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Autore: terryoscar    03/09/2018    6 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Nuovi pesci per la fontana del Generale
 
 
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“Joséphine, cosa fai dietro la porta dello studio?”
“Madre, mio padre e tutti gli altri si sono tutti chiusi nello studio …….. credo che stiano parlando della partenza di domani ..”
 
Temo che mia figlia possa scoprire il reale motivo di questo viaggio, le afferro la mano e la trascino via.
 
“Cosa fate Madre?! .. perché mi allontanate in questo modo?”
“Joséphine, non sta bene origliare, vieni via con me!”
 
Mia madre non ascolta le mie proteste e mi allontana dalla porta dello studio.
 
“Madre, credo che Voi tutti mi stiate nascondendo qualcosa! …”
“Joséphine, ma cosa dici!… Cara tu sei incredibilmente fantasiosa!”
“Madre, se Oscar è li con loro, non vedo perché non posso ascoltare anch’io!”
“Joséphine, loro sono dei soldati e …..”
 
Mi rendo conto di aver parlato troppo, zittisco, e mia figlia incalza: “Perché vi siete fermata, sono sicurissima che mi nascondiate qualcosa! …. Avete parlato di soldati, ma noi dobbiamo partire per un viaggio, non per una missione militare, o sbaglio?!”
Mia figlia mi spiazza, temo che non passerà molto tempo che scoprirà la verità.
 
 
Sono qui, seduto dietro la mia scrivania, ho tutti di fronte a me, aspettano che io preda la parola.
 
Guardo ad uno ad uno tutti i presenti, e dico: “Signori, come tutti noi sappiamo, domattina all’alba partiremo per il nuovo incarico che le loro Maestà ci hanno affidato … come è ovvio, non ci è dato conoscere il motivo di questa ennesima missione. L’unica cosa certa è che sua Maestà mi ha affidato svariati documenti che dovrò consegnare: alcuni Duca di Savoia, ed altri all’imperatore D’Austria, fratello della nostra Sovrana.
Sassoin, La Salle, come già siete stati informati, questa volta non saremo soltanto noi ad intraprendere questo viaggio, ma si uniranno a noi il Maggiore Girodelle, i miei generi Charles e Louis, e le mie figlie Joséphine e Marianne.
Chiedo a tutti voi di mantenere il massimo riserbo con quest’ultime, non debbono assolutamente venire a conoscenza del vero motivo di questo viaggio, mi sono spiegato? …. Sassoin, La Salle, qualsiasi cosa che dovessero chiedervi, voi dovrete omettere, mi sono spiegato?!”
“Sissignore!”
“La Salle,Sassoin, il vostro compito sarà quello di proteggere le mie figlie, invece il Maggiore dovrà occuparsi dell’incolumità dei miei …. Generi! …..”
 
Vedo nostro suocero guardarci in malo modo! …. Come posso dargli torto, dopotutto la nostra è una missione militare, e non va presa alla leggera. Ma non è certo colpa nostra se non siamo dei soldati come lui, ha sempre saputo che le sue figlie sposavano degli uomini d’affari e non dei militari, che sanno destreggiarsi con le armi.
 
“Dovremmo nuovamente attraversare le Alpi, ed alcuni di noi, conoscono i disagi che ci aspettano, riconosco che sarà un lungo e faticoso viaggio! … Domande?”
“Sissignore, una.”
“Dimmi Sassoin!”
“Il percorso sarà il medesimo dell’altra volta?”
“All’incirca! Raggiungeremo la capitale del ducato sabaudo con lo stesso percorso del viaggio precedente. Ci fermeremo qualche giorno, o forse più, a Torino. Alloggeremo presso il castello che appartiene alla mia famiglia. Poi proseguiremo fino a Verona e da lì attraverseremo nuovamente le Alpi utilizzando il Brennero passando per le città di Trento e Bolzano, per poi raggiungere Innsbruck, Salisburgo e Vienna. Da lì, se non ci saranno imprevisti, faremo ritorno a Parigi. In caso contrario dovremo tornare a Torino. Se così fosse, a seconda dell’andamento del clima, decideremo come proseguire. Potremmo fare lo stesso percorso o scendere a sud attraverso la Slovenia, per raggiungere Trieste senza dover affrontare l’altezza delle Alpi. Da lì potremmo recarci nuovamente presso i miei possedimenti. Per il momento è ancora tutto incerto. Proprio per questo, non siamo certi della durata temporale della missione.
Ricordatevi tutti che serviranno abiti pesanti per attraversare le Alpi, purtroppo anche in estate le temperature scendono parecchio durante la notte.
Ci capiterà di dormire in tenda, istituendo turni di guardia.
Non indosseremo le divise, ricordatevi che per tutti sarà un viaggio di piacere!
Niente gradi militare per chiamarci, ma solo nomi o titoli nobiliari.
E questo è quanto! … Altre domande?”
Vedo Sassoine La Salle  lanciarsi  un’occhiata e quest’ultimo ribatte: “Generale, allora da domani mattina Vi dovrò chiamare ….”
“Signor Conte, andrà benissimo.”
“Come desiderate … Signor Conte ……… Comandante Oscar, quindi mi rivolgerò a Voi come Contessa.”
Vedo Oscar incalzare immediatamente: “Non scherzare Alain, tutti i miei soldati mi hanno sempre chiamato Comandante, e d’ora in poi io sarò semplicemente Oscar e basta, mi sono spiegata?”
“Come desiderate Comandante … Oscar! ….. Generale poc’anzi avete detto che faremo una sosta nella Vostra Contea, pensate che ci rimarremo a lungo?”
“Sassoin, non potrai rivolgerti a mia figlia con il solo nome. Oscar, ti capisco ma non è credibile. I tuoi soldati si faranno passare per i nostri servitori! … Oscar sarà Madame Oscar o Contessa, e Andrè sarà Monsieur Andrè o signor conte. E questo vale anche per Voi, Maggiore! Solo tra i familiari si usano i nomi. E guai a chi farà cadere la copertura!”
“Ma Padre, io non mi sono mai fregiata del mio titolo nobiliare e non vedo perché farlo adesso, anche perché lo trovo così ….”
“Oscar, tu potrai avere tutti i tuoi motivi per non concordare con quanto ho detto, ma almeno in presenza di estrani dovrai sottostare a quanto ho deciso, è inutile che tu protesti, ricordati che saremo in missione e  ciò che conta è portarla a buon fine!”
“E va bene padre! ……… Alain, Gerard che sia inteso, mi chiamerete Madame Oscar non Contessa, mi sono spiegata?”
“Si, certo, come volete Comandante!”
 
