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Autore: GabrielQuietMihawk    12/07/2018    0 recensioni
Un giovane ragazzo di 24 anni che lavora come cameriere in uno squallido locale di Beacon Hills, che cerca di andare avanti con la sua vita con alle spalle un passato tormentato da violenze, droghe e alcool. Finchè un uomo dagli occhi di ghiaccio gli cambierà la vita. Rilassatevi e restate tranquilli, è una storia d'amore.
OC x Peter Hale
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Peter Hale
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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A CHANCE FOR US
 
Benvenuti al Bar J


Il sole si stava alzando sulla cittadina di Beacon Hills dando il buongiorno a tutti i suoi cittadini, che ben presto avrebbero iniziato la loro giornata: chi andando a lavoro, chi prestando attenzione alle lezioni a scuola o a chi avrebbe speso la mattinata in completo relax o a far semplicemente nulla per la troppa pigrizzia. Ma non sempre per tutti è una buona giornata, iniziando dal doversi svegliare presto e abbandonare l'amatissimo letto.

Qualla mattina Daryl non era infatti in vena di uscire di casa per via della stanchezza della giornata prima, ma se voleva tenersi il suo lavoro, per quanto non fosse il massimo gli permetteva di dargli lo stretto indispensabile per sopravvivere, si è trovato costretto a doversi alzare alle 7:20 del mattino per prepararsi alla fatidica giornata.
 
Dirigendosi in bagno per sciacquarsi il viso non potè che notare allo specchio del bagno il suo aspetto post sveglia mattutina. I suoi riccioli castani che gli coprivano un po la fronte erano più incasinati del solito, e sotto i suoi occhi celesti si formarono delle occhiaie date dalla stanchezza delle serate precendenti.

Notando il suo aspetto non potè che sfuggirgli dalle labbra "Non guardarmi così..." e subito dopo "... ci aspetta un'altra giornata del cavolo...". Detto questo iniziò a lavarsi i denti per poi farsi una doccia veloce e indossare dei vestiti puliti per dirigersi fuori dal suo appartemento, diretto per andare a lavoro.

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Camminando per le vie già piene di persone, Daryl molte volte soffermava il suo sgrado su tutti coloro che incontrava per la sua strada, su coloro che erano al volante delle loro auto, o sui ragazzi che correvano per raggiungere il più veloce possibile il pulmino della scuola alla fermata, o anche chi passeggiava il proprio cane per fargli fare loro i propri bisogni mattutini. Così immaginava come potesse essere la loro di vita, piena di impegni importanti, amici che si sarebbero incontrati il pomeriggio per uscire insieme oppure famiglie felici che non vedevano l'ora del ritorno a casa dei propri familiari e poter cenare tutti insieme...
 
'Chissà cosa si prova...' pensò, con uno sguardo quasi malinconico nascondendo anche una piccolissima dose di invidia.

E poi spesso pensava alla sua di vita. Aveva 24 anni e lavorava come cameriere in un locale squallido, viveva in un appartamento piccolo non tanto bello in una zona non tanto "tranquilla", non andava al college ed era già tanto che si era diplomato, non aveva tanti amici bensì solo persone che potevano coprirlo se ritardava di qualche minuto senza doversi sorbire una ramanzina dal proprietario o alcuni clienti abituali che gli davano qualche mancia in più, e non aveva una famiglia da cui tornare.

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Camminando per qualche decina di minuti, arrivò finalmente al locale nel quale avrebbe lavorato fino alla tarda sera, il bar J. Era uno di quei bar tradizionali dove la gente spesso si ubriacava o giocava al tavolo del biliardo, con in sotto fondo una musichetta dal vecchio jukebox che ancora qualcuno ostinava a riempire di monete, con i tipici tavoloni al muro che potevano contenere più o meno anche sei persone a sedere. Non aveva l'aria condizionata ma bensì i soliti ventilatori da soffitto stile anni '90. Le uniche note positive è che almeno potevano permettersi il wi-fi e un televisore decente appeso alla parete.
 
"Daryl sei in ritardo." disse una voce da dietro il bancone non appena il ragazzo varcò la porta.

"Di soli due minuti questa volta, Jason." disse Daryl di rimando al proprietario che lo guardava con uno sguardo seccato.

"Non importa, lo sai che ho bisogno che vi presentiate almeno un'ora prima per sistemare tutto prima che arrivi la clientela, finisce sempre che devo fare tutto io e servire pure i clienti." disse l'uomo con uno sguardo di uno che non ammetteva repliche.
 
Daryl ridacchiò nel sentire sempre la solita storia che ormai da mesi usciva dalla bocca di quell'uomo che lo ha preso in simpatia. Si guardò intorno e con fare teatrale disse "Rilassati Jason, non c'è ancora nessuno qui, e poi la gente non morirebbe di fame se qualcuno non gli porta subito da mangiare o da bere, anzi è più probabile che la gente possa morire strozzata dal tuo caffè."

L'uomo rise per la solita battuta tagliente che il ragazzo gli riservava ogni volta che gli riproponeva la solita frase sulla sua zero-discrezione sul non ritardare a lavoro. "Ah ah, divertente ragazzino, adesso fila dentro e indossa il completo, veloce sta volta." dandogli una pacca leggera sulla schiena non appena Daryl gli passò accanto.

