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Autore: vuotichepesano    17/09/2018    2 recensioni
Così dopo anni, ci ritroviamo allo stesso punto, sull'uscio della porta: io che ti aspetto tornare, che ci spero ancora e poi tu arrivi, come una nuvola carica di pioggia, ti scarichi sopra di me.
Alla fine sei tornato, per l'ennesima volta e io, come sempre, forse sbagliando, ti ho accolto a braccia aperte.
(Sbaglio?).
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sono ritrovata a scrivere questa lettera in un momento
malinconico alla fine di una bellissima vacanza. 
Il compito della scrittura è quello di lasciar sfogare la mente e così ho fatto.
Un abbraccio x



 
I don't have much to say
Just hoping you'd come my way
What do I have to do
To come and get close to you?




Una delle situazioni che mi mettono più tristezza, per me, è tornare dalle vacanze.
Quel momento in cui devi rifare la valigia, piegare ed incastrare i vestiti, chiudere le tende, salutare la stanza che ti ha fatto sentire a casa ma allo stesso tempo lontano da essa. 
Ripensare e rinchiudere tutti i bei momenti in una scatola e lasciarla lì, un ricordo. 
Ripensare all’hotel, alla vista sul mare, alle luci in lontananza, al rumore delle onde, alla sabbia, al sole sulla pelle, al ristorante, la parte più bella per un italiano, soprattutto per uno come mio padre che a te ha sempre fatto ridere, il momento di mangiare.
La parte più bella per me invece è sempre stata quella prima, il momento in cui ci si prepara, il momento della doccia dopo un giorno in spiaggia, rimanere con l’asciugamano intorno al corpo sul letto e leggere un libro o guardare la tv, rilassarsi completamente, liberare la mente per poi scegliere i vestiti per la cena, truccarsi e sentirsi belli e notare la bellezza dell’abbronzatura.
Tutti direbbero che è bello andare negli hotel costosi, quelli in una zona particolarmente popolata da persone che puntano al lusso, dopotutto è il sogno di chiunque, a me invece, trasmettono una certa malinconia, non so bene per quale motivo, sarà perché sono perfetti in tutto e ho paura di stare troppo bene, come al solito, per poi sentirne la mancanza, ma sopratutto perché avrei voluto andarci con te. 
Certo, è bello mettere un vestito di marca, tra l’altro della marca che preferisci tu e per la quale lavora mia madre, sentirsi tutti gli occhi addosso, sapere di essere belli, sapere di suscitare qualcosa, un pensiero, un ricordo, ma io come posso essere contenta se non ci sei tu a guardarmi camminare per la sala mentre cerco il mio tavolo?
Tutti mi dicono che sono bella, che sono questo, quello, che sembro inglese, che diventerò famosa e invece non sono niente di tutto questo e nemmeno vorrei esserlo, vorrei solo entrare nel tuo mondo per sentirmi un po’ più vicina a te. 
Tutte le volte ti immagino spuntare fuori da un momento all’altro per qualche strano motivo, perché dovresti farlo?
Immagino i nostri possibili approcci, immagino cosa potremmo dirci, immagino se potessimo uscire a cena. Mi piacerebbe portarti in uno di quei posti tranquilli, per farti sentire a casa e lontano dalla confusione della tua vita. Voglio vederci contenti e vederci innamorati. 
Tutto questo è partito per sbaglio, come al solito, mentre mi dirigevo verso l’uscita dell’hotel, mi sembrava di essere in un film, con il sole alle spalle, la luce soffusa, nella testa ho sentito una voce che leggeva “Una delle situazioni che mi mettono più tristezza...” ho pensato che era un po’ che non ti scrivevo qualcosa, magari mi pensi, magari mi cerchi, magari mi aspetti. 
Io ti aspetto qui.

