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Autore: elelunare    01/08/2018    2 recensioni
Storia Zorobin, seguito della storia "Questa volta lo farò io" da me edita.
L'avventura all'isola dei selvaggi è passata e i due amanti cercano di tornare alla loro vita normale con la ciurma. Ce la faranno a dimenticarsi e a resistere all'attrazione che l'uno ha per l'altra? Oppure cederanno con il rischio di essere scoperti?.. Come se non bastasse la ciurma approda in una nuova isola dove i pirati vengono considerati veri e propri idoli. Sì, ma qualcosa andrà storto e le cose si complicheranno, non solo per Zoro e Robin.. ma anche per un altra coppia. Consiglio di leggere, per chi non l'avesse fatto, prima "Questa volta lo farò io" perchè ci sono moolti riferimenti. Buona lettura! :)
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico Robin, Roronoa Zoro, Z
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La ciurma venne acclamata dalle voci dei fan fino a quando non arrivarono a destinazione in un grande salone e le porte si chiusero dietro di loro, finalmente regnò un po' si silenzio.

Le enormi pareti circolari erano affrescate da un incredibile mosaico di pietre con i due colori dominanti nel quale erano raffigurati sul soffitto la luna e il sole e il magnifico salone era addobbato a dovere da drappi neri e candidi fiori.

Al centro vi era un enorme tavolata circolare e vuota all'interno. Era un enorme cerchio perfettamente diviso a metà, un grande semicerchio bianco congiunto ad un altro nero pece.

Dalla parte opposta del salone da dove erano entrati i pirati, un gruppo di scuri personaggi attendevano immobili. Scrutavano i nuovi arrivati e stranamente non sorridevano.

“Buongiorno, siete in ritardo” li accolse così una suadente voce femminile.

Il gruppetto, vestito completamente di nero, si allargò dando spazio all'avanzare di una donna, alta e molto bella, aveva un abito coprente e aderente, capelli corti e scuri e occhi di ghiaccio.

“Sarò breve. Sono la persona a capo della Città Nera, il mio nome è Black Rose. Abbiamo un lauto pranzo di benvenuto per voi, in cambio ci aspettiamo che la Vostra visita sia piacevolmente breve. Sapete, non gradiamo la marina tra i piedi”

La donna fece un sorriso ma non si poteva dire che fosse davvero amichevole.

“Accidenti....simpatica!” Commentò Nami piano e davanti a lei un Sanji estasiato emanava cuori da tutti i pori.

Si fece avanti anche il piccolo governatore in bianco con un gruppetto a seguito e gli strani commensali presero posto nelle rispettive sezioni.

La ciurma venne invitata a sedersi in mezzo tra le due colori. Sanji, Nami, Chopper e Franky sulla parte di tavolata bianca e Zoro, Robin, Usopp e Brook occupavano la parte di tavola nera libera. Rufy si sedette in mezzo al suo gruppo, come linea divisoria vivente, in corrispondenza del limite bianconero. Aveva già forchetta e coltello in mano, furente di mangiare qualcosa.

I governatori erano seduti alla parte opposta della tavolata, vicino il confine che divideva i due colori e non si degnavano di uno sguardo. Quell'ometto candido vicino a quella donna alta e oscura era davvero comico.

Sopra le loro teste apparvero due ologrammi cubici, le riprese erano ripartite e mostravano la ciurma a tavola.

“Ehm..” si schiarì la voce Bright Sun. “Prima del pasto volevamo brindare a Voi con il nostro spumante speciale e informarvi che poi, per la notte, abbiamo preparato per ognuno delle stanze speciali..diciamo personalizzate

“Non doveva essere una sorpresa, signor governatore?..” lo interruppe la donna alta acidamente.

“Ah! Ah! Sì..e vabbè non importa.. Allora diamo inizio ai festeggiamenti con il brindisi!!” Quell'uomo pareva un po' nervoso, forse era la vicinanza con quella fredda donna.

Con lo stupore dei pirati il pavimento in mezzo alla grande tavola circolare si illuminò di un luce accecante e comparvero dal nulla cinque ragazze vestite con una fantasia a scacchi che reggevano dei vassoi con dei calici bicolore.

“Yohohoho! Chissà se anche le loro mutandine sono bicolore!”. Ma Brook non lo ascoltò nessuno, erano tutti interdetti da quella comparsa inaspettata.

