Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: terryoscar    15/07/2018    9 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il lunedì dell’Angelo

La festa è terminata da un po’, gli invitati si sono congedati, gli orchestrali hanno lasciato il palazzo, il salone è vuoto e con un gran disordine, mia madre ha dato l’ordine alla servitù di andare, perché hanno lavorato per giorni ininterrottamente, ha detto loro che le pulizie sono rimandate all’indomani.
Sono tutti di sopra, almeno credo, Andrè ed io siamo rimasti nel salone, ci guardiamo e sorridiamo.
“Oscar, ma ci pensi … tutto questo è .. per noi! .. Siamo fidanzati .. adesso tutti lo sanno!”
“Andrè, io stento a crederci che tu ed io … Andrè … io ti amo Andrè!”

Lo guardo con incanto, anche lui mi guarda nello stesso modo, lui mi si avvicina e mi sfiora, mi bacia appena. La mia Oscar è tutta rossa in viso, un poco imbarazzata, certo quest’abito le sta d’incanto, ma capisco che non ci sia abituata. Ed io …. io sono attratto dalla sua scollatura, che valorizza così tanto quello che normalmente tiene celato! Vorrei affondarci il viso, sfiorane la pelle …..

“Oscar, anche se gli orchestrali sono andati via, che ne dici di ballare un ultimo ballo?!”
“Vuoi davvero ancora ballare, Andrè? Non ti è bastato ballare la Volta?”
“Oscar credevo che avremmo dato scandalo, e che tuo padre si arrabbiasse con noi, invece si è unito anche lui alla danza più scabrosa del momento ha ha! Allora mia dolce promessa sposa … ti va di ballare un ultimo valzer per ricordare questa indimenticabile serata?”
“Certo che si! Con te ballerei sempre ….”
 
 La voce è un soffio leggero, sul suo viso un sorriso aperto, i suoi occhi brillano …..quanto è bella la mia Oscar! 

Cominciamo a muovere i primi passi, danziamo ….. sono nuovamente tra le braccia di Andrè, che dolce che è il mio Andrè

Oscar è tra le mie braccia, sento il suo profumo, tra un volteggio e l’altro le mie labbra sfiorano il suo collo, sento la sua pelle morbida, lei non sa quanto è sensuale! 

Le sussurro: “Oscar, adesso ho la consapevolezza che non mi accontento più di stringerti tra le braccia e di baciarti … ti desidero … ti voglio … voglio dividere con te le mie notti .. il mio letto …”
“Andrè, lo sai che fin tanto che non saremo sposati, per noi sarà tutto così difficile.”
“Lo so Oscar …”


Andrè arresta il passo, mi sfiora il viso e mi dice: “Quanto sei bella Oscar …”

La bacio ancora ….

Entro distrattamente nel salone per prendere alcune cose, quando vedo mio nipote perdersi con la mia bambina, li guardo di nascosto, mi rallegro per loro e in punta di piedi vado via.



“Oscar ho un idea ..”
“Sentiamo …”
“Preparo della cioccolata e te la porto in camera.”
“Andrè, e mia madre?”
“Tua madre è una donna discreta, magari ci concederà qualche minuto, che ne dici?”
“Va bene Andrè, io intanto vado di sopra a cambiarmi.”
“No no Oscar … ti prego rimani così, sono sicuro che non ti vedrò tanto presto in questi abiti.”
“E va bene Andrè, ti aspetto di sopra con addosso questi abiti … a tra poco Andrè!”
“Faccio in un attimo Oscar!”

La vedo alzare il pizzo della gonna e sale le scale che la portano in camera sua, io mi affretto ad andare in cucina, non c’è nessuno, so come si prepara una cioccolata, l’ho visto fare tante volte dalla nonna . Mi metto ai fornelli e in poco tempo sono pronte le due tazze di liquido bollente.



