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Autore: terryoscar    14/08/2018    5 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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La follia del Generale
 
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“Andrè guarda che disastro abbiamo combinato! …. La scrivania di mioPadre, è tutta macchiata di inchiostro ….. dobbiamo pulire nel miglior modo possibile, non voglio che ci scoprano!”
“Oscar, cerchiamo di raccogliere l’inchiostro con i nostri fazzoletti e poi ….”
“Andrè, ma poi non possiamo mica portarli in lavanderia!”
“Certo che no, li buttiamo …”
“Dove?”
“Che ne so Oscar, da qualche parte, magari nel giardino, ma no che cosa dico, sono impazzito per caso? La furia di tuo Padre ci raggiungerebbe se li scoprisse ah ahah!”
“Ridi ridi pure Andrè, intanto abbiamo combinato un bel pasticcio! … Su dai … hai raccolto con il tuo, adesso ci passo il mio e speriamo che venga pulito….ti immagini mio Padre? Potrebbe farcela pagare cara…..”
“Senti Oscar, non possiamo gettarli nella spazzatura, qui ci sono le nostre iniziali, li … butteremo via, magari fuori dal cancello ihihih!”
“Sembra che tu ti stia divertendo un mondo, Andrè!”
“Be un po’ si lo ammetto, mi sembra di essere tornati bambini, quando facevamo marachelle a non finire, e adesso guarda qua … ne abbiamo fatto un’altra, anzi no, due!”
“Due?”
“Devo rammentarvi, madame Grandièr, che siete appena stata mia su questa scrivania, che oltre tutto è di Vostro Padre, e che se lui lo scoprisse ci ucciderebbe?! Ah ah!”
“Di la verità Andrè, lo hai voluto fare di proposito?”
“Ma cosa dici, sei impazzita o cosa?! ….”
Andrè mi si avvicina e abbracciandomi mi dice: “Io ti desideravo come un folle, e non ho capito più nulla, e se non ho capito male … la cosa non Vi è dispiaciuta affatto madame Grandièr, o sbaglio?”
“No, non sbagliate affatto, monsieur Grandièr! È stato bellissimo……Andrè…..io….ti amo…da impazzire!”
 
Ci perdiamo in un lungo e appassionato bacio, ci abbracciamo e ci accarezziamo, dimenticandoci di avere le mani tinte di inchiostro.
 
 
“Andrè!… Guarda qua cosa abbiamo combinato?!!! Anche le nostre camice adesso! …”
“Cosa facciamo, per cancellare qualsiasi traccia di quello che abbiamo fatto qui dentro, buttiamo anche queste? Ah ah ah!”
“Oh …. Andrè … ah ah ah!”
 
 
 
“Oscar dobbiamo uscire di qui, aspetta che apro …. Ecco fatto ho girato la chiave, fammi guardare ….. non c’è nessuno, possiamo uscire, su dai … dammi la mano e andiamo!”
 
Percorriamo il lungo corridoio in tutta fretta, fino ad arrivare verso l’uscita, percorriamo il giardino fino ad arrivare al cancello, siamo fuori dalla tenuta, sulla via di accesso.
“Su Oscar, da qua … ora li getto … ecco fatto!”
“Andrè … ma …”
“Oscar non ho fatto in tempo che il vento li ha portati via ah ah ah!”
“Andrè ..”
“Cosa c’è Oscar?”
“Ho l’impressione che tu sia tornato bambino, mi sembra quasi che tu sia un ragazzino che si sta divertendo un mondo, dopo aver fatto chissà quale gioco divertente …”
“E’ così infatti, ho fatto il gioco più divertente e intrigante che potessi fare, e per di più con il mio meraviglioso diavoletto biondo!”
 
Andrè mi afferra per le braccia e mi bacia ancora e ancora, un bacio appassionato che sembra non avere fine, mi chiedo dove riusciamo a trovare tutto questo fiato! Veniamo disturbati dal rumore di una carrozza, è quella della nostra famiglia che percorre il viale di uscita dal giardino.
 
