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Autore: Colarose    15/08/2018    4 recensioni
Quando si perde tutto, non si fa che rimproverarsi di non aver fatto di più per non perdere quel tutto.
E Harry ha perso tutto.
Ma gli verrà data un seconda possibilità.
Un viaggio nel tempo, 27 anni indietro nel passato.
Prima che Voldemort seminasse terrore, prima della Prima Guerra Magica, prima dei Mangiamorte e prima della fondazione dell’Ordine della Fenice.
Prima di quel 31 ottobre, prima di quell’esplosione.
Prima dei Malandrini.
Una nuova responsabilità si fa carico sulle spalle di Harry: vincere la Prima Guerra, prima che ce ne sia anche una seconda.
Ma ci sarà un piccolo imprevisto.
**********
Siete pronti per la lettura?
Ma soprattutto, siete pronti per la storia del quinto Malandrino?
Genere: Comico, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon, Mary MacDonald | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Contesto generale/vago
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E  Peter?

"Ci siamo allenati duramente, con il vento e sotto la pioggia. Volete davvero che tutta questa fatica sia stata inutile? Noi dobbiamo vincere! Dimenticatevi quel detto : L'importante è partecipare, non vincere', ora è importante stracciare i Serpeverde e farli strisciare cupamente verso i loro sotterranei! Noi siamo forti! Ah, ricordatevi che la voce del telecronista, Rogert o Rogers mi pare, è solo un fastidioso ronzio. E tu Potter!" Hughes indicò Harry "prendi il Boccino o ti squarto vivo"

Harry annuì immediatamente, Tom Hughes sembrava la versione più terrificante di Baston.

Forse erano imparentati, pensò Harry. Magari... magari era lo zio.

Merlino! Questo voleva dire che la famiglia di Baston lo avrebbe perseguitato per l'eternità!

Hughes aveva cercato lui e James un giorno sì e l'altro pure, ripetendo loro tutti gli schemi di gioco, passando dall'essere incoraggiante e fiducioso a essere minaccioso.

Era strano, strano e terrificante.

Come Sirius nelle ultime settimane. Strano perchè quando si nominava la partita di Quidditch imminente ghignava senza un motivo apparente, terrificante perchè quando ghignava in quel modo, un misto di malizia, di io-so-e-voi-no, e di esaltazione, da lui potevi aspettarti di tutto.

Anche che facesse volare Piton come un razzo nel bel mezzo della partita.

"Buongiorno nobile gente Hogwartiana! Qui che parla è il bellissimo, quanto divino come il suo nome, Sirius Black! Vi salto con magnanimità  la parte in qui vi dico che partita è  e robe varie, se siete qui lo sapete già, e se non lo sapete, fatti vostri. Professoressa! Io non sono stato scortese, non ho detto niente di male! Certo, ha ragione, davvero, certo certo. Sotto consiglio" tosse "ordine di Minnie, professoressa mi lasci stare! Vi informo che siamo alla prima partita di Quidditch dell'anno! Grifondoro contro Serpemerda! No no, Serpeverde, sì sì, Serpeverde. Imparziale, Minnie, imparziale, ho capito"

Harry spalancò gli occhi sconcertato, voltandosi di scatto verso James.

I loro sguardi si incrociarono.

No no, quella non poteva essere la voce di Sirius. Era sicuramente qualcuno che gli aveva rubato l'identità.No, che non lo era, affatto.

“Questa voce non è neanche un ronzio, questa voce non esiste" disse Hughes persuasivo e solenne.

Tutti annuirono.

"E accogliamo la squadra di Grifondoro!" Urlò Sirius, spaccando i timpani di coloro che erano vicini alla cabina.

Tutti inforcarono le scope e spalancarono le porte dello spogliatoio, salutando la folla di Grifondoro che urlava.

Harry sorrise, staccando una mano dalla sua Nimbus 1500 -recentemente comprata- e agitandola in segno di saluto. 

"Tom Hughes, l'assillante e pericoloso Capitano nonchè battitore, seguito dal suo compare pel di carota Barrie Green! Poi ci sono i cacciatori Albano Robbinten, no no scusate! Volevo dire Alban Robinson, la bellissima Alyson Morris e... James Potter! Entrato ingiustamente in squadra perchè ha avuto la coincidenza che un cacciatore non ci fosse... Certo Professoressa, sto divagando. 

