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Autore: Alice_love777717    26/07/2018    3 recensioni
"Mi credono morta. Meglio così. La ragazza di 5 anni fa è...
Anche voi, si anche voi mi avreste abbandonata anche voi mi avete tradita.
Ora lo so, l'amore, l'amicizia sono inutili e ti rendono deboli.
Chiudendo gli occhi, quello che vedo è un essere senza cuore capace di uccidere a sangue freddo"
Ciao a tutti questa è la mia prima storia spero vi piaccia!
Ringrazio tutti per le recensioni e ringrazio anche i lettori silenziosi
Genere: Dark, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Rin | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
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Oh mio dioooo!
Finalmente sono tornata a casa e sono riuscita a scrivere il capitolo nuovo. C'ho messo più di un mese, ma per ripagarvi dell'attesa il capitolo è....come dire un po'....lunghetto.
Vi auguro buona lettura e ci sentiamo alla fine.


Inganni svelati
Pov Miroku
Kagome se ne era andata un altra volta. Non eravamo stati in grado di fermarla neanche adesso, dopo cinque anni.
I minuti scorrevano mentre noi restavamo in silenzio; in mezzo a quell'ammontare di cadaveri, circondati dalle fiamme che imponenti si innalzavano al cielo, aspettando forse il suo ritorno anche se dentro di me sapevo non sarebbe tornata. La persona che avevamo visto non poteva essere lei. Non lo volevamo credere.
All'improvvisso
 una voce conosciuta mi fece distogliere l'attenzione dai miei pensieri, "Allora Kikio vuoi parlare oppure no" Ringhiò Inuyasha furioso e carico di risentimento. A queste parole anche gli altri si riscossero, la sacerdotessa voltò lo sguardo in direzione del mezzo demone "Prima andiamo via da qui" Disse risoluta la donna. La fredezza con la quale pronunciò queste parole ci lasciò inebetiti, sembrava quasi non le importasse. Inuyasha ringhiò in risposta e si diresse all'esterno del villaggio.
In silenzio lo seguimmo e in poco fummo davanti l'ingresso di quello che restava del luogo che aveva assistito a quella carneficina.
Al mio fianco Sango tremava mordendosi il labbro, sapevo che la scena a cui aveva assistito l'aveva turbata profondamente, aveva sempre visto Kagome come la sua unica e vera amica, anche quando pensavamo fosse morta lo ripeteva sempre, fu la prima che si pentì delle nostre azioni e ancora oggi paga per la sua indecisione tormentata dagli incubi.
Il viaggio passa nel silenzio più totale, ognuno alla presa con i propri pensieri. Addirittura il piccolo Shippo se ne stava in silenzio appolaiato sulla mia spalla.
 
Dopo qualche ora intravidero il villaggio e appena entrati furono circondati dalle donne superstiti.
Uno schiamazzo generale si levò da quest'ultime:

"Il villaggio!?", "Cosa è successo!?"
Domande su domande risuonavano nelle nostre orecchie, una più di tutte attirò la mia attenzione e non fu la domanda in se a stupirmi ma il modo in cui la pose. "Ci sono altri superstiti?" quelle parole accompagnate da sguardi speranzosi e lacrime nascoste mi impedì il silenzio.
"Mi dispiace dirvelo ma non ci sono superstiti." Ci fù un attimo di silenzio in cui solo le mie parole cariche di tristezza si poterono udire, poi tutto esplose.
Sorrisi, lacrime di felicità adornarono i volti delle donne presenti, i bambini saltellavano felici e i neonati si svegliarono.
Questa strana reazione lasciò me e gli altri sconvolti.
"Scusate ma perchè siete felici? I vostri figli, mariti, parenti sono tutti morti e voi...siete qui a festeggiare!" Ringhiò Inuyasha ripresosi.
"Voi non capite,ci avete dato la notizia più bella del mondo! Ragazze ci dobbiamo mettere subito in viaggio,... il guardiano...dobbiamo ringraziare solo lui, lui ci ha salvate."
Sango fece un passo in avanti, "Di che guardiano parlate?" chiese.
"Mi dispiace ma non possiamo dire oltre" La ragazza annuì poco convinta e poi si voltò nella nostra direzione alzando le spalle "A quanto pare non ci diranno altro, adesso noi dobbiamo parlare." Disse fissando insistentemente Kikio.
"Vuoi chiedermi qualcosa sterminatrice" Chiese sfacciatamente la sacerdotessa.
"Inizi tu o ti dobbiamo mandare l'invito?" Chiese Sango.
"Senti che ne dici di tacere" Sputò acida l'altra.
"Io penso che tu debba parlare." Le parole di Inuyasha lasciavano trasparire una leggera punta di impazienza.
La donna tacque ulteriormente, non sembrava intenzionata a parlare finchè un gemito di frustrazione lasciò le labbra del mezzo demone.
"Adesso basta! Ti abbiamo assecondato fin troppo. Quindi smettila una volta per tutte di trattarci come fossimo tuoi sudditi o peggio ancora tuoi schiavi." Tuonò infine. Kikio sobbalzò per il tono usato dal ragazzo e abbassò la testa per poi rialzarla a modo di sfida.
"Bè in realtà non c'è molto da dire"
"PARLA"

