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Autore: Signorina Granger    11/09/2018    18 recensioni
INTERATTIVA ||
I Peccati Capitali erano un gruppo di maghi e streghe, considerati tra i più potenti della Gran Bretagna, ognuno dei quali rappresentava uno dei sette peccati capitali a causa di una grave colpa da loro commessa.
Il gruppo è stato sciolto e accusato di essere responsabile della morte del Ministro della Magia, ma quasi tutti riuscirono a fuggire, di loro si sono perse lle tracce e sulle loro teste venne messa una taglia.
Dopo tre anni il Ministero è ormai caduto nelle mani dei Cavalieri Sacri, un ordine che dovrebbe occuparsi della tutela dei maghi, e una dei Peccati decide di andare alla ricerca dei suoi vecchi amici con l'intento di trovarli e mettere fine, insieme, alla loro persecuzione, trovando il vero responsabile dell'omicidio che li fece condannare e alle tirannie messe in atto dai Cavalieri.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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The vengeance of Sins  
      
 

Scelta OC 



E finalmente, dopo circa un mese dalla pubblicazione del Prologo, ecco il tanto agognato inizio della storia. 
Prima di lasciarvi alla lettura e alla lista dei personaggi scelti che troverete infondo, visto che al 99% dei casi andrete prima a controllare quella, terrei a ringraziarvi: grazie alle tantissime persone che hanno già inserito la storia tra le Seguite e soprattutto alle 28 che si sono iscritte, non avevo mai ricevuto tante iscrizioni per una storia e ammetto che non mi sarei mai aspettata di riceverne in gran quantità per questa.
L’idea è rimasta accantonata in un angolo remoto della mia testa per due mesi buoni prima di prenderla seriamente in mano, e a questo punto sono felice di aver deciso di provarci, spero che io e la storia saremo all’altezza delle aspettative che avete espresso. 

Fatta questa oltremodo doverosa premessa, giungo alle note “dolenti”: aver ricevuto tante iscrizioni mi ha, ovviamente, messo un po’ in difficoltà dal punto di vista della selezione, mi sono allargata il più possibile decidendo anche di aggiungere un’altra “categoria” di personaggi, o almeno in un certo senso, ma anche così facendo non mi sarei mai azzardata a prendere più di 20 personaggi - e chi mi conosce da tempo sa che all’inizio non ne prendevo più di una dozzina -.  
Per dare la possibilità a più persone possibili di partecipare ho deciso di non scegliere più di un OC per autore, ma qualcuno è rimasto fuori comunque: come sempre invito suddette persone a non prenderla a male o sul personale, le schede erano tante e i posti pochi, specie nel caso dei Peccati dove, anche volendo, non avrei potuto sceglierne più di sei.        
 
Infine, la mia solita preghiera di non sparire nel nulla, soprattutto perché capirete bene che in questa storia non potrò riaprire le iscrizioni per le troppe eliminazioni, se non in linea di massima per i Cavalieri: le Virtù e i Peccati questi sono e questi resteranno, se sparirete li dovrò uccidere in qualche modo e sarebbe molto spiacevole ritrovarsi con i Peccati dimezzati, la trama perderebbe di senso e non vorrei dover interrompere la storia come già mi è capitato. Io mi impegno molto per fare la mia parte, vi chiedo di fare altrettanto.  

Dal momento che ho già scritto un capitolo solo con le mie note, - perdonate sono terribilmente logorroica - direi che è il momento di chiudere. 
Ci “vediamo” in fondo!  





Peccato è tutto ciò che oscura l’anima 
-    André Gide







Mackenzie sedeva sul bordo del precipizio roccioso, il forte vento le scompigliava i lunghi capelli castano chiaro intorno al viso e la faceva quasi rabbrividire, ma la strega non sembrava farci caso, così come al cielo coperto da una fitta cortina di nuvole scure che incombeva su di lei.  
   
Sembrava che in quella parte della Costa scozzese il clima variasse di rado, restando quasi costantemente ventoso, piovoso, freddo e con il mare molto agitato in tutte le stagioni. I Babbani del luogo si erano ormai abituati e rassegnati ed erano in pochi a farsi ancora domande a riguardo, tanto che solo la comunità magica locale conosceva la verità.    

