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Autore: VidelB    31/07/2018    0 recensioni
“Namiii, un castello!”
“Ne hai già visti diversi nella tua vita, no? Rompere il mio prezioso binocolo per qualcosa del genere…” la ragazza rimase accigliata e spostò lo sguardo verso le schegge di vetro che brillavano al sole; le lenti erano sicuramente da buttare.
“Ma questo è diverso, lo sento!”
“E dimmi capitano, in cosa?”
“Ci saranno cavalieri in armatura, banchetti con montagne di carne e un tesoro! Non sei felice?” esclamò lui scuotendola un po’.
Nami lo guardò titubante “Un tesoro? Dici?”
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Mugiwara, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Cam…elot.” Usop strizzò gli occhi leggendo una strana incisione sulla scogliera dell’isola. Il cecchino era sporto dalla balaustra del ponte della nave, munito dei suoi fedeli occhialini, mentre circumnavigavano la costa rocciosa.


Robin si avvicinò da dietro “Non credo di averne mai sentito parlare, strano.” commentò incrociando le braccia.


D’un tratto la Thousand Sunny venne colpita da qualcosa di duro e s’inclinò su un lato, facendo perdere l’equilibrio a tutti i suoi passeggeri. Usop sarebbe caduto direttamente in acqua se non fosse stato per la prontezza di riflessi di Robin, le cui mani spuntarono dalla balaustra sbattendogli sul volto e sulla cassa toracica; non una mossa delicata, ma decisamente efficace.


Usop si raddrizzò stordito e quasi se ne pentì alla scena che gli si parò davanti: un mostro marino lo fissava con occhi spiritati. Il ragazzo si pietrificò dalla paura e un grido gli morì in gola.


Anche i rimanenti Mugiwara, sparpagliati fra il ponte e gli alberi della nave, si girarono verso la bestia. Era enorme e diversa da qualunque altra vista prima: sebbene fosse immersa fino al petto nell’acqua, la sua testa arrivava fino alla cima dell’albero maestro; gli occhi rossi e le fauci piene di denti aguzzi erano accompagnati da un corpo verde acqua, squamoso sul davanti e peloso sulla schiena, mentre due corna dorate simili a pinne di pesce spuntavano dal capo, diverse solo nella forma da quelle che ondeggiavano a pelo d’acqua. Per un paio di minuti l’animale li osservò immobile e loro fecero altrettanto.


Chopper si stringeva spasmodicamente alla camicetta di Nami, nascosta in ginocchio dietro il timone, mentre questa tremava impercettibilmente. Franky, Zoro, Sanji e Brook erano in posizione d’allerta, ma non osavano rompere quell’equilibrio. Rufy sembrava sul punto di scattare verso l’animale, impaziente di toccarlo, ma incredibilmente non fu lui a rompere il silenzio.


“Avventurieri, tornate da dove siete venuti.” annunciò una voce anziana femminile.


“Chi diavolo sei tu?” esclamò il capitano “Una bestia parlante?!” terminò affascinato, saltando sulla balaustra per osservarla da più vicino.


Una piccola figura incappucciata si sporse da dietro il collo della bestia “Sono una donna idiota, i guardiani della foce non parlano!” urlò agitando un bastone fra le mani “Allontanatevi da questa terra o sarò costretta ad aizzarvelo contro.”


“Spostati vecchia, non siamo venuti con cattive intenzioni.” intervenne Zoro facendo un passo in avanti e mettendo in bella vista le spade al suo fianco.


“Siamo qui come turisti.” si azzardò Nami, uscendo dal nascondiglio con Chopper ancora attaccato ai vestiti “Vogliamo visitarla in attesa di stabilizzare il log pose, poi ce ne andremo.”


L’anziana le puntò contro un dito ossuto “Tu… sei originaria di questa terra?”


Nami sobbalzò, stupita da quella reazione “No, vengo dall’East Blue.”


“Cosa vuoi da Nami-san?” le interruppe Sanji tamburellando il piede impaziente.


“Non accettiamo turisti né tantomeno pirati sulla nostra isola. Ma se questa donna è con voi, vi farò passare.”


Nami sollevò le sopracciglia “Perché? Ti ho detto che non sono di qui.”


L’anziana donna ridacchiò tetra e diede un colpetto al collo del mostro marino “Non importa, vi farò strada.”


La ciurma  rivolse la sua attenzione a Nami e Rufy in attesa di una decisione. Il capitano si voltò serio verso Nami “Che ne pensi?”


Lei accennò un sorriso “Non so di cosa si tratti, ma ci proteggeremo a vicenda come sempre, giusto?” terminò guardando anche gli altri compagni.


Tutti annuirono. Il capitano non potè trattenere un sorriso a sua volta e si calcò meglio il cappello sulla testa “Giusto. Andiamo!”


La ciurma riprese il comando della nave e si preparò a seguire lo strano personaggio sul mostro marino.

  
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