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Autore: terryoscar    22/07/2018    8 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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L'abito da sposa

Sono in sartoria con Madame, la nonna e Oscar. 
Vedo Oscar decisamente impacciata e confusa, la guardo, osservo la sua espressione buffa, so che si sente a disagio

Vedo Madame Beldrin avanzare felice verso di noi.

“Buongiorno Madame Jarjayes …. madamigella Oscar che piacere vedervi, spero che Vi siano piaciuti gli abiti che Vi ho fatto confezionare!”
“Ehmmm … si .. ma non tutti, io sono qui per farmi cucire l’abito da sposa e …”
“Benissimo madamigella Oscar, ne ho qualcuno da mostrarvi, magari vi piacerà qualche modello e …”
Sento la nonna che dice: “Madame Beltrin, se non Vi dispiace vorrei che la modista che confeziona gli abiti da uomo, si occupasse di mio nipote, non voglio nemmeno che ascolti quello diciamo, il vestito della sposa, lui deve ignorarlo completamente!”
“Si certo madame avete perfettamente ragione, aspettate che chiamo la modista.”
Madame Beltrin si allontana e io rispondo divertito alla nonna: “Non c’è bisogno che non ascolti o non guardi, tanto già immagino l’abito che la mia fidanzata sceglierà …” La guardo sorridendo e le dico: “Vero Oscar? Lo immagino semplice e senza fronzoli!”
Oscar mi sorride e dice: “Lo sai benissimo Andrè, e poi sarei capace di sposarti anche in alta uniforme ahahah!”
Guardo divertito la mia Oscar e ribatto: “E io con la mia, è solo che a quel punto diranno davvero che si sposano due uomini Ah Ah Ah!”
Madame Marguérite sorride, invece mia nonna borbotta: “Oh Santo cielo! Solo voi due potete dire cose simili!”
Dei passi e una voce a noi familiare: “Hai perfettamente ragione Nanny, solo mia figlia e tuo nipote sono capaci di dire simili …. Cose!”
Mi giro verso la voce che è alle mie spalle, esclamo: “Padre … Voi qui?”
“Si sono io …. Anch’io ho bisogno di un abito per accompagnare la sposa, non ti pare?”
“Sicuro Padre? Io credevo che aveste un guardaroba ben fornito, non è che volevate sincerarvi che mi faccia cucire l’abito da sposa?”
“Ehmm .. no! …. Oscar , non capisco tutta questa sfiducia nei miei confronti da dove nasca.”
“Ma no Padre, la mia non è sfiducia ma intuizione … comunque mi fa piacere che mi abbiate, anche Voi, accompagnata dalla sarta.”
“Quanta ironia che avverto nelle tue parole, e poi anche se fosse così, ti dispiacerebbe?”
“Ma no Padre … anzi, potete restare!”

Vediamo Madame Beltrin arrivare con l’altra modista, ci sorride e dice: “Bene eccoci qua, Signor Grandièr prego potete andare con madame Sophie.”
Oscar incalza divertita: “Madame Sophie, anche mio Padre è qui per farsi confezionare l’abito, quindi … si unisce a Voi.”
Mio Padre tossicchia e ribatte: “No no … Andrè vai prima tu, io voglio stare con mia figlia, desidero esprimere un parere sul suo abito da sposa … sempre se a te non dispiace Oscar!”
“Ma certo che no Padre, rimanete pure, perché dovrebbe dispiacermi.” – Rispondo divertita.

