Epilogo
La
pioggia batteva incessante contro le vetrate del castello
quella mattina. Era quasi come se anche la natura percepisse che
c’era qualcosa
d’incredibilmente triste e sbagliato quella mattina; del
resto nel sotterrare
due ragazzi non ancora diplomati doveva esserci per forza qualcosa
contro
natura, considerò Amaranthe mentre al riparo sotto al gazebo
che avevano
allestito per quella giornata osservava il resto dei suoi compagni.
Scarlett
teneva stretta a sé Kate, battendole delicati
colpetti sulle spalle mentre la ragazza singhiozzava sommessamente.
Di
fronte a loro Gabriel e India osservavano le bare dei loro
migliori amici, con Malcom poco distante in religioso silenzio.
Killian
e Nova, dopo un attimo d’imbarazzo quando Olivia da
poco dimessa dal San Mungo aveva arrancato sfruttando le stampelle
verso il
luogo del funerale e aveva lasciato che il suo sguardo si soffermasse
per un
attimo di troppo sulle loro mani intrecciate, erano sistemati accanto a
Hades e
Freya e guardavano le fosse con una solennità tale che per
un attimo le parvero
irriconoscibili.
Elizabeth
e Damon si tenevano abbracciati a loro volta, la
prima con gli occhi lucidi e il secondo con la mascella serrata e la
postura
rigida.
E
poi c’erano lei e Lucas.
Erano
leggermente in disparte a osservare le decine di persone
che si avvicinavano ai genitori dei ragazzi defunti per porgere le loro
condoglianze.
I
genitori di Andrew dopo l’iniziale disagio in
quell’ambiente
così nuovo per loro si erano stretti attorno alla figlia
maggiore, Fiona, che
era stata il membro della famiglia designato per il discorso in onore
di suo
fratello.
E
sebbene Amaranthe non avesse conosciuto bene Andrew da quel
poco che sapeva di lui aveva capito che quella famiglia, al di
là delle normali
incomprensioni, era molto legata.
A
parlare per Alther fu invece sua madre, visibilmente provata
dal lutto, mentre il marito sfoggiava quell’espressione
pacata e quasi alienata
da tutto e tutti che più di una volta aveva indossato suo
figlio.
Era
incredibile quanto si somigliassero eppure quanto al
contempo fossero diversi.
Quando
anche l’ultimo elogio funebre fu terminato e le bare
vennero calate nel parco del castello, a pochi metri da dove anni prima
era
stato seppellito Albus Silente e gli altri caduti della seconda guerra
magica,
il gruppo di astanti si disperse lungo il cammino per tornare al
castello.
Fu
allora che lo sguardo le cadde sui ragazzi e le ragazze in
abito scuro che si erano diplomati l’anno prima.
C’era
qualche volto noto, qualche suo ex compagno di Casa, e
altri sconosciuti ma era certa che fossero tutti di poco più
grandi di loro.
Si
voltò verso Lucas, indicandoglieli con un cenno del capo.
-
Quanto scommetti che quelli sono gli ex membri del Club? –
-
Sicuramente … e quello se non sbaglio è il
fratello maggiore
di India – replicò, indicandogli il biondo dai
tratti decisi che aveva
folgorato con delle occhiatacce la sorella e il ragazzo al suo fianco
per tutto
il funerale.
-
E non mi sembra particolarmente amichevole. –
India
seppe cosa stava per accadere ancora prima che Jude li
raggiungesse a passo di carica, il bel volto tirato per la rabbia
repressa a
stento.
Fronteggiò
Gabriel con decisione, gesticolando verso il suo
braccio attorno alle spalle della sorella come se fosse la cosa
peggiore che
avesse mai visto in vita sua.
-
Che diavolo dovrebbe significarmi questa storia? –
-
Dovrai essere un po’ più preciso, Jude
… che storia? –
Gabriel
stava facendo il finto tonto, era palese, ma India
sapeva che sfidare Jude in quel modo non avrebbe portato a nulla di
buono.
-
Voi due insieme –
pronunciò l’ultima parola come se fosse la
più infamante delle accuse.
-
Siamo amici. –
-
Amici? Tu e quella
feccia turca siete amici? –
India
gli rivolse un’occhiata supplichevole. – Jude, per
favore, non c’è nulla di male … -
-
Nulla di male -, le fece il verso disgustato, - ma ti senti
quando parli? –
Aveva
attirato l’attenzione generale con la sua esclation di
furia e l’idea di una rissa poco dopo un funerale era quanto
di più
inappropriato potesse immaginarsi.