Una volta entrato dentro la zona personale pronto a cambiarsi, una voce femminile gli arrivò alle spalle.

"Buongiorno ricciolino, dormito bene questa notte?" disse la ragazza che lo prese in giro con un grosso sorriso sapendo che il ragazzo l'avrebbe mandata al diavolo, nessuno poteva essere così felice e sereno di prima mattina.

"Ciao Annie. No, non ho dormito tanto bene questa notte e sai il perché? Perché ho dovuto fare anche il tuo lavoro mentre tu te ne sei uscita dal retro del locale per limonare col tuo ragazzo, mentre io mi spaccavo la schiena, perciò vai al diavolo." disse lui con tono sarcastico facendo un sorrisino tirato per dimostrarle quanto era stressato.

"Oh eddai, sono stata via solo per alcuni minuti, e poi ho dovuto salutare Matt perche partiva con i suoi amici per un addio al celibato, lo rivedrò domani mattina." disse con tono innocente.

Daryl fece una smorfia disgustata per poi dirle "Eww il vostro rapporto da piccioncini è disgustoso".

Annie lo guardò con il suo solito sorriso di chi la sa lunga "Dici così solo perchè non hai una persona speciale nella tua vita, ricciolino." Ma non appena disse ciò, vide Daryl incupirsi, il che si diede della stupida  sapendo quanto questo argomento era un punto dolente per il ragazzo. 

"Daryl, scusami non intendevo... ho esagerato." cercò di scusarsi la ragazza, ma la voce burbera di Jason attirò i due.

"Ehi voi due, vi muovete o no? Sono entrati dei clienti, andate a prendere le ordinazioni invece di fare i buoni a nulla."

Daryl si velocizzò nel cambiarsi e le disse con tono calmo ma dandole le spalle "Tranquilla Annie, hai soltanto detto il vero, non c'è nessuno di speciale nella mia vita, e chissà se mai ci sarà..." , la ragazza stava per dirgli qualcosa per rimediare a ciò che aveva detto poco fa, ma venne interrotta sul nascere ancora dal ragazzo.

 "Andiamo, prima che Mr Krab ci licenzi entrambi." disse Daryl allacciandosi meglio il grembiule per poi voltarsi verso Annie sorridendole.

"D'accordo Squiddy..." disse la ragazza sottovoce, sollevata dal fatto che il ragazzo non era poi così arrabbiato per la sua battuta.

Così incominciò la giornata di Daryl, tra ordini da prendere e roba da portare ai clienti, sempre in movimento con pochissimi momenti di pausa quando all'interno del locale non c'era gente.

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Quando pensava di potersi godere almeno cinque minuti di pausa, sentì la porta d'ingresso aprirsi. Maledicendo mentalmente il fatto non poteva avere un momento di pace si voltò verso la persona che era appena entrata. Rimase un po interdetto nel vedere un uomo con indosso una giacca sportiva e con abiti che ad occhio sembravano firmati, e quindi di conseguenza costosi. Insomma non si vedevano spesso persone di certo calibro entrare in un locale come quello, ma chi era lui per giudicare?

Alla fine si avvicinò all'uomo che andò a sedersi ad un tavolino singolo in un angolo "Benvenuto al Bar J, signore, cosa posso portarle?" chiese gentilmente prendendo penna e il piccolo blocco per le ordinazioni, senza degnare di uno sguardo all'uomo di fronte a lui. 

"Oh, buongiorno a te mio caro, ero entrato pensando di trovare del personale pessimo a servire i tavoli, ma non mi aspettavo di certo una bellezza come te con indosso un grembiule del genere." disse l'uomo con un sorriso malizioso, il che fece arrossire Daryl all'istante in modo imbarazzante.

Preso alla sprovvista, il ragazzo non potè che chiedere " C-come sc-scusi?"  disse balbettando, notando subito dopo quanto quell'uomo fosse affascinante. Aveva gli occhi chiari, celesti proprio come i suoi, e aveva dei baffetti e una barbetta molto curata, praticamente un uomo bellissimo.

"Non... non credo di avere capito bene signor..." disse imbarazzato, mentre veniva interrotto subito dopo.

"Hale. Peter Hale." disse l'uomo rivolgendogli un sorriso ammaliante, che fece diventare Daryl più rosso di prima.




Ecco a voi la mia prima FanFiction!!! 
Ho sempre pensato di scrivere qualcosa dato che ho letto moltissime fanfiction stupende sul fandom di Teen Wolf, e mi sono chiesto "Perchè no?"
Come vedete la storia  parla di questo personaggio Daryl e del nostro carissimo, e ovviamente amatissimo, Peter Hale. Ho sempre sperato che nello show Peter si sarebbe messo con qualcuno per intraprendere una nova storia amorosa, ma che ci possiamo fare? Ormai è andata così. 
Comunque non so se sarà questa storia una Long e non so neanche ogni quanto potrò aggiornare, ma comunque spero che possa piacervi e mi sappiate dire cosa ne pensate per ora. Quindi... alla prossima!!!
   
 
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