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Autore: AlexaBonet    16/09/2018    0 recensioni
Tanto tempo fa, in una Galassia lontana lontana...
La Repubblica Superiore dichiara guerra a Orion Paver e chiunque ne sia affiliato. La Galassia viene messa sotto stretta sorveglianza militare sia da parte dell’esercito della Repubblica Superiore che dalla Forza Unita.
Dopo il furto dello scettro, nessuna informazione contenuta in esso è stata ancora resa pubblica, ma l’intero corpo militare repubblicano si assicura che questo non accada senza che la Senatrice Superiore non sia la prima a saperlo.
Moon Halot compone un gruppo investigativo con l’intenzione di portare a termine il compito che gli è stato affidato.
In poco tempo, il gruppo scopre che nel mercato illegale delle risorse minerarie un losco figuro, che potrebbe rivelarsi come unico alleato di Orion Paver, compie acquisti di dubbie necessità a costi incommensurabili.
Il pedinamento del sospettato porta il gruppo investigativo sul pianeta Attran...
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I


Il pianeta Attran era abbastanza particolare. Nonostante avesse tutte le carte in regola per poter essere abitato, nessuna forma di vita era mai sopravvissuta sulla sua superficie o nei suoi oceani. Fu scoperto dal resto della Galassia durante i primi viaggi interstellari e abitato per un periodo abbastanza breve, finché non si scoprì che un ciclo di inondazioni di raggi luminosi dalla concentrazione estremamente nociva inondava il pianeta ogni duecentotrentamila anni distruggendo il codice genetico di qualsiasi forma di vita. Così venne abbandonata l'idea di colonizzarlo e finì per essere sfruttato solo per le sue risorse.

La nave a forma di lancia di Moon Halot atterrò proprio su Attran, in mezzo a un deserto dalla sabbia verdognola. In lontananza si poteva intravedere un palazzo dalle altissime e fine torri, la quale luce proveniente dalle finestre inondava la notte verde di Attran.
All'interno della neve erano presenti quattro uomini.

Il primo, ovviamente, era Moon Halot. Indossava la sua solita ricamata divisa blu scuro da Jedi, ma con l'aggiunta di un'auricolare all'orecchio destro. I suoi occhi celesti scrutarono il paesaggio attorno.

Accanto a lui c'era Velvet a braccia incrociate, anche lui indossava la sua divisa rossastra da Sith e un'auricolare.

A seguire un uomo di trentadue anni di nome Phoros. Aveva la pelle molto chiara, i capelli cortissimi e neri, occhi a mandorla e talmente scuri da non riuscire a distinguere l'iride dalla pupilla. Era della stessa altezza di Moon Halot, ma più magro. Indossava una divisa da Jedi, simile nel colore e nei ricami a quella di Moon Halot, ma con il colletto stretto e alto. Portava sul viso quello che doveva essere un paio di occhiali: una placca di materiale trasparente celeste a forma di semicerchio che all'orecchio destro finiva con un'auricolare.

L'ultimo era invece un ragazzo di ventitré anni di nome Krillio. Aveva la pelle leggermente abbronzata, i capelli ondulati biondo chiaro e lunghi abbastanza da coprirgli solo la fronte, gli occhi erano verdi tendenti al nocciola. Era il più basso del gruppo. Indossava un completo simile a quello degli altri, ma di colore bianco, non portava la cintura alla vita, ma incrociata sul petto con dietro la schiena un fodero contenente un bastone di metallo. Portava una mantella rossa tendente al nero con tanto di cappuccio e all'orecchio sinistro l'auricolare. Nonostante non portasse la divisa da Sith, era uno di loro.

Una costruzione nera era comparsa all'orizzonte, volteggiando a qualche centimetro dal terreno, presto si sarebbe avvicinata alla loro nave.
-L'autobus che ci porterà al Lozo Codra sarà qui fra pochi minuti. Sono pronti i costumi Phoros?
Fu Moon Halot a parlare per primo da quando atterrarono, Phoros sorrise guardando nei suoi occhiali.
-Prontissimi, maestro Moon. Se mi fate tutti il piacere di mettervi davanti a me possiamo cominciare.

