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Autore: terryoscar    11/09/2018    5 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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La truppa del Generale
 
Mi sveglio di soprassalto, manca poco all’alba.
Il mio pensiero va immediatamente ad Oscar e Andrè, ieri sera, con uno stratagemma, li ho rinchiusi nello studio, con lo scopo di farli procreare il mio piccolo nipote, proprio sulla mia scrivania, quella che è appartenuta al mio augusto, e omonimo, antenato! Nonno Augustin è stato chiaro: sulla scrivania avrò il mio nipotino, il mio piccolo François, come me e come sua madre, stesso nome!
Tra poco più di un’ora dobbiamo partire, devo andare a liberarli.
Mi alzo dal letto, ho indosso la mia lunga camicia da notte in lino, bianca, infilo la mia vestaglia, metto le ciabatte, tolgo la berretta da notte, quella con il pompon che mi fa riposare bene, prima di varcare la porta della mia stanza guardo il letto e vedo la mia bellissima Marguerite dormire profondamente. Per fortuna che non si è svegliata, almeno evito che mi faccia un mucchio di domande, e poi, chissà che scenate farebbe, se sapesse che ieri ho rinchiuso Andrè e Oscar nello studio. Oh no meglio che continui a dormire!
Percorro il corridoio in punta di piedi, fin tanto che non arrivo in prossimità dello studio.
Infilo la mano nella tasca della vestaglia e tiro fuori la chiave, la infilo nella serratura, giro la schiave piano, cercando di non fare troppo rumore…… sorrido soddisfatto sono riuscito a farli passare l’intera notte nello studio, sono sicurissimo che avranno dato sfogo alla loro passione, dopo tutto la scrivania del nonno invita a fare certe cose … io ne so qualcosa! E a quanto sembra non solo io ne ho fatto uso!
Entro nella stanza, li cerco con lo sguardo …… strano non vedo nessuno …. Ne sul sofà ne sul pavimento e nemmeno sulla scrivania.
Sussurro: “Ma dove saranno finiti? Forse nell’anticamera dello studio!” … Vado a vedere, ma prima di entrare mi faccio sentire: “Oscar .. Andrè .. siete qui? Posso entrare?”
Non ricevo alcuna risposta, entro …non ci sono,  non sono da nessuna parte … non è possibile!!.. Io li ho chiusi dietro, e stamattina la porta era chiusa a chiave.
Mi avvicino alla parete del passaggio segreto, mi accerto se malauguratamente il blocco non abbia funzionato : “No! Il passaggio è inaccessibile, è impossibile che siano andati via da qui, ma allora ……. La chiave … la chiave che ho dato ad Andrè … quei due l’avevano con loro, e sono usciti da qui, no! ….. Me l’hanno fatta … maledizione! .. Il mio piano era davvero impeccabile, ho pensato a tutto, tranne che alla chiave!! .. Quei due .. hanno lasciato lo studio, e magari arrabbiata com’era mia figlianon avrà combinato nulla sulla scrivania del nonno, e nemmeno nel loro letto! .. E se mai avessero fatto qualcosa … ahimè temo che quei due procreino una femmina! ..NOOOOO!!! …
Ma dico,Joséphine chissà cosa farebbe per avere l’opportunità che ho dato ad Oscar, e lei niente. OH SANTO CIELO QUANTA PAZIENZA! TEMO CHE DI QUESTO PASSO, IL MIO FRANÇOIS, SI FARA’ ATTENDERE CHISSÀ ANCORA PER QUANTO TEMPO!”
 
Sono fuori di me, ormai quel che è fatto è fatto. A passo marziale percorro il corridoio, anche se manca un bel po’ prima della partenza, ormai non riuscirei più a dormire, tanto vale buttare giù dai loro letti i viaggiatori, almeno così sfogo un po’ tutta la mia frustrazione….ah…Oscar!!!!
La prima porta che mi trovo davanti è quella di Sassoin.
Uno, due, tre tocchi decisi e urlo: “FORZA SOLDATO GIU’ DAL LETTO .. SI PARTE!!”
 
Mi sono addormentato da poco e sono abbracciato alla mia Sabrina, quanto le urla del Generale mi fanno sussultare, mi sveglio, anche la mia dolce mogliettina viene svegliata da quei tocchi tanto irriverenti.
 
“A ..Alain .. ma cosa sta succedendo? .. Il padrone ha bussato, senti come sta urlando!”
“Si Sabrina, ho sentito, è il vecchio pazzo! .. Ma che ora sarà?!!”
Da dietro la porta sento ancora la sua voce.
“SASSOIN!! HAI SENTITO O PER CASO SEI SORDO?! ALZATI E PREPARATI PER LA PARTENZA!”
 
Mi alzo dal letto, mi infilo velocemente i pantaloni, e mormoro: “Questo è un palazzo abitato da un branco di pazzi, non si può riposare nemmeno di notte! Ogni giorno … ma che dico?! .. Ogni momento ce n’è una nuova! ..”
“Calmati Alain!”
“Calmarmi Sabrina?! Ma come si può mantenere la calma con il vecchio pazzo che ci tira giù dal letto in questo modo, nemmeno in caserma avvengono queste cose! … Riconosco che il diavolo biondo è molto più pacifica di suo padre!”
 
“ALLORA SASSOIN, COSA STAI COMBINANDO?! ANCHE SE SEI IN MUTANDE, NON MI IMPORTA, ESCI FUORI IMMEDIATAMENTE .. IL MIO E’ UN ORDINEEE!!”
 
Mi sono appena infilato i pantaloni e in malo modo mi sono mi precipito alla porta, sento le grida del folle Generale, la stanza non è illuminata, una luce fioca entra in camera dal balcone: è il riflesso della luna, per aprire più in fretta possibile la portail mio piede sbatte contro la sedia, sento un dolore lancinante, strepito, urlo, impreco.
“AIH!!!!! Maledizione vecchio rimbambito … cominciamo bene questo viaggio!”
“Alain caro ti sei fatto male?!”
“Sabrina, ti prego lasciami stare che ho un diavolo per capello!”
 
Dolorante e zoppicante, mi appresto ad aprire la porta, continuo a sentire le grida del folle, mentre io continuo a imprecare.
“Dannato Generale AIH! …”
“SASSOINNN ……”
Apro la porta.
Guardo il soldato di mia figlia: indossa solo i pantaloni al ginocchio, per il resto è nudo, come un verme. Lo passo in rassegna con lo sguardo, ha i capelli tutti spettinati, il collo con macchie rossastre, qualche graffio sul petto. Decisamente ha l’aspetto di uno che ha passato una notte movimentata!
“Finalmente hai aperto la porta, ma quanto tempo ci metti per buttarti giù dal letto! … Oppure dormivi così profondamente che non mi hai sentito?”
“Impossibile Signore, come potrei non sentire la Vostra voce nel cuore della notte?!”
“Notte dici? Manca poco all’alba e noi dobbiamo partire, su forza preparati, che adesso ci penso io a buttare giù dai i letti i nostri accompagnatori!”
“Sissignore!”
Vedo il Generale in tutta fretta allontanarsi, entro in camera, guardo mia moglie le dico: “Sabrina, quello è matto come un cavallo, mancano ancora due ore all’alba, ed già è in piedi a dare filo da torcere! ….. Forse madame Marguerite si sarà vendicata per via  del mio libro e l’avrà tenuto in astinenza in questa ultima notte a palazzo. Ma … va a capire! … E’ meglio che mi prepari, prima che quell’assatanato ritorni qui e continui a dare di matto!”
 
