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Autore: anna_22    27/08/2018    2 recensioni
Kara Danvers dopo il liceo si è arruolata e dopo cinque anni sta finalmente tornando dalla sua famiglia. Per lei inizierà un nuovo capitolo della sua vita e incontrerà una nuova persona. Quest'ultima le stravolgerà la sua intera esistenza?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Maggie Sawyer, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Erano passati ormai due mesi da quella conversazione con la sorella, Kara aveva accettato il fatto di provare dei sentimenti per Lena e aveva trovato finalmente il suo posto. Era riuscita a prendere un appartamento in affitto a qualche chilometro dalla palestra in cui lavorava e aveva anche incontrato due suoi vecchi amici del liceo: Winn e James. I due non erano cambiati quasi per niente e lei era felice di averli ritrovati. Si messaggiava quotidianamente con Lena, ma non era riuscita a vederla tanto a causa dei suoi due lavori e della fidanzata dell’altra che aveva deciso di rimanere ancora senza tornare a Parigi. Kara non riusciva a sopportarla e non era solo per il fatto che lei era la ragazza della donna per cui aveva perso la testa. Ogni volta che Kara e Lena riuscivano a vedersi veniva anche la ragazza dell’ultima e faceva di tutto per sottolineare il fatto che Lena fosse sua. Una volta aveva iniziato a baciare Lena e a stringerla in modo inopportuno, sembrava volesse marcare il suo territorio come un animale. Un’altra volta in cui Kara aveva organizzato una serata giochi a casa sua per inaugurarla la fidanzata di Lena l’aveva sfidata a una gara di quiz e poi aveva osato parlare della famiglia di Kara.  A quel punto la giovane non era riuscita a mantenere la calma e aveva rotto un bicchiere che aveva in mano. Non sopportava che le persone sparlassero della sua famiglia soprattutto perché quella non sapeva neanche che in realtà Eliza era la sua madre adottiva.
Kara si ricordava che dopo quell’evento Lena si era allontanata ed era furiosa. Questa rabbia la stava scaricando tutta contro un sacco da pugilato. Aveva montato una sorta di palestra in un angolo del soggiorno e ogni giorno si allenava un po’. Stava tirando pugni e facendo addominali da ore ormai, ma venne interrotta da qualcuno che stava bussando alla porta. Lei non aspettava nessuno e erano ormai le dieci di sera. Quando aprì la porta vide Lena fradicia che piangeva.

“Lena?” Kara era sorpresa di vederla e sopratutto in quello stato.
“Se non è un buon momento me ne vado.” Lena si era già girata per andarsene, quando Kara le prese un braccio e le disse di restare.
“Io mi stavo solo allenando, entra.” Lena entrò e posò lo sguardo sul corpo  sudato di Kara che indossava solo un pantaloncino e un reggiseno sportivo.
“Lo vedo.” Sorrise debolmente. Kara si ricordò di non avere la maglia addosso e notò che lo sguardo dell’amica stava puntando sulle varie cicatrici che aveva. Imbarazzata la bionda andò in camera sua a prendere dei vestiti per Lena e a mettersi una maglia. A Kara batteva sempre il cuore in modo molto accelerato quando era con Lena, ma vedere che si stava cambiando davanti a lei e che si stava mettendo i suoi vestiti le stava facendo un brutto effetto. La padrona di casa  accompagnò Lena al divano e insieme si sdraiarono una sopra l’altra.
“Mi ha lasciato con un messaggio ed è tornata a Parigi. Ha preso tutte le sue cose dal mio appartamento e se ne è andata. Nel messaggio diceva che non riusciva più a stare con me, che mi vedeva assente e che si era innamorata di una sua collega.” Lena affondò la testa nel collo di Kara e cominciò a singhiozzare di nuovo. L’altra in risposta la strinse a sé accarezzandole la schiena.
“Non ti meritava, Lena. Tu sei troppo per lei.” La mora alzò la testa e fissò attentamente l’amica.
“Lo dici solo perché sei mia amica e stai provando pietà per me.” Con una mano si asciugò il naso.
