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Autore: terryoscar    29/08/2018    6 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Preparativi di viaggio
 
Mio padre,  ha informato la famiglia che tra due giorni partiremo.
 Tutti pensano che il nostro sarà  un viaggio di piacere, ma in realtà non sarà così, andremo in missione e la faccenda mi preoccupa non poco.
Siamo ancora nel salone, ormai tutti non fanno altro che parlare del viaggio, soprattutto Marianne e Joséphine che si lasciano distrarre dai loro progetti, cominciano a discutere su cosa portarsi in viaggio.
Mi avvicino a mio marito e gli dico: “Se non ti dispiace Andrè, preferirei cenare in camera nostra,stasera ho voglia di starmene un po’ da sola.
“Uhmm.. questa si che è una bella idea Oscar! Vado immediatamente a dare disposizioni affinchè ci mandino la cena in camera,  intanto, se vuoi, precedimi, arrivo subito! …
“Andrè aspetta non andare, di alla cameriera di …ecco….. prepararmi un bagno caldo.”
Vedo mio marito  sorridermi, un sorriso malizioso, e sussurra: “Si certo, glielo dirò!”, guardo Oscar, ha le guance rosse, è leggermente imbarazzata.
“Andrè comincio ad andare .. ti aspetto di sopra!”
 
Mi sento il viso caldo, devo essere arrossita, davanti ad un esercito di soldati mi sento a mio agio, davanti ad Andrè arrossisco come una ragazzina.
 
Non appena Andrè si allontana, mia madre mi si avvicina, mi porta in disparte  e  mi chiede: “Oscar, cosa mi nascondete? Io non credo ad una sola parola di quello che ha detto  tuo padre, il viaggio è forse un’altra missione che Sua Maestà vi ha affidato?”
“Madre Vi prego, nessuno deve sentirvi …. Si è così … ve lo spiegherà  più tardi mio padre! …. Madre, io e Andrè …..siamo…..ecco…..siamo ….stanchi,  ceneremo ….di …..di…sopra, preferiamo rimanere…. da soli, ecco….spero….spero che non vi dispiaccia”
 
Cerco di essere tranquilla e spigliata, senza riuscirci, mi sto torturando le mani, sento il sudore scendere sui palmi…..che imbarazzo!
 
“Ma si certo cara, andate pure!”
 
Povera la mia piccola, si imbarazza ancora a certe idee. Certo che Augustin ne ha fatto un ottimo soldato, ma quando si tratta di se stessa……è un vero disastro! Povera piccola amata figliola. Meglio fare finta di nulla e lasciarla andare, prima o poi si abituerà, capirà che non c’è nulla di sbagliato nel volere restare un po’ sola, con il marito.
 
“A domani madre, scusatemi con la famiglia!”
 
Vedo mia figlia percorrere velocemente le scale per andare in camera sua, sembra che voglia scappare dopo avermi detto che vuole passare la serata con Andrè, penso che purtroppo era come immaginavo, ancora un’altra missione! … Poveri ragazzi, mi chiedo quando li lasceranno vivere tranquilli?!!
 
Giro la maniglia della porta, dopo una giornata estenuante in caserma,finalmente sono in camera mia!
Mi libero immediatamente della giacca della divisa, mi sfilo gli stivali, rimango con i pantaloni e la camicia bianca, la slaccio leggermente, quando sento bussare alla porta.
 
“Avanti.”
“Oscar, Vi ho sentita arrivare, posso esserVi utile?”
“Sabrina, volevo giusto parlare con te, su vieni avanti … accomodati!”
“Cosa succede Oscar?”
Sorrido appena, le dico: “No …..non succede nulla, almeno per quello che mi riguarda. Senti Sabrina, tra non molto rientrerà Alain e domani avrà la giornata libera! ……”
“Libera? Ma domani non è la sua giornata libera, è forse successo qualcosa?”
“Vedi Sabrina, sarà lui a spiegarti i dettagli … io …. Sabrina, mi dispiace dirtelo ma .. dopodomani partiremo nuovamente e Alain verrà con noi!”
“Partirete?!!  … E Alain verrà con voi! …. Andrete nuovamente in missione?!! …. Ma …… perché?”
“No! … Stavolta non partiamo per una missione Sabrina, è solo che la mia famiglia deve recarsi urgentemente in Italia per alcuni affari, e la presenza di Alain ci è assolutamente  indispensabile, visto che oltre a  mio padre, Andrè e me, verranno anche le mie sorelle Joséphine e Marianne …... anche se verranno con noi i loro mariti, loro non sono certo dei  soldati abituati a dei  viaggi, lunghi e  difficili …..”
 
Bussano alla porta.
 
“Avanti!”
 
Entrano le cameriere, con  i paioli d’acqua, subito dopo vedo entrare Andrè.
 
“Madame Vi prepariamo la vasca.”
“Si, fate pure! Grazie.”
Sabrina, appena vede le cameriere entrare nella stanza da bagno, mi dice: “Oscar dovete fare il bagno, Vi preparo immediatamente la camicia da notte!”
“No fermati Sabrina, questo non è più compito tuo. D’ora in avanti, tu non dovrai più fare nulla a palazzo, ci penseranno le altre donne. Dovrai prenderti cura soltanto di te stessa e della creatura che aspetti.”
“Ma Oscar io …”
 
Una voce interrompe la nostra conversazione.
 
“E’ permesso?!”
“Alain sei tu, vieni pure avanti!”
“Comandante, Andrè ……… non ho trovato Sabrina in camera nostra ed ho pensato che fosse qui!”
“Si Alain, le stavo spiegando che ci accompagnerai in viaggio, e che staremo fuori svariati mesi …. Non sappiamo quanti …. Le ho appena detto che d’ora in avanti,a palazzo, non dovrà occuparsi più di nulla, e non le mancherà assolutamente  niente!”
“Perfetto Comandante! Io non sarei stato capace di spiegarle tutto così ….. velocemente! ….. Comandante io …...  Vi ringrazio ancora per il riguardo che avete per mia moglie.”
“Alain, è il minimo che io possa fare, sta tranquillo come ti ho già detto, Sabrina è in buone mani.”
“Grazie Comandante!”
Vedo mia moglie guardarmi con smarrimento, le metto il braccio intorno alle spalle e le dico: “Vieni Sabrina, andiamo in camera, ti spiegherò tutto lì! ….. Buona notte Comandante, buona notte anche a te Andrè!”
“Buona notte!”
Vedo le donne andare avanti e indietro per la stanza, tirano fuori la mia camicia da notte ed una di loro mi dice: “Madame, il bagno è pronto, lascio la vostra camicia sul letto, e gli asciugamani sono stati appoggiati  sulla spalliera della sedia.”
“Grazie, potete andare!”
 
