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Autore: CrazyNessina    09/07/2009    1 recensioni
Caterina e Isabella, amiche dalla nascita,un'amicizia forte,salda ma soprattutto saraà duratuta anche dopo l'arrivo nelle loro vite di un giovane ragazzo sardo,e dopo il matrimonio di Bella con Edward? Potranno ancora ridere e scherzare, o queti avvenimenti le catapulteranno nella vita vera, facendogli capire che le loro strade si devono separare per forza? Se vi ho incuriosita leggete e commentate!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jasper Hale, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Non si era scomposta più tanto, si aveva incontrato il ragazzo che ammirava e amava,ma non per questo era su di giri…a lei interessava finire in fretta gli esami che le rimanevano per finire il primo anno in bellezza…

INTANTO A CASA DI BELLA E CATERINA

-Edward leggi un po’ nel pensiero di Caterina, voglio cedere che sta facendo-

-Bella dai! Lasciala vivere a quella ragazza! Poveretta e comunque ha incontrato o scontrato un ragazzo davanti alla fermata della metro,ci ha scambiato due parole e poi lei si è dileguata sul treno. Mentre lui è rimasto abbagliato dalla sua incredibile bellezza. Contenta?-

-Si moltissimo…speriamo che lo rincontri…ma invece te non riesci ancora a leggere nel mio vero? -

-No,secondo me è perché il tuo cervellino va in senso antiorario-

-Ok ho capito una bella visita dal medico e si risolve tutto! -

-Ma vai sciocchina! Cosa vogliamo fare oggi?- -

-Domani io verrò interrogata di trigonometria…non è che mi puoi aiutare?- -Pensavo a qualcosa di più divertente,ma ti aiuto lo stesso…-

-Se mi aiuti,dopo facciamo quello che vuoi tu--

-Davvero?- disse con fare malizioso-

-Edward! Non so leggere nel pensiero,ma ho capito dove vuoi arrivare!- -

-Okok passami il libro--

TORNANDO A CATERINA

Si diresse verso via Gorizia,allo sportello dell’università per iscirversi al prossimo ed ennesimo esame sull’arte indiana…una vera noia.

-Buongiorno,salve sono Caterina Ibico e sono qui per fare l’ammissione al prossimo esame di Arte indiana dell’università di arte&grafica di Roma-

-Si certo,ecco prenda una penna e inizi a completare questo foglio,e poi metta una firma qui,una qui…e una qui…prego-

-Bene grazie,ah mi aveva detto di portare anche un documento,o sbaglio?-

-è il suo primo esame?-

-Bè no…ne ho già dati cinque-

-Allora niente documento,il computer farà il resto…-

Detto ciò uscì dalla fila e si sedette su una panchina del parco di fronte,e iniziò a leggere e a scrivere le solite cose.

Nome: Caterina Cognome: Ibico Età:20 anni Nata il:10 luglio 1988 Nata a:Roma Argomento dell’esame: Arte indiana Professore: Giovanni Petrelli Data dell’esame: 31 giugno 2008 Ora dell’esame: 9.00 Firma: Caterina Ibico Firma: Caterina Ibico Firma:Caterina Ibico.

Rilesse in fretta tutto il modulo e ritornò allo sportello. Stranamente era vuoto,cioè non c’era nessuno. Riconsegnò il foglio alla signoria che stava dall’latra parte del vetro e se ne andò vero il supermercato più vicino. Entrò e prese subito un carrello. Tirò fuori dal borsone bianco una lista delle cose da comperare e iniziò a girare per i vari reparti.

* Vediamo…allora marmellata, latte, cereali, the verde in polvere, acqua, biscotti, pasta, lattufa, carote, pomodori, pesche, albicocche,e vediamo cos’era quell’altro che piace tanto a quella là? Ah si le mele,ma rigorosamente rosse…potrei fare come la strega di Biancaneve e ucciderla,ma poi Edward mi farebbe a pezzetti…uffa…se adesso sta ascoltando tanto meglio,così la protegge ancora di più…*

Sorrise alle sue affermazioni mentali,e non vide che stava andando contro una persona. < A filo la schivò e si diresse verso il reparto del pesce dove prese un paio di scampi e gamberi,poi prese un sacchetto di vongole e di cozze. Subito dopo andò dalla carne e prese alcuni petti di pollo e due bistecche. Soddisfatta si mise in fila per pagare. Mezz’ora dopo era fuori con un enorme sacchetto con tutte le cibarie,riprese la metro e tornò a casa. In lontananza vide un ragazzo davanti al suo portone,ma non ci fece molto caso. Aprì il portone e prese la posta,e si diresse su per le scale. In cima al primo piano si accorse di essere seguita da quel ragazzo,si voltò e se non l’avesse riconosciuto gli avrebbe tirato una pizza in faccia. (Pizza in romano significa anche schiaffo per chi non lo spaesse XD).

-Ma sei te! Mamma mia che spavento!-

-Scusa non volevo spaventarti! Mi dispiace tantissimo!-

-Non fa niente,ma come hai fatto a trovarmi?-

-Caterina Ibico via Flavia 7a/1 è stato facile,basta vedere sulle pagni bianche…non sei così fuori dal mondo sai?-

-Dovevo ridere?-

-Ti allungheresti la vita tutto qui…vuoi una mano?-

-Si ti ringrazio,per un istante mi sono dimenticata che non avevo la macchina e così ho preso troppa roba,ma sai il firgo era in lacrime…poveretto-

-Già non dev’essere il massimo…-

Marco prese il sacchetto e aiutò Cat a portarlo fino al suo appartamento. -Bene,grazie ora posso farcela anche da sola…-

-Oh,ehm ok…percò ricordati che ho un conto in sospeso con te-

-No mi hai aiutato ocn la spesa,possiamo anche non vederci più, te l’ho detto potresti rovinarti la carriera se inizi subito ad abusare del gossip…bene ciao!-

-Ma io…- non fece in tempo a finire,o meglio ad iniziare la frase che la ragazza era già sparita con la spesa nel suo appartamento.
-Ciao Bella,ciao Edward…- nessuna risposta,ma non gli diede molta importanza,ora aveva ben altro da fare,prima tra tutte rallentare il cuore,respirare e poi sistemare tutta la spesa. Non credeva ancora di aver dato un “due di picche” al ragazzo che sognava ogni notte. Dopo aver sistemato tutta la cucina,entrò nella stanza di Bella e vide i due piccioncini che stavano studiando trigonometria.

-Bella scusa,ma ho bisogno di parlarti. ORA! Quindi Ed non voglio fare la guasta feste,ma…potresti volatilizzarti tipo due minuti,e ricomparire più tardi?-

-Non c’è problema,anzi già che ci sono andrò a caccia…bene ciao Bella,Cat-

E usciì dalla finestra. -Mi sa che non sa che in questa casa ci sono anche le porte-

-E lasciami divertire!- era la sua voce che proveniva dalla strada.

  
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