“No! Io ti sto dicendo quello che penso. Lena sei bellissima, hai un’intelligenza sopra la media, sei una persona coraggiosa, forte e simpatica. Hai tantissime qualità e se quella non ha visto quanto vali vuol dire che non ti merita. Tu puoi avere qualsiasi ragazza perché è impossibile non innamorarsi di te. Guardati, dai. Hai un sorriso che fa invidia al mondo, due occhi chiari che sono così profondi… Sembra che tu possa vedere l’anima delle persone e questo rende impossibile mentirti o non amarti. Hai un fisico che fa invidia pure a me e io mi alleno ogni giorno. Tu sei bellissima e non ti rendi conto di tutto il potenziale che hai. Sei perfetta.” Lena non disse niente, ma abbracciò Kara. Kara pensava tutto quello che aveva detto, era impossibile non amarla e infatti lei aveva perso la testa per la sua amica. Le due si ritrovarono a guardare un film, erano vicinissime e la testa di Lena era appoggiata sul petto di Kara che stava amando e odiando questo contatto. Non riusciva a stare calma e aveva paura che Lena potesse accorgersene e capire tutto.
“Kara posso farti una domanda?” Ora la bionda iniziava ad essere preoccupata.
“Certo” Lena si spostò e si mise davanti all’altra.
“Come ti sei fatta tutte quelle cicatrici?” Kara tornò a respirare, fortunatamente non aveva capito che aveva completamente perso la testa per lei.
“ Sono lunghe storie, però te le racconto. Non posso nascondermi ancora. Ti racconto tutto dal principio. I miei genitori erano tutti e due dei soldati e quando ero piccola sono stati richiamati in guerra e lì sono morti. Quindi, sono rimasta in un centro di adozione fino a quando la famiglia Danvers non mi ha adottato. Prima dell’adozione mi sentivo sempre sola dato che tutti gli altri bambini mi prendevano in giro e mi isolavano, passavo tutte le feste da sola a guardare le poche foto di famiglia che avevo. Ho sempre vissuto nascosta per paura di non essere mai adottata a causa del mio orientamento sessuale e là dentro ho preso tante botte. A nessuno importava di me e di tutti gli altri bambini. Quando però ho conosciuto la mia famiglia adottiva ho ricominciato a vivere, ero felice di nuovo dopo tanto tempo. Ho scoperto il vero motivo della morte dei miei genitori solo all’ultimo anno di liceo e da lì ho deciso di arruolarmi. - Kara mentre parlava aveva gli occhi chiusi per paura di scoppiare a piangere.- “Quando ho visto per la prima volta la guerra ne ero terrorizzata e la paura mi ha bloccato. Infatti, durante il primo scontro ho quasi rischiato la vita e ne sono uscita con questa cicatrice.” Aprì gli occhi e alzò lentamente la maglia mostrando a Lena  il segno che aveva sul fianco. “Stavamo tutti fuggendo e in uno scontro corpo a corpo ho ricevuto una coltellata molto profonda. Però ho rischiato molto di più quando ero stata catturata con un mio compagno. Ci avevano rinchiusi per due giorni senza cibo e acqua, ogni due ore ricevevamo torture e violenze e di queste ne ho varie cicatrici.  Volevano avere delle informazioni su un progetto che noi non conoscevamo neanche. Ci hanno minacciato e hanno preso il mio compagno. Volevano ucciderlo davanti ai miei occhi per farmi parlare e io non sapevo niente. Lui aveva una famiglia, una moglie e una bellissima figlia. Quindi, mi sono buttata contro quello che aveva la pistola e è partito un colpo che mi ha preso qua.” Indicò un punto sul costato in cui c’era una cicatrice molto più profonda delle altre. La mano di Lena si spostò da una cicatrice all’altra e accarezzò la pelle di Kara con un tocco leggero.
“ Non ricordo niente dopo. So solo che mi sono svegliata nella mia tenda con il mio compagno vicino. Le altre sono piccole cicatrici di cadute o di scontri, ma non sono profonde.” Lena stava guardando l’altra ragazza con uno sguardo triste.
“Io ci ho fatto l’abitudine, mi ricordano chi sono e cosa ho passato. Le altre persone si schifano di fronte al mio corpo e capisco il motivo, queste non sono belle, ma non le ho scelte io.” Kara rivolse la testa verso il basso.
“Per me sei bellissima e queste cicatrici ti rendono ancora più unica.”- Lena dicendo questo alzò il volto di Kara e si avvicinò al suo volto.- “ Kara Danvers tu sei bellissima.” La bionda non riusciva più a trattenersi, voleva baciarla. Kara avvicinò ancora di più il suo volto a quello di Lena e le accarezzò una guancia.
“Se non vuoi fermami, sei ancora in tempo.” Lena non disse niente, ma posò le sue labbra su quelle dell’amica. Le mani di Lena finirono dietro la testa di Kara. Kara tirò il labbro di Lena che aprì leggermente la bocca. Le loro lingue si toccarono e la bionda perse un battito. Kara stava finalmente baciando la mora dopo mesi che voleva farlo, però si sentiva in colpa e si staccò dall’altra.
