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Autore: fanny6    07/07/2009    1 recensioni
L'era dei Malandrini è nel suo splendore, ma il tempo passa anche per loro, l'ultimo anno è arrivato.... "Ah, il tempo. Il tempo è una cosa potente, può cambiare tutto..." "Insomma Lunastorta, smettiamola con queste cose noiose...! Oh guarda! C'è la Evans, devo farmi bello!" Inoltre, l'arrivo di due nuove studentesse darà all'anno scolastico una svolta del tutto inaspettata...
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'The living years'
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*La notte trascorsa James era riuscito a chiudere occhio solo per poche ore, eppure quella mattina si sentiva energico ed euforico come non mai.
In compenso, però, stavolta la tensione si faceva sentire, tanto che non riusciva quasi a parlare
Peter, in compenso, continuava a saltellare entusiasta facendo continue domande sulle strategie di gioco
-Coraggio Ramoso, andrà bene!- lo rassicurò Sirius -Non hai mai perso un boccino, non succederà oggi che giochiamo contro le Serpi...ci porterai la coppa, vedrai!- esclamò, dandogli una pacca sulla spalla
James annuì, fissando incerto l'enorme quantità di cibo davanti a lui che Remus gli stava saggiamente suggerendo almeno di saggiare.
Lily parlava con altri membri della squadra, e gli rivolgeva qualche occhiata d'incoraggiamento, mentre Jane, Miriam e Alice si erano di nuovo fatte le bandiere sulle guance
-Questa volta però devi sfoggiarle, eh?!?- fece Miriam rivolta a Jane
-Non me la perderei per nulla al mondo!- sorrise Jane, che conosceva perfettamente l'esito, avendo visto tante volte la coppa esposta nella Sala delle Coppe al quinto piano, dove Harry stava a volte ad osservare quel nome inciso
Miriam stava pensando esattamente la stessa cosa -Hei! E se scommettessimo?-
-Non sarebbe tanto divertente, dato che....insomma-
-Sì, non sarebbe corretto...però...- la tentazione era decisamente troppo forte per Miriam, ma un'occhiata significativa di Jane le rammentò che era meglio evitare di scherzare col futuro
-Beh almeno ce la godremo sapendo che non dobbiamo stare in ansia- le strizzò l'occhio Jane
-Puoi scommetterci! Io mi prenoto la prima fila...tu cosa fai, vieni con me oppure vai col principe azzurro... o meglio Black?- chiese Miriam con un ghigno
-Battutona....andiamo tutti insieme, no?-
-Miriam terminò l'ultima striscia rossa sulla sua guancia -Sì, tutti insieme, mi sembra un'ottima soluzione!-
-Bene...e allora andiamo a prenderci i posti!-
Alice chiuse i trucchi nella trousse che si era portata e i ragazzi ingoiarono in fretta gli ultimi bocconi di colazione, mentre Miriam era già in marcia verso l'uscita
Tutti fecero un ultimo augurio, e Jane disse un significativo "Andrà benone", con una strizzata d'occhio
James non aveva dubbi che sarebbe andata così, anche se la sua espressione sembrava essere stranamente tesa.
Il sole splendeva secco e limpido sul campo da Quidditch, e l'allegra compagnia era pronta in prima fila, tifando
-Entrano!- annunciò Remus, scrutando l'orizzonte.
Decisamente James sembrava aver perso ogni traccia di tensione, e ora volava per il campo con l'adrenalina a mille.
Era il suo momento per lasciare un ricordo: coppa da Capitano.
Il fischiò di Madama Bumb segnò l'inizio della partita, e fin da subito squadra di Grifondoro sembrò giocare una spanna sopra i Serpeverde.
Regulus, cercatore dei Serpeverde, sorvolava il campo velocemente, prima che la sua squadra aquistasse troppo svantaggio
Sirius teneva gli occhi puntati su di lui, pensieroso.
Miriam e Jane, accanto a lui e Remus, saltavano su e giù urlando a squarciagola
Era una bella sensazione potersi godere la partita sapendo che tutti sarebbe andato bene!
La partita era combattuta, ma Grifondoro conduceva per 120-90
A un certo punto, Jane si accorse di essere osservata.
Lo sguardo malefico di Sirius la terrorizzò -Oh, no...-
Sirius iniziò a sghignazzare, e in mezzo secondo Jane si ritrovò seduta sulle sue spalle.
