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Autore: Tati Saetre    14/07/2018    5 recensioni
Sono passati diciassette anni da quando Bella è stata rapita dai Volturi. Ora crede che siano la sua famiglia, l'unica famiglia di cui può fidarsi. Ricorda solo loro.
Sono passati diciassette anni da quando Edward ha cercato in ogni modo di riavere Bella, senza ottenere nessun risultato.
Dopo diciassette anni, si rincontrano. Le circostanze sono diverse, ma loro? Edward è davvero chi dice di essere, o sta fingendo? Bella inizierà a ricordarsi qualcosa del suo passato, o resterà per sempre prigioniera dei Volturi?
CONTINUO DI "FALSE BUGIE". SE NON L'AVETE LETTA, VI CONSIGLIO DI FARLO PRIMA
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Le mie mani tremano, mentre attraverso silenziosamente i corridoi che mi separano da Edward

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Undicesimo capitolo - Bella

 

Le mie mani tremano, mentre attraverso silenziosamente i corridoi che mi separano da Edward.

Dodici ore.

Questo è il tempo che ci è rimasto, prima che io diventi la moglie di Aro. In questi ultimi due giorni i sotterranei si sono popolati di vampiri delle più svariate forme e razze. Ho conosciuto il clan rumeno, e dopo aver sentito una conversazione tra Jane e Alec ho capito che non sono i migliori amici dei Volturi.

Poi sono arrivati gli egiziani, con i loro tratti distintivi e la loro pelle olivastra. Sono diversi da Edward, ma non per questo meno ammalianti. Ho fatto una chiacchierata con Benjamin proprio ieri, ed ho scoperto che anche lui ha un grandissimo potere. Sa comandare gli elementi – l’acqua, il fuoco, il vento e la terra – a suo piacimento, e dalla nostra piccola conversazione ho dedotto che è dalla nostra parte. E’ arrivato anche il clan degli Irlandesi e quello dei Nomadi, ma sono stati sempre per fatti loro. Aro me li ha presentati di sfuggita, e non li ho più visti. So per certo invece che è arrivata la famiglia di Tanya, la vampira che è stata catturata con Edward due settimane fa. Da allora non ho più visto nemmeno lei, e non so che fine abbia fatto. Con il cuore che rimbomba nel petto, spero con tutta me stessa che non le sia accaduto niente di male.

Afferro la maniglia di metallo, e seguito dal solito cigolio apro la porta. Edward è ancora dall’altra parte del vetro, ma è… diverso. Il suo aspetto è più curato, sicuramente gli è stata data la possibilità di farsi una doccia. Indossa una camicia bianca e dei jeans blu scuro, ma non porta le scarpe. Entro, osservandolo attentamente.

“Ciao…” Il sorriso che fa non è come quello delle altre volte. Questo è tirato, è come se mi stesse facendo un favore.

“Ciao.” Dico, sedendomi accanto a lui.

“Cosa ci fai qui?” Anche il tono della sua voce è diverso, quasi arrabbiato.

“Io…” cerco di trovare le parole adatte, ma alla fine opto per la schiettezza. “Volevo stare con te. Solo questo.” Aggiungo, in un sussurro. So che non dovrei vergognarmi, e dentro di me so anche che lui è Edward, ed abbiamo già passato del tempo insieme. In un’altra vita.

“Come procede lì?” Alza gli occhi al cielo, indicando il piano superiore.

“E’ tutto pronto.” La mia voce si incrina, ma cerco di non fare l’ennesimo piagnisteo. “Ho visto Alice.”

“Alice?” Il morale di Edward sembra risollevarsi.

“Sì. Ha detto… ha detto che domani…” Ma non riesco a continuare. Perché ogni volta che ci penso il sangue mi sale al cervello.

“Domani.” Conferma lui, ma i suoi occhi sono impenetrabili.

“Ha detto che è tutto apposto. Che il vostro passepartout è qui…”

“Questo è un bene.” Dice lui, ma dal suo viso non traspare nulla.

Hey.” Prendo le sue mani e le chiudo tra le mie. “Ed… se qualcosa dovesse andar-”

“Ferma. Non lo dire.”