Ecco il portiere! Lewis Legume, no Legum! Poi c'è un altro Potter, con dubbia parentela verso Potter 2, come cercatore! E certo, c'era da aspettarselo! È il rompiboccini più boccinoso della storia. Credo avrà dei problemi, mi raccomando Harry, devi prenderli, non romperli!"

Harry gli gettò un'occhiataccia, mentre Sirius stringeva forte il  microfono per non farselo strappare dalla McGranitt.

"Ora entra la squadra delle serpi! Il Capitano Maurice Bulstronde cacciatore, che ha una faccia da ebete.

È seguito da John Rowle e Richard Scoppiettante! Ragazzi, è un camino! Lo so, Professoressa, si chiama Richard Scott, ma questo cognome è davvero troppo banale.

Ma andiamo avanti! Ci sono i battitori Rodolph Selwyn e Triston Morgan, che è una persona molto triste come dice appunto il nome. C'é il portiere Zardan Bailey e il cercatore Simon Dixon. Do' un allarme ai giocatori, Dixon  puzzerà probabilmente di veleno di Doxy, perchè a quanto pare ha cercato disinfestarsi." Sirius assunse un tono grave all'ultimo.

"E che i Capitani si stritolino le mani!" Urlò poi con tono affannoso, scappando dalla Vicepreside

Bulstronde e Hughes si strinsero le mani, cercando di fare il più male possibile all'altro.

"Bene, dopo questo potete liberare le palle! E preciso, questo non è un invito ad abbassarvi le mutande. Se proprio volete farlo, vi preghiamo io e Minnie, ok ok, solo io, evidentemente la professoressa vuole curiosare. Aaaah, professoressa il microfono è di mia proprietà! Dicevo, io e tutti, vi preghiamo di farlo in un luogo privato. Vi avviso inoltre che Grifondoro ha appena perso centocinquanta punti per merito mio"

I bolidi e il Boccino furono liberati. La pallina d'oro sfrecciò velocemente tra i due cercatori, per poi andarsene veloce come un fulmine.

Madama Boom lanciò la Pluffa, che venne immediatamente acchiappata da Alyson.

"Morris passa a Robinson, che si dirige verso le porte, dove Bailey si sta grattando velocemente il naso. Ma gli viene spedito un bolide da Morgan, alias Morgana, ma lui schiva! La passa a Potter 2, e specifico che Potter 2 è James Potter, poco importa la sua testardaggine di voler essere Potter 1.

Si ho capito Professoressa, la partita. LA PARTITA! 

Potter 2 schiva un bolide e viene marcato da due cacciatori di Serpemerda, di cui al momento non ci importano i nomi, ma Rowle viene sfortunatamente quasi colpito, sarebbe stato più fortunato se fosse stato colpito in faccia, magari si sarebbe un po' aggiustata nella sua rottura, da un Bolide lanciato da Green il Verde! Potter 2 punta verso il cerchio di sinistra, ma tira a destra! E va' a segno! Grande, 10 a 0 per Grifondoro!  Vai, così Jamie! Imparziale, io sono imparziale"

Dopo circa cinque  minuti i Serpeverde segnarono, e si trovarono 10 a 10.

"Purtroppo Legume ha lasciato passare la pluffa. Questo significa doppi allenamenti per il poverino. Ehi aspettate! Triston, in prenda alla depressione e alla rabbia dovuto al fatto che questa partita sembra troppo corretta, ha colpito con la sua mazza a Robinson! È fallo! Un fallo ignobile e merdoso come ci si aspetterebbe dai Serpemerda! Punizione!"

Alla fine fu scelto Alban Robinson per battere la punizione. Si posizionò a centrocampo e si diresse come un fulmine verso Bailey.

"Punto! 20 a 10 per i Grifonfighi! Professoressa, vorrebbe mettere in dubbio la fighaggine dei Grifondoro?"