Appena escono le cameriere con i paioli vuoti, entra  un’altra che ci porta il vassoio della cena,  vedo  il tavolo rotondo del mio salottino  ben apparecchiato, la cameriera ha riposto  una tovaglia bianca ricamata,  al centro ha posto un candelabro con cinque candele, le accende,  il tavolo è imbandito e  la cena è davvero succulenta, c’è di tutto, non manca proprio nulla: dall’arrosto alla frutta, poi c’è il dolce, la torta di mele, e una bottiglia di buon vino! È tutto perfetto. Questa sera Andrè ed io staremo bene, soli, qui, nel nostro appartamento a palazzo.
 La cameriera mi dice: “Avete bisogno d’altro Madame?”
“Nient’altro, puoi andare.”
“Con permesso.”
 
La cameriera esce veloce, leggera come un soffio, silenziosa.
 
Andrè ed io rimaniamo da soli, mi guarda e dice: “Oscar, vuoi che ti faccia compagnia? … Magari facciamo il bagno insieme …... ti va?”
Lo guardo maliziosa, sento il suo sguardo addosso pieno di passione, mi sento arrossire, ma non intendo farmi pregare, anche se imbarazzata, gli dico:“Certo che mi va, ma ricordati che ci hanno servito la cena, e non vorrai che si fredda, vero Andrè!”
“Certo che no Oscar …. Giuro che faremo in fretta …. Fidati di me! …..”


 
La prendo in braccio, la porto nella nostra stanza da bagno. L’ambiente è profumato, ci sono diverse candele accese ad illuminare la stanza. Il caminetto, su cui è stata scaldata l’acqua, è ancora tiepido, ed emana un dolce tepore ed una luce calda, romantica. In un angolo, si trova un vaso con delle magnifiche rose bianche, profumate. Nella vasca, è stata messa qualche goccia di olio alle rose, il profumo preferito della mia dolce Oscar.

La appoggio a terra ed inizio piano a sbottonarle la camicia bianca, un bottone alla volta, poi le slaccio i polsini e lascio cadere la camicia. La guardo negli occhi, i suoi meravigliosi occhi colore del mare, mi sorride dolce, arresa a me, un poco imbarazzata, sempre un poco imbarazzante. Mi si avvicina, la stringo, la avvolgo nel mio abbraccio e la bacio.
Guardo Andrè negli occhi, lo amo. Lo amo. Non smetto di ripeterglielo. Mi lascio cullare dal suo abbraccio.
La stacco appena da me, e riprendo a spogliarla, le slaccio il corsetto, lentamente, sento la sua pelle sotto le mie mani, la accarezzo leggero ad ogni laccio, ad ogni occhiello. Anche il corsetto cade, Oscar cerca di coprirsi il petto, la fermo, la tranquillizzo. Le sbottono i pantaloni, glieli sfilo, scendendo lento con le mani, in una carezza, arrivato alle calze, le slaccio e le faccio cadere a terra.
Oscar è completamente nuda, davanti a me, arresa, imbarazzata. Le passo una mano dietro le ginocchia, l’altra dietro le spalle, la sollevo e la adagio lentamente nella vasca. Chiude gli occhi e si lascia andare. La vedo rilassarsi, scivolare piano piano nell’acqua, fino a coprirsi quasi tutta, lasciando fuori solo la testa.
Prendo una spugna ed inizio a passarla sulla sua pelle, il collo, le spalle, la schiena e poi risalgo passando dal suo ventre piatto, il suo seno, su cui mi fermo un po’ più che altrove. Bacio il suo collo, prima dietro un orecchio, e poi lascio una scia per scendere un poco, con i miei baci.
Non resisto più, è così bella, tra le mie mani, si lascia trasportare.
“Oscar, ti amo, ti voglio…..”
“Anche…anche io……ti voglio”
Sussurro appena, imbarazzata.
Tengo gli occhi chiusi, ma sento il fruscio dei vestiti di Andrè che cadono a terra, poi le sue mani mi spingono un poco in avanti e lo sento sedersi dietro di me, all’interno della vasca. E poi il suo profumo, le sue mani, i suoi tocchi leggeri sulla mia pelle, i suoi baci….un turbinio di emozioni. E ci amiamo, con dolcezza, lentamente.
 
Abbiamo indossato le nostre camicie da notte.Siamo seduti a tavola,  l’uno accanto all’altra, ceniamo, Andrè si diverte ad imboccarmi, come fossi una bambina, o forse un gioco da adulti, non è mai stanco per ….
Ci guardiamo, ci sorridiamo, e tra uno sguardo e l’altro Andrè mi dice: “Sei stata magnifica! ..”
“Andrè, per favore non parlarmi così! Non mi piace….ti prego, non essere così sfacciato”
“Allora ti dirò che sei … bellissima!”, guardo negli occhi, lei abbassa lo sguardo, imbarazzata.
“Andrè …”
“Cosa c’è mi male, dire alla propria moglie che è stata .. magnifica, oppure  che è  bellissima! ….”
Vedo Oscar arrossire e mi dice: “Su dai mangia che si fredda … anzi credo che ormai sia diventato freddo da un pezzo!”
“Ti dispiace forse che non sia più caldo?”
“No, certo che no Andrè, dimentichi che rimarrò comunque un soldato, anche quando sarò in congedo! … Su adesso mangiamo…..”
 
