Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: terryoscar    18/07/2018    9 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il conte e la contessa de Jarjayes
 


Il temporale è inarrestabile, Augustin è sul ciglio della porta, guarda il cielo e mi dice: “Marguérite siamo rimasti prigionieri del temporale, i nuvoloni sono carichi di pioggia, non smetterà per adesso!”
Mi siedo su una panca che è innanzi a un tavolaccio di legno, gli dico: “Augustin, vuol dire che passeremo un po’ di tempo a parlare come non accade da tempo.”
Augustin si volta verso di me, mi guarda e dice: “Marguérite, in queste scuderie abbiamo concepito Joséphine ………”


Mi alzo dalla panca e mi avvicino a mio marito.


“Augustin siamo stati felici, non  possiamo negarlo, l’unico neo del nostro matrimonio è stato quello di non avere avuto un figlio maschio, vero Augustin?”
“Si … Ho sofferto molto per questa … mancanza …”
“Sei sempre stato convinto che sia stata io l’unica responsabile della figliolanza femminile!”
“E’ così Marguérite, nella famiglia Jarjayes ci sono state nascite prevalentemente maschili, quindi non è a me da addebitare la mancanza di figli maschi …. Ma questo Marguérite, non significa che non ti ho amata, anzi, io ti amo ancora, anche se sono passati quasi quarant’anni!”

Un lampo seguito da un tuono illumina le scuderie, mio marito si avvicina, mi guarda e con sguardo severo mi dice: “Con Oscar ho sopperito alla mancanza di un figlio maschio, forse non avrei avuto tante soddisfazione da un erede maschio, quanto ne ho avute da lei ……. è solo che alla fine mi sono reso conto che comunque rimane una donna e quel suo stato femminile comunque mi desta preoccupazione.”
“Non capisco di che genere di preoccupazioni tu parli Augustin.”
“Come Marguérite, il suo matrimonio con Andrè per me è una preoccupazione …”
“Ma cosa dici Augustin?!! Io sinceramente non capisco da dove nasca tutta questa tua apprensione, fortunatamente nostra figlia sta per sposare un bravo ragazzo, di cui è innamorata e che la ama, molto!”
“Si si .. su questo non ho alcun dubbio … anzi … però Marguérite, non si sono comportarti come avrebbero dovuto fare, loro hanno … fatto …. Ehmm….”
“Ti prego Augustin non rincominciare con questa storia.”
“Marguérite Marguérite, se lo hai dimenticato, quei due hanno consumato prima del tempo, l’hai forse dimenticato? Spero solo che nessuno ne venga a conoscenza …. Soprattutto non vorrei che lo venisse a sapere tua figlia Luisa, altrimenti, potrebbe scatenare un vero putiferio, e quel … bonaccione di suo marito riesce a sopportarla e poi sono sposati da diversi anni e quei due ancora non hanno avuto figli, sicuramente è da attribuire a lui il problema, visto che nella famiglia Jarjayes la prole è sempre abbondata, magari di figlie femmine, ma è abbondata!” 
“Augustin! Tu non sai cosa dici …..… e poi anche nella famiglia di Maxim hanno tutti avuto la discendenza, come puoi dire una cosa simile!!”
“Marguérite, tu hai lo spirito di contestazione, peccato che tu lo usi sempre e soltanto contro di me.”
“Non ti domandi perché? Forse perché molte volte hai fatto delle scelte che vanno aldilà della logica …”
“Io illogico? …. Forse ti riferisci al fatto che abbia tirato su l’ultima delle tue figlie come un maschio?”
“Ti pare normale Augustin?”
“Certo che si, nella casa di un Generale c’è bisogno di un figlio maschio, e non avendomelo dato mi sono sentito costretto a fare una scelta simile!”
Ribatto tutto impettito e sicuro di me.


