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Autore: Grell Evans    16/07/2018    1 recensioni
Temari decide di trasferirsi a Konoha per chiudere un capitolo lungo e buio della sua vita sentimentale che l'ha turbata e delusa profondamente. 
Shikamaru apatico e scostante appena la incontra le si avvicina, affascinato, dalla sua bellezza sconosciuta.
Tra di loro tutto sembra incominciare in modo tranquillo e delicato, ma c'è qualcosa che turba le loro giornate o per meglio dire, qualcuno.
E quel qualcuno non sarà gentile, nè comprensivo; non avrà intenzione di lasciare Temari senza di lui, piuttosto la morte.
 
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quando varcò la porta d’ingresso era già l’alba, i tiepidi e timidi raggi solari filtravano già tra i rami degli alberi e un leggero tono di giallo già decorava il cielo.
Schiacciò la sigaretta quasi arrivata alla fine prima di entrare in casa e inspirò una bella boccata di aria fresca, si sentiva più tranquillo del solito e stranamente sereno.
- Ti sembra l’ora di rincasare? – una voce femminile lo colse appena chiuse la porta.
- Buongiorno mamma. – rispose piano.
- Sono le cinque, ma dico io… - lo rimproverò appoggiando entrambe le mani sui fianchi.
- Ti prego. – disse seccato Shikamaru massaggiandosi la fronte con due dita. – Non farmi la predica, vorrei recuperare almeno qualche ora di sonno. –
- Certamente figliolo, dopo una notte passata nel letto di chi sa quale fanciulla è anche normale voler dormire un po’. – lo incalzò la mamma con lo sguardo di chi ha capito tutto fin dall’inizio. – Il livido sul tuo collo parla chiaro. – aggiunse Yoshino indicando la macchia violacea alla base del collo del figlio.
Shikamaru arrossì lievemente e distolse lo sguardo sfiorandosi con i polpastrelli il sospetto punto che la madre aveva notato. – Dannata Seccatura. – sussurrò piano.
Yoshino sorrise allontanandosi in direzione della cucina canticchiando un motivetto allegro intenta a preparare del tè. – Dai tesoro, non mettere il muso. – gli disse con un finto tono supplichevole.
- Non ti sfugge mai niente. – replicò il ragazzo grattandosi la nuca.
- Proprio nulla. – confermò la donna con un occhiolino. – Prima di metterti nel letto fatti un bagno. – lo ammonì guardandolo imboccare le scale.
- Che seccatura. – sussurrò mentre cercava invano di raggiungere la sua stanza da letto.
 
 
***
 
 
Al suo risveglio Shikamaru non era più con lei. Lo percepì ancora prima di aprire gli occhi perché l’altra metà del letto era fredda e cercandolo con la mano aveva trovato solo il materasso. Cercò di avvolgersi nel lenzuolo per riacquisire un minimo di calore dato che aveva dormito nuda per tutta la notte e poté constatare che il profumo del ragazzo aveva invaso tutto il completo da letto. 
Si strinse ancora più forte nel lenzuolo come a voler abbracciare il corpo di lui e sentirlo ancora vicino, poi si stiracchiò e decise di alzarsi, accorgendosi che ormai il sole era piuttosto alto.
Trovò ordinati sulla sedia il pigiama e l’intimo e se ne meravigliò visto che la notte prima erano finiti per terra; mentre li indossava le venne da sorridere ad immaginare Shikamaru che raccoglieva le sue cose e le metteva in ordine a chissà quale ora del mattino.
Scese a piedi scalzi in cucina cercando qualcosa da mangiare e si rese effettivamente conto che erano le prime ore del pomeriggio e se ne meravigliò; non aveva mai dormito così tanto in vita sua.
Un bigliettino, fermato da una calamita a forma di coccinella sullo sportello del frigo, catturò la sua attenzione. Karui le aveva lasciato un messaggio per non disturbarla dove le comunicava che sarebbe tornata dopo le cinque del pomeriggio in tempo per prepararsi per la festa che si sarebbe tenuta quella sera stessa al quartiere Yamanaka.
- Qua a Konoha hanno sempre qualcosa da festeggiare? – domandò sottovoce a sé stessa mentre con un bel sorriso tornava in camera sua.
 