 
Continuo a percorrere  il corridoio, sono dietro la porta delle mie figlie, mi rendo conto di essere terribilmente agitato, il motivo è sempre lo stesso: Oscar e Andrè non erano nello studio, la rabbia è tale che continuo a  strepitare  all’inverosimile.
 
“SVEGLIA .. SVEGLIA CHE SI PARTE! .. TUTTI GIU’ DAI VOSTRI LETTI .. AVANTI FORZA!”
 
“Andrè … ma che ora è?”
“Non ne ho idea Oscar, ma credo che sia ancora presto .. è ancora buio …”
“E allora perché mio padre, già a quest’ora vuole partire?! … Sono sicura che la sua, sia un’ennesima trovata! … O no, sono tanto stanca … voglio dormire, le sue follie non mi interessano!”
 
Vedo Oscar girarsi dall’altra parte non curante delle urla incessanti di suo padre. Mette la testa sotto al cuscino per non sentirlo….la capisco, anche io ho davvero molto sonno….è presto e noi due ci siamo attardati parecchio ieri sera…..o meglio…….questa notte…..però è stato bellissimo! Chissà quand’è che avremo ancora l’occasione di starcene da soli, tranquilli!
 
Continuo ad aggirarmi per i corridoi e visto che nessuno dei diretti  interessati si affaccia alla porta comincio a bussare …. Vediamo ….. ecco la prima sarà la mia amata Joséphine, lei sicuramente avrà riposato molto poco …bene…adesso mi diverto un po’ io con lei!
 
Busso energicamente.
 
“Joséphine,Charles .. su in piedi che si parte! ….”
Non sento nessuna risposta, è mai possibile che tutti dormano, eppure io sto gridando a squarcia gola!
Vedo la porta della mia stanza spalancarsi, vedo uscire dalla stanza Marguerite, la vedo arrivare con la sua provocante vestaglia, sembra una nuvola, tutta candida, con questo tessuto soffice ad avvolgerla, che svolazza ad ogni suo passo, con i capelli lasciati liberi che le ricadono sulle spalle, per un attimo vengo distratto dalla sua bellezza, ma poi torno in me, continuo a bussare alle porte delle mie amate figlie.
 
“SVEGLIA HO DETTO, TUTTI GIU’ DAI VOSTRI LETTI … SI PARTE! …”
“Augustin, si può sapere perché urli in questo modo?”
“Non lo vedi Marguerite? Sto cercando di svegliare i futuri viaggiatori, che a quanto pare hanno poca voglia di intraprendere questo viaggio!”
“Ma Augustin, hai visto l’ora? E’ ancora presto!”
“Marguerite, conosco le tue figlie! A parte Oscar, alle altre serviranno almeno due ore per prepararsi, e loro da questo momento debbono capire che non potranno fare i loro comodi.”
 
Mi avvicino nuovamente alla porta di Joséphine,deciso, busso ancora più forte.
 
“HO DETTO DI SVEGLIRVI!!!”
 
Sono nel letto abbracciato alla mia Joséphine, apro appena gli occhi e sussurro: “Cara credo di essermi svegliato da  incubo, ma continuo a udire la voce di tuo padre!”
 
“JOSÉPHINE .. CHARLESS!!! COSA STATE ASPETTANTO PER APRIRE QUESTA PORTA? VOLETE CHE LA BUTTI GIU’?”
 
“Charles, credo che stiamo facendo il medesimo incubo …”
“No cara! .. E’ davvero tuo padre, che sta bussando alla porta! .. adesso  vado ad aprire!”
“Uff .. ma cosa vorrà a quest’ora? E’ ancora presto!….” vedo mia moglie nascondersi sotto al lenzuolo, come a volersi proteggere dalle urla paterne! I capelli tutti scompigliati, sparsi sul cuscino, gli occhi chiusi….abbiamo avuto una notte molto movimentata!!
 
Mi alzo in tutta fretta, infilo la vestaglia e le ciabatte ed apro la porta.
 
Finalmente vedo aprirsi la porta della camera di mia figlia, vedo mio genero affacciarsi alla porta: è assonnato e quei pochi capelli che possiede, sono tutti scompigliati, certo che vederlo senza parrucca è così buffo! .. Beh cosa mi importa, è mia figlia che se lo deve tenere, non io!
Appena lo vedo, abbasso i toni e gli dico: “Finalmente vedo il primo in piedi!”
“Cosa succede Signor Generale, perché vi siete svegliato a quest’ora?”
“Che domanda Charles … forse hai dimenticato che dobbiamo partire?”
“Certo che non l’ho dimenticato Generale, però dobbiamo partire all’alba e non nel cuore della notte!”
“Nel cuore della notte dici? Ma se sono le quattro e un quarto, e  conoscendo le mie figlie, ci vorrà loro almeno un’ora per prepararsi, quindi … forza giù dal letto e sbrigatevi!”
“Sissignore, ora convinco mia moglie ad alzarsi!”
“Bene, bravo figliolo … però non devi convincerla, ma la devi buttare giù dal letto, mi sono spiegato?”
“Sissignore!”
 
Chiudo la porta, mi avvicino a Joséphine, le dico: “Hai sentito tuo padre? Dobbiamo prepararci …”
“Oh Charles … ma io ho sonno!”
“Anch’io cara, ma dobbiamo sbrigarci, se non vogliamo che la furia di tuo padre si abbatta su di noi! Su dai….dormirai in carrozza…..almeno tu!”
 
 
Busso alla porta di Marianne e continuo a strepitare: “ E’ MAI POSSIBILE CHE DOPO TUTTO QUESTO TRAMBUSTO NEMMENO VOI DUE SIATE IN PIEDI? SU MUOVETEVI CHE SI PARTE!!”
 
“Oh Louis .. l’incubo di mio padre ha inizio!”
“Marianne prepariamoci, tu lo sai che farlo aspettare significa sorbirci il suo malumore per tutto il giorno! … Vado ad aprirgli!”
 
Anche la porta della camera da letto di Marianne si spalanca. Vedo mio genero fare capolino, mi accoglie con un sorriso, il suo aspetto di prima mattina è decisamente migliore di quello di Charles!
 
