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Autore: terryoscar    11/08/2018    7 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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La prima notte di nozze a palazzo Jarjeyes
 
 
La festa ormai si è conclusa, tutti gli invitati, prima di andare via ci hanno rinnovato i loro auguri.
Al palazzo è rimasta solo la famiglia, Alain e Sabrina per l’ultimo brindisi.
 
 
Dopo il brindisi, le donne Jarjayes portano di sopra la mia Oscar, nel salone rimaniamo solamente noi uomini, Alain mi si avvicina e in disparte mi dice: “Andrè su stasera fatti onore, tu sai cosa si aspetta da te il Generale ah ahah!”
“Alain smettila, vedi di non urtarmi.”
“Andrè non volevo intaccare la tua sensibilità, ma invogliarti a svolgere alla perfezione l’incarico che ti ha affidato il Generale capo ah ah … Andrè un’ultima cosa … state attenti al vecchio pazzo … potrebbe nascondersi in qualsiasi angolo della camera!”
“Smettila Alain!”
 
Il Generale mi guarda e mi dice severamente: “Sassoin vieni con me … dobbiamo parlare di quella questione.”
Sorrido e con una punta di sarcasmo ribatto: “Agli ordini Signore!”
 
Percorriamo il corridoio che ci porta nello studio, ed io gli domando: “Ma non mi avevate detto che il mio libro era in camera vostra?”
“No … è nel mio studio, vieni con me e sta zitto!”
“Sempre a i Vostri ordini signore!”
 
 
Entriamo nello studio, il generale mi dice: “Chiudi la porta.”
“Sissignore …”
 
Vedo il Generale aprire timidamente il cassetto con la chiave, lentamente tira fuori il libro e continua a guardarmi con disagio.
 
 
“Cosa avete Signore, ho quasi l’impressione che Voi non vogliate darmi il mio libro!”
“Ma no cosa dici Sassoin, io … vedi … eccolo qui .. tieni è tutto tuo!
 
Il generale mi porge il libro ed io prendendolo ribatto: “Ma .. ma Signore, cos’ha questo libro, io non ve l’ho certo consegnato n queste condizioni .. cosa gli è successo è tutto bruciacchiato?!!”
“Emm … vedi Sassoin .. io .. vedi .. si insomma ..”
“Generale ma .. sinceramente con capisco, o meglio capisco che Voi ne abbiate fatto buon uso, però ridurmelo così mi sembra davvero eccesivo!”
“Vedi Sassoin è avvenuto un incidente e allora …”
“Capisco Signore, forse eravate talmente preso dalla lettura che avete fatto scintille con madame ah ah ah!”
“Non dire stupidaggini Sassoin, vedi è che io … si insomma .. gliel’ho prestato ad Andrè .. sai per fare in modo che si istruisse .. e lui dopo qualche giorno me l’ha consegnato in queste condizioni …”
“Continuo a non capire, perché Andrè avrebbe dovuto distruggerlo, dopo tutto è solo un libro!”
Vedo Sassoin sfogliarlo e con rammarico mi dice: “Guardate, tutte quelle magnifiche figure non si vedono quasi più, che peccato! Però domani chiederò ad Andrè perché me la ridotto in questo modo.”
Quasi urlo: “NOOO … No Sassoin, è meglio che tu non gli chieda nulla perché .. lui .. vedi, la verità è che lo ha scoperto mia figlia e lei si è adirata moltissimo, gliel’ha tolto dalle mani e l’ha lanciato nel camino, e il povero Andrè, quando l’ha recuperato, ormai era tutto bruciacchiato, pensa che ha dovuto salvarlo dalle fiamme … ecco perché è così malconcio.”
“Ho capito … però che peccato! Era davvero un buon libro, per trovarne uno così, non è stato per niente facile, adesso è poco utilizzabile … accidenti però, sapevo che il Comandante, quando si arrabbia non c’è verso di portarla alla ragione, però prendersela così, e per di più con un libro che appartiene ad altri …. Ma … e va bene pazienza magari ne trovo un altro della stessa portata! … Beh  …. non mi rimane che augurarvi una buona notte Generale.”
“Buona notte a te Sassoin.”
“Vedo Sassoin lasciare il mio studio, quando arresta il passo, si volta e mi dice: “Signore, voglio farvi una piccola raccomandazione se permettete ……”
“Sentiamo Sassoin …”
“Almeno per stanotte lasciate tranquilli il Capitano ed il Comandante, altrimenti come sperate che si mettano al lavoroper portare a termine l’incarico che avete affidato loro ah ah ah!”
“SASSOIN!!!”
“Sissignore?!!”
“Sei sempre così irriverente, come osi fare certe allusioni su mia figlia in questo modo?! FUORI DI QUI!!”
“Sissignore, come sempre a i vostri ordini … Signore … ah .. e grazie ancora, per avermi restituito il mio povero libro!”
“Puff … per fortuna che se l’è bevuta … spero solo che non faccia alcuna domanda ad Andrè, altrimenti comincerà a chiedere in giro e così scoprirebbe la verità: cioè che il libro lo guardavo io, e Marguerite si è talmente arrabbiata che me l’ha gettato nel fuoco. No no, non vorrei mai che lo venisse a sapere, già mi immagino come mi canzonerebbe!”
 
 
 
Le mie sorelle mi hanno portato nella camera di Joséphine, tutte mi stanno intorno e mi fanno mille domande.
 
