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Autore: daphtrvnks_    27/07/2018    1 recensioni
Una raccolta di momenti malinconici e felici che nessuno ha mai raccontato, visti da Goku e Chichi ma anche da altri personaggi dell'anime.
Tratto dal primo capitolo :
- Una ciocca di capelli ribelli le cadeva sulla guancia di porcellana, le iridi ancora fisse sulla finestra, le labbra di ciliegia socchiuse e le dita della sua mano destra che stringevano con forza il tessuto del suo kimono dai ricami dorati. Una fitta al cuore, di quelle che le fecero mordere con forza il labbro fino a farlo sanguinare, un lieve taglio che in confronto a ciò che aveva nell'anima era il nulla. -
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta | Coppie: Chichi/Goku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Una raffica di calci colpì ripetutamente l'aria piena di polvere, il terreno continuava a smuoversi sotto il peso dei due combattenti, erano ormai minuti interminabili che andava avanti così.
Nessuno dei due riusciva a colpire l’altro e l'unico a rimetterci era il loro orgoglio ferito pieno di frustrazione.
Non stavano migliorando di molto in quel periodo e Whis dovette riconoscere che ormai erano al limite delle forze, eppure quei saiyan non si arrendevano, andavano avanti per la loro strada senza avere un punto prefissato a cui arrivare, a cosa aspiravano? 
Si chiedeva, l'angelo dalla bella pelle azzurrina, se quando sarebbero arrivati al livello, magari di Lord Beerus, avrebbero perso la loro 'umanità' accecati dalla grandezza del loro potere, di ciò che avrebbero potuto conquistare ed avere senza batter ciglio, senza fatica.  Se il loro cuore si sarebbe mai macchiato del male, abbandonando tutto ciò che di buono avevano fatto fino a quel momento.
Magari copiando le azioni nefaste di chi avevano sconfitto nel corso degli anni, assaporando il sapore ferreo del sangue, il sentirsi onnipotenti come degli Dei.
Sospirò la creatura divina spostando lo sguardo sul dio della distruzione, che senza emettere neanche un suono, si abbuffava della torta al cioccolato che la moglie del saiyan dai capelli a fiamma aveva preparato per lui.
Sembrava deliziosa e i suoi occhi violacei luccicarono al ricordo del sapore delizioso di quel dolce.
Passò la lingua sulle labbra.
Oh, avrebbe fatto di tutto per poterne assaggiare un pezzo, ma il suo compagno di eternità quando si trattava di cibo non condivideva nulla, neanche una briciola, per cui accantonò l'idea in un lato della sua mente e riportò lo sguardo sul combattimento.

Goku sbuffò annoiato, quell'allenamento non stava portando a nulla ed il suo compagno sembrò accorgersene fermando un pugno a pochi millimetri dal viso dell'avversario, la fronte corrucciata ed una smorfia sul viso.

'Che diamine ti prende Kakaroth?!'

Aveva urlato Vegeta, quasi furibondo.
Il felino aveva appena alzato lo sguardo dal suo dolce per poi riportarlo un attimo dopo non molto curioso di sapere cosa prendesse al mortale, aveva altro da fare.
Whis, al contrario, sembrò curioso di sapere il perché il ragazzo dai capelli a palma si fosse fermato, scorse nella sua aura un pizzico di preoccupazione ed alzò le sopracciglia leggermente confuso, che cosa gli prendeva adesso?
Per caso con i suoi insulsi pensieri aveva fatto avverare ciò che più temeva?
Eppure no, non era nei suoi poteri.

Goku sorrise appena imbarazzato mettendosi nella sua posa più comune, una mano sulla nuca e gli occhi chiusi in una leggera risata. 

'Niente Vegeta, solo che… ho avuto una strana sensazione, tutto qua!'

Quella risposta breve e concisa fece fremere il corpo dell'angelo dai brividi, strana sensazione? Che cosa significava?

‘Spiegati meglio Kakaroth, e non fare il vago o ti spedisco all'altro mondo'

Lo sguardo minaccioso fece imbarazzare il suo amico, incrociò le braccia al petto prima di mormorare un - 
'Come se non ci fossi già stato abbastanza, tze!' - in riferimento alla frase detta precedentemente.
Dal canto suo il guerriero svuotò il sacco, sfogando, per così dire, i suoi pensieri e turbamenti.

'Ecco, è che… ho l'impressione che il mio Goten abbia qualcosa, io non lo so, come se stesse male' 

Whis sbarrò gli occhi, era tutto lì?
Quasi non credeva alle sue orecchie.

'Se ti va Goku potremmo andare a controllare e magari potresti offrirmi anche quei deliziosi biscotti al burro di tua moglie!' 

Si offrì subito per accompagnarlo, da un lato perché aveva una gran fame e dall'altro perché voleva accertarsene personalmente, non che nei suoi nuovi amici non avesse fiducia bensì perché era suo dovere farlo.

'Ah, quindi scappi dal tuo allenamento con una scusa così banale?
Riprovaci, non funziona con me, combatti!'

