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Autore: GattyP    22/08/2018    3 recensioni
Lily Anderson e Peter O’Neil sono ormai arrivati all’anno dei “Doni della morte”! Ultima fanfic della saga, nel pieno rispetto del Canon.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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- Questa storia fa parte della serie 'Anderson-O'Neil saga'
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Capitolo 8.

 

In azione!

 

 

Io e Lily passammo tranquillamente il resto della giornata insieme ad Eliza (che viveva sempre con noi, anche se non vedeva il momento di compiere sedici anni per andarsene per conto suo, diceva… in realtà non era vero, ma le piaceva fare la “ribelle”) e, naturalmente, alla piccola Niamh. La sera poi stavamo tranquillamente parlando, quando un gufo becchettò insistentemente alla finestra con,  tra le zampe, l’edizione speciale del Magic Dubliner. Lily, che teneva ancora in braccio la piccola Niamh, diede un biscotto gufico al volatile, poi mettemmo la piccola nel lettino e ci mettemmo subito a leggere. Si era nel frattempo aggiunta a noi Eliza, subito scesa dalla sua camera. In prima pagina campeggiava un titolo a quattro colonne:

 

Harry Potter e due compagni liberano  un Drago al servizio dei folletti.

ASSALTATA LA GRINGOTT

Mentre il mondo magico inglese si chiede cosa stia succedendo, Jerry Amalusen, capo degli Lega Irlandese per la Protezione dei Draghi, ringrazia pubblicamente Harry Potter: “I folletti non possono tenere queste nobili creature in catene!”

 

Dentro si riportava la notizia dell’assalto alla Banca (mai nessuno aveva fatto una cosa del genere!) e della fuga di Harry, Ron ed Hermione, in groppa ad un drago. Buio completo sugli obiettivi di Harry e company: per alcuni la liberazione del drago (!), per altri il furto di qualche importante oggetto magico, conservato nelle casseforti della banca londinese. I commentatori erano esterrefatti e pensavano ad un’imminente svolta nella “guerra civile inglese” (come veniva chiamata), cioè nella lotta tra seguaci di Voldemort e di Silente/Harry Potter.

- Dai, accendiamo l’Irish Magic Channel - disse Eliza - così sentiamo gli aggiornamenti. 

In effetti stavano trasmettendo, in televisione, un’edizione speciale, non tanto sul furto alla Gringott, ma su altre notizie allarmanti provenienti dall’Inghilterra: il commentatore ripeteva che era giunta notizia di uno stato di grande confusione tra Hogsmeade ed Hogwarts, con l’evacuazione dal castello di decine di alunni data per imminente, indizio, sempre secondo il commentatore, di un futuro scontro tra seguaci di Silente e Mangiamorte… Le notizie erano logicamente molto confuse (anche al Ministero Inglese nessuno rispondeva: sembrava che tutti si fossero precipitati ad Hogwarts). “Siamo giunti alla battaglia finale?” si chiedeva l’esterrefatto commentatore…

- Cosa dici? Dobbiamo andare? - chiesi a Lily.

- Penso di sì. Hanno bisogno del nostro aiuto ad Hogwarts. - mi rispose - Devo aiutare Harry Potter, come vuole la profezia…

Guardai Eliza.

- Possiamo affidarti Niamh? - le chiesi.

- Certo, Peter. Ma… state attenti, mi raccomando. - ci disse preoccupata - Niamh ha bisogno di voi… e anch’io…

Beh, la profezia prevedeva la vittoria di Harry Potter (aiutato da Lily) e la sconfitta di Voldemort, ma non diceva quale sarebbe stato l’esito per Lily, né per me (che non ero stato neanche menzionato… neanche una piccola profezia parlava di me!): non era impossibile che… al pensiero che non avrei più rivisto Niamh (era una possibilità), ebbi un attimo di paura.

Ma non dovevo farlo vedere a Lily, che avrebbe dovuto svolgere un ruolo importante e aveva bisogno di tutto il mio appoggio

- Sta’ tranquilla, Ely, vedrai che torniamo presto! - Poi mi rivolsi a Lily:  - Salutiamo la piccola e andiamo?

