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Autore: Ophaki    14/07/2018    0 recensioni
E se Nami avesse risvegliato l'haki da bambina? Seguiamo le vicende di One Piece con Nami impiegata come un combattente molto più capace.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nami, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Tuoni e fulmini cadevano, interrompendo un silenzio simbolo della disfatta appena avvenuta.

Le lacrime che le scendevano sul viso venivano mascherate dalla pioggia incessante. 

Bell-Mère aveva fallito. 

Quel simbolo della Marina, a cui lei aveva giurato fedeltà e che ha sempre portato orgogliosamente sulla schiena, ora era sporco e insanguinato, avendo perso quella battaglia contro una ciurma pirata. 
Ormai l'era della pirateria era affermata e decine di criminali solcavano ogni giorno i mari ambendo al titolo di Re dei pirati.

La giustizia aveva perso e lei, affranta e ferita, si stava per lasciare andare. I suoi compagni erano tutti morti e non aveva più senso lottare. Alzò lo sguardo per guardare un'ultima volta l'immagine del suo fallimento ma vide di fronte a lei una ragazzina. Dimostrava 2 anni o poco più e aveva in braccio una bambina in fasce.

"Come ti chiami?" Disse Bell-Mère asciugandosi gli occhi.

"Nojiko".

Bell-Mère si alzò. "È tua sorella?"

Nojiko: "No, non so chi sia".

Bell-Mère prese il bebè in braccio. Era una bambina con i capelli color carota. Guardando quel visino, capì che quei piccoli orfani non avrebbero più visto le loro famiglie. E la colpa era anche sua, che non era stata abbastanza forte da difendere il villaggio.
Però quelle bambine le diedero anche il coraggio di non mollare e di prendere una decisione: 

<< Sarò io la vostra famiglia >> Pensò.

"Ciao Nojiko io mi chiamo Bell-Mère".

Poi guardò la bimba in fasce.

"E a te, ti chiamerò Nami".

--- 10 anni dopo --- Villaggio di Kokoyashi ---

Nami: "Lasciami Genzo! Ci sono così tanti libri in biblioteca. Perchè non ne posso prendere uno?"

Genzo: "Ovviamente ce ne sono molti, ma non devi rubarli Nami".

Genzo, il sindaco del villaggio, per l'ennesima volta aveva beccato Nami ad intrufolarsi in libreria e sottrarre dei libri di navigazione.
Come al solito l'aveva riportata a casa da Bell-Mère sperando invano in un rimprovero da parte dalla madre adottiva.

"Se non la sgridi non imparerà mai la lezione". Urlava Genzo cercando di sembrare il più severo possibile, anche se dentro sapeva che difficilmente Bell-Mère avrebbe trovato i soldi per l'acquisto, data la loro difficile situazione economica e che a Nami non restava che "prenderli in prestito" e farseli poi pagare da lui.

La vita scorreva tranquilla e felice e Nami si divertiva studiando e imparando l'arte della navigazione e della cartografia.
Il suo sogno era di disegnare la mappa completa del mondo e il primo passo era stato fatto con la rappresentazione della loro isola.

Purtroppo questa tranquillità ogni tanto veniva interrottà da qualche piccolo litigio tra sorelle e proprio durante una riappacificazione arrivò sull'isola un gruppo di pirati. Non pirati qualsiasi ma una parte dei feroci pirati degli uomini-pesce. Capitanati da Arlong un uomo-pesce di tipo pesce sega. Era decisamente più alto di ogni abitante del villaggio e la differenza di forza non era neanche paragonabile. Sandali e camicia gialla potevano quasi mascherare la sua cattiveria, ma il naso lungo e seghettato, i lunghi capelli neri e la pinna dorsale dicevano il contrario.

Arlong: "SHAAAAHAHAHAHA BUONGIORNO PATETICI ESSERI INFERIORI. DA QUESTO MOMENTO L'INTERA ISOLA È SOTTO IL NOSTRO CONTROLLO".

Genzo, capita la criticità della situazione raccomandò alle 2 sorelle, Nojiko e Nami, di rimanere nascoste nei boschi e andò ad affrontare i pirati.

Genzo: "Cosa voltete da noi?"

Arlong rispose: "D'ora in poi ci sarà una tassa da pagare per vivere. 100.000 berry al mese per ogni adulto e 50.000 per ogni bambino altrimenti morirete".