“Però a distanza di trent’anni sei punto e a capo con questa tua fissazione, guarda adesso, stai tormentando nostra figlia con questa storia della tua discendenza … che sinceramente trovo superata.”
“Non è così, voglio che quei due, appena si sposano, mi diano immediatamente un erede maschio che porti il nostro nome, e su questo non si discute Marguérite!!”
“E se dovessero arrivare delle femmine, come è successo a noi? … In quel caso cosa faresti?!!”
“Non scherzare Marguérite!! Oscar non è una donnicciola qualunque, se non fosse per quel piccolo dettaglio che le manca, sarebbe un maschio a tutti gli effetti, non vedi come comanda e che tempra possiede? E’ tutta suo padre …... e poi basti guardare come si comporta con Andrè, lui da l’impressione della donna e lei dell’uomo, quindi sotto questo aspetto mi ritengo tranquillo, e non dirmi altre assurdità che non voglio ascoltare Marguérite!!” 
“Augustin, cosa pensi? Che la sottomissione che vedi in Andrè sia dovuto al fatto che ami Oscar?”
“Ma no cosa dici?! Anch’io ti amo Marguérite e tra noi l’uomo sono io non certo tu, c’è una bella differenza tra me e Andrè!!”

Guardo mio marito, e ascolto le sue parole senza senso, gli chiedo: “Ma è mai possibile che tu pensi davvero quello che dici?”
“Ti sembra che io stia scherzando Marguérite?!”
“Certo che no, ed è per questo che mi preoccupo …… Augustin!…”
“Marguérite su una cosa dobbiamo preoccuparci, ed è quella che ci dobbiamo assicurare che quei due si diano da fare dopo il matrimonio … ininterrottamente, senza che pensino ad altro, a costo di chiuderli a chiave in una stanza e passargli solo il cibo!”
“Tu sei pazzo Augustin!”
“Tu sei la folle Marguérite, non ti piacerebbe avere un bellissimo nipote da tua figlia? E poi li segregherei solo per il tempo necessario, a concepimento avvenuto, poi potranno fare ciò che vogliono, anche dormire in stanze separate .. ah….naturalmente dopo che mi avranno dato cinque o sei eredi maschi.”
“Augustin la vedo male, temo che se non cambierai atteggiamento con Andrè e Oscar io dormirò nella dependance e stavolta non mi farò abbindolare più!”
“No NO NO … COSA DICI MARGUÉRITE?!!”
“Tu cominci a sragionare Augustin, cosa mi avevi promesso poco fa, che li avresti lasciati in pace.”
“E lo farò, vedrai questi due mesi di preparazione al matrimonio, starò buono e non dirò una sola parola, ma permetti che desideri dei nipoti, non è un desiderio legittimo da parte mia?”
“Si ma ..”
“Ma niente Marguérite, VOGLIO L’EREDE, ANZI, GLI EREDI E COSI’ SARA’!!”


Vedo Marguérite allontanarsi da me e guardare fuori la porta.

“Augustin piove appena, io rientro.”
“Aspetta che andiamo via insieme.”

Poso il braccio sulle spalle di Marguérite e lasciamo le scuderie abbracciati stretti, il quel posto dove ha ricambiato tante volte la mia passione.

“Augustin anch’io voglio dei nipoti da mia figlia però …”
“Però niente, lo vedi concordi con me … è solo che non mi sta bene che … loro … abbiano già ….”
“E basta!! Hanno semplicemente fatto quello che abbiamo  fatto noi, è mai possibile che tu batta sempre sullo stesso argomento?!! … E poi, prima ti preoccupavi che Andrè non fosse in grado di fare il suo dovere, e adesso che l’ha fatto hai da ridire che l’abbia fatto, ma insomma Augustin lasciali in pace!”
“Povero me, nessuno che mi capisce! Eppure io non chiedo molto …..solo due mesi di astinenza per quei due …. hanno aspettato tanto …..cosa può mai essere aspettare ancora un paio di mesi! Uff …. questi giovani …. così impazienti! Su Marguérite rientriamo.”



Entriamo in tutta fretta in casa, varchiamo la porta del salone e troviamo tutta la famiglia riunita davanti al camino, tutti gli sguardi sono puntati su di me, la prima a parlare è mia nipote Elisabette.
“Nonna, nonno, ma si può sapere dove Vi siete nascosti, Vi abbiamo cercati dappertutto e non Vi abbiamo trovati!”
Joséphine incalza divertita: “Su lascia stare i nonni, evidentemente, avevano da discutere certe questioni e non potevano certo farlo in casa, vero Padre?”

Vedo Marguérite arrossire, mia figlia Joséphine è davvero inopportuna con la sue congetture, riesce sempre a mettere tutti in difficoltà, e poi cosa significa quel sorriso malizioso , nemmeno se sapesse cosa abbiamo fatto.