“Buongiorno Signore, Marianne ed io non Vi faremo aspettare molto, faremo in un attimo!”
“Umm … debbo dire figliolo che è un buon inizio, però sbrigatevi!”
“Sissignore, faremo più in fretta possibile!”
“Bene, adesso non mi resta che bussare alla stanza di Oscar e Andrè.”
 
Ecco qua! .. Sono dietro alla loro camera, busso .. una, due volte ….
 
“Un attimo Generale .. arrivo!”
 
Vedo la porta spalancarsi, si affaccia Andrè.
Però …. Anche appena svegliato, questo ragazzo è impeccabile … sono sicuro che i miei nipoti saranno bellissimi …. Non ho nulla da ridire, ho scelto davvero bene per mia figlia! Nonostante l’ora, ha uno sguardo sveglio, indossa solo un paio di coulottes, ha un fisico scolpito, muscoloso. I capelli arrivano appena sopra alle spalle, spalle larghe dalla pelle appena scurita dal sole. Si, decisamente è un bel ragazzo. Oscar deve essere contenta! E deve essermi grata per la mia scelta!
 
“Signor Generale, ma ieri se non sbaglio, avevate detto che saremmo partiti all’alba!”
“Certo, me lo ricordo benissimo!  Ma conosco le mie figlie, ci metteranno una vita per prepararsi, e quindi le ho svegliate prima del previsto!”
“Capisco Generale, ma la cosa non vale certo per noi. Oscar ed io siamo abituati a prepararci in fretta, quindi se non Vi dispiace ….”
“No no un momento! .. So perfettamente che svegliare Oscar prima del dovuto è superfluo, però tu mi devi spiegare una cosa Andrè ..”
“Ditemi Generale ..”
“Per uscire dallo studio, hai usato la chiave che ti ho dato?”
“Signore! … Ma come? ….  Certo che si, altrimenti come saremmo potuti tornare in camera nostra, mica potevamo oltrepassare i muri!”
 
Ho un’espressione falsamente innocente, le mani aperte in un gesto di ovvietà.
“Andrè, vedi di non fare lo spiritoso, e dimmi almeno un’ultima cosa e poi ti lascerò tranquillo ….”
“Cosa volete sapere Signore?!”
“Voglio sapere se tu e mia figlia avete fatto la volontà di nonno Augustin!”
“Certo che si! Non solo abbiamo fatto la volontà del nonno, ma anche la Vostra Signore!”
“Bene bene Andrè, se è così, allora ti lascio andare, va, va pure a riposare ancora un po’ ragazzo!.”
“Grazie Signore!”
“A proposito Andrè, lascia dormire ancora mia figlia, sai, non si può mai sapere, è meglio che sia fresca e riposata, tanto so che lei non ha bisogno di molto tempo per prepararsi, a dopo Andrè!”
“A dopo Signore!”
 
Vedo il Generale allontanarsi soddisfatto, è bastata una piccola bugia per calmarlo e per fare in modo di lasciarci dormire ancora un po’. Mi viene da ridere, lo so già che Oscar non sarà felice della mia risposta a suo padre, ma almeno così ho guadagnato qualche ora di sonno!
 
Vedo Oscar crogiolarsi nel nostro letto, schiude appena gli occhi e con la voce impastata dal sonno, sussurra appena: “Andrè, cosa voleva mio padre?”
“Nulla amore … dormi ancora un po’!”torno nel nostro letto anche io, mi stendo accanto alla mia Oscar, la abbraccio, affondo nei suoi capelli profumati e mi addormento stringendola a me. È così tenera, dolce. Nessuno direbbe che è il temibile colonnello Jarjayes! Qui, nel nostro angolo di mondo, lei è solo Oscar, la mia splendida, dolce moglie. Certo, ha sempre un bel caratterino, ma è sempre stata così! E negli ultimi mesi ha ritrovato l’allegria di quando eravamo ragazzi. Ed io con lei, lo ammetto! Mi addormento tenendola abbracciate stretta, quanto sono felice!
 
 
Torno in camera mia soddisfatto,  sono felice: Andrè mi ha assicurato che ieri, nonostante l’opposizione iniziale di mia figlia, alla fine hanno ceduto alla tentazione della scrivania, dopotutto come potevano non farlo, è così ….. beh meglio non pensarci altrimenti prima di partire trascino la mia Marguerite nello studio, e data la situazione meglio lasciar stare, anche perché stanotte mia moglie è stata eccezionale … ed io ho funzionato perfettamente anche se con tutto il trambusto di ieri mi sono dimenticato di prendere  la mia polverina!”
 
 
E’ quasi l’alba, Oscar ed io siamo in cucina per la colazione, come aveva predetto il Generale nessuno ancora è pronto a parte noi. Abbiamo indossato degli abiti comodi, adatti per il viaggio, e gli stivali. Abbiamo un bagaglio leggero con alcuni cambi ed un abito elegante a testa, in caso servisse. Oscar ha preso anche un abito femminile, dopo avere discusso parecchio sull’opportunità di portarlo. Tutti i bagagli verranno caricati sulla carrozza.
La nonna, pur di salutarci ancora una volta, si è svegliata prima di tutti noi, per prepararci la colazione.
 
“Su ragazzi mangiate, vi ho fatto preparare tante cose da portare via, almeno per i primi due giorni che passerete in tenda avrete a sufficienza da mangiare!”
“Grazie nonna, sei sempre tanto premurosa!”
“Oh piccoli miei, starete lontani ben quattro mesi, spero che vada tutto per il meglio, e soprattutto tu piccola mia, riguardati!”
“Sta tranquilla nonna, vedrai che non mi accadrà nulla di male, e poi, lo sai, non sono mica alla mia prima missione.”
“Certo che lo so piccola!”
“E a me non dici niente?”
 
Sorrido sornione alla mia adorata nonnina!
 
“Tu, nipote screanzato, vedi di comportarti bene con la mia bambina, e tornate presto ed in ottima forma! Perché se non troverai il mio mattarello ad attenderti!”.
 
Guardo mia nonna, ha le braccia sui fianchi e l’espressione decisa, ci vuole davvero tanto bene, la mia adorata nonnina!
 
Poco dopo in cucina fa il suo ingresso mia madre, seguita da Alain.
 
“Buongiorno ragazzi!”
“Buongiorno Madre! … Madre ma perché vi siete alzata anche Voi a quest’ora?”
“Ma per salutarvi, mi sembra ovvio! ..Stareste via tanti mesi che …”
“Madre per favore non siate in pensiero, con noi partono dei soldati e poi ho Andrè al mio fianco.”
“Come sempre cara, e questo mi rincuora non poco, ma non dimentico certo che con voi partiranno anche le tue sorelle con i loro mariti, e loro certo non sono dei soldati, e la cosa mi impensierisce!”
Alain guarda mia madre e dice: “Non preoccupateVi Madame, ai loro mariti  ci penserà il Maggiore cappellone! … A proposito Andrè, non è ancora arrivato?”
“Non credo Alain..”
La nonna guarda Alain e dice: “Giovanotto non rimanere lì impalato, vieni a fare colazione, non vorrai partire a stomaco vuoto!”
“Non ci penso nemmeno nonnina ah ahah!”
 