“Sono...apparse così, dal niente!..Non sono ologrammi, cos'è magia?? teletrasporto?!” Franky aveva di nuovo gli occhi fuori dalle orbite, Usopp, Rufy e Chopper lo sguardo stellato a quelle parole, Sanji il sangue dal naso (d'altra parte quelle donne erano davvero poco vestite), Nami, Robin e Zoro invece osservavano lo strano vino che veniva distribuito.

Quello spumante era per metà paglierino e per metà nero.. I due liquidi all'interno non sembravano volersi mescolare.

“Odio dirlo, ma ho un dannato 'dre ja viu'..” sussurrò Zoro all'archeologa seduta vicino.

“Mfu! Fuh! 'Déjà vu'!..Ti capisco, però potrebbero offendersi se non lo beviamo..”

Robin non aveva neanche finito quella frase che Rufy esclamò “BUONISSSIMO!! Ora passiamo al resto!” con in mano il calice già vuoto. Così glielo riempirono di nuovo e tutti insieme alzarono i calici, brindarono e bevvero quello strano spumante. Nel berlo i due colori si mescolavano in bocca, si sentiva che era alcolico e non era niente male, fruttato e frizzante, solo alla vista non convinceva. Lo bevvero tutti quindi anche lo spadaccino alla fine lo buttò giù e subito dopo averlo finito chiamò con un “Oi!” la ragazza più vicina per farsi riempire di nuovo il bicchiere.

'Ma come? Non era restio nel berlo un attimo fa?..' pensò la mora guardandolo con vago rimprovero.

“Non vedevo l'ora di servirla di nuovo signor Roronoa!♥” fece quella ragazza appoggiandosi al tavolo in modo provocante e Robin non si trattenne nel lanciarle un occhiataccia.

Zoro non si accorse di nulla, guardava solamente quello che gli interessava, quel bicchiere che si riempiva, ovvio. Poi chiese a quella signorina se poteva lasciargli la bottiglia con un mezzo sorriso. La ragazza ubbidì mandandogli un baciò soffiato e se ne andò.

Non si notava per nulla da fuori ma l'archeologa era realmente seccata ora.

Le ragazze scomparvero con un altro bagliore per poi ricomparire pochi secondi dopo con quelli che parevano degli antipasti.

“AAHH!! Pancia mia fatti capannaaa!!” esclamò il capitano. “EEHH???!” fece poi. Quell'antipasto era sul serio insolito! Sembravano delle palline di riso con qualcosa sopra, un piatto totalmente bianco e nero.

“Wow..bello alla vista..” commentò Sanji e assaggiò. “Mm! Niente male, c'è del salmone dentro! Ma come avranno fatto a renderlo bianco?!”

Nami lo guardava curiosa mentre mangiava concentrato ad occhi chiusi.

“Bella combinazione.. Riso, piovra, nero di seppia..aneto, anacardi, aglio, timo..” il biondo continuava a elencarne gli ingredienti.

“Bah! La carne dov'è??!” Rufy nel frattempo aveva quasi divorato anche il piatto, non c'era neanche un chicco di riso lì sopra, era davvero impaziente ora!

 

Presto fu accontentato. Subito dopo venne servita una quantità enorme di cibo.

Le affascinanti cameriere apparvero reggendo un gran vassoio con la portata principale ed incredibilmente anche quella pietanza era totalmente bianca e nera. Quella carne era color pece (sembrava tutta bruciata!) e le verdure di accompagnamento erano candide.. perlate! Il tutto faceva impressione più che appetito. Però, appena quel vassoio apparve, un delizioso profumo di carne alla griglia pervase la grande sala, dall'odore doveva essere delizioso!

Infatti quel piatto si rivelò solo insolito alla vista ma squisito al palato e dopo le prime incertezze i pirati iniziarono a mangiare con gusto e Rufy si fece servire per ben dieci volte prima di dichiararsi quasi sazio.

Sanji stava di nuovo analizzando il piatto.. per lui quel cibo non era stato semplicemente “colorato”, doveva essere il risultato di qualche loro avanzata tecnologia, era sorprendente.

Dopo il dolce, una buonissima torta candida, venne distribuito un digestivo alcolico nero come il buio più profondo.

