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Autore: terryoscar    24/07/2018    7 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Ballo a Versailles


“Dai sorellina, guarda quanti abiti ci sono in questi armadi, come puoi dire che nessuno ti piaccia, è assurdo!”
“Non mi piace nessuno Joséphine, non posso farci niente … ho deciso, domani indosserò l’abito che ho messo domenica, ed è inutile insistere tanto non cambierò idea.”
“Sei davvero una testona Oscar, qui abbiamo decine e decine di abiti e tu domani indossi quello che hai già messo.”
“Ma dico, dov’è il problema? Tanto nessuno me l’ha visto alla reggia, forse lì incontrerò Girodelle e Fersen, ma a me non importa.”
“Ma c’è Andrè che te l’ha visto …”
“E allora? Andrè certo non bada a queste cose …”
“Ah! Finalmente concordi con me …”
“Concordo su cosa?!”
“Sicuramente a mio cognato non interessa il tuo abito ma … a quello che c’è dentro ah ah ah!”
“Joséphine!!!”
“Oscar!!”
“Joséphine, non è possibile che tu faccia continuamente certe allusioni.”
“E non è possibile che tu non ti sbilanci mai … ma dico, è così divertente parlare di certe cose!”
“Forse per te, ma non per me!”
“Oh sorellina quanto sei seria! Allora sei proprio convinta che indosserai lo stesso abito?”
“Certo che si Joséphine!”
“E va bene … testona!”




E’ notte fonda, Sabrina ed io, dopo l’amore siamo stretti, abbracciati nel letto.
Parliamo di tante cose, io le chiedo: “Come vanno le cose qui a palazzo?”
“Ti assicuro Alain, che qui non ci si annoia mai!”
“In che senso?!”
“Qui sono tutti presi dal matrimonio di Andrè e Oscar … e poi il tuo Comandante è così incredibilmente semplice che stupisce soprattutto suo padre.”
“Immagino … ma senti quei due cosa combinano, voglio dire continuano ancora a guardarsi solamente?”
“Ma no Alain … anzi, sono stati scoperti a dividere lo stesso letto ed il Generale ha fatto il finimondo.”
“Sabrina, ma non è la prima volta che quei due dividono il letto, il problema è se combinano qualcosa, perché Andrè si limita solo a guardarla e nient’altro!”
“Ma no Alain, forse non mi sono spiegata, quei due sono stati scoperti a …….”
“Vuoi dire che …….. lo hanno fatto finalmente?”
“Si Alain, Oscar finalmente si è decisa ……..”
“Ma ne sei proprio sicura?”
“L’ho sentita mentre lo diceva a sua sorella Joséphine, che naturalmente ha espresso tutta la sua contentezza, e non si è certo risparmiata a farle battute mettendola a disagio!”
“Finalmente Andrè, ti sei dato da fare, e bravo amico mio, era ora!”
“Perché avevi qualche dubbio?”
“Sabrina, quei due sono davvero incredibili, lui ha sospirato per lei per vent’anni, lei per altrettanto tempo lo ha visto solo come un amico, un fratello … però se tutte le amicizie finissero in questo modo ah ah ah!”




Oscar ed io abbiamo trascorso la serata con la famiglia, tutti si sono ritirati nelle loro stanze, tranne noi due, che ci siamo intrattenuti ancora un po’ per parlare.

“E così Andrè, domani dobbiamo recarci a palazzo per la festa che la Regina darà, e come se non bastasse ci vuole come ospiti …….. e poi questa sorpresa che mi ha riservato …”
“Alludi al tuo nome?”
“Si proprio quello …… beh guarda il lato positivo della faccenda, almeno sui documenti non risulterà che Andrè Grandièr ha sposato un uomo ah ah!”
“Oscar per me, non avrebbe avuto alcuna importanza, che sia un nome maschile o femminile, l’importante è sposarmi con te!”

Vedo Andrè guardarmi con dolcezza, con amore … non posso che contraccambiate i suoi sguardi e le sue carezze, mi perdo prima tra le sue braccia e poi gli dono le mie labbra.

“Andrè … “

“Oscar …”

Una voce interrompe il nostro idillio: “Ehmm … Andrè immagino che ti avranno detto che da questa sera dormirai ai piani superiori.”
“Signore … Voi … Si lo so .. me l’ha detto Oscar, ma non era il caso di cambiarmi di stanza, tanto tra qualche settimana, dovrò cambiarla nuovamente.”

