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Autore: terryoscar    01/08/2018    4 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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I testimoni di nozze
 
Ormai è sera, siamo sulla strada del ritorno e mi chiedo come riusciremo ad affrontare i miei genitori dopo averli visti nudi ed in pratiche amorose? … E come ci guarderanno loro, dopo essere stati scoperti, io ed Andrè, in quel luogo che è, senza che io lo sapessi, loro rifugio forse da sempre? Non lo so, ma tutto questo mi mette davvero in difficoltà.
Andrè ed io abbiamo lasciato i nostri cavalli nelle scuderie, prima di uscire Andrè mi abbraccia e mi bacia ancora. Sento le sue labbra sulla mia pelle, le sue mani accarezzarmi piano i capelli e scendere lungo la schiena, poi mi stringe forte a se. Mi ritrovo stretta tra le sue braccia, in un luogo sicuro, dove mi rilasso e mi sento tranquilla. È sempre stato così, Andrè ha il potere di tranquillizzarmi.

“Oscar .. sapessi quanto ti desidero ancora …. Non avrei mai immaginato che in me scaturisse una simile passione!”
Mi stringo ad Andrè, gli dico: “Andrè anch‘io mi sento schiava di questa infinita passione, e pensare che nemmeno immaginavo che si potessero provare tali emozioni … è tutto così nuovo, così forte … io …..”
Ci abbandoniamo nuovamente a i nostri sentimenti, stretti forti uno nella braccia dell’altra, e ci scambiamo un lungo bacio, di quei baci che ti lasciano senza fiato. Sembra che non sia mai abbastanza, non siamo mai sazi l’uno dell’altra.

Ansimanti, ci stacchiamo e ci incamminiamo verso il palazzo, quando dalla boscaglia udiamo un fruscio, Andrè ed io ci voltiamo e vediamo arrivare i miei genitori.
Mio padre avanza verso di noi a passo deciso, poi rallenta, lo vedo stringere la mano di mia madre e guardandoci ci dice: “A quanto vedo avete tardato!”
Sorrido maliziosa, gli rispondo: “Certo Voi non siete arrivati prima di noi …”

“Oscar … io .. noi …. A proposito, Voi due dove siete stati, e cosa avete combinato fino a quest’ora?”
“Padre, Voi piuttosto fate preoccupare me, visto che avete tardato con mia madre, vi siete addentrati nella boscaglia fino a quest’ora e non siete nemmeno armato, con voi non avete nemmeno la pistola. Ma lo sapete che con i tempi che corrono è davvero pericoloso? Con mia madre dietro poi!”
“O .. Oscar, non … parlare così a tuo padre!”
“Vi sto mettendo in guardia Padre, sapete ……. per la prossima volta!”
“Sei una sfacciata Oscar! … Non vedo l’ora che ti sposi, così …”
“Perché, cambierebbe qualcosa Padre?”
“N….no … ma che dico, certo che si, saresti una donna sposata e non una madamigella nubile che … che … fa … certe cose … senza essere sposata.”
“Augustin calmati, per favore, cosa mi avevi promesso?”
“Ma sentila Marguèrite, è lei che mi provoca, io non avevo alcuna intenzione di … dire nulla, è lei che si diverte!”
“Padre, io Vi ho solo messo in guardia dai pericoli, non era mia intenzione prendervi in giro, mi riguarderei bene nel farlo.”
Sento Andrè che mi dice: “Su dai Oscar è meglio rientrare in casa, il Generale non è certo un ragazzino, sa quello che fa.”
“Tu sta zitto Andrè che … che … non sei ancora sposato con mia figlia e già … già .. insomma … e poi se mia figlia non è ancora …… spero che almeno tu ..… tu …..”
Marguèrite mi tira per la mano e mi dice: “Augustin cosa dici, entriamo in casa, certi argomenti appartengono a loro soltanto, o forse hai dimenticato ciò che ci siamo detti?”
“Ehmm … si …… si è meglio entrare in casa, e spero che Joséphine non si diverta a prenderci in giro.”

Entriamo nel salone, vediamo tutta la famiglia riunita, appena ci vedono ci salutano tutti e ci sorridono, entriamo e auguriamo la buona sera.

“Buona sera e ben tornati a voi!” 
La prima a intervenire è la mia dolce primogenita: “Buonasera, finalmente ci siamo tutti, mancavate soltanto voi! … Andrè ed Oscar, era risaputo che tornassero a quest’ora dal Comando …”
Joséphine ci scruta maliziosamente e ci dice: “Invece .. Voi due .. Padre, Madre, per caso venite da Versailles … ma siete andati a piedi? Senza carrozza?”
Guardo mia madre e la vedo rossa in volto e risponde decisa: “Joséphine, più passa il tempo, e più mi rendo conto che assomigli sempre di più al mio amato e dolce Augustin!”
Mio Padre tossicchia e ribatte deciso: “Bando alle chiacchiere, è pronta la cena?”
Luisa incalza: “Certo che è pronta, aspettavamo Voi per sederci a tavola …. Invece Oscar e Andrè, immagino che data l’ora, Voi due abbiate già cenato in caserma, vero?”
Capisco che le parole di mia sorella hanno un doppio fine, non cado nel suo tranello e rispondo: “Certo che no Luisa, Andrè ed io abbiamo lavorato fino a tardi, si, abbiamo appena smontato dal turno di guardia, abbiamo pattugliato le strade di Parigi, che di questi tempi sono diventate davvero pericolose, non eravamo mica al sicuro in casa o in caserma a non fare niente!”
“Accidenti Oscar non ti si può dire nulla che mi aggredisci! …. L’avete sentita Padre? Io non l’ho detto nulla di male, ma lei ha pensato a chissà cosa…..mica con un doppio fine!!”
“Ma io cara sorellina, non ho pensato male di ciò che hai detto … tranquilla sorellina!”

Entra la cameriera e ci annuncia che la cena è servita.



 
 
Dopo la cena vado in camera mia, sono seduta su una poltrona, con un libro in mano, quando sento bussare alla porta.