“Un’ultima cosa Maggiore Girodelle, Voi da domani mattina sarete mio nipote, figlio di una mia sorella, nonché cugino delle mie figlie, mi sono spiegato?”
“Sissignor Generale, sarò vostro nipote.”
“Bene, dopo aver chiarito gli ultimi dettagli, torniamo alla tua domanda Sassoin,come già detto, dipenderà tutto da come si evolveranno gli avvenimenti, comunque penso che ci fermeremo per qualche giorno … tre quatto .. non di più!”
“Generale, i documenti che dovranno essere consegnati ai Regnanti, saranno custoditi da Voi?!”
“Si Maggiore Girodelle, li terrò io quindi occhio a qualsiasi movimento.”
Alain interviene ancora: “Quindi Generale, Vi dovremo sorvegliare costantemente …”
“In caso di aggressione, ricordate che i documenti saranno in mano mia, sono stato chiaro?”
“Sissignore!”
“Altre domande?”
Louis domanda: “Signore, agli occhi di tutti come dovremo qualificarci?”
“Per tutti la nostra sarà un viaggio familiare, accompagnati da alcuni amici e servitori… Altre domande?”
Nessuno di noi interviene per chiedere qualcosa, mio padre conclude: “Bene, se non avete altre domande da pormi, allora non mi resta che darvi appuntamento a domani mattina all’alba qui, nel cortile principale. Alain e Gerard, a turno, dovrete condurre la carrozza su cui viaggeranno le mie figlie, Joséphine e Marianne, tutti gli altri a cavallo!”
Mio padre guarda severo Charles e Louis.
“E voi due, pensate almeno di sapere cavalcare? Per un’intera giornata?”
Charles, con gli occhi bassi ed in evidente imbarazzo, risponde: ““Ecco …. Io …..veramente, non ho mai cavalcato così a lungo ….”
“NOOOOO!!! Non penserete mica di poter viaggiare in carrozza!!! Siete due donnette!!!! Ecco cosa siete! Con le armi siete degli inetti, con i cavalli pure…..ma cosa ho fatto IO di male!!! Cosa, ditemi?!!! Ah….ma durante il viaggio provvederò io ad allenarvi, vedrete!”
“Generale, vedete io non ho mai avuto alcuna necessità di affrontare dei viaggi tanto lunghi ….”
“Vuoi dire che non hai mai viaggiato?”
“Si certo Generale, ma sempre in carrozza, mai a cavallo!”
“Non è possibile!! … Charles, immagino che anche tu abbia sempre viaggiato in carrozza, vero figliolo?”
“Sssi … Signore! … Con la famiglia abbiamo sempre affrontato i viaggi in carrozza e mai a cavallo!”
“Lo immaginavo!! Lo sapevo!! … Be sappiate che stavolta sarà tutto diverso, e anche voi due farete i vostri turni guardia, non crederete di dormire tranquillamente ogni notte nelle vostre tende?!”
“Tu .. turni di guardia Signore?”
“Si Charles, toccherà anche a voi farli, tutti dovranno collaborare, non ci saranno privilegi di alcun genere!!.. Certo non penserete che li facciate voi due da soli, ovviamente sarete affiancati a turno dai nostri soldati, e dal Maggior Girodelle. Louis, Charles sono stato chiaro?!”
“Sssi Signore!”
Girodelle si mette sull’attenti e con saluto militar, dice a mio padre: “E’ tutto chiaro Generale, domani all’alba, Vi raggiungerò qui, avete altre disposizioni, Signore?”
“Nient’altro Maggiore!”
“Bene, allora posso andare … a domani Signore!”
Girodelle, guarda tutti noi e ci saluta nello stesso modo, contraccambiamo il suo saluto.
Poco dopo anche Gerard e Alain lasciano lo studio e quest’ultimo, prima di andare via, sorride a mio Padre, e dice: “Generale, prima avete detto che il compito mio e di Gerard, è quello di proteggere le Vostre figlie …”
“Si è così!”
“Questo vale anche per Vostra figlia Oscar? Ciò volevo dire, vale anche per il Comandante? Dobbiamo proteggere anche lei?  …”
“Sassoin!! Vedi di non incominciare a dire stupidaggini! Mia figlia Oscar non ha bisogno certo della tua protezione! Anzi….potresti essere tu ad avere bisogno di essere protetto…..dalla sua furia se non righerai dritto!!”
“Sissignore ihihih! …. Comandante, Andrè, se non c’è altro, io vi lascio.”
“Puoi andare Alain.”
“Signore … e voi tutti … io vado … Mi intrattengo con mia moglie nel giardino. Se avete bisogno di me, sapete dove trovarmi!”
“A dopo Alain!”
 
Penso: mio padre è davvero strano, far fare dei turni di guardia a Charles e a Louis non servirà a nulla, loro non sono certo dei soldati. Appena sarò di ritorno da Parigi, parlerò con lui, prima che ci mettiamo in viaggio è il caso che chiarisca alcune cose con lui!
 
Guardo Andrè, e gli dico: “Devo andare con mia Madre a Parigi … ci vediamo dopo Andrè, a più tardi!”
“Aspetta Oscar …”
“Cosa c’è Andrè?”
“No .. no .. va pure, tanto ho delle cose da fare prima di partire … va pure, a dopo Oscar.”
“A dopo André.”
Rimango nello studio con Charles, Louis ed il Generale, quest’ultimo guarda i miei cognati che stanno per lasciare la stanza, e dice loro: “Dopo che le donne saranno andate via, tenetevi a mia disposizione.”
“Cosa succede Generale, abbiamo fatto forse qualcos’altro?”
“Non basta quello che avete già fatto? Dovreste fare ancora altro? Sarebbe il colmo!”
“Generale, siate più esplicito …”
“Uhmmm … tranquilli … voglio solo darvi qualche lezione di scherma .. tutto qui!”
“Va .. va bene Generale, come volete … a … allora Vi aspettiamo in giardino,a più tardi!”
Vedo Louis e Charles lasciare lo studio un tantino preoccupatiti, guardo il Generale e gli dico: “Signore, Voi davvero volete misurarvi con loro?”
“Certo che si Andrè, voglio constatare personalmente cosa sanno fare quei due … inetti!”
“Signore, non dovete dimenticare che non sanno tirare di scherma come Voi sperate.”
“Lo so ….. certo che lo so!”
 