"Casomai la stupidità, Black!" Urlò Rowle passando accanto alla cabina

"Ma come si permette! Le tolga dei punti Professoressa, su! Ma come? Lei fa favoritismi! Verso i Serpeverde! Ma lei è la Capocasa dei Grifondoro!" Esclamò indignato Sirius con voce stridula

La McGranitt sospirò esasperata, e con uno scatto degno di una cercatrice, rubò il microfono

"30 a 10 per Grifondoro, James Potter segna" disse, poi lo restituì a Sirius con titubanza

"Come non me ne sono potuto accorgere! Potter 2 ha segnato! Non si sa come, nè quando, nè dove ma poco importa! James sarà molto deluso da questo, lui vorrebbe sicuramente un intero libro sulle sue abili mosse... ma io sono il suo migliore amico, quindi pare ovvio che non lo faccio. Aspettate, Boiley o Bailey ha fatto passare un'altra pluffa, 40 a 10 per Grifondoro! Sempre James, ma eh, io non dico niente. Il Camino Scoppiettante passa  a Rowle, che la passa a Bulstronde, si dirige verso le porte... e segna! Peccato Legum, stavi andando bene, ne avevi parate due... 

comunque 40 a 20 per Grifondoro. Aspettate, Potter 1, Harry Potter, Bambino-Prodigio, il Malandrino, o come cavolo lo volete chiamare, scatta verso l'alto mentre la professoressa Minnie è tentata di uccidermi. Si ricordi che ho il diritto alla vita. 

Subito Simon-puzzo-di-veleno-di-Doxy-Dixon lo segue immediatamente. Che cosa emozionante, era pure ora di vedere questo Boccino, anche se sono passati solo dieci minuti..."

Harry non staccava gli occhi da quel luccichio dorato, Dixon era dietro di lui, che cercava di affiancarlo.

Ma il Boccino scattò di venti centimetri  verso il basso, posizionandosi sotto la sua scopa.

Harry spalancò gli occhi. Ora era in svantaggio, il Boccino era troppo vicino per una picchiata, oltre al fatto che era proprio sotto di lui.

Guardò di sfuggita Dixon, che aveva un ghigno che non gli piaceva proprio. Lo guardò con sfida, mentre un' idea gli balzava in mente.

Strinse forte le cosce intorno al manico, incrociando le gambe sotto. Si diede una spinta e si ritrovò a penzoloni nel vuoto. Si girò verso destra e con uno scatto veloce  prese il Boccino, prima che potesse anche solo allontanarsi di un millimetro. Poi rimontò sulla scopa tirandosi a fatica su, un sorriso vittorioso a illuminargli il volto. Alzò il pugno con in mano il Boccino. I Grifondoro, e perfino i Tassorosso e i Corvonero urlarono e festeggiarono

"E Harry Potter afferra il Boccino! Fortunatamente non rompendolo! Che abile mossa ragazzi, il mio amico è più pazzo di quanto credessi! Grifondoro vince con 190 a 20, vi abbiamo stracciati Serpi! Strisciate verso i sotterranei!" Urlò Sirius, non venendo neanche rimproverato dalla McGranitt che aveva per un attimo lasciato perdere il suo portamento rigido

Harry fece il giro di campo, per poi planare verso il basso.

Fu stritolato dagli abbracci della squadra, che urlavano e saltavano.

Marlene dalle tribune, saltò su dalla panca urlando felice, dopo aver recuperato tutto l'ossigeno che non aveva preso per dieci secondi consecutivi.

"Tra poco ti soffocavi!" Esclamò Mary sorridendo canzonatoria

"Colpa sua! Fa' certe cose! Non ho neanche voglia di fargli la lavata di capo" rispose Marlene indispettita, non riuscendo tuttavia a non essere felice per la vittoria

"Vai ad abbracciare il tuo amore, su!" La incoraggiò Alice. Marlene arrossì

"Non è il mio amore!"

"Vorresti dirmi che non ti piace?" Domandò Lily alzando un sopracciglio. Marlene le guardò tutte e tre

"Ok, si, mi piace." Ammise velocemente, per poi scappare verso il campo da Quidditch, seguita dalle risate delle amiche.

Marlene riuscì miracolosamente ad acchiappare Harry in mezzo a tutta quella folla, abbracciandolo forte.

“Abbiamo vinto!" Urlò euforica, saltellando.