La prima è Antoinette: “Dai Oscar, sei pronta per diventare la moglie di Andrè?”
Luisa ribatte immediatamente: “Ma secondo voi sorelle, con tutta la libertà che nostro padre le ha concesso, non lo è già diventata da un pezzo?”
Joséphine non si arrabbia ma risponde con ironia alle parole di Luisa: “Luisa, ammettiamo per un istante che tu abbia ragione su Oscar … Non può raccontarci come è stata la sua prima esperienza con Andrè?.. Su dai Oscar raccontalo a tutte noi, ti sei divertita, dove lo hai fatto? In camera tua o da un’altra parte?!”
Luisa fuori di se ribatte ancora: “Certo Joséphine, tu sei proprio una sfacciata, anche se fosse che l’abbia già fatto?!! Ma ti rendi conto di cosa stai chiedendo a nostra sorella?”
“Beh! Cosa c’è di male se ce lo raccontasse! Per caso non l’hai fatto anche tu? A proposito Luisa, perché non ci racconti della tua prima esperienza …. Adesso …. su raccontaci come è stata la tua prima esperienza con Maxim.. su dillo a tutte noi, ti sei divertita, dove lo hai fatto? In camera tua o da un’altra parte, magari prima di sposarti!?!!”
“Tu sei fuori di testa Joséphine, sono cose da dirsi, e poi io … non sono come qualcuno di mia conoscenza, ho aspettato fino al matrimonio!”
“Poveretta, quanto mi dispiace Luisa … allora non sai cosa ti sei persa! Sai, farlo clandestinamente è così … eccitante BRRR … ah ah ah! E poi tra sorelle non c’è nulla di male .. allora?”
Comincio a sudare quasi non mi reggo in piedi, mi sento quasi mancare mi aggrappo alla sedia se ne accorgono tutti, Oscar mi si avvicina immediatamente e mi sorregge.
“Luisa cosa c’è non ti senti bene?”
Mi porto la mano alla fronte e le dico: “Non ho niente Oscar, sono solo un po’ stanca, e poi i discorsi di Joséphine mi irritano non poco.”
Silvia interviene: “Ma su dai Luisa, nostra sorella non aveva alcuna intenzione di infastidirti o mancarti di rispetto, non prendertela!”
Luisa ribatte stizzita: “Sarà pure come dici tu Silvia, ma Joséphine farebbe meglio a pensare prima di parlare, e adesso scusatemi, voglio tornarmene in camera mia, sono stanca, vado a dormire!”
Apro la porta, quando sento Joséphine che mi dice: “Sorellina non era mia intenzione offenderti, ma se proprio non stai bene, perché non ti fai curare un pochino da Maxim, ti sentiresti decisamente meglio ah ah!”
Luisa si volta appena, mi dice:“Joséphine, giuro che sei davvero insopportabile!”
Oscar mi riprende immediatamente: “Su via Joséphine, sappiamo tutte come è fatta nostra sorella, lasciala tranquilla, a lei non piace scherzare!”
“Dai Oscar, adesso non ti ci metterai anche tu?! Io voglio solo che diventi più allegra e meno musona.
Senti Oscar, pensi di indossare la camicia da notte tutta in pizzo che nostra madre ti ha preparato, oppure pensi di spogliarti e basta ed andare immediatamente al contro attacco?”
Sorrido timidamente e le dico: “Joséphine, sei davvero impossibile!
 
 
Esco dal mio studio, so per certo che tutte le mie figlie sono in camera di Joséphine, approfitto del momento per vedere se Nanny ha dato le disposizioni alla servitù, affinché sia tutto perfetto nella camera di mia figlia. Apro timidamente la porta della camera degli sposi, e comincio a guardarmi in giro.
L’ambiente è pervaso da un profumo delizioso, illuminato dalla luce di molte candele. Sul tavolino, è stata riposta una cioccolatiera su un piccolo fuoco per tenerne in caldo il contenuto, due tazze e due cucchiai. Una brocca d’acqua e due bicchieri, una bottiglia di vino rosso, liquoroso, ed altri bicchieri. Avanzo ancora, a terra ci sono tappeti e cuscini, ed una scia di petali di rose conduce al baldacchino.
Le tende del letto sono rosse, di seta, e profumano anche loro, sulle lenzuola di seta bianche, ci sono dei petali di rose rosse con cui è stato formato un cuore.
La scia di petali prosegue verso la stanza da bagno.
 
Mormoro: “Perfetto, la vasca è piena di acqua calda, è pronta ad accogliere i due sposi!
Magnifico, il caminetto è acceso, così possono scaldare altra acqua. Anche questo ambiente profuma.
Decisamente Nanny ha fatto un ottimo lavoro, non c’è che dire ha superato le mie aspettative. Meglio uscire da qui, non vorrei che mi scoprissero, altrimenti immagino il putiferio che si scatenerebbe intorno a me … meglio che esca immediatamente!
 
Faccio capolino nel corridoio, mi accerto che non ci sia nessuno ed esco rapidamente dalla stanza degli sposi, mentre sento delle risa gioiose provenire di sotto: sono i mariti delle mie figlie che si stanno ancora intrattenendo con Andrè, è il caso che io li raggiunga!
 
 
Passo davanti alla porta di Joséphine, è socchiusa, sbircio appena, vedo le mie figlie chiacchierare allegramente. Ma adesso basta! Dirò ad Andrè di venire di sopra, prendere mia figlia e di fare il suo dovere. Non devono ancora perdere tempo, entro stasera voglio l’erede del mio casato!
 
Scendo di sotto, vedo i miei generi riempirsi nuovamente i bicchieri, continuano a brindare con Andrè, ma dico, forse sono diventati matti? Di questo passo lo faranno ubriacare, anziché darsi da fare con mia figlia, Andrè rischia di addormentarsi non appena toccherà il letto. No! Devo impedirlo!
 
Scendo di sotto avanzo verso Andrè, gli tolgo il bicchiere dalle mani, e mentendo gli dico: “Andrè, Oscar mi ha chiesto di te, ti sta aspettando, è nella camera di Joséphine .. su figliolo va da lei, vedi cosa vuole!”
Vedo i mariti delle mie figlie sorridere, e uno di loro senza perdere tempo gli dice: “Su Andrè, lo sappiamo tutti cosa vuole da te, corri da tua moglie e fa il tuo dovere ah ah ah!”
Un secondo continua: “Nostro cognato ha ragione Andrè, su vai, l’ultimo bicchiere lascialo a noi ….. Signor Generale, prendete voi il bicchiere di Andrè e brindate con noi!”
“Si si certo ragazzi .. brindiamo, e tu Andrè cosa aspetti, corri da tua moglie, avanti sbrigati!”
“Si si Signore, ora vado!”
 
 
 
Percorro la scalinata fingendo davanti a tutti di essere calmo e tranquillo, ma in realtà non è così, sono un tantino agitato ed emozionato, vorrei correrle incontro, andare da lei, ma se lo facessi non mi risparmierebbero qualche battutina, quindi salgo le scale con tutta tranquillità.
 
 
Seguo con lo sguardo il mio nuovo genero, e penso: “Accidenti a te Andrè quanto sei lento a salire quella scalinata! …. Non vorrei che fosse poco lucido e sia davvero stanco?!!  Ma no … l’ho guardato bene in faccia, è sobrio .. è solo che se la sta prendendo comoda …. Su muoviti .. e sbrigati …  non perdere altro tempo!!
 
 
Percorro il corridoio, il Generale mi ha detto che Oscar mi sta aspettando in camera di Joséphine … sento delle voci provenire da li, le sento ridere, la porta è socchiusa, busso.
 
Sento la voce di Joséphine: “Avanti.”
Entro, mia cognata appena mi vede mi dice: “Guarda guarda, che onore .. abbiamo lo sposo tra noi! Immagino che tu sia venuto a prendere nostra sorella, vero Andrè?”
“Be .. veramente io … non avrei voluto disturbarvi, magari avete qualcosa da dirvi .. però .. Oscar, tuo padre mi ha detto che mi cercavi e ..”
“Io?! Ma se non l’ho nemmeno visto mio padre!”
Joséphine mi si avvicina e dice: “Oscar non ci vuole tanto a capire, nostro padre ha detto così ad Andrè per farvi mettere immediatamente al lavoro ah ah ah!”
“Joséphinenn!!!”
“Ma su Oscar non ti arrabbiare, non vorrai mica diventare come nostra sorella Luisa? Altrimenti prescriverò anche a te la stessa cura che ho consigliato a lei ah ah ah!”
 