 
Siamo ai primi di luglio, è una serata calda, la porta del balcone è spalancata, dal giardino si ode il frinire insistente delle cicale, l’aria è così limpida che dal tavolo dove siamo seduti   vediamo perfettamente il cielo stellato.
Dopo aver cenato, Andrè si alza, mi prende per mano, e mi dice: “E’ una bellissima serata … guarda  Oscar! … Stasera c’è la luna piena, vedi come splende …. è bellissima! Su vieni, andiamo sulla veranda …”
“Hai ragione Andrè ….. che magnifica serata … che pace! E pensare che dietro la  porta della nostra camera, abbiamo lasciato la confusione della famiglia …”
Andrè mi stringe a se, mi posa un piccolo bacio sulle labbra e mi dice: “Oscar, desideravo tanto trascorrere con te una magnifica serata come questa, lontano da tutto e da tutti! …solo noi….”
“Hai ragione Andrè, abbiamo bisogno di stare un po’ da soli, abbiamo soltanto due notti per stare in tranquillità, poi chissà …..”
“Chissà cosa?”
“Mi chiedo solo quando potremo assaporare ancora questi momenti così ……..così… intimi! …”
Le accarezzo il viso, sorrido, e prima di darle un bacio le dico: “Domani sera … ci resta ancora domani sera! …”
Dopo essermi perso nei suoi baci, guardo mia moglie con tenerezza e le dico: “Hai ragione Oscar …. Sarà molto difficile rimanere da soli, ma adesso non ci pensiamo! …. Su dai … sediamoci qui sulla veranda, desidero solo stare qui con te! Seduti vicini, a chiacchierare, o anche solo a guardare il cielo…”
 
Andrè ed io siamo seduti sulla veranda, la sua mano stringe la mia, guardo l’immenso parco … i miei pensieri mi portano lontano nel tempo, la mia mente è assorta da dolci ricordi …… ritorno alla realtà quando sento la mano di Andrè stringermi ancora, il mio sguardo si posa sul suo, lui mi chiede: “Il tuo pensiero è lontano da me, a  cosa pensi?”
Gli sorrido, gli rispondo: “A noi da bambini …. Andrè ti ricordi di quando eravamo bambini?! Quante marachelle che abbiamo fatto! ..”
“Già,  abbiamo fatto disperare la nonna tante di quelle volte, che quasi faccio fatica a ricordare!”
“Si tante! …. Andrè … quante volte abbiamo corso intorno a quella fontana, ricordi? …”
“Già, certo che lo ricordo! … Ricordo soprattutto  che  ci sei entrata dentro per catturare i ranocchi …”
“Ah ah … Si! .. Ed io ti costringevo a seguirmi  e tu non volevi, temevi che la nonna ti potesse punire, magari non lasciandoti mangiare la tua torta preferita ah ah! ….”
“Ah ah ah … Si è vero! Però alla fine ci entravo comunque con tutte le scarpe, e tu mi chiedevi di catturare tutti i ranocchi che erano nella fontana …”
“Si Andrè, è solo che quando sentivano le urla della nonna,  liberavamo i ranocchi ..  e noi bagnati fradici correvamo a rinchiuderci in camera mia, chiudevamo la porta a chiave per toglierci i vestiti bagnati ….”
“Mentre la nonna batteva dietro la porta con il suo mattarello e urlava: Andrè, Oscar, aprite … ah ah ah! .. Oscar, però ne abbiamo fatte di marachelle, povera nonna ah ah ah! ….”
“Si Andrè ah ah ah!”
 
Stringo le mani di mia moglie, le accarezzo, le bacio ….
 
“Oscar,  le tue mani sono gelate, senti freddo?!”
“Si…. un poco Andrè, c’è un po’ di vento che …”
“Aspetta amore, ti vado a prendere uno scialle.”
 
Le mani di Andrè stringono  le mie, le porta al suo viso, le sfiora, le bacia ancora ….. si allontana da me …..
Vedo Andrè aprire un cassetto e poco dopo lo vedo tornare con uno scialle: è grande e il suo colore, ha il colore del cielo, lo stesso di questa dolcissima serata!
Me lo porge sulle spalle, mi dice: “Va meglio Oscar?!”
“Si .. si Andrè caro …”
Mi impedisce di continuare, si reclina su di me … mi bacia …. Un lungo tenero bacio appassionato … si allontana appena, il suo sguardo è pieno d’amore, mi sussurra: “Ti amo, vita mia! ….”
Ancora un altro bacio, fino a che non mi sollevo dalla sedia e mi stringo a lui … entrambi sentiamo il bisogno di cercarci ancora, le nostre mani si accarezzano, si stringono, ci tocchiamo ….
Andrè mi solleva da terra e baciandomi ancora, mi porta sul letto, mi adagia con lentezza … è su di me … le nostre labbra non si separano nemmeno un attimo, le nostre mani percorrono i nostri corpi, lui mi sussurra appena: “Ti voglio ancora! ….”
“Ti voglio anch’io … Andrè! … ti voglio … ti voglio con tutta me stessa amore …..”
 
La nostra è una lunga magica notte d’amore ………
   
Ormai è notte fonda, sono tutti nelle loro stanze, sono appena uscito dalla cucina, mi sono preparato il solito infuso serale che Lassonne mi ha dato per potenziare il mio vigore.
E’ l’ultima sera che ne faccio uso, visto che nei prossimi mesi non mi servirà prenderlo, la missione mi terrà lontano da casa per chissà quanto tempo!
Percorro in tutta fretta le scale che mi separano dalla mia Marguerite, sono dietro la porta della nostra camera, entro. Marguerite mi sta aspettando sveglia, seduta nel letto, con la schiena appoggiata ai cuscini, le lenzuola abbassate. Indossa solo una leggera camicia di cotone, bianca con dei ricami all’altezza del seno, scollata, senza maniche. Ha i capelli sciolti che le cadono sulle spalle, un libro in mano.
 