Fuori dal finestrino vedo due delle mie sorelle, che appena ci vedono ci dicono canzonandoci: “Ullalà! Ehi Voi due trovatevi un posto più appartato, non vorremmo che la furia di nostro Padre arrivasse fin fuori dal cancello ah ah ah!”
“Joséphine, Silva dove andate?”
“Dalla modista, le altre sorelle sono già là, dobbiamo raggiungerle, vuoi venire anche tu?”
“Io? E che ci farei lì, io? Vi assicuro che non ho bisogno di nulla!”
“Come immaginavamo, per questo che non te l’abbiamo nemmeno chiesto! …..”
Vedo Silvia squadrarci da sotto sopra e ci dice: “Ma Voi due, cosa avete combinato?”
“Perché? .. Come sarebbe a dire cosa abbiamo combinato?”
“Come perché, ma non vi siete guardati allo specchio? Siete .. sporchi di inchiostro … Le vostre camice, la faccia … e guardate le mani …”
 
Vedo la mia Oscar imbarazzata, diventa rossa in viso e dice appena: “Veramente io …..”
Non riesco a terminare che vedo spuntare Joséphine dal finestrino che dice con il suo solito umorismo: “Cos’è Oscar, hai fatto un nuovo gioco erotico con tuo marito? Ah ah ah! …. Su su sorellina, non arrossire, che l’abbiamo fatto tutte, molto prima di te ah ah ah!”
Non mi lascia il tempo di ribattere, che Joséphine dice al cocchiere: “Su Andiamo! .. ah ah ah ….. buon divertimento sposini, e mi raccomando, non fatevi beccare dal Generale ah ah ah!”
 
 …… Andrè ed io ci guardiamo con disagio, mentre la carrozza si allontana!
 
 
“Oscar, prima che qualcun altro ci veda, è meglio che torniamo in camera nostra …giusto per ripulirci…..ih ih…..e poi potrei sfilarti quella camicia tutta macchiata e…..ih ih…..”
“Andrè! Sei ……sei impossibile, non pensi ad altro! Su andiamo …”
 
 
 
 
“MARGUERITE MARGUERITEEE!!!! …….”
 
La porta si spalanca …….
 
“Augustin .. cosa c’è?!!! Perché stai strillando in questo modo?”
“Etciuu …. Marguerite, ti sto chiamando da un pezzo, è mai possibile che nessuno mi abbia sentito?”
“Augustin, si suppone che tu stessi dormendo, possibile che il laudano non abbia fatto alcun effetto?”
“Marguerite, tu dimentichi che sono un soldato ed io di laudano ne ho preso così tanto che ormai non mi fa più alcun effetto!”
“E va bene Augustin! Però almeno, si può sapere perché strillavi in quel modo?”
“Marguerite, è quasi ora di cena, e tra non molto arriverà Lassonne con sua moglie, hai forse dimenticato che stasera sono nostri ospiti?”
“Certo che no Augustin, me lo ricordo benissimo, infatti stavo dando disposizioni per la cena, quando tutti ti hanno sentito strillare, allora cosa vuoi?”
“Voglio scendere per la cena, devi darmi una mano a lavarmi e vestirmi.”
“Ma tu non stai ancora bene Augustin!”
“Sto benone, sono un soldato, ed i soldati non si lasciano sopraffare da uno stupido raffreddore, e poi la febbre ormai è calata! ….. Su presto aiutami … non intendo rimanere un minuto di più in ….. questo letto.”
“Marguerite! ….”
“Si Augustin?!!”
“Devo dirti una cosa ….. bah! … Come potrei definirla?!! …. Incredibilmente scandalosa ..”
“Addirittura “incredibilmente scandalosa” Augustin?!”
“Si  si certo Marguerite … ho chiesto a quel ….. idiota di Louis, se avesse fatto anche lui uso del nostro letto con … Marianne e .. magari se .. avessero concepito qui la piccola Marguerite … e lui sai che mi ha detto?”
“Cosa ti ha detto Augustin?”
“Noooo Signor Generale .. sul Vostro letto nooo … ma sul Vostro sofà siiii!! …… CAPITO MARGUERITE? Que .. quei … due … BAAHH … COME DEFINIRLI? DISGRAZIATI? ……”
“Sccc … non gridare Augustin, non agitarti, potrebbe salirti nuovamente la febbre!”
“Come dicevo Marguerite, quei due disgraziati … lo .. lo hanno fatto sul nostro sofàààà …. HAI SENTITO MARGUERITEEE!!”
“Si si caro, ho sentito.”
“E tu non ti scomponi? Non dici nulla?”
“Cosa vuoi che ti dica Augustin?! Che le nostre figlie sono donne amate dai loro mariti? Pensa invece se fosse stato il contrario, che disastro sarebbe stato! … Oh no no, non ci voglio nemmeno pensare!”
Mio marito mi guarda severamente e continua: “Ma mi hai ascoltato Marguerite? Ti ho detto che Marianne e quel ……. Non riesco a pronunciare nemmeno il suo nome tanto che sono fuori di me, hanno concepito la mia bella Marguerite sul MIO SOFA’ … CAPITO MARGUERITE?”
“Ma cosa puoi farci Augustin, tanto ormai sono passati tredici anni da allora, e non è il caso di pensare ancora a queste cose …”
“Cosa? Ma stai parlando sul serio?”
“Certo che si Augustin, e poi hai visto che gran bellezza che sta diventando nostra nipote? Per nipoti così belli, a me non dispiacerebbe nemmeno se le nostre figlie concepissero anche …….uhm…..anche nello studio …... si, magari sulla tua adorata scrivania ah ahah!”
“COSA?!! TU .. TU ….”
“Sccc … caro non gridare, le nostre figlie, o la servitù,potrebbero sentire i nostri discorsi così poco decorosi Ah ah ah!”
“Marguerite, non dirlo nemmeno per scherzo, il mio studio, o meglio, la mia scrivania per me è sacra quanto il nostro letto! …..Chiaro Marguerite?”
“Chiarissimo Augustin …….. Augustin senti  ..”
“Si?!”
“Ricordi quando l’abbiamo fatto sulla scrivania? Eravamo appena sposati e Joséphine era già in viaggio! ….. “
“Ce .. certo che me lo ricordo …. Fu …. Cioè ….. è stato bellissimo, solo al pensiero rabbrividisco! …. Anzi sai che ti dico, appena mi sentirò meglio, voglio riprovare nuovamente quell’esperienza, come ai vecchi tempi …”
“O Santo Cielo! .. Ma cosa dici Augustin? Alla nostra età?”
“Ma quale età Marguerite, noi siamo ancora giovani ed io mi sento tanto vigoroso quando sono vicino a te Marguerite! Anzi sai che ti dico, mia adorata moglie? Che se tu avessi avuto qualche anno in meno, avremmo ritentano di avere il nostro erede!”
“COSA?!! Sei impazzito Augustin? E poi lo sai che io e te concepiamo solo femmine a non finire, quindi i tuoi sogni di gloria, comunque si sarebbero fermati con Oscar. Senti Augustin, tu ormai sei vestito, dove vuoi aspettare Lassonne, qui o di sotto?”
“No no preferisco aspettarloqui, tanto a breve arriverà.”
“Come vuoi caro, io intanto vado in sala da pranzo per vedere se è tutto pronto. A dopo Augustin!”
“A dopo Marguerite!”
 