“Avanti.”
“Oscar, puoi dedicarmi qualche minuto?”
“Entra pure Joséphine …”
Mia sorella entra e si siede sulla poltroncina, mi dice: “Oscar ti sei difesa benissimo da Luisa, però dimmi la verità, non è possibile che tu e Andrè abbiate davvero lavorato fino a tardi, e poi anche i nostri genitori sono tornati a casa a tarda ora e non è certo una loro abitudine rimanere fuori casa tutto questo tempo. Ascolta Oscar, quei due già una volta, li ho sorpresi nelle scuderie, quindi non mi meraviglierei che si fossero imboscati da qualche altra parte …. Magari al Casino di famiglia … su dai raccontami … e poi so che quello è il posto dove tu e Andrè andate per i vostri incontri amorosi, non è vero sorellina? E poi toglimi una curiosità, in caserma …. Ecco …. è mai successo in caserma? Magari nel tuo ufficio oppure nella stanza assegnata agli ufficiali …..”
“In caserma?! Ma dico, cosa ti salta in mente!! Ti rendi conto di ciò che dici?”
“Si in effetti, hai ragione, con tutti quei soldati che gironzolano, è impossibile fare certe cose, però che peccato, sarebbe così eccitante, farlo in un posto così …. Particolare! BRRR … Mi vengono i brividi al solo pensiero …. Meglio non pensarci altrimenti ….. Ma tornando ai nostri genitori, sai dove si sono cacciati questa sera? Secondo me, dopo una settimana di separazione, quei due sono andati a divertirsi da qualche parte, però, hai capito nostro padre!”
“Non capisco cosa vuoi sapere da me Joséphine?!”
“Ma insomma … non fingere di non capire, se sai qualcosa di loro … si insomma se nostro padre e nostra madre hanno combinato anche loro.”
“Tu non cambi mai, vero, Joséphine?”
“Beh … non c’è nulla di male, perché mi guardi così? Su dai e non guardarmi così!”
“Joséphine, visto che vuoi sapere sempre degli altri perché invece non mi racconti di te e di tuo marito?!”
“Oh … Questa si che è bella! Da quando in qua ti interessano certi argomenti?”
“Da quando sono … ehmm .. diciamo …….da quando sono diventata la donna di Andrè! E tu, stai stuzzicando continuamente la mia fantasia, ora mi hai incuriosita, dai sorellina racconta, dove l’hai fatto con mio cognato la prima volta?!!!?”
“Oscar … Mi meraviglio di te, ma ti sembrano domande da fare?”
“Come? … Certo che si .. su dai … avanti Joséphine … hai aspettato il matrimonio oppure no?!… Dove l’hai fatto?…… Io sto aspettando … allora?”
“Bhe .. io … veramente …”
“Ma come non c’è nulla di male … avanti … forse è successo prima del matrimonio proprio come i nostri genitori e come me .. come Marianne, visto che nostra nipote è nata prima dei nove mesi dal matrimonio … allora, vuoi farti pregare?”
“Ma io … veramente ….”
“Su su Joséphine, tu sai di nostra madre, di me, ed è giusto che anche tu mi racconti qualcosa di te, dopotutto siamo sorelle, e tra sorelle ci vuole un tantino di confidenza … avanti vuoi farti pregare …”
“No Oscar .. tu … sei … davvero impossibile!”
Vedo mia sorella alzarsi dalla poltroncina e prendere la via della porta.
“Si può sapere dove vai Joséphine … scappi? Cosa c’è, ti ho messo forse a disagio? Ma nooo … dai non ci credo … imbarazzata tu? ….Dove vai, non andare .. sto ancora aspettando!”
Guardo Oscar e le dico timidamente: “Vedi è che io … oh ma guarda, ti avviso che è un tantino imbarazzante …”
“Forse per te Joséphine, ma non certo per me!”
“E’ che … quella sera io e … il mio fidanzato .. eravamo qui a palazzo, a parte la servitù non c’era nessuno e …”
“Ho capito, lo avete fatto in camera tua, vero?”
“Noo Oscar no!.. Vedi.. vedi … noi …”
“Si?!!”
“Nella camera da letto di nostro padre, insomma sul loro letto, ecco!”
“Co .. cosa? Ma Joséphine tu …”
“Oh su Oscar ….è successo lì, lo so che può sembrare strano ma … è stata una coincidenza, cioè, una casualità, mi spiego: vedi quella sera io e Charles dovevamo …. andare ad una festa, e come ti ho già detto prima, in casa non c’era nessuno, a me serviva la collana di perle di nostra madre, e così andai in camera sua. Io non mi accorsi che Charles mi aveva seguito, era dietro di me, e mentre rovistavo tra i gioielli di nostra madre, Charles mi prese in braccio e …. Mi trascinò sul letto, forse … credo che l’abbia trascinato io, ora non ricordo molto, sai è passato tanto di quel tempo che non ricordo ..”
“Non ti credo Joséphine, sono sicurissima che te lo ricordi benissimo, allora, ti ha trascinato lui o lo hai trascinato tu?”
”Beh insomma … ci siamo trascinati sul letto e .. l’abbiamo fatto. Vuoi che continui Oscar?”
“Sei davvero incredibile Joséphine, sul letto di …”
“Si, hai capito benissimo, sul letto del Generale, Oscar, se lo sapesse nostro padre, sai che putiferio scatenerebbe ah ah ah! Ricordo che sporcammo le lenzuola ed io dovetti scambiarle con le mie, e feci credere a Nanny, che mi era venuto il periodo in anticipo, sai che ridere, se ci penso ancora!”
“Sei davvero incredibile Joséphine!”
“Ma non è stato mica l’unico posto dove l’abbiamo fatto! E’ successo un po’ dappertutto: nella mia stanza, nelle scuderie, in soffitta …...”
“Basta Joséphine, non voglio sapere altro ..”
“Ma no Oscar, ho cominciato e adesso finisco! Dicevo, l’abbiamo fatto nelle scuderie, e tante volte anche al Casino di Caccia, ti dirò di più, in quel posto, lo ha fatto anche la nostra Marianne, è lì che ha concepito la piccola Marguèrite e non solo, tempo fa ascoltai una conversazione intima tra nostro padre e nostra madre, e dicevano che anche tu sei stata concepita lì!”
“Lì dove?”
“Ma nel Casino! Mi sa cara Oscar che lì, ne sono successe di cose, se solo quelle mura potessero parlare, sai quanto avrebbero da raccontare ah ah ah!”
“Joséphine, adesso basta!”
“Cosa hai sorellina, ti metto per caso a disagio? Guarda che io non sono per niente imbarazzata, e poi certi … desideri, non appartengono esclusivamente agli uomini, anche noi donne abbiamo certe esigenze, non la pensi per caso come me? … Oscar, però una cosa me la devi dire …”
“No, ti prego Joséphine non incominciare!”
Inizio ad essere davvero in imbarazzo, ma come fa mia sorella ad essere così sfacciata! Inizio ad avere la mani che sudano, mi sento arrossire, caspita! Ma in che guaio mi sono cacciata?
“Ma su dai! … Ascoltami, tu … è mai possibile che prima non hai mai sentito il desiderio per un uomo?”
“Joséphine ti prego!”
“Ma no Oscar … tu hai superato i trent’anni già da un po’, è mai possibile che tu non abbia mai provato attrazione per nessun uomo prima di Andrè?”
“Bhe .. vedi .. io … n ….”
“Senti, ti credo che tu abbia amato solo Andrè, certo fisicamente si … ma, è mai possibile che tu non ti sia innamorata prima? Sarebbe davvero insolito!”
“Io … veramente … non mi piace parlare di certe cose, adesso se non ti dispiace, lasciami finire di leggere il mio libro ….” Uff….ma Joséphine è davvero senza ritegno! E pensare che ho cominciato io questa assurda conversazione! Ma non potevo starmene tranquilla a leggere?!!!
“Il tuo libro, lo puoi leggere in qualsiasi momento, ma questa conversazione non può certo aspettare, sono troppo curiosa di sapere …. Se credi che ti lasci in pace, ti sbagli di grosso, noi non sappiamo nulla l’una dell’altra perché nostro padre ha voluto che fosse così, ma adesso è tutto cambiato, siamo o no sorelle?”
“Certo che si Joséphine, ma …”
“Su dai, chi ti ha spezzato il cuore?!”
“ …… Il Conte di … Fersen ….”
Mormoro appena, la voce bassa bassa, sento un caldo in viso…..aiuto! Ma perché’!!!


