#2 — Rosso, come l’Alba
Le mani tremano, la mente è ovattata; appena scorgi il sorriso di Fatgum vorresti corrergli incontro e stringerti contro il suo corpo come un bambino ⸺ come il ragazzino che ancora non aveva rischiato di perdere tanto, troppo[1].
«Se non ci fossi stato tu…»
I tuoi occhi osservano stupiti le persone che ti circondano, come se stentassero a credere; se solo tu potessi vederti ora, mentre sbocci così…
«Posso sapere il tuo nome?»
Sorridi, ora non ti nascondi più; una mano corre al cuore, dove custodisci ciò per cui sempre ti batterai. «Io sono Red Riot.»
Nasci qui, nuovo sole; nasci e sorgi, e le tue ombre muoiono un’altra volta.
{ 110 Parole }
{ Presente }
NOTE
[1] Velato riferimento al rapimento di Bakugou e al ferimento di Amajiki (anche in questo caso, la drabble si situa alla fine dello scontro all’Esuha Market), ma in particolare al primo: è infatti la consapevolezza ⸺ e quindi il rimorso ⸺ di non aver fatto nulla per impedire la cattura del suo migliore amico (quindi non di una persona qualunque, ma parecchio importante) ciò che scatena il profondo cambiamento nel cuore del personaggio e l’inizio della sua maturazione.