Chiamo in disparte mio marito e gli sussurro sottovoce: “Augustin, tu continui a sorprendermi sempre …”
“E per che mai Marguérite?”
“Tu non mi hai mai accompagno dalla sarta e tanto meno lo hai fatto con nessuna delle tue figlie quando si sono sposate, perché mai lo fai con Oscar?”
“Be’ ecco … allora ero sempre impegnato con il mio esercito, adesso anch’io sto usufruendo di una licenza, l’hai per caso dimenticato?”
“Ma tu non dicevi sempre che sono cose da donne?”
“Marguérite, si può sapere perché non ti sta bene che io accompagni mia figlia?! E poi non ho il diritto anch’io di consigliarla? Sono o no suo Padre?!!”
“Certo che si … comunque non riesco a capire questo strano atteggiamento che tu hai nei confronti di Oscar!”
“Marguérite, in tutta sincerità, io ho il terrore che nostra figlia si presenti davvero in alta uniforme.....”
“Ma Augustin, cosa dici, nostra figlia ha … scherzato, e poi se ha indossato un abito di circostanza alla festa di fidanzamento, non vedo perché non dovrebbe indossare l’ abito da sposa!”
“Non lo so … lei in certi momenti è così … strana che io .. temo che …”
“Non credi, che magari certe volte dia quell’impressione perché tu sei un tantino esasperante?!”
“IO? Ma Marguérite cosa dici! Io mi preoccupo solo della sua felicità, che mi sta molto a cuore, e nient’altro …”
“Si lo so Augustin, adesso rilassati vedrai che nostra figlia indosserà un bellissimo abito, magari sobrio ma bellissimo ..Sta tranquillo!”
Sento la voce di madame Beltrin: “Monsieur, madame, possiamo accomodarci da questa parte, prego andiamo!”
“Si andiamo pure!” 

Madame Beltrin ci fa accomodare in una stanza dell’atelier, e comincia a mostrare gli abiti che ha a disposizione, vedo l’espressione di disappunto di mia figlia che ribatte: “ Madame, non è il genere di abiti che io prediligo, tra tutti non ce n’è uno che mi piaccia!”
Vedo mio Padre sbiancare in volto, mi guarda e replica: “Ma Oscar, io sono un uomo e non mi intento molto di abiti femminili, però ci sono molti tra questi modelli che non sono per niente male!”
Guardo con stupore mio Padre e ribatto: “Padre, forse possono andare bene per le mie sorelle, che sono state educate in un certo modo, ma non per me! …. Madame avete altro da mostrarmi?”
“Ma madamigella, io Vi ho mostrati quasi un centinaio di modelli, e …”
“Si capisco, ma il problema madame, è che a me non piace nessuno tra questi.”

Vedo la modista sconcertata, come immaginavo, mia figlia l’ha messa in difficoltà.

“ Posso mostrarvi dei disegni madamigella ..”
“Benissimo fatemi vedere!”

Vedo madame Beltrin allontanarsi in tutta fretta, per poi tornare cariche di riviste che posa sul tavolo.

“Ecco qua madamigella, possiamo cominciare a sfogliare.”

Vedo la modista sfogliare un’infinità di disegni, ma il disappunto di mia figlia è evidente, dopo l’ennesima rivista, la sento dire: “Madame, ma è possibile che non abbiate altro?”
“Ma madamigella, ora una domanda ve la faccio io: ma è mai possibile che dopo aver sfogliato ben trenta riviste non Vi sia piaciuto nulla? Eppure Vi ho mostrato più di cinquecento modelli!”

Vedo Madame Beltrin esausta io intervengo e dico a mia figlia: “Oscar, ne ho visti di carini è possibile non ti piaccia nessuno?”
“Padre non sono di mio gusto, piuttosto preferisco sposarmi in uniforme, che indossare quella robaccia!”
Vedo mia Madre ribattere: “Cosa?! Ma Oscar spero che tu stia scherzando!”
“Madre io non indosserò nulla di simile … ma li vedete?! … Sono … sono assolutamente ridicoli!”


Ormai ho finito da un pezzo, sono dietro la porta e nessuno mi vede, ascolto Oscar e vedo le facce inorridite di mia nonna, di madame Marguèrite e soprattutto quella del Generale che è davvero preoccupato.
Sento la nonna incalzare: “Oscar devi deciderti, non c’è molto tempo e certamente non puoi presenziare alle nozze con addosso la divisa, quindi bambina non fare i capricci e da il tuo assenso a una sola figura!”
“Ma nonna mi ci vedresti con … con …un simile spaventapasseri addosso? Io non voglio nulla di simile!”
Mio Padre interviene: “Oscar eppure non hai fatto tante storie quando domenica scorsa hai indossato l’abito del fidanzamento, adesso perché sei così titubante?”
Guardo mio Padre e ribatto: “ Padre ma lo sapete quanti abiti mia Madre ha fatto confezionare? E tra tanti, quello che ho indossato era il migliore, non che mi piacesse davvero, ma mi sono dovuta adeguare … adesso permettete che voglia un abito da sposa che rispecchi i mie gusti?”
Mia Madre risponde timidamente: “Ma si certo bambina.”