“Allora Madre, tutto bene?”
“Certo che si Joséphine … E Oscar?”
“E’ di sopra, lei e Andrè erano bagnati fradici, spero solo che non si ammalino.”
Marianne interviene: “Madre tra un po’ ci serviranno il pranzo, ho dovuto dare io le disposizione dato che non Vi abbiamo trovata da nessuna parte.”
“Ecco … hai fatto benissimo cara … e poi io e tuo padre, abbiamo passeggiato in giardino e il temporale ci ha colti alla sprovvista e siamo rimasti prigionieri nella scuderie … ecco!”
Silvia ribatte: “Meglio così Madre, noi eravamo tutti in pena per Voi!”
Augustin tossicchia e interviene: “Marguérite, a quanto pare adesso sono loro che si preoccupano per noi! … Bene io vado nello studio, appena è pronto il pranzo avvisatemi.”

Vedo Augustin lasciare in tutta fretta il salone, capisco che si sente a disagio, e a passo marziale va via.


“E’ meglio che mi allontani più in fretta possibile dalle quelle arpie delle mie figlie, prima che mi leggano in faccia ciò che io e Marguérite abbiamo fatto! Però Joséphine sembrava che fosse a conoscenza di …. Ma no, lei è sempre stata così sfrontata a differenza di Oscar, comunque è meglio filarsela.



“Oscar eri fradicia, rischi davvero di ammalarti!”
“Ma no Sabrina, sono stata in condizioni peggiori …… Sabrina stasera Alain sarà qui a palazzo.”

Lo sguardo di Sabrina si illumina.
“Davvero Oscar?!”
“Si, ho firmato l’ordine di scarcerazione stamattina, gli ho detto che potrà venire tranquillamente qui non c’è alcun problema.”
“Oh Grazie Oscar!”

“Sento bussare.

“Andrè sei tu, entra!”
“Oscar come va?”
“Come vedi, mi asciugo i capelli davanti al fuoco.”
“Vorrei farti compagnia.”

Sabrina sentendosi di troppo, avanza e dice: “Bene io vado a dopo .. e grazie ancora Oscar!”
“A dopo Sabrina!”

Sabrina tira a se la porta e rimango solo con Oscar.


“Si riferiva ad Alain, vero?”
“Si, le ho detto che stasera sarà qui.”

Vedo la mia bellissima donna davanti al fuoco ad asciugarsi i capelli, lei forse non sa nemmeno quanto è sensuale, non resisto, mi avvicino, la stringo a me, e poso le mie labbra sulle sue, in poco tempo questo piccolo bacio si trasforma in un bacio appassionato. Le mie mani le percorrono la schiena, tenendola stretta a me, riesco a percepire le forme del suo splendido corpo attraverso questo abbraccio.

Passo davanti alla porta della camera di mia sorella Oscar, so che è in camera sua, che strano tutto questo silenzio, decido di entrare con una scusa qualsiasi, magari la trovo in qualche atteggiamento compromettente con Andrè … apro lentamente la porta, e vedo che è in compagnia di Andrè e si baciano, e che bacio! Questi secondo me sono andati ben oltre alle tenerezze … è così evidente! 
Lo sapevo!! Che rabbia, solo a me non è stato concesso nulla!

“Luisa hai finito di spiare nostra sorella? Ma non hai proprio nulla da fare sorellina?”
“Jo .. Joséphine … non è come pensi tu … ecco io … dovevo parlare …... con Oscar e così …”
“Ah ah si si ci credo … eccome se ci credo! … Adesso Luisa, non provare a spargere zizzania con nostro padre, piuttosto se non hai nulla da fare chiuditi in camera con Maxim e cerca di divertirti!”
“Oh!! Ma tu …. Joséphine sei una spudorata! Ma come osi parlare così a ……a tua sorella?!”
“Perché Luisa, forse vi guardate solamente negli occhi tu e tuo marito? Be’ io ti assicuro che faccio altro e non solo io!”
“Joséphine sei una sfacciata!”
“E tu un’intrigante!”

“Andrè hai sentito … delle voci davanti alla porta!”

Mi alzo e vado a vedere cosa succede.