Mackenzie abbozzò un cupo sorriso mentre faceva dondolare lentamente le gambe nel vuoto, un bastoncino di liquirizia stretto tra i denti e gli occhi verdi fissi su un punto non ben definito sul limitare della porzione di Mare del Nord su cui aveva visuale da quella posizione.  
Non riusciva a vederla, complice anche l’oscurità, ma sapeva che era lì: un’isola invisibile ai Babbani e dove ben pochi maghi avevano mai messo piede, tra cui lei.  

Mackenzie aveva lasciato Azkaban quasi sei anni prima e la prospettiva di tornarvici non era delle migliori, ma disgraziatamente non aveva scelta, se voleva tirarlo fuori.
La strega si alzò lentamente e si avvicinò al Thestral con cui era arrivata fin lì, abbozzando un sorriso e sfiorandogli la lunga criniera nera come la pece prima di dire qualcosa a bassa voce:

“Non credo che ti piacerà dove stiamo andando, ma poi ti lascerò libero. E se tutto va bene, la nostra sarà una breve visita.”

 
Nessuno era mai evaso da Azkaban da quando era stata adibita a prigione, il Ministero era molto fiero di quel risultato, specie perché nemmeno i famigerati Peccati erano riusciti a lasciare la prigione senza il lasciapassare dell’ex Ministro della Magia.  
La strega abbozzò un sorriso mentre montava sull’animale, gli occhi chiari luccicanti nell’oscurità mentre immaginava la reazione del Ministro quando avrebbe appreso che uno dei prigionieri di cui andava più fiero era evaso.  

Forse Azkaban non avrebbe detenuto quel record ancora per molto.   
 

*
 

La fortuna di essere stata rinchiusa lì dentro per un paio d’anni era che conosceva già l’edificio, quindi raggiungere la torre e infilarsi nella fessura delle mura non fu difficile. 
Mackenzie scivolò dalla groppa del Thestral e impugnò la bacchetta per far comparire una corda e legare l’animale, ignorando i suoi lamenti.

La strega rabbrividì, cercando di ignorare il senso di angoscia e malinconia che iniziava a provare mentre il freddo innaturale le attanagliava le viscere. Con un rapido gesto evocò il suo Patronus, e una lince europea argentea, quasi traslucida nell’opprimente buio della prigione, apparve davanti a lei. 
Mackenzie tirò un sospiro di sollievo quasi senza rendersene conto quando la magia bianca dell’Incanto respinse l’effetto della presenza dei Dissennatori, attenuando il freddo e le emozioni negative. Iniziò così a procedere sul pavimento di pietra leggermente diroccato, udendo i lamenti dei prigionieri e i deboli fruscii appena udibili prodotti dallo scivolare dei Dissennatori che le provocarono una smorfia, ricordando i giorni in cui aveva vissuto lì dentro.    
La maggior parte della gente nemmeno udiva quei fruscii, ma lei aveva imparato a prestare attenzione ad ogni singolo dettaglio, specie quando durante il suo soggiorno tra quelle mura cercare di trovare qualcosa su cui concentrarsi sembrava essere modo per non impazzire. 

Nonostante il suo Patronus procedesse a mezzo metro da lei Mackenzie non poteva negare di provare il forte desiderio di lasciare la torre il più rapidamente possibile, quindi iniziò a scrutare con attenzione l’interno delle celle alla ricerca del suo obbiettivo.     

Dovette scendere al livello inferiore non una, ma due volte, ignorando le urla dei detenuti, le loro domande, le loro preghiere di aiutarli. Alcuni non la degnarono di alcuna attenzione, e Mackenzie si chiese se semplicemente non pensassero che fosse frutto di un’allucinazione.  
Erano in molti ad averle, lì dentro. 
 
La strega si avvicinò lentamente all’ultima cella del livello, preceduta dal Patronus che rappresentava l’unica fonte di luce insieme alla punta della sua bacchetta, quasi chiedendosi se non si fosse sbagliata e non si trovasse affatto laggiù. 
Forse lo avevano trasferito in isolamento, visti i suoi poteri fuori dal comune?


Mackenzie se lo stava chiedendo quando il suo sguardo indugiò sul prigioniero che aveva occupato quella cella. Si fermò, e la lince fece altrettanto mentre l’uomo, steso sul pavimento umido e sporco, sollevava leggermente la testa ricoperta da lunghi capelli neri, forse attratto dalla luce. 
Un attimo dopo il mago iniziò a muoversi, trascinandosi sul pavimento con l’ausilio delle braccia, e Mackenzie non si mosse quasi trattenendo il fiato, mentre un barlume di speranza riprendeva ad ardere dentro di lei.    