 
“Ehi Charles …”
“Dimmi cara …”
“Non è buffo per te vedermi vestita così?”
Mio marito mi scruta con attenzione poi mi dice: “Veramente Joséphine, io indosso quel genere di abiti solamente quando andiamo ai ricevimenti, sei sicura cara che vuoi metterti in viaggio vestita in quel modo?”
“E perché no Charles … dopotutto questa per me è un’occasione unica per sfoggiare abiti da uomo, almeno lo faccio con il massimo dell’eleganza, non sei d’accordo con me Charles?”
“Se proprio lo vuoi Joséphine fa pure, non so che dirti cara, io sinceramente non ne sono convinto, però se lo vuoi ….. tienili!”
“Grazie marito mio, tu sei sempre così … comprensivo!”
“Però sbrighiamoci a scendere, dobbiamo ancora fare colazione.”
“Faccio in un attimo ….”
 
Guardo mia moglie un po’ perplesso, secondo me quegli abiti sono scomodi per viaggiare! Ma forse sono comunque più comodi degli abiti che indossa di solito. Di certo, io indosso dei vestiti molto più semplici, e porterò pure la spada al mio fianco. Spero che vada tutto bene!
 
 
“Marianne, non pensi che quegli abiti siano troppo sontuosi per affrontare un lungo viaggio?”
“Ma Louis, cos’hanno che non va?!”
“Io li trovo  … ecco … troppo vistosi, secondo me, era meglio che tu indossassi qualcosa di più semplice! …. Non dimenticare che attraverseremo i boschi e per le prime due notti saremo nelle tende.”
“E questo cosa significa?! Non devo per caso essere vestita?”
“Marianne, so che non c’è verso di convincerti, cosa posso dirti! .. Indossa ciò che vuoi!!”
 
Scuoto la testa alquanto perplesso. Sospiro e mi appresto a raggiungere gli altri.
 
Finiamo appena di fare colazione quando vediamo arrivare le mie sorelle in compagnia dei loro mariti.
 
“Buongiorno a tutti!”
“Buongiorno!”
 
Tutti noi guardiamo le mie sorelle: indossano abiti si da uomo, ma sono eccessivamente eleganti, le scruto in silenzio, intuiscono il mio disappunto, Marianne è la prima ha intervenire: “Cosa c’è Oscar, non ti piace il nostro vestiario?”
“Non si tratta di questo Marianne … voi due avete dimenticato che dobbiamo viaggiare e non andare ad un ballo in maschera!”
 
Le parole del Comandante mi fanno sorridere, ma debbo trattenermi dal ridere, non voglio fare le prime figuracce con le nostre accompagnatrici!
 
Joséphine ribatte energicamente: “Scusami Oscar, ma il fatto di viaggiare, non significa che dobbiamo essere delle .. sempliciotte!”
“Assolutamente care sorelle, per me potete indossare quello che volete, l’importante è che non vi senta lamentarvi durante il viaggio.”
Joséphine continua: “Non vedo perché dovremmo lamentarci Oscar! …….. Nanny la colazione è pronta?”
“Si certo cara, adesso Marie la serve in tavola.”
 
Andrè ed Alain si guardano, e quest’ultimo dice: “Andrè andiamo a vedere se la carrozza ed i nostri cavalli sono pronti.”
“Si .. andiamo Alain, Oscar noi usciamo.”
“Aspettate vengo con voi ..”
 
Tutti e tre lasciamo la cucina e andiamo nel parco del palazzo, dove vediamo la carrozza, carica di bagagli e pronta per partire, anche i nostri cavalli sono stati sellati.
Ci sediamo sul bordo della fontana, il primo a parlare è Alain: “Comandante, le Vostre sorelle non hanno la minima idea di cosa le aspetta, appena si renderanno conto del viaggio che dovranno affrontare, vedrete di quanti fronzoli faranno a meno ihihih!”
“Ne sono convinta anch’io Alain, ma se non trascorreranno i primi giorni tra i boschi con tanto di erba e con il caldo che fa, non lo capiranno.”
 
Sentiamo i rumori degli zoccoli di un cavallo. La nostra attenzione si sposta dalla parte dell’ingresso del palazzo. L’uomo a cavallo si avvicina sempre di più, lo riconosciamo tutti: E’ Gerard.
 
“Buongiorno a tutti!”
“Buongiorno Gerard, ti conviene unirti a noi, tanto a parte noi e mio padre, nessuno è ancora pronto per partire.”
“Comandante, dov’è  il Maggiore Girodelle, forse  non è ancora arrivato?”
“Non ancora Gerard, ma voi due, ricordatevi che da questo momento non dovrete chiamarci più per gradi …”
“Si certo Coman … Madame Oscar.”
“Ascoltatemi voi due, io del titolo “madame” ne farei volentieri a meno, ma è indispensabile che mi chiamiate così solamente  davanti agli estranei,   quando saremo soli invece, basterà che mi chiamate Oscar, mi sono spiegata?”
“Si ….. Oscar.”
“Bene ……..”
 
Udiamo l’ennesimo scalpitio di cavallo, ci voltiano ….. è Girodelle! Vestito di tutto punto, con i lunghi capelli che svolazzano liberi.….. Vedo il volto di Andrè inespressivo, so che mal sopporta  la sua presenza, ma non possiamo farci nulla, per quattro mesi dovrà starsene calmo e tranquillo, e poi io sinceramente non riesco a capire questa sua ingiustificata gelosia, non ne ha nessun motivo!
 
“Buongiorno … Comandante!”
“Girodelle, da questo momento, io non sono il Vostro Comandante, sono Vostra cugina e per tanto mi chiamerete Madame Oscar!”
“Si certo Comandante, però per quello che so, un cugino non chiama madame sua .. cugina, quindi se permettete, vi chiamerò Oscar.”
“Chiamatemi cugina, andrà benissimo!”
“E va bene come desiderate ….. cugina.”
 
Guardo la faccia del cappellone, ci è rimasto secco, certo non si aspettava che il Comandante gli parlasse in quel modo, osservo Andrè e capisco che gli ha fatto piacere che  sua moglie abbia  parlato in quel modo al cappellone, secondo me, ne vedremo delle belle!
 
Con lo sguardo, invito Andrè a seguirmi, guardo i presenti e dico: “Vogliateci scusare, ma mio marito ed io dobbiamo assentarci un attimo.”
Noto uno strano scambio di sguardi tra Alain e Gerard ….. rimangono in silenzio.
Invece Girodelle ribatte quasi divertito: “Prego cugina Oscar, fate pure!”
“Con permesso! … Andrè andiamo!”
 