Harry rise e la strinse a sè "Avevi forse dei dubbi?" Chiese ghignando

Marlene fece finta di pensarci su, per poi sorridere furbescamente "Mmh, forse"

Harry si staccò dall'abbraccio "Bugiarda" l'accusò fintamente offeso.

Marlene fece per rispondere, ma Harry fu letteralmente trascinato dalla squadra, venendo prese in braccio e fatto saltare in aria insieme a James.

Marlene scosse la testa divertita, osservando la faccia esasperata di Harry, completamente l'opposto di quella esaltata di James.

Tutta quella gloria sembrava proprio piacergli


 

                               * 


Nella Sala Comune di Grifondoro si faceva baldoria. Tutti quanti a festeggiare, insieme alla squadra.

Peter andò fuori il ritratto, verso le cucine. I dolci erano finiti, doveva prenderne altri.

Era proprio felice della vittoria. La sua parte preferita era la festa, dove poteva ingozzarsi senza riserve.

James aveva il sorriso perenne sulle labbra, a lui piaceva molto quell'attenzione.

Harry invece sembrava di un parere diverso: imbarazzato subiva tutti i complimenti che gli facevano, e per due volte aveva cercato di scappare verso il dormitorio.

Ma se lo meritavano dopotutto, erano due fenomeni. La loro popolarità era solo aumentata in questo modo.

Peter a volte si chiedeva perchè facesse parte dei Malandrini. Lui non si sentiva neanche un vero Malandrino.

Perchè i Malandrini erano geniali, furbi, belli, divertenti, abili e coraggiosi.

C'era Sirius, che aveva tutto un proprio fascino regale. Un'eleganza naturale e dei tratti raffinati. Con coraggio si era opposto a quella famiglia malvagia dei Black, tornando in quella che lui considerava una prigione solo per suo fratello. Aveva sempre la battuta pronta e riusciva ad aver ottimi voti senza aprire un libro.

Poi James, carismatico e divertente. Emanava una gioia che sembrava contagiare tutti, sempre ottimista e fiducioso. Un vero amico,pronto ad aiutarti in tutto e per tutto. Con un ammiccamento faceva arrossire le ragazzine del loro anno, e le ragazze degli anni più grandi dicevano che sarebbe stato proprio un bel ragazzo, così come Sirius.

Harry invece era maturo, intelligente e un prodigio. Sapeva tanti incantesimi che non avevano studiato, era geniale  e insieme a James era un fenomeno a Quidditch. Emanava un'aria di mistero, ed era sempre per il giusto. Un leader nato, quando non c'era James, c'era lui. Era sicuramente una persona forte, perchè Peter sapeva che aveva sofferto tanto.

Remus, era silenzioso e gentile. Era cortese ed era un ottimo studente. Era particolare lui, perchè sembrava tanto innocente ma poi poteva uscirsene con i piani più astuti e geniali. Era un Lupo Mannaro, ma nonostante questo riusciva a vivere, affrontando tutte le Lune Piene con coraggio. Non era affatto un ragazzo da buttare, e Peter era sicuro che qualche ragazzina, delle più serie e timide, lo aveva adocchiato con interesse. Quelle cicatrici gli davano anche un'aria da uomo vissuto. Anche se al momento, uomo non era ancora.

E Peter? Peter era quel ragazzino cicciottello e buffo, una frana in tutto. Quello che se ne stava dietro agli altri, una specie di ombra, che ammirava gli amici e applaudiva per ogni piccola cosa che facevano James e Sirius

L'umore di Peter si guastò decisamente, mentre usciva dalle Cucine per andare alla Sala Comune di Grifondoro.

"Ehi Peter!" Si sentì chiamare, alzò lo sguardo e guardò Harry dirigersi verso di lui correndo. Sorride forzatamente

"Che ci fai qui?" Chiese

Harry fece spallucce

"È finito il succo di zucca, ne ho approfittato per prenderlo, sono riuscito a scappare" rispose "aspettami qui!"

Harry corse nelle cucine e pochi minuti dopo ne uscì con tre bottiglie.

Si incamminarono

"Quanto pesano quei dolci?" Chiese Harry, guardando preoccupato tutte quelle caramelle

"Non importa quanto pesano, ma quanto sono buone" borbottò Peter

Si sentì scandagliato da parte a parte.