-Sbaglio o sta diventando un'abitudine?- urlò, prendendogli le mani
-Una bella abitudine! Com'è da la lassù?- chiese Sirius con un sorriso, alzando lo sguardo verso di lei
-Hem...spaventoso?-
-Naa, basta non guardare in basso...VAI JAMES! FALLI SECCHI!- prese a urlare il ragazzo, non appena si accorse che l'amico stava volando a cinque centimetri dagli spalti di Grifondoro
-Sirius cavolo non saltare!- esclamò Jane, traballante
Neanche a dirlo, Sirius iniziò a saltellare a tempo con il coro per James che Miriam aveva fatto partire
-No! NO SIRIUS! CAVOLO SMETTILA DI SALTARE!-
Ad aumentare l'agitazione di Jane, però, si aggiunse un altro goal di Grifondoro.
-SIIIIII!- esclamò Sirius, sollevando le braccia e rischiando di farla catapultare all'indietro
Jane sperò vivamente di riuscire a tornare a terra sana e salva una volta che James avrebbe preso il Boccino...
Intanto, Lily si stava seriamente sciogliendo di tensione nervosa, cosa che non avrebbe mai immaginato per una partita di Quidditch
Seguiva James in ogni direzione con lo sguardo, torturandosi le mani ansiosa.
Lui sferzava l'aria, lassù in alto, ma non gli sfuggì certo il bagliore d'oro attorno agli anelli serpeverde
James partì alla carica: era finalmente arrivato il momento di giocarsi tutto.
Volò veloce, appiattendosi sulla scopa, e ignorando tutti i serpeverde che gli si paravano davanti
Regulus gli si piazzò alle spalle -Non è detto che ce la farai, Potter!- gridò, tentando un sorpasso
Ma James era decisamente troppo veloce, e inseguì il boccino con freddezza, finchè non lo strinse tra le dita. Lo alzò, in un attimo che sembrò infinito
In quell'istante esplose un boato che a James parve mai udito in 7 anni ad Hogwarts.
Gli veniva quasi da piangere dalla contentezza, fece un giro di trionfo, con la squadra addosso, mentre in tribuna succedeva di tutto
Sirius era talmente su di giri che rischiò seriamente di compromettere la salute fisica e mentale di Jane, Miriam ed Alice gridavano e saltavano scatenate, così come Peter e Remus (forse il meno scatenato)
Jane, terrorizzata, tentò la discesa in solitaria
Sirius, però, la riacchiappò al volo -Dove vai?-
-Scendo da qui prima di rimetterci la pelle, così posso saltare anche io con gli altri...-
Sirius la lasciò scendere, ma non la fece allontanare. Se dovevano festeggiare, era meglio farlo come si deve!
James salì in piedi sulla scopa, intanto, ''surfando'' fino a Lily per consegnarle anche l'ultimo boccino
-Per te- disse, emozionato
Si inchinò e glielo porse con un gesto elegante, che la lasciò davvero felice
Lily si sporse e prese il Boccino, poi in un impeto di impulsività afferrò James per la maglietta e lo tirò a sè per baciarlo.
Il boato fu fortissimo, e Sirius, Remus, Jane, Miriam, Peter, Alice e Frank erano davvero ma davvero orgogliosi di quella coppia
-Lily...mi stupisci- esclamò James, sorridendo
Lei sorrise, vittoriosa e decisa, scuotendo all'indietro la folta chioma rossa
James rise con lei: era incredibile quanto ne fosse innamorato!
-Sono stupendi...- mormorò Jane, malinconica
-Sì, lo sono- concordò Sirius, mentre da dietro le cingeva la vita con le braccia
Jane fece un lungo sospirò, posando le mani sulle sue. Era dura vederli così, sapendo come sarebbe andata a finire
-Va tutto bene? Sei immersa nei tuoi pensieri?- chiese lui
-Si scusa. Non è il momento di immergersi nei pensieri- sorrise lei -Dobbiamo festeggiare-
Sirius la prese per mano e le fece fare una giravolta -Eccome- sorrise
-Avete già svaligiato Mielandia?- domandò lei, con un sorrisone
-E non solo-
-Cioè?- domandò Jane, saltellando curiosa
-Vedrai, vedrai...-
L'improvvisa comparsa di Remus li richiamò alla realtà -Noi staremmo andando in Sala Comune!- ricordò sorridente
-Grazie Remus, arriviamo subito- gli rispose Jane, che nonostante non ci avesse parlato molto lo stimava e gli si era affezionata
Sirius e Jane si piazzarono infondo al gruppo di Grifondoro diretto verso il castello con James portato in trionfo.
