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Autore: Ryu Hime    05/08/2018    1 recensioni
[Tratto dal Prologo]
–Dove cazzo sei stato!? Lei ti ha cercato dappertutto! E adesso è scomparsa! Tutto per colpa tua! Tua maledizione!- urlò Komor, adirato come mai lo era stato in vita sua.
Quell’uomo non rispose, in cuor suo sapeva quanto avesse ragione.
-Che cosa ci fai qui?- domandò duramente il Capo Palestra, furioso per il suo mutismo.
–So dov’è.-
[Tratto dai capitoli]
-Allora? Chi sceglie per primo?- domandò Belle, la ragazza bionda.
-Direi di far scegliere a Touko, dopotutto è casa sua.- disse Komor aggiustandosi gli occhiali.
La ragazza in questione fissava le Pokeball con un’espressione concentrata, come se stesse cercando di scrutare l’anima dei loro ospiti.
Passarono due minuti prima che si decidesse ad allungare la mano verso una delle sfere rosse e bianche.
[Autrice]
L'intero viaggio all'interno di Unima ed il post Lega, più qualche chicca direttamente dalla mia mente malata.
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Komor, N, Touko, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Touko di Soffiolieve

-Touko, devi dormire adesso.- disse Makoto cercando di rimboccare le coperte alla figlioletta di dieci anni.
–Una storia! Dai! Raccontami la storia della buonanotte!- lo pregò la bimba spalancando gli enormi occhi celesti.
Makoto sospirò –E va bene, ma dopo fila a nanna.-
Touko annuì con forza, sorridendo.
L’uomo si schiarì la voce –Devi sapere che Unima venne creata più di 2500 anni prima dell'era moderna da due Eroi gemelli, unendo le persone della terra. Questi comandavano un Pokémon Drago unico nel suo genere. Una volta creata la regione, i due fratelli iniziarono a discutere circa il loro modo di credere e di pensare: il più anziano voleva un mondo di Verità, mentre il più giovane un mondo di Ideali. Le loro idee contrapposte portarono ad uno scontro fra i due, in seguito al quale il Pokémon si scisse in due distinti draghi: Reshiram, schierata con il gemello più anziano, e Zekrom, dalla parte del gemello più giovane. Essendo entrambi nati dallo stesso Drago, non c'era modo di determinare la supremazia dell'uno sull'altra, ma ugualmente continuarono a combattere fra di loro, causando la distruzione di Unima, con le fiamme di Reshiram e i fulmini di Zekrom. Quando si furono resi finalmente consci di ciò che la loro disputa aveva causato, i due fratelli si fermarono e i due Pokémon scomparvero. Fu allora che venne eretto il Castello Sepolto, come segno di una nuova civilizzazione di umani e Pokémon.-
 
Makoto scese le scale che portavano alla stanza della figlioletta, abbandonata al mondo dei sogni.
Umbreon se ne stava davanti alla stufa, sonnecchiando piano. Non appena il suo Allenatore raggiunse il salotto drizzò le orecchie ed aprì gli occhi rossi come tizzoni ardenti, pronta ad ascoltare il dialogo che da lì a poco avrebbe avuto luogo tra i due coniugi.
-Devi proprio partire?- domandò Aki, la moglie.
Makoto sorrise e si sedette sul divano accanto a lei.
–Questioni di lavoro, non posso proprio ritirarmi.-
-Non possono cercare qualcun altro?-
-Modestia a parte sai che sono il migliore del settore.- replicò sorridendo.
-E poi…- aggiunse.
–Se non li fermiamo sul nascere questo branco di decerebrati potrebbe causare non pochi problemi.- rispose abbracciando la moglie.
-Non devi preoccuparti, ci sarà Umbreon con me.- aggiunse mentre Aki si sistemava meglio nel suo abbraccio.
Passarono così il resto del tempo che avrebbero trascorso insieme.
Verso l’alba Makoto avrebbe varcato per l’ultima volta la soglia di casa sua.
Disperso avevano detto i colleghi.
Sparito nel nulla.
Aki si trattenne dall’andare a cercarlo lei stessa solamente perché non voleva lasciare Touko da sola.
Le speranze di ricevere notizie svanirono con il tempo.
 
