Il cofano dell'Impala non è il posto più comodo in cui godersi il cielo stellato, eppure Dean non riesce a immaginarsi da nessun'altra parte.
L'aria è una carezza calda sulla pelle. La rimessa di Bobby odora di ruggine e metallo rovente, di sicuro, anche se papà dice che è meglio non abbassare mai la guardia.
Stasera, però, non ci sono licantropi nei paraggi, né demoni al sapore di zolfo o brutti cosi che sbucano fuori da chissà dove. Stasera ci sono solo loro.
Dean sbadiglia. Di fianco a lui, Sam fissa le stelle con un braccio sotto la testa. In silenzio, con un vago sorriso che scioglie qualcosa, nel petto.
«Ti racconti le barzellette, Sammy?»
Sam scrolla le spalle e lo ignora, come fa da qualche mese. Dean torna a guardare le stelle e sospira. Roba da nerd, si dice.
Eppure, scariche elettriche pizzicano i nervi, sotto la pelle.
La collocazione temporale è sempre il pre serie, con un Dean da poco maggiorenne e un Sam che già pensa a come scappare da quella vita. Ho la sensazione che Dean intuisse che qualcosa non andava in Sam (del resto, e3la persona che lo conosce meglio al mondo), ma che non abbia compreso che fosse il desiderio di un'altra vita.
Ringrazio di cuore nattini1 e Biota che hanno commentato la prima drabble e i lettori silenziosi!