Sono nella mia stanza, Andrè mi ha chiesto di rimanere con l’abito che ho indossato stasera, però vorrei fargli una sorpresa, mi piacerebbe farmi trovare in camicia da notte però non certo con indosso quella maschile, ma una … di pizzo e molto femminile. 
Ma tra un po’ arriverà mia madre per dormire con me però se le chiedessi ….
Sento bussare.

“Madre siete Voi?”
“Oscar, che bella festa, vero?”
“Si madre, è stata una festa indimenticabile, ma la cosa importante di questa … faccenda, è che sposerò Andrè …. Madre posso chiedervi in favore?”
“Dimmi pure cara …”
“Ecco ….. tra un po’……. Andrè verrà a portarmi la cioccolata, Vi …… Vi dispiace lasciarmi sola con lui ..”
 
Le chiedo un poco imbarazzata.
Vedo mia madre un poco titubante, ma poi mi dice: “Va bene Oscar, Tra un’ora tornerò, spero che tuo padre non vi scopra.”
“Grazie Madre!”

Non faccio in tempo ad uscire dalla stanza, che incrocio nel corridoio Andrè con un vassoio in nano con due tazze di cioccolata.

“Madame Marguérite …”
“Va pure caro, tornerò tra un ora!”
Sorrido e le rispondo: “Grazie Madame!”
“Andrè …”
“Si madame!”
“Questo non significa che potete starvene tranquilli, mio marito potrebbe scoprivi comunque!”
“Si lo so madame … grazie!”
“A tra poco …Andrè!” 

Entro nella camera della mia fidanzata.

“Oscar, posso entrare?”

Oscar mi sorride raggiante.

“Ma certo che si Andrè vieni!”

Chiudo la porta e poso il vassoio sul tavolo, mi avvicino, la stringo a me, la bacio.

Le sussurro appena: “Oscar …”

Ancora un altro bacio, Andrè mi stringe, mi abbraccia e ci sediamo sul sofà, mi da ancora un altro bacio.

Dopo aver bevuto la nostra cioccolata, gli dico: “Andrè, domani ci recheremo in caserma da Alain per la sua scarcerazione, e per comunicargli che la sua punizione continua con un mese a spalare letame nelle stalle.”
“Oscar, quando gli comunicherai della sua scarcerazione, vedrai che ti sarà riconosce, ma un po’ meno quando apprenderà che si dovrà occupare del letame ih ih!”
“Andrè, per tutto quello che ha fatto durante la missione, gli è andata anche bene, un altro Comandante al mio posto, non so quale punizione gli avrebbe inferto!”
“Accidenti Colonnello, siete davvero temibile!”

Non resisto … mi avvicino ad Oscar e la bacio, le sussurro: “Oscar sai cosa ti propongo?”
Gli sorrido. “Sentiamo Andrè ..”
“Domani mattina andiamo via di qui all’alba ….”
“Così presto? Ma noi non dobbiamo mica prendere servizio Andrè!”
“Lo so … ed è proprio per questo motivo, che dico di uscire prima di casa…”
“Non ti capisco Andrè ..”
“Ascoltami … tuo padre sicuramente vorrà venire con noi, ricordi?!! Ci ha detto che verrà a sorvegliarci anche in caserma, e noi sai cosa facciamo almeno domani?”
“Cosa?”
“Fuggiamo praticamente da qui, prima che lui si svegli, e andiamo via … magari prima di recarci in caserma andiamo da qualche parte .. per rimanere un po’ da soli, cosa ne dici?”
“Buona idea Andrè, e per non avere problemi gli diremo che avevamo dimenticato di essere sotto la sua sorveglianza e comunque, se non siamo arrivati prima al Comando è perché ci siamo fermati a Parigi.
Così anche se lui dovesse arrivare prima di noi, avremo un motivo plausibile!”
“Pensi che ci crederà Oscar?”
“Non lo so Andrè, ma sinceramente, non mi interessa ah ah ah!”