"Che ti prende?" Gli chiese Harry. Peter si voltò si scatto, con gli occhi spalancati

"Niente!" Squittì in fretta 

Harry alzò gli occhi al cielo "Non sei mai stato bravo a mentire, Peter"

"Ah, è che mi sento così idiota!" Sbottò Peter cupamente.

"Perchè?" Harry lo guardò curiosamente. Sapeva che tra poco avrebbe dovuto consolarlo, e sperava solo di farlo bene. Consolare un probabile traditore... no Peter, Peter, il suo amico.

"Insomma, Harry, io che ci faccio tra voi?!" Domandò Peter esasperato, fermandosi in mezzo al corridoio. Ma poi si accorse che forse era meglio non dire niente. Dirlo avrebbe reso tutto più reale.

Il corvino lo guardò confuso 

"Non fa niente, a volte mi faccio prendere da questi pensieri stupidi!" Esclamò Peter, facendo un sorriso forzato e fintamente divertito

"Lo sai vero che se te lo tieni dentro sarà ancora più brutto?" Chiese Harry alzando le sopracciglia, quasi come se lui lo avesse provato.

Peter aveva bisogno di sfogarsi. Insomma, Harry lo guardava con quello sguardo attento e consapevole... lo invitava solo a buttare tutto fuori.

"Io sono cicciottello, buffo, e una frana in tutto. Non sono bello, non sono spiritoso e non sono coraggioso nè geniale. Perchè, esattamente, mi avete permesso di essere un Malandrino?Voi siete tutto questo, perfetti. Io no" Si confidò il biondino, bisbigliando.

Harry lo guardò con sguardo critico. Questa era la sua occasione perfetta, per far sentire più accettato Peter e per farlo sentire davvero parte di qualcosa. Chi lo sa, magari avrebbe annientato una parte della codardia che si portava dentro.

"Tu non devi vederci perfetti, Peter. Non siamo divini o Dei scesi in terra. Siamo ragazzi proprio come te." Iniziò il corvino "Abbiamo dei difetti, anche se tu non riesci a vederli. Tutti hanno pregi e difetti, c'è chi ha più pregi, e chi ha più difetti, ma nessuno è perfetto" Harry si sentiva particolarmente saggio e maturo.

"Prendi Sirius, lui è impulsivo e incurante del pericolo, testardo e arrogante; James è piuttosto egocentrico e presuntuoso, oltre che arrogante; Remus, invece, ha il difetto di voler piacere a tutti ed è insicuro, quindi tende sempre a non mostrarsi del tutto. Io, beh, ammetto che sono impulsivo e quando sono di malumore tendo a prendermela con tutti. E questi sono solo alcuni dei nostri difetti."continuò "Anche tu hai dei difetti, sei insicuro e troppo ingenuo, e anche pauroso. Tendi sempre a sottovalutarti. Però hai anche dei pregi. Chi ha avuto l'idea di far entrare i Folletti della Cornovaglia in Sala Grande l'anno scorso? Tu. Chi è che vince sempre a scacchi? Sempre tu. Nei momenti di pericolo riesci a essere furbo e intraprendente. Usi il tuo coraggio quando è strettamente necessario e quando sai che è adatto usarlo." Harry non ci poteva credere che stava elencando i suoi pregi prendendo spunto da quando Peter ideò il piano per far incolpare Sirius.

Peter lo guardava con attenzione,pendendo dalle sue labbra. Quell'espressione metteva l'amico leggermente a disagio.

Si schiarì la voce "E se il tuo problema è che ti senti invisibile e insignificante, ti consiglio di iscriverti a quel Club di Scacchi, sono sicuro che vincerai tante partite. Poi in te c'è anche altro, solo che tendi a reprimerlo" concluse infine.

Dopo un po' che Peter si accorse che avesse effettivamente finito, sorrise felice.

"Hai ragione!" Esclamò "devo cercare di cambiare! Sì sì, devo proprio iscrivermi. E magari se riesco a essere più sicuro di me riuscirò anche a non balbettare con chi non conosco."

"Bene, domani ti accompagno ad iscriverti" Harry sorrise.