Vedo la mia Marguerite lasciare la mia stanza, mormoro: “La mia idea, mia cara, tu la trovi assurda, però non è così, se solo tu avessi avuto qualche anno in meno, avrei tentato nuovamente di avere un erede da te, invece di stare qui a domandarmi se Oscar e Andrè saranno veramente capaci di darmelo ….… ma vedremo cosa accadrà!”
 
 
“Oscar ti sono rimaste le macchie di inchiostro sulle mani …”
“Anche le tue mani Andrè … accidenti!”
 
Vedo Oscar andare verso il catino e lavarsi nuovamente le mani.
 
“Oscar ma … tra un po’ le consumerai, le mani ah ah!”
“Scherza pure Andrè, intanto l’abbiamo fatta grossa, spero solo che a nessuno venga in mente niente di ….. Oh lascia stare Andrè, forse a nessuno verrebbe in mente che tu ed io l’abbiamo fatto sulla scrivania, ma non a Joséphine, tanto lei già ha immaginato e vedrai che mi tormenterà.”
“Ah ah ah … E tu lasciala immaginare ah ah ah!”
“ANDREEE’!!! sei impossibile! Ih ih….”
Guardo la mia Oscar, quanto è bella quando sorride! La bacio ancora….adoro le sue labbra…..
 
 
 
“Nanny, è tutto pronto per stasera?”
“Si si Joséphine!”
“Ehi! Si può sapere cosa ti prende? Perché sei di cattivo umore?”
“Oh Joséphine sapessi …. Sono andata nello studio di tuo Padre, e ho trovato un grosso, grosso guaio!”
“Non ti capisco Nanny, quale grosso guaio?”
“Qualcuno ha fatto rovesciare dell’inchiostro sulla scrivania, e adesso è rimasta una grossa macchia! … Oh cielo quando lo saprà tuo Padre … Non voglio nemmeno pensare, quella scrivania è appartenuta a suo nonno, e lui l’ha sempre considerata preziosa!”
 
Penso tra me: E bravi i nostri sposini, e così vi siete divertiti sulla scrivania di nostro Padre ?!
 
“Ah ah ah ah”
“Beh bambina, che ti prende? Cosa c’è di tanto divertente nel sentire ancora tuo Padre sbraitare?”
“Ah ah ah … nonna … ah ah ah .. scusami ma … dov’è Oscar?”
“In camera sua credo ... ma che c’è?”
“Niente niente Nanny ah ah ah! Vado da mia sorella ah ah ah!”
Vedo Joséphineallontanarsie mormoro: “Ma che le sarà preso, adesso ride perché si è macchiata la scrivania del Generale? … Oh, quando lo verrà a sapere …. Quando lo verrà a sapere ……. che il cielo ci aiuti!”
 