“Volevo solo…”

“Lascia che ti racconti una cosa.” Annuisco, continuando a stringere le sue mani tra le mie. “Per diciassette anni…” Deglutisce, e poi incatena i suoi occhi tra i miei. “Per diciassette anni, ho cercato ogni modo possibile ed inimmaginabile per venire da te. Bella, ogni modo. E nessuno, - nessuno – me l’ha mai permesso. Sento la rabbia nella sua voce, mentre ricorda quei momenti. “Ho pensato a te in ogni istante, Bella. Ogni giorno era buono per trovare un nuovo metodo di fuga e venirti a prendere. Ma i Volturi… loro sono troppo forti. Sono il clan per eccellenza, ed Aro ha acquisito tutto questo potere nel corso di millenni.” Stacca una mano dalla mia, e se la porta sulla fronte. “Non so cosa succederà domani. Non so se riusciremo a mettere in atto il nostro piano o se tutto andrà storto. Ma mi devi promettere una cosa.” Cerco di non alzare gli occhi al cielo, perché in questo ultimo periodo non ho fatto altro che promettere qualsiasi cosa. Annuisco, e lui riprende. “Mi devi promettere che se riuscirai ad uscire da qui…”

“Riusciremo.”

Shh, Bella ascoltami.” Mette la sua mano sulla mia guancia, accarezzandola delicatamente. “Se riuscirai ad uscire da qui senza di me… non voltarti indietro. Tu sei preziosa per Aro, ma anche io lo sono. Se non mi ha ucciso fino ad ora… c’è un motivo. Molto grande. Ma se gli altri riescono a farti uscire… Bella, devi giurarmelo. Esci da qui, e non tornare. Non farlo.”

“Tu l’hai fatto.” Sussurro appena, ed ora non riesco a fermare le lacrime.

“E’ diverso.”

“Cosa c’è di diverso?” Mi alzo, scostandomi bruscamente da lui. “E’ perché io sono la tua cantante? Per questo? Tu puoi rischiare la tua vita per me… ed io no?” Sbotto, tirando su col naso. “No… non funziona così. Io… Edward, io non ricordo tutti i particolari. No.” Scuoto la testa, e cerco di riportare a galla tutte le immagini salvate nel mio cervello con Edward. Prima dei Volturi. A volte ci vedo in una stanza illuminata, in una casa circondata dalla foresta. In altre in un edificio enorme, una scuola. “Ma… io ti amo. Quello che provo per te… quando ti vedo, quando cerco di riportare a galla i ricordi… Edward, è solo amore. Puro ed incondizionato amore. Non so cosa provino i vampiri quando trovano la loro cantante, ma credo che quello che io provo per te si avvicini molto. Ti amo. E non mi interessa se non usciremo da qui, Edward. Non mi interessa. L’unica cosa che mi interessa è una soltanto: io e te, insieme.” Dico tutto d’un fiato, fissandolo intensamente. Un luccichio passa attraverso i suoi occhi, poi si alza e mi prende tra le sue braccia.

“Ti amo anche io, Bella.” Soffoca nel mio orecchio. “Ma non posso sopportare l’idea che…”

“Neanche io.” Lo interrompo, stringendolo più forte tra le mie braccia. “Non pensarci, Edward. Non dobbiamo pensarci…” Mi stacco lentamente, per poi posare le mie labbra sulle sue. Questa volta non si allontana, e mi lascia fare. Lo bacio con lentezza, assaporando ogni istante. Passo le mani tra i suoi capelli, mettendo nel cassettino “Edward” ogni piccolo particolare.

“B-Bella…”

“Io… voglio chiederti una cosa.” Soffoco, staccandomi da lui di qualche centimetro. Ma a quanto pare a lui non sta bene, perché mi stringe di nuovo a sé.

“Qualunque cosa.”

Anche stavolta cerco le parole giuste, ma è inutile. “Fai l’amore con me, Edward.” Sussurro appena, ma stavolta non riesco a guardarlo negli occhi. Sento il suo respiro mozzarsi, mentre posa la sua mano sotto il mio mento e cerca il mio sguardo.

“Guardami.”