“Augustin finalmente! Ma si può sapere perché mai tutte le sere sei sempre l’ultimo ad arrivare? Sembrerebbe  che tu aspetti di rimanere solo a fare chissà che cosa!”
“Ma che stupidaggini dici Marguerite! .. Io non aspetto nessuno, è che mi piace godermi la pace serale e fumare la pipa in tutta tranquillità, senza avere nessuno attorno.”
“Uhmm… se è così Agustin allora domani sera ti farò compagnia.”
“Compagnia? .. Come vuoi cara, basta che non mi dici nulla e soprattutto che trovi un motivo futile per rimproverarmi, altrimenti preferisco rimanere da solo!”
“Sta tranquillo, non vedo perché dovrei rimproverarti se non fai nulla di cui io ti possa rimproverare!”
 
Si si mia cara!!! Fammi compagnia quanto vuoi, tanto domani non dovrò bereil mio infuso.
 
“Augustin Augustin … Augustin!!! Si può sapere a cosa stai pensando?”
“Chi, io?...”
“Si caro ……. tu! Si può sapere perché sei tanto distratto?”
“Io? No no .. è una tua impressione!”
“Dici? Io non ti credo, tu stavi pensando a qualcosa e non me lo vuoi dire! … E va bene non mi importa! .. Senti Augustin, a me non la dai a bere, tu non parti per un viaggio di piacere, avanti raccontami tutto, tanto nostra figlia Oscar mi ha accennato della missione che le Loro Maestà vi hanno affidato.”
“Si si hai ragione Marguerite! .. Te ne avrei parlato stasera, ma tu mi hai anticipato.”
“E allora Augustin, di cosa si tratta?”
“Marguerite, dobbiamo davvero recarci in Italia per conto del Re, e visto che andiamo a Torino, mi occuperò anche dei nostri possedimenti, voglio accertarmi che vengano ben custoditi, e soprattutto che nessuno se ne impossessi. Sai, non vorrei che dopo tanti anni di assenza, qualcuno se ne approfitti!”
“Ma Augustin la Contea dei Jarjayes è nei pressi di Torino, si trova precisamente a Collegno. Per controllarla tutta ci metterete diversi giorni! Se ricordo bene , ci sono diverse terre intorno alla proprietà!”
“Dopo tanto viaggiare Marguerite, cosa vuoi che rappresenti un giorno in più o in meno!”
“Si hai ragione marito mio! .. Se non ricordo male, un tempo il castello era custodito dalla famiglia Provana.”
“Si, prima di loro se ne occupava il loro padre, e prima di lui suo nonno! …. E’ un antico casato appartenuto alla nostra famiglia per generazioni. In quarant’anni, ovvero da quando ci siamo sposati, ci siamo stati una sola volta ……. e poi non ci siamo tornati più. Quindi non sappiamo nemmeno come realmente vanno li le cose, ed è arrivato il momento di accertarmene!”
“Ma per quale motivo non te ne  sei preoccupato l’ultima volta che sei stato in Italia!”
“Vedi  Marguerite,  ero preso da tutt’altro che nemmeno ci ho pensato …sai avevo due fidanzati da spronare…..e sorvegliare!”
“E adesso come mai tutto questo ripensamento?”
“ …. Uhmm… Veramente Marguerite, mi preoccupano i venti di guerra che sembrano abbattersi sulla Francia ….. la situazione politica non mi piace affatto!”
“Augustin … io … stento a capirti!”
“Mi capisco io cara ….. so quello che dico … Ma adesso di questo non preoccupiamoci, pensiamo alla missione! ….Senti Marguerite, le nostre figlie  dovranno credere che il nostro sia un semplice viaggio, e non una missione.”
“Ma perché, non capisco!”
“Data l’importanza di questo nuovo incarico, dobbiamo cercare di passare inosservati. Vedi, nella missione   precedente siamo stati attaccati per  ben due volte! … E per questo motivo, Sua Maestà ha suggerito di far credere che  la  nostra sia una partenza all’insegna del piacere, in modo da eludere qualsiasi forma di aggressione da parte dei ribelli.”
“Oh Santo cielo Augustin, ma è pericoloso!”
“Marguerite, tutte le missioni militari comportano un minimo di  pericolo, e tu lo sai …”
“Si certo che lo so, ma voi vi porterete dietro Joséphine e Marianne, che certo non sono dei soldati …”
“Se è per questo nemmeno Charles e Louis lo sono, eppure verranno! … Anzi domani li allenerò con la spada e con il fucile, vedremo cosa saranno capaci di fare! … Sono sicuro che con la spada saranno certamente dei buoni a nulla, ma sono speranzoso sul fatto che sappiano almeno adoperare il fucile, visto che vanno a caccia …. Almeno spero!”
“Oh Augustin!! Tutto questo mi intimorisce, se penso alle nostre figlie …”
“Tranquilla, a loro ci penseranno Sassoin e quell’altro … La Salle, che devo ammettere si sono dimostrati due ottimi soldati …. Tra i migliori che abbia mai visto!”
“Augustin .. e se … Oscar .. fosse incinta? Come farebbe ad affrontare questo lungo viaggio?!”
“Marguerite, Oscar non è incinta, stai tranquilla, almeno in questo momento non lo è!”
“E tu come lo sai Augustin?”
“Uhmm … lo so e basta!”
“E no Augustin, tu devi dirmelo ,come fai a saperlo?!!”
“Marguerite, ti ho detto che lo so, e basta farmi tante domande!”
“Augustin, non è che per caso sei stato nuovamente in lavanderia ad impicciarti di cose che non ti riguardano?”
“Marguerite, finiscila .. e anche se fosse? Ne ho tutto il diritto!”
“E invece no,tu non hai alcun diritto di immischiarti di cose non tue!”
“E invece si! Primo perché voglio il mio erede, e poi volevo accertarmi che Oscar non fosse in stato interessante proprio perché dobbiamo affrontare un lungo viaggio. Però ho detto ad Andrè che comunque dovrà continuare a fare il suo dovere…... anche durante il viaggio! .. E se nella missione precedente, ho fatto di tutto affinché dormissero separatamente, adesso farò in modo che dormano il più possibile insieme! .. Anzi, ho deciso che Andrè sarà esonerato il più possibile dai turni di guardia, così potrà stare ……. con Oscar.”
“Augustin! Ma tu hai pianificato tutto ……. e se Oscar durante il viaggio aspettasse un bambino?”
“Beh non sarebbe un problema, la nostra  missione non durerà più di quattro mesi, e se non ricordo male, prima di quel periodo non dovrebbero esserci problemi, o sbaglio?”
“E invece ti sbagli!! Non hai visto Luisa, che ha già un mucchio di disturbi?”
“Marguerite, non puoi paragonare Oscar a Luisa, ti ricordo che nostra figlia è un soldato, non una donnicciola qualunque, e poi se malauguratamente ci dovessero essere delle complicazioni, potrebbe sempre rimanere  nella Contea dei Jarjayes!”
“In Italia?”
“Si, in Italia, almeno fino a che non sia tutto passato!”
“Augustin, tu mi fai paura! … Hai praticamente pensato a tutto!”
“Marguerite, non possiamo fare altrimenti, io certo non volevo che partissimo per quest’altra missione, ma non dimentichiamo che non l’abbiamo cercata noi, ma è un ordine di Sua Maestà il Re! … Però Marguerite, mi hai dato da pensare! … Senti domani, con una scusa qualsiasi, conduci nostra figlia da Lassonne e …... che ne so, trova un motivo qualsiasi per tirare fuori il discorso “gravidanza” fa in modo che Lassonne consigli a Oscar come comportarsi in caso dovesse rimanere incinta, intesi Marguerite?”
“Ma Augustin cosa vuoi che dica a nostra figlia?”
“Che ne so, la madre sei tu, vedi di inventarti qualcosa! … Io dopotutto sono un uomo, cosa vuoi che ti suggerisca!”
“Davvero Augustin? Però quando ti fa comodo non dici che sono cose da donne, anzi, ti infiltri anche in lavanderia, e adesso mi dici di portarla dal medico, bel modo di parlare il tuo Augustin!”
“Senti Marguerite,non vorrai che la porti io? Cosa le direi?”
“A non lo so, sei tu che hai delle idee tanto … machiavelliche!”
“Ma che esagerata che sei!! Ma ti rendi conto, che sei così … esagerata?”
“Io esagerata Augustin? Sei tu l’artefice di tutto!”
Vedo mia moglie perplessa, le dico: “Non preoccuparti moglie mia, vedrai andrà tutto per il meglio, domani porta Oscar dal dottore, una bella chiacchierata non può che farle bene, credimi!”
“Lo spero Augustin … lo spero davvero! …”
 