Vegeta sembrava furioso, finalmente poteva sfogarsi senza restrizioni ed usare al massimo la sua energia, ma lui no, scappava, e per cosa poi?
Un moccioso da quattro soldi di cui non gli era mai importato nulla.

'Tranquillo Vegeta, il tempo di sistemare questa faccenda e torno!'

Gli assicurò prima di svanire con l'angelo di ritorno sul pianeta terra, più precisamente sui monti Paoz dentro la cucina antiquata di quella piccola casetta a cupola.

'Pf, idiota di un Kakaroth!'

Aveva urlato Vegeta ricevendo soltanto una brutta occhiataccia dal dio, immediatamente si zittì, non era il caso farlo arrabbiare.

Nel frattempo Goku aveva lasciato Whis sul divano a gustare quei deliziosi biscotti correndo in fretta al piano di sopra, percepiva l'aura del mortale diventare sempre più oscura, preoccupata e piena di dubbi.
Lo stesso poté sentire in un aura più debole: paura, ecco cos'era, quel sentimento così terrestre che non aveva mai provato ma di cui conosceva bene il nome.
Curioso Whis guardò il suo bastone, fissò la sfera nera che subito diede un immagine precisa di ciò che al piano di sopra stava accadendo.
L'uomo era corso in camera del figlio minore notando come egli si stesse agitando nel sonno, la fronte piena di sudore e gli occhi rossi come se avesse pianto.
Rimase meravigliato nel notare quanto fossero simili i due nell'aspetto.
L'uomo sembrava a disagio, constatò quanto i sentimenti che provasse il piccolo Goten si specchiassero in quelli del padre, erano collegati da qualcosa di più grande che non aveva solo a che fare con i legami di parentela o di sangue, e neanche la razza, andava oltre le galassie, oltre gli universi e perfino il filo del destino che, pieno di nodi, spesso li aveva separati.
Lo vide sedersi sul letto, accarezzare la sua fronte e sussurrargli dolci parole nel tentativo di calmarlo, poi una terza figura si appoggiò alla porta, ma certo!
Era Chichi, colei che aveva preparato quei buonissimi biscotti e di cui con le briciole stava sporcando il comodo divano in pelle.

'Goku, sei tornato…'

La sentì mormorare, il figlio aprì gli occhi e in uno scatto si buttò tra le braccia del padre scoppiando a piangere, lo strinse forte contro il suo petto e lievemente annuì alla moglie che lentamente ed a piedi nudi si stava avvicinando a lui, ne arrivò infine un lungo abbraccio che fece commuovere persino l'angelo seduto al piano di sotto a mangiare. Durò qualche minuto, con qualche breve bacio sulla fronte del ragazzino ed altri sulla labbra della donna che pareva felice nel rivederlo lì in quella casa.

Alla fine Goku, quel Saiyan di terza classe, aveva qualcosa di speciale, e questo non era di certo riferito alla sua forza nelle arti marziali ma nel modo in cui la sua unione con una semplice terrestre avesse portato alla vita un nuovo combattente con cui aveva un rapporto unico, fondato sull'amore, sul bene e su tutto ciò che Whis aveva sempre visto da lontano, irraggiungibile per colui che di quei sentimenti mortali non poteva approfittare.

'Goku, non rimarrai qui questa notte, ho ragione?'

Quasi si strozzò con quei biscotti nel sentire quella frase detta con sincerità, un pizzico di malinconia nella sua voce.
Il capo basso e lo sguardo sul figlio che in pochi attimi si era raddormentato. 

'Devo tornare, lo sai. Ritornerò qui presto, sta tranquilla.
Torna a dormire ora, è tardi.'

Le disse rivolgendole un bel sorriso, il cuore della corvina si affievolì a quella visione ed accettò la sua proposta, se non dopo aver lasciato un ultimo bacio sulle labbra del marito che poi le aveva augurato la buonanotte con un tenero 'Chichina' posto a fine frase.
Appena sentì la porta della camera da letto chiudersi Goku riportò lo sguardo sul figlio, lo coprì con il lenzuolo e dopo qualche carezza gli sussurrò dolcemente:

'Prenditi cura della tua mamma mentre non ci sono, e non farla arrabbiare o le escono le rughe, poi mi tocca sopportare le sue lamentele perché Bulma non le ha e le si '

Scosse il capo ridacchiando e sistemando il comodo cuscino del piccolo continuò:

'Anche se rimarrebbe comunque bellissima, no?'

Il giovane sospirò appena al ricordo del viso della sua Chichi impressa a fuoco nella sua mente e nel cuore.

'Ti prometto che non appena tornerò ti insegnerò un sacco di nuove mosse.'

Whis tolse lo sguardo dalla sfera che in un attimo tornò di un nero pece, aveva finito i biscotti e quella breve visita era giunta al termine.
In pochi secondi Goku tornò di sotto e diede l’autorizzazione per poter ritornare sul pianeta di Lord Beerus ad allenarsi, all'insaputa che quell'impiccione di un angelo aveva spiato tutto con la sua strana magia.

  
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