Il cappellone si allontana appena, ed io approfitto di scambiare qualche parola con il mio amico.
“Gerard , secondo me, tra Andrè e il damerino ne succederanno di cose!”
“Senti Alain, non ti sembra strano che noi possiamo chiamare il Comandante per nome, e invece il Maggiore, dovrà rivolgersi a lei chiamandola cugina?! .. Io sinceramente lo trovo alquanto curioso!”
“Gerand, possibile che tu non abbia ancora capito? Il damerino imbellettato, un tempo, è stato innamorato del Comandante … glielo si legge in faccia ancora adesso, che prova un certo interesse per lei, non lo hai visto come la guarda?”
“Alain se fosse davvero così, allora io la vedo proprio male!”
“Già … anch’io La Salle! …. Vedrai amico, questo viaggio, ci riserverà un mucchio di sorprese! Perché per me quello è ancora cotto del Comandante, ed Andrè…beh….lui è molto geloso di sua moglie, lo era prima di sposarla, quando lei neppure lo considerava come possibile marito, figurati ora!”
 
 
“Oscar, cosa ti succede, perché vuoi parlarmi?!”
“Andrè, su entriamo nelle scuderie, almeno qui è sicuro che nessuno potrà sentirci.”
“Cosa c’è Oscar, adesso siamo soli, di cosa vuoi parlarmi?!”
“Andrè, cosa ti ha detto mio padre, quando è venuto a bussare alla nostra porta?”
“Be lui .. è venuto per avvertirci che dovevamo prepararci per la partenza, e …”
“E? …”
“E io gli ho detto che era ancora presto, e che a noi basta poco tempo per essere pronti.”
“Tutto qui? Possibile che non ti abbia domandato come siamo usciti dallo studio?”
“Be si ..”
“E lui?”
“Lui ha immaginato immediatamente che avevo la chiave con me, e …”
“Cosa aspetti Andrè, si può sapere cos’altro ti ha detto? Mi sembri piuttosto reticente a parlare, allora?!!! Cosa vuoi nascondermi? Su, veloce! Non farmi innervosire!!!”
“Ecco….se….Se prima di lasciare lo studio, io e te …. Si insomma … se abbiamo fatto uso della sua scrivania.”
“Noo! Non è possibile!! … E tu cosa gli hai risposto?”
 
Vedo Oscar con le mani sui fianchi, nella posa che assume suo padre, e anche la mia nonnina, quando sono un pochino alterati e pretendono qualcosa….è uguale al generale!
 
“Beh, tu non lo hai visto quanto fosse nervoso, invece io si, e per tenerlo buono gli ho mentito, gli ho detto che tu e io abbiamo fatto ….insomma gli ho detto quello che voleva sentirsi dire!”
“Basta Andrè, tu non avresti dovuto dargli alcuna spiegazione, tu .. tu non avresti dovuto! ..”
“E perché Oscar, per farlo infervorare ancora di più? Tu lo hai sentito stamattina come sbraitava, ci mancava solo che strillasse in modo tale che svegliasse tutti gli abitanti del palazzo, e tutti, nessuno escluso, perfino la servitù, venissero a sapere che ci ha attirati con l’ inganno nello studio e ci ha chiusi dentro. Sai quanto avrebbero riso, saremmo diventati gli zimbelli di tutti, soprattutto di Alain! .. No Oscar ho preferito mentirgli, anzi, direi … che l’ho preso in giro.”
“Umm … non posso darti torto …. Si hai ragione! … Andrè mio padre è davvero impossibile! .. Non voglio immaginare cosa succederà durante il viaggio …”
“Ci sorveglierà come, del resto, fa anche adesso! …… Oscar, è meglio non pensarci, tanto è tutto inutile, ora dobbiamo pensare solamente a portare a termine la missione. A proposito Oscar, il cugino Girodelle, non credevo che fosse tanto spiritoso! … Non siamo ancora partiti, e già si prende tutta questa libertà!”
“Andrè non vorrai ricominciare adesso? Io l’ho messo immediatamente al suo posto, gli ho fatto intendere che dovrà mantenere una certa distanza, e sta pur sicuro che non oserà prendersi alcun tipo di libertà. Quindi Andrè non tormentarmi, sono stata chiara?”
“Dai Oscar, non ti arrabbiare … debbo sopportarlo per molti mesi, questo lo so, e non ho nessuna intenzione di urtarti, quindi ….. tienilo a debita distanz ….”
“Oh Andrè basta! Insisti ancora,?!! .. Ascoltami, ho un mucchio di cose a cui pensare, non vorrai metterci anche tu adesso?!! … E’ meglio che me ne vada, altrimenti cominciamo a discutere, e non voglio che il nostro viaggio, cominci nel peggiore dei modi.”
Vedo Oscar darmi le spalle, è pronta per lasciare le scuderie, è adirata, non voglio che lasciarla andare in questo modo, le afferro la mano e la tiro a me.
“Ma cosa fai Andrè!! …”
“Prima di uscire di qui, dammi un bacio … non vorrai lasciarmi in malo modo?!”
“In malo modo dici!! Ma se tu hai cominciato a dire un mucchio di sciocchezze!!”
“Sei arrabbiata, e non voglio partire con te che mi porti il broncio … Su dai .. voglio un bacio!”
“Andrè! …. ”
“Oscar …”
La stringo ancora a me, l’avvicino al mio petto. Metto una mano tra i suoi deliziosi capelli.
“Andrè lasciami, mi hai fatto arrabbiarti e non mi va di baciarti …. Lasciami, non stringermi così che non voglio!”
“Lo dici davvero? …. Io non ti credo … so che desideri di baciarmi e lo voglio anch’io! ….”
Mi avvento sulle sue labbra e le faccio mie, in maniera dolce e appassionata.
Le sussurro ….
“Oscar … ti amo!”
“Andrè … ti amo anch’io .. però, non voglio che ci siano nessun genere di discussioni tra noi, promettimelo.”
“Te lo giuro .. amore mio!”
 
La sua bocca diventa nuovamente mia, la stringo forte a me, le accarezzo la schiena, con una mano risalgo fino alla nuca mentre con l’altra le cingo la vita, in un abbraccio. Oscar si scioglie piano piano, abbandonandosi al mio abbraccio, al miei baci. Contraccambia con passione, mi passa una mano nei capelli, leggera, l’altra è appoggiata sulla mia spalla……. non ci lasciamo finché non ci saziamo l’uno dell’altro ……


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“Madame Marguerite ..”
“Cosa c’è Orthensia?!!”
“Il Generale Vi aspetta nello studio, Vi prega di raggiungerlo.”
“Adesso vado Orthensia.”
Guardo le  mie figlie e i loro mariti, dico loro: “Scusatemi, vado da Augustin, ci vediamo dopo.”
“Andate pure Madre …”
 
Percorro il corridoio che mi porta nello studio, sono dietro la porta, entro, vedo mio marito, in piedi davanti alla finestra spalancata che da sul giardino guardare fuori, mentre il vento fresco del mattino solleva appena  le tende.
 