Moon Halot e Velvet erano seri e pronti all'azione, ma Krillio sembrava annoiato, fece comunque come Phoros gli aveva ordinato. Un ologramma si palesò davanti al portatore degli occhiali, in esso erano presenti quattro completi maschili da cerimonia. Appena Phoros mosse tali costumi dall'ologramma verso i tre compagni, questi finirono per indossarli realmente, poi lo spostò pure verso di sé e anche lui fu pronto. L'ologramma scomparve e i quattro controllarono che fosse tutto apposto.

L'unico che sembrava fosse a suo agio in tali abiti era Moon Halot. Phoros e Velvet si ammirarono a vicenda, mentre Krillio combatteva contro una cravatta e una cintura per i suoi gusti troppo stretta.
-Stai fermo, Krillio. Non vorrai rovinare una tale opera di mimetizzazione. Ti ricordo che non puoi sapere quale parte del tuo travestimento sia diventato il tuo bastone laser, quindi meglio che fai attenzione a cosa fai con quelle mani, rompendo un bottone potresti rompere la tua arma.
Fu Velvet a parlare, Phoros aggiunse subito dopo:
-Puoi non sapere esattamente cosa sia diventato cosa, ma in caso sia necessario tornare alle proprie divise, basta girare il bottone posizionato sopra la cravatta.
-Vi ricordo che questo travestimento è solo per rispettare i comuni costumi del Lozo Codra, non per nascondere le nostre identità. Anzi, per parlare con Zaraustro la mia vera identità potrebbe tornarci più che utile. Avviamoci verso l'uscita che l'autobus è arrivato.
Dopo che Moon Halot chiarì quest'ultimo dettaglio, si sentì qualcosa attraccare alla loro nave. Aprirono la porta principale e attraversarono un corridoio molto corto dove due robot dorati facevano da guardie a un grande portone a semicerchio.

I robot scannerizzarono la compagnia e non trovarono niente fuori posto.
-Benvenuti sull'espresso diretto verso il Lozo Codra. L'unico luogo della Galassia dove la legge della Repubblica Superiore non è applicata in termini generali. Ogni illegalità al Lozo Codra è permessa, ma vi ricordiamo di controllare il costo relativo al crimine da voi commesso, perché se non siete in grado di pagare quanto richiesto, non sarete in grado di varcare l'uscita del Lozo Codra, e sarete di conseguenza costretti a pagare con la vita o con il lavoro forzato. Appena varcherete le porte del Lozo Codra, automaticamente saranno considerate accettate da voi le precedenti condizioni. Per maggiori informazioni potete consultare i piani illustrativi presenti sull'espresso. Vi auguriamo buona permanenza e buon viaggio.
Il portone si aprì e la compagnia lo attraversò senza pensarci due volte.

Una volta dentro, si sedettero comodi, il lusso sembrava essere la principale attrattiva di questo peculiare luogo. Per tutti, tranne che per Moon Halot, era la prima volta al Lozo Codra.
-Hey, maestro Moon, ma come ci è finito il nostro informatore al Lozo Codra?
Fu Krillio a parlare. Halot cercò di non far stridere i denti, visto che provava un odio profondo per Zaraustro, ma comprendeva la necessità di avere qualcuno come lui tra le sue conoscenze.
-Prima che mi mettessi sulle sue tracce, Zaraustro era un ricattatore che lavorava nella capitale della Repubblica Superiore. Quando iniziai a interessarmi a lui, decise di scappare sul Lozo Codra e continuare da lì la sua attività. Da tempo aveva preparato il suo trasferimento definitivo e quindi non ho mai potuto iniziare a dargli la caccia propriamente. Però, la sua esistenza si rivela assai utile. Se c'è qualcuno che potrebbe sapere qualcosa su Orion Paver, quello è lui. È dove tutti i segreti dell'universo sembrano volersi aggregare: in quella sua orribile testa.
Appena Moon Halot finì di spiegare, anche Phoros si aggiunse al discorso.
-Quell'essere è fedele solo a sé stesso. Vende informazioni a chiunque e senza scrupoli. È tuo nemico e alleato contemporaneamente. Un'informazione di Zaraustro potrebbe crearti un problema e un'altra potrebbe rivelarsi la soluzione. La sua neutralità è puro caos. 