Stringo la mano di Oscar, mi accorgo che il Generale mi guarda con gelosia, ne sono certo, il Generale è geloso di sua figlia, mi sento in difficoltà e lascio la mano di Oscar.

“Vieni Andrè, ti accompagno!”
“Sissignore!”

Percorriamo il corridoio che ci porta nelle nostre camere, Andrè ed io seguiamo il Generale, ci fermiamo davanti alla porta della nuova stanza di Andrè, mio padre l’apre e dice: “Ecco qui Andrè, per le prossime settimane questa sarà la tua camera, dopodiché ti trasferirai definitivamente in quella di …... mia figlia ….. su entra!”

Il tono di mio padre, è alquanto severo, non l’avevo mai sentito parlare in quel modo con Andrè, è davvero strano! … Mi guarda e dice: “Oscar, è tardi adesso va in camera tua!”
“Ma ….. Padre …”
“C’è qualcosa che non va Oscar?”
“Padre siete davvero … strano”
“Ma cosa dici Oscar, io sono sempre lo stesso, e adesso va che è tardi!”
Guardo il mio fidanzato e dico: “ Buona notte Andrè.”
“Buona notte Oscar.”

Vedo l’espressione incerta di Oscar, mi guarda e la vedo entrare nella sua camera.
Il generale mi guarda e mi dice: “Bene … Andrè buona notte.”
“Buona notte Signore.”

Il Generale non va via finché non entro nella mia stanza.

Entro nella mia nuova camera, mi guardo intorno, è tutto così strano … non capisco davvero l’atteggiamento del Generale, è davvero insolito.

È notte fonda, vedo la mia Marguerite dormire al mio fianco, non riesco a dormire, l’idea che Andrè e Oscar siano a un passo l’uno dall’altro, temo che possano incontrarsi e passare la notte insieme … che Dio non voglia, non lo tollero ……. Andrè non la deve toccare più, finché non si saranno sposati ed io farò in modo che non accada più. 
Mi alzo dal letto, infilo le pantofole, prendo la chiave che ho riposto nel cassetto, lascio la mia stanza, faccio capolino nel corridoio, mi accerto che non ci sia nessuno …... in punta di piedi mi avvicino alla porta di Andrè, lentamente infilo la chiave nella serratura, la giro e la chiudo … ecco fatto … adesso posso andare davvero a letto tranquillo.



Mi sveglio sudato, ho la gola secca, ho sete, mi giro nel letto e vedo Sabrina dormire profondamente.
Mi alzo per andare in cucina per prendere un bicchiere d’acqua, non voglio svegliare mia moglie, e in punta di piedi percorro il corridoio quando vedo il Generale rinchiudersi nella sua stanza: che strano, cosa ci fa in giro in camicia da notte nel corridoio … ma … chissà che starà tramando adesso!
Passo davanti alla porta di Andrè, mi viene un dubbio, indietreggio, abbasso la maniglia e mi accorgo che la porta è chiusa a chiave: che strano … Andrè è chiuso dentro, forse si è barricato dentro con il Comandante, oppure …. Ma no non può essere … forse … il vecchio pazzo lo ha chiuso dentro, per paura che attenti alla virtù di sua figlia … no non può essere, ma domani prima di tornare in caserma glielo chiederò.