Così dopo anni, ci ritroviamo allo stesso punto, sull'uscio della porta: io che ti aspetto tornare, che ci spero ancora e poi tu arrivi, come una nuvola carica di pioggia, ti scarichi sopra di me.
Alla fine sei tornato, per l'ennesima volta e io, come sempre, forse sbagliando, ti ho accolto a braccia aperte.
(Sbaglio?).
Mi mancavi, sì, ero quasi riuscita a dimenticarti, avevo trovato qualcuno che ti sostitutisse, mi sono innamorata, sono passati due anni, allora perchè adesso quando sono con lui io penso a te?
Come faccio a guardarlo negli occhi, che sono lo stesso colore dei tuoi, ed essere completa?
Come faccio se quando sono da sola, mi manchi tu e non lui?
Forse è sbagliato? 
Forse dovrei lasciarti andare?
Ma come faccio a lasciarti andare se ogni volta che ti vedo mi tremano le ossa?
Perché sei legato qui, a me, con una catena così forte?
Non finirà mai, sono legata da questa corda invisibile che non riesco a spezzare e più ti allontani, più mi stringe.
Ci immagino ancora come facevo anni fa, magari a casa tua seduti ad un tavolo con dei tuoi amici e tua madre a scherzare e a bere vino pregiato, uno di quelli che apri nelle occasioni speciali, sentirti parlare di me da lontano mentre mi alzo per fare altro: “I’m so happy with her, isn’t she amazing?”, cercando la loro approvazione, vedere tua madre annuire e con un sorriso dirti “She is, I’m so happy for you baby” .
Tornare come se niente fosse e vedermi gli occhi puntati addosso, come ogni giorno, come le telecamere, come i flash a cui sei abituato tu.
Mi chiedo ancora chissà come sei mentre fai le cose più normali, come guardarti allo specchio, sistemarti i pantaloni, allacciarti la cravatta, farti da mangiare, guardare la tv.
Chissà come sei con i vestiti di casa, seduto sul divano tutto spettinato e assonnato o mentre fai colazione, ti ho sempre immaginato un ragazzo, ormai uomo, calmo, un pò come me, che gli bastava avere le persone giuste attorno per essere felice, una persona ordinata, silenziosa, una di quelle che parla con gli occhi. Il sorriso che fai quando sei in imbarazzo me lo immagino ogni giorno, è una delle cose che preferisco di te.
L’amico di Ells ha ragione, lui dice che ognuno di noi ha un profumo diverso, chissà che profumo hai, ci pensavo sempre.
Vorrei portarmelo sempre con me il profumo della tua pelle o dei tuoi vestiti, me lo immagino già, un profumo forte, tipo il gusto di una caramella alla liquirizia, un profumo che ti fa chiudere gli occhi e che non puoi smettere di annusare.

Secondo me tu non hai il coraggio di innamorati di una come me e poi se fossi già occupato? 
A chi pensi prima di andare a dormire? Tu cosa vuoi? Tu chi vuoi? A chi pensi? Chi ti piace? Chi tocchi?
Mi spaventi così tanto.
Non te la immagini tu una vita con noi due? L'appartamento dei nostri sogni, con le vetrate, le pareti bianche, le luci della città lontane, il terrazzo con le poltrone, abbastanza grande da poter fare le feste con i tuoi amici, non ci pensi mai?
Io ci penso sempre e mi chiedo ancora se sia la cosa giusta da fare, sperarci ancora, io ti aspetto, ti aspetto sempre, io vorrei che tu mi mandassi un segnale.
Ritorni quando ti pare, nel momento giusto e io non so come comportarmi, riesci a cambiarmi con uno sguardo, perchè hai tutto questo potere su di me?
Mia madre mi dice sempre che nessuno dovrà mai sottomettermi, infatti nessuno l'ha mai fatto, sono sempre stata abbastanza forte da difendermi con le mie parole e abbstanza sveglia da sapere da che persone circondarmi, tu invece, cambi tutto questo, tutti i mattoni che ho messo in questi anni per creare un muro solido, li fai cadere con un soffio, con uno sguardo.
Solo tu puoi farmi questo.
 Mi chiedo se potrei piacerti, anche se molto spesso sono convinta di sì e muoio dalla voglia di farti sapere che ci sono, che potremmo essere felici.
Ho voglia di portarti al mare o in uno di quei paesini sconosciuti, sommersi dalla tranquillità.
Voglio portarti al bar e parlarti normalmente, non importa se non mi baci, mi basta guardarti.
Voglio entrare tra le tue parole, sentirti dire il mo nome per farmi girare, chiedimi come sto, voglio insegnarti l'italiano, voglio sentirti parlare mentre sbagli tutti i verbi, voglio ridere fino a piangere, voglio piangere, con te.
Voglio che mi correggi, voglio che mi proteggi dalle telecamere, voglio sentirti parlare di me: "I love her".
Mi basta essere in un angolo della tua mente, voglio venirti in testa mentre sei a casa, sul letto, dove tutte sembra al proprio posto ma ti senti solo, voglio mancarti, voglio te.
Voglio prenderti in giro, voglio che mi prendi in giro, voglio litigare e abbracciarti, ma ti prego, non lasciarmi mai, voglio che mi guadi con quegli occhi che ho sempre cercato, voglio le tue mani sulla mia pelle, sulle mie ossa, sul mio collo, voglio rubarti i vestiti.
E alla fine ho capito che di te mi piace anche questo, aspettarti inesorabilmente, restare sul letto ad immaginarti accanto a me. 
Ma la cosa che odio di più è vederti e pensare a me, sentirti qui, accanto a me, come se ci conoscessimo da sempre, come se tra poco mi chiamassi e mi dicessi "I got you something and I need to see you, wanna come over tonight?"  fare le valige di corsa e prendere il primo aereo.
Dove sei? 
Io voglio venirti a prendere.