Vedo la mia Oscar a disagio, tutti tentano di convincerla a decidersi, lo ammetto un tantino mi diverto a vedere quello che sta succedendo nell’atelier: sono davvero tutti disperati!



Madame Beltran non si perde d’animo e dice: “Ascoltatemi madamigella Oscar, possiamo fare in un altro modo …”
“Quale madame?”
“Ditemi come lo volete e io lo disegno, è l’unica soluzione che ci rimane!”
Sorrido e le rispondo: “Va bene madame, mi sembra l’unica soluzione.”
“Bene allora cominciamo …”



Vedo madame Beltran munirsi di tutto l’occorrente per disegnare, tutti sono visibilmente disperati, io avanzo di qualche passo e dico: “Allora Oscar hai deciso?”
Sento mia nonna che mi dice alterandosi: “Andrè va via, qui non abbiamo ancora fatto nulla!”
Con tono divertito rispondo: “Come sarebbe a dire Oscar, che non hai ancora deciso, possibile? Eppure tu sei così … determinata!”
Oscar sorride e con tono canzonatorio mi risponde: “Andrè, non è certo colpa mia se questi modelli sembrano delle enormi meringhe?….”
Vedo sussultare mia nonna: “Ma cosa dici Oscar?! Ti sembrano delle meringhe? Ma se sono bellissimi!”
“Forse per voi altre .. cioè intendevo per Voi … donne, ma io li trovo davvero ridicoli, e certo non indosserò mai nulla di simile, che sia ben chiaro!”
Vedo il viso del Generale rammaricato e risponde: “Su Oscar troverai l’abito adatto a te, adesso di alla modista come lo desideri.”
Mia nonna mi aggredisce immediatamente: “ Va fuori di qui Andrè, non è posto per te, lo vuoi capire?!”
“Va bene, va bene nonna, ora vado via! … Oscar intanto che tu ti decida, io vado a bere qualcosa, ti aspetto di sotto.”
Oscar mi risponde con tono scherzoso: “Come ti invidio Andrè, verrei con te volentieri, per un boccale di birra, piuttosto che perdere tempo qui!”
Mio Padre mi risponde con tono severo: “Oscar non abbiamo tanto tempo da perdere, quindi non scherzare e da le indicazioni necessarie alla modista su come dovrà essere il tuo abito …. E tu Andrè vedi di andare!”
“Sissignore vado … a dopo Oscar, ti aspetto all’osteria qui all’angolo!”
“Contaci Andrè, altroché se verrò ah ah ah!”
Vedo mio Padre adirarsi.
“Sbrigati Oscar che ho altro da fare!!”
“Ma Padre andate pure, qui ce la sbrighiamo noi … donne!”
“NO! Se non ti dispiace vorrei vedere che genere di abito farai realizzare!”
“Ah Ah .. Ho capito, temete davvero che mi presenti in Chiesa in alta uniforme, ma Padre state tranquillo, non sono poi così tanto irragionevole ah ah!”
“OSCAR!! Non farmi perdere la pazienza e muoviti!”
“Agli ordini Padre!”

Mio Padre se potesse rispondere, so che imprecherebbe, ma si guarda bene nel farlo, dopotutto siamo in sartoria, guardo la modista e le dico: “Madame l’abito deve essere semplicissimo, senza fiocchi, senza balze, senza panier, linea dritta e scollatura appena accennata, insomma un abito sobrio.”
Vedo Madame Beltrin sospirare e mormora appena: “Va bene madamigella, cominciamo ….”