 
“Oscar, posso entrare?”
“Si Joséphine entra pure!”
“Sei sola sorellina?”
“No, Andrè è nella stanza da bagno, cosa ti succede, perché quell’aria tanto furtiva?”
“Vedi Oscar …. Abbiamo qualche minuto per parlare … da sole?”
“Ssi .. Andrè sta facendo il bagno, dimmi pure …”
Joséphine mi prende per mano e mi porta lontano dalla porta del bagno e bisbiglia: “Ascoltami Oscar … Voi …... cioè tu e Andrè, l’avete fatto nello studio di nostro Padre, non è vero?”
“Ma .. ma .. Joséphine!”
“Su dai non essere timida e confessa, lo avete fatto o no, o meglio lo avete fatto sulla sua scrivania?”
“ ………”
“Su dai non ti chiudere nel mutismo, tanto io già lo so, visto che la nonna di Andrè si è lamentata poco fa con me, che qualcuno ha fatto rovesciare l’inchiostro sulla scrivania di nostro Padre. Ed è inutile che tu lo neghi, tanto stamattina tu e Andrè eravate tutti sporchi di inchiostro, e poi vi ho visti camminare per il corridoio che porta dritto dritto nello studio del Generale! ….. E allora? Lo avete fatto lì? E magari sulla sua preziosissima scrivania?”
“Ecco io …. Ma … veramente … ma insomma Joséphine … tu non fai che …”
“Ma dai Oscar, smettila! Sappi che prima di te l’ho fatto anch’io, e ti dirò di più ….. è stato bellissimo …... ah se è stato bellissimo!”
“Allora?”
La mia confessione è un sussurro appena udibile: “E va bene … tanto….tanto lo hai capito, è    è….inutile …… negarlo, ecco…. Inomma….si … l’abbiamo fatto ehm….nello studio di nostro Padre, sulla sua scrivania! Però sccc….. sta zitta, e non farne parola con nessuno!”
“Non sono mica matta! E poi sai che urla che lancerebbe nostro Padre ah ah ah!”
“Joséphine ti prego non farti sentire da Andrè, mi metteresti a disagio.”
“Tranquilla Oscar, non sono mica matta, e poi agli uomini certe cose non vanno dette, altrimenti perderemmo il nostro divertimento ah ah ah! … A dopo Oscar!”
“A dopo Joséphine …”
“Ah Oscar, a proposito, vedi che sulla scrivania del nostro antenato, oltre a noi due, lo hanno fatto anche Marianne e Antoinette … e chissà magari anche il Generale con nostra madre ah ah ah ah!”
 
Joséphine mi lascia interdetta e lascia la mia stanza.
Sento Andrè che dalla stanza da bagno mi chiama: “Oscar posso uscire? Ho sentito delle voci?!”
“Si Andrè, esci pure!”
 
Vedo mio marito uscire dalla stanza da bagno, con l’asciugamano intorno ai fianchi, quanto è bello il mio Andrè….mio…..,mi dice: “Ho sentito prima la voce di tua sorella, è stata qui?”
“Sssi .. è andata via poco fa …”
“Cosa c’è Oscar, cos’è quell’aria strana, è successo qualcosa?”
“Io … vado a vestirmi Andrè, tra un po’ dobbiamo scendere per la cena …... e avremo come ospiti il dottor Lassonne e sua moglie, io vado …”
“Ehi Oscar, ma ti senti bene?”
“Benissimo Andrè, faccio in un attimo!”
 
Vedo Oscar allontanarsi ed entrare nella stanza da bagno: sicuramente Joséphine le avrà detto qualcosa che l’avrà turbata … mah!”
 
 
 
 
“Augustin posso entrare?”
“Avanti Lassonne, entra pure.”
“Come ti senti Augustin?”
“La febbre è scesa, Lassonne mi sento appena debole, ma tutto sommato sto bene ….”
“Bene mi fa piacere, ma devo visitarti comunque, su sdraiati e vediamo …”
 
 
 
