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Autore: ali04    12/08/2018    3 recensioni
Studio canto da quando ne ho memoria. Credo che, sentita la mia bravura, i miei genitori avessero deciso che, visto che avevo un talento, era meglio sfruttarlo.
Con il pianoforte, invece, ho iniziato a sei anni, solo perché non ritenevo che il pianista del corso che seguivo fosse abbastanza bravo per accompagnare la mia ugola d'oro.
E, come sospettavo, ho scoperto di essere incredibilmente bravo anche in quello. Così eccomi qui: davanti alla SAA, pronto per la mia audizione.
Sarà una passeggiata per uno come me.
Io sono Byun Baekhyun, e la mia vita sta per cambiare.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Chen, Chen, D.O., D.O., Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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37. I MIEI DESIDERI SONO IMPORTANTI
 
 
 
POV BAEKHYUN

La sveglia. Il suo suono insistente era totalmente inutile quella mattina: ero sveglio già da un paio d'ore. La spensi per non disturbare i miei amici e saltai giù dal letto. 
Ancora in pigiama, uscii dalla camerata e mi incamminai senza una meta precisa. Il mio cuore batteva all'impazzata nonostante la morsa che lo stringeva: ero eccitato e non vedevo l'ora di fare l'audizione, ma allo stesso tempo ero triste di lasciare il Sound Music Camp. Ogni angolo racchiudeva un ricordo: il falò mi ricordava la prima sera lì; l'ufficio del direttore mi ricordava quando io e Chanyeol ci eravamo arrampicati alla ricerca di Internet; la bacheca mi ricordava il torneo e il ballo... 
Raggiunsi l'aula di canto ed aprii la porta, convinto di non trovare nessuno. Invece dentro c'era la professoressa Taeyeon.
- M-mi scusi - balbettai in imbarazzo, visto anche il mio abbigliamento ed i capelli arruffati - Volevo solo...
- Entra. - disse lei sorridendo ed io ubbidii.
- Domani mattina hai l'audizione, sei nervoso? - mi chiese, sedendosi su un banco. 
La raggiunsi e mi sedetti accanto a lei: - Molto. Soprattutto perché è la mia ultima possibilità. 
Lei annuì: - Capisco ma, Baekhyun, spero di averti insegnato bene quest'estate e sono sicura non fallirai. Inoltre…
Taeyeon ridacchiò, sistemandosi meglio sulla sedia: - Non so se l'hai notato, ma con te mi sono concentrata su delle tecniche per evitare l'errore che hai fatto alla prima audizione. 
Sgranai gli occhi e riflettei: era vero. Non ci avevo fatto caso ma, pensandoci, Taeyeon si era spesso soffermata a darmi piccoli consigli e correggermi e tutto era ricollegabile all'errore che avevo fatto.
- M-ma... 
- Leeteuk mi aveva detto cosa ti era successo - sorrise - Tutto ciò che hai fatto in quest'aula è stato una preparazione per l'audizione. Perciò sono sicura andrà bene. 
Trattenni l'impulso di abbracciarla e sorrisi: - Ho scelto il Sound Music Camp perché c'era lei. Quando mi sono iscritto ho letto il suo nome e non ho nemmeno guardato il resto del sito. 
Lei ridacchiò: - Grazie, ne sono onorata. 
- Posso farle una domanda? - lei annuì, perciò presi coraggio - Lei era insegnante alla SAA, ma poi ha mollato. Perché? 
La professoressa sorrise: - La vita alla SAA non faceva per me, ma non avevo il coraggio di andarmene per non deludere le persone intorno a me e me stessa. Però poi ho capito che dovevo fare ciò che il mio cuore mi consigliava, non dovevo fare una cosa solo perché credevo che quella fosse la mia strada. Io e i miei desideri eravamo le cose più importanti. La proposta di Leeteuk poi è arrivata nel momento perfetto e ho mollato la SAA di corsa. 
La guardai, registrando bene le sue parole.
I miei desideri erano importanti. 
Mi alzai e feci un piccolo inchino davanti a lei.
- Grazie, per tutto. 
Taeyeon sorrise e mi augurò ancora una volta buona fortuna, poi mi affrettai a raggiungere la camera per vestirmi e dare inizio alla giornata. 
I miei desideri erano importanti. 
 
