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Autore: Aladidragocchiodiluce    18/08/2018    3 recensioni
Prequel di TFP-Last Adventure
Tutti sanno degli scontri fra Autobot e Decepticon sulla Terra ma prima di essa? Prima ancora della creazione delle due fazioni e l'inizio della rivolta?
Seguiremo le vicende di una giovane femme che le cui vita cambierà per sempre
Genere: Azione, Generale, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
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La prima cosa che Sunshine fece appena rientrò, fu tornare in camera e sciacquarsi il viso per togliere ogni traccia di trucco.

Una volta fatto, rimase per un po' ad ammirare la sua immagine allo specchio.

Non si poteva di certo dire che fosse brutta, anzi, era un femme carina, semplice, snella, intelligente e agile, ma erano tutte qualità offuscate da una semplice mancanza.

A volta, quando era più piccola, stava per ore a fissare il suo riflesso e a concentrarsi; come se ciò le facesse spuntare le ali.

Sarebbe un vero miracolo; si addormentava così e si svegliva con un paio di magnifiche ali, ancora più belle delle sue sorelle. Il sorriso dei suoi genitori, gli sguardi disgustati tramutati in stupore...

Scrollò la testa.

“Smettila, lo sa che è impossibile!” Disse fra sé.

Sentì bussare alla porta e quando aprì, trovò una bella sorpresa.

-Buon giorno lady Sunshine, ha passato una buona giornata?.-

A parlare era stata una strana femme, dagli occhi verdi e il viso molto simile ad un teschio blu e nero. Sembrava indossare un mantello blu notte con i bordi neri che le nascondeva l'intero corpo.

-No, non ci siamo.-Disse la femme dalla corazza dorata.

-Mi devi chiamare “Sunny”.-Continuò in tono scherzoso.

Le due si scambiarono un sorriso per poi ridacchiare prime che la femme dorata si facesse da parte per lasciare entrare l'altra.

Si trattava di Icy, la sua dama di compagnia (Sunshine si rifiutava di definirla “schiava”) ed era un ibrido fra una cybertroiana e un necrofriggian.

Essa le aveva raccontato che il suo sire, il necrofriggian, era sulla terra per affari quando incontrò la sua Corrier e si innamorarono e diedero alla luce lei ma essendo gli incroci vietati, la cybertoiana venne messa in prigione mentre al suo sire venne bandito da Cybertron.

“Ma come hanno fatto?” Le aveva chiesto Sunshine quando Icy le ha raccontato ciò.

“Insomma... Un necrofriggian è organico ed è più piccolo di un cybertroiano.”

“La razza del mio sire ha creato dispositivi in modo che anche altre razze possano acquisire caratteristiche cybertoiane o altre.” Fu la risposta.

Icy passò un certo periodo vagando per le strade finché venne catturata e venduta come schiava e Khalis l'aveva trovata abbastanza “esotica” da acquistarla.

Qualche volta, Sunshine pensava che l'avesse fatto per darle qualcuno da considerare “amico” e con la quale confidarsi.

-Allora, Sunny, com'è stato?-Le chiese.

-Volevo vomitare.-Ammise tenendo lo sguardo basso.

-Fra i condannati, penso di aver visto dei bot più giovani di me.-

Icy le mise una mano sulla spalla.

Anche lei, nonostante non avesse mai assistito, detestava gli scontri all'Arena.

Una volta confessò a Sunshine di avere il sospetto che la sua carrier fosse stata destina lì per scontare la sua condanna e ciò non aveva fatto altro che aumentare il suo disgusto per quella pratica.

Le due si misero a chiacchierare del più e del meno finché non fu ora di andare a riposare e le due si dovettero separare.

La femme dalla corazza dorata non ebbe problemi ad addormentarsi appena si distese sul letto e sognò una sorta di volatile nero in volo.


 

-Lady Sunshine, il suo sire vorrebbe parlarle.-Le disse Icy.

La femme dorata sollevò lo sguardo dal datapad che stava leggendo e la guardò interrogativa.

Era la prima volta che il suoi sire la mandava a chiamare mentre era nel piano dei suoi studi.

-Cosa vorrà da me?-Chiese alla sua amica mentre percorrevano i lunghi corridoi.

Essa scosse la testa.

-Non lo so.

Mi ha chiesto solo do venirti a chiamare.-Rispose in tono preoccupato.

Giunti alle stanze delle riunioni, Icy aprì la porta e si mise da parte per far entrare la femme dorata.

L'interno era enorme e le pareti erano ricche di decorazioni che sfumavano dal rosso all'arancio fino al blu del pavimento.

In genere era la stanza nella quale Khalis discuteva dei suoi affari, seduto a capo di un ampio tavolo di metallo rosso e oro con le gambe decorate in modo che assomigliassero ad artigli di antichi predacon.