 
“Allora Lassonne, cosa mi dici?”
“Hai una tempra da soldato, sei davvero un osso duro ah ah!”
“Senti Lassonne, e quell’intruglio che mi hai prescritto, devo ancora prenderlo?”
“Si, per altri tre giorni.”
“Oh Lassonne … ma la febbre non mi è più salita, perché?”
“Fa parte della cura Augustin, e poi non può che farti bene! Su dai … non protestare e ringrazia il cielo che hai preso soltanto un raffreddamento, nulla più. Pensa che potevi prendere una bronchite o peggio ancora una polmonite là dentro, spero che adesso la lezione, tu l’abbia imparata, vero amico mio?”
“Si si certo …. Però Lassonne, perché non vai nella camera di mia figlia Oscar e le fai qualche domanda circa la sua vita intima?”
“Oh no no … ancora con questa storia Augustin?!!! Te l’ho già detto, è ancora presto per allarmarsi, i nipoti prima o poi arriveranno, tranquillo …”
“Si si però … per favore va da loro e chiarisci ……. chiedi cosa gli sta succedendo, magari …... che ne so … fanno qualche manovra sbagliata o ……”
“Ma ti rendi conto di ciò che dici Augustin? … Tu mi stai parlando di “Manovra sbagliata?” … Augustin ti prego!!”
“Te lo chiedo come un favore personale, ti prego va da loro ….”
Lassonne si alza dalla sedia e mi dice: “E va bene Augustin … non so cosa gli dirò, ma ci andrò, ma tu tranquillizzati che tutto andrà nel verso giusto, vedrai! …. A dopo Augustin.”
“Lassonne …”
“Si?”
“Ti aspetto, voglio sapere …”
“Si si Augustin …….” il mio amico è davvero ossessionato….santo cielo!
 
 
 
 
 
 
“Dottor Lassonne, come mai qui?”
“Siete sola madamig .. madame? Sapete, devo ancora abituarmi all’idea che siete una donna sposata ….”
“No, con me c’è Andrè.”
“Posso entrare?”
“Ma si si … certo prego entrare, scusatemi dottore!”
 
Mi accomodo su una poltroncina, in compagnia di Oscar e Andrè, siamo seduti di fronte, ci guardiamo e infine lei mi dice: “Dottore avete qualcosa da dirmi o sbaglio ….”
“Uff …. Vedete madame io …... non so da dove cominciare, vedete vostro Padre…... è preoccupato perché Voi madame, non siete ancora in attesa di un figlio, ed io come medico mi sono sentito in dovere di rassicurarlo, perché spesso i bambini non arrivano subito, però madame ….. e tu Andrè, soltanto Voi potete dirmi se …...li cercate oppure li evitate e ….se insomma va tutto bene … e se magari avete bisogno di un consiglio o di un consulto medico, io sono qui a vostra disposizione.”
 
Sono un po’ imbarazzato, non mi piace questa conversazione, conosco la figlia del mio amico da sempre, ed ho sempre pensato che fosse una follia allevarla come se fosse un maschio. Si merita di essere lasciata tranquilla. Poi ultimamente il suo sguardo si è addolcito, soprattutto quando guarda Andrè, e indossa qualche camicia vagamente femminile, al posto delle solite bianche di taglio maschile.
 
“Vedete madame, io sono qui per aiutarvi e ….. madame …. Scusate le domande, ma non intendo di certo visitarvi, ma almeno ditemi, i Vostri sanguinamenti mensili, sempre regolari?Mangiate a sufficienza? Siete sempre tanto magra! Siete stanca? Tranquilla?”.
 