Robin lo assaggiò e poi decretò che era troppo forte per i suoi gusti. Neanche a dirlo, Zoro mandò giù il primo bicchiere tutto in una volta. Quando la solita cameriera passò per il secondo giro mostrò allo spadaccino la bottiglia ammiccando, come dire “La vuoi?..”.

Lui rimase impassibile, alzò solo un sopracciglio..e il calice. Quel giochetto tra i due non piacque per nulla all'archeologa che gli sussurrò “Fermati. E se fosse drogato?..”.

“Se sarà così verrò da te..” bisbigliò di risposta lui sorridendo alla donna con la bottiglia.

Robin era interdetta. Quando c'era di mezzo l'alcol quell'uomo non ragionava più. Venire da lei! Ma se si perdeva in un corridoio dritto anche da sobrio?!

 

“Bene bene, Signori! Il pranzo è finito!” disse a gran voce l'ometto in bianco “Ma la festa no! Quindi vogliate trattenervi ancora con noi, abbiamo molti omaggi per voi!”

A queste parole il gran tavolo circolare con ancora piatti e stoviglie sopra sparì in un gran bagliore. Le grandi piastrelle sotto di loro si mossero allargando quel cerchio di sedie dov'erano seduti (i pirati sussultarono tutti su quelle sedie) e riposizionandoli in due file opposte.

Forti luci illuminarono il centro sala e apparve un orchestrina che iniziò a suonare e ballerini che danzavano, alcuni erano degli ologrammi! Si notava difficilmente però la differenza con quelli reali, erano realizzati davvero bene. Ormai la ciurma non sapeva più che commentare a quello che vedeva, rimasero tutti attoniti a godersi quello spettacolo. Franky ancora pensando a come si erano mosse quelle piastrelle sotto di lui.

Le cameriere continuavano ad apparire e scomparire tutte sorridenti e a girare tra i commensali per riempire i calici offrendo anche piccole porzioni di frutta bicolore. Ma non avevano detto che il pranzo era finito?!

Quella frutta tutta bianca e nera faceva davvero senso! Quasi nessuno la toccò, (tranne Rufy!) anche perché ormai erano tutti stra-sazi.

Neanche Sanji volle aver a che fare con quella frutta. No, lui era troppo intento a seguire ogni movimento di quelle ballerine, alcune gli giravano intorno e sembrava che ce l'avessero proprio con lui (gli sventolavano in faccia perfino dei fazzoletti per il suo sangue dal naso!).

Rufy intanto aveva mangiato anche tutta la frutta in circolazione e ora era enorme, tutto pancia, e continuava a ridere. La sedia nella quale era seduto minacciava di cedere da un momento all'altro sotto quel peso.

La solita cameriera che aveva riempito più volte il calice a Zoro invece, gli stava sempre vicino, premurosa di fare il suo dovere e ad un certo punto si sedette su un ginocchio dello spadaccino con la bottiglia di digestivo e qualcos'altro in bella mostra.

Lui non fece assolutamente nulla se non che squadrarla un attimo e alzare il bicchiere meccanicamente per farselo riempire guardando altrove. Quest'ultimo veniva puntualmente riempito, ancora, e ancora, e ancora..

A Robin non era sfuggito nulla ed era furibonda, ma non da fuori, dall'esterno sembrava impassibile. Però non sapeva ancora per quanto si sarebbe trattenuta.. Diamine! Ma quella bottiglia non finiva MAI?! E lui lasciava che lei rimanesse lì, così, senza far nulla?! Magari Zoro sperava che la bottiglia finisse così quella ragazza si sarebbe tolta da lì?..

Ohh, le sarebbe piaciuto stritolarla, quella maledetta! Ma non poteva, non così davanti a tutti. Non dopo quel caloroso benvenuto e quel buonissimo pranzo, no. Sconveniente, si sarebbe stato da maleducati.

Allora Robin, al limite, fece qualcos'altro. Creò una mano che apparve solo per qualche decimo di secondo la quale fece scivolar via la bottiglia dalle mani della ragazza che esclamò un “Oh!” stupita. Quella bottiglia cadde a terra e con uno schianto andò in mille pezzi ma pochi se ne accorsero in quella confusione.

Robin aveva un mezzo sorriso in faccia quando quei resti sparirono e ricomparve al loro posto una bottiglia nuova dal nulla.