Sei anni dopo
Aki era in cucina, una tazza di tè fra le mani ed un sorriso nervoso.
-Se la caverà perfettamente Aki, in questo ha preso da Makoto.- disse convinta la professoressa Aralia.
-Lo so… so anche che sarebbe inutile impedirle di andare… ma questo non cambia la mia preoccupazione…-
-Potrai chiamarla tutti i giorni con l’Interpoké, inoltre non sarà sola. Belle e Komor saranno con lei.-
-Hai ragione… dopotutto anche io ho fatto il mio viaggio alla sua età…-
-Vedrai, se la caveranno.-
 
Al piano di sopra nel frattempo tre ragazzi stavano davanti ad altrettante Pokeball, adagiate sopra un cuscino dall’aria soffice.
Il primo aveva i capelli neri, occhi blu ed occhiali rossi. Un paio di jeans, una camicia bianca ed una giacca azzurra completavano il suo aspetto serioso.
La seconda aveva corti capelli biondi coperti da un grande cappello verde, gli occhi verde chiaro. Indossava una lunga gonna bianca e delle calze arancioni.
La terza aveva lunghi capelli castani raccolti in una coda alta e due occhi azzurro cielo. Indossava un paio di pantaloncini di jeans, una maglietta bianca ed un gilet nero.
-Allora? Chi sceglie per primo?- domandò Belle, la ragazza bionda.
-Direi di far scegliere a Touko, dopotutto è casa sua.- disse Komor aggiustandosi gli occhiali.
La ragazza in questione fissava le Pokeball con un’espressione concentrata, come se stesse cercando di scrutare l’anima dei loro ospiti.
Passarono due minuti prima che si decidesse ad allungare la mano verso una delle sfere rosse e bianche.
-Snivy.- commentò Komor mentre Belle si impossessava della Pokeball contenente Oshawott.
-Che ne dite di una lotta?- domandò la bionda mentre il moro prendeva la sfera di Tepig.
-Al chiuso? Non mi sembra proprio il caso.- commentò il ragazzo serio.
-Giusto, e poi chi la sente mia madre? Sicuramente devasteremmo la stanza, e poi prima di qualsiasi lotta voglio conoscere il mio Pokémon.- disse Touko facendo uscire lo Starter di tipo Erba dalla sfera.
Snivy si guardò attorno per un attimo ed i suoi occhi d’ambra si posarono sulla ragazza.
–Ciao, io mi chiamo Touko.- disse l’Allenatrice sorridendo.
Belle e Komor la imitarono e dopo qualche minuto scesero al piano inferiore dove li aspettavano Aki e la professoressa Aralia.
-Vedo che avete scelto.- commentò la donna sorridendo.
Touko annuì. Snivy era accoccolata comodamente sulla sua testa. Belle teneva Oshawott imbraccio mentre Tepig era seduto sulla spalla di Komor.
-Allora, questi sono i vostri Pokédex, gli Interpoké, le mappe di Unima ed alcune Pokeball.- elencò la professoressa Aralia indicando gli oggetti in questione sul tavolo per poi distribuirli ai tre ragazzi.
-La prima tappa sarà Quattroventi. Io vi accompagnerò fin lì, dopodiché sarete da soli.- spiegò la donna.
-Vi aspetto alla fermata dell’autobus, passerà tra mezz’ora, mi raccomando, puntuali.- aggiunse uscendo dall’abitazione.
-Vado a prendere le mie cose e a salutare i miei.- disse Komor per poi salutare la madre di Touko.
-Anche io, devo perdere la borsa.- commentò Belle prima di precipitarsi all’aperto.
-Stai davvero per partire… mi sembra ieri che mi chiedevi di raccontarti la storia della buonanotte…- commentò Aki sospirando di malinconia.
-Starò bene mamma, non devi preoccuparti. C’è Snivy con me e ti chiamerò tutte le sere, promesso. Non devi preoccuparti.-
-È compito di una madre preoccuparsi.- ribatté quella.
Touko l’abbracciò di slancio, rimasero l’una tra le braccia dell’altra per qualche istante prima che la novella Allenatrice andasse a prendere lo zaino sul tavolo del soggiorno.
-Devi davvero portarti dietro tutta quella roba?- domandò Aki per l’ennesima volta.
-Mamma, ne abbiamo già parlato. Senza i miei attrezzi non mi muovo.-
-Touko, è una cucina portatile con padelle, coltelli e pentole di tutte le dimensioni!-
-Esatto! Non sono nemmeno riuscita a prendere tutto quello che volevo…- mormorò la ragazza contrariata.
Aki sorrise sospirando esasperata, quando la figlia si metteva in testa qualcosa non c’era verso di farle cambiare idea.
Si salutarono un’ultima volta sulla soglia di casa mentre Touko si metteva sulle spalle il voluminoso zaino dal quale pendevano due padelle e un fornello da campeggio mentre sulla sommità stava un sacco a pelo arrotolato di color pervinca.
-Allora vado, ciao mamma! Ci sentiamo presto!- salutò mentre si dirigeva a passo svelto verso la fermata di Soffiolieve.
 