E’ l’alba sono in cucina a fare colazione, quando vedo entrare il mio amico, appena lo vedo gli dico: “Buongiorno Andrè.”
“Buongiorno Alain, tutto bene?”
“A me si, e a te? Dormito bene Andrè?”
“Certo Alain, ma immagino che tu indubbiamente, avrai fatto sogni tranquilli ah ah!”
“Diciamo di si … Senti Andrè, vedi … io .. voglio farti una domanda ..”
“Dimmi pure Alain.”
“Eri forse in dolce compagnia stanotte?”
“Io Alain?! Ma cosa dici?”
“Già, sarebbe davvero difficile, una cosa simile, con il suocero che dorme nella stanza accanto.”
“Non riesco a capirti Alain.”
“Andrè, tu hai l’abitudine di chiuderti a chiave la notte?”
“Io? Certo che no! … Non è mia abitudine dormire chiuso dentro, ma perché mi fai queste strane domande?”
“Andrè vedi .. Stanotte avevo sete e volevo andare in cucina per prendere un bicchiere d’acqua e …”
“E?! …”
“Vedi Andrè, ho visto tuo suocero nel corridoio e con aria furtiva entrare in punta di piedi nella sua stanza, e chiudere silenziosamente la porta. Sinceramente mi è sembrato strano e ho pensato che fosse venuto da te per spiarti, magari se eri con sua figlia, ma essendo che il vecchio era tranquillo e soddisfatto, ho pensato che il motivo fosse un altro …”
“Continuo a non capirti Alain ..”
“Vedi Andrè, non ho resistito e volevo entrare da te per vedere cosa stesse succedendo, ma la porta della tua stanza era chiusa a chiave e …”
“A chiave? Ma … Alain ne sei sicuro?”
“Certo che si Andrè, la tua porta non si apriva ….. Ehi Andrè cos’è quella faccia, ti vedo preoccupato.”
“Alain non sono preoccupato ma sorpreso da quello che mi hai appena detto.”
“Andrè, secondo me, il vecchio pazzo ti ha chiuso dietro per paura che tu e il Comandante combiniate qualcosa …”
“Ma Alain …”
“Non c’è altra spiegazione amico, quello è davvero fuori di testa o … Andrè può essere che sia geloso di sua figlia!”
“Uhm .. sai che ci ho pensato anch’io … ieri sera, quando Oscar ed io eravamo nel salone, lui è entrato e ci ha visto baciarci e ho notato una strana luce nel suo sguardo … di gelosia … forse mi sbaglio Alain .. non so!”
“Senti amico, almeno stasera assicurati che non ti chiuda più da dietro e poi vedi.”
“Stasera io e Oscar siamo stati invitati a un ballo a corte, verranno anche Madame e il Generale … vedrò cosa accadrà durante la notte.”
“E se ti mettesse nuovamente sotto chiave? In quel caso cosa faresti?”
“Non lo so … e poi cosa potrei fare? Arrabbiarmi? Devo tollerare tutto questo per altre sette settimane, poi sarà tutto finito.”
“Finito Andrè? Lo spero per te, io ho qualche dubbio, quello oltre ad essere un vecchio pazzo, è anche un padre geloso!”


Per tutto il giorno ho avvertito lo sguardo addosso del Generale, mi ha scrutato per tutto il tempo, e come se in qualche modo ce l’avesse con me; eppure ha voluto che io sposassi sua figlia ad ogni costo, sinceramente non capisco da dove nasca tutta questa gelosia.


E’ sera, vedo le sorelle di Oscar avvicinarsi a noi, Christine è la prima ad avanzare: “Allora Oscar, su è ora di venirti a cambiare vieni con noi di sopra, e tu Andrè va in camera tua e fa lo stesso, tanto tu non hai bisogno di aiuto, ma nostra sorella si!”
Sento Oscar protestare: “Su sorelle, è ancora presto, io non ci metto molto a infilarmi un vestito!”
“Non si tratta solo del vestito Oscar, c’è l’acconciatura e poi … abbiamo in serbo una sorpresa per te!”
“No vi prego .. spero che non mi facciate impazzire adesso …”
“Su muoviti vieni con noi!”

“Vedo la mia Oscar accerchiata dalle sorelle e trascinata di sopra, mentre lei protesta Joséphine incalza: “Ma quante storie fai, vogliamo solo che Andrè ti veda bella più del solito!”
Sorrido e ribatto: “Oscar per me è sempre bellissima!”
“Si lo sappiamo Andrè a te cosa piace ah ah ah!”

Joséphine è incontenibile, appena dico una sola parola, lei subito mi risponde con malizia, è impossibile paragonarla alla mia Oscar.