Non c’è dubbio,Joséphine sarebbe capace di mettere in imbarazzo chiunque, guardo il mio sposo e gli dico: “E’ meglio andare via Andrè!”
“Ottima idea sorellina, andate pure, a noi fa immensamente felici vedervi andare ah ah ah!”
 
Andrè mi prende dolcemente per mano e mi porta via, sotto lo sguardo malizioso di tutte le mie sorelle, quando alle nostre spalle ci giunge la voce di Joséphine.
 
“Ehi mi raccomando voi due … buon inizio dei lavori ah ah ah!”
Appena usciamo, Andrè chiude la porta della sua stanza, mi guarda e mi dice: “Joséphine è davvero impossibile, se non sapessi che è tua sorella, direi che è parente di Alain ah ah ah!”
“Su Andrè è meglio lasciare stare, lei è fatta così!”
 
Qualche passo, percorriamo il corridoio, quando Andrè mi solleva da terra.
Rimango sorpresa e con un sussulto gli dico: “Ma Andrè, cosa fai?”
“Oscar, forse non lo sai, ma la tradizione vuole che ti prenda in braccio, prima di entrare come sposi nel nostro nido d’amore!”
 
Guardo il mio Andrè gli sorrido, gli metto le braccia intorno al collo, lui mi dona l’ennesimo piccolo bacio, mi abbandono a lui, mi sorride felice, ed entriamo così nella nostra camera.
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Già la nostra camera! Nostra! Mia e di mio marito.
Mi stringe a se, ridiamo felici.
Entriamo, mi bacia ancora, mi posa lentamente a terra, ci guardiamo intensamente, lui mi sussurra dolcemente: “Ti amo ….”
Non mi da il tempo di contraccambiare le sue parole, che si avventa sulla mie labbra e le fa sue, fino a rimanere senza fiato!
Le nostre labbra si lasciano appena, adesso sono io che gli sussurro: “Andrè ti a ….”
Ma non finisco nemmeno la frase che mi bacia ancora con impeto, con passione, con amore ….. sentiamo che ci apparteniamo e niente e nessuno, potrà separarci!
Appena ci allontaniamo,ci guardiamo intorno, restiamo stupiti da quello che vediamo. La stanza è illuminata da un'infinità di candele, ci sono petali di rose rosse ovunque.
 È bellissimo.
Nel soggiorno c'è ad attenderci la cioccolata calda.
 
 
“Oscar … ma guarda … vedi che bella sorpresa ci hanno fatto, non ci posso credere, hanno pensato a tutto!”
“Andrè, sicuramente tutti questi dettagli, li avranno pensati  mia madre e  tua nonna, magari dietro  ordine di mio padre ah ah ah!”
 
“Già tuo padre ah ah ah! ….. Oscar, abbiamo della cioccolata fumante, appena fatta, ti va una tazza?”
“Certo che si Andrè … su vieni andiamo!”
 
Prendo la mano di mio marito, andiamo verso il tavolo ci sediamo e sorseggiamo la cioccolata, guardandoci negli occhi.
 
 
La guardo. È bellissima. Le prendo la mano sinistra, guardo la fede e l'anello di fidanzamento. Ancora non ci credo. È mia! Mi ha sposato! Nulla ci dividerà! Le bacio la mano.
 Ha il viso arrossato, un poco intimidita.
Mi sorride, ha le labbra sporche di cioccolata! Mi avvicino e le pulisco le labbra con le mie.
 
“Sei dolce, il mio dolce ……!”
“Ti amo Andrè! Ti amo …”
 
La faccio alzare e ci incamminiamo, seguendo la scia dei petali. Sembra un sentiero, che ci porta prima alla stanza da letto e poi alla stanza da bagno. La stringo forte a me e la bacio.
 
Sento le mani di Andrè percorrere la mia schiena, nel tentativo di sbottonare il vestito.
 
“Ma quanti bottoncini! … Però sei così bella che ti lascerei vestita così!”
“Non pensarlo neppure Andrè, anzi liberami immediatamente da questa trappola non ne posso più!!!..... Però quando vorrai vedermi con un abito femminile, ti basterà chiedermelo, lo indosserò solo per te.
Per noi!”
“Davvero? Solo per me?”
“Per te. Per mio marito! Per il mio amore!”
 
Ricomincio a sbottonare l'abito, con qualche difficoltà faccio passare ogni bottoncino di raso bianco nella sua asola. Le sbottono le sottogonne e Oscar lascia cadere tutto a terra. La giro verso di me e la guardo.
Rimango sbalordito, quando vedo le gambe di mia moglie, lei mi guarda sorridendo e mi dice: “Beh Signor Grandièr, cosa c’è perché quella faccia .. forse non Vi piaccio abbastanza?”
 
Mi diverto vedere l’espressione di Andrè e continuo a stuzzicarlo: “Allora Signore ci avete forse ripensato? … Non mi avete ancora detto se sono di Vostro gradimento ….. non mi Volete forse più?”
“Ma Oscar … tu .. tu nella giarrettiera .. hai lo stiletto!”
“Si certo non lo vedi? Allora? … Dov’è il problema?”
“E’ che .. che ..”
“Che?”
“Sei venuta con me all’altare … ti sei sposata … armata?”
“Be si, ma non capisco dove sia il problema … ma dimmi perché ti meraviglia così tanto?! E poi lo sai che quelle poche volte che ho indossato un abito femminile, l’ho sempre portato con me, non vedo perché tu ti sorprenda così tanto! Ma …!”
“Ah ah ah ….”
“Beh! E adesso cosa c’è da ridere? Lo trovi ridicolo?”
“No ah ah … No Oscar scusami ma ….. ah ah ah … perdonami ma ah ah .. questa poi, non l’avrei mai immaginato .. armata in abito da sposa ah ah ah … tutto questo va aldilà di ogni immaginazione ah ah ah!”
“Andrè .. non ti fermi più, ma è mai possibile che un semplice stiletto ti faccia ridere così tanto?”
“Ah ah .. no Oscar non è lo stiletto che mi fa ridere, ma sei tu, sei davvero incredibile ah ah!”
“Andrè .. ah ah ah!”
 
 
 
Sono dietro la porta, li spio dal buco della serratura, voglio proprio vedere cosa fanno. Non capisco, quei due erano partiti così bene, e adesso perché si sono fermati?! … E poi perché ridono?! Invece di sbrigarsi a fare il loro dovere ridono! Ma cosa mai avranno da ridere? Ma vai a capire! …. Su su muovetevi, sbrigatevi e cercate di non perdervi in stupide risate!”
 