“Augustin, mi hai fatto chiamare?”
 
Lo vedo avanzare, mi guarda, è di fronte a me … in un gesto istintivo mi abbraccia e mi bacia con passione ……
 
Gli sussurro: “Augustin .. abbi cura di te e delle nostre figlie … tornate sani e salvi!”
“Sta tranquilla mia cara, vedrai che andrà tutto per il meglio! …. Marguerite abbi cura di te e di Luisa, sai quanto sia importante per lei questo bambino …”
“Parti tranquillo Augustin … avrò cura di lei!”
“Ti scriverò spesso Marguerite, avrai nostre notizie … so perfettamente che non sarà un viaggio facile con Charles, Louis e le nostre figlie, loro non sono dei soldati e non sanno nemmeno i disagi che  li aspettano. So che mi daranno filo da torcere, spero caldamente di riuscire a controllarmi.”
“Augustin sii paziente, ricordati che la pazienza è la virtù dei forti e tu ne avrai davvero bisogno!”
“Lo so Marguerite, ed è per questo che voglio deliziarmi ancora una volta del tuo abbraccio … per portarlo con me, per ricordare i tuoi preziosi consigli!”
“Oh caro … sono sicura che saprai gestire anche le  situazioni più disperate!……”
 
Ci perdiamo in un lungo abbraccio ed in un ultimo bacio appassionato ……
 
Prima di lasciare lo studio le dico: “Marguerite, al mio rientro voglio trovare il nostro  nuovo letto, e quello che abbiamo regalalo buttalo .. insomma vedi tu cosa ne vuoi fare, l’importante è che sparisca dalla nostra camera, perché io non ci dormirò mai più!”
“Sta tranquillo, non preoccuparti Augustin, vedrai che al tuo rientro troverai il letto nuovo.”
 
Percorriamo il corridoio abbracciati, gli dico: “Un’ultima cosa Augustin, veglia su nostra figlia Oscar, magari è già in stato interessante e non  ne è a conoscenza, fa attenzione a lei, fa in modo che se dovesse succedere qualcosa non si batta …e sii comprensivo, ci sono cose che per lei sono nuove, non assillarla, mi raccomando.”
“Tranquilla Marguerite, a lei ci pensa anche Andrè e non soltanto lui!”
“Augustin ….”
“Dimmi cara …”
“Nulla nulla Augustin …. Fa un buon viaggio!”
 
 
Marguerite ed io ci ricomponiamo come sempre, non lasciamo trasparire le nostre emozioni, scendiamo la scalinata che ci porta nel salone. Ad attenderci ci sono le mie figlie che salutano e  abbracciano i loro figli.
 
“Fate buon viaggio Madre, Padre!”
“Grazie figlioli!......”
 
Scruto  con attenzione le mie figlie e con evidente fastidio dico loro: “Ma si può sapere voi due come vi siete conciate?”
 
Le parole di nostro padre hanno tutto il sapore di un rimprovero, ci fanno avvampare,Marianne ribatte: “No, Vi prego Padre, anche Voi adesso avete da ridire sul nostro abbigliamento?!”
“Marianne, Joséphine, eppure mi ero spiegato perfettamente circa i disagi che affronteremo durante il viaggio, ma voi due a quanto pare non avete capito un bel niente! .. E va bene, ciò significa che lo capirete da sole! …. Per quanto mi riguarda potete rimanere anche così …. Imparerete la lezione più in fretta di quanto pensiate. Possiamo andare! ……. Nipoti vi saluto e abbiate cura di Vostra nonna!”
“Buon viaggio nonno! …”
 
 
Esco in giardino seguito dalle mie figlie e dai loro mariti, vedo che gli altri sono pronti ad aspettarci, come sempre mia figlia Oscar è con i suoi soldati …. Sempre in prima fila … non posso che lodarla  e sentirmi orgoglioso di lei.
 
Appena Girodelle mi vede, si mette sull’attenti e mi dice: “Zio sono ai vostri ordini, possiamo partire!”
Guardo la carrozza, mi rendo conto che ci sono troppi bauli caricati…. “Joséphine, Marianne!!! Ma quanti abiti vi siete portate? La carrozza è troppo pesante! Dovete lasciare qui almeno due bauli! Veloci!”
“Ma Padre, lì c’è solo l’indispensabile…..”
“Non mi interessa, velociiiii!!”
 
Corrono tutti indaffarati per risistemare i bagagli, in modo da alleggerire la carrozza. Una volta terminato, possiamo partire!
 
Dico con tono severo: “Avanti, tutti a i nostri posti , possiamo partire!”
 
Joséphine e Marianne salgono in carrozza, Alain ha legato il suo cavallo alla carrozza e si è messo a cassetta, per oggi farà lui da cocchiere. Noi altri saliamo sui nostri cavalli e partiamo per questo nuovo viaggio.
 
Vedo mio marito, salire in groppa al suo cavallo, il mio Augustin è un uomo fiero e valoroso sono orgogliosa di lui!
Con malinconia, vedo la carrozza e i cavalieri sui loro cavalli varcare il cancello e lasciare  palazzo Jarjayes,vederli partire mi fa provare  non soltanto tristezza  e malinconia, ma anche tanta preoccupazione per la mia famiglia che si appresta ad affrontare un viaggio tanto lungo quanto pericoloso ……..
 
 
 
                            
Discussioni dietro le quinte

Protagonista indiscusso: Generale Augustin François Conte de Jarjayes 
Coprotagonisti: Joséphine de Jarjayes  marchesa de Liancourte Alain de Sassoin
Al siparietto sono intervenute: Australia7-Swimmila e le Autrici: Terry e Aizram



Come sempre Vi auguriamo ….. Buon divertimento!!!!!