Portiamo nostra sorella in camera sua e sul letto adagiato c’è un abito rosa, le dico felice: “Guardalo … credo che questo si avvicini a quello che hai indossato domenica, e adesso non hai più scuse di mettere lo stesso che hai indossato la sera del tuo fidanzamento!”
“Ma Silvia .. come …”
“Siamo state stamattina da madame Beltrin a scovarlo per te, e ti dirò che non è stato per niente facile, perché è un modello poco ricercato.”
Sento Marianne alle mie spalle: “Credo che tu Oscar lancerai una nuova moda a Versailles ah ah ah!”
“Allora ti piace?”
“Be … si .. può andare …”
“Oh finalmente ci siamo!”
“Adesso comincia a spogliarti e senza fare storie, siamo tutte donne Françoise ah ah ah! … Finalmente adesso hai anche un nome femminile! Ehi sorelle, che ne dite se d’ora in avanti nostra sorella la chiamiamo Françoise?”
“No no un momento, il mio nome non si cambia, io rimarrò sempre Oscar e …”
“Ma su su sorellina, ormai è tempo di cambiare!”
“Ma non ci penso nemmeno, io sono in licenza, e la settimana prossima indosserò la mia divisa e tornerò in caserma.”
“Oh mio Dio! Ma cosa dici Oscar, tu dovevi cambiare modo di vivere, tra non molto ti sposi e …”
“L’uno non esclude l’altro Marianne, anche se mi sposerò, per la gioia di nostro padre continuerò la mia carriera militare, su questo non transigo!”
“Nooo … ma cosa dici? Non ho mai sento una cosa simile in vita mia!”
“Dimenticate sorelle, che non c’è nessuna donna in tutta la Francia, anzi cosa dico, forse in tutto il mondo, che abbia intrapreso la carriera militare, quindi perché vi scandalizzate così tanto?”
“Ti piace ironizzare sorellina? Ti diverti?”
“Ma no parlo sul serio. Io lunedì prossimo torno in caserma!”

Vedo le facce sbigottite delle mie sorelle, tutte tranne quella di Luisa, mi sorride divertita, e ribatte: “Ma si Oscar tu dovrai continuare a portare avanti il nostro nome, non si può mai sapere … magari non arriveranno gli eredi cui nostro padre ambisce, almeno rimane uno Jarjayes ah ah ah!”

Joséphine avanza minacciosa verso Luisa e sbraita: “Quando smetterai di sputare veleno mia cara sorellina? E’ mai possibile che tu sia tanto acida e meschina nei confronti di nostra sorella?! Non ti basta che abbia già vissuto in modo non consono alla sua condizione femminile, adesso cosa vuoi da lei? Lasciala in pace!!”

“Joséphine è davvero arrabbiata; è venuta in mio aiuto, rimango in silenzio.

Marianne incalza: “Allora Luisa se hai finito accomodati fuori, nessuno ti costringe a sacrificarti stando con noi … FUORI DI QUA!!”

Le mie sorelle sono davvero arrabbiate, non pensavo che reagissero in questo modo, vedo Luisa scoppiare in lacrime e lasciare la mia stanza. 
Mia sorella Joséphine mi dice: “ Non badare a lei Oscar, è sempre stata gelosa, non solo con te ma anche con tutte noi, più tardi le farò un discorsetto … magari le insegno un po’ come divertirsi con Maxim ah ah ah”
“Per favore Joséphine non prenderla in giro, potresti soltanto urtare i suoi sentimenti.”
“Beh peggio per lei Oscar, che impari a stare al mondo!”


Sono nel salone, aspetto Oscar che scenda, il Generale mi raggiunge e mi dice: “Andrè, non è ancora pronta mia figlia?”
“No Signore, voi sapete che quando le sue sorelle decidono di acconciarla, non la lasciano tanto facilmente!”
“Già … diciamo pure che io ho sempre fatto in modo che non avessero alcun tipo di rapporto, e per tutte loro tutto questo è … inusuale … Andrè, spero solo mia figlia riesca ad adeguarsi il più possibile alla sua condizione … di donna …”

Vedo il Generale guardarmi severo e mi dice: “Voglio che lasci il servizio militare e si dedichi a ….. te e ai … figli.”
“Signore, Voi sapete benissimo che Oscar è ….… una donna a cui nessuno può imporre niente e tanto meno io, farà ciò che desidera.”
“Andrè, conosco perfettamente il temperamento di mia figlia, ma tu devi farti valere, non puoi certo sottostare completamente al suo volere in questo modo, capisco che tu .. l’ami .. però tu devi comportarti da uomo non da .. donnetta …”
“Ma Signore cosa dite?” 
“Sta zitto Andrè, lasciami parlare e non mi interrompere, come ho detto, vedi di comportarti da uomo, con mia figlia ci vuole il pugno di ferro e non … solo smancerie, dopo che sarete sposati, vi prenderete una lunga vacanza … magari quattro cinque mesi … e senza distrazioni di alcun genere, mi capisci vero? Spero di essere stato eloquente … almeno fin tanto che non aspettiate il primo figlio, e magari ne avrete altri a distanza di poco tempo …”
Vedo Andrè spalancare gli occhi e io gli dico: “Figliolo si può sapere cos’hai, perché mi guardi così?”
“Signore, se Oscar Vi ascoltasse in questo momento, non credo che le farebbe piacere quanto Voi dite .. e poi è l’unica cosa di cui vi preoccupate?”
“Appunto per questo sto parlando in sua assenza, e poi Andrè di cos’altro dovrei preoccuparmi, ti conosco benissimo, so che sei un bravo ragazzo e la farai felice, però ….. un’ultima cosa devo dirtela … tu a mia figlia non la devi più toccare fin tanto che arriverete al matrimonio, intesi Andrè?”