Il primo passo era stato fatto.


 

                               *


"Una volta quando avevo cinque anni, volevo i biscotti al cioccolato che erano chiusi in un mobile in alto, e io naturalmente non ci arrivavo. Mia madre stava dormendo e mio padre era ancora a lavoro. Petunia era con me, ma neanche lei arrivava al mobile.

Io volevo quei biscotti, era l'ora della merenda e avevo fame, e inoltre erano anche i miei biscotti preferiti. Li volevo così tanto... e ad un tratto mi comparirono in mano. Mi ricordo che Petunia scappò via, strillando a proposito di un probabile fantasma in casa che mi aveva dato i biscotti" raccontò Lily divertita, ridacchiando al ricordo.

Harry si passò una mano fra i capelli, scegliendo un ricordo che aveva riguardo a incidenti di magia involontaria.

"Io una volta ho fatto cadere mio cugino in una gabbia di uno zoo, con un cobra dentro" la informò d'un tratto con un sorrisetto malandrino, mentre Lily lo guardava sconcertata.

Doveva un po' modificare la storia, ma il succo sarebbe stato quello.

"I miei zii non hanno mai avuto bei rapporti con noi, pensano che io e mia madre siamo anormali. È successo un anno fa, quando avevo undici anni e prima che venissi a Hogwarts. Non mi ricordo come, ma mio padre ci convinse ad organizzare un'uscita con loro allo zoo. Siamo andati nel reparto serpenti, e io andai vicino alla gabbia di un cobra che era sempre stato in cattività. Riuscì a svegliarlo, e mentre mi osservava attraverso il vetro, mio cugino mi spinse per vederlo, è sempre stato prepotente. Mi fece cadere a terra, e io ho fatto scomparire il vetro. Lui cadde nella gabbia,si trovò inzuppato d'acqua e  urlò  come un pazzo, mentre il cobra usciva dalla gabbia e mi passava accanto, sibilando qualcosa. Credo che mi abbia ringraziato." Spiegò Harry, perdendosi in quei bei ricordi. "Uno dei momenti più gloriosi della mia vita, anche se poi non li abbiamo rivisti più. Ma non è questo gran dispiacere."

Lily scosse la testa, sconcertata.

"Sei incredibile" sussurrò infine.

"Lo so" si pavoneggiò il corvino.

Seguì il silenzio.
 

"Prima che me ne dimentichi, volevo chiederti se oggi pomeriggio vuoi studiare con me" se ne uscì d'un tratto Lily.

Harry sorrise "Certo"

Aveva sempre voglia di trascorrere il tempo con sua madre, pure a studiare se lo rendeva possibile. Anche se ora madre non la considerava neanche tanto, più un'amica.

"A proposito di studio, abbiamo la lezione di Incantesimi. Che ore sono?" Chiese Lily, maledicendosi per non avere almeno un orologio.

"Non lo so. Aspetta" Harry estrasse la bacchetta e la puntò di fronte a sè "Tempus"

12:05

"La lezione è iniziata da cinque minuti!" Esclamò Harry.

"Che cosa?!" Urlò Lily, prendendo a correre come una maniaca.

"Tutta colpa tua, Potter, mi hai distratto! Il mio primo ritardo, il mio primo ritardo! No no, faremo perdere punti!" Disse a fatica Lily correndo, con la borsa piena di libri che rimbalzava al suo fianco.

"Non fa niente, ritardo più, ritardo meno. Tanto abbiamo ottimi voti" cercò di rassicurarla Harry, tentando di starle dietro.

"Ma sei ammattito?! Ti stai facendo influenzare da quegli idioti dei tuoi amici!" Strillò Lily gettandogli un'occhiataccia.

Harry decise di lasciar perdere.

Raggiunsero la porta dopo due minuti e mezzo, e solo grazie a Harry che aveva imboccato tutte le scorciatoie e i passaggi segreti che conosceva.

"Che fai, apri" la esortò il corvino. 

"Apri tu" rispose Lily indispettita.

Harry alzò gli occhi al cielo e aprí la porta.

"Ci scusi per il ritardo, professore. Siamo dovuti ritornare in Sala Comune perchè avevamo dimenticato le borse lì"  mentì Harry, fingendosi davvero dispiaciuto.

