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Autore: michiyo1age    10/07/2009    2 recensioni
-Team 8 più Kankuro a sud, Team Gai più Masturi a ovest, Team 10 più Temari a est. È d’accordo Kazekage-sama?- chiese l’Hokage solo per procura. Sapeva che le formazioni ideate erano giuste e affidabili: aveva cercato di accoppiare i suoi Team con i ninja più valenti del Villaggio della Sabbia....I villaggi alleati si aiutano l'un l'altro, i ninja alleati si avvicinano l'un l'altro. Fic only for SHIKATEMA day!
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 3

Il crepuscolo stava cedendo il ruolo alla notte, il sole con i suoi raggi illuminava solo le basse fronde della foresta ormai immersa nel buio; le ombre però si muovevano irrequiete a causa della vacillante fiamma dell'unica torcia dei ninja della Nebbia. La visibilità era ancora sufficiente per quei soldati abituati alla poca nitidezza dell'ambiente,e quell'unica luce velocizzava i movimenti degli shinobi alla ricerca di un rifugio. Un soffio di vento fece tremare sia la torcia che i cuori degli uomini del Paese dell'Acqua, una paura incrementata da successive raffiche di vento che li costrinsero ad avvicinarsi sempre più. Ormai gomito a gomito caddero nella trappola dell'utilizzatrice del vento, che, come in una partita di bowling, riuniti i birilli fece un grande strike spegnendo la fiamma della torcia e facendo iniziare la battaglia.

Tre nemici furono presi dal vortici dalle Lame di vento mentre i restanti, facendo pressione sui compagni sfortunati, sgusciarono dalla tromba d'aria e ne individuarono l'origine. Agili e veloci si mossero verso Temari che era ancora occupata nell'accertarsi che i tre prigionieri stessero in balia del vento per un lasso di tempo utile. Naturalmente tutto rientrava nel piano. Choji grazie al Baika no Jutsu era diventato una sfera che colpì l'ala destra dei ninja all'attacco. La bionda invece si proteggeva il lato scoperto con l'enorme ventaglio, mentre il compagno ora fronteggiava un utilizzatore della terra: uno scontro fra titani. Costretta ad un combattimento ravvicinato la kunoichi della Sabbia indietreggiava sempre più non potendo né aprire il ventaglio né saltare vedendo tutte le vie verso l'alto precluse. Cos' facendo si allontanava sempre più da Ino e Shikamaru che si erano appostati nella parte opposta, credendo di essere più utili lì.

Questi ultimi, impotenti, osservarono lo scontro indecisi se uscire allo scoperto oppure avere fiducia nella abilità del loro capitano che, malgrado tutti gli sforzi, non riusciva a portare i suoi oppositori su quel versante.

Il nemico dell'Akimichi fondava la propria forza nel far apparire dal terreno spuntoni acuminati come zanne, che erano sia massicce e alquanto imprevedibili, difficili da schivare. Choji dimostrava di aver lavorato molto sulle sue debolezze facendo sfoggio di maggiore agilità e minore impulsività, ma l'avversario sembrava essere stato mandato dal destino perchè andò a colpire in due dei suoi nervi scoperti. Infatti dal suolo erano apparsi due di quelle punte e una era andata a spaccare la tasca dove teneva il pacchetto con l'agognata ultima patatina che ora cadeva sull'erba verde, l'altra invece con uno strappo terribile creò un profondo taglio sulle gamba sinistra di Temari, proprio sotto il bacino.

Sarebbe meglio che ti mettessi un po' a dieta” consiglio interessante quello del maestro Asuma, ma come faceva lui a rinunciare alla sua stessa indole e allontanare i quattro shinobi che si avventavano sul suo capitano, su una sua amica?

Cosa gli aveva detto il maestro? “devi diventare il ninja più forte di tutti. Abbi fiducia in te stesso”

Ci proverò

Fece allungare il braccio tramortendo gli assalitori poi, caricato il destro, spedì il ninja con lo scudo di fuoco, che aveva costretto Temari a non pensare neanche lontanamente di usare il vento, contro molti alberi compromettendo inevitabilmente la salute dei tronchi.

Nel frattempo i suoi compagni non erano rimasti oziosi: Shikamaru aveva cercato di ammassare foglie secche in unico punto e, non appena la quantità fu sufficiente, grazie ad un rotolo evocò del fuoco che cominciò a bruciare subito il combustibile ed ad ardere. Molto velocemente. Forse troppo.

Fece in tempo a bloccare gli avversari per permettere a Ino di usare il Shintenshi no Jutsu sull'utilizzatore della terra.