Guardo la mia Oscar rapito dalla sua dolcezza, le sussurro: “Quanto sei bella amore mio ….”
La bacio con passione, sfioro la sua pelle candida, profumata di rose. Mi sorride, ricambia il mio bacio, mi accarezza leggera il viso, sento le sue dita sottili sulla mia pelle, leggere. Quanto vorrei sfilarle questo vestito, piano, gustandomi ogni gesto di attesa, sfiorare la sua pelle, baciarla ovunque! Per ora mi accontento di baciare il suo viso ed il suo petto. Guardo le sue mani, l’anello che porta al dito …. simbolo della nostra promessa di vita insieme. Lei mi ha scelto, non finirò mai di adorare questa fiera amazzone, che mi ha scelto come suo uomo.


 
Vorrei sentirlo più vicino, vorrei poterlo accarezzare ovunque, vorrei sentire il suo respiro sulla mia pelle …..e pensare che fino all’altra notte non avrei mai immaginato nulla di simile! Di poter desiderare Andrè così …… e neppure che avesse certi talenti….. sorrido persa in questi pensieri, mentre Andrè mi abbraccia stretta.





Ho indossato la mia camicia da notte, sono seduto davanti al camino acceso, perché non riesco a dormire.
Marguérite si fa scudo con la mia intransigenza per non concedersi, senza pensare minimamente che io ormai sono al limite della resistenza. Stasera ha voluto ballare con me la Volta, solo per il piacere di torturami … è stata davvero diabolica con me, sa perfettamente che muoio dalla voglia di possederla, e lei non curante mi ha torturato con quel dannato ballo … se solo ci ripenso, altro che dormire stasera, sono terribilmente agitato!
Mi alzo nervosamente dalla poltrona, mi aggiro per la stanza, sento di non farcela più desidero troppo mia moglie. Penso a voce alta: “Che ricattatrice che sei Marguérite!”
Ancora più nervoso di prima rovisto in un cassetto alla ricerca di alcune carte e trovo il libro, esclamo: “Ma questo è il libro di Sassoin!”
Guardo la copertina che non è affatto pudica, sorrido, lo sfoglio mi sento attratto dal contenuto, non nego che guardare certe figure mi emozionano, figurarsi poi con l’astinenza che Marguérite ha deciso di infliggermi contro la mia volontà.
Sono in piedi davanti al camino, mi siedo e guardandolo penso: però davvero bello questo libro … illustrazioni perfette, così perfette da sembrare vere … accidenti se continuo a guardare questa roba, allora si che esco fuori di testa! …. 
Non riesco a non guardarlo, mi piace troppo .. però credo che questo libro mi faccia più male che bene, comincio a stare male più di prima … sarei capace di andare nella stanza di Oscar e trascinare la mia amata moglie e portarmela qua! … Oddio ma che dico … se faccio simili pensieri allora si che sto davvero male, ma non mi importa, io continuo a guardarlo e a deliziarmi con questi disegni magnifici e con tutte le descrizione del caso.



Ormai è quasi passata un’ora da quando ho lasciato i ragazzi da soli, devo tornare nella stanza di mia figlia, ma prima voglio passare per quella di Augustin, desidero augurargli la buona notte, spero che così facendo rinsavisca e cambi atteggiamento, e poi so perfettamente che stasera con quella danza, gli ho scatenato ancora di più il desidero. Spero che la mia tattica serva per fare in modo che Oscar dorma da sola e non che sia costretta alla mia presenza.
Sono davanti alla nostra stanza, entro senza bussare e in punta di piedi, voglio fargli una sorpresa.
Guarda il letto e vedo che è ancora intatto, il mio sguardo si posa verso il camino acceso e vedo mio marito seduto di spalle, in poltrona, credo che sia tutto preso dalla lettura altrimenti mi avrebbe sentita entrare.
Sono ormai alle sue spalle, mi rendo conto che davvero sta leggendo ed è davvero assorto da quel libro, ma appena poso lo sguardo sulla pagina vedo delle figure inequivocabili.