“Nooo … non ci posso credere! Quel … quel donnaiolo da strapazzo? Ma sorellina, ma eri impazzita o cosa?”
“Si …… lo riconosco, non ero in me, adesso lo trovo estremamente ridicolo … ho perso dieci anni della mia vita, per un sentimento tanto … sterile …”
“Senti Oscar, e lui, lo sapeva, tu glielo hai detto?”
“Si … ma dopo molto tempo, non riuscivo più a tenermi dentro questo sentimento … e una sera …. No …. lascia stare è meglio che non dica altro, mi sento ridicola …”
“Ma Oscar, ma dico …. come hai fatto a innamorarti di un … un … bah, non saprei nemmeno definirlo uno sporcaccione simile, quello oltre ad essere l’amante della regina, che dice di amare, non sdegna di portarsi a letto altre dame che vivono a corte, sotto il naso della Regina, beh certo la deve dividere con il Re, e averla di tanto in tanto non sarà certo appagante, però … senti, debbo farti una confidenza, e non è un pettegolezzo perché l’ho visto con i miei occhi. Dunque, qualche anno fa, quando venni in vacanza qui, andai a Versailles, e una volta, mi aggirai per i corridoi di Versailles, e passando davanti a una delle stanze dell’ultimo piano, udii dei rumori … si insomma dei gemiti che solo gli amanti emettono … dicevo, presa dalla curiosità aprii la porta e vidi lo svedese in dolce compagnia con la Marchesa di Lefebvre, senza farmi vedere, chiusi la porta immediatamente, e nel corridoio incontrai quel poveraccio del marito, che la cercava da per tutto. E ti assicuro che la Marchesa è stata una delle tante che ha collezionato, quindi sorellina, io non capisco tu come abbia potuto innamorarti di un tipo simile, anzi mi meraviglio di come tu non sia diventata una delle sue prede!”
“Ma cosa dici Joséphine?”
“Su dai Oscar, quando noi donne ci innamoriamo, diventiamo delle sciocche, non ci rendiamo conto della realtà, ma per fortuna tu non sei caduta nella sua rete.”
“Joséphine io …”
“E Andrè, lui sa del tuo vecchio amore impossibile?”
“Si, lui l’ha sempre saputo ..”
“Mio povero cognato! … E pensare che ti ha sempre amata, quanto avrà sofferto!”
“Si, è vero … Andrè ha sofferto moltissimo a causa mia, Joséphine …”
Abbasso lo sguardo e mi guardo le mani, sto contorcendo le dita in una maniera assurda…..devo tranquillizzarmi! Sono una donna adulta, felicemente innamorata……


“Beh! L’importante è che adesso appartenga tutto al passato, in fin dei conti Andrè ha saputo pazientare e alla fine ti ha avuta, che meraviglia! … Bene, io vado in camera mia, Charles mi sta aspettando, sai lui la sera è così impaziente di spogliarmi, e anch’io non vedo l’ora di farmi spogliare ah ah ah! Buona notte Oscar.”
“Buona notte Joséphine…….e mi raccomando……dormi!”
Vedo mia sorella sorride e ribatto: “Oscar anche se tu e Andrè stasera siete stati già insieme, io ti consiglio comunque di sgattaiolare nella sua stanza, sai sorellina cara, a mio avviso tu e lui avete già sprecato una buona parte della vostra vita, ed è da sciocchi farlo ancora ah ah ah! A domani Oscar.”
“A domani Joséphine.”




Anche se è notte fonda, non ho ancora indossato la camicia da notte, sono seduta sulla poltroncina, il sonno tarda ad arrivare, penso alla bellissima serata d’amore che ho trascorso con il mio Andrè, sento ancora il profumo della sua pelle, il suo calore, sento ancora il tocco delle sue mani sul mio corpo, il solo pensiero mi fa ancora rabbrividire. Nella mia testa rimbombano ancora le parole di Joséphine: andare nella camera di Andrè…

Si vado da lui, desidero dormire con lui, restare tra le sue braccia, farmi cullare dal suo respiro, dal battito del suo cuore, non mi importa se mio padre lo verrà a scoprire, che faccia pure una delle sue scenate, come ha detto Joséphine, abbiamo perso già tanto tempo ….

Percorro il corridoio, passo davanti alla porta di mio padre, accanto c’è quella di Andrè, busso appena e la apro, entro, vedo Andrè a letto, è sveglio, appena mi vede scosta energicamente le coperte e mi viene incontro, mi abbraccia.

“Oscar … sei qui, che bella sorpresa!”
Mi lascio stringere e gli dico: “Andrè, non riuscivo a dormire e … desidero addormentarmi abbracciata a te!”
“Oscar ma .. se tuo padre …”
“Andrè che ci scopra pure, dopo tutto anche noi abbiamo da ridire qualcosa sul suo conto, non ti sembra?”
Andrè mi accarezza le gote e mi dice: “Oscar, non ti sei nemmeno cambiata per la notte, se vuoi ti do una mia camicia …”
“Hai ragione, sono un po’ frastornata, grazie Andrè, ora mi cambio.”