Non ho parole, il Generale è capace di mettere a disagio chiunque e mai come adesso mi sono sentito tanto in imbarazzo.

“Allora hai sentito Andrè, tu a mia figlia la toccherai solo dopo il matrimonio, hai inteso? …. Perché rimani in silenzio, adesso ci manca solo che tu arrossisca come …. Be’ lasciamo stare, e non voglio più tornare sull’argomento Andrè!”

Non dico nulla, vedo il Generale allontanarsi nervosamente per versarsi del liquore in un bicchiere, mi guarda e conclude: “Vedi Andrè … di tutte le figlie, Oscar, è quella a cui tengo di più … e non voglio che intorno a lei ci siano chiacchiere e maldicenze, quindi ……. bada a te a non farti più riprendere su questo argomento … allontanala da te e soprattutto non farne parola con lei!” 

Guardo il Generale, e continuo a non dire nulla.


“Ma insomma sorelle, volete smetterla? I miei capelli stanno bene così alzati, non voglio altre forcine!”
“E va bene Oscar, abbiamo finito … questo frontino … ed è fatta … ecco qua … sei bellissima!! Vieni, guardati allo specchio.”
Mia sorella mi prende per mano, mi porta davanti allo specchio e mi dice: “Guarda quanto sei bella, Andrè rimarrà di stucco vedendoti!”
“Si però Marianne, questo frontino … sarebbe meglio che lo togliessi .. lo trovo ridicolo.”
Sento la porta aprirsi e la voce di mia madre: “E invece ti sta benissimo figlia mia, le tue sorelle hanno fatto benissimo ad acconciarti i capelli così … sei davvero un incanto, e adesso su andiamo, Andrè e tuo padre ci stanno aspettando, e si sta facendo tardi.
Joséphine mi dice: “Diverti Oscar, e se hai modo di imboscarti con Andrè non pensarci due volte, fallo e basta!”
Mia madre mi guarda con rimprovero e mi dice: “Joséphine, quando imparerai a tenere la lingua a posto?”
“Ma su Madre, non avrete mica dimenticato la passione che Vi unisce a nostro padre?!! AH AH!”
Leggo sul volto di mia madre l’esasperazione, mi guarda e mi dice: “ Su andiamo Oscar!”


Mia madre ed io scendiamo la scalinata, alzo il pizzo del vestito, come sempre temo di inciampare e cadere giù per le scale, con la divisa indubbiamente è tutto più semplice.
Andrè e mio Padre ci guardano, in loro vedo solo sguardi di consensi e ammirazione. 
Oscar è bellissima, indossa un semplice vestito rosa, con le maniche a sbuffo, una piccola scollatura sulla schiena ed il petto ben in vista! La gonna si allarga, sorretta dalla sottogonna, senza panier. I capelli sono raccolti con alcune ciocche lasciate cadere sulle spalle. È bellissima, ha uno sguardo dolce ed un poco preoccupato, credo non si renda neppure conto di quanto sia affascinante, leggera ed aggraziata.
Il mio Andrè mi osserva come se fossi un’altra donna, mi sorride con dolcezza … tenerezza, ormai sono davanti a lui, mi dice: “Sei bellissima Oscar!”
Annuisco, prendo il suo braccio, e varchiamo il portone del palazzo, dietro di noi ci sono mia madre e mio padre che l’ho visto sorridere.
Poco dopo la nostra carrozza lascia palazzo Jarjayes.




Oscar è al mio braccio, mi guarda mi sorride appena, è tesa, la vedo, la sento.
Percorriamo i lunghi corridoi della Reggia, incrociamo servi, valletti, dame e cavalieri; fino a giungere nell’enorme salone delle feste.
Il valletto all’ingresso della sala per annunciarci, guardo mio padre e sotto voce gli dico: “Padre vorrei essere annunciata con il grado militare, e non come madamigella.”
“Ma Oscar, perché?”
“Padre, mi sono sempre presentata come il Colonnello delle guardie reali e così sarà anche questa sera, non è questo vestito a rendermi diversa!”
Mia madre mi guarda e mi dice: “Ma Oscar…”
“Lo so Madre, lo so che suona strano, ma preferisco così, oppure non annunciatemi affatto!” 
“Va bene, Oscar, sia come vuoi tu”

