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Autore: Itanuno    11/09/2018    1 recensioni
-Yoonmin
-Taekook
Quel complesso di piccoli appartamenti appena fuori il centro di Seoul sono l'ideale per le famiglie che vogliono distanziarsi un po' dal caos, per gli anziani ancora legati alle proprie umili origini e per giovani studenti o lavoratori come Min Yoongi, Kim Namjoon e Jung Hoseok.
Coinquilini da ormai due anni, nulla ha mai scosso la quotidianità creatasi nell'appartamento Trecentonove; nulla fino a quel momento.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Min Yoongi/ Suga, Park Jimin, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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«No va beh, ma allora lo fa di proposito.»
Prima ancora che possa spiegare il motivo delle proprie guance arrossate e del suo nervosismo; Namjoon e Hoseok, in pausa dalla loro sfida settimanale ai videogiochi, stanno ridendo come due cretini.
«Cos'ha fatto questa volta Park Jimin?»
Yoongi non ne è ancora sicuro, ma quei due sembrano come sapere qualcosa che, invece, lui ignora completamente.
Come sempre il suo istinto protettivo gli ha suggerito, e continua a suggerire tuttora, di evitare il più possibile un certo vicino di casa.
Già la mattina dopo il loro piccolo Sleepover – nottata che il maggiore ha passato ad osservare l'arancio dormire, senza mai chiudere occhio e memorizzando ogni dettaglio del viso di Jimin – Yoongi ha dovuto spedire Hobi a svegliare il ragazzo al proprio posto.
Questa cosa non può continuare così, deve trovare una soluzione al suo problema.
«Cos'ha fatto? Cos'ha fatto dici? Quel dannatissimo ragazzino è sceso fino all'atrio principale, a prendere la posta, con addosso solo le fottutissime mutande.»
«Riuscirà il nostro Yoongi-Hyung a smetterla di sessualizzare il nostro vicino? Cinquemila won che prima o poi lo stupra nel pianerottolo! Che dici, ci stai Hobi?»
«Io non sto sessualizzando proprio nessuno, è lui che se ne va in giro praticamente nudo.»
«Dai Hyung lo sappiamo che quel ragazzino ti piace almeno un po'! Comunque Cinquemila sul fatto che alla fine sarà Jimin a fare il primo passo. Yoongi è troppo impacciato quando lui è in giro, figurati se riesce a scoparselo. »
«Oddio ho sempre pensato che in una futura relazione sarebbe stato lui l'attivo.»
«Che schifo! Adesso mi toccherà cenare con l'immagine di lui che si fa sodomizzare da Jimin.»
«Lo sapete che sono ancora qui e che posso sentirvi, si? E comunque: uno, Hobi, rimango sempre un tuo hyung, gradirei rispetto. E due, io non mi faccio sodomizzare proprio da nessuno. E poi avrà anche un corpo da sballo ma non lo conosco quasi per niente.»
Non è la prima volta che, in quella casa, vengono fatti discorsi del genere. Ogni volta che uno dei tre inizia a frequentarsi con qualcuno gli altri due aprono scommesse sul futuro amplesso sessuale dell'amico, eppure, questa volta, a Yoongi da particolarmente fastidio.
Non sa se per il fatto che, in realtà, tra lui e Jimin non c'è proprio nulla o più perché, se davvero ci fosse la possibilità di conoscere il ragazzo in un ambito più intimo, vorrebbe che fosse un qualcosa di più complesso di un semplice atto fisico.
«Ma Hyung, noi facciamo il tifo per te eh! E poi ti ricordi alla cena? Lui non ha bevuto Hyung, voglio dire, è vergine! Oddio Joonie, Yoongi-Hyung in versione soft e delicata, ma te lo immagini?»
«Ah, Jimin, farò pianissimo. Te lo prometto.» Namjoon, la voce fintamente roca e simile a quella del maggiore, lo prende in giro.
«No va beh, dobbiamo trovare un nome per la loro ship, sto fangirlando troppo.»
«Ma Hobi, ti rendi conto che se si sposassero Jimin si troverebbe fra due Min?»
«Oddio, Min Jimin suona malissimo però!»
Ed è lì che Yoongi decide di andarsene in camera sua.
Tutti quei discorsi dono troppo per lui.
In fin dei conti, non c'è davvero nulla tra lui ed il suo vicino di casa.