Finalmente siamo usciti dall’atelier, i visi dei miei accompagnatori sono sgomenti e sconsolati, sento i primi commenti di coloro che mi hanno accompagnato, la prima è la nonna: “Finalmente Oscar sei arrivata alla conclusione, però bambina io ritengo che per essere un abito da sposa, sia davvero molto semplice e …”
“E invece va benissimo così nonna, voglio che sia semplice e sobrio! Bene io adesso raggiungo Andrè … è in quella l’osteria all’angolo, vado a dopo.” 
“Sento mio Padre che dice: “ Oscar … emm … non fate … tardi, mi … sono spiegato?”
“Ma Padre, Andrè ed io non siamo più dei bambini, quindi non temete non potremmo mai perderci, conosciamo benissimo la strada di casa e soprattutto Parigi ah ah ah!”
“Oscar … tu sai che …”
Marguèrite mi prende il braccio mi sorride e dice: “Augustin lasciala andare, raggiunge Andrè in osteria … tranquillizzati!”
“Marguèrite ma .. il suo non è un atteggiamento appropriato per una .. donna, cosa farà una volta sposata, andrà con Andrè a chiudersi in una bettola, e magari continuare a fare a pugni?”
Sento Nanny intervenire: “Ti ricordo Augustin che l’hai allevata tu in questo modo e adesso di cosa ti lamenti?! Dovevi metterlo in conto, lei ha sempre vissuto in questa maniera, cos’hai da protestare adesso?!!.”
“Nanny, non è il caso di rinfacciarmelo, Oscar ha inteso benissimo qual’è il suo dovere nei confronti della famiglia, anche se ha vissuto in un certo modo per trent’anni, è giunto il momento di ricapitolare la sua vita.”
Nanny è adirata e ribatte: “Generale Augustin, a quanto pare tu sei abituato a fare il buono e il cattivo tempo, mi dispiace ma debbo contraddirti ancora una volta, non è così che ci si comporta!”

L’ascolto e non risposto, tanto è inutile parlarle, è testarda come un mulo, sicuramente Andrè somiglierà a sua Madre … per fortuna, altrimenti come avrebbe potuto adeguarsi al caratteraccio di mia figlia?!!



Vedo la mia fidanzata entrare, la chiamo: “ Oscar sono qui!”
“Andrè … finalmente mi sono liberata!”

Mi siedo e chiedo all’oste una birra.

“Dimmi Oscar come è andata, alla fine hai deciso il modello del tuo abito?”
“Certo che si Andrè, ero praticamente tenuta in ostaggio da tua nonna, mia Madre e mio Padre. Non avrei mai immaginato che sarebbe venuto anche lui, e poi si è mai visto che un Padre accompagni sua figlia dalla modista?”
“Be se è per questo non si è mai visto una bambina allevata come un maschio!”
“Già … questa poi ah ah!”

Vedo l’oste arrivare con i boccali di birra, li lascia sul tavolo e andare via.
Cominciamo a sorseggiarla.

“Umm buona Andrè!”

Vedo il mio fidanzato guardarmi in modo strano.

“Andrè, cos’hai? Perché mi guardi così?”
“E’ che … Oscar … veramente ..”
“Allora Andrè parla cosa hai da dirmi?!”
“Oscar, credo che sia del tutto inusuale, forse è meglio dire .. strano, che una futura sposa esca da un atelier ed entri in una locanda a bere birra ah ah ah!”
“Andrè sei davvero incredibile, ma come fai a pensare certe cose .. rimango sempre io: sola, fidanzata o sposata e magari anche madre ah ah ah!”



Palazzo Jarjayes

Oscar e Andrè sono ancora a Parigi, io Marguèrite e Nanny siamo tornati a casa. 
Sono letteralmente circondato dalle mie figlie, mi guardano con aria interrogatoria, dico: 
“Cosa succede? Avete qualcosa da dirmi o sbaglio?”
La prima a interloquire è Silvia: “Padre, abbiamo pensato che Andrè non deve più alloggiare nei piani della servitù, in fondo non è più un servo ma il fidanzato di nostra sorella, quindi gli spetta di diritto una stanza al piano nobile!”
“Umm … veramente è da qualche giorno che ci sto pensato … è solo che …. Non si è mai visto che due fidanzati vivano sotto lo stesso tetto.”
“Ed è solo per questo che ancora non avete fatto cambiare di stanza Andrè?”
“Si Marianne è per questo, ti pare poco?”