“Joséphine, Luisa, cosa fate, state litigando?”
“Ma no Oscar cosa dici, ti pare che io sia una persona litigiosa?”
“Certo che no Joséphine … però …”
“Però niente!”

Luisa si allontana senza dire una parola e Joséphine divertita incalza: “Posso entrare in camera tua, oppure tu e Andrè siete un tantino occupati?!!”
“Ma no, cosa dici entra pure!”

Faccio il mio ingresso nella stanza, e appena vedo Andrè lo saluto.
“Ciao Andrè, tutto bene?”
“Joséphine! Certo che si.”
“Certo Andrè che tu ed Oscar vi siete ridotti come due pulcini bagnati ah ah! .. Siete davvero incredibili!”
“Il temporale ci ha preso alla sprovvista Joséphine.”
“Si si ho capito benissimo! Ascolta Oscar, debbo darvi una notizia che ti farà piacere sicuramente …”
“Di cosa si tratta?”
“Dunque …... tu sicuramente, ti sarai accorta che nostra madre è in continua lotta con nostro padre, per via del suo atteggiamento che ha per voi due … bene adesso potete stare un poco più tranquilli, perché secondo me, nostra madre l’ha spuntata, eccome se l’ha spuntata …”
“Non ti capisco Josefhin, spiegati.”
“Dunque, nostra madre si è negata a nostro padre per tutti questi giorni ricattandolo …”
Sento tossicchiare Andrè che dice: “Scusatemi credo di essere di troppo, a dopo Oscar!”
Joséphine afferra la mano di Andrè e dice: “Vieni qua cognato, dove vai, l’argomento riguarda anche te!”


Joséphine mi impedisce di andare trattenermi per mano.

“Dicevo Oscar … io e Nanny, stamattina cercavamo nostra madre e non l’abbiamo trovata da nessuna parte, e Jacques ci ha detto che era con nostro padre nelle scuderie, tua nonna Andrè era sicura che stessero litigando, e invece no! …. Li abbiamo sorpresi in flagrante … Erano sul pagliaio a …”
Andrè imbarazzato mi interrompe: “Joséphine io devo andare.”
“No ma dove vai, resta qua, non ho ancora finito! Insomma dopo giorni di astinenza per nostro padre, nostra madre si è concessa …”

Vedo la mia Oscar arrossire e balbetta: “J … Joséphine … tu … tu …..pensi che sia stato a causa mia?”
“Oscar, sorellina cara, è mai possibile che tu non capisca ancora certe cose? Certo che è stato a causa tua, e se nostro padre ha ottenuto quello che agognava da nostra madre, è perché nostra madre ha ottenuto da nostro padre ciò che voleva, capito adesso? Quindi Voi due potete stare un po’ più tranquilli!”
“Joséphine ma tu … cioè….. loro vi hanno viste?”
“Ma certo che no! Io e Nanny siamo andate via in silenzio come siamo entrate, e poi erano così impegnati che non potevano certo accorgersi di noi Ah Ah!”
“Joséphine ti prego!!”
“Ma dai Oscar, non è il caso di sentirsi a disagio! … Senti, però non ho resistito, appena li ho visti entrare nel salone, qualche battuta gliel’ho fatta, e nostro padre è scappato via immediatamente ah ah ah!”
“Joséphine per favore!!”
“Si si sorellina, non dico più niente va bene, comunque io vado …... ci vediamo a pranzo, a dopo!”

Andrè ed io ci guardiamo con disagio mentre Joséphine esce dalla mia stanza canticchiando.

“Oscar, tua sorella è davvero incredibile!”
“Andrè spero che non metta in imbarazzo mia madre, la conosco, si divertirà a fare un mucchio di domande.”
“Non credo che le faccia a tua madre.”
“Invece si, lei è sempre così … ma non so nemmeno come definirla!”
“Certo che è completamente differente dalla mia fidanzata!”

Andrè mi guarda con tenerezza e mi bacia ancora.