*

La mia partenza era prevista subito dopo pranzo: lo zaino era pronto e l'ansia era alle stelle.
Quel giorno era interamente dedicato alle prove generali del saggio: il palco e le sedie per gli spettatori erano già pronti, i gruppi o i solisti si alternavano sul palco per l'ultima grande prova.
Per mia fortuna i miei amici si erano esibiti poco prima di pranzo, così ero riuscito a vederli.
Che dire? Erano a dir poco spettacolari! 
Cantavano e ballavano in un'armonia perfetta, nessuno era lasciato in un angolo e non c'era un vero protagonista. Lo erano tutti, uno per uno.
E Chanyeol, beh... il suo ballo non era malaccio. Certo, era un po' impacciato ma... al diavolo, era fantastico! 
Nella magia dell'insieme i punti deboli di Chanyeol erano nascosti da Jongin, come i punti deboli di Sehun lo erano da Kyungsoo o quelli di Xiumin lo erano da Lay. Quello era il potere di essere un gruppo. 
Dopo aver pranzato con i miei rumorosi ed eccitati amici, andai in camera per cambiarmi e prendere lo zaino. Stavo per uscire, quando mi fermai e mi voltai a dare un'occhiata alla stanza.
La mia valigia pronta era ancora lì, ma quel momento aveva un sentore di addio.
Quante mattine i ragazzi mi avevano dovuto svegliare con la forza, quanta fatica per imparare a farmi il letto da solo, quante risate e prese in giro tra quelle quattro mura. Feci un respiro profondo, godendomi ancora per qualche istante il silenzio confortante di quella camera, poi mi voltai ed uscii.
Non osavo nemmeno guardarmi intorno, per non scoppiare a piangere. 
Vidi i ragazzi: erano in piedi a guardare un gruppo che si stava esibendo in quel momento e facevano commenti tra di loro. 
Il primo ad accorgersi che mi stavo avvicinando fu Lay, che subito mi sorrise.
- Eccolo il nostro guerriero, pronto ad andare a conquistare la SAA! 
Anche tutti gli altri si voltarono. Tutti tranne Chanyeol.
- Io sto per andare. - dissi con voce tremante e subito Chen mi strinse in un abbraccio. 
- Sarai fantastico, Byun Baekhyun. Non ho dubbi.
Appena Chen mi liberò dalla sua presa, fui assalito da tutti gli altri.
Mi abbracciarono uno ad uno ed ognuno di loro mi disse che ce l'avrei fatta.
Per la prima volta in vita mia erano gli altri ad essere convinti che sarei stato in grado di fare qualcosa, mentre io nutrivo ancora qualche dubbio. 
Quando anche l'ultimo della fila mi abbracciò, vidi che nel frattempo ci aveva raggiunti il professor Luhan.
E Chanyeol non si era ancora voltato.
- Possiamo partire? - mi chiese, controllando l'ora. 
Io guardai la schiena del mio ragazzo, e lo fecero anche tutti gli altri 
- Yeol? 
Niente.
- Yeol, sto andando via. 
Il silenzio era totale e gli altri iniziarono ad essere in imbarazzo. 
- Chanyeol? - lo chiamai con voce tremante. 
- Sta andando, Yeol. - disse Sehun e la sua voce sembrò avere effetto.
Chanyeol si voltò: lo sguardo basso e gli occhi arrossati.
- Ti accompagno alla macchina, okay? - mi chiese e io mi limitai ad annuire. 
Ci incamminammo con il professor Luhan e io mi voltai un'ultima volta a salutare gli altri con la mano. Loro ricambiarono, sbracciandosi ed urlando i loro saluti. 
Camminammo in silenzio: la mia mano sfiorava quella di Chanyeol, ma non osavo prenderla, per paura che poi non sarei più riuscito a lasciarla.