“I-o… ho detto una scemenza. Scusa.” Borbotto appena, volendomi sotterrare.

Come ho potuto pensare che lo volesse fare?

“Guardami.” Ripete ancora, e stavolta alzo il viso.

“Non vuoi, ho de-” Ma la sua bocca mette a tacere le mie ultime parole, perché il bacio che ci stiamo scambiando in questo momento è… no, non ha nulla a che fare con le effusioni che ci sono state fino ad ora. E’ passionale, e mi fa girare la testa.

“Sei sicura?” Un gemito gli basta come risposta, mentre fa qualche passo e la mia schiena tocca il muro della stanza.

N-nonN-non riuscirò a trattenermi.” Soffoca, tra un bacio e l’altro. “Non so se…”

“Zitto e fallo, Edward. Fai l’amore con me.” E’ la mia ultima frase, prima di far saltare i bottoni della sua camicia bianca.

 

 

Quando apro gli occhi è come se qualcuno mi fosse passato sopra con un camion. Ripetute volte. Cerco di mettere a fuoco tutto quello che c’è intorno a me, e riconosco subito il posto: la cella che tiene Edward prigioniero. Subito dopo il mio cervello inizia a lavorare.

Mani.

Pelle.

Baci.

Carezze.

Ho fatto l’amore con Edward.

Sorrido, rivivendo il ricordo.

Intenso.

“E pensare che tra poche ore dovremmo affrontare un matrimonio.” Sobbalzo, ma sono due le cose che noto subito: la prima, è che sono nuda. Completamente nuda, coperta soltanto dalla camicia di Edward. La seconda, è lui steso accanto a me, e nelle mie stesse condizioni. Senza camicia.

Mi manca il respiro.

“Buongiorno raggio di sole.” Quella frase riporta a galla altri ricordi, e sorrido di nuovo mentre mi accoccolo tra le sue braccia. Lui mi accoglie, accarezzandomi i capelli. “Hai dormito bene?”

Mmh mh.”

“Vedo che hai anche perso l’uso della parola.” Sorrido di nuovo, posandogli un bacio tra l’incavo del collo.

“Voglio… voglio solo godermi questo momento.” La mia voce risuona strana anche a me stessa. Roca. Resta in silenzio anche lui, ma i dieci minuti di pace non durano a lungo.

“Lo sai che giorno è?” Annuisco, ma non riesco a vedere il buio. Sono felice, e positiva. Deve andare bene. Per forza.

“Che ore sono?”

“Quasi le dieci. Tra poco Jane verrà a bussare alla tua camera. Annuisco di nuovo, e con tutta la forza del mondo mi stacco da lui. La camicia mi scivola addosso, e non riesce a ricoprire tutte le parti del mio corpo. Mi avvicino di nuovo a lui, e i miei capelli sciolti ci coprono entrambi.

“Ti aspetterò.” Dico, posandogli un bacio sulle labbra. “Ed usciremo da qui.”

 

 

Non è un matrimonio come gli altri.

Non ci sono sedie dove possono sedersi gli invitati, non c’è un altare e non c’è neanche una navata. Aro mi aspetta seduto sul suo trono, e vicino a lui l’altro posto è vuoto. Le mie mani tremano, perché non so come andrà a finire. Non so cosa succederà, e mi chiedo perché siamo arrivati fino a questo punto.

Ripenso alla promessa fatta da Alice. Non ti sposerai con… lui. Eppure, tra pochi secondi mi siederò proprio accanto al vampiro che per diciassette anni mi ha tolto la vita. Cammino lentamente stretta in quell’abito nero, ed Aro fa cenno con la mano di sedermi accanto a lui.

Un Re e la sua Regina. Seduti davanti ai loro sudditi vampiri che sono immobili ed aspettano solo un cenno del suo capo.

“C’è stata una piccola complicazione, mia Stella.” Sento il sangue ribollire nelle vene appena Aro parla. Affluisce fino alle mie guance, ma cerco di smascherarlo.

Una piccola complicazione. Potrebbe andare tutto nel verso giusto.