“AUGUSTIN!!! …”

Sento la voce di Marguérite alle mie spalle, chiudo immediatamente il libro con forza, scatto in piedi, la guardo spaventato, e nascondo il libro dietro la schiena.

“Ma … Marguérite … co .. cosa ci fai qui?!”
“Cosa c’è Augustin, non ti fa forse piacere vedermi qui?”
“Ce .. certo che si Marguérite .. è .. che .. non ti aspettavo di certo …”
“Me ne sono accorta Augustin! … Augustin …”
“Si cara …”
“Cosa nascondi lì?”
“Lì dove cara?”
“Come dove?! Ma dietro la schiena!”
“Ih ih oh … o si questo … ecco .. vedi … leggevo …”
“Deve essere un libro interessante visto che non mi hai sentita entrare!”
“Ah si .. un poco interessante …”
“Allora sicuramente piacerà anche a me, perché non lo guardiamo insieme?”
“Ecco .. veramente … io .. non ..”
“Ma insomma Augustin, perché balbetti?”
“I .. io? NOO … no ..no .. Marguérite io non balbetto …!!”
Cammino e mi metto dietro le spalle di Augustin, lui tenta di girarsi verso di me ma io glielo impedisco e gli dico: “Dammi quel libro, voglio guardarlo anch’io …”
“No Marguérite no!”
“E invece si Augustin, voglio vederlo anch’io!”

Tento di levarglielo dalle mani, lottiamo, mi fa resistenza, ma alla fine diventa mio, lo sfoglio.

“Uhmmm davvero interessante Augustin … bello, davvero molto bello!”

Vedo mio marito imbarazzato.

“Ma .. Marguérite … dammelo …”
“No! Voglio guardarlo anch’io!”
“Non è una lettura adatta a te, ti ho detto di darmelo!”
“NO!”
“E’ un ordine Marguérite!”
“AUGUSTIN, NON CREDEVO CHE TI INTERESSASSERO CERTI LIBRI!!”
“Sccc ,, non gridare, sveglierai tutti!! Su dammelo!”
“No!”
“E’ un ordine Marguérite!”
“Sono tua moglie Augustin, non un tuo sottoposto!”
“Se fossi mia moglie tu non mi terresti in astinenza, è tutta colpa tua se ricorro a certe letture!!”
“A si?!! E’ così che la metti?”
“Certo Marguérite .. è tutta colpa tua e di nessun altro! Adesso cosa pretendi?”
“Augustin se la metti così, sai che faccio di questo libro?”
“Co .. cosa Marguérite .. quel libro non è mi …”

Vedo Marguérite lanciare nel fuoco il libro con rabbia, io urlo: “ NOOOO … QUEL LIBRO NON E’ MIO MA DI SASSOINN!!”
“Adesso vuoi incolpare quel caro ragazzo pur di nascondere le tue perversioni Augustin?”

Le parole di Marguérite in questo momento mi sembrano superficiali. Mi precipito immediatamente al camino e con l’attizzatoio cerco di recuperare il libro di Sassoin, riesco a tirarlo fuori, spengo le fiamme, ma è un tantino bruciacchiato.

“Cosa hai fatto Marguérite, vuoi capire che non è mio?!”
“Augustin io non ti credo, ma se anche fosse così, non mi aspettavo certo che tu, ricorressi a certe letture, marito mio!!”
Mi avvicino a lei e tento di abbracciarla.
“Marguérite, non ti arrabbiare, piuttosto cerca di accontentarmi.”
“Non ci penso nemmeno, fintanto che mi obbligherai a dormire con nostra figlia, puoi scordarti di avere una moglie! E non ti avvicinare …. All’idea che tu .. che tu … quel libro sconcio … oh Augustin!!”
“Vieni qui, non sfuggirmi Marguérite, ti giuro che non ce la faccio più .. cosa vuoi che ti supplichi, che mi inginocchi?”
“Niente di tutto questo, voglio solo che tu non mi costringa a sorvegliare Oscar e non devi farlo nemmeno tu, hai inteso Augustin?!!”