"So solo che dopo avermi scelta e fatta precipitare da quel burrone Naraku l'ha salvata."
"Continua non può essere tutto qui, parlaci ad esempio del suo essere una mercenaria." 
Le parole vennero sputate con disgusto da Inuyasha.
"Non so perchè è diventata un mercenario, so solo che lei e i suoi due amichetti hanno ucciso centinaglia di persone e voi siete ancora qui a chiedere spiegazioni; la verità è che lei è diventata una sporca assassina a comando di Naraku, che uccide donne e bambini a sangue freddo e voi non mi volete credere" Sbraitò la donna.
"Non parlare così di lei Kikio, se quel che dici è vero e io ne dubito non sai quello che la spinta a compiere questa decisione."
Non può essere tutto qui. Se la divina Kikio non sa niente di più allora perchè è sempre stata sulle sue quando dovevamo andare in certe parti della foresta oppure...
"Divina Kikio mi dica se quello che dico è vero. Perchè ha cercato di perdere tempo litigando con Rin?"
La mia domanda non sembrava averla presa di sorpresa però potei notare una punta di smarrimento nei suoi occhi che mi convinse a continuare il mio interrogatorio.
"Strano che poi in quel villaggio abbiamo trovato Kagome  appena finii di dire queste parole, Inuyasha scattò sull'attenti ringhiando e Sango la incenerì con lo sguardo. Mi interuppi solo per vedere la sua reazione, e proprio come immagginavo quello che vidi mi diede la certezza di concludere, proprio come tutti i villaggi in cui non sei voluta andare e che infine sono stati attaccati dai mercenari."
Ci fu un momento di silenzio e poi urla.
"TU, TU LO SAPEVI! SAPEVI DOVE ERA, OGNI VOLTA. LO SAPEVI MENTRE NOI ERAVAMO A PEZZI KIKIO." Sbraitò Inuyasha afferrandola per il colletto del kimono che indossava. 
"INUYASHA LASCIALA"  "Perchè Sango?"
Chiese sorpreso lasciando la donna. La ragazza non rispose ma si avvicinò alla sacerdotessa alzando il braccio per poi sferrarle uno schiaffo. "Ma cos..." e gliene tirò un altro avvicinando il suo volto al suo, "Non ti permettere mai più di parlare di lei chiaro schifosa bastarda" sussurrate queste parole si allontanò dalla donna. Devo ammettere che sono un po' speventato, è la prima volta che la vedo così infuriata.
"E sappi che non ti credo, secondo me ci stai ancora nascondendo qualcosa."
Vedo Kikio prima sconvolta poi il suo volto si distorse dalla rabbia.
"Vuoi che lo dica?! Ok ho sempre saputo dove era, cosa era diventata e anche dove si trovava la base segreta di Naraku!"
Urla per poi rendersi conto di quello che aveva detto portandosi la mano alla bocca. 
"Cosa? Penso di non aver sentito bene?" Ringhiò Inuyasha oramai al limite della sopportazione.
"Allora Kikio, c'è qualcos'altro che ti sei dimenticata di dirci" Chiese con sarcasmo Sango.
Lei non disse niente, solo se ne andò lasciandoci lì, ancora sconvolti per quanto scoperto.
Rimasi qualche minuto fermo, risentendo le rivelazioni che la divina no! che Kikio ci aveva svelato, quando senti un singhiozzo, mi girai e vidi la dolce Sango in lacrime.
"Cosa... cosa abbiamo fatto, come abbiamo potuto abbandonare Kagome per Kikio, come!? Non ci perdonerà mai!
Noi per tutto questo tempo siamo stati ingannati, ingannati quando Kagome aveva bisogno di noi."