E infine anche Velvet si unì alla discussione.
-Se c'è un posto dove qualcuno del genere può tirare fuori il meglio di sé è al Lozo Codra. Ancora mi meraviglio di come la Senatrice Superiore sia stata d'accordo con tale progetto, a mio parere è una pazzia. Certo, comprendo che è ancora sotto il controllo della Repubblica Superiore, anche se non in modo classico, ma proprio per questo lo vedo come un problema. Va contro i principi stessi della Repubblica Superiore, eppure è sotto il suo controllo.
-Il tuo punto di vista è condiviso da molti nella Galassia, Velvet. Io personalmente lo trovo geniale. Il Lozo Codra offre un sacco di informazioni importanti sulla natura più oscura delle più svariate creature della Galassia, ottimi dati da cui derivano utilissimi studi, e il suo modo semplificato e crudele di mantenere ordine e giustizia nel sistema si è dimostrato infallibile. Vi ricordo che ogni criminale, in un modo o nell'altro, ha pagato seriamente i suoi crimini al Lozo Codra. 
Phoros era molto sicuro delle sue affermazioni, ma Krillio sentiva di doverlo interrompere.
-Ma scusa, secondo il codice del Lozo Codra, se sei ricchissimo, puoi pagare per qualsiasi tipo di crimine da te commesso, quindi dov'è la giustizia in tutto questo?
Phoros aspettava quella domanda.

-Tu hai ragione, ma non si può comprare il silenzio assoluto al Lozo Codra. Tu puoi anche commettere orribili crimini e pagare per essi, ma non puoi pagare per la tua reputazione, solo virtualmente è possibile, ma dubito esista qualcuno così ricco da comprare il silenzio dell'intero Lozo Codra. E per come funzionano le cose qui, ti conviene rimanere su certi tipi di crimini, piuttosto che altri, se non vuoi che quella tua grande carriera con cui puoi permetterti di pagare il crimine, svanisca nel nulla.
-Phoros ha ragione, ecco perché in fin dei conti il Lozo Codra nel tempo è diventato semplicemente il luogo di ritrovo per tutti quei comportamenti illegali, ma non forzatamente ritenuti sbagliati da tutti. Che diventano dei lussi per chi ha gusti particolari.
Phoros sorrise e si mise comodo dopo aver avuto conferma da Moon Halot, ma Velvet e Krillio supportavano con poco piacere di dover essere tolleranti del Lozo Codra.

L'autobus arrivò presto a destinazione. Passarono attraverso una barriera magnetica che poteva essere notata solo dal fatto che cambiava leggermente la posizione dell'autobus. Davanti al palazzo del Lozo Codra c'era un grandissimo giardino all'aperto con un'enorme fontana al centro. Una volta scesi dall'autobus attraversarono il cancello principale del palazzo e si ritrovarono in un'enorme sala da ballo. Tantissime specie e razze diverse, provenienti da tutta la Galassia, erano lì presenti, la musica era abbastanza forte da costringere la compagnia ad attivare gli auricolari.

-Il piano non è cambiato. Andrò io a parlare con Zaraustro e voi rimarrete intorno a me, controllerete la situazione e avviserete gli altri se vedrete qualcosa di sospetto. Cercate anche di non essere voi sospetti agli occhi degli altri. Appena finisco vi invio un segnale.
La compagnia annuì e Moon Halot non ebbe nessun dubbio, poteva assolutamente contare su di loro. Si dispersero per il Lozo Codra, ma rimanendo comunque nei dintorni di Moon Halot. Il Jedi chiese informazioni a un bar su dove potesse trovare Zaraustro, l'alieno barman lo guardò con curiosità, doveva averlo riconosciuto.
-Non vuoi prima bere qualcosa? Ci sono liquori rarissimi che solo qui avrai il privilegio di trovare...
-No, grazie. Se non puoi dirmi dove è Zaraustro, chiederò a qualcun altro.
-Nessun problema, Jedi. Zaraustro lo trovi ai piani sotterranei.
-Grazie.