Madame Oscar risponde con un cenno del capo a tutte le mie domande, solo all’ultima ribatte decisa: “Tranquilla? Io tranquilla? Con mio Padre che ci assilla? Ma lo sapete cosa fa? Va a controllare in lavanderia le mie pezze!!! Quindi chiedetelo a lui se le mie perdite sono regolari! ….. Ma dottore, io sinceramente non Vi capisco, cosa Vi salta in mente di domandarci una cosa simile, forse mio Padre Vi ha contagiato con la sua follia?
“No no Vi prego Madame, non Vi offendete, e soprattutto non arrivate a delle conclusioni affrettate, vedete io …”
“Invece ho inteso benissimo dottore, qui tutti a palazzo hanno scambiato me e Andrè per … per … la giumenta e lo stallone che devono procreare assolutamente. Adesso basta! Non ne posso davvero più! Già una volta ho detto a mio Padre, che se proprio ci tiene, di farselo da solo un erede!”
“Sccc.. madame, Vi prego non fatevi sentire da Vostro Padre! Che di follie ne dice in grande quantità ….”
“Ah! Su questo non ho alcun dubbio dottore!”
“Madame Oscar, concordo senz’altro con Voi, pensate che mi ha detto che se solo Vostra madre fosse più giovane, avrebbe lui stesso provveduto alla faccenda!”
“COSA?!!! Noo non può essere, ma poi lui con mia madre procrea solo femmine, come potrebbe sperare di veder realizzarsi il suo …. stupidissimo sogno?  ……. Andrè, mio Padre è davvero impazzito, forse dovremmo fargli fare una visitina da nonno Jarjayes, magari lui saprà come metterlo in riga, ne sono sicura ah ah!”
“Ascoltatemi madame, si, il vostro unico problema è proprio il generale. Scusatemi, cercherò di farlo ragionare....meglio: gli dirò che se vuole i suoi nipoti DEVE lasciarvi in pace! Però mi raccomando, niente attività troppo stancante e, beh.. quando sarà, niente cavalcate e basta allenamenti estenuanti! Insomma credo che Voi mi abbiate inteso, non è vero Madame?”
Andrè mi prende la mano, mi sorridere, e risponde: “Dottore, io e mia moglie non abbiamo bisogno di alcun consiglio, sapete, ce la caviamo benissimo, fin troppo …. Tranquillizzate il Generale e ditegli che se malauguratamente non dovessero arrivare i bambini, poco ci importa, anzi noi nemmeno ci pensiamo! … L’unica cosa che importa è che io amo mia moglie e lei ama me, questa è l’unica certezza che possiamo dare al Generale.”
“Ho inteso perfettamente Andrè, non è il caso di aggiungere altro. Bene, scusate la mia sfacciataggine, ma Vostro Padre me l’ha chiesto a titolo di amicizia …...e poi è talmente agitato che ho dovuto accontentarlo, per qualsiasi problema, domanda o necessità, sono a vostra completa disposizione!Non fatevi problemi. ”
“Grazie dottor Lassonne, ma mia moglie ed io, non credo che avremo alcun bisogno al riguardo!”
“Capisco … e Vi chiedo ancora scusa per la mia intromissione.Avete ragione a stare tranquilli, siete due giovani in ottima salute, la natura farà il suo corso. Bene Andrè, io vado di sotto, raggiungo mia moglie.”
“Tra un po’ vi raggiungeremo anche noi per la cena dottore …”
Vedo Oscar infervorata, segue con lo sguardo il dottore e conclude: “Dottore, dite pure a mio Padre da parte mia, che potrebbe anche lui trovarsi una favorita e farselo, come del resto fanno tutti a corte ah ah!..”
“Madame io non ….”
“Ah ancora una cosa Lassonne, ditegli che un’altra idiozia da parte sua e lo sfido nuovamente a duello!”
“Si si madame, ora vado …”
Lascio la stanza, Oscar era davvero imbarazzata. È sempre stata brava a dissimulare le sue emozioni, però questa volta si è un po’ tradita, contorceva le mani e muoveva le gambe di continuo. Povera ragazza! Se suo Padre la lasciasse tranquilla sarebbe tutto più semplice!
 
 
Appena Lassonne lascia la nostra camera dico ad Andrè: “Mio Padre non si smentisce mai, non è possibile, domani cos’altro si inventerà?!”
Andrè mi stringe forte a se e sfiorando appena le mie labbra mi dice: “E’ meglio non pensarci amore, a me interessi tu soltanto e nessun altro!”. Oscar è rimasta un po’ scossa dalla conversazione, la sento piano piano sciogliersi tra le mie braccia, la accarezzo piano, per rassicurarla. È una donna forte e decisa, ma su certi argomenti decisamente non riesce a lasciarsi andare.
 
 
 
“Allora Lassonne, hai parlato con loro? Cosa hanno detto? Funzionano perfettamente? Le manovre sono quelle giuste? E ….”
“Augustin Augustin, fermati, basta, non continuare più, lasciami dire!”
“E’ quello che sto aspettando Lassonne, su su dai, sbrigati!”
“Se non ti fermi non posso dirti nulla!”
“Ma allora muoviti e non farmi aspettare ancora, su forza, dai muoviti …”
“Finito Augustin? Posso?”
“MUOVITI LASSONNE!!!”
“CALMATI AUGUSTINN!”
“ …………”
“Oh finalmente! Dunque Augustin, i ragazzi si amano …..”
“Questo lo so Lassonne, e non è certo affar mio, quello che voglio sapere, è che genere di manovre fanno quando …”
“Augustin ricominci?”
“No no parla, allora?”
“Dunque come dicevo, i ragazzi si amano e adesso non resta che aspettare che Oscar rimanga incinta. Capito adesso amico mio?”
“Quindi, tu mi stai dicendo che quei due vanno tranquillamente e … cioè non fanno nulla per evitare una gravidanza?”
“Si è così Augustin, non resta che aspettare!”
“Nooo … nooo…. Ma ti rendi conto che …... che … Lassonne allora a ragion veduta devo preoccuparmi che non mi daranno nessun erede … noo!”
“Augustin, stai davvero esagerando, devo nuovamente ricordarti di Marianne?”
“Lassonne, io non posso permettere che Oscar mi dia un erede tra dieci anni, ma ci pensi? Io magari rischio di non avere il mio erede e …”
“Senti Augustin, lascia in pace i ragazzi. Hanno solo bisogno di essere tranquilli. Vuoi mettertelo in testa che il loro unico problema sei tu?”
“NOOOO! Ancora!!!”
“Amico mio, se li lasci tranquilli, senza controllarli a vista, senza assillarli, avrai il tuo primo nipote molto più in fretta! Sta a te decidere!”
“Ma Lassonne …. È mai possibile che per tutti il colpevole sia esclusivamente io?”
“Si, certo che si Augustin! ……. Sai che mi ha detto tua figlia poco fa?”
 