La mano pallida ma annerita del mago afferrò una delle sbarre di metallo proprio quando la donna si chinò per diminuire la distanza che c’era tra loro, piegando le labbra sottili in un largo sorriso quando il prigioniero sollevò la testa. Un paio di grandi e familiari occhi azzurri incontrarono i suoi, e parvero brillare alla luce argentea del Patronus quando la riconobbe.    

Non lo aveva mai visto ridotto in quello stato, con i capelli e la barba così lunghi, ma quegli occhi erano pressoché inconfondibili. Anche se non li vedeva da tre lunghi anni. 

“Ciao Loki. Allora, dimmi… Sono riuscita a stupirti?”  

Lui non rispose alla sua domanda, ma le sorrise di rimando. E questo le bastò.
 






...............................................................................
Angolo Autrice: 

Sì, sono sempre io pronta ad importunarvi. E no, se vi siete già pentiti non potete tirarvi indietro ritirando il vostro personaggio per evitare il mio ciarlare, ormai avete fatto la frittata.    
Allora, nelle righe che avete letto vedete Mackenzie che si appresta a tirare fuori da Azkaban uno dei suoi vecchi colleghi, mentre gli altri sono ancora “dispersi”. Ci vorrà infatti qualche capitolo affinché si riuniscano tutti e sette, Mac li recupererà man mano con l’aiuto di Loki, nel frattempo scriverò dei paragrafi dal punto di vista di ognuno di loro, ma chiedo alle autrici dei Peccati di avere un po’ di pazienza. 
 

OC: 

    Peccati: 

•    Salem, 28 anni, ex Serpeverde, Peccato dell’Ira e Capitano, eterosessuale

•    Loki, 29 anni, ex Corvonero, Peccato della Lussuria, eterosessuale 

•    Sider, 28 anni, ex Corvonero, Peccato dell’Accidia, eterosessuale 

•    Alanis, 29 anni, ex Corvonero, Peccato dell’Avarizia, bisessuale 

•    Flagro, 31 anni, ex Tassorosso, Peccato della Superbia*, eterosessuale 

•    Ebe, 30 anni, ex Grifondoro, Peccato dell’Invidia, eterosessuale 



   Virtù:

•    Rita Deanna Seacole, 27 anni, ex Tassorosso, Fortezza, eterosessuale 

•    Jezabel Helena Farrel, 27 anni, ex Tassorosso, Temperanza, eterosessuale  

•    Cristal Blackwood, 27 anni, ex Grifondoro, Giustizia, eterosessuale 

•    Maysen Guinevere Parish, 27 anni, ex Tassorosso, Prudenza*, eterosessuale 



(Per caso vi siete messe d’accordo per mandarmele tutte coetanee e quasi tutte Tassorosso? XD)


    Cavalieri: 

    “Buoni”:

•    Samuel Marthew Allen, 26 anni, ex Serpeverde, eterosessuale 

•    Belle Sayuri Lewis-Kimura, 25 anni, ex Serpeverde, eterosessuale

•    Alistair Roth, 30 anni, ex Tassorosso, eterosessuale 

•    Melissa Clarke, 25 anni, ex Corvonero, omosessuale  


    “Cattivi”:

•     Isaakiel Young, 26 anni, ex Corvonero, asessuale

•    Brian O’Brien, 33 anni, ex Serpeverde, eterosessuale

•    Asher Flint, 28 anni, ex Grifondoro, eterosessuale 

•    Oz Nice Wonder, 28 anni, ex Serpeverde, bisessuale



*: so che avevate chiesto un Peccato e una Virtù diversi, ma essendo già occupati ho dovuto cambiare, spero che non sia un problema, anche se ovviamente devo chiedervi di modificare per uno il motivo della condanna legato al peccato e per l’altra quello per cui è denominata una Virtù.


Detto ciò, ho finalmente finito, perciò vi saluto sperando di aggiornare presto, anche se ho altre due storie in corso e vi avviso che darò la precedenza a quelle, specie ad una che è in dirittura di arrivo per la conclusione. 
A presto e grazie per l’attenzione, 
Signorina Granger

   
 
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