Touko arrivò al luogo dell’incontro subito dopo Komor, il quale non mancò di notare l’imponente bagaglio dell’amica.
-Mi ringrazierai.- disse la ragazza prima che il moro potesse dire qualunque cosa.
-Eccomi!- la voce di Belle che arrivava di corsa spostò l’attenzione dei due ragazzi.
-Sei in ritardo.- commentò Komor squadrandola da dietro le lenti rettangolari.
-Ehi! Il bus non è ancora arrivato!- protestò la bionda.
-Su non litigate.- li riprese bonaria la professoressa Aralia mentre il mezzo di trasporto in questione si avvicinava.
Il viaggio durò un’ora e mezza. Durante il tragitto i neo Allenatori discutevano delle tappe del loro viaggio.
–Io non vedo l’ora di visitare Mistralopoli!- esclamò Touko mentre Snivy le si sistemava in grembo.
-Mi sembra ovvio, tu stravedi per il freddo.- commentò Komor aggiustandosi gli occhiali.
-Io voglio vedere la ruota panoramica di Sciroccopoli!- disse Belle stringendo Oshawott in un abbraccio degno di un cobra.
-Belle…- la richiamò Touko indicando lo Starter d’Acqua che si divincolava.
-Oh cielo!- esclamò bionda allentando la presa.
-Dovresti fare più attenzione.- disse Komor aggiustandosi gli occhiali.
Belle si sistemò il cappello, imbarazzata.
-Farò più attenzione.- disse accarezzando il capino di Oshawott che sembrava essersi ripreso.
Touko passò il resto del viaggio con il naso incollato al finestrino mentre la sua Snivy osservava il paesaggio scorrerle davanti agli occhi dalla sua posizione sulle gambe dell’Allenatrice.
 
Arrivarono a metà pomeriggio.
Quattroventi era un paesino minuscolo, appena più grande di Soffiolieve.
Il Centro Pokémon era in bella mostra difronte alla piccola piazza.
-Bene, io devo sbrigare delle faccende con il professor Oak, ma non arriverà prima di domani. Sentitevi liberi di fare come volete.- disse la professoressa Aralia.
-Io faccio una visita al Centro Pokémon.- disse prontamente Touko andando nel luogo in questione mentre Belle e Komor decisero di aspettarla vicino alla piazza.
La castana si procurò qualche bacca, delle medicine per Pokémon e diversi ingredienti per i giorni a venire.
Ringraziò il commesso che l’aveva servita ed uscì con Snivy sulla testa, ormai postazione fissa.
Non appena fuori notò che c’era un gran trambusto, la gente accorreva in piazza, incuriosita dal singolare evento che si stava manifestando.
-Che succede?- domandò Touko a Komor e Belle che però fecero spallucce.
-Avviciniamoci.- propose la bionda.
I tre raggiunsero la folla di curiosi che accerchiava un gruppo di persone vestiti come cavalieri. Portavano con loro degli stendardi con una P azzurra e dietro una Z dello stesso colore su uno sfondo bianco e nero.
Quello che aveva tutta l’aria di essere il capo della combriccola si fece avanti. Indossava un improbabile abito variopinto, a destra e a sinistra degli occhi in diagonale formavano una sorta di cappa a forma di cilindro di colore giallo e blu. il tutto era sorretto da un’enorme corona con degli zaffiri rettangolari. Al centro lo stesso simbolo degli stendardi.
-Il mio nome è Ghecis.- disse con il tono di chi è abile a parlare e a convincere le folle.
-Oggi voglio parlare a tutti qui riuniti della liberazione dei Pokémon.-




*solito aspetto da mezzo drago*
Dunque, dovevate aspettarvi che non sarebbe stata una cosa del tutto normale.
Dal momento che il padre non è mai comparso in nessuno dei giochi ci ho pensato io, come primo segno di protesta.
Ok, sparisce subito, ma almeno adesso sappiamo (più o meno che fine ha fatto, no?).
Mettiamo subito in chiaro una cosa: per me Reshiram è una femmina.
So che dovrebbero essere asessuati, ma abbiate pazienza con me, in questa storia sarà così, lo richiede la mia testa e io ho intenzione di assecondarla.
Il Team Plasma fa subito la sua comparsa che ho preso pari pari dal videogioco (come vi sarete certamente accorti), e vi dico fin da ora che sarà così per diverse scene (del resto non vedo perché fare diversamente visto che è quello il contesto...).
Durante la stesura un sito mi ha aiutata tantissimo, davvero senza non so come avrei fatto con svariati particolari che mi sono messa in testa di mettere.
Eccolo 
https://wiki.pokemoncentral.it/Unima
Bene, per questo capitolo è tutto.
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*
   
 
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