Niamh dormiva serena, non pensando sicuramente né ad Hogwarts né ai Mangiamorte. Le presi la manina che si chiuse sul mio dito. Sarei tornata per lei, mentalmente glielo promisi. Lasciai un attimo Lily con la figlia e l’aspettai insieme ad Eliza.

Poi, un minuto dopo, mi raggiunse.

- Dai, andiamo - mi disse - Ho preso lo zainetto con le fialette piene di pozione anti-troll, quelle che abbiamo creato l’anno scorso: sono convinta che ci serviranno.

Salutammo Ely e ci materializzammo vicino al passaggio per il Bosco degli Inferi. Un attimo dopo eravamo ad Hogwarts… Quanti mesi erano che non ci tornavamo insieme!

Nel castello c’era qualcosa di grosso: si sentiva una grande confusione. Ci affacciammo sul corridoio e sentimmo voci di ragazzi, che correvano…  verso quale direzione?

- Andiamo nella nostra Casa? - proposi a Lily.

Invisibili (avevamo messo gli anelli in bocca), ci materializzammo nella Sala di Corvonero… C’era una continuo viavai e alcuni ragazzi stavano uscendo precipitosamente. Alla finestra il professor Vitious stava ripetendo qualche formula magica. Lily tornò visibile e anch’io feci scivolare l’anello dalla bocca e lo infilai di nuovo al dito. Nella confusione generale nessuno sembrava averci visto materializzarci né far caso a noi. Ci avvicinammo al professor Vitious.

- Professore, buonasera - disse educatamente Lily - Si ricorda di noi?

Il professor Vitious si girò e ci guardò per un attimo, per poi riprendere gli incantesimi fuori dalla finestra.

- Certo, Anderson. Un attimo, ragazzi, e sono da voi.

Riprese a formulare alcuni incantesimi e, dopo pochi secondi: - Sono tutto vostro. Mi fa piacere vedervi, Anderson, O’Neil. Cosa fate qui ad Hogwarts?

- Siamo venuti a dare una mano ad Harry Potter - disse semplicemente Lily - E qui, vero? Qual è la situazione precisa?

Stranamente Vitious non ci chiese spiegazioni, né volle avere maggiore informazioni. Del resto, mi accorsi dopo, circolavano ad Hogwarts in quel momento, decine di ex studenti e/o maghi di varia provenienza (Esercito di Silente, Ordine della Fenice, genitori di alunni, Auror o ex Auror), impegnati nell’evacuazione degli alunni minorenni e nella difesa del Castello (si era infatti diffusa la notizia dell’imminente battaglia).

- Ci stiamo preparando a difendere la nostra scuola da Voldemort, - disse il professor Vitious - che sta ammassando truppe al di là delle mura, a ridosso della Foresta Proibita. Ci ha concesso un’ora per consegnargli Harry Potter, poi, a mezzanotte, attaccherà. Stiamo rinforzando le difese del castello e contemporaneamente evacuando i Serpeverde e i minorenni, che vengono portati, con un passaggio segreto, ad Hogsmeade, al Testa di Porco. Il preside Piton è fuggito, Harry Potter è in giro per il Castello a cercare non so cosa. Potremo resistere un po’ di tempo, ma alla fine saremo sconfitti, per quanto impegno possiamo metterci.

Si intravvedevano in lontananza, nel buio della notte, debolmente illuminata dalla Luna, anche alcune ombre gigantesche…

- Quelli sono i giganti. E laggiù, dietro la Guferia, ho intravvisto i troll, ai margini della foresta. E contro di loro la magia non funziona, lo sapete. Comunque, se volete combattere, andate a rinforzare le difese, dove vedete che c’è bisogno di voi. Auguri, ragazzi - ci disse Vitious.

- Anche a lei, professore - dissi.