Abbiamo appena finito di pranzare, in pochissimo tempo nel palazzo non c’è anima viva, tutti sono andati nella loro camere, Andrè ed io siamo rimasti in salotto, non c’è nessuno, gli dico: “Andrè sono davvero stanca, mi sono svegliata molto presto … e non solo io anche tu hai l’aria stanca … ho bisogno di riposare, e tu?…”
“Oscar mi guardi in un modo!”
“Andrè tu … tu non vuoi riposare?”
“Certo che si, ho dormito pochissimo e dopo la serata di ieri, sono distrutto.”
“Senti Andrè, perché non vieni a dormire da me?”
“In camera tua?”
“Si, in camera mia … allora … Vieni?”
“E se tuo padre o qualcun altro dovessero scoprirci?”
“Andrè e anche se fosse? L’unica cosa che potrebbe accadere è che ci costringano a sposarci ah ah ah!”

Con le dita sfioro il suo viso, le bacio prima la guancia e poi faccio mie le sue labbra.

Le sussurro appena: “Va bene andiamo.”


Andrè ed io ci addormentiamo stretti l’uno nelle braccia dell’altro, il nostro è un sonno profondo, siamo davvero stanchi. Uso Andrè come fosse il mio personale cuscino, abbracciata stretta. Abbiamo solo una piccola coperta per riscaldarci un poco.


“Marguérite, sono le cinque passate, possibile che Andrè e Oscar siano ancora nelle loro stanze?”
“Come fai a dire che sono li?”
“Non li ho visti in giro, è l’unica spiegazione plausibile e quella che stiano ancora riposando, ma io devo parlargli e credo che ormai, almeno Oscar si sia svegliata … vado a vedere!”
“Aspetta Augustin, vengo con te!”

Marguérite ed io percorriamo il corridoio, siamo davanti alla stanza di mia figlia, busso alla porta ma non ricevo alcuna risposta.

“Augustin sicuramente non sarà nella sua stanza!”
“Deve essere qui, non si trova da nessuna parte.”

Metto la mano sulla maniglia, quando Marguérite mi dice: “cosa fai Augustin?”
“Apro, magari non ha sentito.”

Apro la porta entro seguito da Marguérite, rimango esterrefatto: vedo Oscar e Andrè dormire, nello letto abbracciati, sto per emettere un urlo, quando mia moglie mi imbavaglia con una la mano e con l’altra mi trascina via, chiude la porta, e mi dice: “Augustin non ti azzardare a fare una scenata, e guai a te se urli, intesi Augustin?”
Libero la sua bocca e mio marito bisbiglia adirato e animatamente mi dice: “Hai visto? Que … quei due …. Non perdono tempo, appena hanno l’occasione dormono insieme e …”
“Sccc … Augustin sta zitto! .. Andiamo in camera nostra!”

Siamo nella nostra stanza e mio marito, anche se con tono moderato, comincia a sbraitare: “Hai visto quei due?”
“Ho visto Augustin, e tu è inutile che ti arrabbi, tanto non serve a niente, i ragazzi si amano davvero, e ormai non staranno mai lontani … fidanzati o sposati è così e basta, fattene una ragione! …. Augustin sai che penso?!”
“Cosa Marguérite!!”
“Sono convinta che tu sia geloso di tua figlia, eppure non è certo la prima delle tue figlie che si sposa!”
“Ma cosa dici .. io .. io .. geloso? Ma se voglio che … che si sposi e poi mi .. voglio degli eredi!!”
“E allora lasciaglieli fare!”
“Adesso?”
“Beh perché no?!”
“OH Marguérite! Ti prego!”
“Augustin, intanto io non dormirò più nella stanza di nostra figlia altrimenti tu sai cosa ti attente, o forse vuoi rimangiarti la parola?”
“Nnoo … no .. da stasera torni a dormire qui, in camera nostra.”
“Oh grazie Augustin! Finalmente hai fatto un passo in avanti, bene perché adesso non usciamo di qui, magari facciamo una passeggiata in giardino, dopo il temporale, la serata è diventata davvero gradevole … Allora cosa fai, mi accompagni?”

Non sono convinto di ciò che mia moglie mi dice, però devo stare al suo gioco, altrimenti mi mette nuovamente agli arresti, debbo assecondarla, escogiterò qualcosa per impedire a quei due di fare ancora … Oh non oso neanche pensarlo! Che sia come ha detto Marguérite, cioè sono geloso di Oscar? Ma no che sciocchezze, voglio bene a mia figlia, ma geloso ….