 
 
 
Adesso è il mio turno,gli sfilo la giacca, lo jabot, ed inizio a sbottonargli la camicia. Passo le mani sulle sue braccia e la lascio cadere. Quanto è bello il mio Andrè! Gli sorrido.
 
Indosso ancora i pantaloni, la bacio piano, il collo, le spalle il decoltè. Intanto con le mani cerco di slacciare il corsetto. Non ci riesco. Sbuffo.
 
 
“Oscar .. ma … chi ti ha allacciato il corsetto in questo modo?!”
“Indovina?”
“Ma dico … chiunque l’abbia fatto, voleva imporci la castità?”
“Ah ah … no Andrè, non credo proprio, anzi, al contrario chi si è prodigata ad allacciarmelo aveva tutt’altre intenzioni … si tratta di Joséphine!”
“Joséphine? Uhm….allora aveva in mente altro… magari  un giochetto,  tua sorella è davvero tremenda, le piace divertirsi … e va bene, se il suo è stato uno scherzo adesso ripongo subito rimedio!”
 
Sento Andrè percorrermi le gambe con una certa irruenza, gli chiedo: “Cosa fai Andrè?”
“Adesso lo vedrai …”
 
Scendo con le mani lungo le gambe di mia moglie, trovo lo stiletto.
 
“Ho un'idea! .. Almeno in questo momento può esserci utile ….  certo! Joséphine è tremenda!... Ma anche tu Oscar, non ti smentisci mai, anche oggi eri armata! Ah ah …. Sei davvero impossibile …!”
“Andrè! Ti aspettavi qualcosa di diverso? Se così fosse non sarei io!”
“Lo so mia cara, ed è per questo che mi fai  impazzire!”
 
Impugno lo stiletto, la guardo con desiderio, ci sorridiamo, ci baciamo.
Poi prendo la punta, e taglio ogni incrocio dei nastri del corsetto, fino a farlo cadere a terra.
 
Ad ogni taglio, un fremito che mi percorre la schiena. Andrè è deciso, ma attento a non sfiorare neppure la mia pelle. Sento il suo respiro vicino alla mia schiena, il calore delle sue mani che sfilano i lembi dei nastrini.
 
Oscar mi sussurra appena: “Ma….. cosa fai….A….. Andrè?”
“Non è il gioco che ha voluto imporci tua sorella? … Benissimo …. Io ho cominciato!”
 
La guardo con desiderio, le bacio appena le labbra per poi scendere sul suo candido collo, Oscar butta la testa in dietro e scoppia a ridere, credo di farle il solletico!
 
“Ottima idea capitano, però non mi sarei mai aspettata una cosa simile da voi, denudare in questo modo un Vostro superiore ah ah ah!”
“Dite davvero Colonnello? Voi proprio non Vi aspettavate una cosa simile da un vostro subalterno?”
“No Capitano!”
“Strano! .. Eppure dovevate aspettarvelo, visto che mi avete provocato tutto il tempo …”
“Io Capitano? E come l’avrei fatto, sentiamo …”
“Semplice … con il vostro abito … con il vostro profumo .. e con quel ballo così … provocante … non adatto a una mademoiselle …”
“Ma io Capitano, adesso sono una donna sposata .. e quindi posso permettermi di cimentarmi in un ballo tanto sfrontato come la Volta, non Vi sembra?!! ah ah ah!”
“A si? … Allora siete davvero sfacciata .. madame Grandier ah ah ah!”
 
 
 
 
Non è possibile quei due continuano a ridere ma cosa combinano, non è possibile! Io certo non ridevo la prima notte di nozze, anzi, ho fatto felice mia moglie a suon di … be’ meglio lasciare stare,altrimenti … corro immediatamente da lei, ma è meglio rimandare, adesso è mio dovere accertarmi che questi due combinino davvero qualcosa! …. Ma cosa fanno?!! .. Continuano a ridere invece di muoversi?  … Ma che gli prende? Che avranno ancora da ridere? ….. Un momento non li vedo più .. dove si saranno cacciati? E non li sento nemmeno più … no no accidenti, si sono dileguati, ma dove saranno, e soprattutto cosa faranno? E se si fossero addormentati per la stanchezza? .. No impossibile! .. Alla loro età non è possibile! .. Io quando ero … ma che dico?  Io sono ancora giovane … comunque … non davo tregua alla mia Marguerite, anzi, la sfinivo fino a che non mi cacciava via. Invece questi due nemmeno si vedono più dal buco della serratura.
Forse sarebbe il caso di entrare e fingere di chiedergli qualcosa?!! … Ma no … ma si … io adesso oso … entro …
 
Non faccio in tempo a fare questo pensiero ardito che sento alle mie spalle la presenza di qualcuno che mi afferra per il braccio e mi dice: “Cosa fai Augustin, adesso ti sei messo a spiare i ragazzi? Vuoi che ti prenda con il mattarello? Va via da lì altrimenti giuro che te le suono di santa ragione!”
Un sussulto e mi raddrizzo immediatamente, sono spaventato, sento Nanny minacciarmi, spero che nessuno l’abbia sentita e che i curiosi non escano dalle loro stanze e non ridano di me.
 
“Sccc … non urlare Nanny .. potrebbero sentirti!”
“Sentirmi Augustin? Tu ti preoccupi che qualcuno mi senta?”
“Certo che si Nanny, sta zitta, non è il caso che tu strilli in questo modo!”
“E allora se non vuoi che io strilli in questo modo, va via di qui Augustin!”
“Agli ordini Nanny, ma tu fa silenzio, ora vado!”
 
Mi porto le mani ai fianchi e con aria minacciosa attendo che il Generale si allontani; lo guardo severamente e lui finalmente lascia il corridoio per chiudersi nel suo studio.
“Oh finalmente è andato via, ma guarda un po’ tu questo, nemmeno adesso che sono sposati vuole lasciare in pace i ragazzi!”
 
 
 
 
Andrè continua a baciarmi, con le sue labbra percorre il collo fino a scendere sui miei seni.
“An.. drè .. non .. hai sentito .. delle voci provenire dal .. corridoio?”
“E anche se fosse Oscar … la questione non ci riguarda …”
 
Le rispondo mentre ormai la spoglio del tutto, mi libero anch’io degli ultimi indumenti.
La sollevò in braccio e le dico: “Madame, se Vi aspettate che Vi porti nel letto, beh .. Vi sbagliate di grosso!...E’ mia intenzione invece … portarvi nella vasca da bagno …”
“Ma Andrè …”
“Sccc … faremo insieme questa nuova esperienza! …”
 
Le bacio appena le labbra, e la conduco nella stanza da bagno.
L’adagio delicatamente nella vasca e subito  dopo entro anch’io.
E poi ci amiamo. Nella vasca. Senza fretta. Voglio assaporare ogni gesto, ogni ansimo, ogni respiro!
E infine ci accasciamo sul bordo della vasca. Stanchi.
 