“Sposteremo la cerimonia di qualche ora, purtroppo.” Continua lui, schioccando la lingua. So che è adirato, lo vedo da come stringe le mani sul grembo. “Abbiamo un ospite… indesiderato. Jane, portalo qui!” Lei obbedisce subito agli ordini, e il rumore delle catene che stridono per terra mi fa accapponare la pelle.

Fa che non sia Edward.

Tiro un sospiro di sollievo quando mi rendo conto che non è lui, ma… è come se il mondo mi cadesse addosso. Per terra, agonizzante… c’è Charlie. Mio padre.

“Amici!” Aro si alza, portando su di sé l’attenzione di tutti i presenti nella stanza. “Io e quest’uomo abbiamo fatto un patto, anni fa. Sua moglie ha deciso – di sua spontanea volontà -, di alloggiare qui per un lungo periodo. Non è stata uccisa solo perché ho avuto pietà di lei. Aro sembra magnanimo, quasi gentile. “Per riavere la sua amata, - sempre di sua spontanea volontà -, ha preso un accordo con me: barattarla con la ragazza che considera sua figlia.” Aro indica me, seduta dietro di lui. Deglutisco, e cerco di non far salire le lacrime agli occhi.

Ti ha barattata, sono le parole di Edward che risuonano nella mia testa.

“E’ una menzogna!” Urla Charlie, prima di essere trafitto dal dolore di Jane. Si contorce, e le catene fanno un rumore raccapricciante.

“Bella è mia figlia!”

“Tua figlia!” Aro ride battendo entrambe le mani. “I vampiri non possono avere dei figli! Guardala! Lei ha un cuore che batte e il sangue scorre nelle sue vene!

“Lei è un ibrido!” Charlie alza gli occhi, e per la prima volta mi guarda. Mi sento a disagio, ma anche… male. Vederlo soffrire in questo modo… è mio padre. Lo stesso vampiro che mi ha cresciuta per più di cinquant’anni. “Bella è mia figlia. Io e la mia compagna l’abbiamo concepita quando lei era ancora umana. E’ nostra figlia a tutti gli effetti!” Lo stupore nella sala è generale. La maggior parte dei vampiri conosceva già la verità, ma molti no. I vampiri della guardia dei Volturi, per esempio. Loro non sapevano che io fossi un ibrido. Metà umana e metà vampira.

“Va uccisa! Lei va uccisa!” Strilla Jane, voltandosi verso Aro. “E’ una minaccia!”

“Non è una minaccia.” Questa volta è Carlisle a parlare, muovendo qualche passo in avanti. “Aro, sai anche tu che lei non è una minaccia.” Scuote la testa, posando il suo sguardo su di me. “Bella è figlia di Charlie e Renée. Aro sapeva che Bella fosse un ibrido, ed ha aspettato il momento giusto per prenderla sotto la sua ala. Prima di allora… ha rapito Renée e l’ha tenuta prigioniera per anni. Carlisle pondera le parole, e si avvicina ancora di più ad Aro. Vedo Esme trattenere il fiato dietro di lui. “Questo non è stato un comportamento degno di un clan importante come il tuo, Aro.”

“Bella è una minaccia.” Dice Aro, partendo in contrattacco. “Un ibrido… può essere letale. Dovevo prenderla sotto la mia ala, Carlisle. Dovevo.”

“Amici!” Ora è Carlisle a portare l’attenzione su di lui. “Io ho la prova che Bella non è una minaccia. E non è l’unico ibrido in vita.” Aro assottiglia gli occhi, schioccando la lingua. “Nahuel.” Dopo aver fatto quel nome, un ragazzo dai lunghi capelli neri entra nella sala. E’ accompagnato da una donna. Una vampira.

“Vi presento Nahuel, metà umano e metà vampiro. Ed ha più di centocinquanta anni. Nahuel e Bella sono la prova vivente che gli ibridi possono esistere, e non fare del male a nessuno!” Ci sono diverse reazioni nella stanza. C’è chi guarda Nahuel con ammirazione, e chi con ostilità.

“Dove sono i tuoi genitori, Nahuel?” La domanda di Aro arriva dritta alle orecchie di tutti, ma non so se voglio conoscere la risposta.

