Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: IAIA    28/04/2005    1 recensioni
Una ff su un xsonaggio un po' marginale ma ke x me ha molto fascino... l'estate di Hermione non sarà più la stessa... -scritta con pdstella-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap.10

Cap. 10

Hermione aprì gli occhi. Ci volle qualche secondo perché si abituassero a quel nuovo ambiente. Le faceva malissimo la testa e tremava tutta; era stesa su un duro pavimento di pietra, in una stanza molto umida che non aveva mai visto. Provò ad alzarsi, ma si accorse subito che braccia e gambe non si muovevano. Riusciva solo a girare la testa da una parte e dall’altra per capire dove era.

Più che una stanza, quella in cui si trovava era una grande caverna buia. Sentì delle voci in lontananza. Erano due uomini. Pensò subito di chiedere aiuto, ma i muscoli della bocca non rispondevano ai suoi comandi. Restò in ascolto. Le voci erano remote e confuse, ma Hermione riuscì lo stesso a capire qualcosa.

-          Lieto di federti, Lucius, è passato tanto tempo – disse una voce. “Lucius? Lucius Malfoy?”

-          Non potevo mancare alla cerimonia del tuo ragazzo, Xavier – rispose l’altra con un tono untuosa che Hermione conosceva bene – Sta crescendo davvero molto bene, diventerà un ottimo alleato… Ha qualche anno in più del mio Draco, mi pare…

-          Ha compiuto diciotto anni lo scorso dicembre.

-          Già… Ho saputo che hai avuto qualche problema con lui per convincerlo…

-          Sì… ha esitato un po’, sai, recentemente è stato parecchio… distratto… niente di grave, comvnque, sono sicuro che adempierà il suo dofere con impegno. Dopotutto, è un Krum… – disse in tono compiaciuto – è la sua natura. Non come Severus. Non riesco a credere che dopo tanto tempo, sia passato dalla parte di qvel Silente…

Hermione ora ascoltava attentamente. Che cosa stava succedendo? Cosa doveva fare Viktor? E cosa c’entrava il padre di Malfoy? Quella storia non le piaceva per niente.

-          Distratto, sì… non ho capito molto bene questa faccenda, Xavier… – riprese Lucius Malfoy, incuriosito.

-          Beh sì, è presto detto. Viktor ha infitato una ragazza qvi per l’estate, una certa Har… Hern… non mi ricordo… comvnque, loro andafano molto d’accordo e io ho pensato subito che qvi lei era di troppo, sai per qvesta incombenza… e poi è una babbana… – le voci erano più confuse adesso – allora ho cercato di farli allontanare… caso… lettera… ragazza… e lui…

Dal rumore di passi, Hermione capì che si stavano allontanando. Dopo un attimo non sentì più niente. Era di nuovo sola.

Ispezionò ancora le funzioni del suo corpo. Ora riusciva a muovere le dita delle mani. Provò a cercare la sua bacchetta. Non c’era. E comunque non avrebbe potuto fare magie. Ma questa regola vale anche quando sei in pericolo di vita? Forse stava solo esagerando…

Dov’era Viktor? Non s’era accorto che non tornava? Hermione rifletté un attimo… e se fosse stato lui a colpirla in biblioteca? “Ricorda, Her… che cos’hai visto?” Degli occhi scuri… poteva trattarsi di lui o anche di suo padre… “Andiamo, Viktor non farebbe mai una cosa del genere…” si disse “Perché no? Ti ha già delusa una volta, lo farebbe di nuovo” una vocina maligna s’insinuava dentro di lei “No! Viktor non… non è così, lui non vorrebbe mai, lui non è…” “… un Mangiamorte? E chi lo dice?” Pratiche d’iniziazione dei Mangiamorte… il libro nero che stava leggendo… “No, Viktor non è…” Le girava fortissimo la testa, pensieri sconnessi le passavano veloci come  lampi nella mente e cominciava a vedere buio intorno a sé. La lettera… il lago… il tramonto… due occhi scurissimi… Ron… Mangiamorte…

 

Nel buio della grotta, Xavier Krum e Lucius Malfoy continuavano a parlare.

-          Qvando ho trofato  per caso qvella lettera in camera della ragazza, qvel maledetto gatto ne ha anche strappato un pezzo… ho pensato che poteva essere occasione per separarli. Sai, non volevo che Viktor ci si affezionasse troppo, può essere pericoloso… 

-          Certo, capisco. Continua.

-          Ho fatto trofare la lettera a Viktor e, come pensafo, hanno litigato. Me l’ha raccontato lui stesso. Il ragazzo, sembrafa proprio giù…

-          Eh, le donne…

-          Comvnqve, lui sembrafa deciso a riconqvistarla ad ogni costo, e penso che ci sia rivscito, alla fine. Allora io mi sono infentato qvesta storia della profa… lui afrebbe dofuto portarmi la ragazza per poter accedere alla cerimonia. Naturalmente non esiste nessuna profa, figuriamoci se per un Krum non è destino tutto ciò, però è serfito a suo scopo…

-          Piacevolmente perfido, Xavier… e chi sarà il maestro di cerimonia?