Le dico:“Non addormentarti, ho ancora voglia di te!”
 
Andrè è un amante attento, appassionato. Insaziabile. Gli anni di allenamento lo hanno reso instancabile. Lo amo. Follemente. Dopo tutte le volte che mi ha fatta sua in questa vasca, non è ancora stanco! Joséphine aveva ragione: la vasca è  un'ottima idea!!!
 
La sollevo, la stringo al mio petto. La bacio. Usciamo dal bagno, raggiungo il letto e la faccio sdraiare. Le dico: “Non sono ancora stanco. Ti desidero da impazzire, Oscar!”
“Oh…Andrè!”…
 
 
Mi addormento stanca ed appagata tra le braccia di Andrè. Mi stringe a se, mi accarezza e mi sussurra parole dolci,  mi lascio cullare dal suono della sua voce, dal suo respiro, dal battito del suo cuore.
 
 
 
 
Sono entrato nel mio studio, per sfuggire a Nanny, ma io non mi arrendo di certo! Faccio scattare l’accesso al passaggio, si apre una porta nascosta nella tappezzeria, solo gli eredi del casato conoscono questi passaggi, quindi oltre a me solo Oscar sa utilizzarli. Entro, chiudo e mi dirigo verso la stanza degli sposini. Prima passo davanti a quella di Joséphine, da cui escono rumori inequivocabili, la curiosità è tanta che sbircio appena attraverso il muro … Però questa figlia è proprio una Jarjayes, e brava Joséphine! Ma di cosa mi meraviglio, dopo tutto sono più di quindici anni che sono sposati quei due, hanno una certa destrezza. Comunque è meglio lasciar perdere loro, ormai sanno come cavarsela da un pezzo … però con te Charles, ho un vecchio conto in sospeso, che oggi stesso salderemo! E’  meglio che adesso mi occupi degli altri due, loro sono nuovi a queste opere!
 
Vado oltre e raggiungo l’appartamento di Oscar, e da questa sera, di Andrè. Le risate degli sposini arrivano chiare fino a me……
 
Dallo spioncino assisto alla loro notte. Certo che non si risparmiano. Prima nella vasca da bagno, adesso nel letto…..questi due sono instancabili! E che rumori che producono!! Ed io che credevo che avessero bisogno d’istruzioni …. Niente affatto .. anzi .. questi potrebbero istruire chiunque!
Certo che se hanno sempre fatto così. In questi due mesi …… NO MALEDIZIONE, allora uno dei due non funziona a dovere! Mi devo davvero preoccupare?!!!
 
Sono passate ore, li ho sorvegliati a dovere, come si conviene ad un padre apprensivo, quale io sono. Sono soddisfatto! I ragazzi si sono impegnati con ardore, di questo passo posso ben sperare……. finalmente i due sposi si sono addormentati….però che resistenza! Ore e ore di…..accipicchia! La lettura del libro di Sossoin sarà servita,ma che dico, Andrè nemmeno lo ha guardato, lo ammetto non capisco più niente!!
Adesso cerco di uscire da qui….vediamo un po’…..giro a destra, ancora due passi, ecco…..questa è l’uscita del mio studio…..clic….ma non si apre! No!!! Accidenti…..non è possibile si è bloccato, il passaggio non si apre, si è davvero bloccato, NOOO ….!! Calma calma…..vado all’uscita della mia camera da letto,da lì devo uscire, però prima guardo dallo spioncino…..c’è Marguerite, oh no!….Se scopre che sono qui chissà cosa mi dirà…..oh….pazienza dovrò aspettare finché non si addormenta.
 
 
Sono seduta alla sedia, aspetto il mio Augustin, possibile che non si sia ancora congedato dai mariti delle nostre figlie? Io comincio a sentirmi stanca, tra un po’ mi addormento! Però voglio aspettarlo qui, seduta alla sedia, non vorrei che ne combinasse un’altra delle sue!
 
Ormai è passato già un bel po’ di tempo,continuo a spiare dallo spioncino, nella speranza che mia moglie si metta a letto e vada a dormire, ma niente, è sempre su quella sedia,  Marguerite si è addormentata lì, ma cosa fa?!
Inizia a fare freddo, è il momento di uscire, tenterò,  senza fare rumore, non posso rimanere ancora rinchiuso qui!!! Sposto il mattoncino, muovo il meccanismo….e nulla! Ma perché!!! Nulla, non si apre, mi rendo conto che sono rimasto chiuso dentro … nooo!!! Il panico mi assale, comincio a battere le mani contro la parete e urlo:
 
“Marguerite!!! Marguerite!!! Aiutami!!!!”
 
 
Sobbalzo dalla sedia, sento la voce di mio marito, ma lui non c’è! Oddio, che stia impazzendo?
 
“Marguerite sono io…sono qui!! Nel muro!!!” Etchum …. uno starnuto, è umido qui dentro!
“Oddio, non è possibile ci sono i fantasmi, nel castello!”
 
Scappo fuori dalla stanza e vado a cercare Nanny!
 
“Nanny, Nanny! Hai visto Augustin?”
“No, madame……perché?”
 
“Ecco Nanny …..ci sono delle voci … nei muri …. in camera …….”
“Ma cosa dite madame … aspettate, vengo con voi, ma prima prendo il mio mattarello non si sa mai!”
 
Saliamo, entriamo in camera e…. Nulla …. poi di colpo “Etchum” un salto.
 
“Nanny, lo hai sentito anche tu?”
“Certo che ho sentito anch’io madame!”
“Marguerite, Nanny, per favore aiutatemi ad uscire, prima che mi ammali! Sono io, Augustin! Sono bloccato nei passaggi segreti!”
“Ma, Augustin si può sapere …..cosa ci fai li!”
“Marguerite, lascia stare, e aiutami ad uscire….sblocca l’accesso! Veloce FA PRESTOO!!”
“Augustin, non so come si fa…..”
“Noooooo…. Non è possibile, allora chiama Oscar, lei lo sa!”
“Cosa? Scordatelo!!! Gli sposi non vanno disturbati! E poi sai che imbarazzo….”
“Stanno dormendo…..su….hanno già fatto quello che dovevano! Chiamala! Etchum …. fa freddo!”
“E tu come lo sai, che stanno dormendo?!! Tu….tu….li hai spiati! Ti sei nascosto lì per controllarli!! Ah no, allora resta lì!!!”
“Noooooo! Ti pregoooooo!!!! Aiutamii!!!! ETchumetchummmm”
“Madame, andiamo a chiedere aiuto ad Oscar, o finiremo con il dover curare il Generale, e un uomo ammalato è una scocciatura……”
“Nanny!! Non ti permettere!! Io io … etchum …. non sono …. Etchum ….  una scocciatura … coffcoff …  ecco, ora anche la tosse!”
 