Vedo mio marito spalancare gli occhi e urlare all’inverosimile: “Oscar … Oscar hai detto? Dov’è? Anzi, dove sono?”
“Chi?”
“Come chi, Andrè e Oscar?”
“Sono in camera a bere una tazza di cioccolato.”
“Cosa? Tu li hai lasciati da soli? E da quanto tempo?”
“AUGUSTIN!!!”
“Sta zitta! Non voglio che con le tue urla svegli tutta la casa!”

Arrabbiato, vedo mio marito uscire dalla stanza.
“Dove vai Augustin?”
“Da quei due, non dimenticare che hanno già assaporato il frutto dell’amore e adesso non ci vuole molto per rifarlo!”
“Augustin, tu dei proprio fuori di te!”

Mio marito non sente ragioni, percorre velocemente il corridoio, io lo seguo, sono dietro di lui, spero che i ragazzi non si facciano trovare in atteggiamenti inequivocabili, altrimenti si che qui si sveglierà tutta la casa!
Vedo Augustin fare irruzione nella stanza di Oscar, senza nemmeno bussare, sotto voce lo richiamo: “Augustin!!”


Andrè ed io chiacchieriamo allegramente davanti al camino, quando sentiamo qualcuno fare irruzione nella mia stanza: E’ mio padre che entra senza alcun riguardo. 

“Padre, ma si può sapere cosa Succede?”

Vedo mio padre sorpreso, immaginava di trovarci chissà in quale atteggiamento, io sorrido e lui è davvero in difficoltà.
“Ecco .. no … io … e … che …”
“Cosa avete Padre, perché balbettate? Avete qualcosa da dirmi?”
“No! Anzi si, domani come abbiamo stabilito dovremo andare in caserma!”
“Lo so Padre … andremo tutti e tre in caserma, come deciso! Avete ancora altro da dirmi?”
“NO! Sssi …”
Guarda Andrè e continua: “Andrè non è più l’ora di intrattenersi nella stanza di una fanciulla, su ragazzo alzati e torna in camera tua!”

Andrè sorride, si alza e dice: “Sissignore agli ordini!”
“Andreeè .. non voglio che tu mi prenda in giro, chiaro?”
“Sissignore, allora io vado a dormire …”
Andrè mi guarda e mi dice: “Buona notte Oscar ….. Buona notte Madame … Generale! …”
Mia madre sorride e gli risponde: “Buona notte figliolo!”

Poi guarda mio padre e gli dice: “Buona notte anche a te Augustin caro!”
Mio marito mi guarda rosso in viso e collerico mi dice: “SE per te può essere una buona notte, allora ti auguro anch’io una felice notte Marguérite!!”

Vedo Augustin lasciare la stanza sbattendo la porta.
Oscar mi guarda e mi chiede: “Madre, cos’ha mio Padre?”
“Niente cara, niente che non ha un uomo a un certo punto della sua vita, quando gli vengono negate alcune cose.”
“Non Vi capisco Madre.”
“Lo capirai Oscar .. lo capirai!!”




E’ ancora buio, all’alba manca ancora un po’, ma io sono già sveglio e indosso la mia nuova divisa. 
Ieri sera avevo detto a Oscar che all’alba saremmo andati via per eludere il Generale, ma il pensiero unito all’impazienza, hanno fatto in modo che mi svegliassi prima. 
Qui a palazzo dormono ancora tutti, compresa mia nonna che è sempre così mattiniera.
Vado in cucina e comincio a preparare la colazione per me e Oscar, e non solo, preparo anche qualcosa da portare via.