Joséphine mi prende in disparte e mi dice sotto voce: “Padre, credo che la Vostre siano congetture e nient’altro, a quanto ne so i due fidanzatini hanno già fatto le prove matrimoniali, quindi Padre non mi sembra ancora il caso di salvaguardare la virtù di mia sorella, il nostro Andrè se l’è già presa in anticipo ….”
“Joséphine!!! Ma come osi parlare così con tuo Padre, sei … sei … mi ricordi un soldato di mia conoscenza …”
“Parli forse del marito di Sabrina?”
“Si proprio lui, e tu come fai a conoscerlo?”
“Non lo conosco affatto Padre, ma le sue gesta eroiche si, non ho avuto ancora il piacere di scambiare qualche parola con lui, sono sicura che andrò molto d’accordo con Alain … se non sbaglio si chiama così, vero Padre?”

Le altre mie figlie mi chiamano: “Allora Padre cosa ne dite?”
“Si avete ragione, Andrè da questa sera avrà una stanza ai piani nobili … però che sia ben chiaro, dovrà essere accanto alla mia, su questo non transigo.”
Luisa incalza: “Ben detto Padre, così si parla, dovete tenere sotto controllo quei due, che secondo me sono già marito e moglie, nessuno me lo leva dalla testa!”
Marianne interviene: “Sei sempre così velenosa Luisa, vero? Ma non importa tanto non sarai tu a rovinare tutto … allora Padre noi diamo disposizione alla servitù di sistemare la nuova stanza di nostro cognato ah ah!”
“Ehi Voi ..”
“Si Padre …”
“Fate sistemare la stanza accanto alla mia!”
“Si certo Padre, abbiamo capito.”
“Andiamo sorelle!” 

Vedo le mie figlie felici lasciare il salone e dirigersi nell’ala della servitù, tutte tranne Luisa.

“Luisa figlia mia, perché non ti unisci alle tue sorelle?”
“Non ne vedo il motivo Padre, tanto penseranno loro a sistemare la camera di Andrè!”

Dopo avermi detto questo, vedo Luisa allontanarsi e uscire in giardino, rimango solo con Marguèrite e le dico: “Spero che un giorno cambi atteggiamento …”
“Augustin, lo spero anch’io, ma temo che sarà molto difficile!”


Sento il bisogno irrefrenabile di tirare di scherma, per distendermi un po’ dopo questa estenuante seduta dalla modista, nella stanza delle armi ho preso due spade cerco Andrè per tutta la casa e non lo trovo, vedo Joséphine e le chiedo: “Hai visto per caso dov’è finito Andrè?”
“Poco fa parlava con mio marito e poi so che è andato nella scuderie, ma che fai con quelle spade, non avrai mica intenzione di diventare vedova ancora prima di sposarti ah ah ah!”
“Vedo che l’ironia non ti manca sorella, meglio così, mi fa piacere … beh io vado, a dopo!”
“Aspetta Oscar, tu ancora non lo sai, ma da questa sera Andrè avrà un’altra stanza.”
“Come? E perché?”
“Vedi Oscar, è giusto che sia così adesso Andrè è il tuo fidanzato, e quindi come tale deve avere una stanza ai piani superiori.”
“Ma .. sinceramente per me non fa alcuna differenza, in qualsiasi stanza Andrè alloggi rimane sempre il mio fidanzato, comunque fate pure come volete … ma chi ha deciso tutto questo?”
“Veramente l’abbiamo suggerito noi a nostro Padre, ma lui ci aveva detto che ci stava pensando, diciamo che l’abbiamo invogliato.”
“Invogliato? Non capisco!”
“Vedi sorellina, lui ha detto testuali parole: non si è visto che due fidanzati stiano, o meglio vivano sotto lo stesso tetto! Ma io gli ho ricordato che non è il caso di fare tanto il moralista, visto che voi due avete già ….. fatto le prove prematrimoniali …”
“Joséphine!!! Ma è modo di parlare il tuo? Soprattutto con nostro Padre!”
“Oh ma guarda, mi sembra di ascoltare nostro Padre, sei tale e quale a lui … comunque ti dicevo, lui ha assegnato la nuova stanza di Andrè, naturalmente è accanto alla sua, così secondo lui, vi potrà tenere sotto controllo; come se potesse impedire voi due di fare l’amore Ah AH AH!”
“Joséphine!!!....”
“Cosa c’è Oscar?! E non arrossire, guarda che è la cosa più naturale di questo mondo, anzi tu cara sorellina sei un bel po’ in ritardo per certe cose, e visto come stanno le cose, datti da fare!”
“Smettila Joséphine, non voglio che tu …...”
“Parli così? Si lo so … comunque c’è poco da scandalizzarsi mia cara, e molto da fare ah ah ah!”