Nanny ed io andiamo in camera di Oscar, per fortuna non hanno chiuso la porta a chiave. Augustin ha ragione, dormono abbracciati! Andrè tiene stretta al suo petto Oscar. Hanno un’aria così rilassata. Per fortuna hanno un lenzuolo a coprirli in parte…ma già così….è imbarazzante! Certo che non si sono risparmiati……povere lenzuola!
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Chiamo piano mia figlia, mi chino verso di lei…..
 
“Oscar … Oscar …  svegliati …”
 
Mia figlia non si sveglia e nemmeno Andrè: sono davvero stanchi, che imbarazzo! E’ tutta colpa di Augustin!
“Oscar per favore svegliati …”
 
“Uhm….voglio dormire….sono stanca…… Ti prego Andrè…..dopo…..”
 
Sorrido…..
 
“Oscar, sono tua madre….scusami bambina mia….. io non volevo …”
 
Apro gli occhi e vedo mia madre e Nanny …. sobbalzo nel letto e sveglio Andrè!
“Andrè Andrè, su svegliati .. abbiamo visite!”
“Ma cosa succede Oscar”?
“Non lo so Andrè!”
“Ma cosa…… madre!?”
 
D’istinto tiro su le lenzuola per coprirmi, e coprire anche Andrè.
 
“Ecco Oscar mi dispiace ma …tuo padre…. Ehm….è rimasto chiuso nei passaggi segreti…ed io non so come aprirli!”
“Cosa? E perché è andato lì …..noooo … lui …..CI HA SPIATI!!!!”
“Oscar calmati……facciamolo uscire e poi vedremo …”
“Ma Andrè….ci ha spiati! È entrato lì per controllarci….io lo lascio chiuso tra le mura!”
“Oscar…dai…..madame, nonna…se ci date il tempo di renderci presentabili…..”
“Si .. certo Andrè, noi andiamo,  vi aspettiamo in camera mia.”
 
Appena madame e la nonna escono dalla nostra stanza, guardo mia moglie e le dico: “Su dai Oscar, devi fare uscire dai passaggi segreti tuo padre, non può rimanere ancora prigioniero, potrebbe davvero prendersi un brutto malanno! ”
“Andrè, sinceramente è quello che si merita! Ma ci pensi?!! Ci ha spiati!! Non è possibile! Io … io .. non … posso crederci! … Nooo … aspetta che lo libero e poi vedrai cosa gli dirò!”
 
 
Oscar ed io ci alziamo in fretta dal letto, cerchiamo negli armadi i nostri abiti di sempre, rovistiamo velocemente nei cassetti, prendiamo i primi pantaloni e camicie che  ci vengono a tiro, li indossiamo in fretta, ci infiliamo le scarpe e le dico: “Su dai Oscar andiamo!”
“Non avere fretta di tirarlo fuori! Andrè, qualche minuto in più di prigionia, non può che fargli bene, magari rinsavisce!”
“Su dai Oscar non essere severa!”
“Severa dici? Ma ti rendi conto?!! MIO PADRE CI HA SPIATI TUTTO IL TEMPO!!... Non riesco ancora a crederci!!”
“Dai .. su basta Oscar meglio non pensarci, tiriamolo fuori!”
 
Vedo Andrè lasciare di corsa la nostra stanza, io invece percorro lentamente il corridoio che porta nella camera di mia madre.
                     
“Su dai Oscar affrettati!”
“Si .. eccomi arrivo Andrè, sta calmo, tanto da lì non scappa!”
“Non è il momento di scherzare Oscar …”
“Chi ti ha detto che io stia scherzando Andrè?”
“Sono seria … serissima!”
 
Entro in camera di madame, Oscar entra con tutta calma dietro di me, sento la nonna che parla al Generale attraverso il muro: “Allora Augustin, come si sta al freddo? Spero che almeno dopo questa tua bravata, tu metta la testa a posto!”
Sento mio padre strepitare: “SMETTILA DI DIRE IDIOZIE E VA A CHIAMARE MIA FIGLIA, SOLO LEI SA COME APRIRE QUESTO MALEDETTO PASSAGGIOOOO!”
“Non urlate padre, che rischiate di rimanere senza voce!”
La nonna incalza: “Magari se perdesse la voce per qualche giorno, sai bambina che pace regnerebbe qui a palazzo?!!”
Mio padre continua: “STA ZITTA NANNY, IL FATTO CHE TU MI ABBIA ALLEVATO, NON TI DA IL DIRITTO DI PARLARMI COSI’, E TU OSCAR SBRIGATIIII .. ETCIUU …”
“Si si padre .. tranquillo tra non molto sarete fuori ..”

Vedo Oscar prodigarsi a spostare un grosso quadro dal muro con le dita sfiora un  angolo della parete ed ecco che si apre.
 
Non appena il muro si sposta vedo un lunghissimo corridoio buio e da quel passaggio si avverte dell’aria gelida, madame Marguerite si precipita immediatamente, entra, la sento esclamare con preoccupazione: “Qui si gela! Augustin vieni immediatamente fuori di lì! Come stai?”
“Come vuoi che mi senta? Tanto tempo rinchiuso qui, è ovvio che mi sia raffreddato!”
 
Vedo mio padre uscire dal passaggio tutto infreddolito, si strige a se,  starnutisce e dice balbettando: “Ho freddo Marguerite, ti prego dammi una coperta.”
Mentre la mia Marguerite si affretta a tirare fuori dall’armadio una coperta, la prima persona che vedo è Nanny che mi accoglie con il mattarello, appena la vedo, le dico con stizza: “Beh E’ questa l’accoglienza che mi hai riservato? Non ti sembra di esagerare adesso?”
“Esagerare dici Augustin? Ma dimmi cosa ci facevi nei passaggi segreti del palazzo?”
 