Ma, come sempre, lui sapeva ciò che avevo in testa e, infatti, la afferrò e la strinse forte. Quel gesto mi fece capire quanto anche lui stesse odiando quel momento. 
Arrivati alla macchina, Luhan salì subito, per lasciarci un po' di privacy. 
Chanyeol non mi aveva ancora guardato: teneva lo sguardo fisso a terra, ma io lo volevo guardare negli occhi. Volevo che i suoi occhioni gentili mi rimanessero impressi così da farmi coraggio durante l'audizione.
Presi il suo viso tra le mani e lo costrinsi a guardarmi.
- Credevo sarei stato io quello che avrebbe pianto e tu quello che mi consolava. - ridacchiai ed asciugai le lacrime che si erano formate agli angoli dei suoi occhi.
- Scusami, mi ero imposto di non piangere, ma... - sussurrò e posò la fronte sulla mia. 
Restammo così per minuti che mi sembrarono, allo stesso tempo, interminabili e troppo brevi. 
Fu lui il primo a trovare il coraggio di parlare: - Devi mettercela tutta e dare il massimo. Se lo farai, so che passerai quell'audizione. 
- Ti volevo lì con me - bisbigliai, con voce tremante - Volevo che fossi al mio fianco. E avrei voluto fare il saggio con voi e... 
Chanyeol mi interruppe, abbracciandomi forte, e io nascosi il viso sul suo petto. 
- Ci rivediamo tra un paio di giorni - disse, appoggiando le labbra sulla mia fronte - E quando succederà sarai uno studente snob della SAA e io... io sarò un tuo insegnante. 
Ridacchiai tra i singhiozzi e mi aggrappai alla sua maglia. 
Perché era così difficile lasciarlo? Ci saremmo rivisti tra qualche giorno... 
Lo era perché avrei voluto restare lì con lui e i miei amici. Lo era perché volevo che mi accompagnassero tutti all'audizione e facessero il tifo per me. Lo era perché non ero pronto a tornare nel mondo reale. Almeno, non senza il mio gigante accanto.
Feci un respiro profondo e sciolsi l'abbraccio, più lentamente che potevo. Il mio cuore martellava nel petto e mi mancava il fiato.
Feci un passo indietro e misi la mano sulla maniglia della portiera.
- La canzone che ho scritto è per te.
Lui sorrise: - L'avevo intuito. 
- Mi... mi dispiace non avertela fatta sentire. Non so perché non l'ho fatto. Me ne pento perché ora non so se ti sarebbe piaciuta interamente.
- Ehi - Chanyeol fece un passo verso di me e si abbassò un po', per avere il viso all'altezza del mio - La sentirò quando tornerai qui. 
Annuii ed annullai la poca distanza che c'era tra noi, baciandolo. 
Quello era il momento che avrei dovuto avere in mente mentre sedevo davanti agli esaminatori della SAA. 
Se fosse andata bene o male non aveva più così importanza: io avevo Chanyeol, avevo degli amici, avevo l'amore per la musica e quello non sarebbe cambiato in base alla scuola che avrei frequentato. 
- Devo andare. - sussurrai sulle sue labbra e lui annuì, allontanandosi.
Salii in auto, accanto al professor Luhan, ed abbassai subito il finestrino. 
- Ti renderò orgoglioso di me, gigante! 
Lui rise ed alzò una mano per salutarmi: - Non ho dubbi, piccoletto. 
Sorrisi e guardai il professor Luhan.
- Andiamo? - mi chiese con un sorriso dolce sulle labbra. 
Annuii e lui partì. Mentre superavamo l'insegna del Sound Music Camp mi sporsi dal finestrino per guardare Chanyeol, che non perdeva di vista la macchina. 
I nostri occhi si incontrarono e mimai con le labbra: - Ti amo. 
Lui sorrise e mimò a sua volta: - Ti amo anch'io. 
 