Miriam si era improvvisata capocoro, e guidava la fila con bandiere nelle mani
James, dall'alto della sua postazione, ridea, cantava, e salutava tutti i passanti, professori compresi, alzando la coppa al cielo.
La McGranitt era assolutamente fuori di se dalla gioia, tanto che stentò a mantenere un contegno e non unirsi al coro
Quella vittoria le aveva decisamente fatto dimenticare il piccolo incidente della rosa di qualche giorno prima!
Andò personalmente a stringere la mano a James e a dirgli che era esentato dalla punizione -Congratulazioni, signor Potter, congratulaizoni davvero!- esclamò, il cappello storto sulla testa
James le gettò le braccia al collo -Grazie! Grazie! Grazie!-
-Ma...Signor Potter!- esclamò lei, arrossendo, perplessa.
-PROFESSORESSA MCGRANITT! E A ME NIENTE?- esclamò Sirius, ridendo di gusto, abbracciandola dall'altro lato
Adoravano vedere la McGranitt in situazioni imbarazzanti
-Oh, insomma...signor Black!-
Sirius rise, dando il cinque a James -Complimenti, sei stato grande- disse, sincero, abbracciandolo
-Grazie, Sirius. Il caro Regulus ha mangiato un bel po' di polvere!-
Sirius gli fece l'occhiolino -Ancora meglio...stasera si festeggia- esclamò, prima di scorgere la McGranitt che lo guardava
-Fingerò di non aver sentito...-
Quest'affermazione le costò due bei baci sulle guance, ma anche una bella risata, quando fu sicura di non essere vista.
-Sirius, guarda che non sono per le relazioni aperte- lo punzecchiò Jane, maliziosa
-James te l'aveva detto di stare attenta alla McGranitt- sorrise lui, stando al gioco
*-A quanto pare è più appetibile di me- ridacchiò lei
-Naaa...è solo apparenza. E non dimenticare che ho il MAGO tra poco!-
-beh ma hai anche un James a contenderti la donna!- osservò Remus
-Effettivamente potrebbe essere la prima volta che litighiamo per una donna...-
-Conquistala con la tua moto- suggerì Jane, che ricordava di averne sentito parlare da qualcuno
Sirius però pareva avere altri progetti -Mmm...veramente non è lei che avrei voluto portarci. Ma se proprio insisti!-
Jane sorrise -Oh- sembrò rifletterci su -Beh ma tanto qua la moto non ce la puoi portare!-
-Non dubitare delle mie infinte possibilità- le ricordò. Sirius non aveva dubbi che se avesse voluto sarebbe stato perfettamente in grado di far arrivare la sua moto anche in quell'istante, con l'aiuto dei suoi amici.
-Ti dimentichi che soffro di vertigini, andare in giro su un trabicolo volante non è tra le mie priorità-
-Ma ci sarei io con te e credimi: le vertigini sarebbero l'ultimo dei tuoi pensieri-
-Ah!- esclamò lei, guardandolo significativa nella sua migliore aria seducente
Remus scosse il capo, rassegnato, e si allontanò: non era nelle sue priorità stare lì a reggere il moccolo quando Sirius assumeva quell'aria ammaliante.
Infatti, la scena prometteva bene: Sirius era in uno stato di adrenalina-da-conquista
-E se ti fa piacere saperlo, avresti l'esclusiva assoluta- aggiunse il ragazzo
-Più della moto?- doamandò Jane, divertita, buttandola sul ridere
Sirius fece una faccia indecisa -Non saprei...-
-Lo sapevo- esclamò, ridendo e dandogli una spintarella. Preferiva non dare troppa corda all'avvenenza di Sirius, non voleva rischiare di perdere del tutto il controllo della situazione
-Però ci sarebbe un modo per scoprire a chi dovrei dare l'esclusiva...- sorrise lui, con l'espressione da cattive intenzioni.
Ma, sfortunatamente, le cattive intenzioni di Sirius dovettero attendere, perchè il ragazzo si ritrovò improvvisamente indondato di Burrobirra da capo a piedi.
-JAMES! TI AMMAZZO!-
-AHAHAH! PIANO DI CONQUISTA FALLITO, FELPATO!-
Sirius e James iniziarono a correre come forsennati per la sala comune -POTTER SEI MORTO! MORTO! MOLTO MORTO!-
-HEI, MA NON ERO L'EROE?-
-L'HAI DETTO: ERI!-
-Buuuh! SIRIUS FALLISCE I PIANI DI SEDUZIONE E SE LA PRENDE CON IL POVERO JAMES!-
-SAI DOVE TE LA FICCO LA BURROBIRRA, POTTER?!?-
James salì le scale del dormitorio femminile, per scivolare giù un secondo dopo e piombare addosso a Sirius che lo seguiva
Inutile dire l'epica battaglia che seguì quel volo, con tanto di tifo per l'una o l'altra parte.