Moon Halot si avviò verso la sua destinazione, mentre il resto del gruppo seguiva da lontano i suoi passi senza farsi notare.
Più scendeva nei sotterranei, meno gente sembrava esserci, chiese di nuovo informazioni su dove potesse essere Zaraustro e un altro alieno gli disse di seguire il piccolo ruscello d'acqua ai bordi del pavimento, quello però sulla sua destra.
Moon Halot fece come gli venne detto e imboccò un corridoio alla sua destra, ora non c'era più gente. Il resto del gruppo non lo seguì, ma sapeva dove fosse diretto.

Qualcosa apparve nel piccolo ruscello, fece rumore per attirare la sua attenzione. Moon Halot si abbassò all'altezza dell'acqua e un piccolo polpo con due grandi occhi porpora si mise a osservarlo. Il Jedi lo guardò dubbioso e questo scappò via nuotando verso la fine del corridoio.
Non c'erano porte, ma il ruscello finiva dentro una cascata, accanto alla cascata c'erano delle scale per raggiungere la stanza al piano inferiore.
Moon Halot imboccò le scale e si ritrovò in una stanza dalla luce tenue, tale stanza era circondata da una piscina, rendendo il pavimento dove Moon Halot si trovava simile a un'isola. Al centro c'era una grande statua dalle forme curvilinee e dopodiché una porta chiusa. Il Jedi sentì qualcosa muoversi nell'acqua, ma cercò di ignorarlo. Doveva battere alla porta e parlare con Zaraustro, il rumore però si ripresentò ogni volta che cercava di battere e questo iniziò a irritarlo.

-Chi sei? Che vuoi? Non ho tempo da perdere.
Sentì una risata e nella sua mente si innescarono dei ricordi.
Dalla piscina comparve una figura femminile, non la vide in faccia perché si sedette sul bordo dandogli le spalle, i lunghi capelli indaco dalle striature grigie erano slegati e le coprivano la schiena. 
-Che sorpresa incontrarti in un luogo del genere, Jedi.
-Shenny?! Sei tu?
La figura si girò verso di lui mostrando il viso sorridente. Non aveva il suo solito trucco pesante, quindi Moon Halot fece difficoltà a riconoscerla subito, ma avvicinandosi la riconobbe. Si abbassò affinché potesse parlarle e guardarla meglio.

Non era vestita, ma delle scaglie indaco coprivano la parte più intima del suo seno e una coda da sirena che adesso era presente al posto delle sue gambe.
Sembrava brillare di una luce particolare e Moon Halot non riusciva a toglierle gli occhi di dosso per la sorpresa. Il piccolo polpo di prima ricomparve e si attorcigliò al braccio di Shenny.
-Non dirmi che questa creatura è Carmine...
-Sì, proprio la cara Carmine. Non può parlare quando ha questa forma. Se ci dici perché sei qui forse possiamo aiutarti.

Moon Halot si era quasi scordato di Zaraustro, la sua espressione tornò seria.
-Devo parlare con Zaraustro. È dietro quella porta, vero?
Shenny mosse gli occhi all'insù e sbuffò, Carmine agitò i tentacoli.
-Sì, il bastardo è la dietro. Ma se fossi in te non mi fiderei di lui.
-Ora vende informazioni false?!
-No, quello no, ma potrebbe mentire sul genere di pagamento. Io e Carmine eravamo venute da lui con l'intenzione di riprenderci la nostra nave. Da quando non ci siamo più visti l'unica cosa che abbiamo fatto è cercarla. Fatto sta che abbiamo saputo che Zaraustro l'aveva comprata da qualcuno, quindi eravamo intenzionate a comprarla da lui. Lo abbiamo pagato come era da accordo, ma ha preso i soldi e anche noi. Ha un amore morboso per le specie a rischio d'estinzione. Questo è quel che succede a me e Carmine quando siamo nei dintorni delle acque provenienti dal nostro pianeta, non possiamo scappare in queste condizioni. 
Shenny sbuffò e guardò Moon Halot, lui stava pensando a cosa fare adesso che le aveva incontrate, in più le informazioni in loro possesso potevano rivelarsi preziose per lui. 