“Cosa ti ha detto quell’ingrata?”
“Ancora una parola Augustin e ti sfida a duello …”
“Noooo, basta!!!”
“Calmati Augustin .. calmati! …… Vedi Augustin, per poco tua figlia non mi passava da parte a parte con la spada, tanto si era adirata … certo che tra te e lei … puff …. Che fatica fare da intermediario, siete identici, subito tirate le conclusioni! Comunque lasciala stare in pace! E non chiedermi mai più di farle certe domande, non solo perché non è il caso, ma anche perchè c’è davvero il rischio di essere passato da parte a parte con la lama, se non da te da tua figlia. Povero me!”
“Ma quale povero te, piuttosto di povero Augustin, che sta navigando in un mare di problemi!”
 

“Basta Augustin, ma quali problemi?!! Stai diventando ossessivo …”
“Ossessivo dici? Tu .. tu non hai questo genere di problemi, visto che possiede un reggimento di figli e nipoti maschi, invece io, posseggo e sono circondato da un intero esercito di femmine …. Maledizione!!.... Senti Lassonne, tu credi che Marguerite non sia più in grado di generare?”
“Cosa? Ma Augustin ti è salita la febbre? Stai delirando!”
“Non delirio affatto Lassonne, so benissimo che mia moglie non è più in grado di concepire, però amico mio, non c’è un modo di rendere fattibile il mio proposito, sai la scienza in questi casi ….”
“Nooo, tu ormai sragioni, non sai cosa dici Augustin! … Però un modo ci sarebbe per tentare nuovamente ..”
“Si? Davvero? Su avanti parla Lassonne, c’è forse un metodo, per renderlo possibile?”
“Si.”
“Quale Lassonne, dimmi che io eseguirò alla lettera tutte le tue istruzioni.”
“Mi fai paura Augustin, però te lo dirò, dunque, sostituisci la tua Marguerite con una donna più gio …..”
“COSAA?!!! Ma dico?! Sei matto o cosa?”
“Adesso vedi che il matto sarei io?”
“Certo che si, propormi una cosa simile, vuol dir sfiorare la follia! … Io dovrei ripudiare mia moglie per … Lassonne, non ho alcun dubbio, sei uscito di senno!”
“Ah ah ah … Amico mio, mi fa piacere che tu non ti sia ammattito del tutto ah ah ah!”
“Cosa, tu mi dici delle assurdità ed io sarei il matto? … Nooo Lassonne, io stento a crederci!”
“Ah ahah .. Augustin ah ahah! …”
“Non c’è dubbio, non fai che ridere, Lassonne sei davvero impazzito, povero amico mio!”
 
 
Sento bussare alla porta, è la cameriera.
 
“Signore la cena è servita!”
“Adesso arriviamo! …”
Guardo il mio amico e gli dico: “Lassonne, vedi di non scherzare su una faccenda tanto seria, io voglio il mio piccolo François Augustin Reinyer de Jarjayes, e non voglio sentire ragioni, mi sono spiegato Lassonne? …. Ed è meglio andare, prima che mi rivolga ad un altro dottore, visto che tu ormai non mi ispiri più fiducia, non fai che ridere, mi sembri impazzito!”
“Augustin ah ah ah … Oh mio Dio ah ah ah … tu un altro figlio con Marguerite ah ah ah!” 
“Si si, perché lo trovi così assurdo? Beh io invece no …. Magari se si potesse davvero! ….. Dannazione!”
 
 
Sono passati quattro giorni dal giorno del matrimonio, tutto è apparentemente tranquillo, mio Padre, anche se di tanto in tanto in tanto ci lancia qualche occhiata interrogativa, non dice nulla. Joséphine dice che è tutto merito del fantasma di nonno Jarjayes, credo che abbia ragione ….. Forse …..
 