Mentre io rido divertita, vedo Oscar allontanarsi dal salone, molto imbarazzata.


Ma senti un po’ tu, cosa accidenti mi dice mia sorella, certe volte è davvero impossibile, è meglio che raggiunga Andrè nelle scuderie, almeno mi rilasso un po’ duellando.”

“Andrè … sei qui?!”
“Oscar, cosa ti succede? Perché sei rossa in viso?”
“I .. Io? Sono rossa in viso?”
“Certo che si …”
“A .. no … niente … piuttosto preparati, ho voglia di darti una bella lezione!”
“Ehi ma che ti succede?”
“Niente …”
“Oscar …”
“E va bene .. Joséphine .. ha detto delle cose che …”
“Se c’è di mezzo Joséphine, non c’è bisogno che tu dica altro, altrimenti divento rosso anch’io ah ah ah!”
“Si certo scherza pure, intanto ho una nuova per te.”
“Sentiamo …”
“Da questa sera dormirai al piano di sopra.”
“Come!? E perché mai?”
“A quanto sembra sarebbe un’idea non soltanto delle mie sorelle, ma anche di mio Padre.”
Andrè mi abbraccia e dice: “Veramente Oscar, io non ne vedo la necessità, comunque non mi dispiace, vuol dire che sarà più semplice venire in camera tua:” 
“Ah si, davvero mio caro fidanzato? Allora hai dimenticato di avere a che fare con il Generale, dato che la stanza che il Signor Padre ti ha assegnato è accanto alla sua, quindi per raggiungere la mia dovrai passare davanti a lui, e conoscendolo, dormirà con la porta aperta, anzi no, che dico, spalancata ah ah ah!”
“Dammi un bacio, mia bellissima fidanzata!”

Andrè mi bacia appassionatamente, ed io mi lascio cullare dalle sue braccia.


Poco dopo siamo in giardino a duellare.


“Avanti … su Andrè fatti sotto …”

Tra un affondo e l’altro le dico: “ Sei alquanto agguerrita .. cara la mia fidanzata …”
“Dai Andrè meno chiacchiere e fatti sotto … non indietreggiare …”

Affondo dopo affondo, parata, affondo, e il duello diventa sempre più arduo, nessuno di noi due vuole perdere.
Lo scintillio delle nostre lame attira l’attenzione degli abitanti della casa, soprattutto incuriosisce le mie sorelle che sono tutte lì, sotto il porticato a guardare.

“Oscar hai visto che abbiamo degli spettatori?”
“Si Andrè l’ho visto … se credi che tu voglia distrarmi per vincere … beh ti sbagli …”
“Sempre presuntuosa … non è vero?”
“No …. Non sono affatto presuntuosa …”


Continuiamo a batterci senza darci spazio, quando lo scalpitio di un cavallo attira l’attenzione di tutti tranne la nostra, che continuiamo a batterci.

Giunge a noi una voce a familiare: “E brava il mio Comandante … Sempre in gamba, vero?”

Andrè ed io continuiamo a batterci e ribatto: “Ciao Alain … come è andata la giornata?”
“Benissimo mio Comandante, grazie alla Vostra magnanimità, ho spalato chili e chili di letame!”