Sento dei passi, una voce: “Buongiorno Andrè!”
“Oscar sei già qui, ma non è ancora l’alba!”
“E allora Grandièr, tu che ci fai qui? E a quanto vedo hai già preparato la colazione e la borsa piena di cibo!”
La guardo, le sorrido.
“Speravo che tu non aspettassi l’alba per partire e così … ma su sbrighiamoci a fare colazione, non vorrei che tuo padre avesse il nostro stesso pensiero!”
“Andrè, io temo proprio di si, sai che ti dico? Prendiamo qualche mela e la mangiamo in fretta prima di arrivare alle scuderie, tanto la borsa a quanto vedo è piena di viveri, andiamo via da qui immediatamente!!”
“Hai ragione amore, non vorrei che qualcuno per un qualsiasi motivo ci sorprendesse. Su andiamo!”

Andrè afferra la borsa dei viveri e usciamo dal retro della cucina, addentiamo velocemente una mela, e a passo marziale ci dirigiamo verso le scuderie.

“Andrè avevi già sellato i cavalli! Ma si può sapere a che ora ti sei svegliato stamattina?”
“Sicuramente molto prima di te ah ah! … Su dai Oscar andiamo!”

Montiamo a cavallo e scappiamo via da palazzo Jarjayes.

Non è ancora l’alba che Andrè ed io siamo tornati nuovamente al casino di caccia della famiglia, portiamo dentro  il necessario e sistemiamo il tutto.
Non faccio in tempo a chiudere la porta che Andrè mi afferra per un braccio e tira a se, comincia a baciarmi e a sussurrarmi parole d’amore. In breve tempo ci ritroviamo nel letto nudi abbracciati e a ricambiarci amore senza risparmiarci.




E’ mattina il sole ormai è alto quando schiudo gli occhi, mi giro nel letto e non trovo mia figlia Oscar.
Mormoro appena: “Si è già alzata, Oscar non cambierà mai le sue abitudini di soldato!” Chiudo gli occhi e penso ad Augustin e a quando lo stia facendo tribolare.
Sorrido e continuò a mormorare: “EH .. Augustin … vedremo che vincerà la guerra, se tu o io!!”
Dopo aver fatto queste riflessioni, sento un tocco deciso alla porta.
“Avanti.”
“Bu .. buongiorno Marguérite …”
“Buongiorno a te caro, come mai sei qui?”
“Debbo andare in caserma con Oscar e Andrè, sai ……. per la questione di Sassoin e …”
“Si ma tu cosa c’entri? La questione riguarda nostra figlia, è lei il Comandante di quel ragazzo non tu!”
“Si si lo so … ma io li devo accompagnare!”
“Cosa? E’ per quale motivo?”
“Perché non voglio che vadano da soli, sai, potrebbero fermarsi da qualche parte e … insomma tu hai capito benissimo, farebbero quello che tu mi neghi e che, a me, spetta di diritto!”
“Diritto dici? Augustin, i diritti si conquistano non si pretendono!”

Vedo la mia Marguérite alzarsi dal letto, ha indosso una camicia da notte molto ammiccante, forse è il mio desiderio che me la fa vedere così, perché fino adesso non facevo nemmeno caso all’abbigliamento notturno che indossava, avanzo verso di lei e l’abbraccio.