*
 
Durante la prima ora di viaggio non aprii bocca, nonostante i tentativi di Luhan. Era arrivato persino a commentare il tempo, pur di farmi parlare, ma non aveva funzionato. 
Infine, rassegnato, aveva acceso la radio ed avevamo viaggiato con solo la musica a tenerci compagnia. Il viaggio sarebbe stato lungo e saremmo arrivati giusto in tempo per fare una cena veloce, prima di andare a dormire.
Appoggiai la testa sul sedile e chiusi gli occhi: ciò che dovevo fare ora era concentrarmi. Dovevo mettere in un angolino della mia mente tutta la tristezza e pensare all'audizione. 
Ci riuscii, finché in radio non passò una canzone. 
- Questa è la canzone preferita di Chanyeol. - dissi distrattamente.
Luhan colse al volo l'occasione di farmi parlare: - Davvero? È una bella canzone. 
- Qual è la canzone preferita di Sehun? - chiesi, mettendomi più comodo per guardarlo. Mi sentivo un po' in colpa per averlo totalmente ignorato fino a quel momento. 
- La canzone preferita di Sehun? - lui ci pensò un po' - Ehm... non credo di conoscerla.
- Ah no?
- Noi, ecco... non abbiamo mai parlato di questo. 
Stavo per chiedergli qualche retroscena su Sehun, ma poi notai il rossore sulle sue guance. 
- Oh - sorrisi maliziosamente - Immagino non perdiate molto tempo a parlare. 
Luhan arrossì ancora di più ed io non resistetti più: scoppiai a ridere. 
- Smettila, Baekhyun! - mi sgridò lui, ma io non riuscivo a fermarmi: quella risata era riuscita a far sparire l'ansia e la tristezza che mi attanagliavano.
- Non prendermi in giro! Ti ricordo che sono pur sempre un tuo insegnante! - il tono di Luhan era severo, ma la sua espressione imbarazzata dimostrava che non era affatto arrabbiato.
- Beh, l'anno prossimo il mio ragazzo sarà un professore... questo non fa anche di me un insegnante? 
Luhan mi guardò incredulo: - No! 
Ci guardammo in silenzio e poi ci lasciammo andare ad una risata liberatoria. 
Dopo alcune ore di viaggio, Luhan si fermò ad una stazione di sosta perché potessimo sgranchirci le gambe e mangiare qualcosa. 
Arraffai qualche dolcetto e tornai in auto, controllando subito il telefono: nessun messaggio. Ma d'altronde sia i miei amici che mia madre erano al SM Camp, senza Internet, perciò... 
Un momento: io avevo internet! 
Come avevo fatto a non pensarci subito, appena uscito dalla zona d'ombra in cui era relegato il campo? Stavo per accenderlo, quando mi resi conto che non ne sentivo per nulla la mancanza.
Non mi importava cosa stessero facendo quelli che credevo miei amici a Seoul. Buttai il telefono nello zaino ed aspettai che tornasse Luhan, per ripartire. 
Ormai eravamo quasi a metà viaggio e probabilmente ognuno di noi conosceva tutti i segreti dell'altro. Avevamo parlato di tutto, senza il limite da rapporto studente-insegnante. 
Luhan era davvero fantastico. Mi sentivo più come se stessi parlando con un amico e non con un professore. 
- Quindi i miei amici di Seoul non mi hanno mai mandato nemmeno una lettera - stavo raccontando - Avevano promesso di farlo, ma non ho ricevuto nemmeno un bigliettino. Che so, un "Baek, sei ancora vivo?".
Luhan sorrise comprensivo: - Non sono stati molto gentili.
- Non avevo capito cosa fosse l'amicizia prima di conoscere i ragazzi al campo. Credevo di avere degli amici, invece erano solo persone con cui uscire, persone che mi impedivano di essere solo. Per nessuno di loro avrei sprecato un week end, passandolo ad abbracciarlo dopo una rottura, come ho fatto con Kyungsoo. Per nessuno di loro avrei passato un'intera giornata a preparare l'appuntamento perfetto, come ho fatto per Suho. Per nessuno di loro avrei accettato di esibirmi in gruppo, perdendo l'occasione di essere al centro dell'attenzione, come ho fatto per Lay. È tutto diverso con loro.
Luhan annuì: - Sono davvero felice che tu abbia trovato dei veri amici. 
- Non credevo nemmeno di innamorarmi di Chanyeol... - sospirai - Ma ci crede? Io e Chanyeol?
- In effetti siete molto... particolari, insieme. - disse Luhan, ridendo.
- Se i miei amici di Seoul lo conoscessero, non ci crederebbero mai.
- E a te importa? - Luhan mi guardò - Ti importa di ciò che pensano i tuoi amici di Seoul?
Una volta sì, la loro opinione era l'unica di cui mi importava. Ora invece non me ne fregava un accidente.
- No. Io amo Chanyeol, e non devo rendere conto a loro. 
Luhan annuì, e notai un certo orgoglio nel suo sguardo. 
- Ti dispiace non essere con loro ora? Per il saggio. 
