6- Se l'Akatsuki fosse sopravvissuto
-Itachi, Tobi
-Naruto, vieni qui. Fatti accarezzare. Sei davvero morbido, sai? Una superficie così liscia. Non mi sarei mai aspettato tanta bellezza da te. Non riesci mai a stare zitto, devo ammetterlo, ma mi piace: sai tenermi compagnia molto spesso, e come lo fai tu...
Un rumore alle spalle lo desta dalle proprie parole.
-Oh,
Sasuke, ci sei anche tu! Mi spiace non averti accolto a dovere, ero
impegnato con il tuo amico, perdonami. Dai, non guardarmi così,
non dirmi che sei geloso solo perché lo tengo in braccio. Su,
vieni anche tu e unisciti a noi.
Sentendosi chiamare, si avvicina
con lentezza, titubante, fino a poggiarsi accanto ad Itachi.
-Molto bene. Eccovi qui; sapete di essere i miei favoriti, vero?
L'Uchiha
posa le labbra delicatamente sulla testa prima dell'uno, poi
dell'altro. Li sfiora quasi avesse paura di farli scappare con il
semplice tocco. Le mani fremono leggere ad un altro contatto.
-Non
siate agitati. Sasuke, aspetta il tuo turno, non serve scavalcare
Naruto, non me ne vado di certo.
La voce soave accompagna muovimenti leggiadri sul collo e sul petto dei due: dita esili si muovono esperte.
La sua attenzione viene attirata da un ulteriore, flebile suono.
-Shisui, alla fine ci hai raggiunti! Sono così felice di rivederti! Quasi non speravo più nel tuo ritorno... No, non dire niente, sai di essere il mio preferito. Non potrei vivere senza di te, la sola idea potrebbe uccidermi. Amo i tuoi occhi, amo come mi guardi quando vieni da me. Non aver paura, solo perché ci sono anche loro.
Passi sonori e concitati si avvicinano frettolosi.
-Itachi senpai? Itachi senpaaaai!
-Sì,
Tobi?
-Ti stanno cercando!
L'uomo si congeda da quel piccolo paradiso nascosto, con sguardo amorevole.
-A tra poco, miei cari.
L'allontanamento
obbligato porta Tobi ad avvicinarsi incuriosito. Aveva sentito più
volte Itachi conversare in qualche angolo del parco, senza mai
cogliere appieno il sunto di quei discorsi. Con chi si intratteneva
così a lungo? Figli? Parenti? Perché no, visti i nomi
sempre presenti nelle chiacchiere da pianerottolo: tra gli altri
condomini si vociferava di incontri con degli uomini, tra le faccende
più strane.
"Più di una volta l'ho sentito
parlare di Naruto, Sasuke, di altri abitanti di Konoha. Un momento...
Loro li conosco, sono impegnati, sposati e con figli! Non sarà
mica..."
Terrorizzato dai suoi stessi pensieri, volta
l'angolo del giardino comune, imbarazzato all'idea di trovarsi
davanti degli adoni affascinanti. Non che disprezzasse il diverso
orientamento sessuale, semplicemente non riteneva fosse necessario
sbandierarlo ai quattro venti.
Ciò che si ritrova davanti lo lascia ammutolito.
-No, non è possibile...!
Un vicino lo raggiunge, poggiandogli una mano sulla spalla.
-Lo
so, ti capisco, ma cosa posso farci?- Il dirimpettaio scuote la testa
amareggiato. -È così e basta, nessuno osa intromettersi
nei suoi affari. Da quando quell'ambulante maledetto ha installato
l'uccelliera qui vicino, il signor Itachi non fa altro che passare il
tempo con quei benedetti corvi! E li tratta come fossero
persone!
-Tsk, incredibile.