“Ascoltami mia dolce Marguérite, perché non … ti concedi a me … adesso … ora … ti prego!!”
“Ma Augustin .. hai dimenticato che siamo in camera di nostra figlia?”
“Si si si hai ragione. Allora andiamo di la, nella nostra … ti prego Marguérite …”
“Beh si Augustin, si potrebbe fare … ma alle mie condizioni però…”
La stringo a me con passione .. ardore, le chiedo: “Quali condizioni Marguérite, lo sai che ti concedo tutto ciò che vuoi, l’importante è che tu giaccia con me!”
“Davvero Augustin?!!” Allora ti prendo in parola …”
“Si si si .. tutto quello che vuoi .. ti voglio Marguérite …”
“Allora non assillerai più i ragazzi, vero Augustin?”
Mi allontano appena da Marguérite e batto un piede per rabbia e impreco: “Oh Santo Cielo Marguérite, ti pregooo!! Chiedimi tutto, tutto ciò che vuoi, ma meno che quello!”
“ Allora non se ne fa niente!”
“NO NO NOOOO!! Dove vai?!
“Dietro il paravento, Augustin, a cambiarmi!”
“No no non voglio, vieni qui!!!”
“Sei un tantino agitato marito mio, forse è colpa di quel libro? Ti ha fatto fare dei sogni agitati?”

Guardo Marguérite allontanarsi e nascondersi dietro al paravento, vedo dal separè lanciare via la camicia da notte … è chiaro ,la sua è una dichiarazione di guerra … una sfida che io non voglio perdere.
Non resisto, mi precipito dietro il separè, la guardo e mormoro: “Sei bellissima!!”
“Augustin, va via, tu non devi stare qui!”
“Sono tuo marito e ho tutto il diritto di stare qui a guardarti!”
“E se dovesse arrivare Oscar?”
“Che arrivi pure, tu sei mia moglie, è lei che non può fare certe cose visto che non è ancora una donna sposata!”
“Augustin, sei rimasto un uomo all’antica, marito mio devi modernizzarti un poco!”
“Si si .. prometto che lo farò, ma adesso fatti abbracciare, e lasciati baciare …”
“Ma Augustin, sono nuda!!”
“E ciò che voglio ed è così che devi rimanere, aspetta che vado a chiudere la porta.”

Lascio la mia amata dietro al paravento e mi precipito per dare la chiave, quando vedo la porta aprirsi, è Sabrina che porta la colazione.
Appena mi vede mi dice: “Oh scusate Generale io …… ho portato la colazione per Vostra moglie e Oscar.”

Sento la voce di Sabrina e immediatamente la chiamo: “Sabrina …”
“Si madame ..”
“Vieni qui per favore, devi darmi una mano ad allacciarmi il vestito.”
“Ora arrivo madame!”

Vedo Sabrina andare dietro il paravento con mia grande sofferenza, capisco che non riuscirò nemmeno oggi a convincere mia moglie a cedere, e con rassegnazione le chiedo: “Sabrina sai dov’è mia figlia Oscar?”
“No Signore, non l’ho ancora vista.”
“Forse è di sotto vado a cercarla …. A dopo Marguérite ..”
“A dopo caro!”
Esco dalla stanza e borbotto: “ A dopo caro … si si ma quando? Quando avrò un collasso?”

Percorro il corridoio e vedo i nipoti aggirarsi per il palazzo e chiedo: “Avete visto Vostra zia Oscar?”
“No nonno, non l’abbiamo vista!”
“E lo zio Andrè?”
“Nemmeno lui!”
“Va bene, va bene ho capito!”

Scendo in cucina, chiedo di loro, ma nessuno sa niente, comincio a dubitare, il sospetto si fa largo nei mie pensieri. Mi precipito alle scuderie e trovo Jacques lo stalliere e chiedo: “Hai visto per caso mia figlia Oscar e Andrè? “
“No signore, e non ci sono nemmeno i loro cavalli.”
“CO .. COSA?!! E DOVE SONO ANDATI?”
“Non lo so Signore, io sono nelle scuderie dall’alba e i loro cavalli non c’erano.”
“COSA? MALEDIZIONE .. ME L’HANNO FATTA ANCORA!!”
“Cosa Vi succede Signore?”
“STA ZITTO TU, PENSA AGLI AFFARI TUOI E VEDI DI SELLARMI IL CAVALLO … SU MUOVITI SBRIGATIIIII!!!”
“Si signore!”
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: terryoscar