Luisa appena ascolta Alain protesta: “Ma questo insulso scaricatore di porto da dove è arrivato?”
Alain la guarda e le risponde: “Madame piacere di aver fatto la Vostra conoscenza, non so chi siate, ma io sono un soldato agli ordini del diavolo biondo qui presente, e arrivo direttamente dalle stalle della caserma e ho spalato chili e chili di letame!”
Mia sorella Luisa inorridisce e ribatte ancora: “Ah.....Oscar! Il tuo soldato! Puzza...!!”
Mentre Joséphine divertita si avvicina ad Alain e dice: “Finalmente Vi conosco, soldato Alain Sassoin, ero davvero curiosa di scambiare due parole con Voi, sapete, alla festa di fidanzamento di mia sorella non abbiamo avuto modo di conoscerci, c’era tanta di quella gente … ma adesso possiamo farlo, sempre che a Vostra moglie Sabrina non dispiaccia!”
Alain sorride e dice: “Ehi Comandante, certo che nella Vostra famiglia siete bene assortiti: c’è chi conoscendomi inorridisce, chi invece si arrabbia e a chi per fortuna fa piacere scambiare due parole con me!
Bene bene a quanto vedo siete davvero un bell’esercito di dame, povero Generale, ora capisco perché è così, non è certo facile difendersi da tante donne ah ah ah!”
Joséphine mi guarda e dice: “Ehi Oscar, ma che simpatico che è il marito di Sabrina!”
Luisa ribatte: “Ma come fai a trovare simpatico questo individuo, è semplicemente uno zoticone, rozzo e come se non bastasse, anche puzzolente!”
Alain si avvicina a Luisa e controbatte: “Madame non è colpa mia se Vostra sorella mi ha messo a spalare letame, prendetevela con lei ah ah!”

Luisa rientra in casa borbottando: “Ma che razza di amici si sceglie Oscar!”

Nessuna fa caso all’atteggiamento di Luisa, dico ad Andrè: “Viste le condizioni, dico di rimandare il duello Andrè …”
“Temi di perdere Oscar?”
“Ma nemmeno per sogno Andrè … ti batterei comunque ..”
“Allora non mi arrendo ..”

“Comandante posso andare da mia moglie?”
“Va’ pure Alain … Joséphine ti dispiace fare strada … come vedi io sono troppo impegnata …”
“Continuate pure voi due, accompagno io il nostro ospite …. Venite con me Alain.”
“Agli ordini Madame!”
Percorriamo la casa e gli dico: “Siete sempre così spiritoso Voi?”
“Io? Dipende, non tutti mi trovano poi così tanto spiritoso.”
“Alludete a mia sorella Luisa?”
“No, non solo … mi riferivo a Vostro Padre il Generale, a proposito dov’è?”
“Mio Padre? In qualche angolo del palazzo, ma poi …... Ma no Alain, non è poi così terribile come sembra … permettete di chiamarvi così?”
“Ma certamente, immagino che siate la sorella più simpatica che il Comandante abbia, però che strano siete talmente diverse!”
“Ah ah ma no, mia sorella non è come la immaginate, anzi.”
“Cosa? Ma se in caserma è davvero temibile, ci fa rigare tutti dritti altrimenti …”
“E così Vi ha punito Alain?!”
“Già, tre giorni di rigore e un mese tra il letame!”
“Secondo me l’avete fatta grossa, altrimenti non credo che Oscar Vi avrebbe punito …”

Udiamo la voce di mio Padre alle nostre spalle.

“Ben detto figliola, Sassoin non ha avuto nemmeno quello che si meritava, anzi … troppo poco per tutto quello che ha combinato durante la missione!”
Mi volto e sono faccia a faccia con il Generale: “Signore, che piacere rivedervi, sapeste quando mi siete mancato ah ah ah!”
“Ehmm … Sassoin bada a come ti comporti, ricorda: rigore e soprattutto … decenza, non so se mi sono spiegato.”
“Ho inteso perfettamente Generale, adesso mi permettete di andare da mia moglie?”
“Si, certo certo, va pure.”
“Grazie Signore a dopo!”
Appena allontanati da mio Padre, dico ad Alain: “Accidente ma Voi due siete davvero in contrapposizione!”
“Madame, Vi riferite per caso a me e al Generale, Vostro Padre?”
“Certo che si, voi due date l’impressione di andare proprio d’accordo, che ridere ah ah!”
“Ma chi l’avrebbe detto che il nostro Generale avesse delle figlie tanto variegate ah ah ah!”
“Bene Alain, siamo arrivati .. potete entrare.”
“Grazie madame!”
Non faccio in tempo ad allontanarmi che sento l’esclamazione di Sabrina: “ Alain!”
Alain prende in braccio Sabrina, fa una piroetta e dice: “Finalmente Sabrina, quanto mi sei mancata!!”
Li osservo, si baciano, non fanno caso neanche che io ci sia, entrano nella stanza di Sabrina, Alain chiude la porta sbattendola con un calcio, io sussurro appena: “Accidenti quanta fretta che hanno questi due ah ah ah!”