-Vi farò uscire io da qui, ma prima devo parlare con lui...
Shenny sorrise e lo abbracciò, Moon Halot non se lo aspettò quindi rimase abbastanza immobile, specialmente perché non era mai stato abbracciato da qualcuno bagnato fradicio. Shenny si staccò e tornò in acqua.
-Appena esco da quella porta, entrambe dovete trovarvi sulla riva di questa piscina.
-Ok. Buona fortuna.
Scomparvero entrambe nell'acqua. Moon Halot finalmente poté bussare alla porta.

Si aprì immediatamente e si ritrovò in una sala piena di specie aliene, ma di sesso femminile. Mentre attraversava la stanza per avvicinarsi al letto dove Zaraustro era sdraiato e servito, molte di queste femmine gli gironzolarono attorno, ma lui le ignorò infastidito.

Zaraustro non era grosso e nemmeno minaccioso, ma aveva la testa e le mani estremamente grandi, aveva tre grandi occhi sul viso, la pelle di un grigio tendente al bianco e indossava una tunica rossa larga e leggera. Moon Halot poté intravedere anche delle guardie del corpo adesso, si sistemarono tutte attorno alla stanza e davanti alla porta da cui era entrato.
Zaraustro rise nel vederlo avvicinarsi a lui, poi si alzò dal letto e gli andò incontro.
-Moon Halot, devo dire che la tua presenza qui non è una sorpresa. Sinceramente, pensavo saresti arrivato prima da me, ma non importa, eccoti qui. Ho una mezza idea di cosa tu abbia bisogno, ma prego, chiedi pure. Ti ascolto.

Moon Halot si sistemò la cravatta.
-Cosa sai dell'attacco al palazzo della Senatrice Superiore?
Zaraustro rise, ma rispose subito.
-Che qualcosa di molto importante, forse l'oggetto più importante della Galassia, è stato rubato da qualcuno che non esisteva per nessuno prima dell'attacco. Mi sembra che il nome di tale losco figuro sia... Orion Paver?
-Sei nel giusto, ho le mie buone ragioni per credere che qualcuno stia lavorando per lui e che questo qualcuno sia collegato al mercato illegale di risorse minerarie. Lo abbiamo provato a pedinare, ma è come se conoscesse i nostri modi di operare. Sono più che sicuro che tu sia entrato in contatto con questo personaggio e che tu possa dirmi di più su di lui. 
Zaraustro rise, dopodiché prese un grosso sorso di liquore da un bicchiere che una delle femmine gli aveva portato.

-E tu come fai a essere così sicuro che io conosco questo personaggio che lavora per Orion Paver?
Moon Halot aveva due prove con sé di tale contatto, ora che Shenny gli aveva pure detto dell'acquisto della nave.
-Ho visto una delle tue spie stare alle costole del mio sospettato. Devo ammettere che diventi sempre più bravo a mimettizzarle, ma devi lavorare di più se vuoi nasconderle da me.
Zaraustro smise di sorridere, si offendeva facilmente, ma altrettanto facilmente sapeva rispondere a modo.
-Se sei così bravo come dici, Jedi, allora perché ti è sfuggita l'esistenza di Orion Paver? Tu credi veramente, che nessuno e niente sapesse di lui prima dell'attacco? Credi che la sua Orion Mas si sia costruita così, dal nulla? 
Zaraustro iniziò a ridere maligno vedendo il viso di Moon Halot. Anche lui aveva un forte orgoglio che se veniva intaccato sul suo viso non passava inosservato.

-Capisco il tuo stato d'animo, anche io mi sono sentito così a scoprire che un'operazione di tale portata mi stava accadendo sotto il naso. Ma a differenza tua, sapevo già qualcosa in più di lui, prima che attaccasse. Dopo l'attacco, le informazioni che avevo divennero chiare. E credo tu le voglia sapere, ma sei disposto a pagare?
Zaraustro era ormai accanto a Moon Halot, essendo una creatura abbastanza alta poteva guardarlo dall'alto. Moon Halot non era nemmeno lontanamente intimorito da lui.
-Io posso pagare qualsiasi prezzo. Cosa vuoi?
Zaraustro rise di nuovo maligno, aveva una bruttissima risata che riempiva la stanza.
-Voglio uno dei soldati della sua armata. Se non ne hai di vivi, va bene anche uno morto. 
Moon Halot rimase sorpreso di tale richiesta.
-Accetto. Uno prigioniero vivo della sua armata ti sarà recapitato da qui a un mese.
-E come mi assicuri che sarà così?
-Uno dei tuoi verrà con noi e prenderà direttamente il prigioniero. 
-O più di uno dei miei, non si sa mai.
-Va bene. Ora, parla.