Sospirai e guardai fuori dal finestrino.
Se mi dispiaceva? Ne ero distrutto. 
Loro contavano su di me e io non c'ero. Lay mi aveva subito detto che l'audizione era importante, ma io avevo notato quel piccolo guizzo nei suoi occhi, quando avevo letto la lettera della SAA: ci era rimasto male e sono sicuro fosse triste perché aveva immaginato un ultimo saggio perfetto, con noi nove tutti insieme.
Ciò che lui voleva farci capire, era che non importava se qualcuno di noi non era bravo a cantare o a ballare, eravamo un gruppo.
Un gruppo.
E ora io mancavo. 
Non ero mai stato in un gruppo così, in cui tutti si impegnavano così tanto anche solo per uno degli altri. Eravamo così diversi l'uno dall'altro. 
C'era Suho, il ragazzo serio e responsabile, che avevamo portato sulla cattiva strada.
Sehun, pervertito, apatico e dio greco. A cui sembrava non importare di niente e di nessuno, ma che si era dimostrato pronto a lottare fino all'ultimo per la persona che amava. 
Chen, che con i suoi abbracci ti stritolava e sembrava così sicuro di sé, ma quando aveva davanti Xiumin si scioglieva.
Lay, la persona più strana che avessi mai incontrato, ma anche l'amico più fidato. 
Jongin, che era sempre costretto a rallentare per non far sfigurare gli altri nel ballo, ma con noi non l'aveva fatto. Non glielo avevamo mai chiesto perché non ce ne importava nulla se lui ballava meglio di noi, ciò ci spronava solo ad impegnarci di più. 
C'era Kyungsoo che mi aveva fatto rivalutare le mie doti canore, ma nonostante questo era diventato uno dei miei migliori amici.
Xiumin, il più grande e dolce, che però non si tirava indietro quando c'era da scherzare con quegli idioti dei suoi amici. 
Poi c'era Chanyeol. Il mio Chanyeol. Alto, strano, con una risata da manicomio e le orecchie da elfo. Il mio Chanyeol, che sapeva suonare alla perfezione tre strumenti e ne voleva imparare un altro. Che sapeva cantare, fare rap, comporre.
Chanyeol, che era riuscito a farsi odiare da me e poi a farmi innamorare come mai mi era successo. Chanyeol, che era grande e grosso, ma era la persona più dolce del mondo.
E, infine, c'ero io. Ricco, viziato, stronzo, eccentrico, estroverso. Io, che all'inizio ero schifato da ogni singolo particolare del SM Camp, persone comprese. Io, che ero arrivato credendo di essere il migliore e invece avevo capito di avere ancora tantissima strada da fare. Non sapevo suonare nulla che non fosse già stato composto da altri, invece ora stavo andando all'audizione con un pezzo scritto e composto da me. Io, che pensavo solo a divertirmi più possibile e che tenevo l'amore a distanza di sicurezza, invece ora ero cotto in modo imbarazzante. Io, che credevo di avere degli amici, invece non avevo nemmeno idea di cosa fosse la vera amicizia. 
Io, che desideravo solo una cosa in quel momento: fare il saggio con i miei amici.
E i miei desideri erano importanti. 
- Torniamo indietro. - sentii sussurrare alla mia voce. 
Luhan mi guardò con la coda dell'occhio: - Come?
Mi voltai verso di lui, con la determinazione negli occhi: - Torniamo indietro. 
- B-Baek, non credo che...
- Per favore! - esclamai - Voglio tornare e fare il saggio con gli altri.
- Ma... e l'audizione? Devi pensare...
- Non importa! Lei non capisce: per la prima volta in vita mia faccio davvero parte di qualcosa. Per la prima volta non ho scansato tutti per attirare l'attenzione su di me, ma mi sono messo in mezzo a dei ragazzi a cui voglio un mondo di bene. Io, Byun Baekhyun, che voglio bene a qualcuno. 
Luhan mi guardava a bocca aperta, incapace di parlare. 
- Loro ci tenevano alla mia presenza, e io ci sarò. Ciò che voglio io è importante, e io voglio fare il saggio con i ragazzi. Mi hanno insegnato così tante cose che non riesco nemmeno ad elencarle tutte e glielo devo. Ha mai rinunciato a qualcosa che sembrava fatto apposta per lei, per rendere felici altre persone? Perché io lo voglio fare adesso! 
Luhan frenò di colpo e la macchina si fermò in mezzo alla strada. Molto pericoloso, ma per nostra fortuna non arrivavano altre auto.
- Sei sicuro? È davvero quello che vuoi? - mi chiese serio, ed io annuii.
- Sicuro al 100%. 
Luhan guardò nel vuoto: - Rinunciare a qualcosa che sembra fatto apposta per me, pur di rendere felice qualcun'altro. 
Il professore ripeté le mie parole, poi fece un'inversione da pirata della strada e premette al massimo l'acceleratore, per riportarci al Sound Music Camp. 




