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Autore: Il corsaro nero    12/08/2018    1 recensioni
Da sempre, il settimo e sesto universo, sono simili ma allo stesso tempo diversi.
Condividono molte razze eppure le loro storie e le loro evoluzioni sono completamente diverse.
Uno dei più grandi misteri di questo universo riguarda i saiyan: perché non hanno la coda? Perché per loro è più facile trasformarsi in supersaiyan? Perché, a differenza delle loro controparti del settimo universo, combattono i criminali?
Questa storia ha inizio secoli prima del torneo tra sesto e settimo universo, quando un'astronave fa un atterraggio d'emergenza su un pianeta...
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3: L'INCONTRO TRA DUE RAZZE


Dannata nanerottola! Dannata tsufuru! Appena la becco, le farò passare la voglia di farmi questi scherzi!!!”

Vegeta stava letteralmente fumando di rabbia.

Se c'era una cosa che Vegeta era che qualcuno lo fregasse, soprattutto se quel qualcuno era un'aliena che gli arrivava a malapena alla vita!

Intanto ti ha fregato.” gli fece notare il suo compagno dai capelli a palma e l'altro rispose: “Tu sta' zitto!”

Il saiyan guardò fuori dalla finestra e guardò i lavori per la costruzione della città degli tsufuru.

Da quanto si era sparsa la voce che il capo degli tsufuru aveva sistemato Vegeta, il saiyan più forte di Sadal, nessuno aveva anche solo pensato di fare uno sgarro agli tsufuru.

Tuttavia, un sacco di saiyan, provenienti da tutta Sadal, era venuta lì per vedere da vicino quelle misteriose creature aliene piccole di statura ma dotate di un'arguta intelligenza e che possedevano armi pericolose.

Nel frattempo, Vegeta si alzò in piedi e si diresse verso l'uscita dell'abitazione.

Dove vai?” domandò il compagno e l'altro rispose: “A lavarmi alla mia sorgente termale, no?”


Io tornerò subito. Mi raccomando, al primo scimmione che si avvicina con brutte intenzioni, fatelo diventare uno scolapasta!” “Non preoccuparti, sorellona. Torna presto, però!”

Frui mentre se ne andava, voltò varie volte la testa.

Non poteva lasciare soli il suo popolo e il suo fratellino Plant.

Tuttavia, quella spedizione doveva essere fatta per cercare di conoscere quel misterioso e grande pianeta.

La ragazza entrò in una foresta.

Su Plant, le foreste erano rare ma su quel pianeta pareva che ce ne fossero parecchie.

Quella che stava attraversando in quel preciso momento, poi, era stupenda.

Le foglie erano viola e degli uccelli e dinosauri volavano tranquillamente nel cielo giallo.

Se non fosse stato per i saiyan, che rendevano orrendo qualunque posto con la loro scortesia, avrebbe pensato di trasferirsi assieme agli altri su Sadal.

La ragazza camminò per ore nella foresta e ad un tratto scorse una fonte termale.

Frui, emozionata, si tolse rapidamente i vestiti ed entrò in acqua.


Vegeta sentì che qualcuno si era azzardato ad entrare nella sua fonte.

Adirato, si avvicinò ad un masso e guardò dietro ad esso per vedere chi era quel pazzo e mandarlo via a suon di cazzotti.

Tuttavia, appena vide chi era l'intruso, rimase a bocca aperta.

Nella fonte era appena entrata quella rompiscatole di Frui.

Avrebbe voluto scacciarla eppure non riusciva a muoversi.

Era così bella... le gocce d'acqua che le attraversavano il viso e il corpo la rendevano così attraente... i suoi lunghi capelli biondi sciolti ondeggiavano nell'acqua come fossero vivi... e la sua pelle bianca e i suoi occhi azzurri...

Ad un tratto, Frui si voltò e appena vide Vegeta urlò, con quanto fiato aveva in gola, immergendosi ancora di più nella fonte: “CHE CAVOLO FAI, BRUTTO MANIACO?!?!” “Dovrei chiederlo io a te, visto che questa è la mia fonte e stavo facendo io il bagno!” “Va bene, ho capito! Scusa! Ma adesso girati subito!!” “E perché?” “Perché... io vorrei uscire... e tu sei un uomo...” “E che problema c'è? Ti vergogni a farti vedere nuda da me?” “Tu non hai proprio peli sulla lingua, eh?” “Beh, lascia che ti dica una cosa, bambola... ne ho viste un sacco di donne nude... le quali avevano anche un seno molto più grosso del tuo.”

Non appena pronunciò quelle parole, un enorme sasso lo travolse.

Dopo aver lanciato il masso, Frui uscì dall'acqua e si rivestì.

Mentre si sistemava un guanto, rossa in viso, sibilò, furibonda: “Maniaco...”


Si arrampicò su un albero e cominciò a raccogliere i frutti.

La sua principessa l'avrebbe uccisa se avesse saputo che si era allontanata dal campo... ma presto le scorte sarebbero finite e bisogna trovare al più presto dell'altro cibo, anche se questo significava rischiare d'incontrare i saiyan.

Ehi, che stai facendo lassù?” le domandò una voce sotto di lei e per lo spavento lasciò cadere la presa cominciando a cadere velocemente verso il basso.

Prima che toccasse terra, qualcosa la prese.

La giovane alzò gli occhi e scoprì che chi l'aveva presa era un ragazzo con i capelli neri a palma, l'espressione serena e gli occhi neri.

Era un saiyan.

Il giovane la mise per terra e poi disse: “Quando ti arrampichi, sta' più attenta.” “Grazie...” “Figurati. Ci vediamo.” “Aspetta...”

Il saiyan si voltò.

Il vento accarezzava i loro capelli, entrambi neri.