Sono nel mio letto, sveglio, ho udito dei passi, sono sicuro che erano quelli di Oscar, visto che ho sentito la porta di Andrè prima aprirsi e poi chiudersi. Mi alzo delicatamente dal letto, non voglio che Marguèrite si svegli, di certo avrebbe da ridire sul mio comportamento, come se non fosse normale che un padre si preoccupi per la sua piccola figliola…..sul tavolo c’è un candelabro con una mezza candela accesa, la prendo e in punta di piedi esco dalla mia stanza e mi avvicino a quella di Andrè.


“Oscar ti sei cambiata?”
“Si Andrè, ho quasi finito …. Eccomi …”

Mi avvicino a lei, com’è bella con indosso la mia camicia, le è un poco grande, le cade da una parte lasciando una spalla scoperta e si intravede la curva di un seno. È così sensuale, e come sempre neppure se ne accorge! La abbraccio e andiamo verso il letto, quando vediamo la porta spalancarsi e il generale in camicia da notte, con la candela in mano, entra e chiude la porta, comincia a brontolare sotto voce: ”Oscar, si può sapere cosa fai a quest’ora nella camera di Andrè…… e per giunta in camicia da notte, dove …… dove ….… ma ti rendi conto di mostrare tutto? E poi non sarebbe ora di indossare una camicia femminile, così almeno saresti più ……. più ……….. coperta! Una camicia da notte femminile ed una bella vestaglia! E se non ne hai, domani manderò Nanny a comprartene più di una! È mai possibile?!!!”
“Padre, è mai possibile che Voi dobbiate ancora spiarmi?”
“Lo farò fino al giorno del vostro matrimonio!! E se fosse necessario, lo farò anche dopo!”
“Ma a cosa Vi servirebbe?!! Tanto Andrè ed io siamo già stati un’infinità di volte insieme!!”
“Noo ti prego, non parlare così, che mi da immensamente fastidio, e poi sei una sfacciata, senti in che modo mi stai parlando?!”
“Non ne capisco il motivo Padre, Andrè ed io tra poche settimane ci sposeremo e non stiamo certo insieme per passatempo!”
“OSCAR!! Ma che modo di parlare è il tuo?”
“Padre Vi do un consiglio, tornate in camera da mia madre e fatele un po’ di compagnia, sapete, dopo una serata così romantica magari mia madre Vi desidera accanto …. Non credete che io abbia ragione, Padre?”
“Oscar!!! Cos’è questa insinuazione? Io .. e tua madre …”
“Certo lo so Padre, ma come, vi siete per caso dimenticato che ci siamo visti al Casino di Caccia, sapete, e non c’è che dire, mi fa davvero piacere che Voi e mia madre vi amiate ancora così….. nonostante siate sposati da tanti anni ah ah ah!”
“Beh … cosa c’è da ridere, lo trovi per caso ridicolo, che tua madre ed io…”
“No no Padre non si tratta di questo, è solo che se penso che se casualmente Joséphine lo venisse a sapere, sapete che ridere?!”
“No no … tu questo non puoi farlo … non devi Oscar, non puoi ….”
“Ricattarvi? Certo che si, Padre, se Voi provate a mandarmi via dalla camera di Andrè, o mi fate ancora della scenate, io racconterò tutto a mia sorella, e Voi lo sapete che lei non farebbe certo caso al fatto che io e Andrè dormiamo insieme, ma troverebbe più divertente sapere di Voi e di nostra madre aha ha ah!”
“OSCAR!!! Sei una ricattatrice … come tutte le donne, non sei certo diversa dalle altre!!”


Mi sono svegliata e nel letto Augustin non c’è, sono sicura che è andato a controllare i ragazzi. 
Mi alzo, indosso la vestaglia e infilo le pantofole, esco dalla mia camera e vedo quella di Andrè socchiusa, con lentezza la apro e vedo Augustin di fronte ai ragazzi che protesta.


“Oscar, ribadisco: sei una ricattatrice, e tu Andrè non le dici niente?”
“Cosa dovrei dirle Generale?! Voi la conoscete quanto me, quando si mette in testa una cosa non c’è verso di farle cambiare idea, se ha deciso di ricattarvi, io non posso farci nulla!”

Avanzo verso mio marito, gli prendo la mano e gli dico: “Su Augustin, è tardi, domani mattina abbiamo tante cose da fare, è meglio andare a dormire … su vieni!”
Con rabbia le rispondo: “Marguèrite, come sarebbe che dobbiamo andare via, ma hai visto questi due?! Sono pronti per andare a letto, come se non fosse già abbastanza quello che hanno già fatto stasera!…”
Con voce suadente ribatto: “Dai marito mio, lasciamoli un po’ da soli, e poi è bene che si conoscano un poco prima del matrimonio … su Augustin …e poi sono giovani …..”
Sorrido sarcasticamente e dico: “Padre, Vi conviene dare ascolto a mia madre, immaginate se con questo continuo vociferare, si svegliasse Luisa o peggio ancora Joséphine… e….. sapesse del Casino …”
“Basta Oscar … vado via solo perché … perché è tua madre a chiedermelo e .. perché immagino che adesso voi riposiate per via della stanchezza, dopo una giornata così … pesante, vero Andrè?”
“Sissignore, Oscar ed io siamo molto stanchi e se non Vi dispiace vorremmo andare a letto!”
“A letto … che modo di parlare! Andrè, anche tu Vuoi ricattarmi, vero?”
Stringo la mano di Augustin e lo porto con me, fuori la camera, gli dico: “Su andiamo, Augustin …”
Lasciamo la stanza di Andrè, la chiudo, gli accarezzo i capelli e con tono suadente continuo: “Augustin dai … su … anch’io ho bisogno di te …. Andiamo …”
“Ma Marguèrite …”
“Su andiamo caro, lo sai che stasera lì … in quel ritrovo sei stato così dolce e amorevole, come non accadeva da tempo ….…. Dai … vieni …”

Arresto il passo e mi avvicino nuovamente alla porta della stanza di Andrè e spio dal buco della serratura, e dico: “Aspetta Marguèrite, fammi guardare cosa fanno quei due …”

Gli prendo nuovamente la mano, gli dico: “Cosa vuoi che facciano marito mio, la stessa cosa che desidero che tu faccia con me … su .. andiamo … non vorrai mica lasciarmi in solitudine? Non credi di averlo già fatto un’infinità di volte in passato?”