E infatti era lì che era seduto, con Nancho al suo fianco.

Sunshine capì immediatamente che sta per succedere qualcosa di brutto nel momento stesso in cui incrociò lo sguardo preoccupato della sua carrier.

-Siediti.-Le disse con calma Khalis, indicando una sedia dall'altra parte del tavolo.

Lei obbedì e si sentì sprofondare.

La sedia su cui era seduta era più piccola rispetto a quella del suo sire.

Immaginò che si servisse di questo espediente per mettere in soggezione coloro a cui rivolgeva la parola nelle riunioni. E funzionava alla grande.

Khalis si alzò e Sunshine si sentì ancora più piccola sotto il suo sguardo.

-lo sai che a causa della tua “mancanza”, mi è impossibile trovare un compagno?-Le chiese.

Lei annuì.

-E del fatto che senza un compagno non sei di nessuna utilità alla famiglia?-

Annuì di nuovo.

Per il suo sire, le figlie non erano altro che un collegamento con i membri delle altre Alte Casate, solo merce di scambio.

La sua scintilla iniziò a battere più velocemente.

Cosa voleva fare?

Mendarla in strada? Rinnegarla? Rinchiuderla? Farla studiare da scienziati per capire perché era così?

Queste e una lunga serie di domande si formarono nella sua mente.

-Domani diverrai novizia nel tempio di Primus.-Annunciò.

Mancò poco che Sunshine scivolasse giù dalla sedia dalla sorpresa.

Cosa?

-I tuoi insegnanti mi hanno detto che eccelli nella traduzione di testi in cybertroiano antico, qualità ricercata per una particolare sezione del tempio dedita allo studio e traduzione dei testi antichi.

Ho preso contatto con le Grandi Sacerdotesse e alla luce delle tue capacità hanno accettato di darti un posto all'interno del tempio.-

Sunshine ispirò a fondo per assorbire l'informazione.

Conosceva le regole del Tempio di Primus, diventare una novizia al suo interno equivaleva staccarsi dalla famiglia e dedicare la propria vita all'adorazione della loro divinità.

Lei non si considerava una credente vera e propria, secondo lei se davvero esisteva un “dio” non avrebbe accettato eventi come le esecuzioni pubbliche nelle arene o che qualcuno desse la propria vita per lui.

-N-no.- Mormorò.

-Cosa hai detto?-Le chiese Khalis, senza tradire alcuna emozione.

-Voglio dire... la vita nel tempio e i doveri che essa comprende, non fanno per me.- Rispose.

Non aveva intenzione di andare in un posto che non conosceva e di passarci la vita.

Lei amava esplorare e pensava che un giorno, superata la difficoltà dell'essere senza ali, sarebbe diventata membro degli Esploratori, mech e femme che dedicano la vita ad esplorare vari pianeti per portare alla luce i segreti dell'universo.

Certo, anche in quel caso sarebbe stata lontana dalla famiglia, ma almeno sarebbe stata libera.

Il suo sire la guardò con intensità, come se cercasse di intimidirla con lo sguardo.

Lei rispose fissandolo negli occhi senza mai distogliere lo sguardo.

Era una lotta fra volontà e per quanto all'apparenza possa sembrare il contrario, Sunshine non era tipa da cedere così facilmente.

Khalis sospirò con falso dispiacere.

-Forse non potrei costringerti con la forza ma, mettiamo caso che tu non accetti e rimanga qua.

Dopo l'ultimo scherzetto che hai fatto a quel benintenzionato seeker all'arena, si ti ho vista, penso che non sia il caso che ti porti ancora da qualche parte con me e non sopporto che tu rischi di farti male ogni volta che esci dalla finestra, quindi sarebbe meglio sigillarla, per la tua sicurezza.

Inoltre, penso che sia ora che ti concentri interamente allo studio e Narcis e la tua schiava sono una distrazione.-

Sunshione non poteva crederci.

Le aveva praticamente detto “o ci vai o ti rinchiudo in camera”.

La sola idea le fece venire un forte senso di claustrofobia.

Abbassò lo sguardo.

-Preparo le mie cose.-Disse.

-Splendido.-Rispose Khalis con un sorriso compiaciuto mentre Nancho guardava il pavimento per non mostrare la tristezza nel suo sguardo.


 

Angolo autrice

Ed eccomi qui dopo una lunga assenza per la mancanza di Wi-Fii.

Mamma mia quanto è st***o il padre di Sunshine?

No, sul serio, mi è uscito fuori un personaggio veramente infimo e per la prima volta ne vado fiera!

Saluti da Ala

Comunicazione di servizio: per compensare la lunga assenza, salvo imprevisti, pubblicherò un capitolo al giorno ^^

 

   
 
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