Così facendo la bionda era riuscita a bloccare le pericolose punte rocciose, ma a causa del grande ammontare di chakra del suo avversario era difficile tenerlo a bada e tutta la sua concentrazione era accentrata nell'impedire l'accumulo di chakra. Shikamaru si era occupato dei rimanenti: aveva legato velocemente al volo un avversario con il fil di ferro e le carte bomba grazie al peso di un kunai messo all'estremità e, presi i pugnali una volta appartenuti al suo maestro, si diede al corpo a corpo con i rimanenti.

La lotta sarebbe andata per le lunghe se la donnola Kamatari non fosse intervenuta in aiuto a Shikamaru, che schivava tante volte ma non riusciva ad affondare.

Sconfitti i nemici Shikamaru e Choji si preoccuparono di occultare i cadaveri e di legare i due sopravvissuti che per il momento, e anche per molto tempo a venire, erano svenuti. Per scrupolo inoltre fu somministrata loro una bella dose di cloroformio.

In quello stesso tempo Ino era andata a prendere la sua sacca, perchè i ninjutsu medici non funzionavano sulla ferita di Temari. Il taglio si estendeva sopra una della arterie più importanti del corpo, quindi in una zona molto pericolosa in cui bisognava operare con cautela. La tecnica della kunoichi era riuscita a risaldare e guarire i capillari e i muscoli più vicini all'arteria, ma più cercava di finire il proprio lavoro più ciò che era stato appena risanato peggiorava. Quindi il medico aveva deciso di ricorrere ai rimedi normali: garze e punti di sutura. Per il capitano era impossibile muoversi infatti ad ogni minimo spostamento soffocava un gemito e cercava di fermare l'uscita di sangue con il kimono, ormai zuppo di color cremisi.

Shikamaru aveva lasciato al compagno la fine del suo lavoro e ora faceva da appoggio alla schiena di Temari, che preferiva stare seduta.

-Mi volevi fare compagnia seccatura?- la derise accarezzandole lievemente i capelli -Hai sbagliato gamba-

-Scemo- mugugnò quella facendo un grande respiro, la mano sempre premuta sulla ferita. Quando il medico torno ad occuparsi della sua paziente si vide subito l'inutilità dei punti di sutura, che stranamente si scioglievano a contatto con i due lembi di pelle.

-Hai fatto un gran bel lavoro Choji, farò rapporto a Tsunade-sama. Davvero ben fatto- si congratulò Temari all'arrivo del ragazzo, che sorrise e mormorò qualcosa, imbarazzato.

Impermeabile alle chiacchiere intorno Ino era ancora concentrata sulla ferita e non riusciva a spiegarsi perchè non potesse chiuderla...con metodi artificiali!

Ecco dove stava il trucco!!!

la bionda prese la grande mano di Choji, ricoperta di piccoli tagli.

-Le punte ti hanno graffiato?- chiese brusca ancora immersa nel proprio ragionamento.

Lo shinobi in risposta annuì.

-Ti sei ferito anche con altro?-

-Si, rami, kunai...-

la bionda tese il palmo della propria mano sul sangue che usciva molto lentamente e pian piano i tagli guarivano non lasciando alcuna traccia sulla pelle liscia. Alcuni di questi però tentavano di rimarginarsi, ma alla fine tornavano come prima.

-Ino- si lamentò Shikamaru che vedeva Temari impallidire sempre più. Come in trance Ino gli passò distratta una tavoletta di cioccolata senza staccare gli occhi dalla mano di Choji.

-Aiuta la rinascita dei globuli rossi- mormorò e poi prese il filo che aveva usato in precedenza e lo appoggiò sulle ferite del ninja. L'effetto fu il medesimo: si scioglievano come neve al sole.

-Scoperto qualcosa?-

-Eccome- esclamò soddisfatta alzando finalmente gli occhi -Le ferite causate dal tizio che usava le tecniche della terra non si possono curare con il chakra. È come se fosse una sottospecie di chakra velenoso che non permette ad altri generi di chakra di oltrepassare quella che si può chiamare una barriera. In questo caso non riesco a far rimarginare la ferita-

-Scusa e il filo?-

-Anche in quello c'è chakra. Noi ninja-medico lo utilizziamo così in modo da farlo diventare più utile perché...-

-E la cura quale sarebbe?- domandò la diretta interessata, che poteva benissimo sentire un'altra volta il libretto di procedura dei ninja-medici.

-Ci sarebbero due strade: una è quella di farti una fasciatura ben stretta. Ma non dovresti mai muoverti, i tempi di guarigione sono lunghissimi...-

-Scartata- tagliò corto Temari -Dovremmo essere capaci di sloggiare presto-

-Ok- Ino esitò - L'altro ti provocherebbe una grande cicatrice...-

-Non sarà la prima né l'ultima- l'interruppe secca.