Non sa nemmeno che ore sono quando apre gli occhi, dev'essersi addormentato mentre revisionava il lavoro di quella mattina.
Il suo stomaco brontola, ricordandogli che non ha ancora cenato.
Si alza di malumore, odia sentirsi così frastornato.
In cucina il figo è praticamente vuoto ed un biglietto attaccato sullo sportello attira la sua attenzione:


Per Yoongi-Hyung,

Siamo usciti a cenare, il frigo è deserto.

Domani qualcuno deve andare a fare la spesa.

Non volevamo svegliarti quindi se hai fame sono cazzi tuoi.

Ti vogliamo bene.

Hobi e Joonie.


P.s. Hai la casa libera se devi fare le cose losche con il nostro vicino.


Ha troppo sonno per infastidirsi. Sbuffa appena, afferrando portafoglio e cellulare. È già stanco al solo pensiero che dovrà camminare per mezz'ora prima di raggiungere il piccolo supermarket aperto anche la notte.



Sale le scale alzando i piedi il minimo indispensabile, e se pensa che lo scaffale con il ramen ai gamberetti – il suo preferito – l'ha svuotato la signora grassa cinque secondi prima che lui potesse afferrarne almeno una scatola, le sue spalle s'incurvano ulteriormente.
«Brutta giornata, Hyung?»
Ci mette un po' a collegare che la voce delicata di Jimin non è prodotta dalla sua testa ma è effettivamente uscita dalla bocca carnosa del ragazzo che, attualmente, se ne stà seduto davanti la porta della propria casa.
«Ji-Jimin! Più o meno. Tu-Tu che ci fai qui da solo?» Perché ogni volta che quel ragazzo lo coglie di sorpresa inizia a balbettare ed a sudare freddo?
«Oh sono rimasto chiuso fuori, e non c'è nessuno in casa.»
«V-Vuoi entrare da me?»
Deve schiarirsi la voce un paio di volte prima di parlare.
Si sofferma a guardare il ragazzo che ora gli sorride grato. Indossa una tuta grigia ed è completamente sudato. L'espressione del viso è stanca e gli occhi piccoli sono leggermente arrossati.
S'affretta a cercare le chiavi di casa sua, iniziando un piccolo balletto nel tastarsi le tasche della giacca in pelle e poi quelle dei jeans.
«Okay, ritiro l'offerta. Siamo chiusi fuori in due.»
È Jimin ad alzarsi dalla sua postazione per sedersi accanto a lui.
«Almeno possiamo tenerci compagnia. Allora, raccontami di questa brutta giornata.»
Questo ragazzo è davvero interessato ad ascoltare la sua noiosa vita?
«Sono in una fase di blocco a lavoro. Odio sentirmi così, così...» Non trova la parola giusta.
«Intrappolato?»
Lo aiuta allora il ragazzo, se ne stà seduto con le ginocchia al petto e la testa poggiata su di esse, mentre lo ascolta.
«Forse. Non lo so. Continuo ad arrovellarmi in cose inutili ultimamente. Oh e poi la signora prima di me al supermercato mi ha soffiato l'ultima scatola di ramen ai gamberetti.»
«Vedila così, almeno tu non hai due coinquilini che amoreggiano davanti a te tutto il giorno facendoti ricordare che invece tu sei triste e solo perché non hai un ragazzo. E poi le audizioni, lasciamo perdere. Non ne sta andando bene una.»
«Aspetta cosa? Tu-»
«È perché ho detto di volere un ragazzo? Credevo che Hobi-Hyung ti avesse detto che sono g-»
«Nono, non stavo parlando del tuo orientamento sessuale Jimin. Le audizioni stanno andando male?»
«E per questo se mi trovo chiuso fuori.»
Jimin sospira e nasconde la testa fra le braccia.
«Ti va di parlarne?»
«Non c'è molto da dire. Le audizioni non vanno come previsto, ma è colpa mia. Non ci sto mettendo abbastanza impegno.»
La voce del minore tremola mentre nasconde il viso tra le mani. Yoongi lo vede tentare di scacciare via le lacrime con le maniche della felpa.
Non è mai stato bravo a consolare le persone, anzi, in questo momento si sente abbastanza in panico.
Che dovrebbe fare per tranquillizzare il ragazzino al suo fianco? Pensa a quelle vole in cui lui ha avuto bisogno di qualcuno al suo fianco ed a come Joonie ed Hobi si sono comportati con lui.
«Jimin, ascolta, andrà tutto bene, okay?»
Poggia la mano sulla schiena del ragazzo. Insicuro se in quel momento sia quello che Jimin vuole.
«Come fai a dirlo Hyung? Non mi hai nemmeno visto ballare.»
Un altro fremito scuote il minore ed allora Yoongi decide di accantonare i modi degli altri e di lasciarsi guidare dal proprio istinto.
Prende il viso di Jimin fra le mani, forzandolo ad alzare lo sguardo.
«Jiminie, è vero; io non ti ho visto ballare. Per quanto mi piacerebbe farlo. Ma mi fido delle parole di Hoseok. Tu non hai idea di quanto quel ragazzo parli bene di te ogni volta che tornate dalla palestra. E poi il mio sesto senso mi dice che andrà tutto bene.»
Un tenero sorriso si forma sulle labbra carnose del ragazzo e presto Yoongi si trova intrappolato fra le braccia muscolose del minore.
«Grazie, Yoongi-Hyung.» Gli sussurra mentre strofina piano il naso sul suo collo.
Ciò ha il potere di procurare in Yoongi mille brividi.
Il corpo caldo di Jimin ha un effetto immediato sul suo umore. Se prima si sentiva stanco ed arrabbiato per la pessima giornata ora e come se le sue batterie si fossero ricaricate.
È un riflesso incondizionato quello di stringerlo di più al proprio corpo.
«Hyung.» Sussurra in un soffio il giovane.
L'errore di Yoongi è quello di voltare la testa in direzione dell'arancio.
I loro nasi si sfiorano mentre i loro respiri s'infrangono l'uno sulle labbra dell'altro.
È Jimin ad azzerare definitivamente quei centimetri che li dividono poggiando la propria bocca sulla sua.
È un contatto lieve e delicato, esattamente come le sue mani, che scorrono piano sui fianchi del minore.
Lo stringe di più a se, è un riflesso incondizionato.
La cosa sorprendente è invece l'intraprendenza dell'arancio che, audace, gli sta chiedendo il permesso per approfondire quel contatto.



