Lunga poesia su Dio, l'uomo e la morte, composta servendomi della scrittura automatica. Surrealismo e immagini criptiche.
"L'hai avuta in vita, come un raggio d'incenso che ti bagnava le iridi grandi e profonde, chinate alla vastità delle disparate possibilità.
Ora la tua contingenza è finita e sei un essere firmato e finito, Questo è il tuo contrappasso.
Ora tu sei al centro di ogni dimensione, sei il punto dove orizzonte e altezza si intrecciano fatalmente. Sei in croce.
Sopporta la croce che si è delimitata alle tue spalle e che poi scorgere all'angolo della tua vista. Non la trasporti ma si è resa parte di te."