Scuoto la testa sconsolata per l’ennesima idea di mio marito, questa volta però non ha torto. Una gravidanza è un’eventualità da tenere in considerazione, e la mia piccola Oscar non sa nulla, non era previsto che lei diventasse madre, nei piani iniziali di mio marito.
 
Albeggia da poco, la stanza è illuminata dai raggi del sole, mi  sveglio al cinguettio dei passeri.
Sono  abbracciato alla mia Oscar … stretti … nudi …  lei dorme ancora, la guardo con tenerezza, sorrido …  con le labbra le sfioro appena la fronte, non voglio svegliarla, ma  sono sicuro che tra non molto schiuderà il suo meraviglioso sguardo, è un soldato ed i soldati hanno l’abitudine di svegliarsi molto presto. Ripenso alla serata ed alla notte appena trascorsi……quanto la amo. Lei è il mio sogno, divenuto realtà. Mai avrei sperato un giorno di poter stringere tra le mie braccia quello splendido diavoletto biondo…..di poterla amare così, di essere amato da lei! Le guardo le mani, la sinistra è appoggiata al mio petto, porta la fede e l’anello di fidanzamento. Non li ha più tolti. Mai.
 
I miei pensieri sono distolti dal tocco della porta, mi chiedo chi sarà mai a quest’ora!
Mi sciolgo con lentezza dalle braccia della mia amata, indosso velocemente la biancheria intima, i pantaloni, infine, mi  infilo la camicia di lino bianco che è appoggiata alla spalliera della sedia.
Sento ancora l’ennesimo tocco, timido.
Lascio la camera da letto e mi appresto ad andare nell’anticamera per aprire la porta, mi sorprendo quando sento delle voci.
 
“Andrè, Andrè siamo noi … apri!”
 
Apro la porta e, con mia non poca sorpresa,  di fronte a me trovo i miei cognati.
 
“Louis, Charles! Cosa succede? … Come mai di buon’ora?”
“Andrè scusaci se ti abbiamo svegliato .. però .. vedi, io e Louis abbiamo un problema .. solo tu puoi aiutarci, almeno un poco!”
Vedo i loro volti preoccupati, gli dico: “Se posso, con piacere, ma su entrate, non rimanete sulla porta.”
“Oscar sta dormendo?”
“Si Louis, ma  restiamo nell’anticamera … su venite …… ditemi pure in cosa posso esservi utile?!!”
“Ascolta Andrè .. vedi, il Generale stamattina metterà alla prova le nostre abilità sull’uso delle armi e .. noi … Andrè, tu sai che siamo uomini d’affari, e in fatto di armi, non abbiamo l’abilità che avete voi altri …”
“Ma Charles questo lo sappiamo tutti, e non vedo perché voi ve ne facciate un problema!”
 
Vengo svegliata da un insistente vociferare …. Ascolto … sussurro: “Ma queste sono le voci di Charles e Louis!”
 
Mi alzo dal letto, e in tutta fretta mi vesto.
 
Sento alle mie spalle la voce di Oscar.
 
“Andrè è mai possibile che tu non conosca mio padre? Appena si sarà sincerato, dalla loro scarsa conoscenza nell’abilità con le  armi, non solo li canzonerà, ma sarebbe capace di sottoporli a un allenamento estenuante fino a momento della nostra partenza! Hai forse dimenticato quanto è stato duro con noi quando ci allenava?”
“No, certo che no, Oscar …..”
 
