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Autore: becky    10/07/2009    4 recensioni
Ambientato dopo il settimo libro, escludendo il capitolo conclusivo. Harry deve un favore a Narcissa Malfoy. Ma nello sdebitarsi si ritroverà, spesso e volentieri, faccia a faccia con Draco. Dopo la guerra, la morte e il dolore, si può davvero mettere una pietra sopra al passato? Si può tentare un approccio diverso?
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Questo capitolo è corto corto, però spero vi faccia ugualmente piacere leggerlo! Più che una conclusione vera e propria potrebbe essere…un nuovo inizio!
Vi ringrazio davvero di cuore per aver letto questa fiction e i vostri commenti mi hanno davvero fatto tanto piacere.
Se avete gradito “Undo” vi invito a leggere la mia prossima storia, sarà una breve One Shot sempre su Harry e Draco. La pubblicherò presto (magari la prossima settimana, se riesco…mah) e probabilmente si intitolerà “Padri, pappine e piscine”.
Un bacio e un grazie…
Becky

HOME SWEET HOME


- Basta! Non ne posso più!- esplose Harry sbattendosi la porta della sua stanza alle spalle. Draco, intento a rivestirsi, lo guardò stupito. – Questa casa è diventata un inferno! Non ci si può più vivere!- esclamò sedendosi sul letto sfatto. In effetti Grimmould Place era un continuo via vai di persone, membri dell’ordine che la usavano ancora come base, e raduno di vecchi amici. Era raro, per Harry, potersene stare un po’ tranquillo e solo col suo ragazzo, che ormai passava spesso la notte lì. Veniva continuamente chiamato a destra e a sinistra per aggiustare questo, spostare quello, dire le sua opinione su questo o quello. “Harry, puoi venire qui un attimo?”. “Harry, questo a cosa serve?”. “Harry, mi presteresti quello?”. Era stressante.  
Con un moto d’ira incrociò le braccia al petto e sancì – Basta. Me ne vado. Cambio casa-. Draco lo guardò con gli occhi sgranati dalla sorpresa e le mani bloccate a metà camicia. – Cosa?- domandò incerto. – Si, hai capito bene. Non posso più vivere qui, in questo trambusto. Mi cerco un’altra casa e mi ci trasferisco-. E se un grifondoro decide di fare una cosa, la fa.
Impiegò tre settimane a trovarla, ma alla fine eccola. Quartiere residenziale tranquillo, babbano ma pacifico. Una villetta in mattoni chiari, carina, non troppo vistosa e con un bel giardino.
Era andato anche Draco a visitarla, dato che Harry glielo aveva chiesto con tanta insistenza. Il biondo entrò nell’atrio della nuova casa, si alzò gli occhiali a goccia scuri sulla testa e si sbottonò i primi bottoni della camicia chiara, data la temperatura piuttosto alta. ^_^
Dopo aver dato una rapida occhiata al tutto, si fermarono nuovamente nell’ingresso. Era sicuramente più piccola rispetto a villa Black, ma era spaziosa e accogliente. – Allora? Che ne pensi?- chiese trepidante Harry, ormai deciso a comprarla. Draco scosse le spalle – Uhm-. Harry sbuffò – Avanti! Dimmi cosa te ne pare, dai!-. – E va bene. È carina, sì. Ma perchè ci tieni tanto a quello che penso io? La casa è tua!-. – Non esattamente- lo corresse Harry con un sorriso gigantesco. Il cuore di Draco perse un colpo. Il moro lo abbracciò, tenendolo stretto alla vita. – Per metà è anche tua. Vorrei che venissi ad abitare anche tu qui- gli disse con una naturalezza disarmante. Il biondo sentì cedere le gambe. Spalancò occhi e bocca per la sorpresa. – Dici davvero?- domandò incredulo. Harry annuì sincero, con il sorriso che si allargava a dismisura. Draco avrebbe dovuto meditarci un po’ sopra, valutare la situazione. Ok che stavano insieme da quasi un anno, che lo adorava e Harry amava lui da morire. Ma andare a vivere insieme era una decisione che meritava un minimo di riflessione. E invece, come un cretino, esplose di gioia – Si!-. Gli occhi verdi di Harry si illuminarono e lo abbracciò ancora più forte, mentre Draco gli passava le braccia intorno al collo. Si baciarono con passione ma fu proprio Draco a staccarsi per primo. Con sguardo severo esclamò – Però l’arredo come voglio io. E mettiamo tende verdi, chiaro?-. Harry gettò la testa indietro e rise di gusto, felice come mai prima. La sua risata contagiò anche il biondo. Quando tornarono seri Draco gli sfiorò le labbra con le proprie – Ti amo, Potter-. – Ti amo, furetto-.


NdA: mi sono accorta di un paio di cavolata che ho scritto in questa storia. Sciocchezzuole, ma lo scrivo ugualmente.
Ho appreso solo ora che la povera signora Nott è morta molto tempo prima che la storia di Harry Potter iniziasse. Ops…
E poi, nella mia fiction il buon Lucius è in prigione. La Rowling invece aveva detto che Harry convinse i giudici a liberare anche lui, poiché passato dalla loro parte. Boh.
  
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