-..nonché un dolore incredibile e insopportabile: dovrei gettarti del sale sulla carne viva. Questo duplicherebbe il processo di cicatrizzaz...-

-Scartata- Questa volta vera stato Shikamaru a parlare.

-Mi va bene- disse invece Temari e poi entrambi si voltarono verso l'interlocutore guardandosi in cagnesco: -Perchè?-

-E' la via più veloce e utile- sostenne la kunoichi

-E dolorosa- ribatté Shikamaru.

-Posso sopravvivere-

-Puoi aspettare qui-

-Non sentirò poi così male- minimizzò.

-E invece si-

-Invece no-

-Rimarrò qui fin quando non potrai muoverti-

-Sognatelo-

-Non lo farai-

-Qui il capitano sono Io e decido da me-

-Fallo, allora. La gamba è tua- esclamò seccato lo shinobi cominciando a borbottare, infastidito da tanta testardaggine.

Gli altri due avevano seguito il breve, ma intenso battibecco ad occhi e bocca spalancati. Da quando Shikamaru parlava con così tanta foga?

Temari schioccò le dita davanti all'espressione sbigottita di Ino che si riprese, andando alla ricerca della piccola boccetta con il sale. Ne prese un po' sul palmo della mano, inspirò.

-Pronta?-

la kunoichi della Sabbia annuì sicura.

-Ne sei certa? Potresti anche svenire- l'avvertì. Tra le due era Ino che stava tentennando mentre l'altra prese un gran respiro e agguantò la mano di Shikamaru. La strinse forte di rimando. Il braccio libero del ragazzo avviluppò la vita della ragazza, chiudendosi in un forte abbraccio.

-Non sverrò. Ma sbrigati-

-Io vado eh?-

-Forza Ino, ce la puoi fare- i ruoli si erano completamente invertiti.

Dopo l'ennesimo respiro profondo lasciò cadere i granelli di sale. Al loro contatto con la carne viva, Temari strizzò gli occhi e si può dire che maciullò la povera mano di Shikamaru, imprigionata in una morsa d'acciaio. La ragazza si lasciò sfuggire un gemito che venne soffocato dalla mano del moro che era volata dalla sua vita alle labbra contratte.

Gli effetti furono strepitosi: il sangue, che prima non si voleva coagulare, cominciò a rallentare la sua fuoriuscita fino poi ad estinguersi. Aiutata, Ino iniziò a pulire la ferita e dopo fasciò la gamba. A quel punto Temari crollò tra le braccia di Shikamaru, che l'aveva sostenuta tutto il tempo.

-E' stata formidabile. Che autocontrollo- si complimentò il medico.

-Come sempre- aveva sussurrato il moro appoggiando piano la testa bionda sulle sue gambe e cominciando ad accarezzarle il viso.

Dopo essersi scambiati delle occhiate molto eloquenti e significative Choji e la compagna si allontanarono. -Chiamami quando si sveglia-

-Meno di un'ora e partiamo-

-E voi dove andate?-

-Noi? A fare..un giretto- e così lo lasciarono.

Dove aver fatto un cenno di ringraziamento, continuò a passare dolcemente le dita prima sul viso, poi sul collo, sulle braccia ripensando a tutte le volte che aveva visto quella seccatura in azione. Incredibile forza, grandi capacità di analisi, sicura di sé, spavalda e infine incredibilmente coraggiosa e audace.

Scosse la testa debolmente.

-Ah Asuma! Tu parlavi di un re, io invece ho trovato una regina-

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Ed ecco qua la fine!

Sumimasen, per aver ritardato! Il paring shikaxtema era davvero lieve, ma volevo renderlo davvero reale a tutti. so che kishimoto non ha continuato in questa maniera, ma avrebbe potuto perchè l'affiatamento tra Shikamaru e Temari non è finzione. Quindi tremate mosche che non  seguite il sacro colore nero!!!

Ringrazio la carissima Shatzi : oltre ad avermi recensito (merito minoire) scrivi delle bellissime fanfic (merito maggiore). Il nero anche se diluito c'è stato. Domo arigato, sai sono davvero felice dei tuoi complimenti: di solito ho preoblemi con la scorrevolezza della parte narrativa e mi getto sul dialogo, su questa fic ho cercato di lavorarci un  po' su. Davvero non hai trovato la parte tattica noiosa? Forse perchè era molto semplice ^///^ mi auguro non troppo banale.

Ultima cosa e poi tolgo il disturbo: l'ultima frase è stata pensato esattamente un anno fa quando ho cominciato a scrivere fanfic e quando dicevo che avrei inserito queste parole nella mia e ultima fic, beh mi sbagliavo -.-

Grazie per il supporto!

   
 
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