Ho accontentato Marguérite, abbiamo passeggiato in giardino, ci raggiunge un servitore e mi dice: “Signore Vostra figlia e Andrè .. cioè volevo dire il capitano, Vi attendono di sopra nella loro camera, cioè nella stanza di madamigella!”
“Si si adesso vado.”

“Marguérite andiamo!”

Andrè ed io siamo seduti sul sofà davanti al fuoco, un tocco alla porta.

“Avanti!”

Entriamo, osservo mia figlia e il suo fidanzato, non posso fare a meno di constatare che ormai sono diventati inseparabili … ma che dico, quei due lo sono sempre stati, è solo che adesso, lo sono ancora di più.

Mio padre tossicchia appena e dopo essersi schiarito la voce ci guarda e dice: “Dobbiamo parlare.”
“Di cosa Padre?”
“Del .. vostro matrimonio, dei preparativi e degli abiti … visto che non siete ancora andati dalla modista.”
“Padre mancano ancora due mesi, c’è tutto il tempo!”
Mia madre ribatte: “Assolutamente no Oscar, domani mattina, noi tre, anzi con noi verrà anche Nanny, ci recheremo in sartoria per decidere i vostri abiti, e ti assicuro Oscar che due mesi non sono tanti per realizzare un perfetto abito da sposa, quindi domattina voi due nessun impegno.”
“Va bene Madre, siamo a vostra completa disposizione ah ah! Ma non pensiate di farmi indossare uno di quei cosi enormi, tutti fiocchi e balze!”
“Oscar! Vorresti forse sposarti in uniforme?!”
Ribatte mio Padre….in effetti, penso che sarebbe una bella idea….


“Umh…..e perché no….ora che mi ci fate pensare è un’ottima idea! In fondo sono un ufficiale dell’esercito Francese! Anzi, siamo due ufficiali……”
“No!, Davvero, no!”

Mio padre nervosamente fa avanti e indietro, si ferma davanti al camino, ci guarda e dice: “Andrè, Oscar .. anche se al vostro matrimonio mancano due mesi e Voi avete … ehmm ….. già … si insomma mi avete capito … va bene tutto …..ma non potete dormire ancora assieme!!!”

Andrè ed io ci guardiamo, non replichiamo.

“Oscar, Andrè, ricordatevi che tutti vi osservano, dovete mantenere un comportamento impeccabile, anche se …. Almeno salvate le apparenze …”

Augustin mi guarda, intimidito, e si trattiene nel dire altro, ma io so che lo fa per non contrariarmi, altrimenti sa cosa l’aspetta!

“Bene, questo è quanto … adesso possiamo andare Marguérite … a dopo!”
“A dopo Generale!”

Vedo mio padre, e mia madre lasciare la mia camera, guardo Andrè e gli dico: “ Che strano mio padre, era troppo … tranquillo … forse Joséphine ha … ragione, mia madre è riuscita a …”
Vedo Andre, sorridermi malizioso, mi dice: “Oscar, questo si chiama ricatto, e il ricatto femminile è il più spietato che ci possa essere, e spero che tu un giorno non arrivi a tanto.”
Sorrido. 
“Uhmm … vedo che sei un esperto in materia .. caro il mio fidanzato!”
“Io esperto? Ma cosa dici? Se non ho mai avuto di questi problemi.”
“Cioè .. non ti capisco!”
“Di queste cose non ne so nulla!”
“Sicuro Andrè? Mi hai incuriosita …. Piuttosto, dimmi … quante donne hai avuto prima di me?”
“Oscar! .. ma ..”
“Allora Grandièr .. su forza confessa ..”
“O .. Oscar .. no ..non fare quella faccia che …...”
“Che?”
“Mi sembra di vedere tuo padre, poi di … sentirlo.”
“Come? Ti ha chiesto queste cose?”
“Si, certo.”
“E quando?”
“Quando eravamo in missione, voleva sapere se io …”
“A si? .. Su Andrè comincia a dirlo a me, visto che è una parte di te che io non conosco … allora quante donne hai avuto prima di me?”
“Oscar per favore, non sono domande da farsi.”

Mi allontano da lei e mi dirigo alla porta.

“Dove vai Grandièr, non scappare!”

Gli sbarro la strada e mi metto davanti alla porta.