Vedo il Generale sorridere con ironia, sono sicuro che gli passa qualcosa per la mente … chissà cosa ha escogitato questa volta, spero solo che non esageri!
 
“Andrè, che ti prende, perché quell’espressione preoccupata?”
“Niente Signore …”
“Andrè …. Devo farti una domanda …”
“Dite pure Signore …”
“Senti … io ti ho dato la chiave di questo studio …”
“Si Signore, devo restituirvela, vado a prenderla in camera e  ….”
“No no Andrè tienila, hai ancora un’altra notte da trascorrere a palazzo! …… Senti Andrè, perché stasera non porti qui … mia figlia?”
Spalanco gli occhi e ribatto: “Signore ma …”
“Andrè …... senti, da quando ti ho consegnato la chiave dello studio, quante volte tu e Oscar siete venuti qui?”
“Generale ma … io … Generale, è mai possibile che Voi non mi esoneriate da certe domande?”
“Su dai Andrè, siamo tra uomini e poi io ti ho sempre considerato come un figlio, quindi possiamo parlare liberamente, come un padre parla con il proprio figlio. Allora? Forza rispondimi, sei o non sei tornato con Oscar in questo studio?”
Il Generare pretende che io gli risponda, mi rifiuto, gli dico: “Vi chiedo scusa Signore, devo andare da mia moglie, ho dimenticato di dirle delle cose, prima che lasci il palazzo!”
Vedo Andrè uscire in tutta fretta, gli urlo dietro: “ANDRE’ DOVE VAI? TORNA INDIETRO, NON MI HAI RISPOSTO!! ….. ANDREEE’ TORNA INDIETROO!!! …”
 
Percorro il corridoio, non è possibile, il Generale non si arrende, finge di lasciarci tranquilli per qualche tempo e poi torna con i suoi discorsi più agguerrito che mai!…… Penso ad Oscar, mi ha detto che andava a Parigi con sua madre, che strano! ...”
Continuo a percorrere il corridoio, fino ad arrivare in cucina, vedo la nonna come sempre indaffarata, le chiedo: “Nonna, Oscar è ancora qui?”
“E’ appena andata via con sua madre e le sue sorelle a Parigi …. Sentivo Joséphine che diceva a tua moglie che dovevano recarsi dalla modista, per acquistare gli indumenti per il viaggio!”
“Anche Oscar, andava dalla modista? Che strano!”
“Non lo so Andrè, se anche tua moglie andava madame Beltrin, so solo che sono andate a Parigi con madame Marguerite!”
“Va bene nonna!”
 
Dalla cucina, udiamo la voce del Generale: “Andrè … non senti? E’ Augustin che strepita, e adesso cosa sarà successo?”
“Non lo so nonna, vado a vedere!”
“Aspetta Andrè, vengo con te!”
 
La nonna ed io usciamo in tutta fretta dalla cucina, attraversiamo il salone fino ad uscire per poi ritrovarci nel giardino. La scena ha dell’incredibile: vedo il Generale tirare di scherma con Louis in maniera aggressiva, non risparmiandogli umiliazioni. Vedo Louis in evidente difficoltà, è timoroso, goffo e non fa altro che indietreggiare.
 
Sabrina e Alain, che sono in giardino anche loro, li guardano timorosi. Leggo sul volto di Alain un’espressione incredula.
 
Alain mi si avvicina e mi dice: “Senti Andrè, ma tuo cognato, cosa ha fatto di tanto grave per avere un simile trattamento dal suocero? … Accidenti! Sembrerebbe che non voglia istruirlo, ma punirlo! ….. Certo Andrè ringrazio nostro Signore per non avere un suocero simile, altrimenti che guai sarebbe stato! …. Ma guarda tu!”
 
Alain ha ragione, è evidente che il Generale voglia umiliare Louis.
 
“Avanti buono a nulla …. Possibile che tu non riesca nemmeno a fare un solo passo in avanti? ….. Sei spaventato …. E’ così che dovresti affrontare il nemico? ….”
 
Il Generale continua con un affondo dopo l’altro, vedo il suo volto: è rabbioso e vendicativo. Sono sicuro che lo stia umiliando per vendicarsi per la mancanza che anni fa Louis gli ha fatto! ……”
 
Osservo Charles, è intimidito, mi si avvicina mi dice: “Andrè, il prossimo sarò io …. Nostro suocero ha trovato il modo per farcela pagare, per l’offesa che gli abbiamo fatto anni fa! ….”
 
Un tonfo, il rumore dell’acqua e Louis si ritrova nella fontana, il Generale strepita: “Ma guardati! … Sei finito nella fontana, questa si che è bella, non è possibile!!! … Avanti esci fuori di lì, non vorrei che ti prendessi un raffreddore prima della partenza! …. AVANTI ESCI DI LI’ …. SBRIGATIII!
 
Vedo mia nonna precipitarsi dal povero Louis, guarda il Generale inalberandosi e dice: “Augustin, cosa significa tutto questo?”
Il Generale pieno di se risponde con eccessiva calma: “Niente Nanny, il povero Louis si stava allenando con me alla spada, e accidentalmente è caduto nella fontana!”
“E’ davvero andata così Augustin?”
“Perché? Ne dubiti Nanny? Certo che si! …….. su figliolo, vedi di alzarti! Esci da li, non vorrei che ti venisse un raffreddore, domani dobbiamo partire e vi voglio tutti in forma!”
 
Vedo Louis che  tenta di alzarsi, viene fuori senza dire una sola parola e mestamente lo vediamo lasciare il parco, sotto lo sguardo soddisfatto del Generale!
È bagnato fradicio, con i capelli appiccicati al viso, divisi in ciocche. La camicia bianca è stretta intorno al corpo, mettendo in risalto un fisico non proprio snello, direi un poco pingue…..ha perso una scarpa nella fontana, la raccoglie prima di allontanarsi e la svuota dall’acqua. Cammina a testa bassa e lascia una scia di acqua al suo passaggio.
Mia nonna che gli è accanto, gli dice: “Su figliolo entriamo in casa, non vorrei che davvero ti prendessi un malanno!”
Mia nonna guarda il Generale e urla: “AUGUSTINN!!! E’ IL MODO DI IMPARTIRE LEZIONI? TU NON CAMBIERAI MAI, SEI SEMPRE RIMASTO LO STESSO DI SEMPRE, MI RICORDI DI QUANDO HAI FATTO LE MEDESIME COSE CON I MIEI BAMBINI. AUGUSTIN SEI UN TIRANNO!!”
“Nanny, se Andrè ed Oscar sono dei bravi soldati, è perché li ho addestrati bene!! .. Non dimenticarlo!!”
“AUGUSTIN! MA LORO NON SONO DEI SOLDATI, VUOI METTERTELO IN TESTA?!!”
“AH AHAH … Nanny, dai una mano a Louis che ha bisogno di cambiarsi ah ahah!”
“GENERALE AUGUSTIN SMETTILA DI RIDIRE, CHE NON MI SEMBRA IL CASO!!”
 
