E’ capace di diffondere luce nell’oscurità di una notte di luna nuova. Uno sforzo immane, a fin di bene, perché tra buio e luce devi sempre scegliere da che parte combattere.
E deve questa sua capacità alla vicinanza con il sole. Caldo, confortante, immenso fervore. Privilegio che mai immaginava di ricevere, abituato com'era alla fredda solitudine.
Il suo nome significa splendente, ma anche ardente, bruciante. Una fucina che mai si serra, un fuoco che scoppietta incessante, alimentandosi delle sue stesse tenebre per concedersi un soffio di vita. Un guscio sfolgorante, per un’ineffabile sofferenza nascosta.
Sirio è la stella più luminosa del cielo notturno. Sì sa, però, che a bruciare troppo, ci si consuma.