-
Sono membri del Club -, intervenne Elizabeth frapponendosi
tra i due contendenti, - perciò se hai un problema con loro
allora lo hai con
tutti noi. –
-
Elizabeth. –
Lo
disse quasi volesse spingerla a ragionare e tornare sui
suoi passi.
-
Jude – replicò
allo stesso modo, mentre mano a mano anche il resto del gruppo si
avvicinava e
sistemava accanto a Gabriel e India, - sarebbe una scelta saggia quella
di
lasciar perdere all’istante qualsiasi rimostranza tu abbia.
–
Quando
il biondo cedette e con un gesto di stizza tornò a
raggiungere il resto dei suoi ex compagni, Nova rivolse un sorrisetto
divertito
all’indirizzo del suo ragazzo.
-
Direi che tua sorella ha la stoffa per portare avanti la
presidenza del Club. –
-
Già -, convenne sorridendo, - del resto buon sangue non
mente. –
*
Un
anno
dopo …
-
Non riesco ancora a credere che ci siamo diplomati anche noi
– sospirò Lucas, lasciandosi ricadere contro il
divanetto dello scompartimento
con un sospiro soddisfatto.
-
Già -, convenne Scarlett, - finalmente anche noi siamo fuori
dalla scuola. Niente più libri e compiti in classe,
finalmente un po’ di
meritato riposo. –
Elizabeth
scosse il capo, rilassandosi nella presa di Damon, -
Parla per te, qui c’è qualcuno che deve sostenere
il concorso per l’ammissione
alla scuola di Magiarcheologia. –
-
Non riesco proprio a capire come a te e a India sia venuta
in mente una cosa del genere … rimettervi a studiare subito
dopo i M.A.G.O. è follia
pura. –
La
Grifondoro rise, rivolgendole un’occhiata incuriosita, - E
tu invece cosa hai deciso di fare visto che critichi tanto me ed Effy?
–
-
Raggiungerò Kate in America e proverò a fare il
provino come
cronista per uno dei loro stadi. –
-
Le cose a casa vostra sono ancora strane? – chiese Damon.
Da
quando Kate e Scarlett avevano annunciato ai loro genitori
di sapere tutto sulla loro reale parentela a casa Rosier si respirava
aria di
tempesta.
-
Tremendamente, perciò l’America aiuterà
tutti a stare un po’
più tranquilli. –
-
Non ti dimenticherai di venirci a trovare, vero? –
-
Stai tranquillo Lucas -, assicurò la rossa sorridendo furba,
- non perderei mai un’occasione per farvi cacciare in qualche
altro guaio. –
Elizabeth
le diede di gomito mentre scendevano dall’Espresso,
indicandole con un cenno del capo la figura di Gabriel a qualche metro
da loro.
-
Sembra che ci sia un bel turco per una certa signorina -, le
fece l’occhiolino, - cosa aspetti a correre dal tuo
fidanzato? –
Le
intimò con un’occhiata di tacere, ma sembrava che
anche
Scarlett avesse ormai sentito la notizia.
-
Fidanzato? Wow, perché io non sapevo nulla
dell’ufficialità
della cosa? –
-
Perché tu hai la bocca larga – replicò
per loro Damon,
mentre Lucas annuiva convinto confermando quelle parole.
-
Questa poi … spero di essere informata con largo anticipo
quando fisserete la data del matrimonio. –
India
arrossì, bofonchiando qualcosa, ma gli amici non le
diedero peso e la lasciarono in tranquillità mentre Gabriel
veniva verso di
lei.
L’ex
Corvonero le sorrise, chinandosi leggermente per baciarla.
-
Allora ti sono mancato almeno un po’? –
-
Tremendamente -, replicò rispondendo al bacio, - mi sei
mancato tremendamente. –
Spazio
autrice:
Salve!
Come
promesso eccoci qui con l’epilogo di questa storia. Vorrei
ringraziare _itsbea,
FuriaBianca,
Chauve
souris e Always_Merthur
per avermi affidato i loro pargoli e per aver
seguito con costanza la storia; inoltre un sentito grazie va anche a cody020701
che ha letto e recensito con incredibile assiduità malgrado
non avesse un OC
all’interno della storia … e ovviamente grazie
anche a coloro che hanno
inserito la storia tra le seguite, le preferite e le ricordate e anche
ai
lettori silenziosi.
Come
già
detto ci sarà una raccolta di OS dedicata ai personaggi
superstiti perciò
chiedo a chi non l’avesse ancora fatto di fornirmi le
informazioni sul futuro
dell’OC; alla raccolta seguirà anche una nuova
interattiva sui figli dei nostri
beniamini che vedrà la luce non appena avrò
terminato la raccolta di OS.
Pertanto
grazie ancora a tutti.
A
presto.
XO
XO,
Mary