 
***
 
 
Qualche ora dopo si ritrovarono a fare le corse per tutta casa, avanti e indietro, dai bagni alle camere da letto. Karui intenta a piastrarsi i lunghi capelli rossi quasi si scottò per la fretta mentre Temari non aveva ancora deciso cosa indossare per l’evento e non le rimaneva molto tempo. L’unica cosa di cui era consapevole era che doveva scegliere un vestito dato che il dress code lo richiedeva, anzi, Ino lo richiedeva.
Guardò sul letto le sue tre scelte per la serata; il primo vestito era bianco, in seta, corto fino al ginocchio e aderente con un bello scollo a cuore ma le sembrò troppo da matrimonio. Il secondo, viola, lasciava la schiena scoperta e cadeva lungo fino alle caviglie stringendosi sul seno e scivolando morbido sul resto del corpo che le parve però troppo elegante. Decise per il terzo, stretto in vita con una gonna svasata corta un pollice sopra il ginocchio, di un bel turchese, mono spalla.
Quando uscì dalla sua camera Karui era intenta a camminare sui tacchi in mezzo al corridoio con indosso un vestito color crema che sotto al seno si stringeva con una cintura di brillanti e poi cadeva morbido fino a poco sopra il ginocchio in una gonna vaporosa e svolazzante.
- Sembri un t-rex. – affermò Temari guardando l’amica, sorridendo.
- Sempre simpatica. – ribattè con una smorfia. – Dannata Ino e i suoi vestiti eleganti che obbligano l’uso dei tacchi. -  aggiunse irritata.
- Non fare la drammatica. – disse incrociando le gambe in perfetto equilibrio sui suoi trampoli. – Il segreto è in un tacco non troppo fino e in un bel plateau che compensi l’altezza. – continuò piroettando su sé stessa.
- A te gira bene perché hai ricevuto le tue dosi di endorfine. – asserì seccata.
- Eh? – domandò arrossendo leggermente.
- Fai l’innocentina con qualcun altro. – disse con uno sguardo malizioso. – Forza andiamo! – continuò prendendola per mano e trascinandola fuori casa senza dare neanche il tempo all’amica di rispondere.
Quando giunsero a casa Yamanaka tutto era pronto, perfettamente decorato con un tripudio di fiori di qualsiasi colore e forma, i giardini erano una tavolozza di meravigliose sfumature e ne rimase colpita; a Suna non esistevano cose del genere siccome la terra non era affatto fertile. Vennero accolte da Ino che, felice, accoglieva gli ospiti insieme a un ragazzo piuttosto pallido e dagli occhi neri come l’inchiostro che aveva capito chiamarsi Sai.
- Ehi Seccatura. – una voce a lei molto familiare la destò dal suo osservare la moltitudine di fiori intorno a lei.
- Ehi. – rispose con un sorriso sereno mentre i suoi occhi scrutavano meravigliati la bellezza che il ragazzo sprigionava con indosso una camicia bianca decorata con sottilissime righe celesti verticali e pantaloni color beige. – Dovresti vestirti più spesso così. – asserì aggiustandogli il colletto della camicia.
- Dici? – domandò ironico. – Tu, invece, sei semplicemente bella. – le sussurrò avvicinandosi al suo orecchio.
Temari arrossì e cercò di nascondersi nell’incavo del suo collo. - Sei sempre esagerato. –
- Non fa parte della mia natura, sono solo sincero. – le carezzò una guancia cogliendo il momento in cui poteva essere sicuro che nessuno li stesse osservando.
Fu felice di essere lì, di poter ricevere quella carezza, mentre lo guardava in quegli occhi scuri così profondi e sensuali, non credeva a quello che stava vivendo, le sembrava irreale.
- Ma quanto siete dolci? – domandò una voce maschile che Shikamaru associò in un nanosecondo al volto di un ragazzo biondo dagli occhi azzurri.
- Ma quanto sei fastidioso? – ribattè Shikamaru guardandolo storto.
Poco dopo spuntò anche Hinata, avvolta in uno splendido abito rosa cipria satinato, facendo timidamente capolino da dietro le spalle di Naruto.
- Lasciali stare… - gli sussurrò all’orecchio mentre gli carezzava la nuca.
Il ragazzo si voltò verso la fidanzata armato di un bellissimo sorriso. – Vorrà dire che li trascineremo con noi in pista! Venite che si balla fuori al giardino! – esclamò prendendo con la mano sinistra Hinata e con la destra Shikamaru che si portò dietro pure Temari attaccata al braccio.