Il valletto ci annuncia: “Il Generale Augustin Reinyer François comte de Jarjayes e la sua gentile sposa madame la comtesse Marguerite de Jarjayes. Il colonnello Oscar Françoise comtesse de Jarjayes ed il suo fidanzato il Capitano Andrè Grandièr”

Mio padre e mia madre sono davanti a me, Andrè ed io li distanziamo, appena faccio il mio ingresso al braccio di Andrè sento un brusio di voci. 
Li conosco tutti, continuano a guardarmi, in un angolo del salone vedo Fersen che mi osserva e mi sorride, ormai non mi fa alcun effetto, anzi, mi è completamente indifferente, mi chiedo: come abbia potuto un tempo il mio cuore palpitare per lui?! Che sciocca che sono stata, ora mi osserva come se fosse un ebete, ma cosa vuole dimostrare adesso?
Gli sguardi sono tutti puntati su di me e Andrè.
Ancora qualche passo e sono davanti ai sovrani … ecco … sono innanzi a loro, vedo Andrè inchinarsi davanti alle loro Maestà, mi rendo conto che indosso abiti femminili, e mi inchino a loro come si conviene a una dama … la Regina mi guarda e mi dice: “Andrè …… Oscar … siete bellissima! … Non avrei mai pensato che un giorno Vi avrei vista così … con indosso degli abiti da donna! …. Oh è tanta la sorpresa di vedervi qui a corte vestita in abiti femminili che non Vi ho ancora dato il mio benvenuto …. Generale, madame Jarjayes, vi auguro una buona serata e spero che Vi divertiate!”
Vedo mio padre e mia madre inchinarsi ai sovrani e dire: “Grazie Maestà.”
La Regina ci guarda e sorride, ci dice: “Oscar, Andrè desidero ancora una volta, farvi i miei auguri per il vostro fidanzamento, e spero che abbiate gradito la sorpresa che Vi ho fatto, mi riferisco al Vostro secondo nome; visto che al primo non c’è rimedio!”
“Vi ringrazio Maestà … Vi ringrazio dal profondo del mio cuore!”
La Regina avanza verso di noi di qualche passo e ci dice: “E’ buffo per me, non vedervi partecipare a un ballo a corte in uniforme, Madamigella! Andrè, spero che stasera Vi divertiate,”
“Grazie Maestà!”

Ci congediamo dai sovrani, dando così la possibilità ad altri ospiti di salutarli. 
Mio padre e mia madre raggiungono i loro amici, ed io e Andrè ci allontaniamo nel tentativo vano di non destare chiacchiere, ma è tutto inutile, ed ecco i primi commenti.
Passiamo davanti a due dame che dietro i loro ventagli bisbigliamo: “Guardatela, è lei … madamigella Oscar! … Mi sono sempre chiesta come sarebbe stata vestita da donna?! …” 
Una seconda le risponde: “ Uhmm … E’ proprio come immaginavo, sembra un felino, troppo … magra, sembra … è strana!”
L’altra risponde: “Ha poca roba addosso, ha poche forme, e poi guardate il vestito che indossa è così … semplice … misero, neanche se fossero caduti in disgrazia, da non potersi permettere altro …”
Un uomo alle nostre spalle si unisce ai nostri discorsi, e ribatte con stizza: “Ma signore, cosa Vi spinge a parlare in questo modo di madamigella Oscar?! … Ma non vedete che nella sua semplicità è bellissima!”
“Oh Siete Voi Conte Girodelle … ma noi vedete …. Forse ci siamo espresse male.. noi volevamo dire …”
“Invece Vi siete espresse benissimo, credo che la Vostra sia solo invidia, madamigella Oscar possiede una bellezza di poche donne qui presenti a Versailles, anzi, nessuna …. Non ha eguali … con permesso.”
La prima si porta il ventaglio davanti alla bocca e dice: “Oh che maleducato, il Conte Girodelle!”
La seconda borbotta: “E’ ovvio che la difenda amica mia, lui è innamorato del Comandante spigoloso, e se non lo sai, lei lo ha rifiutato per fidanzarsi con quel … servo riscattato che è al suo braccio.”
“Parli del suo fidanzato?”
“Si proprio lui, forse l’hai dimenticato che per anni è stato il suo attendente? Beh adesso Sua Maestà l’ha promosso a Capitano dell’esercito Francese, proprio perché sposerà a breve il suo Colonnello ah ah ah!”