Zaraustro si mise comodo e invitò Moon Halot a fare lo stesso, anche lui si sedette.
-Quel che hai bisogno di sapere è che c'è una rete di persone anonime che ha finanziato la Orion Mas. Colui che tu hai seguito è il contatto di Orion Paver con questa rete. Molto probabilmente tutto il materiale con cui ha prodotto quel che hai visto proviene dalle tasche di tale rete, tasche che sono state svuotate dal tuo uomo misterioso. Da costui, per avvicinarmi meglio e mettergli una delle mie spie addosso, ho comprato una nave. E che sorpresa ho avuto dopo l'acquisto di tale nave!
Moon Halot pensò a Shenny e Carmine intrappolate in quella forma acquatica e fu disgustato dall'espressione compiaciuta di Zaraustro nel parlare di loro come la "sorpresa".

-Ma tornando a Orion Paver e al suo galoppino nella Repubblica Superiore. Io non so nulla di questa rete, non un solo nome, non un contatto, ma posso dirti di certo due cose: Orion Paver e il suo galoppino utilizzano la Forza. 
Moon Halot rimase sorpreso di tale informazione. Sapeva che Orion Paver utilizzasse la Forza, ma non si aspettava che anche il losco figuro lo facesse.
-Secondo me, ti conviene guardare tra i panni sporchi della Forza Unita e forse troverai qualcosa. Se non sono stati addestrati dell'ordine dei Jedi o dei Sith, allora non so immaginarmi da dove sappiano utilizzare la Forza in quel modo...
-Lo hai visto in faccia quando hai comprato da lui la nave?
Zaraustro rise allungandosi sulla sua sedia.

-L'ho visto, ma ha usato la Forza e il suo viso non esiste nella mia memoria. Ogni volta che cerco di ricordarmelo, è tutto completamente sfocato.
-E la tua spia non gli ha fatto nemmeno una foto?
Zaraustro rise ancora più di gusto.
-Forse non hai capito, è sempre sfocato il suo viso. Nessuna foto ha potuto catturare il suo corpo o qualche dettaglio di esso. L'unica cosa che si vede è quella sua tunica scura con cappuccio. A proposito, sai come catturarlo?
Moon Halot si alzò.
-Non è affare tuo. Manda i tuoi per venire a prendere il tuo pagamento.
-Certo, però, prima che tu esca da questa stanza... ti consiglio di non provare a rubarmi Shenny e Carmine, perché potresti esser costretto a pagare amaramente al Lozo Codra la tua condotta.
Moon Halot sospirò, Zaraustro rise di nuovo. Appena il Jedi mise piede fuori dalla stanza ruotò il bottone della cravatta e tornò a indossare la sua divisa. Shenny sorrise nel vederlo, aveva fatto come gli aveva detto.

Moon Halot la prese velocemente in braccio e iniziò a correre, nel mentre Carmine era in braccio a Shenny.
-Phoros, sei in ascolto?
Phoros si fece subito sentire nell'auricolare.
-Sì, capo! Anche gli altri.
-Bene! Preparatevi a combattere, c'è stato un piccolo contrattempo.
-Che cosa intendi, Halot? 
Chiese Velvet sorpreso.
-Niente che non si può gestire, ma...
Prima che potesse continuare a parlare, degli spari gli passarono accanto alla testa.
Shenny si strinse meglio a lui e guardò dietro.
-Le guardie di Zaraustro!
-Già, non è molto contento del fatto che vi sto portando via da lui...
-Ti ucciderà?!
-No, non vuole quello. Vuole solo rendermi il più fastidioso possibile uscire da qui.

   
 
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