La festa proseguì con ogni genere di cibo possibile, tra cui alcuni che avevano strani effetti sui malcapitati. Qualche ora più tardi, Sirius vagava per la sala a camicia slacciata insieme a James, conciato più o meno allo stasso modo
Abbracciati l'uno all'altro, si divertivano a infastidire Remus con stupide canzoncine -Who's afraid of the big bad wolf? Big bad wolf? Big bad wolf?-
Remus era ormai abituato al classico look da feste, così si limitava a chiacchierare con Lily, Frank, Peter e Miriam, mentre Jane chiacchierava con Alice
-Aspetta, aspetta Felpato. Ci presentiamo così dalla McGranitt?!?!- propose James, entusiasta della sua grande trovata.
-Ma certo, già che ci lascia festeggiare in pace noi andiamo a svegliare il cane che dorme?-
-Ma il cane qui è più che sveglio!- rise James, mollando all'amico una pacca sulla spalla
Sirius gli lanciò un'occhiata perplessa, prima di guardarsi intorno in cerca di Jane, dato che James era piombato accanto a Lily sul divano
La trovò seduta accanto ad Alice, e non perse certo tempo ad unirsi a loro.
- 'sera!-
Alice, data una rapida occhiata al look del ragazzo, si alzò con un -Oookay, vi lascio soli, vado da Frank- e si allontanò ridacchiando
Sirius diede una controllata al proprio abbigliamento -Mah, e dire che non mi risultava che Frank fosse messo meglio di me in quanto a fisico...- sogghignò
-E io che volevo uscire..-mormorò lei, inarcando un sopracciglio
-Volevi uscire...beh, se vuoi possiamo fare qualcosa per esaudire questa tua richiesta- rispose lui, senza smettere quel sorrisetto
Jane annuì -Se non ti dispiace lasciare la festa...ci sarebbe una cosa che vorrei fare- spiegò, timidamente
-E cosa, se posso?-
-D'accordo- annuì lui, alzandosi per seguirla
-Niente maglione?- gli fece notare, porgendoglielo
Sirius alzò le spalle -Ma no...posso resistere. Ho un certo fisico...-
Jane si rassegnò, ma gli prese comunque il maglione. -Come usciamo senza che ci scoprano?- domandò
Sirius aveva la soluzione in tasca, ma si fermò a soppesare l'idea: era il caso di rivelare uno dei loro innumerevoli segreti?
-Tu sapevi della Mappa...- ricordò
-Si, e so anche del...Mantello-
Il ragazzo sorrise, sollevato -Beh, questo facilita le cose! Ehm...arrivo subito- disse, prima di dirigersi ad interrompere una romantica conversazione tra il suo migliore amico e la sua ragazza
Tornò poco dopo, vittorioso, e la prese per mano per coprire tutti e due col mantello
-Non aspettateci!- gridò lui dirigendosi verso l'uscita
Percorsero velocemente i corridoi invasi dall'aria notturna, non incontrando nessun ostacolo, pieni di complicità e emozione
-Adesso mi vuoi dire il tuo piano geniale?-
Erano appena sbucati in giardino. Jane percorse il prato, fino a trovarcisi nel mezzo e si voltò verso di lui, con un enorme sorriso -Volevo vedere la stella più brillante del cielo, Sirius. E volevo farlo con te-
Lui sorrise: era un pensiero decisamente inusuale, eppure gli piaceva.
-Davvero?-
-Davvero. Voglio vedere Sirius- sorrise, indicando la stella che risplendeva luminosa -E mi chiedevo se vorresti farmi compagnia mentre ti contempliamo-
-Per contemplarmi sono sempre disponibile...-
-Diciamo che è un po' una conclusione della prima volta che siamo venuti qui. Non so se te ne sei accorto, Sirius, ma è il punto esatto dov'eravamo- gli fece notare
Sirius si guardò attorno: non lo aveva notato.
