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Autore: Shade Owl    13/08/2018    4 recensioni
La musica è un'arte, e chi la coltiva sa bene quanto sia complessa e gratificante. Un violino, poi, è tra gli strumenti più difficili di tutto il mondo della cultura sonora.
Questo lo sa bene Orlaith Alexander, che fin da bambina ha sviluppato un'autentica passione per il violino e la musica. Il giorno in cui Dave Valdéz, uno dei migliori produttori discografici di New York, scopre il suo talento, la sua vita cambia drasticamente, e da lì comincia il successo.
Tuttavia, il successo ha molte facce, proprio come le persone. E per scoprirle, Orlaith dovrà prima conoscere aspetti della sua musica che prima ignorava lei stessa...
Genere: Fantasy, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Epic Violin'
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- Cos'è successo? Perché è comparso un Cerchio Magico sul palco? E cosa ci faceva Vaněk lì con noi? Cosa diavolo hai combinato, accidenti?-
Passato lo shock iniziale, Orlaith aveva cominciato a sentire la rabbia mescolarsi alla paura. Aveva probabilmente rischiato di essere vaporizzata, o... o risucchiata... o qualsiasi cosa sarebbe successa se avesse lasciato agire il Cerchio Magico.
Una volta arrivati in auto si era sentita abbastanza al sicuro da cominciare a esternare tutta la propria frustrazione.
- Calmati, Orlaith. Per favore.- disse Allwood, aprendo una bottiglia d'acqua - McGrath, mi passi...?-
Il maggiordomo allungò una mano e prese un flacone di aspirine dal portaoggetti, allungandolo al suo padrone. Allwood ne buttò giù due come se fossero mentine insieme a un sorso d'acqua, e sospirò con aria sfinita.
Orlaith tacque, senza smettere di fissarlo accigliata. Quando riaprì gli occhi e vide la sua faccia le fece una smorfia di scuse.
- Suonare un violino può essere faticoso, ma nemmeno la magia è uno scherzo.- disse - Un uso prolungato porta... conseguenze.-
- Con tutto il rispetto, è strano sentirglielo dire, signore.-
- Sì, grazie tante, McGrath.- sbuffò Allwood - Il Cerchio Magico era di Vaněk.- disse, tornando a rivolgersi a lei - Non avevo previsto il suo arrivo, deve aver voluto fare una specie di prova sui tuoi poteri. Mi ha mandato contro due Homunculi, per questo non ho potuto aiutarti.-
- Voleva vedere se riuscivo a fermarlo? Perché?-
- Forse curiosità.- rispose lui - Ma sappilo, non hai annullato tu il Cerchio Magico, non sei ancora in grado... è evidente che lo ha fatto da solo. Tu lo hai solo trattenuto... il che è già una cosa non da poco.- concesse.
- Già, bella consolazione.- commentò amaramente lei - Dov'erano i tecnici? E dov'è finito Dave? Era dietro le quinte prima che iniziasse il concerto.-
- Sì, e se l'è quasi fatta addosso quando ha visto che staccavo il braccio a un Homunculus.- ridacchiò Allwood - Tranquilla, stanno tutti bene... gli ho fatto la stessa cosa che ho fatto a quei tuoi amici... David di sicuro si starà svegliando adesso in bagno, confuso e convinto di aver alzato un po' il gomito.-
- Ma sta bene?-
Sta bene!- sottò con veemenza lui - Scusa.- disse poi - Stanchezza.-
- Ma non mi dire...- replicò Orlaith - E ora che si fa?-
- Ti portiamo da noi, ovvio.- rispose Allwood - Ormai Vaněk sa che sei dalla nostra parte...-
- Scusa, quando te l'avrei detto questo?-
- Non lo hai fatto, è lui ad averlo presunto. In ogni caso, ormai non puoi tirartene fuori.- chiarì lui - Quindi devo insegnarti quello che posso. La prossima volta che Vaněk userà il Cerchio Magico, dubito che sarà un test.-
Si guardò alle spalle, tirando fuori il cellulare, e riattivò l'app per il traffico che aveva usato anche l'ultima volta.
- McGrath, c'è una macchina dietro di noi. Seminala.-
Il maggiordomo annuì e cambiò marcia. Con un sussulto, l'auto accelerò; appena arrivarono a un incrocio sull'undicesima fece una brusca sterzata che li centrifugò come se fossero su un ottovolante troppo veloce, in uno stridio di gomme sull'asfalto. Qualcuno suonò un clacson, e si vide un lampo di luce.
- Una fotocamera del traffico.- disse McGrath.
- Sì, pagherò la multa... ora corri!- replicò Allwood - Al Lincoln Tunnel, sbrigati!-
McGrath deviò verso la nona, schiacciando l'acceleratore. Orlaith guardò fuori dal lunotto, e vide una macchina scura che sterzava bruscamente, inseguendoli.