Vedo mia nonna e Louis, entrare in casa, nel frattempo, per via delle grida del Generale, quelle di mia nonna, e del frastuono che si è venuto a creare, in men che non si dica in giardino si sono radunati gli altri: Maxim e sua moglie, Silvia con suo marito,Antoinette e Josefh.
Silvia mi si avvicina e mi chiede: “Andrè ma che succede? …. Io non capisco … mio padre sembra impazzito! … Guarda il povero Louis, è bagnato fradicio …”
 
Il generale mi guarda, e con stizza ironicamente mi dice: “Avanti, cosa aspetti Charles … adesso tocca a te, vediamo cosa sei capace di fare …. Magari sai destreggiarti meglio di Louis!!!”
“Sssi .. Signore … come volete Signore …”
“Su avanti .. fatti sotto!””
Vedo il povero Charles avvicinarsi titubante, il generale che gli lancia la spada, lui l’afferra al volo …. Sono l’uno di fronte all’altro. Il Generale ha lo sguardo fiero e scintillante, mentre Charles è insicuro e intimorito.
 
Alain mi sussurra all’orecchio: “Andrè, poi mi dovrai dire cosa diavolo hanno fatto quei due, per meritarsi un trattamento simile dal vecchio pazzo!.... A me non la da a bere, è evidente che la sua è una vendetta!”
 
Non è il caso di dare una spiegazione ad Alain, rimango in silenzio.
 
Luisa si avvicina a Louis e gli domanda: “Ma si può sapere cosa è successo? Perché mio padre ce l’ha con voi due in questo modo?”
Louis risponde appena:“Scusami Luisa ma vado a cambiarmi, comincio a sentire  freddo!”
Vedo Luisa avvicinarsi a Silvia, le chiede: “Si può sapere cosa sta succedendo? Perché nostro padre gli ha fatto questo?”
 
Penso: non posso certo dirti quello che so sorella cara, tu non lo capiresti, visto che non hai mai fatto quello che hanno fatto le tue sorelle! ………….
 
 Le rispondo appena: “Ne so quanto te Luisa!”
“Ma è tutto così strano! …. Però se mio padre si sta comportando in questo modo è perché sicuramente quei due hanno fatto qualcosa! .. Sinceramente, non vorrei essere al loro posto.”
Il marito di Silvia, Michel, sussurra: “Nemmeno io Luisa … nemmeno io ….”
 
Penso: Spero che non si vendichi anche su di me! ……
 
 
Un tonfo e anche Charles, finisce nella fontana!  … Sotto lo sguardo divertito del Generale che ribatte con fierezza: “Ecco!! .. Adesso posso ritenermi soddisfatto!! … L’offesa che voi due mi avete recato, è stata finalmente lavata con un bel tuffo nell’acqua!”
 
Vedo il Generale impugnare la spada e con soddisfazione lascia tutti noi atterriti. Si siede sul margine della fontana, continua a guardare con aria di sfida, vedo il suo sguardo cadere su Michel e Josefh, temo che voglia dare una lezione anche a loro. Alain ed io andiamo in aiuto di Charles, che è visibilmente in difficoltà  a venire fuori dalla fontana.
 
Alain gli sussurra: “Su date qua la mano Marchese, credo che Voi l’abbiate fatta grossa per finire qui dentro!”
Guardo il mio futuro compagno di viaggio, che mi da una mano ad alzarmi, e dico: “Alain, anche se l’ho fatta grossa, sono passati ormai quasi vent’anni d’allora, ma il Generale si è vendicato comunque! ……”
“Uhmm …. Deduco che non siete solamente Voi ad averla fatta grossa, visto che la furia di Vostro suocero si è abbattuta anche su vostro cognato.”
 
Guardo quel povero uomo, tutto bagnato, si strizza il codino, si sistema i capelli. Prende un angolo della camicia, la sfila dai pantaloni e la strizza. Dalla sua camicia, cade a terra uno dei pesciolini della fontana…..lo raccolgo e lo rimetto nell’acqua.
Sorrido appena, e guardando il pesciolino malcapitato sussurro: “Anche tu sei stato vittima della furia cieca del vecchio pazzo! … Su piccolo ritorna a casa!”
 
Josefh mi si avvicina e mi sussurra: “Michel, ho l’impressione che nostro suocero ci guardi di sottecchi …”
“Si hai ragione Josefh, temo che tra poc …..”
Il nostro breve discorso viene interrotto dalla voce ferma e decisa di nostro suocero.
 
“Michel, Josefh, chi di voi due si fa avanti per primo?”
“Pe .. per .. cosa Generale?!!”
“Come per cosa?!! .. Possibile che non l’abbiate ancora capito?  Nooo!! .. Secondo me .. voi due preferite non capire, vero …. Miei amati generi?”
“Si .. Signore .. ecco …”
“Signore .. ecco ..“
“Cosa c’è Josefh? Non sei più temerario come un tempo? … E tu Michel cosa hai? .. Sei pallido … sei forse stanco o spaventato?”
“Nno… Si-gnore!”
“Bene, allora Josefh, tu sarai il prossimo … vieni avanti figliolo, fatti avanti … sai, non vedo l’ora di misurarmi con te! Su forza, cosa aspetti?!! …. ”
“Co- come? A- avanti Signore?!”
“Si si, hai sentito bene … allora … vieni tu, o vengo io?”
 