-Sei anche un'acuta osservatrice...-
-Allora...vuoi?- domandò infine, elettrizzata, con un profondo respiro
-Certo che voglio- disse, lasciandosi cadere sull'erba scura
Jane sorrise, sedendosi accanto a lui, felice
-Beh- esordì lui -Mi vedi lassù?-
-Ti vedo- rispose lei -Sei così...splendente- osservò
Sirius non potè trattenere il solito sorriso -Risplendo ovunque, c'è poco da fare-
Jane annuì, voltandosi a guardarlo con uno sguardo così malinconico da spezzare il cuore
Sirius guardava il cielo, pensieroso, tanto che non si accorse subito dello sguardo di Jane.
Lei continuava a guardare, imprimendosi il suo viso nella memoria, tanto da dimenticare quasi della stella
-Pensa che c'è la famiglia Black al completo...- mormorò lui, assorto
-E' bello....- rispose Jane, alzando gli occhi al cielo -E' una cosa molto affascinante-
-Cosa? I nomi delle stelle o la famiglia Black? Perchè la seconda non è affatto affascinante...-
-Le stelle...vorrei averlo anche io un nome così- sorrise
-Temo siano stati tutti occupati-
-Non fa niente. Non avrò il nome di una stella...fa nulla-
-Ti assicuro che non è poi questo privilegio- disse lui
Si voltò a guardarlo -Mi accontento del cuore di una stella- sorrise apertamente
Sirius sorrise a sua volta, dolcemente, passandole una mano tra i capelli
Si accorse che lei si lasciava coccolare, ma sembrava trattenere a stento le lacrime, nonostante si sforzasse di sembrare tranquilla
Sirius la strinse tra le braccia, anche lui vittima di un attacco di malinconia.
Jane soffocò un singhiozzo sulla sua spalla. Era contrariata, non lo aveva portato lì per vederla piangere, ma per lasciargli un ricordo bello e piacevole a cui ripensare, eppure era più forte di lei
Sirius non sapeva cosa dire per tentare di rimediare a un'ingiustizia così grande: com'era potuto accadere proprio a Jane di dover soffrire tanto?
Lei si asciugò le lacrime -Basta, scusami, giuro che la finisco...sto diventando imbarazzante-
-Non importa-
Quando lo disse a Jane tornò in mente una conversazione avuta con un altro Sirius, in un altro tempo, in un altro posto...
-Se vuoi torniamo dentro- propose lui, tranquillamente
-No!- esclamò lei, precipitosamente -Non è quello che voglio- scosse il capo
-D'accordo. Vuoi stare ancora un po' a guardarmi?- sorrise lui
Jane annuì, prima di prendergli il viso tra le mani e baciarlo, sdraiandosi accanto a lui
-Rischio di diventare peggio di James dopo questa- scherzò Sirius, mentre le accarezzava il viso
Lei gli sorrise, prendendogli la mano e baciandolo di nuovo, la fronte contro la sua
Sirius chiuse gli occhi: in quel momento per lui qualsiasi stella avrebbe perso la sua attrattiva.
Jane si strinse a lui, facendosi vicina vicina, perdendosi nei suoi occhi con un brivido per l'aria fredda della notte
Sirius le porse il maglione che lei aveva portato per lui -Vuoi?-
Jane annuì, avvolgendosi, ma il freddo non passava, persisteva, persisteva sempre, nonostante avesse con lei la stella più bruciante del cielo.
Sirius tornò con lo sguardo all'immensità del cielo stellato che si stagliava sopra di loro.
-E dire che qualche mesi fa te la sei data a gambe...-
-Lo so- ricordò lei, non senza un sorrisetto -Dovevi vedere la tua faccia....-
-Comunque sono rimasto davvero impressionato dalla tua forza di volontà-
-Davvero?- domandò lei, sorpresa
-Davvero. Ma lo sono anche adesso, anche se in un altro senso-
-Grazie- sussurrò Jane -Non sai quanto questo possa valere per me-
-Sei forte, Jane. Penso di capire perchè tu sia venuta qui-
Jane sorrise, commossa -Ti amo- gli disse, baciandolo
Sirius sorrise a sua volta, mentre le prendeva il viso tra le mani e si fermava a guardarla negli occhi, di un blu mai visto.
Jane si lasciò osservare, prima di appoggiare il capo sul suo petto e tornare a fissare quella stella meravigliosa
Sirius strinse Jane a sè il più possibile, di nuovo invaso da un'ondata di malinconia.
Rimasero così, sotto le stelle, semplicemente, fino a che non fu davvero troppo tardi anche per un Sirius Black. e quando Jane entrò nel dormitorio e si sdraiò, non smise un secondo di fissare la stella dallo scorcio della finestra. Era davvero la più luminosa di tutte.
  
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