- Un inseguimento in auto?- esclamò, incredula - Gli stregoni si inseguono in macchina?-
- Le scope sono obsolete... McGrath, vai sulla trentasettesima, ci sono dei lavori più avanti!-
- C'è Vaněk là dentro?- chiese Orlaith - Possiamo buttarlo fuori strada?-
- Siamo su una Hispano-Suiza del trentacinque, quella dietro di noi è una Aston Martin Vanquish Volante del duemilatredici!- rispose con una risata amara Allwood - Ci schiaccerà come una lattina! McGrath, prendi la nona, poi torna sull'undicesima!-
- Ma c'è Vaněk in quell'auto?-
- No, non c'è Vaněk, alla guida!- sbottò spazientito Allwood - Avrà mandato un qualche altro Homunculus, ne ha a tonnellate...-
- Signore, quell'auto può andare a quasi trecento chilometri orari.- osservò McGrath - So che ha fatto modificare il motore, ma...-
- A tavoletta.- disse in tono perentorio - Resisti più che puoi, se arriviamo all'incrocio col Lincoln Tunnel siamo a posto... Orlaith, tu devi suonare di nuovo, se li rallenti sarà più facile dopo.-
Orlaith lo guardò con tanto d'occhi.
- Cosa?- esclamò - Adesso?-
- Sì, adesso... so che è difficile, ma ho finito i Cerchi Magici che avevo preparato, e non posso disegnare abbastanza bene in queste... condizioni!- sbuffò, mentre McGrath faceva un'altra brusca sterzata, finendole quasi addosso.
- E io potrei suonare, secondo te?- chiese, allibita.
- Orlaith, non parlo della macchina, sono esausto! Sei l'unica che...-
- Non posso suonare... con la macchina... che sbanda!- protestò, mentre McGrath zigzagava tra le altre auto. Alcune lanciarono dei richiami indignati col clacson.
- Le mie scuse!- disse McGrath, sterzando di nuovo.
All'altezza con la quarantaduesima tornarono di nuovo sulla nona. Avevano aggirato un cantiere che rallentava il traffico più a nord, e ora la strada era decisamente più sgombra. Erano vicinissimi all'incrocio con la quarantanovesima, che li avrebbe condotti nei pressi dell'ingresso del Lincoln Tunnel.
Ciò, tuttavia, giocò a loro sfavore.
- Signore, l'auto sta accelerando.- annunciò McGrath, sbirciando dallo specchietto - Non posso più distanziarla. Dobbiamo farlo ora.-
- Tieni l'auto più stabile possibile!- ordinò Allwood - Orlaith...-
- SUONARE IN AUTO È IMPOSSIBILE!- sbottò lei, furiosa.
- Non ti sto chiedendo di suonare, devi allacciare la cintura!- esclamò lui, afferrando il gancio dietro la sua spalla e tirando.
La legò al sedile e fece lo stesso per sé. Un attimo dopo McGrath inchiodò.
Ci fu un terribile stridio di freni, e per un secondo Orlaith fu certa che la Aston Martin li avrebbe speronati. Tuttavia, non era esattamente dietro di loro, e gli sfrecciò affianco a gran velocità.
Il guidatore sterzò bruscamente, facendo un testacoda e mandando fuori strada un taxi che passava in quel momento lì accanto, finendo contro un idrante.
Un attimo dopo l'asfalto sotto la Aston rivelò un nuovo Cerchio Magico, e una foschia scintillante avvolse l'auto. Appena la ebbe ricoperta del tutto si dissolse, portando la Aston Martin con sé.
- Bene...- ansimò Allwood, ora sudaticcio - Andiamo... andiamo via, forza.-
Orlaith fissò il punto in cui era scomparsa l'auto che li inseguiva, poi si voltò verso Allwood, che le apparve più provato che mai. La ferita al fianco si era riaperta, infatti ci premeva di nuovo contro la mano. Lo vide anche stringere gli occhi e i denti per un secondo, e si afferrò l'avambraccio sinistro con la mano libera, come se gli facesse un male tremendo.
- Stai bene?-
- No...- grugnì tra i denti - Sì...- esalò poi, quando il dolore parve essere passato - Te l'ho detto... la magia ha delle... conseguenze...- ansimò.
Si accasciò contro il sedile, sfinito.
- Signore, vuole che la porti in ospedale?-
- E cosa gli diciamo? Che mi sono ferito in un duello di magia ed ho esaurito le forze attivando una trappola magica che avevo piazzato in una strada pubblica questo pomeriggio?- scosse la testa - Orlaith, sotto il sedile davanti a te c'è un piccolo kit di pronto soccorso... potresti...?-
Lei esitò un attimo, poi si allungò per prendere quanto richiesto, sempre più sconvolta.

Oggi sono riuscito a postare in tempo. Un ringraziamento va a John Spangler, Old Fashioned, Fan of The Doora, _Alexei_, Kira16, Fiore di Girasole, Sahara_2 e Queen FalseHeart, che mi stanno seguendo. A presto!

   
 
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