 Mi avvicino ad Antoinette, e sotto voce le dico: “Nostro padre ha deciso di vendicarsi, è evidente, ma se crede di fare la stessa cosa con mio marito si sbaglia di grosso!”
Vedo mia sorella Silvia impettita, avanzare verso mio padre, e mettersi davanti a suo marito.
Mio padre la guarda e le dice: “Cosa vuoi, questa  non è una  faccenda che ti riguarda, togliti! …. Michel deve dimostrarmi quanto è uomo!”
“Padre tutto questo è assurdo!”
“ASSURDO FIGLIA CARA, E’ QUELLO CHE AVETE FATTO TUTTI VOI!! … SAPPIATE CHE NONNO AUGUSTIN MI HA DETTO TUTTO DELLA SCRIVANIA, TUTTE VOI NE AVETE FATTO USO, TUTTE TRANNE LUISA E …. MAXIM!”
Michel balbetta: “ Signore ecco … Voi avete ragione ….”
Mio padre lo interrompe bruscamente e ribatte: “ Non so che farmene che tu mi dia ragione, avanti prendi la spada che è a terra, in guardia!”
Vedo Michel fare alcuni passi avanti a sua moglie, guarda il Generale gli dice: “Sono pronto.”
Silvia guarda suo marito e protesta: “Ma cosa pensi di fare Michel, davvero vuoi batterti con mio padre? Non puoi competere con lui!  Ma hai visto   le sue abilità da spadaccino? Come pensi  difenderti? Il suo obbiettivo è gettarti nella fontana!”
“Credi che non l’abbia capito, Silvia!  … Lui vuole solo punirci tutti, se è questo che desidera, non mi tiro certo indietro.”
Guardo mio padre soddisfatto e ribatte: “Questo si che è parlare ragazzo! …. Dopo tutto non ci conosciamo un gran che … e questo e  un modo per farlo …..  ed è giunta l’ora di capire che uomo sei! …. Ciò che hai appena detto ti fa onore! …..  Silvia fatti da parte, lascia che tuo marito mi dia soddisfazione!”
Michel mi guarda e mi dice: “Silvia, allontanati, è una questione tra me e tuo padre …. ”
Mi marito mi guarda serioso, capisco che debbo farmi da parte, anche se non accetto ciò che sta succedendo, mi avvicino a mia sorella Antoinette e le dico: “Nostro padre cosa vuole dimostrare, non è possibile che si comporti in questo modo.”
Josefh, guarda mia sorella e le dice: “Antoinette, dopo sarà il mio turno, ed è inutile che tu dica qualsiasi cosa, tanto servirebbe  soltanto a far infervorare ancora di più tuo padre.”
Andrè interviene: “Antoinette, Josefh ha ragione,è inutile protestare, lo conosco benissimo com’è fatto il Generale, se si mette in testa qualcosa, non c’è verso di fargli cambiare idea! ….. Dopo tutto è tipico dei Jarjayes!”
Alain ribatte: “Su questo hai perfettamente ragione amico, ne so io che sono agli ordini  di tua moglie da più di anno! ….. Madama Silvia, dopo tutto, con il caldo che fa, un bagno nella fontana non sarà la fine del mondo!”
“Vi prego Alain, come potete scherzare in un momento come questo! .. Non vedete cosa sta succedendo?”
“Certo che lo vedo madame, ma come ha detto Andrè, nessuno può arrestare la furia di Vostro padre, se mai avesse ricevuto davvero un’offesa, si sente in dovere di restituire l’affronto, e nessuno potrà convincerlo del contrario! … Quindi, a Vostro marito non resta che farsi un bel bagno nella fontana!”
 
Vedo Michel impugnare la spada e comincia il duello.
Il Generale lo attacca con aggressività, un affondo, una stoccata … vedo Michel difendersi come può, Alain mi sussurra: “Andrè, la vedo male per tuo cognato, devo ammettere che il vecchio pazzo sa il fatto suo, Michel non ha scampo, chissà l’altro damerino come se la caverà! ….. Ma a guardarlo bene, dalla faccia non da l’impressione di poter competere con il vecchio! …… Andrè certo che  il Generale può vantarsi di avere una schiera di schiappe al  suo seguito ihihihih!”
“Alain ti prego sta zitto, non farti sentire da nessuno.”
“Tranquillo Andrè, non sono mica tanto stupido ihihihih! …. Però Andrè, prima o poi, dovrai raccontarmi il motivo di  tutto questo!…    Che strano però! …”
“Strano cosa Alain?”
“Senti, visto che questo ha tutta l’aria di essere un duello d’onore, non è che il vecchio pazzo ha sorpreso i mariti delle figlie in atteggiamenti strani?”
“Non so a cosa tu stia pensando Alain, ma ti prego di smetterla!”
“E va bene, però prima o poi me lo dovrai dire!”
“Michel … cosa c’è figliolo … possibile, che nemmeno tu mi dia soddisfazione!”
“Puff…. Ranc …. Ops …. “
“Su .. Michel …….”
Sotto lo sguardo annichilito dei presenti , anche Michel finisce nella fontana, con le gambe all’aria! È caduto di schiena, inizia a tossire, ha bevuto un po’ di acqua prima di riuscire a sedersi. Poi piano si solleva, cerca di ricomporsi. Ha l’aspetto di un pulcino bagnato. Un fiero pulcino bagnato, con le penne arruffate. Scavalca il bordo della fontana, si strizza gli abiti ed i capelli, li scrolla, e lascia una pozza a terra, proprio davanti alla fontana. Anche lui, seppure fiero nel suo atteggiamento, mostra un fisico non proprio in forma….
 
Mi precipito immediatamente da mio marito e con rabbia inveisco contro mio padre: “Siete soddisfatto adesso? Spero che adesso non rinvanghiate più il passato, e i presunti torti che Vi abbiamo fatto! ……. Su Michel, vieni fuori …..”
“Allontanati Silvia … faccio da me, non voglio che ti bagni!”
Vedo il vecchio pazzo sorridere soddisfatto e soddisfatto ribatte: “Michel ha ragione figliola, allontanati, altrimenti ti bagni quel vestito delizioso che indossi ihihihih!”
“Padre, siete davvero impossibile!”
“Forse figliola, ma sai, certe volte, vostro padre è costretto a prendere certe posizioni, in conseguenza delle vostre azioni.”
Guardo mio padre con rabbia, ma non gli dico più nulla …. Tanto so che non ne vale la pena! … Mi chiedo come mia sorella Oscar abbia potuto sottostare alle sue follie! …. Povera sorella!!
Sono accanto a mio marito e a voce bassa gli dico: “Su torniamo in casa caro, tanto mio padre ha avuto ciò che desiderava già da tempo.”
Mio padre ribatte: “Ben detto figliola ….. ben detto!”
 