Alain: “Generale ma Vi rendete conto delle urla che avete lanciato durante la notte?”
Generale: “Sassoin di cosa ti lamenti, dovevamo partire o no?”
Alain: “Certo che si Generale, però non era il modo di bussare, e tanto meno di strepitare, come sempre ci sono andato io di mezzo.”
Generale: “In che senso Sassoin?”
Alain:“Per aprirVi la porta più in fretta possibile, ho battuto un piede contro la sedia, mi sono fatto male e invero mi duole ancora!”
Generale:“Uno solo Sassoin? Ed io che pensavo che fossero tutti e due! .. E poi Sassoin se tu vai a sbattere, non puoi certo prendertela con me.”
Joséphine: “Padre, Alain ha detto il vero, Voi siete troppo irruento, Vi comportate con noi come se fossimo i vostri soldati! … Vi è sembrato giusto svegliarci in quel modo?”
Generale: “Certo che si Joséphine, conosco te e Marianne, impiegate troppo tempo per prepararvi, ed io ho preso le mie precauzioni.”
Joséphine: “Padre, ho appena fatto una bella chiacchierata con Terry e Aizram … 
Generale: “Co ..cosa ti hanno detto quelle …. quelle due …. le pseudoautrici?!!”
Joséphine: “Padre, ho l’impressione che Voi abbiate paura di pronunciare i loro nomi.”
Generale: “Forse non dovrei?”
Joséphine: “Non ne vedo il motivo! .. Aizram e Terry sono così adorabili che ho fatto fatica a separarmi da loro. 
Generale: “Cosa ti .. ti hanno detto di me .. non vorrei che ti avessero raccontato delle fandonie.”
Joséphine: “Ma no, perché dovrebbero! … Mi hanno raccontato quello che ieri sera avete fatto ad Oscar e Andrè, li avete chiusi a nello studio con l’inganno.”
Generale: “E’ vero, li ho chiusi nello studio …”
Josehin: “Perché l’avete fatto?”
Generale: Come perché? Il nonno mi ha detto che se voglio il mio erede, tua sorella e Andrè devono procreare sulla sua scrivania, capisci adesso?”
Alain: “Ah ah ah ….. Questa poi! Ma Generale, mi chiedo: come è possibile che Voi possiate credere a simili fandonie?”
Generale: “Sta zitto imbecille! Io l’ho sentito mio nonno, e mi ha detto che solo sulla scrivania avrò il mio piccolo François!”
Alain: “ A beh se lo dite voi ah ahah!”
Joséphine: “Padre … però Terry …. Mi ha raccontato di una certa … polverina ..”
Generale: “COSA?!! MA .. MA … JOSÉPHINE TI PROIBISCO DI PARLARE CON QUELLE STREGHE!! .. CAPITOOO?!!”
Joséphine: “Umm … deduco che in base alla vostra reazione … è tutto vero ah ahah! Ma padre non credevo che voi ricorreste alla polverina per .. per ah ahah!”
Generale: “Joséphine, adesso basta! Ti ordino di non mancare di rispetto tuo padre!”
Alain: “AH AH AH Ora capisco perché quando andiamo in missione, Voi le donne non le guardate ah ahah! E’ perché non Vi portate la polverina dietro ah ahah!”
Generale: “SASSOIN FINISCILA IMMEDIATAMENTE, O TI SBATTO IN ISOLAMENTO!!”
Alain: “ Ah ahah .. Generale Vi servo in missione, non potete mettermi in arresto ah ahah!”
Generale: “AIZRAMM, TERRYY!!!”
Aizram: “Cosa c’è Generale, sono qui con Terry, cosa avete da strillare questo modo, ci sentiamo perfettamente!”
Generale: “SECONDO VOI NON AVREI MOTIVO DI GRIDAREE?!!”
Terry: “Non ne vedo il motivo Signore!”
Generale: “E INVECE SI! .. CHI DI VOI DUE HA RACCONTATO A MIA FIGLIA DELLA POLVERINA?”
Terry: “A cosa serve dirvelo, e poi Aizram ed io, come dite sempre voi, siamo complici in tutto e per tutto, quindi il merito di tutto, è di tutte e due, qualsiasi cosa accada.”
Generale:“Voi due …. Tutto potevate raccontare a Joséphine, tranne della polverina!”
Aizram: “Su su Generale, non è la fine del modo se vostra figlia …”
Generale: “Madamigelle vi proibisco di raccontare altro a Joséphine, altrimenti ….. ASPETTATE MADAMIGELLE CHE ADESSO IMPUGNO LA SPADA E VI FACCIO VEDERE IO!”
Alain: “Generale ma siete ammattito o cosa?! Si trattano in questo modo due madamigelle?”
Generale: “SASSOIN PENSA AI FATTI TUOI!! QUESTE NON SONO DONZELLE MA DUE SCELLERATE, CHE ME NE STANNO COMBINANDO DI TUTTI I COLORI!” 
Alain: “Solo perché hanno spifferato della polverina? Su Generare, non è la fine del modo se ricorrete all’aiutino con madame ah ahah!”
Generale: “Brutto screanzato, come ti permetti?!! …… AUTRICIII!! VI ORDINO DI TENERE LE BOCCHE CHIUSE, NON POTETE RIDICOLIZZARMI IN QUESTO MODO!”
Austrlia7: “Ah ah ah..!”
Generale: “Chi è? … No! .. Conosco questa risata … non è possibile …. È lei! … Oh Dio di nuovo qui ….”
Australia7: “Ehi nonnetto, quando vai in pensione? Non vedi che ormai sei fuori di testa?”
Generale:“AIZRAM, TERRY!! PORTATELA VIAAA!”
Aizram: “Ma Generale, Terry ed io non possiamo fare una cosa simile, Australia è una cara lettrice, e poi come tutte le altre esprime un’opinione! Sapete, nel nostro secolo c’è la libertà di espressione!”
Generale: “Nel vostro forse, ma non nel mio! La mia storia è ambientata nel 1788, e pertanto vado rispettato! Nessuno può insultarmi in questo modo, nessuno CAPITO?!! …. QUINDI MADAMIGELLA AUSTRALIA, SMETTETELA DI OFFENDERMI, SONO UN UOMO DELLA MIA EPOCA, E COME TALE VADO RISPETTATO! .. ALTRIMENTI, MI VEDRO’ COSTRETTO A SFIDARVI A DUELLO!”
Australia7: “Ma io non ho mai impugnato una spada vecchiaccio, sarebbe una sfida impari ah ahah!”
Generale: “A me basterebbe gettarvi nella fontana come ho fatto con i miei generi incapaci, MI SONO SPIEGATO? UN BEL BAGNO NON PUO’ CHE FARVI BENE?”
“Austarlia7: “ihihihih … Generale rinsecchito, un bel bagno in pieno Luglio, non può che farmi bene, sapete, io soffro il caldo ah ahah!!”
Generale: “SASSOINNN!! ..”
Alain: “Sissignore!”
Generale: “PORTALA VIA NON VOGLIO PIU’ VEDERLAAA!!!”
Alain: “Sissignore! …… Dolcissima donzella .. possiamo andare, da questa parte prego!””
Australia7: “Con immenso piacere tesoruccio! .. Andiamo!”
Generale: “SASSOIN COME PUOI COMPORTARTI IN QUESTO MODO CON UNA DONZELLA CHE OFFENDE IL TUO GENERALE?!”
Alain: “Signore, le donne vanno trattate con il dovuto rispetto, mi avete dato l’ordine di portarla via da voi?! Beh io sto seguendo un vostro ordine! ……….Prego madamigella andiamo … ma ditemi adorabile donzella, di dove siete?”
Australia7: “Ah ah ah Oh Alain! .. Ah ahah Ti basti sapere che pur di fare un dispettuccio al vecchio pazzo rinsecchito, affronto un viaggio molto lungo per intervenire nel siparietto di quei due tesori delle autrici. E poi non è l’unico motivo …. Ti confesso Alain che mi sei davvero simpatico! .. Voglio dirti di continuare così con il nonnetto rinsecchito, sai, mi metti sempre di buon umore ah ahah!”
Generale:“Finalmente quei due squinternati sono andati via!”
Generale:“TERRY, AIZRAM!! .. COME DEBBO DIRVELO … NON VOGLIO PIU’ VEDERLAA!!”
Terry: “E noi Generale, come dobbiamo farvelo capire che è impossibile accontentare la vostra richiesta?”
Generale: “MALEDIZIONE PERCHE’ PROPRIO A ME?!!!”
Contessa Swimmila: “Generale, Vi prego .. calmatevi!”
Generale: “Che piacere rivedervi Contessa! … Siete il balsamo per le mie orecchie, non immaginavo di rivederVi tanto presto!”
Contessa Swimmila: Nemmeno io pensavo di rivederVi tanto presto Generale, e soprattutto in queste sgradevoli circostanze.”
Generale: “Non Vi capisco Contessa Swimmila.”
Contessa Swimmila: “Sappiate che quando la mia voce appare burbera nei vostri confronti, è solo per timore di vedervi portato via con la camicia di consun....ehm, è solo perché temo sulle dicerie che possano nascere attorno alla vostra rispettabilissima persona, perché vedete, mio amato, a volte le vostre urla – come altro – si sentono in tutta la contea e mi è giunta voce di assemblee popolari spontanee per discutere sulla insania di quei berci.”
Generale: “Dite davvero Contessa?! .. Oh per bacco, allora al mio rientro dovrò perdere i dovuti provvedimenti! … Vi ringrazio Contessa per le informazioni! Però a dire il vero ho già pensato alle dovute precauzioni.”
Contessa Swimmila:“Ma Vi pare Generale, per me era doveroso.”
Generale: “Contessa permettetemi di farVi un appunto …”
Contessa Swimmila: “Prego Generale, dite pure!”
Generale: “Contessa, in svariate occasioni, mi avete dato del galoppino di Sua Maestà, ma forse Vi sfugge un particolare … sono un Generale dell’esercito francese, e la mia famiglia è da sempre devota alla famiglia reale, quindi sono tenuto ad obbedire ai loro ordini! … Ecco .. desideravo puntualizzare la mia posizione imprescindibile, signora Contessa!”