POV CHANYEOL

Non credevo che salutare Baekhyun mi avrebbe reso così triste. Mi ero ripromesso di essere forte e cercare di sostenere il piccoletto, invece ero crollato già al suo "Io sto per andare". 
Avevo guardato l'auto finché non era sparita dalla mia vista, poi mi ero asciugato le lacrime ed avevo raggiunto gli altri che, per una volta, non avevano fatto commenti sui miei occhi rossi e l'aura depressa. 
Ma il saggio era vicino, perciò dovevo tornare in me e dare il meglio, come avevo detto a Baekhyun di fare. I ragazzi meritavano che mi impegnassi al massimo. 
Eravamo verso la fine della scaletta e, quando i primi ragazzi salirono sul palco per esibirsi, iniziammo a prepararci. 
- Mi raccomando, non sporcate o rovinate i vestiti. Non abbiamo preso completi in più.
Lay camminava avanti e indietro tra di noi, facendoci le ultime raccomandazioni. 
- E Jongin, allacciati le scarpe. Non vogliamo succeda come in prova, giusto? 
Jongin gli fece vedere il pollice, in segno affermativo, poi si piegò per allacciare meglio le scarpe. Xiumin stava facendo fare a me e Chen dei respiri profondi, che ci avrebbero aiutato a calmarci.
- Farò schifo. - piagnucolai - Inciamperò nei miei piedi e vi farò fare una figuraccia. 
- Basta che non cadi addosso a me. - disse Sehun, mentre faceva stretching. 
Xiumin gli lanciò un'occhiataccia: - Nessuno farà schifo, nessuno cadrà e nessuno stonerà. Chiaro? 
Io, Chen e Sehun annuimmo ubbidienti.
Quanto avrei voluto che Baekhyun fosse lì con me. Lui avrebbe saputo come calmare il battito del mio cuore, come far smettere alle mie mani di tremare. Lui mi avrebbe preso in giro così tanto, che alla fine avrei riso tutto il tempo. 
Mi ero esibito tante volte davanti ad un pubblico, ma mai ballando: era quella la vera sfida. 
- Baekhyun sarà arrivato a Seoul? - chiese improvvisamente Kyungsoo.
- Non credo - risposi - Dovrebbe avere ancora due o tre ore di viaggio. 
Sospirai e mi sforzai di non pensare a Baekhyun lontano. Lui era lì con me e, se avessi sbagliato i passi, avrebbe riso così tanto da rotolare per terra.
Perciò non dovevo sbagliare. 
Il pubblico era davvero numeroso quella sera. Avevo intravisto la madre di Chen, i genitori di Xiumin e quelli di Sehun. Persino la madre di Baekhyun era presente e, ogni volta che sbirciavo nella sua direzione, la sorprendevo a battere le mani a tempo e a sorridere. 
Baekhyun aveva preso da lei il sorriso. 
Il tempo passava e ormai mancavano pochi gruppi e alcuni solisti. Il gruppo di Irene era appena sceso dal palco, dopo un'esibizione che aveva mandato Suho all'altro mondo e che l'aveva fatto ballare con più impegno di quando lo faceva con noi. Ci complimentammo con le ragazze e, in quel momento, il professor Eunhyuk attirò la nostra attenzione. 
- Siete i prossimi.
Annuimmo e io andai in panico. 
- Ci siamo! Oddio, ci siamo! 
- Calmati, andrà tutto bene. - gli enormi occhi di Kyungsoo mi seguivano mentre andavo avanti e indietro. 
- Vorrei che Baekhyun fosse qui - diedi finalmente voce ai miei pensieri - Ho bisogno che lui mi prenda in giro e mi faccia calmare. 
- Ragazzi! 
- È pazzesco no? Che io voglia così tanto che sia qui, nonostante l'abbia spinto ad andare a Seoul. 
- Ragazzi, aspettate! 
- Sembro pazzo se ammetto che mi sembra di sentire la sua voce? 
Guardai gli altri ragazzi, ma loro stavano fissando increduli e confusi un punto alle mie spalle. Mi voltai e... non era possibile! 