Poco dopo anche l’ennesima vittima del Generale si allontana mestamente  dal parco, il Generale continua a sorridere e gli dice: “Michel, riconosco che sei un ragazzo fiero e coraggioso, come tutti i mariti delle mie figlie … non c’è che dire, sono orgoglioso di te!”
 
Mi volto, guardo mio padre e protesto  ancora una volta: “Padre, Vi inorgoglisce vero?”
“Certo che si mia amata Silvia, mi rendo conto di aver scelto bene per le mie figlie!”

Non è possibile! … Mio padre continua a fare dell’umorismo nonostante che tutti lo guardino male!
 
“Su Josefh … adesso tocca a te … sei l’ultimo a cui devo dare una lezione! …..”
 
Sussurro a mia sorella Antoinette: “Ma si può sapere perché nostro padre è così furioso con tutti, tranne che con Maxim?”
“Te lo dirò immediatamente Luisa … Perché tuo marito è il Genero preferito di nostro padre, semplice! …”
“Ma cosa vai farfugliando Antoinette, stai dicendo un mucchio di stupidaggini, nostro padre non ha preferenze di nessun genere, quando deve dare di matto, lo fa con chiunque … anche con Oscar che è il suo erede! … Voi tutti mi state nascondendo qualcosa, anche se non volete dirmelo, lo scoprirò comunque!”
 
Vedo Josefh raccogliere la spada, si avvicina al Generale e dice: “Tocca a me Generale, sono l’unico rimasto. Se desiderate, mi immergo immediatamente nella fontana, così non Vi do nemmeno il disturbo di affannarvi …”
“Cosa? Ma che razza di uomo sei? Non vuoi tentare nemmeno di difenderti?!”
“Non serve a nulla difendersi con Voi Signore,  …. Vedete l’ultima volta che ho impugnato la spada, è stato  più di quindici anni fa …”
“Ahahaha, già! .. Lo immagino … l’unica cosa che sai fare tu con mia figlia, è quello di andare di festa in festa, non è vero?”
Mia figlia avanza di un passo e ribatte: “Ma cosa dite Padre! … Non è vero!!”
“Su Antoinette, ti conosco figliola, tu vivi di pizzi merletti e danze … e il tuo …. Povero marito non fa altro che assecondarti, cosa pensi che io non lo sappia?”
“Padre! ….”
“ORA BASTA ANTOINETTE! … TI ORDINO DI TACERE!!”
 
All’improvviso vedo Joshef lasciar cadere la spada e gettarsi nella fontana.
Sento un tonfo … SPASCH ….. Mi giro e vedo mio Genero essersi gettato nella fontana.
Sono furioso, strepito: “Ma cosa accidenti hai fatto Joshef?!! Dovevo gettarti io li dentro, non tu!! ..
Alain incalza: “Generale, di cosa Vi lamentate, piuttosto ringraziatelo, Vi ha risparmiato la fatica di gettarcelo ah ahahah!”
“Zitto Sassoin , se non vuoi che tu faccia la stessa fine!”
“Ahahah Generale, io al Vostro posto avrei qualche dubbio, avete dimenticato forse che sono un soldato, e per di più, se non siete passato a miglior vita è merito di Sassoin? Ahahahaha!”
“Sassoin sparisci!!”
“ihihihih!”
 
Vedo la nonna arrabbiata con in mano il mattarello sollevato, avvicinarsi a spasso spedito, e strilla: “AUGUSTINNN ASPETTA CHE TI DO UNA BELLA LEZIONE …….”
 
Mi giro e vedo  Nanny corrermi incontro, è armata di mattarello, è intenzionata a colpirmi.
 
 
“AUSTIN HAI OLTREPASSATO IL LIMITE … ASPETTA CHE TI PRENDA E POI VEDREMO SE AVRAI ANCORA  L’INTENZIONE DI GETTARE QUESTI POVERI RAGAZZI NELLA  FONTANA!!!”
 
Comincio a correre .. non voglio certo lasciarmi colpire da Nanny, so bene che quando è arrabbiata colpisce duro.
 
“AUGUSTIN FERMATI DOVE VAIII …. NON SCAPPARE!”
 
La scena ha dell’incredibile, sotto gli occhi di tutti noi vediamo il vecchio pazzo girare intorno alla fontana e la vecchia che lo ha cresciuto corrergli dietro come se fosse un bambino. Continuano a correre,  vedo il Generale quasi divertito, finchè non inciampa, perde l’equilibrio … l’ennesimo tonfo e finisce nella fontana, sotto lo sguardo soddisfatto di tutti.
Si rialza di scatto, resta nella vasca della fontana, sotto un getto d’acqua, tutto impettito! Ha perso la parrucca tutta boccolosa, ci fulmina con lo sguardo, fa un passo, poi un altro ed esce dalla fontana. Si ferma, come se nulla fosse successo. Scioglie il nastro dei capelli grigi, li scrolla, ci passa una mano e li lascia liberi, ad asciugare. Passa le mani sul panciotto e da una tasca tira fuori un povero pesciolino rosso, lo prende con cura e lo mette nella vasca, assieme ai suoi simili. Si passa le mani sui pantaloni, si siede sul bordo della fontana, sfila prima uno stivale e poi l’altro, li scrolla dentro la fontana, si alza e si dirige verso casa, come se nulla fosse successo. Sembra che il bagno non lo abbia scalfito minimamente. Si allontana con passo signorile, portamento altero.
 Lui è il Generale Jarjayes, e tanto basta affinchè nessuno osi ridere in sua presenza.
 
 
Non resisto e scoppio in una sonora risata, Andrè mi si avvicina e mi dice: “Ti prego Alain non peggiore le cose, controllati.”
 
Antoinette incalza: “Ben Vi sta Padre!! .. Ditemi, l’acqua è abbastanza fresca? Sapete, con il caldo che fa una bella rinfrescata Vi ci voleva proprio! …….”
Mio padre arresta il passo, si gira verso di me, e tutta la compostezza che aveva dimostrato dopo il tonfo nella fontana, svanisce nel nulla, e inalberandosi strepita:“ANTOINETTEEE!! .. TI PROIBISCO DI PARLARE IN QUESTO MODO A TUO PADRE!”
Zittisco, ma Nanny ribatte: “Augustin!!! Se osi ancora fare scelleratezze simili, giuro che assaggerai il mio mattarello, mi sono spiegata Augustin?!!”
 