Le sue parole arrivarono come un'accoltellata al cuore, se mi sento così colpevole io non oso immagginare come si senta Inuyasha.
Mi voltai e lo trovai tremante a fissare un punto impreciso nel terreno.
"Hey... Inuyasha..." Sango mise una mano sulla spalla del mezzo demone "Cosa facciamo ora?" 
"Non lo so Sango, l'unica cosa che so è che la dobbiamo trovare e scoprire cosa le è successo."
Rimanemmo in silenzio a fissarci.
"Ehm...scusate" Ci voltammo e trovammo la donna che ci aveva rivelato del guardiano con una sacca sulla schiena. 
"Io e le altre ci stavamo chiedendo, visto che siete degli abili combattenti se ci potreste accompagnare e difendere durante il viaggio per un certo posto."
"Dove signora?" 
Chiesi.
"Mi dispiace ma non posso dirvelo"
"Allora non se ne parla" 
Disse freddo Inuyasha.
"Vi prego"
"Ci dica dove vi dobbiamo accompagnare" 
disse Sango.
La donna sconsolata rispose alla ragazza.
"Al villaggio delle donne"
Alla sua risposta rimasimo interdetti.
"Scusi!? Questo villaggio non esiste." Proferì titubante Sango.
"Invece si, solo poche persone ne sono a conoscenza. Il guardiano sceglie gli abitanti, in teoria uomini adulti non potrebbero venire però dato che siete persone buone sono sicura vi lascerà passare."
"Ok vi difenderemo durante tutto il viaggio" 
Dissi
"Grazie infinitamente" Detto questo la donna si inchinò in segno di ringraziamento e ci fece segno di seguirla.
Partimmo il giorno stesso.

Dopo cinque giorni di viaggio ci ritrovammo davanti ad un intricato groviglio di rovi che al tocco di Chise (La donna che ci aveva parlato del villaggio) si ritirarono mostrando un passaggio nel mezzo della foresta.
"Ancora non siamo arrivati?" chiese una voce che speravamo non avremmo più dovuto sentire.
Non rispondemmo a Kikio e andammo avanti per altre quattro ore facendo spesse pause per via delle numerose donne incinte e anziane.
"Scusi signora Chise?"  "Si Sango, dimmi"  "Come ha fatto a far ritirare i rovi?"  "Bè, il guardiano mi ha prestato questi poteri per poter portare le donne del vilaggio da lei"  "Ah capisco, grazie."

All'ultimo passaggio di rovi servirono ben sette donne e appena lo superammo ci ritrovammo di fronte alla porta del villaggio.
Il villaggio era molto grande e pieno di fiori. Appena entrammo un orda di donne e bambini ci raggiunse e si fermarono davanti a noi, per poi aprirsi per far passare una donna con un lungo vestito crema a strascico e un diadema argentato sul capo adornato da foglie d'acero che illuminavano i suoi lunghi capelli neri.
NERI!
Non realizzai neanche che in quei brevi attimi sia io che gli altri ci fossimo fatti strada tra la folla e piazzati proprio davanti alla figura.
"KAGOME!" 


Angolo autrice sconvolta
ok... non so come sono riuscita a scrivere un capitolo così lungo ma tralasciamo.
Spero
 che vi sia piaciuto e come potete vedere è piuttosto lungo e vi chiedo di dirmi cosa ne pensate nei commenti.
Un bacione Alice
   
 
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