Torno nel salone e vedo rientrare Andrè e Oscar sudati.
“Finalmente avete finito di duellare?”
“Si Joséphine!”
“Chi è il vincitore, tu Oscar, oppure tu Andrè?”
“Tua sorella, Joséphine, ma solo perché sono inciampato!”
“Vuoi giustificarti Andrè?”
“Assolutamente no Oscar ah ah!”
Joséphine ci guarda maliziosa e ci dice: “Ma Voi due, invece di spendere tutte quelle energie in quel modo, non potreste impiegarle in un’altra maniera?” 
Guardo Joséphine e sussurro: “Joséphine ma tu … quando la smetterai di …”
“So cosa vorresti dirmi, che sono terribilmente sfacciata, e magari non penso ad altro, vero sorellina? Bhe sappi che il tuo soldato Oscar, non ha perso tempo ah ah!”
Andrè ed io ci guardiamo senza dire una sola parola, una voce provenire dall’esterno ci distrae, un servitore apre la porta: “Ho una lettera e un invito da parte di sua Maestà la Regina per Oscar Francois de Jarjayes.”
Mi avvicino e dico: “Sono io.”
L’uomo mi porge entrambe le lettere e lascia il palazzo.
Mia sorella e Andrè mi guardano incuriositi, apro la prima busta, guardo Andrè e dico: “Tu ed io siamo stati ufficialmente invitati a corte a presenziare ad una festa domani sera, e la Regina mi invita caldamente a indossare un abito … femminile … Andrè ma che storia è questa? … Io a corte in abito femminili? Ma è ridicolo!”
“Perché Oscar, lo trovi tanto ridicolo?”
“Ma Andrè io ….. io ….. a corte ci sono andata sempre in divisa e adesso … no ….. non è possibile”
Joséphine mi rincuora: “Ma su Oscar, che male c’è ad andare a una festa?! E poi vedrai che tu ed Andrè vi divertirete un mondo, e poi è un ordine di sua maestà e non potete mancare, o sbaglio?”
“Già … è proprio così!”
“Su sorellina, apri anche l’altra busta e vedi cosa c’è scritto …”
Vedo Oscar tirare fuori un documento e rimane perplessa: “Allora Oscar che ti succede, perché quella faccia?”
“Andrè Joséphine, La regina ha fatto in modo di modificare il mio secondo nome, François è diventato Françoise …”
“Vuoi dire che il tuo secondo nome è stato cambiato al femminile?!”
“Si Andrè …”
“Ma che bella notizia sorellina, almeno in parte giustizia è fatta! … E adesso dobbiamo pensare a quale vestito indossare domani sera, su andiamo in camera tua.”
“Adesso Joséphine?! Ma il ricevimento è domani!”
“Oscar Oscar su andiamo che tu sei di gusti tanto difficili che magari saremo costrette a modificarti l’abito, su andiamo!”
Joséphine ed io attraversiamo il corridoio e passiamo davanti alla porta di Sabrina, mia sorella mi fa notare: “Senti quei due, come si danno da fare? Dovresti prendere esempio da loro sorellina, altro che estenuarvi con le lame, io al posto tuo utilizzerei tutt’altra spada ah ah ah!”
“Joséphine smettila!”
“Su su .. non fare quella faccia e andiamo a cercare un abito che ti piaccia!”
“Joséphine sei tremenda!” 
“Ma su Oscar non esagerare nemmeno tu, con i tuoi modi, e non fare quella faccia non ho detto nulla di male ah ah ah!”
   
 
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