Non sa nemmeno come ci sono arrivati a quel punto. Con Jimin a cavalcioni sulle sue gambe, le mani a scorrere tra i capelli tinti di arancione e le loro bocche ancora legate l'una all'altra.
«Hyung.»
Jimin miagola sulle sue labbra. Si stacca appena, giusto per riprendere fiato.
E ripeterebbero volentieri il tutto se non fosse per le voci che arrivano alle loro orecchie.
Yoongi è sbalordito dalla velocità con cui il ragazzo torna a sedersi al suo fianco appena in tempo prima che le teste degli abitanti di quel piano spuntino una dopo l'altra.
Ed è solo allora che realizza la situazione.
Uno: Jimin lo ha baciato e poi ribaciato e baciato di nuovo.
Due: i capelli scompigliati e le labbra gonfie ed arrossate di entrambi li faranno sicuramente scoprire e per qualche motivo nessuno dei due sembra voler far sapere al mondo del loro piccolo momento.
«Che ci fate voi due qui?» Lo sguardo di Jin è fin troppo indagatore, secondo Yoongi almeno.
«N-Niente.» Balbetta il minore, cercando invano di sistemarsi i capelli.
«Siamo entrambi rimasti chiusi fuori.»
«Beh, ora non dovete più preoccuparvi. I vostri eroi sono arrivati!» Detto ciò Hoseok estrae le proprie chiavi dalla tasca facendo cenno ai due di spostarsi da davanti la porta.
Lo stesso succede con l'appartamento opposto.
Salutandosi si dividono tutti, lasciando i due nuovamente soli nel pianerottolo.
«Buonanotte Hyung.»
Jimin si sporge, poggiando piano le labbra sulla sua guancia.
Cerca d'imprimersi ogni piccolo dettaglio in mente.
Le sue braccia vanno in automatico a stringere la vita sottile del giovane.
Un piccolo bacio sulla fronte è ciò che Yoongi decide di regalargli.
«Buonanotte Jiminie.»
Ed un piccolo Jimin dalle guance arrossate se la da a gambe verso il proprio appartamento.

   
 
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