Baekhyun correva verso di noi, con il professor Luhan che tentava di aiutarlo a mettere la giaccia uguale alla nostra. 
- Ho chiesto se vi eravate già esibiti e mi hanno detto di no! - esclamò senza fiato, quando ci raggiunse - Così sono subito andato in camera a cambiarmi. 
Nessuno di noi parlava, nessuno si muoveva. Guardavamo Baekhyun come se avessimo avuto davanti un fantasma. 
- Ragazzi, tocca a voi. - Eunhyuk tornò a chiamarci e quello sembrò risvegliare tutti noi.
- Ma che ci fai qui, Byun Baekhyun?
- E l'audizione? 
- Ma non eri a Seoul?
Feci un passo avanti e gli presi il viso tra le mani, bloccandolo mentre si sistemava la giacca.
- Che diavolo stai facendo? 
- Ragazzi, dovete salire - Eunhyuk sbuffò - Subito! 
- Un momento. - disse Kyungsoo.
Jongin andò a dargli man forte: - Baekhyun è appena arrivato. Ci dia qualche minuto. 
- Non poss... - iniziò il professore, ma venne interrotto.
Taeyong indicò ai suoi amici la scaletta che li avrebbe portati sul palco.
- Andiamo noi - disse, con un sorriso furbo sulle labbra - Così Baekhyun ha il tempo di prepararsi. 
Lo guardammo, tutti increduli da quella sua improvvisa gentilezza.
Il ragazzo guardò Baekhyun: - A quanto pare non ci vedremo alla SAA. 
Lasciai il viso di Baekhyun e lui scosse la testa: - No.
Taeyong fece spallucce: - Mi dispiace, sarebbe stato bello rivederci lì. 
Nel suo tono non c'era presa in giro, era molto sincero. Detto ciò, salì sul palco per raggiungere i suoi compagni e subito la musica partì. 
Il suo gesto ci aveva dato qualche minuto in più. 
- Come sto? - chiese il mio ragazzo, come se non avesse appena buttato al vento la sua occasione nella migliore scuola del paese. 
- Baek! - quasi urlai, facendolo sussultare - Perché sei qui?! 
- Perché vi voglio bene - rispose lui, con molta tranquillità - E volevo fare il saggio con voi. Siete miei amici e vi sono debitore. Mi avete aiutato a migliorare come persona e come artista, e sapevo che andando via vi avevo reso tristi, quindi sono tornato.
- Ma...
- No, niente ma - Baekhyun si mise in punta di piedi e mi diede un bacio sulle labbra - E poi non mi sarei perso per niente al mondo la visione di te che balli. 
Ridacchiò e io lo intrappolai in un abbraccio, seguito poi anche da tutti gli altri. 
- Tu sei pazzo. - dissi, con la voce tremante dall'emozione. 
- Sì, ma lo siete anche tutti voi. Sennò non saremmo amici. 
Quell'enorme abbraccio di gruppo ci restituì la calma e la concentrazione.
Sentimmo la musica finire e un enorme applauso alzarsi dalla folla: Taeyong ed il suo gruppo avevano finito.
- Ci siamo. - Lay ci fece riunire in un cerchio ed unimmo tutte le nostre mani al centro.
- Volevo dirvi solo un’ultima cosa - disse Baekhyun e ci guardò, mentre un enorme sorriso si apriva sul suo viso - Grazie.
Gli restituimmo il sorriso e, pochi secondi dopo, il professor Eunhyuk venne a chiamarci. Ora era davvero il nostro turno.
Ci mettemmo in fila sulla scaletta, aspettando che Leeteuk ci presentasse. L’ansia non era sparita del tutto, perciò muovevo nervosamente le mani, tentando di scaricare la tensione. Almeno, lo feci finchè Baekhyun prese la mia mano nella sua.
- Stai tranquillo. - sussurrò, intrecciando le nostre dita e quello bastò per darmi la calma che mi serviva.
Il direttore ci annunciò, e salimmo sul palco.
 