Contessa Swimmila: “Si,riconosco che avete ragione. In quanto al galoppino, mio teneramente suscettibile amico, non è certo per declassarvi che ho avanzato quel paragone. E’ che temo che la nostra amata Regina vi abbia scambiato per suddetto inserviente: mio caro, sono terribilmente preoccupata per questa missione che smuove mari, monti e senno solo per recapitare una lettera!! …. Bene ora Vi lascio con imperituro affetto”
Generale: “Spero di rivederVi quanto prima Contessa!”
Contessa Swimmila: “Contateci … mio stimatissimo Generale!”

Aizram: “Generale, vedo che dopo le arrabbiature che Vi siete preso con madamigella Australia, a quanto pare Vi siete calmato con l’incontro con la contessa Swimmila!”
Generale: “Certo che si, lei è tra le poche lettrici che mi capisce! …… Aizram, spero che Voi e Terry, non mi prepariate altri scherzi nel prossimo capitolo, che già non ho mandato giù che Andrè e Oscar siano usciti dallo studio.”
Aizram: “Ma come Generale, Andrè non Vi ha detto che prima di uscire da lì ha consumato con Vostra figlia?!”
Generale: “MADAMIGELLA AIZRAM, MA VOI DAVVERO MI CREDETE UNO STUPIDO, E CHE ADDIRITTURA SIA ANALFABETA? .. PER VOSTRA INFORMAZIONE ANCH’IO HO LETTO IL CAPITOLO, E SONO PERFETTAMENTE A CONOSCENZA CHE QUEI DUE SULLA SCRIVANIA NON HANNO FATTO NULLA!! Anzi, si sono dilettati sul pianoforte e poi sul letto, altro che scrivania!! ….. AIZRAMM TERRYYY!!! SE MALAUGURATAMENTE MIA FIGLIA MI DESSE UNA FEMMINA E NON UN MASCHIO COME NIPOTE, SAPPIATE CHE VI RITERRO’ RESPONSABILI!! NON AVRO’ ALCUNA PIETA’ PER NESSUNA DI VOI, MI VENDICHERO’ A FIL DI SPADA! CAPITOOO?!”
Terry: “Ah ah ah Dovreste trovarci prima Generale, non vedete che siamo sempre noi a venire da Voi in qualunque posto andiate? Ah ahah!”
Aizram: “Ben detto Terry, così si parla! Ah ahah!”
Generale: “Queste due mi fanno paura!!!E mi aspettano quattro mesi di viaggio con queste autrici da strapazzo!
Joséphine: “Su padre coraggio, a ognuno la propria croce! … A voi sono toccate Aizram e Terry … non potete farci nulla, però padre, ammettetelo …. Sono tanto simpatiche!”
Alain: “Su Generale, non vedete che anche a me di tanto in tanto fanno qualche dispettuccio? Ieri sera per esempio hanno fatto in modo che mia moglie mi facesse sparire il mio libro e poi stamattina, per aprivi la porta in tutta fretta, mi hanno fatto sbattere il piede contro la sedia, Voi nemmeno sapete il dolore che ho sentito! ……. Però voi due, Terry e Aizram, non fatemi più svegliare in quel modo dal Generale, non fatemi spaventare di prima mattina. Per il resto mi sta bene così, non immaginate nemmeno quanto mi fate divertire. Buona sera … mie bellissime madamigelle!”
Aizram e Terry: “Buona sera a te Alain! … E non preoccuparti, visto che ci hai detto che siamo bellissime, la prossima volta ti faremo sentire meno male ah ahah!””
Generale: “Ma guardateli, quasi, quasi mi commuovono! ….E quell’imbecille di Sassoin sorride anche! Povero me! Non mi resta che auto commiserarmi!”
Australia7: “Ma sta zitto vecchio scimunito vedi di andartene in pensione, non appena torni dalla tua missione!!”
Generale: AIZRAMMM TERRYYY!!! … STATE TIRANDO TROPPO LA CORDA, ALLA PROSSIMA MALEFATTA AI DANNI DELLA MIA PERSONA, GIURO CHE MI VENDICHERO’ PRIMA O POI, E NON SOLO, GIURO CHE ACCIUFFERO’ LA VOSTRA AMICA AUSTRALIA, E LE FARO’ FARE UN BAGNO NELLA MIA FONTANAAAA!!!”
Australia7: “Si si … aspetta vecchio pazzo rinsecchito ah ahah! ……. ALAIN!!! TESORUCCIO LA PROSSIMA VOLTA STA ATTENTO A DOVE METTI I PIEDI LA MATTINA APPENA TI SVEGLI, NON FARTI MALE!!”
Generale: “Ma sentitela … mi ricorda lei la gatta Kresi e Alain, il topo Ignazio. Santo cielo che mi tocca sopportare!!”
   
 
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