La mora rimase sbigottita, il suo intervento era stato inutile e la cameriera con un sorriso seducente recuperò la bottiglia e si risedette sul ginocchio dell'immobile spadaccino (non si era neppure accorto del tentativo di Robin!). E quella donna, imperterrita, continuò a riempirgli il bicchiere.

Dall'altro lato della pista da ballo Sanji ormai non capiva più niente. Due ragazze erano sedute sulle sue ginocchia, una intenta ad arrotolargli i fazzoletti su per il naso per bene, l'altra lo accarezzava rassicurandolo e altre due gli ballavano attorno mostrando le loro, diciamo, più che ottime qualità. Quella stanza poteva anche esplodere, lui non se ne sarebbe accorto.

 

“OH! Questa sì che mi piace! È un ballo di gruppo!!” Nami ad un certo punto si alzò festante dalla sedia, pronta a ballare.

“Yahoo! Vengo anch'io!” fece Usopp e lo seguì a ruota anche Franky e pure un Chopper saltellante.

“ROBIIN! Dai, vieni!!” la rossa chiamava l'archeologa ancora attenta a cosa succedeva a pochi metri da lei.

Guardava con la coda dell'occhio lo spadaccino, era arrivato a diciassette bicchieri di digestivo..quella bottiglia era stregata?! Forse il liquido lì dentro appariva dal nulla come tutte le altre cose.. Non se lo sapeva spiegare! Era arrabbiata sì, ma anche preoccupata ora.

La mora si alzò dalla sedia, forse c'era un altro modo per far smettere Zoro di bere. Nami le era stata d'aiuto.

Si fiondò in mezzo alla piccola folla e iniziò a ballare vicino a Nami e agli altri ballerini. Alcuni erano finti, solo ologrammi, erano leggermente trasparenti da vicino, ora sì che riusciva bene a distinguere chi era “vero” e chi no. Tutto sommato era quasi divertente!

Ballavano tutti alla stessa maniera, un ologramma davanti mostrava cosa fare, Nami sembrava divertirsi un mondo ma la mora doveva sforzarsi, non era proprio appassionata di balli di gruppo. Dietro a lei Chopper e Franky se la ridevano proprio.

Robin era troppo concentrata sulle mosse da fare per vedere se Zoro avesse notato che lei era lì in mezzo. Poi tutto d'un colpo finì, la musica cambiò drasticamente, ora era calma e d'atmosfera. Era salito sul palco Brook e si era messo al pianoforte dell'orchestrina iniziando a suonare e cantare un suo famoso pezzo romantico.

Incredibilmente gli ologrammi cambiarono d'abito in vestiti molto eleganti e i figuranti maschili invitarono le ragazze a ballare insieme con un inchino.

“Ah! Ah! Robin! Questa poi! E' pure carino il mio!” le urlò Nami divertita “Gli chiederò se è anche benestante! Ah! Ah!”

La mora le sorrise e guardando il suo finto bell'umano pensò “Perfetto! Ciò che ci voleva!”. Caspita però! Se quell'uomo fosse stato VERO qualcuna ci avrebbe sul serio perso la testa! L'ologramma le cinse i fianchi e lei fece finta di appoggiargli le braccia al collo, così iniziarono a ballare. Se non fosse stato per lo sforzo di dover tenere le braccia così avrebbe detto che fosse tutto reale, lo trovava spassoso dopotutto. Dopo il primo minuto di incertezza dove non sapeva in che direzione muoversi, tutto fu chiaro. Era lei che doveva direzionare quel ballo e lui l'avrebbe semplicemente seguita.

“Maa..come si fa?!” le chiese Nami lì vicino e lei con poche parole glielo spiegò tra un volteggio e l'altro. La rossa capì al volo.

MA! MA!..Che fa la mia Nami-chan??! ECHICAZZOE'QUELL'UOMO?!

Sulla pista da ballo si sentì a malapena la voce di Sanji. Robin osservò una Nami rapita dal suo avvenente ologramma non dare minimamente peso al biondo sconcertato però ancora attorniato dalle ballerine che cercavano di calmarlo e distrarlo. Erano davvero insistenti col cuoco! Quella gente di certo conosceva tutte le loro preferenze e debolezze..