Mio padre ignora le parole di Nanny, e continua a camminare verso casa.
Alain non riesce più a trattenersi, e scoppia in una sonora risata.
“Ahahahahahahah …….”
“SASSOINNN! TI PROIBISCO DI RIDERE!!! …… COSA VUOI, CHE TI SBATTI IN ISOLAMENTO ANCOR PRIMA DI PARTIRE?”
Mi trattengo dal ridere per non peggiorare la situazione. Vedo il vecchio pazzo varcare la porta di
 casa con gli stivali in mano, mentre tutti gli altri alle sue spalle sorridono divertiti!
 
 
Il Siparietto
 
Protagonisti: Il Generale Jarjayes,  Aizram, Terry  e  ….. Fatacristallina
Buon divertimento!!!
 
Aizram: “E’ permesso?”
Generale: “Chi è? ….. Ah siete Voi madamigella …. Autrice!!”
Aizram: “Buonasera Generale, tutto bene? Cosa c’è, temevate che non venissi a farvi visita stasera?”
Generale: “Nel mio palazzo, siete sempre la benvenuta madamigella … non potrebbe essere altrimenti … non vorrei che vi vendicaste! …. Uhmm … non vedo la vostra complice, dove l’avete lasciata?”
Aizram: “State tranquillo Generale, tra un po’ sarà qui! …. Però Generale, voglio darvi un consiglio …. Non urtatela, questa sera è talmente arrabbiata che non le si può dire nulla .. ha davvero un diavolo per capello.”
Generale: “Veramente? Cosa le è successo? Forse i suoi figli si sono accorti che la madre é impazzita e  vogliono rinchiuderla?”
Aizram:“Ma no Generale, cosa dite? … Comunque lasciamo stare le beghe familiari di Terry e ditemi, avete gradito la visita che avete ricevuto dalla nostra cara e affezionata lettrice?”
Generale: “Di chi parlate Non voglio che   pronunciate nemmeno  il suo nome!”
Aizram:? …. Un momento forse Vi riferite a ….. Nooo Vi prego non me la nominate!! ….
“Forse parlate della simpaticissima Australia?”
Generale: “Simpatica dite?!!  Chi, quella tale Austrialia?!!! … Madamigella Aizram, come ben sapete, l’altra sera mi ha fatto salire la pressione!.. Ricordate che mi sono accasciato sul pavimento?!! …. E siete state proprio Voi e madame Terry a soccorrermi, non appena quella matta è andata via!! ….  Posso sapere di chi è stata codesta idea di avere tale fanciulla come ospite, tra le mie riga? Per caso, è stata vostra?”
Aizram: “No, certo che no! Ma perché credete che  sia sempre io la causa dei Vostri mali? L’idea è stata di Terry!!”
Generale: “COME??? NOOOO!!!! … DOV'E’? VI ORDINO DI DIRMI DOV'E’ !! …. DITEMELO!
Aizram:  “Come mai volete saperlo? Cosa volete farle?”
Generale: “IHIHIHIH ….. Niente  …..  giuro che non le farò nulla, assolutamente nulla di male, soltanto un piccolo, delicato, soffice, tuffo nella fontana di casa mia tutto qui! …. Giuro!”
Aizram: “E quanto è profonda, codesta fontana?”
Generale: “IHIHIHIH …. Abbastanza da bagnarsi fino alle coulottes.”
Aizram: “Troppo....sono estremamente dispiaciuta, mio esimio Generale, ma madame non sa, invero, nuotare.”
Generale: “IHIHIHIH …. Dite davvero? Meglio così, magari affoga ad altezza uomo, così mi rimarrete soltanto  Voi madamigella! …. Ihihihi … Ma il mio problema è risolvibile, poichè tra qualche settimana saremo vicini di casa! .. ihihihih … Sapete, anche lì c’è una fontana, e per Vostra informazione, ancora più profonda ihihih!”
Aizram: “Oh......ma io so nuotare.”
Generale: “E così sapete nuotare? Ma come, la pazzoide che vive in una città di mare non sa nuotare, e voi, che il mare lo dovete andare a cercare, sapete nuotare!  …. E' proprio vero, si sono invertiti i poli!! …… Che dame strane che siete voi due! …. Ma si può sapere come vi siete conosciute?”
Terry: “Generale, ma quante ne volete sapere!”
Generale: “Ma madame Terry, Voi qui? Ma non avevate qualche problema da risolvere?”
Terry: “Già fatto Generale, tranquillo! Adesso sono qui per fare due chiacchiere con Voi! e vi ho portato una gradita  sorpresa ….. guardate chi c’è …. Fatacristallina!!”
Generale:“Opsss …  Madamigella, prego accomodatevi, Vi faccio portare immediatamente qualcosa da bere!”
Fatacristallina: “Grazie Generale! .. La vostra ospitalità è davvero squisita, ma non disturbatevi .. tenevo a incontrarVi al fine di esprimerVi tutta la mia solidarietà, riguardo a quanto accaduto.”
Generale: “Vi ringrazio Madamigella, siete davvero gentile, ma  non so a cosa Vi riferiate! … Sapete  qui è successo di tutto.”
Aizram: “Se permettete, noi Vi lasciamo alla Vostra conversazione. Terry ed io abbiamo qualcosa su cui discutere riguardo al prossimo capitolo, torneremo più tardi!”
Generale: “Prego, andate pure, tanto stasera ho ricevuto una visita gradita!”
Terry: “Ci fa piacere Generale, quindi Vi lasciamo in buona compagnia, a dopo!”
Generale: “Sono andate via! …”
Fatacristallina: “Sono contenta che siamo rimasti un po’ da soli, così potremo parlare in tutta tranquillità!”
Generale: “Si avete ragione, ma quando quelle due megere confabulano alle mie spalle, comincio a preoccuparmi! …… Comunque dicevo, in questi giorni mi è successo di tutto.”
Fatacristallina: “Uhmm … Avete perfettamente ragione Generale, ma io mi riferisco all’episodio della lavanderia, siete scivolato e tutti Vi hanno deriso,non temete vi difendo io.
Generale: “Oh madamigella Voi siete proprio come Vi immaginavo …  Siete davvero un angelo! Poche  dame hanno compreso  la mia apprensione per questo nipote che ancora si fa attendere, e quindi di tanto in tanto mi sento in dovere di recarmi in lavanderia e appurare se ….. insomma, Voi mi comprendete, non è vero?”