“Scusa, non dovevo. Fino a poco fa eri fidanzata.” Kara si prese la testa con le mani, non poteva averla. Lei amava ancora la sua ex e Kara non voleva far stare male Lena e perdere la sua amicizia.
“Di solito si chiede scusa per le azioni sbagliate, non gradite e che fanno stare male e quel bacio non è stato niente di questo. Mi è piaciuto.” Lena sorrise alla sua amica.
“Vuoi rimanere qui questa notte? Non per fare qualcosa, ma per non dover tornare a casa e restare sola proprio ora.” Dicendo queste fece una smorfia strana accompagnata a dei gesti bizzarri.
“Grazie.” Kara mostrò la sua stanza a Lena e disse che lei sarebbe andata a dormire sul divano.
“No, ti prego resta con me questa notte.”
Le due si sdraiarono e Lena trascinò Kara vicino a sé che decise di circondarle un fianco. Erano così vicine che neanche un filo poteva passare in mezzo. Si addormentarono in quella posizione.
Al mattino Kara venne svegliata da un raggio di sole che le puntava dritto in faccia. Si girò per vedere l’ora dalla sveglia che aveva sul comodino vicino a lei e si ricordò di Lena che stava dormendo beatamente. Una mano di Kara era tenuta stretta dall’altra donna, sembrava che non volesse lasciarla, come se avesse paura di una probabile fuga dell’amica che l’aveva ospitata. Kara si beò di quella vista per ancora qualche minuto, Lena aveva un leggero sorriso sul volto anche se una piccola ruga le increspava la fronte: chissà a cosa stesse pensando. Kara non credeva ancora a quello che era successo la sera prima, Lena era tornata single e lei l’aveva baciata. Solo al pensiero la sua testa iniziò a girare e decise di chiudere gli occhi per ritrovare la calma. In quel esatto momento sua sorella Alex entrò in casa e andò direttamente in camera della sorella per parlarle della proposta di matrimonio che aveva fatto a Maggie, ma quando arrivò sulla porta si rese conto della scena: sua sorella era sdraiata accanto a Lena che dormiva ancora e quest’ultima teneva Kara stretta a sé. La più piccola delle Danvers fece un gesto all’altra per dirle di non fare rumore e con molta attenzione e calma si alzò cercando di non svegliare Lena.
“Kara Danvers, che diavolo hai fatto?” Alex si appoggiò al frigo osservando la sorella con uno sguardo severo.
“Non è come sembra. Ieri sera si è presentata in lacrime dicendo che la sua ragazza l’aveva lasciata ed è voluta rimanere qua.” Kara aveva preferito non dire niente del bacio alla sorella per evitare qualche suo ammonimento.
“Indagherò... Io ero venuta qui per dirti che ieri sera ho chiesto a Maggie di sposarmi e lei ha detto sì.” Alex illuminò il suo viso con un sorriso enorme e Kara corse ad abbracciare la sorella.
“Sono felicissima per te, Alex. Dobbiamo festeggiare!”
Lena in quel momento entrò nella cucina e vide le due abbracciate.
“È successo qualcosa?”
“Dovrei chiederlo io, ieri tra voi due cosa è successo?” Chiese la più grande delle Danvers indicando prima Kara e poi Lena.
“Niente. Ci siamo baciate e fine.” Lena alzò le spalle.
Alex non sapeva questo particolare, ma non voleva chiedere niente alla sorella dato che la sua faccia dispiaciuta diceva già abbastanza. Per Kara quel bacio aveva avuto un grande significato e, invece, per Lena non era stato niente, non le era piaciuto? No, la sera precedente non aveva detto quello, però poteva aver mentito per non ferire i sentimenti di Kara. Poco dopo Lena era già pronta per andarsene, salutò ringraziando Kara con un lieve bacio a fior di labbra e uscì.
“Ora devo andare a lavoro, pranziamo insieme?” Alex stava per andare via.
“Ho il turno in palestra, scusa.” Kara avrebbe voluto solo stare a pensare e ripensare a Lena e a quel bacio.
“Ti scrivo dopo, ciao.” E anche Alex uscì dall’appartamento. Kara aveva deciso di non pensare più a quello che era successo se no rischiava di non uscire più di casa per andare a lavoro.
La sua giornata lavorativa era quasi volta al termine, le mancava solo una lezione privata come personal trainer e poi poteva tornare a casa a farsi un bagno rilassante e a guardare quei vecchi musical che tanto adorava. La ragazza a cui doveva fare lezione era appena arrivata e quando si girò vide l’unica persona che avrebbero voluto evitare dato che era troppo imbarazzata.