“Mia madre si infatuò di un vampiro, e rimase incinta. Lui ci abbandonò poco tempo dopo aver saputo della gravidanza.

“E tua madre… lei dov’è, ora?”

“Lei… lei è morta dopo avermi dato alla luce.”

Era questo che aspettava Aro. Un piccolo intoppo.

“Amici, questa è la prova che i vampiri e gli umani non potranno mai vivere una vita insieme. Non potranno mai avere dei figli. La madre di Nahuel… non è morta dandolo alla luce. Lui l’ha uccisa.” L’accusa di Aro fa trasalire il ragazzo, che forse per anni aveva pensato la sua stessa identica cosa.

“Questo non è vero.” La voce che sento è… famigliare. Così famigliare che mi trasmette subito tranquillità.

Renée.

“Io sono la madre di Bella. Sua madre biologica. Io l’ho data alla luce, più di cinquant’anni fa. Noi – la nostra famiglia -, siamo la prova vivente che gli ibridi possono esistere. Che i vampiri e gli umani possono vivere insieme.

“Oh Renée, mia cara Renée”, Aro si avvicina a lei, mantenendo sempre le distanze. “Nessuno – nessuno -, può confermarci questo. Tu sei una vampira. Chi può dirci che Bella è frutto del vostro… amore?” Vorrei alzarmi e spaccare tutto. Vorrei staccare la testa ad Aro e gettarla nel fuoco.

“Io posso confermarlo.” E’ un ragazzo a parlare, affiancandosi a Renée.

“E tu…”

“Non solo gli umani e i vampiri possono avere dei figli, ma… gli umani possono sopravvivere. Non devono essere trasformarti per forza. Se il parto viene guidato nel modo giusto, non c’è nessuna possibilità di morte. La madre di Nahuel…” Renée posa lo sguardo su di lui. “Erano soli. Non sapevano come fare. Io e Charlie… sono riuscita a sopravvivere, quando è nato Tyler. Non è stato necessario trasformarmi. Tyler è il fratello di Bella.” Sgrano gli occhi, e mi sento mancare.

Un fratello?

Cosa può confermarlo?” Aro è a disagio, si sente dal suo tono di voce.

“Tyler è nato tredici anni prima di Bella. Per noi era… una novità. Non sapevamo cosa fare, dove andare. A Forks… A Forks Charlie aveva un gruppo di amici, noi non sapevamo con cosa avevamo a che fare, allora…

“Non li vedevo perché erano dai licantropi.” E’ il sussurro di Alice che arriva fino alle mie orecchie.

“Abbiamo deciso di farlo crescere a loro. Andavamo a trovarlo, ma… non avevamo mai sentito parlare di ibridi. Non sapevamo se il bambino sarebbe stato una minaccia, o se qualcuno prima o poi avrebbe minacciato noi.” L’occhiata che Renée lancia ad Aro non lascia spiegazioni. “Quando sono rimasta incinta per la seconda volta, Tyler viveva già con noi. Eravamo una famiglia felice, completa. Ma il mio corpo da umana non è riuscito a reggere un altro parto. Così… Charlie mi ha trasformata.” La voce di Renée si rompe, ma si ricompone dopo pochi secondi. “Sai bene Aro che la nostra famiglia non ha potuto stare insieme a lungo. Quando sei venuto a prendermi… non potevamo lasciare una neonata dai nostri amici. Abbiamo deciso di riportare Tyler da loro, e di tenere Bella con noi. Se prima non sapevamo come comportarci… ora avevamo tutte le carte in regola per farlo. Ma la felicità è durata poco.” Il silenzio che segue le parole di Renée è tombale. Nessuno parla, e gli unici respiri che si sentono nelle stanza sono il mio, quello di Nahuel e quello di Tyler… mio fratello.

“Come pensi che io creda a tutta questa sceneggiata?”

“Io posso mostrartelo. Posso mostrarlo a tutti.” Dice Tyler, avvicinandosi ad Aro. Posa una mano sul suo viso per pochi secondi. Quando la ritrae, Aro sembra scottato.

E’ vero…”

“E’ vero?” Questa è la voce di Benjamin.

“Non solo vampiri e umani possono avere un figlio, ma più di uno?” E’ Jasper.