- Sei veramente incorreggibile. – sibilò il Nara con un mezzo sorriso.
Poco dopo, la musica che prima sentivano lontana, una volta fuori, era sparata a un volume altissimo e subito si ritrovarono immersi nella folla che spensierata ballava più o meno a ritmo. Naruto assumeva movenze non ben identificate ma che nel complesso apparivano buffe ma adatte alla musica mentre Hinata, timidamente, muoveva i fianchi e le braccia cercando di non dare tanto nell’occhio, poco più in là Ino ci dava dentro con Sai tra baci appassionati e balli durante i quali il ragazzo le fungeva da palo per le sue mosse sensuali, Shikamaru sarebbe voluto volentieri evaporare in un luogo più tranquillo lontano da quella bolgia ma Temari adorava ballare e non si voleva perdere lo spettacolo di quel corpo formoso muoversi in quell’abito turchese a pochi centimetri da lui, Karui, mano nella mano con Choji, sorrideva allegra mentre canticchiava e mostrava al ragazzo come muoversi a ritmo, al loro fianco Rock Lee, più che ballare, univa le arti marziali ad alcune mosse di danza in un complesso davvero curioso, mentre Neji e Ten-Ten lo guardavano ridendo e battendo le mani a ritmo, Sasuke dava l’idea di volersi suicidare mentre Sakura cercava di coinvolgerlo il più possibile muovendogli per lui le braccia seguendo il ritmo, Kiba, scatenato come un animale selvatico, ballava concentrato sulle sue mosse sexy e un po’ aggressive attirando l’attenzione delle ragazze intorno a lui, ammaliate dai pettorali che la camicia mezza sbottonata mostrava, Shino, dal cantosuo, muoveva impercettibilmente i piedi guardando l’Inuzuka scatenarsi in quel modo scomposto con un’espressione tra lo sconvolto e il rassegnato.
La serata procedeva spensierata e allegra ed Ino ne era entusiasta, tanto da dare il tormento ad ognuno dei presenti chiedendo se si stessero divertendo e se la festa fosse di loro gradimento dato che era il primo anno che l’aveva organizzata interamente lei.
- Shika, vado a prendere qualcosa da bere. – gli disse all’orecchio Temari in modo che potesse sentirla. – Tu vuoi qualcosa? –
- Se c’è un bicchiere di birra, volentieri. – rispose mordendole un lobo.
Lei rabbrividì e si scansò di poco per guardarlo negli occhi. – Torno subito. –
- Ti accompagno? –
- Devo andare a prendere due drink mica sto partendo per una missione di livello S. – disse alzando un sopracciglio e sorridendo leggermente.
Shikamaru fece spallucce, in fondo si aspettava una risposta simile da una tipa come lei. – Ti aspetto qua con Choji e Karui. – concluse dandole un bacio leggero sulle labbra.
Allontanatasi dalla folla proseguì sulla passerella che portava all’ingresso di casa Yamanaka dove Ino aveva sistemato cibo e bevande a non finire. Lì c’era molta meno gente, il posto adatto per chi voleva passare una serata tranquilla e fare due chiacchiere con qualcosa da bere in mano. Le venne in mente, mentre si avvicinava al tavolo dei drink, che le conveniva andare prima al bagno, così proseguì oltre e seguì le indicazioni verso la toilette.
Imboccò un corridoio lungo, decorato con quadri rappresentanti le generazioni passate del clan Yamanaka, poi girò a sinistra.
- Sabaku No Temari? –
- Mh? – si voltò di scatto, sentì qualcosa colpirle forte la nuca, poi tutto divenne nero.
- Buonanotte, principessa della Sabbia. -



G/E - L'angolo dell'autrice.

Innanzitutto mi scuso per i dodici giorni di attesa - scansa pomodori e ortaggi di ogni tipo - ma tra la scarsa ispirazione per questo capitolo (che mi convince a tratti, ma abbiate pietà, è un capitolo di transizione necessario), i lavori di ristrutturazione a casa e altre millemila cose sono riuscita a produrre qualcosa che a grandi linee mi soddisfa e che può aprirmi la strasa per i prossimi capitoli. So anche che è piuttosto breve rispetto ai cinque capitoli precedenti e mi scuso anche per questo.
Ora evaporo, alla prossima, Grell.

 
  
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