Charles e Louis mi guardano con disagio, gli dico: “Facciamo in fretta colazione, e andiamo ad allenarci! .. A voi, è meglio che ci pensiamo io e Andrè.”
I miei cognati, tirano un respiro di sollievo,  e dicono: “Grazie Oscar, adesso ci sentiamo rincuorati! …  Louis ed io ci prepariamo … a dopo! ..”
“A dopo!”
 
 
Andrè chiude la porta e mi dice: “Oscar, se vogliamo allenare Louis e Charles, dobbiamo precedere tuo padre, altrimenti, non voglio nemmeno immaginare cosa potrebbe accadere a quei due!”
“Lo so Andrè, su sbrighiamoci, facciamo in fretta!”
 
 
Siamo davanti alle scuderie, Andrè impartisce lezione di scherma a Louis, ed io a Charles.
Immediatamente ci rendiamo conto che con la spada entrambi sanno destreggiarsi molto poco, dopo un insistente allenamento, gli dico: “ E’ evidente che non potrete mai avere la padrona della spada in una sola giornata, io suggerisco di lasciar stare e di allenarci con le pistole.”
Louis interviene timidamente: “Oscar almeno per quel che mi riguarda, forse è meglio che mi alleni con il fucile! … Sai lo adopero più spesso, perché di tanto in tanto vado a caccia ….”
Non soltanto Louis, manche Charles, mi dice: “La stessa cosa vale per me Oscar,prendiamo i fucili!”
 
Andrè ed io ci scambiamo uno sguardo fugace, capiamo immediatamente che la situazione e davvero disperata!
 
Mormoro appena e dico: “E va bene, vuol dire che vi allenerete con il fucile, andremo sulla collina in modo tale che il rumore degli spari non sveglino tutti! …. Su Andrè, sbrighiamoci, prendiamo i fucili e andiamo via immediatamente!”
 
Udiamo la voce di mio padre alle nostre spalle.
 
“Oscar! … Non c’è alcun bisogno di andare sulla collina ad allenarvi, se volevi proteggere questi due … incapaci, prima che io mi rendessi conto che sono dei buon annulla, beh a quanto vedi, ormai è tutto inutile! Cosa credi, che io non sapessi già  che questi … inetti, sanno occuparsi solo di affari e nient’altro!”
Charles ribatte: “Ma Signor Generale!”
“Sta zitto!! Che solo a guardarti, mi ricordo che devo cambiare il mio  … talamo nuziale, per colpa tua, e quale momento propizio avrei, se non questo di sfidarti a duello! Ma so benissimo che se lo facessi, avrei l’opportunità di rendere vedova  mia  figlia …. Quindi, è meglio per te che cerchi di non pensare, al torto che ho subito …. E questo vale anche per te Louis,che sia ben chiaro!
 
Andrè ed io ci sentiamo a disagio per il discorso che mio padre ha appena fatto a i mariti della mie sorelle …. Dopo tutto anche noi non siamo stati da meno, se solo sapesse che io e Andrè abbiamo usato la scrivania come … letto, sarebbe capace di sfidare anche noi  a duello.
 
Mio padre mi scruta e di dice: “Cos’hai Oscar, perché quella faccia, hai da dirmi qualcosa anche tu?!!”
Balbetto, spero che non si accorga che anch’io ho qualcosa da nascondergli, ribatto: “Louis, Charles … prendiamo i fucili e cominciano il nostro allenamento.”
 
 
Vedo Andrè e Oscar, dare lezioni di tiro a Louis e Charles, li osservo, solo a guardarli mi dispero, dopo aver accumulato la rabbia dentro, non ce la faccio più ed esplodo.
 
“Non è possibile!!! Ma dico su venti bersagli, Charles ti ne hai colpiti solamente quattro! .. E tu Loius appena due in più! Non è possibile!!! Ma si può sapere a caccia di cosa andate, di ….. bufali? Rinoceronti? Elefanti? Solo quelli non potreste mancare come bersaglio, visto che siete degli inetti!”
“Padre per favore, così non risolviamo nulla!!… Calmatevi! ..  Cercate di non  alterarvi, facendo così inasprite  solamente gli animi  .”
“Oscar ma ci rendiamo conto che dovremo portarci dietro, non solo le tue sorelle che sanno impugnare solamente specchi e  pettini, ma anche loro che sono uomini incapaci perfino  di difendersi!! .. E se qualcuno li dovesse attaccare? TUTTO QUESTO E’ ASSURDO!!.... SE DOVESSE SUCCEDERE, COSA ACCADREBBRE?!!”
“Generale noi siamo qui ospiti al vostro palazzo per il matrimonio di Oscar, non eravamo certo preparati per partire in una missione militare!”
 “Si può sapere cosa diavolo farfugli Louis? E se malauguratamente, ti dovresti trovare di fronte a un’aggressione qualsiasi, tu non saresti capace nemmeno di difendere te stesso, figurarsi mia figlia! Sarete tutti morti! MALEDIZIONE!!!… Accidenti a me! Avrei dovuto scegliere per le mie figlie dei soldati valorosi non delle …. Donnette …. INCAPACI!!!”
“Generale ….”
“STA ZITTO CHARLES, TI PROIBISCO DI RIBATTERE!! … HAI IL CORAGGIO ANCHE DI PARLARE, DOPO AVER VISTO CHE NON SEI CAPACE NEMMENO DI SPARARE!.. IO … IO … SAREI CAPACE DI …… Oscar, Andrè continuate ad allenare questi due buon’annulla! Io preferisco andare via altrimenti sarei capaci di … è meglio lasciar stare!”
 
Vedo mio padre allontanarsi in tutta fretta, è davvero fuori di se! Non voglio nemmeno pensare, a cosa accadrà durante la missione, mio padre ormai è sfiduciato nei loro confronti.
 Siamo tutti consapevoli che se dovesse accadere qualcosa durante il nostro viaggio,   non potremo contare su Louis e Charles.
 
 
 
 
 
 
Piccolo battibecco tra il Generale, le autrici e le … Lettrici …..
 