 
 
“Marguerite, su dai vieni!”
“Ma Augustin, cosa ti salta in mente, tu veramente vuoi andare nello studio?”
“Si mia signora, ti ricordi? Te l’ho detto qualche giorno fa: appena starò bene voglio farlo con te nel mio studio e sulla mia scrivania, come quando eravamo gio …. Ehmm… ragazzi … su dammi la mano e vieni!”
“Augustin, e se ci scoprissero?”
“Ma dai, non è ancora l’alba, dormono ancora tutti …. Su andiamo …. Vieni .. e sbrigati, però Marguerite quanto ci vuole per convincerti, prima non eri certo così, anzi tante volte eri tu a convincere me; proprio come Joséph ….. no lei no, è troppo esagerata, è tutta mio zio! …. Su vieni muoviti, prima che si svegli l’intero reggimento!”
 
Percorriamo il corridoio in punta di piedi, fino ad arrivare dietro la porta dello studio, giro la chiave, e comincio ad avventarmi sulla mia Marguerite.
 
“Augustin … un momento …”
“Cosa c’è Marguerite?!”
“Cerca di calmarti, non ti ricordavo tanto impetuoso ….”
“Si si Marguerite, è che questi giorni di malessere, che mi hanno tenuto lontano da te ….. Marguerite, mi fai impazzire … su dai … togliti la camicia da notte!....Anzi no, voglio che la indossi, sei così bella ed eccitante con questa camicia, sarà perché non te l’ho mai vista indossare.”
“Ssii Augustin … io … non l’ho mai indossata!”
“Oh Marguerite …. Cara … quanto ti amo! ….. su vieni qui …. Ti voglio sulla scrivania …. Come un tempo ..”
“Ma ….”
“Non protestare e vieni …. E muoviti Marguerite, ma quanto tempo che stai perdendo!”
“Sei di fretta Augustin!”
“Certo che no Marguerite, te l’ho già detto, temo che l’intero esercito Jarjayes si svegli prima, ed io voglio arrivare alla conclusione! …. Senti … domani mattina però, ci alziamo almeno due ore prima, così avremo più tempo a disposizione!”
“Ma Augustin cosa dici, due ora prima?”
“Si si hai ragione cara, non andiamo per niente in camera nostra e chiudiamoci direttamente nello studio. Ti sta bene Marguerite?”
“Augustin ma che ti prende, mi ricordi di quando volevi l’erede ad ogni costo! Vedi che io non sono più in grado di darti altri figli e tu lo sai.”
“Non mettere freno alla divina provvidenza Marguerite … non si può mai sapere. Su dai, adesso basta perdere altro tempo, vieni qui!”
“Augustin ah ah ah! ….
“Mi eccita il tuo modo di ridere …… Marguerite cara!”
 
Siamo appoggiati alla scrivania, bacio la mia adorata, l’accarezzo, la stringo a me, la sollevo e la faccio sedere sul mio antichissimo tavolo, continuo ad abbracciarla quando il mio sguardo cade sul mobile antico, vedo una grossa macchia di inchiostro, allontano da me Marguerite e con tono severo dico: “Ma cosa significa questo? … Ma ….”
“Cosa ti succede Augustin, perché ti sei irrigidito, ti è forse passato tutto il tuo desiderio di avermi?”
“Non scherzare Marguerite, guarda qua ….”
“Cosa c’è?”
“La scrivania di mio nonno Augustin ……. ha una grossa macchia di inchiostro, ma cosa è accaduto? … Noo non è possibile! …... Chi è stato? … Voglio il colpevole! … Nooo Noo la mia preziosa scrivania ….CHI MAI SARA’ STATO? VOGLIO CHE ESCA FUORI IL COLPEVOLE IMMEDIATAMENTEEE!”
“Zitto Augustin, sveglierai tutta la casa!”
“Non mi importa, non mi importa Marguerite, che si sveglino pure tutti, voglio che venga fuori il colpevole!
“A no? Non ti importa? E allora come lo possiamo giustificare che siamo chiusi qui, nello studio, in camicia da notte? Avanti Augustin, spiegamelo, gli diremo che abbiamo assaporato il dolce nettare dell’amore? Qui sulla scrivania? Sai che risate, e che battutine, soprattutto da Joséphine!!”
“Si è vero hai ragione … e va bene, mi calmo, mi tranquillizzo, ma voglio che il colpevole esca fuori oggi stesso, a costo di chiederlo a mio nonno,…… si ho deciso, oggi stesso se non salterà fuori il colpevole, andrò nelle segrete e lo chiederò a nonno Augustin, e poi vediamo se non scoprirò chi è stato …… Vedremo! …..
   
 
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