-          Beh… io pensafo di chiederlo a te, che sei un amico di famiglia da tanto tempo…

-          Ne sarò onorato, Xavier.

 

Hermione cominciava ad aver molto freddo. Sentiva dei brividi correrle lungo la schiena, ma era proprio freddo? Ora riusciva a muovere anche i piedi e le braccia. Di fronte a lei vide una piccola macchia scura che si stava avvicinando camminando sul pavimento. Hermione sgranò gli occhi. Un ratto! La ragazza cercò di spostarsi in qualche modo, ma l’unico risultato che ottenne fu di girarsi a pancia in giù, immobile. avrebbe voluto urlare con tutte le sue forze, ma le sue labbra si spostavano appena, e facevano uscire solo un soffio impercettibile. Sentì il topo salirle sulle gambe facendole il solletico, poi sulla schiena, poi tra i capelli… La coda viscida le sfiorò una guancia… Hermione non ce la faceva più, stava per impazzire…

-          Non è qvesto il modo di trattare un’ospite, fero? – la voce di Viktor risuonò nel buio della grotta.

Dalla bocca di Hermione uscì una specie di sibilo che voleva dire più o meno: “Viktor! Dov’eri? Liberami, presto!”

Krum le tolse il topo dai capelli e lo gettò lontano. Lei riuscì a girarsi e lo guardò negli occhi. Non vide altro che freddo. Gli occhi di Viktor sembravano totalmente privi di sentimenti. Cominciava davvero ad avere paura. Cercò ancora di chiedergli aiuto, ma lui non si mosse di un millimetro. Il gelo dentro di lei aumentò.

In quel momento apparvero Xavier Krum e Lucius Malfoy dietro le spalle di Viktor.

-          Vik… sei già qui? – gli disse il padre da dietro.

-          Facciamolo e basta – rispose lui secco, girandosi – non ho voglia di aspettare ancora.

-          Molto bene – disse Malfoy con un sorriso – direi che possiamo anche cominciare.

“Cominciare che cosa? Perché Viktor non mi aiuta? Che cosa sta succedendo??”

 

Hermione cercò di spostarsi più che poté per capire cosa stessero per fare quei tre. Rotolando leggermente su sé stessa, riuscì ad avere una più ampia visuale della grotta. Da quella posizione, il luogo sembrava molto più grande; Hermione vide che al centro della caverna c’era un altare di pietra. L’unica illuminazione proveniva da due torce verdi accese ai suoi lati. Intorno, erano arrivati sei o sette uomini dal volto coperto da un cappuccio nero, che salutarono Xavier Krum e Lucius Malfoy come se si trovassero ad una rimpatriata di amici. Hermione spostò lo sguardo su Viktor. Con quella luce, il suo volto sembrava aver assunto un’espressione ancora più dura, molto diversa da quella che Hermione conosceva. Krum, con un atteggiamento tra il nervoso e l’impaziente, guardava prima suo padre, poi Malfoy, che evidentemente non aveva ancora notato Hermione. Sembrava comunque che Viktor non si fosse accorto che lei li stava osservando. Ad un certo punto, i maghi incappucciati si disposero a cerchio intorno all’altare. Malfoy cominciò a parlare.

-          Viktor Krum, hai chiesto di entrare a far parte della schiera del Mangiamorte del Signore Oscuro. Sei consapevole di questa decisione?

-          Sì. – rispose Krum cupo.

-          Sei pronto a servire il Signore Oscuro in qualsiasi situazione?

-          Sì. – ripeté Krum.

-          Sei pronto anche a combattere, e ad uccidere per Lui?

Xavier strinse la spalla del ragazzo. “Viktor, no!” cercò di gridare Hermione.

-          Sono pronto.

-          Perfetto – disse Malfoy – e ora, se ti vuoi avvicinare…

Krum e il padre si accostarono all’altare, e Viktor si scoprì l’avambraccio destro. Malfoy tirò fuori la sua bacchetta e la puntò su di esso. I Mangiamorte fremevano d’impazienza. Xavier stringeva sempre con forza la spalla d Viktor, tenendo gli occhi fissi sul braccio del figlio, entrambi illuminati dalla luce verde delle torce.

-          Sono fiero di te, Viktor – disse in tono orgoglioso.

-          Diventerai un grande Mangiamorte, ragazzo – aggiunse Malfoy sorridendo. Krum non rispose. Guardava anche lui il suo braccio con un’espressione sempre più buia. Malfoy avvicinò la bacchetta alla pelle olivastra di Krum.

-          Morsmordre – pronunciò.

La punta della bacchetta toccò la pelle di Krum e un getto di fiamme nere s’insinuò sotto di essa. Qualche Mangiamorte espresse un complimento o un augurio nei confronti di Viktor. Hermione vide una smorfia di dolore sul suo volto. Le fiamme nere, come se fossero animate, danzarono per qualche attimo sotto la superficie del suo braccio, per poi posarsi sulla pelle scura diventando una forma che Hermione aveva già visto, un teschio di colore rosso scuro e contorni neri, con un serpente che gli usciva dalla bocca come una lingua: il Marchio Nero.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: IAIA