Le persone cominciarono a pagare preoccupati per di non riuscire a mantenere in futuro tale peso. 
La preoccupazione di Genzo era rivolta invece a Bell-Mère e alla sua poca disponibilità economica. Cercò di rassicurarsi sapendo che la casa dell'ex marine era isolata dal villaggio e che forse sarebbe passata inosservata. 
Non fu così. Purtroppo Bell-Mère quel giorno stava cucinando sui fornelli. D'altronde un bel pranzo è il modo migliore per unire la famiglia dopo una litigata.

"Arlong vedo del fumo provenire dalla foresta". Gridò un uomo-pesce.

"Ottimo!" Rispose Arlong. "Stavamo per mancare un pagamento".

Si diressero così verso la casa.

《 Toc-toc 》. Bussò Arlong.

"Venite avanti è aperto" rispose Bell-Mère.

"Permesso.." disse Arlong varcando la soglia.

In un secondo ci fu una forte colluttazione e Arlong si ritrovò disteso a terra con Bell-Mère sopra il suo petto e un fucile diretto in bocca.

"Spiacente ma ero un marine". Spiegò Bell-Mère.

La risposta di Arlong però fu solo una grossa risata.

Arlong: "SHAAAAHAHAHAHA".

Bell-Mère: "Cosa hai tanto da ridere?"

Con un morso Arlong spezzò in mille pezzi la canna del fucile deridendola della sua natura: "Sei solo una semplice umana".

Intanto Nami e Nojiko arrivarono alla casa nascondendosi ancora alla vista dei pirati. La scena era traumatica con Arlong che stava spezzando il braccio di Bell-Mère con un piede.

Arlong: "Non ti ucciderò. Naturalmente però dovrai pagare anche tu la tassa".

Dai documenti del comune Bell-Mère risultava single senza figli così l'ammontare sarebbe stato solo di 100.000 berry.

La donna si alzò dolorante e porse ai pirati il denaro. 100.000 berry precisi. Tutto quello che aveva. 

Alzò lo sguardo incrociando gli occhi del sindaco: "Scusami Genzo. Anche se questo mi costerà la vita, non riesco a rinnegare le mie bambine. Questo è il pagamento per le mie figlie Arlong. Per me non ho il denaro purtroppo".

Arlong si girò e vide Nami e Nojiko correre dalla madre abbracciandola in lacrime.

"MAMMA SCUSA PER QUELLO CHE DICEVO QUANDO ERO ARRABBIATA". Gridò Nami. "TI VOGLIAMO TANTO BENE".

"Anche io vi vorrò sempre tanto bene figlie mie". Disse Bell-Mère. Poi allontanò le bambine e si rivolse orgogliosa ad Arlong.

L'uomo-pesce la guardò serio e le puntò una pistola alla fronte.

Arlong: "Se non puoi pagare dovrai morire, così sarai da esempio per tutto il villaggio". 

Ci fu uno scambio di sguardo tra i 2 e poi...

《 BAM 》

Bell-Mère cadde a terra.

Nami guardò impietrita mentre sua madre moriva. 
Fu un secondo che per lei durò una vita. Terrorizzata e paralizzata non poteva fare altro che piangere e rendersi conto della sua impotenza. 
In quel secondo però qualcosa dentro di lei cambiò.
In quel secondo, mentre fissava Bell-Mère che cadeva, riuscì anche a sentire ciò che accadeva intorno a lei.
Sentiva gli abitanti piangere, sentiva Genzo che veniva colpito dalla lama di un ufficiale di Arlong, sentiva la disperazione di Nojiko e la superbia degli uomini-pesce.

Ancora non se ne era resa conto ma lo shock della perdita di Bell-Mère le aveva risvegliato qualcosa.

Nota dell'autore:

Questa è la mia prima fanfic. Scusate per gli errori. Ho in programma di arrivare fino alla fine di One Piece seguendo la storia del manga senza quindi finler o altro.

I nomi saranno quelli del manga.

I cambiamenti maggiori saranno nei combattimenti dove Nami affronterà personaggi di maggior spessore che la aiuteranno a crescere e a imporsi tra i ranghi più alti della ciurma.

È la mia prima ff quindi abbiate pietà 🤗
Per favore commentate e giudicate così che possa crescere e migliorare insieme alla storia.😁😁

   
 
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