E pensare che hai scritto una canzone per una come me, non ti sopporto, potevo essere benissimo io, siamo anche simili, quanto mi fai arrabbiare, te lo scrivo con le lacrime agli occhi. 
Alla fine il coraggio ce l'hai allora.
Sentirti parlare di lei, lei ti ha detto che gli ricordi casa sua e quante volte te l'ho detto io? 
Perchè mi distruggi così? Quella canzone non la ascolterò mai, eppure perchè ce l'ho sempre in testa che mi punge le orecchie e mi ripete "Potevi essere tu"?
L'hai vista una volta e le hai scritto una canzone, hai detto che è tutto quello a cui pensi, va bene, magari sono sono parole per un testo commerciale, ma perchè farlo? 
Cos'ha di speciale? E se le altre canzoni fossero per lei?
Quando hai spiegtao al tuo amico Nicolas la storia di quella canzone tu hai detto che lei non lo sapeva e lui ti ha chiesto giutsamente "Non glie lo dici?" e tu hai risposto spiegando che le hai mandato un vocale dicendo "Dovresti guardare la tv" e chissà cosa vi siete detti poi, vi sareste anche visti, e hai guardato Nick dicendo "E' una cosa carina, no?" con quell'espressione in cerca di approvazione come dire "Ho fatto bene, no?" come se avessi ancora sedici anni, cazzo, , hai fatto bene, ora lei sarà felice, ora tu lo sarai perchè hai fatto stare bene una persona a cui tieni, e io sono qui a scrivere di te senza senso e mi chiedo ancora perchè io lo faccia che sono qui con le gambe che non mi reggono più. 
In questi casi non vorrei rivederti mai più, è troppo tardi, lo so anch'io, ma nel mio cuore non lo sarà mai. Ti amo. 

Chissà cosa avete fatto e non ho mai avuto nemmeno il coraggio di parlarne con qualcuno perchè mi lacera la pelle sapere che lei, lei, è esattamente come me, odio immaginare cosa abbiate potuto fare.
Odio sentirti cantare degli altri, odio sentire la tua voce ed avere i brividi.
E non ti scrivevo da un pò, no e forse non avrei nemmeno dovuto farlo, continuo a darti importanza in ogni lettera che esce dalla mia bocca, non riesco a lasciarti, non riesco a prendere le decisioni, me lo sono sempre detta.
Non smetterò comunque di cercarti in ogni strada, in ogni bar o in ogni negozio, ti troverò, ti diro come se niente fosse "Ciao, come stai? Sono contenta di vederti" per poi dividere le nostre starde in due lati opposti che chssà, forse si ricongiungeranno un giorno, dimmelo tu.
Ah già tu non parli mai, dimenticavo, le risposte devo tirartele fuori io, chissà se la penso giusta.
(Che ne dici?)
A me sembra di conoscerti da sempre e magari poi sei tutto l'opposto, magari sei uno stronzo, magari sei antipatico, magari sei brutto mentre dormi e al mattino non ti si può parlre, proprio come me.
Magari io e tua sorella non andremmo neanche d'accordo, mi sembra una protettiva nei tuoi confronti, anche perchè è più grande di te, magari sarebbe gelosa, magari ti vorrebbe tutto per lei, chissà, continuiamo ad immaginare.
Sogno, ti sogno ed è bruttissimo, è brutto quando ti sento accanto a me, ti sento qui, dietro alla mia schena mentre sto scrivendo, ti sento nell'altra stanza che canti e che mi chiami per dirmi che hai fame e vuoi che ti prepari un piatto di pasta perchè sono brava a cucinare secondo te.
Mi manca preparati da mangiare, mi manca vederti sul divano e vederti girare per casa senza vestiti perchè "Sono più comodo", mi manca vederti guidare mentre mi porti in giro, mi manca vederti sul terrazzo di casa, mi manca vederti.
Non tornare più, ti prego ma se torni, resta per sempre.




 
  
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