Guardo mia moglie e le dico timidamente: “Hai ragione Marguèrite, per svariati motivi abbiamo perso troppo tempo!”

Augustin ed io entriamo nella nostra camera e faccio molta attenzione a chiuderla senza fare alcun rumore.




Manca ancora un’ora all’alba, Oscar ed io abbiamo dormito stretti abbracciati, come non accadeva da tempo, la vedo dormire, il desiderio di lei è tale che non riesco più a dormire, le poso delicatamente un bacio sulla fronte per non svegliarla, ma è tutto inutile, lei apre gli occhi e mormora: “Andrè …”
“Dormi Oscar …”
“E tu, perché non lo fai Andrè?”
“Mi sono appena svegliato … e…..ti stavo guardando, sei così bella Oscar! Da togliermi il sonno …”
“Oh Andrè!!”


Mi stringo ad Andrè, sento le sue mani accarezzarmi, timidamente faccio altrettanto su di lui, poi piano, leggero, mi sfila la camicia di dosso ed io faccio altrettanto con la sua, lo amo, e so che lui mi ama anche più di me. Mi lascio trasportare dalle sue carezze e dai suoi baci, percorre tutta la mia pelle, un brivido ad ogni bacio, una carezza, i suoi capelli tra le mie dita, e poi dolce, come solo lui è, come lui sa amarvi. Siamo una cosa sola, ancora. Mai abbastanza sazi l’uno dell’altra.


E’ l’alba, prima che la servitù si aggiri per casa, mi alzo dal letto, e rimetto i miei vestiti, lo guardo e gli dico: “Andrè torno in camera mia, così mi preparo per la colazione.”
Guardo il mio amore e con occhi sognanti le dico: “ Abbiamo dormito pochissimo, sai che tragedia che sarà tutto il giorno con i nostri turni?”
“Pazienza Andrè, non sarebbe la prima volta che accade, è capitato tante volte di fare i turni di guardia e per questo non ci siamo mai lamentati per la stanchezza, adesso almeno se abbiamo dormito poco è perché siamo stati … insieme! E poi non sono così stanca….capitano!”
Mi rifugio nuovamente tra le sue braccia e gli dico: “Ti amo Andrè!”
Lui mi sussurra: “Ti amo sopra ogni cosa!”



“Alain sei  pronto, vedo che indossi già la divisa!”
“Si, mia dolce Sabrina, tu hai ancora un po’ di tempo, rimani ancora a letto. Sabrina, questa notte è stata meravigliosa, sei una donna davvero eccezionale!”

Mi avvicino a lei, la bacio, l’accarezzo, lei mi dice: “Ti amo Alain!”
“Ti amo Sabrina, a domani!”
“Come, stasera non torni?”
“No stasera ho il turno di guardia, ci vediamo domani pomeriggio, però in compenso avrò la giornata libera, e ce ne andremo nella nostra casa di Parigi, cossoa te ne pare?” 
“Ottima idea Alain!”
“Dopo tutto, il diavolo biondo ci favorisce in ogni modo, su questo non possiamo davvero lamentarci …. Ciao amore, a domani!”
“A domani Alain!”

Esco dalla mia stanza, vedo il Comandante uscire dalla stanza di Andrè, non voglio che si accorga che l’ho vista, così ritorno in camera e aspetto che entri nella sua. 




Sono in cucina a far colazione, vedo i miei due superiori entrare.

“Buongiorno Comandante, Capitano!”
“Buongiorno a te Alain, tutto bene?”
“Benissimo Comandante, la colazione è già pronta, Marie l’ha già servita, eccola qua!”
“Grazie Alain!”

Siamo tutti e tre seduti al tavolo, facciamo colazione, finché Alain mi scruta e dice: “Comandante, sicura di stare bene?”
“Certo che si Alain, perché non dovrei?”
“Non so .. siete strana, avete l’aria stanca ….. Ehi Andrè, sicuro che tu l’abbia fatta riposare abbastanza il nostro Comandante? … Sta attento a non sciuparla troppo, sarebbe un vero peccato, almeno abbi un po’ di riguardo fino al matrimonio ihihih!”
“Cosa fai Alain, ricominci?”
“Ma su amico, non prendertela, non vorrai fare nuovamente abuso di potere Andrè, lasciatelo dire, sei stato davvero esagerato con me amico, lo sai che io Vi rispetto, e non è mia intenzione essere irriguardoso, e poi che c’è di male?! Vero Comandante?”
“Alain, mi sembra di sentire parlare mia sorella Joséphine.”
“Ecco! Ora si che dite qualcosa di divertente, un consiglio Comandante, prendete esempio da vostra sorella, non sarebbe male e diverreste anche più socievole ah ah ah!!”
Mia sorella Joséphine fa il suo ingresso in cucina, e appena ci vede sorride e dice: “Che bello, a quanto pare stamattina ci si incontra con il più simpatico della compagnia! …... OOps scusate, innanzi tutto Buongiorno a tutti!”

Vedo Alain alzarsi immediatamente, e rispettosamente invita Joséphine ad accomodarsi, tirando la sedia.

“Buongiorno madame, prego unitevi a noi … che piacere avervi qui di prima mattina!”
“Si, in effetti mi sono svegliata prima di mio marito e sinceramente sono affamata, sapete, dopo una notte movimentata ……..!”
“OH Questo si che è parlare madame, se solo Vostra sorella fosse un pochino come Voi, la vita di tutti noi in caserma sarebbe senz’altro più allegra!”
“Grazie Alain, lo dico sempre a mia sorella, che nell’esercito francese, abbiamo un soldato molto simpatico!”
“Grazie madame, siete davvero molto gentile!”
Mi sento osservata da mia sorella, poi guarda Andrè e dice: “Oscar, Andrè, avete un’aria strana, siete sicuri di avere dormito abbastanza stanotte?”
Sento Alain ridere sguaiatamente.
“AH AH AH! Allora madame, non è soltanto una mia impressione, dato che l’avete notato anche Voi significa che i miei superiori stanotte si sono datti da fare Ah AH AH! ….”
“Certo che no, soldato Sassoin, non è soltanto una Vostra impressione, ma anche la mia!”
“Capitano Grandièr tenetevela questa …... sapete, Vostra cognata è davvero una gran simpaticona ah ah ah! … Scusate per la mia espressione irriverente madame ah ah ah!”
“Ma no Alain, scusarvi di cosa?! E poi da quanto in qua dire ciò che si pensa, è sconveniente, anzi, io apprezzo moltissimo le persone sincere, e trovo estremamente antipatiche quelle che pensano una cosa e poi ne dicono un’altra!”
Andrè mi guarda e mi dice: “Oscar ho finito, vado a sellare i cavalli, vieni anche tu?”
Mi alzo immediatamente e gli rispondo: “Si certo Andrè, vengo con te.”