La musica è diffusa per tutto il salone, gli orchestrali stanno suonando un valzer, non resisto, guardo la mia amata e le dico: “Oscar mi concedi l’onore di questo ballo?!”
Oscar mi sorride e mi dice: “Certo che si Andrè, ma che sia ben chiaro, se dovessero suonare la Volta io non mi cimento in un ballo così sconcio qui alla Reggia di Versailles ah ah ah!”
“Non te lo chiederei nemmeno, qui tutti ti conoscono, e non vorrei che cimentandosi in un ballo simile, gli uomini ti immaginassero in un certo modo, e sappi che il tuo fidanzato è gelosissimo ah ah ah!” 

Andrè ed io balliamo incuranti di chi ci guarda, mi accorgo che un gruppo di gentil uomini, non fanno altro che guardarmi.
Uno di loro dice: “Ma quella è madamigella Oscar? Ma chi l'avrebbe mai detto......e pensare che indossa sempre la divisa!”
L’altro incalza: “Però che gran tocco di femmina che si nasconde sotto alla divisa!”
Un terzo continua: “Ma! Chi l’avrebbe detto che sotto l’uniforme nascondesse delle tette così … invitanti … uhmmm … beato, anzi,.fortunato quel servo......che mette le mani su una tale bellezza …. Beato lui .. chissà come si divertirà con una femmina simile! … All’idea di averla nel mio letto, mi sento rabbrividire tutto!”
L’ennesimo ribatte: “Certo, a chiunque farebbe un certo effetto una donna così, solo un pazzo non la desidererebbe di sotto .... però mi chiedo: ma comanderà anche a letto, sai che spettacolo farsi sottomettere da tale femmina?! … Io sarei disposto a vendere l’anima al diavolo per starci almeno una sola volta!”
Ancora un altro:“Beato quel servo da strapazzo!”

Dopo aver detto di tutto su madamigella Oscar, questo gruppo di depravati ridono con una certa lussuria, uno di loro mi guarda e mi dice: “Cosa c’è Conte di Fersen, Voi che siete un esperto in materia, non Vi unite ai nostri discorsi?”
Li guardo severi e rispondo: “Signori, non è certo da gentiluomini, parlare così di una dama, soprattutto di madamigella Oscar che, se Vi ascoltasse, come minimo Vi darebbe una bella lezione!”
Uno di loro mi risponde con fare ammiccante: “Volesse il cielo, la metterei sotto immediatamente ah ah ah!”
“Non meritate alcuna risposta … Signore …”

Dopo aver ascoltato queste sconcezze su madamigella Oscar, mi allontano immediatamente.
Mentre mi allontano, la guardo ballare con Andrè, e mi ricorda quando ha partecipato a un ballo in incognito vestita da donna, per me soltanto …. E pensare che una tale bellezza è stata innamorata di me, l’ho respinta, che sciocco che sono stato … è meglio che non ci pensi più!


Andrè ed io continuiamo a ballare, sorridiamo felici, ancora un altro valzer, vedo avanzare Girodelle che con dovuto rispetto guarda Andrè e con un inchino gli dice: “Capitano, mi concedete l’onore di danzare con la Vostra fidanzata?”
Il mio Andrè lo guarda e con un mezzo sorriso, gli dice: “Se Oscar è d’accordo, prego Conte Girodelle.”
In pochi istanti passo dalle braccia di Andrè a quelle di Girodelle, che tra un volteggio e l’altro mi dice: “Madamigella Oscar, Voi per me, siete una continua sorpresa … divisa o vestita in questo modo siete sempre bellissima!”
Le parole del mio cavaliere, mi mettono in difficoltà ma non rispondo, danzo con Girodelle ma il mio sguardo va ad Andrè che non fa che guardarmi.
Girodelle mi osserva, continua: “Madamigella, il Capitano Grandièr è davvero un uomo fortunato ad avervi, avrei tanto desiderato essere al suo posto!”
“Vi sbagliate tenente, non è lui il fortunato ma io … sapete, ho un caratteraccio davvero insopportabile ah ah!”

Vedo madamigella Oscar ridere, quanto è bella quando ride, vorrei tanto dirle altro, ma non voglio metterla a disagio, e soprattutto non vorrei che si sentisse mancare di rispetto.
Sento il suo profumo, il mio braccio è intorno ai suoi fianchi, mi sento inebriare da tanta bellezza, sento il cuore scoppiare nel petto, la desidero, l’amo ancora, questo contatto mi fa più male che bene, temo che riesca a leggere nel mio sguardo ciò che provo per lei.