Come ti chiami?” domandò la saiyan e l'altro rispose: “Kakaroth.” “Io mi chiamo Suika.”


Vegeta si massaggiò il naso.

Quella dannata mocciosa gli aveva tirato un masso enorme.

Ogni volta che le stava vicino, rischiava sempre di lasciarci le penne.

Però, quando l'aveva in quella fonte... gli era sembrata la donna più bella di tutto l'universo...

Vero che le sue forme non erano abbondanti, però... erano così belle e perfette nelle loro modestie... gli sarebbe piaciuto poterla toccare...

Si diede degli schiaffi.

Ma che cavolo gli saltava in testa?!

Non avrebbe mai potuto toccare quella tavola aliena!

Era insopportabile e aveva anche un tremendo carattere, persino peggiore di quello di un saiyan!

Eppure era proprio quel suo carattere forte a piacergli...

Ehi, Vegeta!” esclamò una voce, per lui insopportabile, alle sue spalle.

Che cavolo vuoi, Kakaroth?!” dichiarò, adirato, il saiyan e un saiyan coi capelli a palma entrò nell'abitazione.

Vedo che la sorgente termale ti ha fatto tornare il buon umore...” commentò Kakaroth sedendosi e l'altro rispose: “La mia sorgente termale era occupata, per la cronaca!” “Davvero? E perché non hai scacciato l'intruso come al solito?” “Perché... era una ragazza...” spiegò Vegeta, voltandosi per non far vedere a Kakaroth che era arrossito.

Kakaroth lo fissò un attimo, poi disse: “Comunque, oggi ho incontrato una tsufuru. Pensa, si era arrampicata sull'albero più alto della foresta e stava per cadere.” “Gli tsufuru dicono di essere intelligenti ma mi sembrano più stupidi di te.” “Però sono coraggiosi. Mi piace questo loro carattere.” “In effetti, non è male...” ammise Vegeta, ritornando ad arrossire.

Sai una cosa?” domandò Kakaroth e Vegeta rispose: “Cosa?” “Se dovessi scegliere con chi sposarmi, quella tsufuru, Suika, sarebbe tra le prime scelte.” “Vuoi sposarti con una tsufuru?! Ma sei impazzito?!” “E perché no? E' coraggiosa e sembra anche molto forte.” “Peccato che se andranno tutti fra sei mesi.” “Lo so... invece, che ne pensi di Frui?” “Perché metti in mezzo quella rompiscatole?” “Pensi di sposartela?” “Col cavolo! Ha un pessimo carattere! Mi domando se quella lì sia davvero una donna! Per la cronaca, quella tsufuru, nell'elenco delle donne con cui posso mettere su famiglia è all'ultimo posto!”


Sei tornata, sorellona!”

Frui, s'inginocchiò per accarezzare la testa del fratello minore.

In quel momento, una tsufuru sua coetanea con i capelli neri legati in una coda di cavallo e gli occhi neri, si avvicinò.

Ciao, Suika. Come va' con le scorte?” domandò e Suika rispose: “Malaccio. Ne abbiamo ancora per una settimana. Sono riuscita un po' a limitare il danno andando a prendere delle scorte.” “COSA?! Suika, hai fatto una cosa irresponsabile! Potevi incontrare un saiyan.” “Infatti ne ho incontrato uno. Però, mi ha salvata quando stavo per cadere.”

Frui era senza parole.

Non si aspettava che i saiyan potessero salvare uno tsufuru, anzi, credeva che fossero tutti come quel cafone di Vegeta.

Rozzi, scorbutici e insolenti.

Forse, però, c'era una pecora bianca in quel gregge di pecore nere...

Suika, nel frattempo, continuò, arrossendo: “Si chiamava Kakaroth... era alto, forte e gentile... quando poi mi ha salvata...” “Suika, ti prego! Siamo su un pianeta abitato da cavernicoli che la cosa che sanno fare meglio è malmenarsi a vicenda, non in un romanzo d'amore! Quelli sono tutti cafoni! Non dubito che ci sia qualche mela sana qui ma una cosa è certa: io non m'innamorerò mai di un saiyan!”


Lord Oven, li abbiamo trovati!”

L'uomo si alzò dal suo trono, con un sorriso sadico.

Quei maledetti tsufuru erano in trappola!

Dove si trovano quel manipolo di canaglie?” domandò Oven e il soldato, dopo aver digitato qualcosa sul computer, raccontò: “Si trovano su un pianeta chiamato Sadal. E' un pianeta desertico ma con un paio di foreste. Pare che ci abiti una razza di esseri umanoidi con una lunga di scimmia chiamati saiyan.” “Questi saiyan possono procurarci dei problemi?” “Negativo, signore. Sono molto primitivi e asociali. Non si interessano di niente se non rimangono coinvolti.” “Ottimo.”


Come vanno le cose, Whis?” domandò Vados dal suo bastone e il fratello, rispose: “Per ora va bene, solo che...” “Che succede?” “Può essere una cosa di scarsa importanza, tuttavia... un gruppo di saiyan è entrato in una città tsufuru e ha rubato in un supermercato. Fortunatamente la cosa si è risolta senza morti, i colpevoli sono stati puniti e sembra che tutto proceda come prima, però... avverto un lieve cenno di tensione. Gli tsufuru non si fidano più tanto dei saiyan e ai saiyan fanno gola la loro straordinaria tecnologia e il loro cibo. Mi domando se questa tensione non degeneri il qualcosa di grosso.” “Invece, nel mio universo c'è stato un cambiamento. Saiyan e tsufuru si sono parlati. Sembra che stiano cominciando ad accettarsi a vicenda... comunque, la strada per diventare amici è ancora tanta...”

   
 
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