Terry: “Generale ma insomma, avete visto cosa avete scatenato l’altra sera con il Vostro ingresso nella lavanderia?”
Generale: “Certo che l’ho visto, si sono tutte scagliate contro di me! Cosa pensavate , che io non leggessi  le recensioni? Beh Vi sbagliate, eccome se le leggo è la prima cosa che faccio dopo che pubblicate il capitolo! …
Per esempio, quella madamigella Francois 79  ha dichiarato di essersi divertita moltissimo per il mio sciv ....... Pardon volevo dire dopo essere inciampato.
Una curiosità madamigella, ma perché portate un nome maschile? Forse anche Vostro padre, non ne poteva più di ricevere in dote una nidiata di figlie femmine e quindi mi ha emulato, chiamandovi con il nome della mia adorata figlia?
Puff … per fortuna che non sono l’unico a pensarla in questo modo, almeno nessuno potrà dire che sono l’unico matto sulla faccia della terra!
 
Cosa posso dire di quell’altra ….. Lupen 3 … che poi con il suo nome, mi ricorda un ladr … beh meglio  lasciare  stare, che a Corte di ladri ce ne sono, eccome ce ne sono! … Detto tra noi, ce ne  sono  un infinità, non soltanto di ladri  ma anche  di parassiti! … Scusate la mia digressione … emm …  dicevo .. Voi  madame Lupen, Vi siete  addirittura piegata in due dal ridere, perché? .. Perché io sono caduto? Ma dico?!! Chi è davvero fuori di testa? Io che sono scivolato, o Voi altri che ridete per il mio piccolo incidente? Ma … in che mondo viviamo?!! Non c’è più alcun rispetto per .. per … un Generale dell’Esercito Francese quale io sono!! ….. Però di una cosa devo darvi ragione … è tutta colpa di quelle due STREGHE … Tutto questo è soltanto per colpa loro, se sono finito a terra e con la parrucca bagnata. Che figura!!
Invece Madamigella Tetide Voi dite che me la sono cercata? .. E che per giunta io sarei  fuori di testa? OH SIGNORE, ma quante ne devo sentire!!! .. Ma dico Madamigella, commetto forse un reato se mi assicuro che in lavanderia svolgono al meglio i lavori di pulizia? Io non credo, anzi è un mio diritto accertarmi che tutto funzioni e che venga eseguito al meglio, e questo vale anche per il bucato! ….. Oh!!! Spero di aver messo in chiaro la mia posizione!”
Per non parlare di quella Australia che non fa che ridere alle mie palle e mi chiama addirittura "Pazzo Rinsecchito" e poi, come se non bastasse, ha dato pure della scimunita a Sua Maestà la regina .. dico alla Regina!!!! .. Scimunita?!! Madamigella Australia, badate  bene a come parlate, potreste essere rinchiusa nelle segrete  della  Bastiglia!! …. E li sapete quanti fantasmi che potrebbero farvi compagnia? Ve lo dico io,un infinità!!! …… Ehi !! Madamigella Australia, ricordatevi che  io non sono un folle, sono lucidissimo, che Vi sia ben chiaro!!
 
Oh non è possibile tutto questo fragore intorno a me, ed è sempre e soltanto per colpa di quelle due, chi? Naturalmente  le autrice di questa incredibile storia! Ma perché proprio io? Nessuno mi capisce .... sono un povero incompreso!
Invece, Voi  madame Lucciola, non so se ringraziarVi ,o arrabbiarmi, visto che anche  Voi, vi siete divertita  come tutti gli altri del mio scivolone, scccccc .... però non ditelo a nessuno , ma è stata tutta colpa del sapone!
A  palazzo Jarjayes, si fa spreco di sapone, ma da domani lo razionalizzerò e poi vedremo se la prossima volta che andrò a controllare le pezze di mia figlia scivolerò ancora!”
Invece, Voi madamigella Fatacristallina, sull’accaduto non Vi siete ancora pronunciata, e sinceramente non so come interpretare il .. Vostro silenzio! .. Voglio ben sperare che il Vostro sia un assenso di solidarietà, e non l’ ennesima frase fatta: “Ben Vi sta Generale!” .. Spero di no, visto che il Vostro nome esprime infinita dolcezza!! …..
Un momento e che dire di quella … Luna, che di tanto in tanto mi scrive per deridermi?!... Povero me!!
 
 Per fortuna che almeno La Contessa Swimmila che con la sua vena “Artistica e Poetica" almeno mi difende da quelle due ....indemoniate.
 Contessa colgo l'occasione di ringraziarvi per la Vostra infinita comprensione che avete sempre e comunque dimostrato per la mia augusta persona, anche se lo so benissimo che Voi siete una …. Dama … molto ma molto … come dire …… ecco si ….. deliziosamente ironica!! ….Però almeno apprezzo che mi indoriate la pillola! ( So benissimo che anche Voi la pensate come tutte quante le altre, e solo che Volete sicuramente entrare nelle mie grazie, per  ottenere qualche favore, e allora mi adulate in ogni recensione che lasciate! … Credevate forse che io non Vi avessi capito?  Ma non mi importa, ciò che mi preme, che mi difendiate davanti a tutti … anche se apparentemente!) Mi inchino alla Vostra bellezza e Vi bacio la mano come si addice a una nobildonna del vostro rango. Spero che non fraintendiate il mio gesto, mi ritengo semplicemente un gentil' uomo e nulla più!
Ahh le pezze, le pezze! …. Mi hanno fatto scivolare!!! …”
Terry: “E ora, cosa centrano le pezze? Non avete appena  interloquito con le vostre  …… affezionate  ammiratrici?”
Generale: Ammiratrici? Ma quali ammiratrici, ma non avete letto le recensioni che hanno lasciato? Ma se quell’esercito di donne si sono tutte scagliate contro  di me!!! .. Solo perché sono andato a rovistare le pezze di mia figlia in lavanderia …. O non ne posso davvero più, mi sento davvero esausto!!”
Aizram: “Basta!!!Le pezze non sono un problema maschile!!!”
Generale: “Noooo!! Proprio Voi   tacete, che tra qualche settimana verrò a sfidarvi a duello!!!E poi vedremo se continuerete a prendervi gioco di me!!!.... …. Cosa c'è adesso avete paura? Ummm …. Non parla più … Che strano, sicuramente l’ho spaventata, meglio così!.... Cosa c’è, non dite davvero  più nulla? .. Siii!!!! TREMATE MADAMIGELLA AIZRAM, LA MIA VENDETTA  COLPIRA' ANCHE VOI!!! …. OHHHH Per fortuna che non dice  più una parola! .. Ci sono riuscito: L'ho intimorita! Finalmente!!!
 