“Ciao Lena, non sapevo ti fossi iscritta in palestra.” La sua amica era di fronte a lei con indosso una canottiera e dei leggings che risaltavano tutte le sue forme.
“Sì, ho deciso di rimettermi in forma e volevo dirtelo questa mattina, ma mi sono dimenticata.”
Kara iniziò subito a farle vedere gli esercizi che doveva fare. Kara provava a non guardare troppo Lena e a non pensare troppo a lei, ma era più difficile del previsto. Lena aveva svolto correttamente tutti gli esercizi e si girava sempre verso la bionda per ricevere la sua approvazione. Kara voleva parlare di quello che era successo, ma allo stesso tempo aveva paura e preferiva solo osservare Lena fare gli esercizi, vederla così concentrata era rilassante per lei. L’allenamento finì abbastanza velocemente e la mora obbligò l’altra a uscire fuori.
“Non ho tanta voglia. Il mio programma della serata era quello di rimanere in casa a guardare dei vecchi musical.” Kara preferiva non passare del tempo con l’amica, doveva cercare di dimenticare quello che era successo perché aveva capito che non poteva lasciare che Lena si affezionasse troppo a lei.
“Va bene...” La faccia di Lena era così dispiaciuta che Kara non riuscì a lasciarla andare così e la invitò a casa sua. Un’ora dopo le due erano sul divano davanti alla tv. Kara cercava di stare il più lontano dall’amica per evitare di avere pensieri sbagliati o di fare lo stesso errore della sera precedente.
“So quello che pensi a proposito dell’amore. Kara Danvers non può farsi amare dato che dovrà tornare nell’esercito quando ci sarà bisogno, ma tu provi qualcosa per me?” Lena attirò l’attenzione di Kara che era impegnata a canticchiare.
“Non cambia niente. Prima o poi me ne andrò, tu ami ancora la tua ex e il bacio di ieri non ha significato niente per te.” Kara si girò velocemente verso l’altra per poi ritornare a guardare la televisione.
“Invece cambia tutto.” Lena prese il telecomando e spense la tv. “ ora mi ascolti. La mia ex aveva ragione, io ero assente e lo ero per causa tua. Da quanto ti ho incontrato non ho fatto altro che pensare a te, mi sei piaciuta subito. I tuoi occhi gentili e profondi mi hanno stregato per non parlare del resto... Hai un corpo che mozza il fiato e sembri una dea. Quindi, se quel bacio ha significato qualcosa per te devi dirmelo, perché io sto impazzendo e se ci sei rimasta male perché ho sminuito il nostro bacio con tua sorella sappi che l'ho fatto perché avevo paura che tu andassi in panico.”
“Lena, io ti ho baciato, è ovvio che per me abbia significato qualcosa, però non posso e non voglio lasciarti dopo qualche mese per andare a rischiare la mia vita.”
“Io ora vado a casa, ci sentiamo.”  Lena uscì  in fretta dall’appartamento lasciando l’altra sconvolta. Kara aveva appena rifiutato  la donna per cui aveva perso la testa per paura di stare male e di farla soffrire e si stava odiando per questo. Voleva stare con Lena, ma allo stesso tempo non voleva farla stare in pensiero per lei. Era combattuta e non sapeva cosa fare. La ragazza andò allo specchio e si guardò, cosa vedeva in lei Lena? Aveva dei banali capelli lisci e chiari, due occhi anche essi chiari e un corpo pieno di cicatrici per cui lei aveva paura di non essere amata. Però, l’altra ragazza aveva visto tutti quei segni sulla sua pelle e non era scappata via, aveva addirittura ricambiato il suo bacio e le aveva chiesto se poteva dormire con lei. Lena Luthor era troppo preziosa per Kara, era come un bellissimo e delicatissimo fiore che Kara non voleva schiacciare o rovinare con il masso che era la sua vita. Aveva deciso cosa fare, prese il telefono e mandò un messaggio a Lena.
“Scusami davvero per tutto, tu mi piaci, ma ho paura di farti soffrire. Non vorrei mai doverti abbandonare per dover andare a combattere e lasciarti con la paura di non rivedermi. Per me è già difficile dover non seguire i miei sentimenti, ti prego di capirmi.” Inviò il messaggio e spense il telefono.

Angolo autrice:
eccomi tornata con il secondo capitolo, spero vi piacca. A presto!

 
   
 
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