Fatacristallina: “Certo che Vi comprendo, e non capisco che male ci sia, se un padre si preoccupa della fertilità della propria figlia, dopo tutto è per il bene del casato... Generale ditelo anche Voi che stavate controllando le pezze di vostra figlia perché siete un buon padre che pensa al bene della propria figlia... Caspiterina”
Generale: “Madamigella fatacristallina …. Finalmente .. Qualcuno che mi capisce!! ..Sapete madamigella, la cosa terribile è che non solo ho fatto quell’orrendo capitombolo e mi sono guadagnato un grosso livido, ma tutti, ad eccezione Vostra e della Contessa Swimmila, hanno riso del mio scivolone! …. Adesso che quelle due scrittrici da strapazzo ci hanno lasciati un po’ da soli, posso parlarvi in tutta tranquillità! … Vedete,  l’idea del scivolone,  è partita da madame Terry, e Vi assicuro madamigella è stato davvero terribile!! …. Che rimanga tra noi, sento ancora dolori dappertutto. Comunque tornando al discorso di prima, madamigella Aizram, non soddisfatta del capitombolo, ha rincarato la dose facendomi non solo bagnare  la mia parrucca …. Nooooo …. Me l’ha spostata in modo tale, che tutti guardassero i miei capelli …. Brizzolati! …. Capite adesso, che imbarazzo?!!”
Fatacristallina: “Certo che Vi capisco carissimo generale, ma non solo avete  rischiato di romperVi l'osso sacro ….  Ops ….  volevo dire l'osso del collo, proprio perché vi  stavate occupando e preoccupando del futuro erede della vostra amata figlia, Vi esprimo nuovamente tutta mia solidarietà!”
Generale: “Vi ringrazio di cuore, ed io Vi rinnovo i miei ringraziamenti! ….  Ma prego Madamigella, sorseggiate questo buon vino che ci hanno appena portato.”
Fatacristallina: “Vi ringrazio Signor Generale ……. Uhmm .. davvero squisito! Che padrone di casa eccellente che siete, Vostra moglie è davvero una donna fortunata!”
Generale: “Grazie madamigella! …… Il Vostro garbo, mi ricorda quella della Contessa Swimmila, forse la conoscete?”
Fatacristallina: “Non personalmente, ma so che è una donna davvero a modo e per di più anche lei Vi adora, e questo ci accomuna non poco! ”
Generale: “Mi fa veramente piacere, madame, che abbiate un’ottima opinione di lei!”
Fatacristallina: “ Generale, se permettete, vorrei porVi una domanda!”
Generale: “Ma certo, dite pure!!”
Fatacristallina: “Voi, tanto geloso del Vostro studio, è possibile che l’abbiate offerto a Vostro genero? Sapete, gli avete anche ceduto la vostra preziosissima scrivania per i loro incontri amorosi...”
Generale: “Si certo madamigella, a condizione che mi diano il mio François .. almeno su questo non transigo!”
Fatacristallina: “Capisco e concordo con Voi …. Su ragazze, non vedete che il Generale è avvilito?”
Aizram: “ Dispiace interrompervi , ma siamo tornate!”
Generale: “Vedo … a quanto pare siete qui.”
Aizram: “Ci siamo dovute assentare un attimo, scusateci, ma io e Terry dovevamo discutere sulle dinamiche del prossimo capitolo.”
Generale: “Cosa avete  progettato alle mie spalle? Spero che non mi mettiate ancora una volta  in imbarazzo!”
Terry: “Ma no Generale, siate tranquillo …. Niente di esilarante, parola mia!”
Aizram: “Generale, perché ci guardate in questo modo?”
Generale: “ Semplice, perché non mi fido di Voi! … Non fate altro che complottare alle mie spalle!”
Fatacristallina: “Su Signor Generale, non arrabbiatevi e ditemi ….  ma siete proprio certo che quella voce nelle segrete del castello fosse del nonno???”
Generale: “Certo che si madamigella, l’ho riconosciuta immediatamente! … Non c’è dubbio: era la sua!”
Fatacristallina: “Ah beh se lo dite voi... ma su Generale, siete avvilito e Vi capisco … con quei generi che Vi ritrovate! … Andrè a parte ovviamente …”
Generale: “Che meraviglia! … Aizram, Terry, d’ora in avanti portate solamente visite a me gradite come madamigella fatacristallina, e mai più … dico .. mai più madamigella Australia!!”
Terry: “Su su Generale, dopotutto le Vostre lettrici l’altra sera si sono divertite un mondo!”
Generale: “Sicuramente loro si, ma non certo io!!!”
Fatacristallina: “Adesso pure Australia … dai povero Generale! Ma non preoccupateVi, ci sono io a difenderVi!!”
Generale: “ Grazie madamigella! Siete davvero una Fata! Dolce e premurosa, leggiadra, proprio come il Vostro nome”
Fatacristallina: “Generale, domattina partirete per la missione, prima di lasciarVi Vi auguro buon viaggio e permettetemi di esprimere la mia preoccupazione riguardo al Maggiore Girodelle.”
Generale: “Il Maggiore Vi preoccupa madamigella? Perché?”
Fatacristallina: “Ma Vi siete accorto di come guarda Vostra figlia Oscar? Non vorrei che a lungo andare scatenasse la gelosia in Andrè!”
Generale: “Riconosco che avete ragione madamigella, ma Vi assicuro che lo terrò d’occhio, e guai a lui se oserà importunare o molestare mia figlia, giuro che tornerò a Parigi con un soldato in meno. Parola di Generale!”
Fatacristallina: “ Se è così, allora posso tornare a casa tranquilla! … Vi saluto Generale …”
Generale: “Un momento madamigella, Vi accompagno alla porta.”
Fatacristallina: “Vi ringrazio Generale, e non dimenticate che qualsiasi cosa Vi possa accadere, Voi avrete sempre la mia solidarietà! …….. Terry, Aizram, Vi affido il Generale …. Mi raccomando …. Nel prossimo capitolo niente brutti scherzi! Arrivederci Generale!”
Terry e Aizram: “Sta tranquilla Fata che al Generale ci pensiamo noi ahahahahahahaah! ….”
Generale pensa: “Oddio che facce … comincio a temere! …… Queste due arpie, chissà cosa avranno escogitato questa volta! ……”
   
 
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