 
Non lascio il tempo a mio padre di rispondere, che lo guardo con severità e ribatto canzonandolo: “Allora padre, cosa Vi è successo … rispondete alla nonna, come mai siete finito nei passaggi segreti, avevate voglia di provare nuove sensazioni o magari volevate improvvisarvi fantasma e fare compagnia ai nostri antenati?!!”
“Non fare dell’umorismo Oscar, che non è il momento … etchum ….”
“A si davvero? … Però padre … siete stato davvero fortunato, immaginate se nessuno Vi avesse sentito, avreste rischiato di non vedere realizzato il Vostro proposito ….”
Mio padre mi guarda severamente e ribatte: “A cosa ti riferisci, sfrontata!”
“Sfrontata io padreee!! Ma se per tutto il tempo non avete fatto altro che spiarmi, non negatelo!”
Sento la nonna intervenire: “Cosa?!! Augustin, non ti è bastato spiare i ragazzi dal buco della serratura, ti sei addentrato anche in quei passaggi per spiarli, questo è troppo, sei uno svergognato e per giunta un guardone! Sembri uno di quegli sporcaccioni che frequentano quei brutti posti di Parigi! Ah, ma io non ti ho cresciuto così!!”
“Ora basta Nanny, non ti permetto di assalirmi in questo modo, ricordati che sono un Generale dell’esercito e tutti voi dovete portarmi rispetto, intesi?”
“Generale dell’esercito, siete Voi che dimenticate troppo spesso di rispettare gli altri, INTESI AUGUSTINN!!”
 
Con Nanny è inutile ribattere, tanto vuole avere sempre l’ultima parola. Avverto che tutti sono contro di me, per fortuna che Marguerite è l’unica a non dire nulla. Altrimenti impazzirei del tutto!
 
Con sorriso carico di sarcasmo mia figlia mi dice: “Allora padre, lo spettacolo è stato di vostro gradimento? Volete il bis? Magari qui, in camera vostra? Nel vostro letto?”
“Ma … ma … co .. cosa dici? COME TI PERMETTI SFRONTATA?!!”
“Come mi permetto io? Come vi siete permesso Voi di spiarmi? Ma Vi rendete conto di cosa avete fatto? Tutti mi avevano avvertito di guardare nella mia stanza prima … di giacere con mio marito, ma io non ci ho nemmeno pensato, figurarsi poi immaginarvi prima dal buco della serratura e poi dal passaggio segreto del palazzo, da cui, come sappiamo benissimo, si può sbirciare attraverso le pareti. Allora padre, non mi avete ancora risposto, Vi è piaciuto lo spettacolo?”
“O .. Oscar .. tu stai esagerando, non dimenticare … coff … coff … che stai parlando con tuo padre … etchum ….”
“E voi con vostra figlia a cui avete mancato di delicatezza.”
 
Vedo la mia Oscar infervorata, mi avvicino, le metto un braccio intorno alle spalle e le dico: “Su calmati, non è il caso di arrabbiarti tanto.”
 
Mia figlia è davvero arrabbiata, ma come darle torto? Mi avvicino ad Augustin gli metto sulle spalle una coperta, lo vedo tremare, gli poso la mano sulla fronte e gli dico: “Augustin, ma tu hai la febbre, ed è molto alta!”
“Marguerite, non sto per niente bene, e tutti non fanno che rimproverarmi, per fortuna che ho te Marguerite cara, l’unica che ha un po’ di considerazione per me.”
“Un momento Augustin, una cosa è che tu non stia bene, e un’altra è quello che tu hai fatto! …”
“No ti prego .. anche tu no! … Etciuuu’ …”
Mia nonna mi guarda e mi dice: “Andrè è il caso di chiamare il dottore, vado a svegliare Pierre, così viene a visitare questo ….. squinternato … ora capisco sua figlia da chi abbia preso!”
Come ti permetti di parlarmi così? Nanny non hai nemmeno un po’ di considerazione per me? Nemmeno vedendomi in queste condizioni, avete pietà di me? Infondo cosa ho fatto di male? Volevo soltanto assicurarmi …. Il mio erede …. E nient’altro!”
 
 
Vedo entrare nella camera di mio padre le mie sorelle Joséphine e Luisa, accompagnate dai loro mariti, appena entrano tutti si chiedono cosa stia accadendo.
 
La prima è Luisa: “Cosa sta succedendo qui, il vostro vociferare ci ha  svegliati … padre ma Voi non vi sentite bene? Ho l’impressione che abbiate la febbre!”
Joséphine continua: “E’ vero padre, Voi non state per niente bene, cosa vi è accaduto, fino a qualche ora fa saltellavate come un grillo! … Oscar ma cosa è accaduto?”
 
Vedo Oscar continuare a guardare con severità nostro padre, e dice: “Chiedilo a lui Joséphine, magari avrà il coraggio di dirti la verità! … andiamo Andrè, torniamo in camera nostra! Almeno adesso sappiamo che per il momento non saremo spiati!”
 
Lascio in tutta fretta la camera di mio padre, per tornare nella mia.
 
“Cosa? Padre, davvero avete spiato gli sposini?”
“Ma che .. che dici Joséphine, hai capito male … etchum”
Luisa continua: “No padre, invece abbiamo capito tutti benissimo, Oscar ha insinuato che Voi l’abbiate spiata, a meno che non abbia mentito padre … allora … è vero o non è vero che avete spiato Oscar e Andrè?”
“Ma .. ma .. ma cos’è questo coff … coff …. interrogatorio? A vostro padre poi?!! .. Ma che vi prende, voi davvero state pensato a .. una … cosa simile?”
“Certo che si padre, Vi conosco perfettamente, e  siete capacissimo di farlo!”
“Joséphine ti proibisco di parlare così a tuo padre, e adesso tutti fuori di qui, visto che nessuno di Voi si preoccupare della salute del proprio genitoree tchum .. VIA HO DETTO!! .. NO UN MOMENTO coff cofff… TU CHARLES.. DOPO CHE SARA’ ANDATO VIA IL DOTTORE TI VOGLIO IMMEDIATAMENTE IN CAMERA MIA, TU ED IO ABBIAMO UNA QUESTIONE IN SOSPESO DA QUASI VENT’ANNI! CAPITOOO!!”
“Si Signore, ma non Vi agitate, potreste sentirVI ancor peggio!”
“Di come potrei sentirmi io, non è certo affar vostro, e adesso tutti fuori di qui! FUORI TUTTI HO DETTO!!”
“Si è meglio andare via Maxim, mio padre, se urla così tanto, vuol dire che poi non sta così tanto male.”
“Sfrontata che non sei altro .. FUORI LUISA … ETCIUUU …
“Andiamo Maxim!”
“Anche tu Joséphine, fuori di qui! Ah.....queste figlie ingrate!!! Io mi preoccupo per loro....e niente. Si arrabbiano!”
 
Le mie figlie sono nel corridoio, quando sento un tonfo, con la coperta sulle spalle mi precipito fuori con Marguerite e vediamo Luisa svenuta sul pavimento.
 
Nonostante non mi senta bene continuo a strillare: “Maximm cosa succedeee!!”
“Non lo so Signore, Luisa è svenuta!”
“Lo vedo imbecille, voglio sapere cosa è successo a mia figlia?”
“Calmati Augustin, non è il caso di prendertela con il povero Maxim!”
“Povero un accidente Marguerite, sicuramente è tutta colpa sua se Luisa sta male, non sa prendersi cura di lei, altrimenti non sarebbe così squinternata la mia povera figlia!”
 