“Sono una minaccia! Sono tutti una grandissima minaccia!” Ribatte Jane, con gli occhi fuori dalle orbite.

“SILENZIO!” Tuona la voce di Aro, facendo rimbombare le pareti. “Devo… riflettere.” Cammina avanti e indietro per un po’, ma sembra riprendersi subito.

“Tre ibridi in giro per il mondo… interessante. Lascerò che Nahuel e Tyler se ne vadano da qui, ma per quanto riguarda Isabella…” Le mie mani continuano a tremare, e sentire il mio nome pronunciato da lui mi fa salire un conato di vomito. “Non la lascerò andare.”

“Combatti!” E’ Charlie che strilla, ancora incatenato a terra. “Ti sfido a duello, Aro. Non potrai di certo rifiutare.”

Interessante…” Sento le rotelline nel cervello di Aro muoversi freneticamente. “E… cosa proponi?”

“Se vinco… lascerai andare tutti. Tutti.” Aro ride di nuovo.

“E se muori? Te lo dico io, Charlie. Se muori, Bella resterà qui. Per sempre.” Mi gira la testa al per sempre.

“Ti ucciderò, Aro.”

“Oh, no. Non credo proprio. Qualcun altro combatterà al mio posto.”

“Non è leale!”

“E’ un duello a singolar tenzone. Ma non credo che tu abbia qualcuno che si schieri dalla tua parte, Charlie.

“Io combatterò al posto di Charlie.” La voce di Marcus si fa strada verso di noi, mentre vedo Aro trasalire.

Suo fratello.

Nessuno – nessuno -, può sopravvivere a Marcus. Né Jane, né Alec, né Caius. Nessuno. Nessuno dei loro poteri può salvarli.

“Bene, fratello.” Aro schiocca le dita della mano destra, prima di parlare. “Forse dovrò veramente rinunciare alla mia Stella.” Si volta verso di me, ma il suo ghigno non promette nulla di buono.

“Se il patto è questo, per te non sarà di certo difficile uccidere il tuo nemico. E sarete tutti fuori di qui. Jane, prego.” Penso che sia Jane a doversi sfidare con Marcus, ma lei non si muove. Anzi, fa qualche passo indietro per poi portare dietro di sé il rumore stridente di altre catene. “Prego tutti i miei amici di fare abbastanza spazio, io riprenderò il mio posto.” Si siede accanto a me, accavallando le gambe.

“Oh, che sbadato! Il vampiro che prenderà il mio posto eccolo lì, già un po’ malandato per i miei gusti.” Sento le vertigini salire, e se non stessi seduta forse sarei già caduta per terra dallo shock.

E’ Edward.

Marcus dovrà combattere ed uccidere Edward, per liberarci tutti.

 

 

NOTE FINALI:

Insomma… questo è un GRANDISSIMO colpo di scena.

Vi spiego una cosa: Renée ha dato alla luce due ibridi, Tyler e Bella. E’ sopravvissuta  a Tyler, ma non a Bella. Ora, venitemi dietro: Tyler secondo i miei calcoli è nato verso il 1930. Nel 1930 gli ibridi NON ESISTEVANO, e Charlie e Renée non sapevano con cosa avevano a che fare. Ma quello era il loro ‘bambino’, quindi decisero di lasciarlo a degli amici di Charlie. Tali amici sono i Quileautes, ovviamente Billy/Jacob ancora non c’erano. Quando è nata Bella, Charlie ha dovuto trasformare Renée, ed hanno ripreso Tyler con loro. Ma – come avete letto -, è durata poco, perché poi Aro ha rapito Renée e via dicendo.

Ora… il prossimo sarà l’ultimo capitolo, ragazzi. Sappiamo che Marcus è dalla parte dei nostri eroi e combatterà per conto di Charlie, ma invece Aro ha scelto Edward per il duello. Quindi… se il prossimo sarà l’ultimo capitolo, secondo voi cosa succederà? APRO LE SCOMMESE! *risata malefica*

Mi prendo il fine settimana di riposo, leggerete l’ultimo capitolo Lunedì.

Grazie per aver letto <3

   
 
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