminarli, oppure vuole tenerli con sé per sfruttare le loro capacità. E sì, gli ibridi hanno capacità molto più elevate dei vampiri.

A-aro vuole eliminarmi?” La mia voce trema, mentre Edward mi riprende tra le sue braccia.

“Non accadrà mai, tesoro. Se sono qui… se la mia famiglia è arrivata, è perché hanno una soluzione. Non sei l’unico ibrido in circolazione.”

“Davvero?” Sussurro appena, ma i miei occhi si stanno facendo lucidi.

Vuole eliminarmi? Non riesco a togliermi quel pensiero dalla testa.

“Davvero.” Mi rassicura lui. “Ce ne sono altri, ed Aro avrà la prova che non sono una minaccia. Poi, ti lascerà andare. E torneremo a casa.”

“A Forks?” Domando, tirando su con il naso. Edward mi stringe ancora più forte.

“In qualunque parte del mondo tu voglia, amore mio. Qualunque.”

 

 

“Non è splendido?” La voce di Gianna mi fa trasalire, mentre dietro di me guarda la mia figura allo riflessa nello specchio. In un abito da sposa. Nero.

Vorrei strapparmelo di dosso insieme a tutta la mia pelle, ma non posso.

“Splendido.” Dico, inespressiva.

“Tesoro, dovresti essere più felice. Avrai una vita magnifica, qui a Volterra. La sposa di Aro!” Lo sguardo di Gianna è quasi sognante. “Tutti ti porteranno rispetto, tutti si inchineranno a te! Non è forse magnifico?” In questi anni mi sono sempre chiesta quale fosse il problema di Gianna, ed ancora non ho trovato una risposta.

“Magnifico, sì.” Da dietro sistema il velo nero, che ricade sulle mie spalle e giù fin per terra.

“Aro ti trasformerà, e sarai immortale. In vita per sempre, Bella.” Dice Gianna, ignara che io non possa essere trasformata. Perché sono un ibrido.

Le confessioni fatte da Edward ancora mi fanno venire i brividi, ma c’è qualcos’altro che mi preoccupa di più: mancano tre giorni al matrimonio.

Il palazzo dei Volturi si è popolato di ogni tipo possibile ed immaginabile di vampiri: dai nomadi agli egiziani, dai rumeni agli irlandesi.  A detta di Jane manca ancora il clan di Denali, che arriverà il giorno prima della cerimonia.

“Forse, tra tutti questi vampiri, anche io troverò la mia anima gemella.” Cerco di non sbuffare dopo quello che ha detto Gianna.

Come può voler vivere qui? Come?

Qualcuno bussa alla porta, ma né io né Gianna facciamo in tempo a rispondere, perché si apre subito dopo il rumore. Una ragazza in miniatura, con corti capelli neri e gli occhi dorati entra nella mia camera, facendo un sorriso a trentadue denti.

“Gianna, giusto? Aro ha chiesto proprio di te e mi ha mandato a chiamarti. Ti aspetta al secondo livello.” Gli occhi dell’umana si illuminano. Essere chiamata personalmente da Aro? Forse non è mai successo prima. Senza nemmeno salutarmi esce dalla stanza, lasciandomi sola. Non proprio sola, ecco.

“Bella!” E’ quello che dice la vampira, scaraventandosi tra le mie braccia appena Gianna chiude la porta dietro di lei.

“A-Alice?” Sussurro, perché so che è lei.

“Ti porteremo fuori da qui.” Dice nel mio orecchio, senza staccare l’abbraccio. “Abbiamo il nostro passepartout, dovrebbe funzionare tutto. Devi promettermi una sola cosa.” Annuisco, senza rispondere.

“Non fare stupidaggini. Noi siamo tutti qui, pronti ad aiutarti. Tireremo fuori Edward da quella prigione, e poi salveremo te. C’è solo una cosa…”

“Cosa?” Chiedo, aspettandomi già il peggio.

“Il matrimonio dovrà arrivare, non possiamo farlo prima. Metteremo in atto il nostro piano proprio quel giorno.

“Stai scherzando?” Le mie mani iniziano a tremare, perché non ci sarei mai voluta arrivare a quel giorno.

“Tesoro, nessuno ti farà del male.” Alice si stacca da me, accarezzandomi il viso. “E non ti sposerai con… lui.” Mentre lo dice, un’espressione disgustata fa breccia sul suo viso.

“Promesso?” Sussurro, impaurita.

Davvero mi salveranno?

Sì, Bella. Ti salveranno. Edward si è fatto catturare per te. Alice è qui con la sua famiglia. Ti tireranno fuori da qui.

“Promesso. Ora, non abbiamo molto tempo. Togliti questo orrendo vestito e vai da Aro. Cercava anche te.”

“Davvero?”

“Sì. Vuole parlarti. Cambiati e corri da lui, Bella. Ricorda: non far arrabbiare nessuno, e usciremo da qui. Vivi.”

“Vivi. Sì, va bene.” Alice si avvia verso la porta, ma prima di richiuderla si volta di nuovo verso di me.

“Bella?”

“Sì?”

“Mi sei mancata così tanto.” Dice, prima di sparire dalla mia visuale.

Mi sei mancata anche tu, Alice.

   
 
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