Con questo pensiero, l'archeologa guardò verso Zoro.. e quindi lo vide, cioè vide la scena e si trattenne a fatica dallo scoppiare a ridere.

Robin vide lo spadaccino alzarsi in piedi con uno scatto buttando letteralmente a terra quella cameriera che era sopra di lui (che bel volo che fece!). Poi lo spadaccino fissò infuriato la mora per un breve ma terribile attimo e subito dopo, resosi conto di quello che aveva fatto, aiutò la sventurata ad alzarsi e scusandosi si allontanò uscendo dalla sala per andare chissà dove.

Rufy, che aveva visto la scena rise talmente tanto che la sua sedia cedette e finì a terra rotolandosi dalle risate. Rotolava davvero, era praticamente una palla!

 

La festa continuò ancora per un paio d'ore tra balli, risate e scambi di convenevoli tra i commensali e arrivò sera. I pirati erano stremati da tutto quel cibo e movimento. D'altra parte erano stati invitati e perfino pregati di rimanere lì con loro che fino a tarda sera non si mossero da quel salone. Sì, tutti tranne Zoro.

Lo spadaccino era tornato solo mezzora prima dei saluti finali chiudendo dietro di sé in tutta fretta una delle porte del salone. Ci rimase attaccato di schiena assicurandosi che nessuno entrasse con sguardo sconvolto. Aveva il fiatone e la bandana in testa era sparita. Al di fuori di quella porta si sentivano urla di donne..evidentemente di delusione. Aveva probabilmente appena fatto in tempo a scampare alle loro grinfie, era via da non sapeva neanche lui quanto, si era solo perso tra quei corridoi e poi aveva incontrato quelle ragazze..ed era stato FATALE.

In affanno, cercò con lo sguardo l'archeologa (stava bevendo un cocktail biancastro e parlando con un tizio in nero). Zoro notò che la mora si accorgeva di lui, lo squadrava solo un secondo socchiudendo gli occhi e poi guardava da un altra parte..

Era arrabbiata? LEI?! E lui cosa doveva pensare dopo quello che aveva visto?! Chissà cosa aveva fatto lei poi in quelle ore in cui lui aveva solo cercato di seminare quelle donne isteriche! Una serata da incubo! Non vedeva l'ora che finisse e basta.

E presto fu accontentato infatti. La musica cessò e con un inchino tutti i camerieri, ballerini e orchestra iniziarono a sparire. Le luci tornarono normali e la pista da ballo sparì.

“Hm! Hm! Ottimo! Speriamo sia stato tutto di vostro gradimento, ospiti” Iniziò questa volta, la donna in nero.

Egregi ospiti!” la volle correggere il signor Bright Sun.

“Sì..” riprese lei fulminandolo con lo sguardo. “Ora vi scorteremo verso il nostro omaggio finale, la sorpresa è già stata, come dire, rovinata..ma sono sicura che ne rimarrete incantati lo stesso. Prego, vogliate seguire i nostri collaboratori e.. magnifica notte a tutti voi!” Detto questo la signora oscura si defilò per prima. Nell'aria c'era una strana atmosfera, sembrava un invito nefasto invece che un augurio così pronunciato da quella donna! Nessuno comunque se ne preoccupò, c'è chi era troppo allegro dall'acol, chi era stremato da tutto quel movimento e da cosa aveva visto.. erano tutti troppo stanchi per farsi troppe domande. Dopotutto era stata davvero una piacevole serata.

Seguirono gli accompagnatori che li guidarono ad un enorme corridoio circolare dove si trovavano le stanze dei ragazzi, le donne invece vennero portate al piano superiore, le loro camere si trovavano lì.

“Bye! Bye!” Nami salutò gli altri facendo “ciao ciao” con la mano prima di sparire su per le scale. Era un po' alticcia e Robin, dietro di lei, fu attenta che non cadesse.. Con quelle zeppe poi!

Zoro vide l'archeologa dileguarsi dietro l'ingresso della scala, la porta della camera dello spadaccino, fortunatamente, era proprio lì vicino. Mise una mano alla maniglia bianca e guardò verso la sua destra, Sanji in fondo al corridoio stava per entrare.

“OI! Ce l'hai, vero?” gli fece. Il biondo annuì ed entrò nella sua stanza.

  
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