Siamo sull’uscio della porta quando ci giungono le voci prima di Joséphine e poi di Alain.

“Ehi Andrè, sorellina, ma che vi prende, andate di fretta, o cosa? Non vorrei che i nostri discorsi abbiamo urtato la vostra sensibilità.”
Mi volto e sorridendo le dico: “Tranquilla, niente di tutto questo, è solo che non mi piace prendere servizio in ritardo …”
Guardo Alain severamente e concludo: “Ehi tu, vedi di sbrigarti, che le scuderie ti aspettano!”
“Agli ordini Comandante! …. Capitano …”
“Cos’altro c’è Alain?”
“Andrè, anche tu sembri stanco …...vacci piano amico! Devi arrivare al matrimonio in salute!!!Dovrai dare il meglio di te la prima notte di nozze …….. Andrè, e che occhi cerchiati che hai …. mamma mia!! Dormi un po'…..prendi esempio da me ah ah ah!”

“Alain sei davvero impossibile, pensa che se continui così, la tua punizione potrebbe dilungarsi.”
“Ah Ah AH … Andrè, stare troppo a contatto con il Generale non ti fa bene, di questo passo finirai con l’assomigliargli!! ah ah !”
Mia sorella incalza: “Oh cielo Alain, che Dio non voglia, già basta e avanza mio padre, anche Andrè no, ah ah ah! .. E poi magari se a questi due sposini dovesse arrivare una figlia, Andrè diverrebbe geloso, come il Generale lo è con Oscar! No no Signore, non permettere che Andrè imiti mio padre ah ah ah!”

Andrè mi prende per mano e mi tira fuori dalla cucina e mi dice: “Oscar è meglio andare via!”
Alain continua divertito: “Ah ah ah si andate … andate pure ah ah ah!”

Joséphine ed io rimaniamo in cucina da soli e continuando a ridere le dico: “Li abbiamo fatti scappare, Voi madame almeno siete più fortunata di me …”
“Perché Alain?”
“Perché non rischiate di essere punita, magari non Vi mettono a spalare letame nelle scuderie ah ah ah!”
“Siete davvero divertente Alain ah ah ah!”



Vedo mio marito indossare la giacca della divisa, gli dico: “Augustin, vai già via?”
“Buongiorno Marguérite, sei mattiniera stamattina!”
“Mi hai svegliata Augustin, ma dove vai? Perché indossi la divisa, ma non devi prendere servizio domani mattina?”
“Si, è vero, ma devo recarmi in caserma da Oscar e non mi presento certo in abiti civili!”
“Non ti capisco Augustin, però …”
“E’ che dopo devo andare al Comando militare e allora preferisco presentarmi in divisa.”
“Adesso ho capito, mio Generale!”
Mi avvicino a Marguèrite, le do un bacio e le sussurro: “Da quanto tempo che non mi chiamavi così, sai che sono sempre stato sensibile, e mi susciti certe emozioni quando mi chiami così!”
“Però hai dormito pochissimo, guarda che occhiaie che hai Augustin, non hai fatto altro che rigirarti nel letto per tutta la notte, ti ho sentito sai?!”
“Mi dispiace non averti fatto riposare, ma … ecco .. Marguèrite, pensavo a nostra figlia e allora .. non ho riposato bene.”
“Augustin, io davvero stendo a capirti, dovresti essere felice che Andrè e Oscar si amino e siano inseparabili, invece certe volte ho l’impressione che ti dispiaccia …. No Augustin .. tu sei geloso di tua figlia ammettilo.”
“Marguèrite, e anche se fosse? Prima o poi dovrà passarmi, però mi rincuora davvero che Andrè diventi suo marito, anzi, già lo è diventato da un pezzo …… non lo nego … si .. sono geloso, e non riesco a controllarmi. Forse …perché lei per me rappresenta tutto ciò che desideravo, è il mio orgoglio, e quante soddisfazioni che mi ha dato …. Lo so Marguérite, ciò che dico può sembrare assurdo, ma non posso farci niente, sono sicuro che prima o poi mi passerà … magari quando si sposerà! E mi avrà dato i miei cari nipotini ….… Bene io vado, ci vediamo a pranzo mia amata.”
“Ciao Augustin … a dopo!”





Sono nel mio ufficio, seduta alla scrivania, leggo dei dispacci che sono appena arrivati, quando sento bussare alla porta.

“Avanti.”
“Comandante, c’è il Generale Vostro padre.”
“Fatelo accomodare soldato Rosserò.”
“Sissignore ….. prego Generale!”

Guardo mio padre, sorrido e lo invito a prendere posto di fronte a me.

“Avanti Padre, accomodatevi!”
Mio padre si siede, è di fronte a me, gli dico: “Cosa succede, perché siete qui?”
“Ehmm … vedi è che … sai passavo qui davanti e .. torni a casa per il pranzo?”
“Ma no Padre, io mi fermo alla mensa, credo che tornerò stasera tardi, probabilmente, mi fermerò qui anche per la cena, non so, poi vedrò. Ma Voi Padre non mi avete ancora detto perché siete passato di qua!”
“E’ che … ho perso un ferro del cavallo.....e ho chiesto di farlo sistemare dal maniscalco della caserma e allora … senti Oscar, ho pensato che d’ora in avanti, tu ed io dovremo allenarci con la spada.”
“Non Vi capisco Padre, perché?”
“Ecco io … beh non è che ho ancora intenzione di prestare servizio a lungo, però voglio tenermi in allenamento, e chi più di te potrebbe tenermi in esercizio, visto che sono stato il tuo maestro.”
“Padre, la Vostra è una strana richiesta, io …”
“Ti poni troppe domande Oscar, è mai possibile che tu debba avere sempre un doppio fine? Certe volte mi sembri tua sorella Joséphine! …”
Vedo Oscar guardarmi con insistenza, le chiedo: “Cos’hai da guardarmi così?”
“Padre, è mai possibile che Voi dobbiate ancora spiarmi?”
“Cosa?”
“Padre Vi conosco benissimo ormai, Voi siete qui per spiarmi!”
“Ma … ma .. e va bene, è così e lo farò fino al giorno del vostro matrimonio!! E forse anche dopo!!!”
“E’ assurdo!”
“Cos’è assurdo?”
“Il Vostro atteggiamento … comunque ormai mi sono abituata alle Vostre … perlustrazioni ah ah ah!”
“Tu .. tu hai sempre voglia di scherzare!”
“Ma Padre volete capire, che io sto con Andrè e nessun altro … Ma! Comunque mi arrendo! ….“
Mi lascio andare sulla mia poltroncina, esausta e arresa a mio padre, tanto è inutile discutere. E comunque, è più comodo assecondarlo, o almeno lasciargli credere che lo voglia assecondare!