- Ma voi siete minorenni…. - sentii dire da Vitious, mentre velocemente ci allontanavamo. Tecnicamente eravamo maggiorenni… ma solo in Irlanda! Ci dirigemmo verso la Sala Grande.

- Peter - mi disse Lily - io rimango qui e cerco di aiutare Harry… appena lo vedrò, naturalmente. Non so ancora quale sarà il mio ruolo. Tu potresti pensare ai troll: noi abbiamo la pozione che può fermarli, tieni.

Mi consegnò lo zainetto contenenti diverse decine di fialette con le pozioni - Ti ricordi la variante B dell’incantesimo Geminio? Serve a duplicarle lasciandone inalterato il potere. Se ne possono creare quindi un altro centinaio e utilizzarle contro di loro. Ma prima devo chiederti un piacere.

- Dimmi, Lily - dissi. Mi dispiaceva lasciarla, ma sapevo che doveva fare quello a cui era destinata dalla profezia, e le avrei obbedito in tutto quello che mi avesse chiesto

- Manca ancora mezzora a mezzanotte. Dovresti controllare se Aileen e Cain sono stati evacuati. In questa confusione non vorrei che fossero stati dimenticati, o rimasti indietro… - mi venne da sorridere. Tipico di Lily: si preoccupava di tutti.

- Lo faccio subito. In un attimo mi materializzo ad Hogsmeade, controllo che stiano bene, poi vado di sotto e penso ai troll… - dissi.

- Grazie, Amore. E sta’ attento. Niamh ha bisogno di suo padre - mi disse, accostandosi a me.

- E anche della mamma. Sta’ attenta anche tu - dissi. Ci baciammo. Ci saremmo rivisti?

Un attimo dopo mi materializzavo ad Hogsmeade, dentro il Pub.

- E tu chi sei? - Mi disse, burbero, un esasperato barista che assomigliava straordinariamente al professor Silente.

- Resistenza anti-Voldemort - dissi - Sto cercando due ragazzi evacuati da Hogwarts…

In quel momento una voce mi chiamò - Peter! Peter!

Mi girai: era Cain MacDonald, in mezzo ad una marea di ragazzi di tutte le case, che sciamavano dal pub dirigendosi alla stazione o all’ufficio postale. Lui stava tornando indietro. - Cain, tutto bene? Dov’è Aileen.

- L’hanno presa due maghi, un Auror e uno con lo stemma della Fenice. La stavano cercando. Le davo la mano, ma quello con la Fenice me l’ha strappata e mi ha quasi schiantato - mi disse agitatissimo.

- Quando? Dove? - gli chiesi, preoccupatissimo. Lo stemma della Fenice serviva, per quanto ne sapevo, a riconoscere gli appartenenti all’omonimo Esercito, creato dal professor Silente per opporsi a Voldemort… E i seguaci di Silente non schiantavano ragazzini… Perché avevano preso Aileen? Chi diavolo erano?

- Poco fa. Laggiù, ci dirigevamo all’Ufficio Postale. Quello che l’ha presa, quello con la Fenice, si chiamava Fabian… o almeno così lo chiamava l’altro, l’Auror…

No! Un lampo di terrore mi attraversò la mente. Fabian Meadows, il delinquente che aveva violentato, insieme a McKinnon, la madre di Aileen e che in tutti questi anni, con la memoria modificata, era rimasto tra i seguaci di Silente. Ora però, con la morte del Preside, doveva aver ricordato tutto, come era successo a Judith MacDonald, che aveva ucciso quel suo complice… Voleva vendicarsi sulla povera Aileen, una ragazzina di dodici anni?…I troll potevano aspettare. Aileen non doveva essere toccata da quella bestia.

- Non preoccuparti, Cain, ci penso io - tu cerca di tornare a MacDonald Castle e avvisa tutti di quello che è successo.

E, lasciato Cain, mi materializzai vicino all’Ufficio Postale.

 

 

Un abbraccio e un ringraziamento a voi tutti e, in particolare ad ace995, AdhoMu e Barbie_Ettelanie. A sabato! Gatty :)

   
 
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