In men che non si dica tutte le porte delle camere da letto si spalancano, il palazzo Jarjayes ormai si è svegliato già alle prime luci dell’alba, è caos totale!”
 
Non manca all’appello nemmeno Sassoin.
 
“Ma cosa succede, cos’è tutta questa confusione? … Comandante, Andrè forse centrate voi in qualche modo? Magari Andrè tuo suocero vi ha beccati durante i lavori in corso?”
Mio padre strepita: “Dannazione Sassoin, come fai a scherzare in momenti come questi? Non vedi che mia figlia è svenuta?”
“Oh scusate Signore, ma con tutta questa gente intorno io non me ne sono nemmeno  accorto, cosa è successo Generale?”
“Se lo sapessi Sassoin sarei meno agitato, ti pare?”
 
 
Maxim prende in braccio mia figlia e la porta in camera loro, mentre Nanny seguita da Marguerite la raggiungono.”
 
 
Maxim ha adagiato la mia povera Luisa sul letto, tenta di rianimarla, ma nulla, Nanny le fa annusare i sali, vediamo in lei un minimo di reazione, comincia a lamentarsi apre gli occhi e mormora: “Maxim cosa è successo ..”
“Non so cara eri appena uscita dalla stanza di tuo padre, quando sei svenuta.”
 
“Su coraggio Luisa, tra non molto il dottore sarà qui,  ti faremo visitare.”
“Madre … avete chiamato il dottore?”
“Veramente, l’abbiamo mandato a chiamare per tuo padre, ma adesso visiterà anche te!”
 
Vedo Augustin entrare in camera di Luisa in compagnia del dottore che dice: “Lassone visitate prima mia figlia, io posso anche aspettare!”
 
“Va bene Generale, adesso accomodatevi tutti fuori, devo rimanere solo con madame.”
 
 
Siamo tutti nel corridoio in fermento  ad attendere, Oscar continua a guardarmi severamente, mi sento sempre più accaldato, sento le ginocchia piegarsi, mi aggrappo alla ringhiera, vedo Andrè avvicinarmi, mi afferra, mi sostiene.
 
“Generale, cosa avete?...”
Lo guardo e gli dico : “Ma possibile che tu non lo veda? Ho la febbre alta Andrè! …”
“Aggrappatevi a me Generale, Vi porto in camera Vostra.”
 
Vedo Andrè sorreggere mio padre e accompagnarlo in camera sua, li seguo ed entro in camera con loro.
Andrè lo aiuta  delicatamente a sdraiarsi.
“State davvero male Signore, in attesa che arrivi il dottore, magari vi tengo la fronte fresca con delle pezzuole.”
 
 
Vedo Andrè portare un catino colmo d’acqua, lo appoggia sul comodino accanto al letto, strizza il panno e lo appoggia sulla fronte. Questo ragazzo è davvero sorprendente, nonostante tutto si prende cura di me, eppure dovrebbe essere arrabbiato con me .. invece …. Beh dopo tutto gli ho dato in sposa mia figlia! Un po’ di riconoscenza diamine!
 
“E tu Oscar cos’hai da guardarmi in quel modo?! .. Guarda Andrè, lui si che  si prende cura di me!”
“Io padre al suo posto non mi preoccuperei più di tanto, Voi state benissimo, anzi di questo passo saremo noi ad avere bisogno del dottor Lassonne!”
“Oscar, sei davvero una … ingrata! E comunque, se non mi darete i miei nipotini, stai certa che avrete bisogno di Lassonne!!! E non mi sfuggirete! Etchum …”
 
 
Udiamo un boato di voci dal corridoio, Oscar, Andrè ed io ci scrutiamo, e dico: “Ma cosa sta succedendo là fuori, cosa sarà mai tutta questa confusione? Coff ……. Oh che notte … che notte …. Un incubo!”
Oscar mi sorride con aria di sfida e mi dice: “Forse per Voi sarà stata una notte da incubo, ma non per me e Andrè .. non è stato certo così! Oh ma che dico … Voi padre  dovreste saperlo!”
“Oscar, cosa fai ricominci? … Ti piace infierire su tuo padre, vero?”
“Assolutamente padre non mi piace infierire, però sono gelosa della mia intimità!”
 
La nostra discussione si interrompe quando vediamo la porta spalancarsi e vediamo entrare il dottore Lassonne e mia madre, che sorridendo felice si precipita al capezzale di mio padre.
 
“Augustin Augustin , sapessi che bella notizia! …”
“Cosa succede Marguerite? … Luisa? … Cosa succede a nostra figlia?”
“Oh Augustin! Il dottore l’ha appena visitata … è incinta Augustin .. Luisa avrà presto un bambino!”
“Co .. cosa?!! Ma dici davvero Marguerite? .. Vuoi dire che quel … buon annulla di Maxim alla fine è servito a qualcosa? No non ci posso credere! Avevo ragione ..sapevo che  era lui l’artefice del malumore di mia figlia! Finalmente si è deciso a fare il suo dovere, che Dio sia lodato!”
Il Generale mi guarda e mi dice: “Sentito Andrè, quel buon annulla di Maxim , ci ha messo ben dieci anni per placare l’animo in subbuglio di mia figlia … mi raccomando … tu … tu … datti da fare  e non perdere tempo, anzi … non ho bisogno di Voi due, qui con me, ho Marguerite e Lassonne, si prenderanno loro cura di me, su andate via, tornate nella vostra camera e continuate a …..ehm …. Coff …. proseguire nella vostra ..etchum ….. opera! ..”
Guardo mio padre con rabbia, e dico digrignando al dottore: “Lassonne prescrivete a mio padre una doppia  .. no ma che dico .. anzi, tripla dose di laudano in modo tale che dorma almeno tre giorni di continuo!”
“Ma come osi figlia irriconoscente? Mi preoccupo per te, per la nostra famiglia, per il nostro casato, e tu mi parli così? Via via ……. Andrè portala in camera tua e non farla uscire almeno per tre giorni, vi farò portare da mangiare dalla servitù, l’importante è che la rinchiudi in camera e al resto pensaci tu, hai inteso Andrè, cosa voglio dire?”
“Certo che si Signore, e Vi assicuro che eseguirò i Vostri ordini con molto piacere ….”
 
 “E tu Oscar, sii più docile con tuo marito, e non protestare, e adesso vedi di seguire Andrè nella vostra camera da letto … MUOVITII!”
Oscar non mi da la possibilità di ribattere, che mi prende per mano e mi trascina via, mi guarda con rabbia e mi dice: “Andiamo Andrè, mio padre sta benissimo, vedrai che di questo passo la febbre sparirà per la disperazione.”


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