Appena finii quella bizzarra conversazione con la ragazzina tornai a casa mia.
Non credete che abitavo in un castello medioevale con i pipistrelli che volano attorno alle torri, tutt'altro, 
abitavo in una semplicissima casa vittoriana di Londra, con la porta d'ingresso rossa e la facciata ricoperta di mattoni arancio.
Varcai l'ingresso e andai all'istante in camera mia, e no, non dormo in una bara, dormo in un puro e sano letto.
La mia camera era un caos, scarpe e vestiti ovunque. Libri sul pavimento e cd impolverati,senza le custodie sopra la scrivania di legno chiaro.
Le pareti erano chiare e c'erano pochissimi quadri, non me n'è mai importato nulla dell'arredamento. sinceramente!
Il letto era matrimoniale, così dormivo meglio, ma soprattutto lo volevo spazioso in maniera tale che se portavo una ragazza "a casa" si stava più comodi!
Mi lanciai sul letto appunto e mi addormentai quasi all'istante.

Spaventato da un rumore (sembrava un klaxon), aprì gli occhi.Mi alzai ancora assonnato e mi passai la mano tra i capelli; mi accorsi
che dalle mie labbra colava del sangue, con la mano destra lo levai. Agli umani cola la bava, a noi non morti cola il sangue!
Controllai l'orario, erano le 23.00, grazie al cielo avevo la giornata libera al lavoro. Mi feci una doccia, mangiai ( io rubo le trasfusioni dall'ospedale e le tengo a casa, nel frigo!)
presi un libro che stavo leggendo e andai a fare un giro per Londra.
Nel quartiere dove sto io, la notte non è molto sicura, infatti vedere delle persone è raro. Con le mani in tasca mi diressi verso Camden.
"Hey tu! Allora?"
Mi voltai, era uno dei vampiri dell'altra notte. Era molto alto e robusto, era il classico vampiro in cui era meglio averlo come amico.
Si avvicinò silenziosamente e io rimasi immobile a fissarlo.
"Allora? L'hai uccisa?"
Cazzo! Se gli avessi detto di no che mi avrebbe fatto? Non volevo scoprirlo, ma dissi:
"Ah....si, mmm, cioè no!"
"Ti decidi idiota?"
Mi stava irritando, idiota poi, ma chi si credeva?
"Ho detto no, non l'ho uccisa! Devo farti lo spelling?"
Io e la mia stupida bocca, ma perché parlavo senza pensare? Mi fisso in cagnesco, tipico sguardo di uno che ti vuole affettare e mangiarti per cena.
"E che cosa aspetti?"
La sua risposta mi sorprese alquanto. Alzai le sopracciglia.
"Maddai, non posso ucciderla, e solo una ragazzina, non è una minaccia!"
Oh oh, non era la risposta esatta. Si avvicinò e fece per prendermi al collo. Mi spostai di lato e mi mancò di qualche centimetro.
Gli presi il braccio e lo bloccai, non era poi così tanto forte, era tutta apparenza.
"Senti amico, non voglio fare a botte ok?"
Dissi calmo e con un sorriso furbo stampato nelle labbra. Lasciai andare il suo braccio e mi avviai per la mia strada. Presi una sigaretta e me la infilai in bocca,
feci per accenderla.
"Se non lo fai tu, lo faremo noi!""
Mi gridò alle spalle, nemmeno mi voltai.
"Se se, come ti pare..."
Risposi continuando a camminare. Voltai in un angolo, i negozi erano tutti chiusi tranne qualche insegna di night club che brillava nel buio.
C'erano degli umani ubriachi che parlottavano con delle prostitute e umani fatti che stavano sdraiati sulla strada.
Continuai a vagare finché non voltai in un vicolo ceco. Perfetto! pensai soddisfatto. Era un posto silenzioso, e potevo leggere il mio libro in santa pace.
Lo presi dalla tasca interna della giacca di pelle, iniziai a sfogliarlo per trovare il punto in cui mi ero fermato l'ultima volta.
Non avevo nemmeno finito una pagina che qualcosa attirò la mia attenzione. Subito lo rinfilai nella giacca e mi alzai in piedi.
Oh si, era il suo odore. Era la cacciatrice. Un sorriso maligno spuntò nelle mie labbra sottili.
"Sapevo che ci saremmo rincontrati. Cacciatrice."
Si avvicinò e finalmente la vidi bene in faccia.
"Bene bene. Ancora tu!"
Disse cercando di sfidarmi. Sorrisi ancora, era così ingenua.
"Charlotte, non ti conviene usare questo tono! Oh, preferisci Charlie?"
Dissi spavaldo. La sorpresi quando sentì il suo nome. Bingo! Era proprio quello che stavo cercavo.
"Oh, ti stai chiedendo come faccio a sapere il tuo nome vero?"
Continuai, divertito dalla sua faccia perplessa. Ma non si demoralizzò. Alzò un sopracciglio e sicura di sè disse:
"Si. E tu invece come ti chiami? Sanguisuga? Pipistrello? Zanzarina? Potrei continuare per delle ore!"
La fissai offeso e maligno, nessuno mia aveva chiamato zanzarina, è da checche! Però era divertente.
"Ti ho spiato. Ti ho seguito fino a casa tua Charlotte! Ah, zanzarina mi piace ma il mio nome è William."
Ancora un punto per me. Si incazzò molto, mi fissò con odio e dalla sua borsa a tracolla prese un paletto.
"Vorresti uccidermi?"
"Si"
Incominciai a ridere di gusto, fino a farla raggelare.
"Provaci!"
La incitai. Veloce scattò verso di me, ma con facilità le bloccai il braccio. Rimase impressionata, forse credeva che io fossi come tutti gli altri vampiri. Ma si sbagliava.
Ancora sorridevo, le lasciai andare il braccio e veloce andai dall'altra parte del vicolo. Mi avvicinai nuovamente a lei e le strinsi il collo con la mano destra.
Mi scagliò un calcio allo stomaco e la lasciai andare, lei ne approfittò per cercare di colpirmi col paletto, ma io ero troppo veloce.
Lasciò andare il paletto e iniziò a prendermi a calci e pugni. Cavolo mi aveva fatto male! Mi stufai. La presi di peso e la scagliai contro il muro.
Iniziò a sanguinare dalla testa. Rimasi immobile e sconvolto, non volevo ferirla. Lasciai la presa e la fissai negli occhi. Erano verdi, e piccoli. Continuai a fissarla, aveva un naso dritto e perfetto e le sue labbra serrate
erano rosse come il vino. Era bellissima.
"DAI SU FALLO! MORDIMI!"
Gridò con rabbia. Non volevo affatto morderla, anzi. La fissai ancora sconvolto e le sussurrai:
"Mi...Mi dispiace!"
Mi voltai e veloce fuggii, lasciandola sola.

Grazie a
sydney e Magdalena per aver commentato!
e a
genny 63 per averla aggiunta alle seguite! ^^