“Tu non esci di qui, finché non me l’avrai detto, su dai.”
“No! Mi rifiuto di risponderti.”
“La metti così allora?”
“Si.”
“Benissimo, allora accomodati pure … Andrè … ricordi che poco fa hai parlato di ricatto femminile?”

Guardo Oscar incredulo e comincio a preoccuparmi.

“Andrè vuol dire che per la prima volta metterò in pratica le mie armi femminili!”
Avanzo verso di lei e le dico: “No no Oscar, non scherzare io …”
“Tu cosa Andrè?” 
“Non potrei sopportare … io lontano da te no, preferisco confessare.”
“Oh finalmente, cominciamo a capirci, allora? … Quante donne hai avuto nella tua vita?”
Sorrido beffardo, la guardo e canzonandola le dico: “Ma se io te lo dico, poi non mi renderai la vita impossibile? Magari potresti sentirti gelosa!”
“Io? Ma no! ALLORA PARLA!!”
“Olalà adesso mi preoccupo davvero, ho l’impressione di essere in caserma e tu che dia  gli ordini ai più indisciplinati ah ah!”
“ANDREEE’ SU PARLA!!”

Incrocio le braccia, continuo a sorridere e avanzo verso di lei, siamo vicinissimi, ci scrutiamo, io divertito, lei accigliata. È bellissima!
L’afferro per le braccia, indietreggiamo, fino a spingerci sul letto, sono sopra di lei, tento di baciarla ma lei mi evita e digrignando continua imperterrita: “Attendo una risposta, altrimenti non ti bacio!”
“E si, sei proprio degna figlia di tua madre!”
“Ma come, non dici sempre che somiglio a mio padre?”
“Certo che si, sei tale e quale a tuo padre … però …”
“Però? ..”
“Però hai ereditato anche le arti subdole di madame Marguérite … diciamo pure che disgraziatamente sei un buon miscuglio di entrambi, e a quanto pare io ne faccio le spese.”

Andrè mi sta addosso, sento palpitare il cuore, il contatto del suo corpo, l’odore della sua pelle, mi inebriano i sensi.
I nostri sguardi sono carichi di desiderio, lui mi sussurra: “Aveva ragione tuo padre!!”
“A .. a proposito di cosa?”
“Mi aveva detto che mi avresti chiesto questa cosa....”
“Ah si! … Evidentemente mi conosce perfettamente … allora Andrè … sto ancora a spettando …”
“E se non ti dicessi nulla? Cosa mi faresti?”
“Bada Andrè, sono capace di tirare fuori lo stiletto …”
Con malizia le dico: “Ah ah ah … Sei davvero tremenda ah ah … sai … ti ci vedo benissimo con lo stiletto in mano … a si si proprio bene … perché no!”
“La tua faccia Andrè non mi piace, non mi piace affatto … a cosa … ti riferisci?”
“A .. A … mi sa che in te ci sia anche la malizia di Joséphine!”

Le parole di Andrè mi fanno arrossire, tento di alzarmi, ma  continua a bloccarmi sotto di lui, le sue forti braccia mi bloccano a letto.
“Dove credi di andare, mia dolce Oscar?!”
“Andrè, prova a dire un’altra parola sconcia e ti faccio vedere io …”
“Continua … mia Signora, cosa mi faresti?! Attento con impazienza che tu faccia qualcosa …”
“Andrè tu … sei … sfacciato e irriverente.”

La vedo arrossire, mi avvicino per baciarla, le mie labbra sfiorano le sue, ma lei mi morde il labbro.
“Ahi, mi hai fatto male!”
“Così impari Andrè … ad essere  indisponete, e adesso sai che faccio sul serio … Allora Andrè … qua .. quante donne ci … ci sono state prima di me?”

La guardo intensamente le sussurro appena: “Nessuna prima di te, sciocca … ti ho sempre amata … ti ho sempre desiderata .. come avrei potuto?”
“Andrè …”

Vedo l’azzurro brillare, stavolta è lei che fa sue le mie labbra, mi sussurra: “Ti amo Andrè ….”

Non pensiamo più a nulla: nè alle raccomandazioni del Generale e nemmeno alla decenza, ci perdiamo nuovamente nell’amore più assoluto, lasciando tutto il mondo fuori, entrambi sappiamo che non possiamo più fare a meno l’uno dell’altra!

 
 
 
 
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: terryoscar