Vedo Oscar guardarmi con attenzione, poi mi dice: “Padre, avete delle brutte occhiaie, ma avete dormito abbastanza?”
“Come? Ma … cosa dici?”
“Si Padre, avete l’aria stanca, e non è affatto una mia invenzione, secondo me non avete dormito affatto, siete assonnato, cosa avete fatto?”
“Oh Santo Cielo, non è possibile, mi sembra davvero di sentire parlare Joséphine, Voi due mi state davvero rendendo la vita impossibile!”
“Ma no, non Vi adirate, la mia non è certo una critica, ma un’osservazione che Vostra figlia Vi fa, è che si preoccupa per Voi, nient’altro! Allora?! Forse avete dormito male? O forse avete dormito poco?”
“Ho giocato a scacchi con tua madre.....sei soddisfatta ora?”
“Uhmm scacchi eh?....... diciamo …..”
“Allora ci alleniamo con la scherma?”
“Come? Ma Padre, io sono in servizio, non sono mica in libera uscita!”
“Ho capito, vuol dire che stasera, quando torni a casa ci alleneremo, e non trovare alcun pretesto, mi sono spiegato?”
“Come Volete Padre, allora a stasera!”
Vedo mio padre alzarsi dalla poltrona e risponde: “A stasera … ti aspetto a casa e … non fare troppo tardi!”
“Si .. certo Padre!”






La giornata è giunta al termine, Andrè ed io prima di tonare a casa ci siamo fermati al nostro solito posto, ma prima ci siamo accertati che non ci fosse mio padre. 
Abbiamo trascorso delle ore in tutta tranquillità, lontano da tutto e da tutti, senza pensare a niente, oramai io e Andrè non possiamo più fare a meno l’uno dell’altro, non c’è un solo giorno, che non passiamo da qui, prima di tornare a casa, devo ammettere che la passione ci ha travolti inesorabilmente.

Andrè ed io dopo l’amore siamo nel letto abbracciati, mi stringe a se con tutto il suo amore, io mi perdo in lui.

Mi bacia e mi dice: “Oscar, hai notato che ormai tuo padre, ti aspetta ogni sera per tirare di scherma?”
“Si Andrè, non faccio in tempo a tornare a casa, che mi accoglie con la spada in mano, e mi dice: “Su muovi Oscar che ti aspettavo da un pezzo!” … Andrè all’inizio non capivo il motivo del suo atteggiamento, però poi l’ho sentito parlare con mia madre e le diceva: “Cosa credi che non so che prima di tornare a casa quei due passano per il casino? Spero che riesca a sfinirla con gli allenamenti, così magari è talmente stanca e non pensa di intrufolarsi anche nel letto di Andrè!”
“Co .. cosa?! Ma Oscar!!”
“Davvero Andrè, l’ho sentito, e non ti dico mia madre quanto si è arrabbiata, ma lui niente, lo vedi anche tu … giuro di non capirlo, però è meglio assecondarlo, almeno così ci lascia un po’ tranquilli! …. Andrè domani Alain conclude il mese di punizione, per poi cominciare i quindici giorni che tu gli hai dato … però domattina gli diremo che la sua punizione è terminata …”
“Beh Oscar, per lo meno ci ha creduto davvero, e questo mi è bastato ah ah ah! … E poi dobbiamo dirgli che abbiamo deciso che lui e Sabrina saranno i miei testimoni di nozze.”
“Ed io Andrè, stasera dirò a Joséphine e a Charles che loro saranno i miei.”
“Oscar, certo abbiamo scelto i migliori testimoni di nozze che avevamo a disposizione ah ah ah!”
“Andrè, domani sera non potremo venire qui …”
“Perché? …”
“Dimentichi che ho la prova dell’abito da sposa, il tuo ormai è quasi pronto invece il mio no … credo di aver fatto impazzire la modista con tutte le modifiche che le ho fatte fare! … “
“Sei davvero incorreggibile!”
“Ma non è stata colpa mia, Andrè volevano tutti che il mio abito fosse un tantino diverso da come lo desidero, ed io invece lo voglio più semplice possibile! E poi …. Beh …… ho richiesto alcuni dettagli un po’…. un po’…..particolari! Vedrai!!!”
“Quindi madame Grandièr, domani non potremo venire qui?!!”
“Esatto ….”
“Allora vieni qui che dobbiamo recuperare …..”
“Andrè…….”



Palazzo Jarjayes

“Finalmente sei tornata Oscar, su sbrigati che ti sto aspetto da un pezzo!”
“Si Padre, almeno fatemi dare una rinfrescata, sono sudata ed è da stamattina che sto fuori di casa!”
“Lo farai dopo, così poi potrai farti un bagno e riposare tranquillamente, e poi se torni un po’ prima non può certo farti male!”
“Padre, domani tornerò a casa prima del solito …”
“Ah Finalmente, una buona notizia, allora significa che faremo un doppio allenamento!”
“Impossibile Padre, domani ho le prove dell’abito da madame Beltrin.”
“Ecco perché torni a casa prima del solito, è perché sei costretta! …. Avanti in guardia!”

Esco dalla vasca, mi infilo la camicia e sento bussare.