 
Aizram: “Vi sbagliate Generale Jarjayes, non sono affatto scappata, sono a vostra disposizione, monsieur!!
Generale: “Un momento .... non è che ... avete saputo della mia ... erbetta magica, vero? …, E fosse così allora .... MARGUERITEEEE AIUTOOOOOOO!!! … TEMO DI ESSERE  DIVENTATO L'OGGETTO SPERIMENTALE DI DUE ASSATANATEEE!! …….”
Aizram:  “Nooooo!Signor Generale .....voi non sapete nulla di me....mentre io so tutto di voi!
Generale: “CREDETE? VOI PARLATE BENE , MA ASPETTATE CHE VI ACCHIAPPO!! TANTO A BREVE PASSERO’ DA CASA VOSTRA, VOI NON LO SAPETE  MA SAREMO VICINI DI CASA E QUESTO MI BASTA.”
Aizram: “Davvero? E come farete a trovarmi?”
Generale: “SEMPLICE, SAREMO IN POCHI , BASTERA’ CHIEDERE DI VOI E VI TROVERO’, PAROLA DI GENERALE!
 
 
Aizram: Sapete.....sono sulle pagine bianche.....ho pure una targa......certo che mi troverete......ma io vincerò il duello!”
Generale: “Impossibile madamigella, anche se indossate il "Camice Bianco" non significa che Voi possiate  sopraffarmi! …. Avete parlato di targa? Cos’è questa targa? Spiegatevi, il mio è un ordine!! IO SONO UN GENERALE DELL'ESERCITO FRANCESEEE!!! METTETEVELO IN TESTA,  TARGA O NON TARGA  A ME NON MI IMPORTA, VOI POTRESTE ESSERE ANCHE IL SINDACO DELLA VOSTRA CITTA’,IO VI SFIDERO’ COMUNQUE  A DUELLO .. STATENE CERTA!”
Aizram: “Ma avete 60 anni....nel 2018.....dunque.....vediamo....ve lo devo proprio dire?!!”
Generale: “MA ... MA ... COME VI PERMETTETE? IO FUNZIONO BENISSIMO A QUALSIASI ETA'!!! CAPITOOO?
Aizram: “Sarà......ma la polverina?!!”
Generale: “MA QUALE POLERINA! CREDETE DAVVERO CHE NON SAPPIA CHE SIA LAUDANO? VE L’HO GIA’DETTO: io funziono benissimooo!”
Aizram: “Valeriana Generale, valeriana. Non laudano. Valeriana!”
Generale (Pensa): “Ops … Per fortuna che l'altra arpia sta scrivendo il cap. per  domani, ed è tutta intronata per la  stanchezza, ormai è quasi mezzanotte ihihih! Al meno mi ha salvato la faccia con questo piccolo equivoco ihihihih! … Continua a scrivere arpia, così almeno continui a zittire ed io devo difendermi solo da Aizram ihihihih!!........”
Aizram: “Generale, niente scuse. Voi non funzionate più a dovere.”
Generale: “ A si? Dove volete e quando volete!!! Va bene? .. O no! Cosa ho detto? .. Io ... io ... no .... non ditelo a Marguerite vi prego.....scusate ... ritiro tutto .... no....... MARGUERITEEE PERDONAMIIIIIII…..”
Terry: “Su su Generale, metterò io la buona parola con Aizram, le dirò di non dire nulla alla Vostra Signora, state tranquillo!”
“Generale: “ Madame Terry che piacere, siete tornata!  Ma Voi non eravate impegnata per il prossimo capitolo? Comunque ben ritrovata! Dicevate madame?! Che posso davvero contare su di Voi? Allora ci pensate  Voi la mettere la buona parola con Madamigella Aizram?  Ci posso contare?”
Terry: “Ma si certo …… parola di autrice!”
Generale: “ Ummm….. Parola di autrice? Allora si che debbo preoccuparmi! … vedete che .... se voi ... terrete la bocca chiusa anzichè vendicarmi un po’ x volta, Vi do solamente un colpo secco, così non soffrirete!”
Aizram: “Oh Santo cielo!.. Terry, ma hai sentito? E tu che gli hai anche promesso di non dire nulla a madame! … E no! Allora sarò io a spifferare tutto, non soltanto  a Vostra moglie Generale, ma anche a vostra figlia Joséphine, così imparate!”
Generale:“NO NO NOOOOO!!! .. VI PREGO NOOO! …. E VA BENE, MI PIEGO AL VOSTRO VOLERE, GIURO CHE NON SFIDERO' A DUELLO NESSUNA DI VOI … PAROLA DI GENERALE!”
Terry: “Davvero Signore?”
Generale: “Si si .. fate di me ciò che volete, non dirò più una parola …………
 Le autrici: “Ahahahahahaah!! …”
Terry: “Hai sentito Aizram? Il nostro ben amato Generale, ha deciso di piegarsi al nostro volere,però!!”
Aizram: “Si Terry, ho sentito .. finalmente ha capito chi decide “NOI GENERALE!!”
Generale: “Si si certo … a i Vostri ordini …….”
Generale pensa: “ Si certo ….. come no, Almeno x il momento, al prossimo capitolo vedrete!! ………
 La mia vendetta  colpirà entrambe, soprattutto a quella …. Aizram rinsecchita, visto che tra un po’ prenderò le redini in mano della mia Contea, e diventerà uno dei miei sudditi, da lei soltanto  pretenderò  gabelle esorbitanti, almeno tre volte tanto ihihihihih! ”
 
   
 
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