Osservo la mia Oscar tra le braccia di Victor, sono geloso, anzi, gelosissimo, lui la guarda senza alcun ritegno, si capisce da un miglio che la desidera, spero che questo ballo finisca quanto prima, non resisto più a vederla con un altro uomo. E come se non bastasse, mi tocca ascoltare i commenti di alcuni uomini che sono alle mie spalle, che non si sono accorti di me.
“Chi l’avrebbe mai immaginato, certo che è bellissima … cosa farei per rubarle un solo bacio!”
L’atro ribatte: “Solo un bacio? Ah ah ah!”

La gelosia è qualcosa di inspiegabile, devo controllarmi, non ce la faccio più, appena gli orchestrali terminano con il Valzer, mi avvicino velocissimamente alla mia Oscar.

Il valzer è terminato, madamigella Oscar è ancora stretta tra le mie braccia, gli orchestrali suonano la Volta, la guardo e oso: “Madamigella mi concedete ancora un ballo?”
Sento la voce di Andrè alle mie spalle: “ Mi dispiace Tenente, ma la mia fidanzata balla la Volta solo con me!”
“Si .. si .. scusate Capitano Grandièr, prego … io non volevo ….!”
Vedo Girodelle allontanarsi mestamente, guardo Oscar e le dico: “Mancava poco che Girodelle, ti chiedesse nuovamente di sposarlo!”
“Ma cosa dici Andrè?!”
“Oscar, ma hai visto come ti ha guardato per tutta la sera, soprattutto mentre ballava con te?!!”
“Andrè io ….. neanche l’ho guardato ..”
“Tu forse, ma invece lui si.”
“Cosa ti ha detto?”
Mentre tutti ballano la Volta intorno a noi, spalanco gli occhi e ribatto: “Andrè, mi fai per caso una scenata di gelosia?”
“No .. ma cosa dici?”
“Invece credo proprio che tu sia geloso!”
“Non dovrei esserlo?”
“Certo che no …”

Mentre Andrè ed io discutiamo in mezzo alla sala, arriva un cavaliere e guardando mi dice: “Madamigella mi concedete questo ballo?”
Andrè avanza di qualche passo e cingendomi il suo braccio intorno ai miei fianchi gli risponde geloso: “Mi dispiace per Voi, ma la mia fidanzata balla solo con me, soprattutto la Volta!”
Vedo l’uomo ribattere timidamente: “Scusatemi … non sapevo che madamigella fosse la vostra fidanzata … Vi chiedo di scusarmi ancora!”
Il cavaliere si allontana, guardo Andrè e gli dico: “Andrè la tua reazione forse non è quella di un uomo geloso?”
Andrè mi guarda con passione, mi prende per mano e portandomi via dalla sala, mi dice: “Si sono geloso e adesso vieni con me!”
“Ma dove mi porti Andrè?”
“Lontano da qui!” 

A passo marziale in poco tempo siamo nei giardini, lontano da tutti, siamo appartati, siamo faccia a faccia e dico: “Andrè si può sapere che ti prende? Perché reagisci così?”

Andrè non mi risponde e si avventa sulla mia bocca, mi bacia appassionatamente, fino a toglierci il respiro.
Mi allontano appena da lui e gli dico con affanno: “Andrè ma cosa fai, potrebbero vederci!”
“Ti importa Oscar?”
“Certo che si, sai che commenti che farebbero?”
Andrè mi stringe a se, e mi dice: “Se è per questo, stasera ne hanno fatti anche troppi! … Tu neanche immagini cosa ho sentito mentre ballavi con Girodelle!”
Sorrido e ribatto: “A Corte non fanno altro che spettegolare e lo sai, e poi non credevo che a te interessasse il chiacchiericcio!”
Andrè mi stringe ancora di più a se e continua: “Mi ha dato molto fastidio, non voglio che nessuno ti dica nulla!”
Andrè si avventa nuovamente sulle mie labbra con ardore e mi sussurra: “Che voglia che ho di te, mi sembra un’eternità che non facciamo l’amore …”
Andrè mi bacia ancora e ancora … mi sciolgo tra le sue braccia, senza pensare più a nulla.
Sento i nostri cuori fondersi l’uno con l’altro!


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