Il professor Vitious li guardò con rimprovero.

"Non me lo sarei proprio aspettato da voi. Soprattutto dalla signorina Evans. Andate ai posti rimanenti e dieci punti in meno a Grifondoro"

Lily si diresse rossa come un pomodoro e con la testa china verso il posto che Marlene le aveva lasciato accanto a sè, mentre Harry si diresse sciolto verso il posto vicino a Remus.

Lo guardò con rimprovero e Harry fece spallucce. Probabilmente non gli avrebbe parlato per tutta la lezione, ma ci era abituato.



Quando uscirono dall’aula, lui e i Malandrini si diressero verso la Sala Grande per pranzare.

Si sedettero a tavola, e poco dopo comparve il cibo.

Peter se lo mangiò prima con gli occhi che con la bocca.

“Che fate a Natale?” Chiese James allegramente.

La festività si avvicinava sempre di più, e tra pochi giorni la McGranitt avrebbe fatto la lista di chi rimaneva al castello.

“Io e Regulus rimaniamo al castello” Rispose Sirius, rubando una bruschetta di pomodori a Peter, giusto per dargli fastidio.

“Hey, ridammela!” Esclamò Peter allungando la mano per riprendersela.

“Anche io rimango al castello” annunciò Harry osservando distrattamente Sirius e Peter che lottavano.

Tutto nella norma.

I pomodori sulla bruschetta caddero e si spezzò. I due Malandrini lasciarono perdere quella stupida lotta che avevano iniziato solo per una bruschetta, una delle tante  a tavola.

“Io vado a casa e credo anche Peter” Remus guardò il biondino che annuí

James sembrava impaziente di dire qualcosa, e la disse:

“Mia madre mi ha detto che posso invitare i miei amici a casa. Quindi la presenza di Sirius, Regulus e Harry è d’obbligo, dato che rimangono al castello.” Sorrise sornione, poi guardò Remus e Peter “anche voi siete invitati, se volete venire”

Sirius ricambiò il sorriso di James, sorpreso e felice. Ma poi si spense lentamente.

“Mia madre non me lo permetterà”

James assunse un’aria più confidenziale 

“In questo, in miei genitori hanno consigliato di non dire niente “ sussurrò

“Benissimo!” Esclamò Sirius, con una luce furba negli occhi “vado a dirlo a Reg!” Continuò, per poi allontanarsi verso  il fratello, quattro o cinque posti più in là, che parlava con il suo amico Daniel Cooper.

“Tu Harry?” Chiese James

“Verrò sicuramente.”












Angolo Autrice

Ciao! Con un piccolo ritardo sono riuscita a pubblicare! 

Come prima scena abbiamo la partita Grifondoro- Serpeverde, la prima per  James e la prima per Harry in quel tempo. 

E sorpresa, Sirius fa da telecronaca.

Io dovevo assolutamente farlo, davvero, io Sirius che fa il telecronista ce lo vedo troppo. Mi sono divertita a scrivere le sue frasi sbizzarrendomi sui nomi  e le azioni.

Harry prende il Boccino questa volta non con una picchiata, ma si può dire con una capriola.

“Prendi il Boccino a costo della vita” CIT. Baston

Non prendete come una conferma che Tom Hughes è lo zio di Baston XD. Sono tutte supposizioni di Harry che possono essere errate.

Nella seconda scena vediamo più a fondo l’ammirazione e la stima che Peter prova per gli amici, insieme alla sua più profonda insicurezza, quella di non essere abbastanza.

Quando Harry lo consola, ho fatto fatica a trovare degli aspetti positivi in Peter. Nei libri, nel suo personaggio si vede più che altro il suo lato viscido e da leccapiedi,  e lo schifo anche.

Per la terza scena una piccola chiacchierata tra Lily e Harry e infine l’invito di James a Potter Manor. Regulus, Sirius e Harry trascorreranno il Natale a Potter Manor! 

Al prossimo capitolo si salterà direttamente alle vacanze natalizie.

 

Baci!


P.S Mi scuso per eventuali errori di grammatica o/e battitura 






Capitolo gentilmente revisionato da lilyy, grazie!
   
 
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