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Autore: ArcticIce    01/08/2018    1 recensioni
È una flashfic che non avevo in programma di scrivere, ma ero sul mio balcone sul mio divano e pensavo a cose e allora mi sono detta che sarei stata giusta a scrivere con la spontaneità del ”subito-adesso”.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È una sera di Agosto, ad essere precisi è il primo giorno di Agosto, e sono seduta sul divano che mia madre ha posizionato nell’angolino destro del mio balcone. Sono molto in alto, è l’ultimo di quindici piani quello  cui si trova la mia casa, piccola ma silenziosa di un silenzio che non preclude a nessun tipo di tristezza o malinconia. È una sera serena limpida con un’aria fresca, le coccole del clima serale nella stagione calda, i soliti grilli in sottofondo ed i miei pensieri. È un momento speciale nella sua semplicità. Non c’è nulla di malinconico, tranne me, che come ogni giovane non so cosa stia esattamente facendo della mia vita e se quei pochi sogni che sto seguendo siano sulla via giusta per la loro realizzazione.
Io sono da sempre un indeciso, un perplesso, tutto infatti costituisce a mio parere qualcosa che va attentamente analizzato e capito, perché alla fine ogni cosa merita attenzione. E sento stasera su questo mio divano di dover porre attenzione su di una cosa nuova, sul mio amore. Ne percepisco già la fine, ne ho sempre visto la fine e vorrei poterla spostare ogni volta che mi ci avvicino, anche se in realtà non so mai se mi ci sono avvicinata abbastanza da poter dire “ora è il momento di rimandare, finirà più in là, in un tempo che devo porre indefinitamente più lontano di adesso”. Io però non credo nel tempo, sono un fisico e so che il tempo gode di proprietà come l'elasticità, insomma posso comprimerlo o dilatarlo, ma non spostarlo, posso insomma solamente  fare in modo che alla fine ci arrivi più velocemente o più lentamente, velocizzando e rallentando però me ed il mio amore. 
Sto ascoltando un brano che si intitola “Cigarettes after sex”, dice che nulla mi urterà e me lo dice con dolcezza perché la donna canta “nothing’s gonna hurt you baby”, baby, allora mi viene da crederci anche se dentro so che non sto cadendo a picco. 
  
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