“Avanti.”
“Oscar ….. vedo che hai quasi finito!”
“Si, devo asciugarmi solo i capelli, ma vieni pure avanti Joséphine.”
“Allora Oscar, anche stasera nostro padre ti ha tenuta impegnata?!”
“Cosa posso farci , lui è fatto così, prima o poi gli passerà!”
“Sicura? Secondo me, questa nuova follia terminerà soltanto tra qualche settimana, precisamente quando tu e Andrè vi sposerete.”
“Si lo so Joséphine …. Pazienza!”
“Ormai tutti l’abbiamo capito, lui vuole sfinirti, nella speranza che tu e Andrè non combiniate nulla, o che combiniate il meno possibile. Certo che nostro padre è davvero uno stratega ah ah ah!”
“Senti Joséphine, prima che tu dica altro, voglio dirti che tu e Charles sarete i miei testimoni alle nozze.”
“Oh Davvero Oscar?!!”
“Si, Andrè ed io abbiamo piacere che siate Voi.”
“Oh che bello sorellina, ti ringrazio, e dimmi chi saranno quelli di Andrè?”
“Indovina?”
“Non lo so … forse Luisa e Maxim?!”
“Non scherzare Joséphine!! …. Saranno Alain e Sabrina …”
“Cosa?! Dici sul serio?”
“Sono serissima, Andrè ed io abbiamo deciso che sia lui perché si è dimostrato davvero un amico sincero, è sempre pronto ad aiutarci.”
“Ben detto sorellina, sono davvero contenta!”
“Però ascolta Joséphine, se lo vedi non fare parola con lui, Andrè ed io glielo diremo domani in caserma …”
“Però Oscar, certo che tu e Andrè siete davvero strani.”
“Perché?”
“Lo volete come testimone di nozze e poi Andrè lo punisce per altri quindici giorni.”
“Ma no Joséphine, la vera punizione è stata quella di farglielo credere ah aha ah!”
“Voi due siete davvero incredibili!”


Caserma della Guardia Metropolitana

E’ mattina, Andrè ed io siamo appena arrivati al Comando Militare, andiamo nelle scuderie e lì attendiamo Alain, che ancora non sa che la sua punizione è terminata.

“Oscar, hai detto a tua sorella che lei e suo marito saranno i nostri testimoni di nozze?”
“Si Andrè, ed era davvero felice ….”

“Buongiorno Comandante, Capitano!”
“Buongiorno a te Alain, allora come è andata la ronda di stanotte?”
“A parte il fatto che abbiamo sedato una lite tra ubriaconi in un bordello, niente di nuovo… Anzi, no dimenticavo …”
“Cosa c’è Alain?”
“Abbiamo salvato le penne allo svedese … si quel Conte di Vostra conoscenza .. Fersen ..”
“Cosa? Ed era nella bettola?”
“Certo che no Comandante, lui non frequenta certo i bordelli malfamati di Parigi, visto che ha Versailles a disposizione Ah ah ah!”
“Alain!! …”
“Scusate Comandante, riconosco che il mio è un rapporto decisamente informale, dunque come dicevo, il damerino imbellettato , ieri notte chissà per quale motivo si aggirava per le strade di Parigi, forse alla ricerca di un diversivo, si sarà stancato delle donne profumate di Versailles ihihih!”
“Alain ti prego, sii serio!”
“Si certo … è stato aggredito da dei briganti che volevano derubarlo, noi siamo passati di lì e l’abbiamo salvato: erano in cinque e avevano cominciato a mal menarlo. Lui ci ha riconosciuti immediatamente ha capito che eravamo i Vostri soldati. I balordi, li abbiamo fermati e portati in caserma, e il damerino che era malconcio, l’abbiamo scortato fino a Versailles, così ci ha ordinato il Colonnello Da Guillè, e questo è quanto. Lui naturalmente ci ha ringraziato e si è rintanato nel palazzone della Reggia!… A … a proposito, mi ha detto di salutare Madamigella Oscar, ih ih ih! Tutto qui!”
“Cos’hai da ridacchiare Alain?”
“Vedete Comandante, mi viene spontaneo ridere quando qualcuno vi chiama in questo modo: Madamigella Oscar. Voi certo non avete l’aria di una vera donzella, a parte quando indossate un abito, eppure anche in quel caso girate armata! Ditemi quante donzelle vanno in giro con lo stiletto? Beh io sinceramente a parte Voi, non ne conosco nessuna ah ah ah!”
“ALAIN!!”
“Ehmm … Scusatemi Comandante. Però che strano tipo quel Conte dei miei stivali, ha Versailles a sua disposizione e va in giro per le strade di Parigi …. Ma! Va a capire certi nobili! Oh Scusate ancora Comandante! …. Bene io mi metto al lavoro.”
Andrè avanza di un passo e gli dice:” Un momento Alain, questo non è più compito tuo.”
“Cosa? Ma se tu Capitano mi hai prolungato la punizione per altri quindici giorni …”
“La mia punizione era quella di fartelo credere, quindi torna in caserma e leggi nella bacheca il compito che ti è stato assegnato stamattina.”
“Ma guarda tu … certo Andrè che tu … ci sono davvero cascato in pieno! …”
“Però Alain che sia ben chiaro, non voglio più ascoltare da te commenti irriverenti sulla mia fidanzata, mi sono spiegato?”
Sorrido e rispondo: “Ci proverò Capitano ih ih!”
“Vedi di non dire altre idiozie, intesi Alain?”
“Intesi Capitano … Comandante allora io vado a vedere il compito che mi è stato assegnato, con permesso.”
“Un momento Alain, non ho ancora finito …”
“Cosa c’è Capitano, ci hai ripensato?”
“Ma no cosa dici, è che .. Oscar ed io abbiamo deciso che tu e Sabrina sarete i nostri testimoni di nozze.”
“COSA?!! COME?!! Voi due volete che io e mia moglie …”
“Hai capito benissimo, desideriamo che siate i nostri testimoni di nozze insieme a Joséphine e suo marito.”
“Vostra sorella Comandante! … Però che scelta azzeccata, meglio di così … almeno mi rallegrerete ancora di più la giornata ah ah ah! … Comandante ma perché proprio io?”
“Semplice, perché i testimoni di nozze devono essere scelti con un certo criterio, Andrè ed io vogliamo al nostro fianco dei veri amici. Ti basta sapere questo, o vuoi sentire altro?!”
“No no siete stata più che eloquente, grazie Comandante … grazie Andrè, sono davvero commosso!”
Infilo le mani in tasca, ed esco dalle scuderie, quando arresto il passo e senza voltarmi sorrido e dico: “Ehi Andrè, se sarò il testimone di nozze, dovrò esserlo in tutto e per tutto, vero?
“Non ti capisco Alain …”
“Voglio dire …. sarò il testimone anche durante la vostra prima notte di nozze?”
“ALAINNN VUOI DAVVERO CHE TI METTA A SPALARE LETAME PER ALTRI QUINDICI GIORNI?!!”
“No no Capitano … vado vado ah aha ah!”
“Fuori di qui Alain!!”
“Agli ordini Capitano ah ah ah”






 
   
 
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