*
 
Non avrei mai immaginato di poter vivere quell’esperienza.
Il pubblico era in delirio e noi eravamo come un’unica persona. Nessuno fischiò il mio modo di ballare, e già questa fu una gran cosa. Forse in mezzo a tutti gli altri la mia poca, molto poca, bravura scompariva e restava solo un grande gruppo che sembrava avere il potere della musica. D’altronde era proprio quello il titolo della canzone: Power.
Fu una delle esperienze più divertenti della mia vita e il fatto di averla fatta con i miei amici ed il mio ragazzo mi rendeva ancora più felice.
Dalle occhiate che ci lanciavamo a vicenda era chiaro che anche gli altri si stavano divertendo, soprattutto Baekhyun. Il suo enorme sorriso sembrava illuminare da solo il palco e la sua stupenda voce era in perfetta sintonia con le nostre. Era tutto meraviglioso.
Finita la nostra esibizione, il pubblico si alzò applaudendo e noi ci mettemmo l’uno accanto all’altro, per fare un inchino. Poi scendemmo dal palco, canticchiando ancora la canzone.
Tornati giù, quasi fui travolto dal professor Luhan, che si gettava tra le braccia di Sehun.
- Andiamo a Los Angeles! - esclamò, attirando l’attenzione di tutti noi.
- Andiamo a Los Angeles, Sehun. Baekhyun mi ha fatto riflettere oggi e ho capito che voglio seguirti a Los Angeles.
Sehun lo fissò incredulo: - Stai dicendo davvero? Ma… il lavoro alla scuola media?
Luhan scosse la testa: - Ho già il lavoro qui. Perciò voglio che sia tu a realizzare il tuo sogno. Se mi vuoi con te, sono pronto a seguirti.
Sehun prese il viso di Luhan tra le mani e avvicinò le labbra alle sue: - Fino in capo al mondo?
- Fino in capo al mondo, te lo giuro.
Poi si baciarono e sentii Baekhyun prendermi la mano.
- Non sono carini?
Lo guardai: nel suo viso non vedevo nemmeno un piccolo segno di rimorso o dubbio per quello che aveva fatto. Era davvero tornato indietro per noi e non se ne pentiva.
Il viziato ed egocentrico Byun Baekhyun aveva messo al primo posto gli altri.
Afferrai il braccio del professor Luhan, interrompendo il suo momento d’amore con Sehun, e guardai l’ora.
- Andiamo! - trascinai Baekhyun lontano da loro.
- Aspetta, dove stiamo andando? - mi chiese confuso - Vuoi già nasconderti da qualche parte? Eh, gigante?
Arrossii e mi voltai verso di lui: - No, piccolo maniaco. Ti porto a Seoul.
Baekhyun spalancò la bocca per la sorpresa: - Cosa?
Anche gli altri ragazzi mi avevano sentito e si erano radunati intorno a noi.
- Se partite ora fate in tempo. - disse Xiumin, controllando l’orologio.
- No! - protestò Baekhyun - Dovresti guidare tutta la notte.
- Ed è proprio quello che farò - dissi con convinzione, poi mi abbassai alla tua altezza - Io ora parto per Seoul e farò il possibile per essere davanti alla SAA alle 7 precise. Vieni anche tu?
Baekhyun ci pensò due secondi esatti, prima di avviarsi a passo spedito verso la macchina.
- Andiamo! - urlò a tutti noi e ci affrettammo a seguirlo.
Mentre camminavamo, i ragazzi gli facevano mille raccomandazioni e gli davano consigli, che Baekhyun ascoltava attento.
Arrivati alla macchina, presi le chiavi dal professor Luhan e io e Baekhyun salimmo.
- Sei sicuro di volerlo fare? - mi chiese un’ultima volta e io, invece di rispondergli, mi sporsi sul sedile e lo baciai.
Accesi l’auto e partimmo, mentre sentivamo ancora gli auguri e i buona fortuna gridati dai ragazzi.
Presi la mano di Baekhyun e lui appoggiò la testa sul sedile, girato a guardarmi.
- Ti farò arrivare in tempo all’audizione, promesso.
- Mi fido delle tue promesse.
 

Come avete letto, la canzone del saggio è "Power".
Avevo modificato e sistemato più volte il finale e l'idea del saggio non mi aveva proprio sfiorata, finché un giorno ho visto per caso uno specifico live degli Exo di, appunto, Power.
In quel live erano così simili a come io li avevo immaginati per tutta la fan fiction, che l'idea è arrivata. 
Perciò vi lascio il link di quel live così, se vi va, quando finite questo capitolo potete vederlo e immaginarli sul palco del Sound Music Camp.
 
https://www.youtube.com/watch?v=vjkXSiIGp4U
 
   
 
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